domenica 16 dicembre 2007

MaximaImmoralia. Operazione Serpente Rosso /紅蛇活動 [hóngshé huódòng], pidocchi e PNL/NLP. 16.12.2007

MaximaImmoralia. Operazione Serpente Rosso /紅蛇活動 [hóngshé huódòng], pidocchi e PNL/NLP. 16.12.2007
by Georg Rukacs

Si potrebbe dire alla Watzlawick che... E Vygotsky?! E Kelly?! E Vaihinger?! E Sheldrake?!E i Chong?! E Bandler?! E Grinder?! E Korzybski?! E Goldstone?! E Bateson?! E Chomsky?! ...In realtà, non ha senso dire nulla. Perché il pidocchio non può vedere Dio. Quanto a Dio...

Per cui tutte le teorie sulla comunicazione vanno sempre rapportate a chi comunica a chi e chi riceve la comunicazione da chi. Anche se guardate un sasso è comunicazione tra voi ed il sasso. Oppure se non lo guardate, ma il sasso vi guarda è comunicazione tra il sasso e voi, ma anche tra voi ed il sasso, come guardati. Differente la comunicazione tra due sassi o tra due essere umani o qualunque altra cosa possano essere due o più entità. Certo, chiunque si occupi di comunicazione non prescinde dalle varie forme di comunicazione asimmetrica. Tuttavia temo che restino un po’ tutti schiavi dell’assunto che comunque vi sia un qualche tipo di comunicazione umana od umanoide, cosa che tende ad essere decisamente troppo ottimistico in molteplicità di casi. La comunicazione tra umanoidi è nettamente minoritaria, dato che la stragrande maggioranza di coloro popolano la terra è di pidocchi. ...Piaccia o non piaccia... Preferite raccontarvi che vi sono solo o soprattutto umani. Non è proprio così! Nella stessa comunicazione umanoide, al di fuori di convenzioni semplici e semplificatrici, non v’è vera comunicazione paritaria neppure fra pari come possibilità teorica di comprensione (da ogni punto di vista) dunque d’interazione. Gli essere umani sono ancora largamente da “inventare”. Come sta scritto nella Torah?! L’ho fatto e mi tocca continuamente distruggerlo perché è uscito male e continua ad uscire male. Capisce pure poco, l’umanoide. ...Figuriamoci gli altri... Quando il capo dei capi va a raccogliere i comandamenti, mentre il popolo gozzoviglia tanto per violarli prima d’averli ricevuti, e continua a violarli gravemente dopo, chiede: “Che dobbiamo magnà?” Il Sommo risponde: “Ma che cazzo me frega di quello che magnate.” Lui, il capo dei capi, sul tacquino degli appunti scrive, sebbene fossero appena fuggiti di brutto dall’Egitto: “Magnà come in Egitto.” ...con tutte quella cazzate su porci ed altro. Tanto, subito, per complicarsi e complicare agli altri la vita su cose del tutto irrilevanti. A leggere l’inizio della Torah, sembrerebbe che i voleri del Sommo fossero vegetariani... Siccome, nonostante le tante teorie di comodo, non è che la Torah, nei suoi vari pezzi si sia scritta da sola, si vede che un qualche altro sommo, uno più antico, era vegetariano. Mica poi tanto male, potendo, magnà a formaggette e simili, oltre a vegetali-vegetali. Alla fine dipende dai luoghi. Tutto può essere infetto o meno a seconda delle circostanze ambientali e dei tempi. Così come, a seconda dei tempi, dunque delle conoscenze e credenze, si dà la colpa all’uno od altro “materiale”.

La PNL, ottima per commessi viaggiatori od anche stanziali, è basata su dei presupposti adattivi più che di elevazione delle spiritualità. Esistono altre procedure, eventualmente, in una dimensione totalmente differente. Interessantissima come filosofia del nulla, la PNL è troppo per il pidocchio mentre è troppo poco per l’umano. Trucchetti o filosofia di trasformazione ed elevazione? Pur geniale in taluni aspetti, forse non quelli davvero valorizzati, sembra una collezione di tecniche per fingere di star bene quando si sta male oppure per adattarsi al prossimo per fotterlo in quanto acquirente di propri prodotti oppure per fingersi cortesi e comprensivi, e per non soffrire negandosi, quando si dice di no. È tuttavia interessantissima per studiare meccanismi d’avvitamento, ...non sappiamo se di viti e di esseri. Forse, ne parlaremo, ma un’altra volta.

