lunedì 2 giugno 2008

OligarkiaCentraffrikkanItaliota.59. Gallinloggia vede Napoli sprofondare perché sono finiti i trasferimenti clientelari. Davvero?!

OligarkiaCentraffrikkanItaliota.59. Gallinloggia vede Napoli sprofondare perché sono finiti i trasferimenti clientelari. Davvero?!
by Georg Rukacs

Ecco, ci voleva un eccelso intellettuale e professorone da Corsera, per di più romano e di quelli sempre alla moda, per spaziare sul perché Napoli, la Campania ed il Sud sprofondino in un’Italiozia che cercano di mascherare è essa stessa in rapido inarrestabile sprofondamento.

Per il Gallinloggia, la svolta è quando si passa, più o meno all’epoca della Grande Purga 1992-1993 ed oltre, dall’erogazione di soldi alla richiesta di Stato, nel Sud. Davvero? Sono davvero finiti i trasferimenti massicci e vani di fondi e davvero qualcuno s’è occupato di imporre o di chiedere Stato? Dev’essere l’unico, il Gallinloggia, ad essersene accorto! Confonde i vaneggi da Corsera in richieste dell’“opinione pubblica italiana” ed in azioni dei governi.

La dica tutta! Non può parlare delle cose. Ecco che cerca spiegazioni geniali ma senza corrispettivi nella realtà. L’importante è convincervi, non spiegare. Da capitale a prefettura, Napoli la diviene per il patto sottosviluppista tra Savoia ed inglesi che regalano loro la penisola purché la tengano sottosviluppata e sottosviluppista, pur al margine di aree di forte sviluppo, un sottosviluppismo accattone e dunque mascherato, come di chi accatti in selciato di ricchissimi e dunque magari tiri sù pure un non magro bottino d’elemosine a fine giornata. Allora, viene distrutta l’economia campana, come economia autopropulsiva. Il liberalismo per distruggere sviluppo autopropulsivo. Poi lo statalismo per le politiche delle elemosine di Stato che tutto pervertono. La storia economica dell’occupazione savoiarda della penisola si gioca, in pochi anni, su quei due assi. Nel 1992-93, c’è lo sfondamento finale. Dall’occultamento della decadenza, le centrali londinesi passano al sottosviluppismo aperto d’Italiozia “grande” “protagonista” UE. Vittorie di chiacchiere. Sfondamento irreversibile e finale nei fatti.

La borghesia compadora milanese del Corsera ha sempre profittato del suo servaggio a Londra. Non può dirvi, sui suoi media, come sono andate e come vanno le cose. Certo, uno può scrivere quel che crede. Ma un Corsera può sempre non pubblicarlo. Quando lo pubblicano è perché è consistente con gli interessi dei padroni, un soviet di profittatori compradori, in quel caso. Uno lo sa. Se vuole essere pubblicato, non solo avere i soldi del contratto e finire alla gogna, si conforma a quello il padrone chiede.

A proposito di “borghesie” peninsulari, quella milan-lombarda è così. Si diletta prendervi per il culo pure sui suoi quotidiani. In fondo, in Italiozia, si trova a proprio agio e ben sussidiata “da Roma”.