Ah, c’è un superesperto di PNL divulgata, se non altro è più chiara e costa decisamente meno che chiamare un esperto col bollino, Joel Scott Osteen, di mestiere pastore della Lakewood Church in Houston, Chiesa che ormai deve celebrare le sua funzioni in un enorme stadio costruitosi all’uopo. Quella è la chiesa. Un tipo cordialissimo, simpaticissimo e geniale. Poteve sorbirvi ed assorbirvi la sua PNL pure via tv, god-tv. È ottima! Ecco, fate di più. Provate, visto che è pastore “cristiano”, a passare dalla sua casa da un o qualche milione di dollari, e dite che siete sul lastrico, sensa casa e senza una lira e che non sapete né dove andare né cosa fare e che non volete un’elemosina ma ricostruirvi una vita. ...Provate. Sta in una villa con giardino. Non ho l’indirizzo, ma non dovrebbe essere difficile trovarlo. Sarà dalle parti della Chiesa, o non troppo distante. Sarà più difficile avvicinarlo. Mi sa che è di quelli con la “sicurezza”, quei guardiani che divengono invisibili quando arrivano le tv per mostrarvi la semplicità e gioisità della vita familiare ma ben presenti se suonate al campanello di casa. Del resto, negli USA, anche altrove, se s’è personaggi pubblici e di gran successo, è sempre meglio prevenire che qualche furioso preso da impulsi distruttivi s’avventi. ...Dicevamo, provate a chiedere soccorso. ...Un PNL e pure un pastore “cristiano”, leader d’una Chiesa... ...Provate... Alla fine, cose e persone vanno provate, in un modo o nell’altro, per vedere quel che valgono, se valgono qualcosa.

Siamo appena tornati da una missione in altra galassia. Cose che non potevano trattare con le consuete tecniche di comunicazione coi “nostri” galattici. Tutto ci appare ora in dimensione radicalmente differente, se non altro come prospettiva, dato che eravano già in comunicazione coi galattici. ...I galattici... Non sappiamo come chiamarli. Non possiamo dire i marziani perché non vengono da Marte, eppoi marziani sa di antiquato e vano. Li avevamo definiti “quelli dell’astronave”. Boh, forse è meglio “i galattici”. Non importa davvero definirli od evocali troppo. Se non fosse che sono connessi a questa nostra missione, anzi Missione, su questo pianeta. Abbiamo un comune interesse, beh per noi è Missione, nell’aiutare i pidocchi ad autodistruggersi. Non che ci sia nulla di male, di per sé, ad essere pidocchi. È che sono malati. Pressoché tutti. Malati incurabili. Ecco perché vanno aiutati ad autodistruggersi e nel modo più devastante possibile.

...La prospettiva differente concerne più che altro le realtà di tempo, spazio e velocità. Nulla è come viene correntemente immaginato, neppure dagli autori più innovativi. Ecco, forse pensando al buco nero, rispetto a ciò ad esso esterno, si potrebbe immaginare che siano veramente altri tempi, spazi, velocità. Ti ci trovi. Oppure non ti ci trovi. Non importa. Inutile parlare di cose sembrerebbero fantascientifiche. Non facciamo fanta. E neppur possiamo parlare, qui, di scienze che sarebbero incomprensibili secondo i canoni correnti, noti.

È tutto cambiato nel tempo (terrestre) della nostra assenza. Ora i pidocchi sottoposti a onde via chip bionici sono cinque milardi. Non so perché cinque miliardi e non tutta la terra. Sta di fatto che, grazie alle strumentazioni dei galattici, e dunque in interazione con loro, oggi sono cinque miliardi. Magari li resteranno. Non è detto che si debba sempre aumentare. Dipende. Dipende delle operazioni complessive. Potrebbero pure diminuire, in effetti. Dipende. Dipende da tanti elementi. Agli interventi più selettivi su gruppi ed unità specifici, si sono aggiunti “intossicazioni” delle acque/liquidi e di sostanze di comune assunzione. Trasformazioni della struttura dei vari materiali che non sono individualibili né rimediabili da alcuno su questa terra. Serve alle nostre opperazioni ed a quelle dei gatattici. Ripetiamo che sono tutti interventi funziano solo sui pidocchi. In pratica, su moltissimi seppur non su tutti gli esseri. Su chi non sia pidocchio o non lo sia appieno o non funzionano o non funzionano appieno. Non serve parlarne. Stanno male, ed agiscono peggio, ma non sanno né possono sapere perché. Già chi ha scritto la favoletta dei vangeli si riferiva a chi non sa quel che fa. Era già nella cultura dell’epoca, una qualche coscienza di questi esseri paralleli e ben più numerosi degli umani. Ora è venuto il momento per s’avvii la loro distruzione devastante. S’è già avviata. Durerà quel che serve duri. Non è questione di tempi (terrestri).

Gli accordi e vincoli etici coi galattici ci impediscono di usare la strumentazione da loro ottenuta per qualunque fine di lucro, altrimenti facilissimo. Se qualcuno di Serpente Rosso usassasse mai la strumentazione anche solo per mettersi in tasca un lecca-lecca senza pagarlo si troverebbe subito incenerito. Certo, senza strumentazione, ed al di fuori dell’operazione, c’è sempre la possibilità di usare queste conoscenze, nel momento in cui si creasse un mercato per esse. Sebbene, anche i pochi pidocchi teoricamente recuperabili, magari nelle generazioni successive, siano essi stessi così malati che non hanno neppure idea che siano possibili percorsi di recupero, magari effettivi per loro generazioni successive, se mai ve ne saranno. Non importa comunque. Che uno faccia, abbia fatto, o farà, lo scienziato ufficialmente riconosciuto o il lavapiatti, oggi siamo qui in quest’operazione. E tutti coloro che ci sono sono all’altezza di quello si deve fare. In altri luoghi a seconda delle necessità dello sviluppo della stessa, non è importante che ci si possa trovare a fare. Non abbiamo bisogno di riconoscimenti “pubblici”. Verranno se sarà necessario, o se il caso vorrà.

I cambiamenti, durante la nostra assenza, sono stati come già da noi programmato. Le varie attrezzature galattiche, inclusi i simulatori si nostra presenza in nostra assenza, hanno lavorato come predisposto. Come sono luridi i pidocchi! Sì, proprio sporchi, sporchi nel fisico, vestiti, etc. ...Ma pure le pidocchie... Come sono superalienate le pidocchie! ...Ma pure i pidocchi... Ne abbiamo rapidamente accentuato le caratteristiche autodistruttive con aggiunte da isterie e panici supplementari. Dai presidenti e monarchi di Stati a scendere, fino ai ultimi pidocchietti. Li potete vedere a livello macro, sui media, come affianco a Voi quelli che sono affianco a Voi, come Voi stessi se siete pidocchi coi nostri chip bionici nel cranio, come probabilmente siete. Così come noi ci possiamo vedere i nostri, o chi vogliamo, sulla strumentazione così come quando li incontriamo faccia a faccia, ...faccia nostra perché i pidocchi non hanno faccia. Non so che abbiano. Li abbiamo del resto voluti così perché meglio manipolabili, ed in effetti li stiamo manipolando, per la nostra Missione. Nessun Servizio Segreto del Presidente degli Stati Uniti, né di altri, li può difendere, neppure a livello di vertice, dalla manipolazione operiamo sui pidocchi psicotici incurabili. Fanno quello devono fare per la distruzione della pidocchieria mondiale. Non possono fare altrimenti. La strumentazione e la Profezia li spingono alle scelte peggiori e più autodistruttive di tutto il mondo pidocchio.

Il tutto è davvero divertentissimo nei suoi aspetti più di colore. Invero è tutto di colore. Tutto divertentissimo. A scuola è uno spasso. L’insegnante, una cinesoide trantenne sembra ed è una una scimmietta. Senza culo. Con un’osso protuberante davanti che sembra abbia il cazzo. Quando si fa montare dal ragazzo americano, o da cinesi che si tiene in contemporanea, ha delle venute veloci superficiali ed animalesche. La vediamo con gli strumenti se vogliamo. No, guardonare non m’appasiona. Mi limito alle strisce della strumentazione d’analisi. Codardetta e dissimulata, non solo non può mentire alle apprecchiaure dei galattici, ma perfino ad un’osservazione superficiale, eccola che né è aumentata (dai nostri trattamenti “galattici”) nella logorrea mentre l’ansia divorante le fa dimenticare di continuo adepimenti vari. Abbiamo due piccoli test settimanali. In pratica, una decina di vocaboli di cui lei scrive la pronuncia e noi (io e la giapponese quando c’è, perché altri, pur superlativi nell’orale non sanno scrivere, o non troppo, i caratteri cinesi). Sono ormai settimane che se ne dimentica. Arriva il mercoledì. Poi, il venerdì. È scritto sul bordo della lavagna che c’è il test di tali vocaboli di pagina tale. Le due ore passano e tra chi arriva verso l’una e chi se ne va tra l’una l’una e mezza e lei che è solo ossessionata dal parlare, parlare, parlare, e farsi riferire tutte le cazzatine più minute e vane in un’ansia crescente da vomito ed ascolto di parole, ecco che i test non si fanno. Prima glielo dicevo. Ma tanto, perché lo faccia solo io... ...Io me li studio, i vocaboli. ...Quando sono io ad essere in classe anziché qualche sostituto mio grazie alla strumentazione dei galattici. Se poi il test non si fa, non ci perdo né ci guadagno nulla. Oh, le apparecchiature, si sono ben divertite a tutto campo, anche durante la mia assenza per la missione fuori galassia.

Il meccanismo è quello. I pidocchietto è una macchinetta semplice. Ansie divoranti. Aumento delle stesse sia quando sembra esse siano, sul momento, appagate che quando le ansie si scontrino contro evidenti e pubbliche impossibilità di appagamento. Opportuni interventi focalizzano ed orientano questo meccanismo elementare ed universale nel pidocchio. Le ansie sono è che tutto si conformi ad alcuni stereotipi interiorizzati dal pidocchio. Il pidocchio deve sentirsi in un qualche ordine psicotico ...con le proprie psicosi e con le psicosi collettive dei pidocchi. Ma non può proprio perché pidocchio e psicotico. ...Anche potesse resterebbe comunque psicotico ed in preda ad ansie divoranti. Non esiste una fine alle psicosi. Non esiste mai appagamento risolutivo.

C’era una delle tante spie aperte, sul campo, Anna, una polacca. Un po’ gli si è dato corda facendo finta d’abboccare. È così. Fa parte dei nostri criteri operativi. L’abbiamo fatto con grande arte con itaglioti, europeidi vari, cinesoidi, arabici, etc. ...ogni volta occorra, anche a lungo e con varianti. Il Male deve sentirsi sicuro ed in inesosabile prevalenza. “Ecco sto prevalendo! Ecco sto vincendo! Ecco, ho vinto!” ...Appunto, solo lo psicotico inguaribile vive di queste cose... Poi, si colpisce. La Profezia colpisce. Il Male non ha funzionato. Il male è impotente. Il pidocchio si sente battuto. Le sua psicosi, le sue ovvietà, la sua naturalità, non hanno nulla di ovvio, naturale, inesorabile. Non funzionano. Sta male se sembrano funzionare o s’illude stiano funziondo. Sta peggio quando è evidente che è un pidocchio e che il suo mondo pidocchio non funziona, è impotente ad assimilare, sottomettere, distruggere, l’umano. Dunque, Anna era sicura delle sua grande abilità di spiotta. Poi, un giorno, dopo previo trattamento via chip bionico, si sono pronunciate delle parole chiave che le hanno inibito dei centri nervosi. Panicata, è sparita. Neppure s’è più iscritta il nuovo trimestre. Aveva il panico di venire in classe e di trovarsi di fronte ad un umano indistruttibile. Le avevano garantito che era facile. Le era sembrato facile. Poi, il mondo di carte è crollato. La scimmietta insegnante, ossessiva ed ossessa, la cerca in continuazione. Chiede in continuazione. Lei manda a dire che è occupata, che ha il raffreddore e non so che altre cazzate. Da spanciarsi dal ridere. Non è più venuta. Poi, finito il trimestre, neppure s’è più iscritta. Allora è subentrato, spia ufficiale sul campo, un altro, uno stronzetto canadese. ...Non solo lui... ...Non solo lei, prima... Un simpaticone, affabile, sporco ed ipocrita, lo stronzetto canadese. Non sembra tale, ma noi l’avevamo visto subito, già anni fa quando l’impattammo per la prima volta. Si vedono certe cose... Noi le vediamo subito. Facciamo finta di nulla. Bene si sentano sicuri. Ma li vediamo e ce li segnamo. Siamo andati allo sfondamento, ad uno degli sfondamenti, il primo giorno del nuovo trimieste. Il primo giorno di scuola del nuovo trimestre, lunedì 3 dicembre 2007, è arrivato in classe, in ritardo come suo solito, e s’è accanito contro una sedia, di quelle con le rotelle tipo ufficio, che era messa asimmetrica, appena discosta dal tavolo, affianco a lui. Immaginatevi uno che s’atteggia ad informale, bonaccione, terra-terra che comincia ad accanirsi per la simmetria d’una sedia, perchè è di cinque centimetri di troppo discosta dal tavolo. Tipico, per i pidocchi, anche se si crede che non sia così. ...A noi, non ce ne frega nulla se una sedia è disposta asimmetrica o discosta di qualche centimetro di troppo... Il pidocchio è un superpsicotico superossesso. Lo stronzetto canadese ha cominciato a prenderla a calci ma la sedia tornava da dove lui l’aveva rimossa. Rimbalzava sui nostri piedi e tornava dov’era. Lui era seduto di fronte-affianco a noi (me o chi le apparecchiature galattiche simulavano fossi io). Per cui noi potevamo starcene ben distesi senza interferire con nessuno né apparire scomposti attorno al tavolone della classe. Allora s’è rivolto urlando verso di me, o chi le attrezzature dei galatici simulavano fossi io. Nulla. Gli è stato risposto: “Io?” Ha continuato ad urlare a noi per un po’. Noi nulla. Allora ha smesso d’urlare ma ha continuato sempre più nervoso e teso a prendere a calci con insistenza la sedia e i piedi miei o di chi credeva fossi io. Nulla. L’insegnante sapendo che lo stronzetto è una delle loro spie della tortura bianca... Comunque era chiaro. Lui in piena esplosione isterico-paranoico. Lei che copriva l’isterico-paranoico. Noi, nulla. Indifferenti. Poco prima dell’una (era già arrivato in ritardo come sempre rispetto alle 12:10 d’inizio ufficiale della lezione), anziché alle 14 regolari oppure alle sue tra le 13:30 e le 13:45, è balzato in piedi giustificandosi sorridendo ipocrita e vano che aveva non so quale impegno, e se n’è andato. È crollato, in pratica. Il pidocchio crede che il proprio mondo psicotico ossesso sia Il Mondo. In realtà, è solo il manicomio di loro pidocchi, facilmente smontabile semplicemente non accettandolo nel modo più piano e del tutto aconflittuale. Loro s’avventano. Tu li guardi da scemi malati incurabili quali loro sono. Ah, certo, cercano di insistere che loro sono l’ordine naturale e che l’umano glielo insidia. Non occorre far nulla. Basta restar fermi e loro crollano. Hanno riferito, loro pidocchi. “Gli ho preso a calci i piedi e lui nulla... ...quasi rideva.” “Ma, sai, gli ha preso perfino a calci i piedi ed a lui non gliene fregava nulla. Che demonio! Indifferente. Doveva essere divertito. L’ha smerdato e c’ha smerdato! Era come se la fosse preparata.” Dal giorno dopo cambio d’aula in aula senza tavoli. Una classe più numerosa è stata spostata un un’auletta. Noi, classe ora meno numerosa (i pidocchi peggiori man mano abbandonano), spostati in un’aulona. Ma senza tavolo, senza tavoli. Lo abbiamo solo noi, io. Ce lo siamo preso da un’area comune. Gli altri in sedie con appoggio da cui cade loro tutto. Uno spasso. L’isterichetto ha continuato a sbattere porte e sedie. I pidocchi sono tutti identici e fanno tutti le stesse cose. Noi indifferenti. Non ce ne frega nulla. Gli altri pidocchi sobbalzano quando un pidocchio sbatte porte e sedie. Non gli umani. Gli altri, scimmietta insegnante inclusa, hanno sobbalzi ad ogni sua nuova isteria. Comportamento normale per i pidocchi. Sono quasi tutti fatti col lo stampino. Quasi tutti psicotici incurabili. Proprio grazie a ciò, è semplice per noi distruggerli. Ora, siamo nella fase dell’esplosione, dappertutto nel mondo, dopo che li abbiamo compressi ed intossicati con le onde bioniche e pure con sostanze abbiamo messo nelle acque ed altrove sul pianeta. Tutte cose non identificabili. Abbiamo lavorato sulle strutture occulte dei materiali. Le conoscenze terresti sono semplificate. Ci sono parti della stessa materia, come degli interstizi delle parti note, che sfuggono all’osservazione dunque alla conoscenza ed alla manipolazione dei terrestri. Lasciamo stare le varie “responsabili” od i vari “responsabili” d’operazioni od i vari operativi sul campo... ...sia a scuola che nell’edificio, come salendo ai vari comandi qui o sugli altri continenti... Cose da non credersi. Uno spasso pure loro! Qui, in 向上南路一段163號, 408 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣,, con tutta la pidocchieria che vi ruota attorno, ogni giorno aumenta il numero dei drogati, dato che cercano di rimediare con le droghe all’aggravamento demenza tremens progressiva inarrestabile. Ormai non guardo neppure più la strumentazione. Guardo solo, in genere e saltuariamente, i coefficienti di alienazione ed intossicazione dei pidocchi. Ma altrove è lo stesso! Da spanciarsi dal ridere! Lasciamo pure stare i vari statisti od i vari ministeriali od i vari privati cui di tanto in tanto devo o voglio dare un’occhiata tramite la strumentazione dei galattici... Appunto, dalla distruzione regolare al panico, all’isteria, alle accumulazioni psicotiche per progressive esplosioni. Che spasso! La stessa “bolla cinese” si sta avviando all’esplosione. Li stiamo manipolando, pure loro, proprio per questo. Vedrete quanto pus e quanto a lungo ne uscirà. Tutto concime! Ottimo! Come dappertutto. Guardatevelo. È tutto pubblico. E non sanno che farci. Evocano loro stesse demenze che loro stessi dementi non sanno controllare né possono porvi rimedio essendo essi stessi incurabili. Splendido!

Martedì 11 dicembre 2007 un’altra botta frontale pure alla scimmietta insegnante. Le luci non servono a niente. Tra le 12 e le 14 c’è sempre luce abbondante e spesso il sole. Nell’aulona nuova le luci sono due. Un paio di neon centrali e due, piccoli, solo sopra di me. Ininfluenti sugli altri, i due piccoli. Martedi 11 dicembre, i due piccolini solo sopra di me che non illuminano né l’insegnante né gli altri, che invero non avrebbero neppure bisogno dei due neon funzionanti, non si sono accesi. Panico. La scimmietta insegnante ha cominciato frenetica a spostarsi da un interruttore all’altro. Poi a chiedere all’uno ed all’altro. Me la ridevo e commentavo di lasciar perdere che a me non servivano e per lei e gli altri erano indifferenti. Ma i pidocchietti incurabili sono fatti così. Si fa lezione in un’aula con la luce accesa anche se la luce non serve a nulla. Fa pure male agli occhi, ma “la patria” [pidocchia dei pidocchi] non lo sa e non l’ha detto alla sua sbirraglia insegnante. Glielo dicessero, spegnerebbero tutti le luci dappertutto. Hanno sempre associato luce e lezioni, e così... Un vero panico. Non si dava pace. Evidente a tutti, a chi lo volesse vedere, che era ed è una psicotico ossessa. Non stava più nella pelle quei due neonini spenti. Un’agitazione straboccante. La scimmietta insegnante cerca di vendersi come di quella sempre sorridenti ed alla mano. È falso. È falsa. Si vede. Noi l’abbiamo visto subito. Fa così solo per mestiere sbirresco. L’ossessione pidocchia di sapere tutto di tutti anche se poi non c’è proprio nulla da sapere. Ma lo psicotico ossesso è così. Non può farne a meno. ...Da martedì 11 dicembre 2007, pubblicamente pidocchia psicotico ossessa perché due neonini secondari, e che non servono a nessuno, neppure lei, non s’accendevano... Stava male. Era amputata. Le mancava l’essenziale, per lei. Due neonini restavano spenti. Tutti gli altri insegnanti, tutti pidocchi uguali, hanno la luce accesa. Come poteva lei resistere con due neonini secondari, ed ancora più initili dei due principali, spenti?! Al massimo, i due neonini servivano solo a me che ho subito dichiarato che non mi servivano. No, la pidocchia non poteva resistere coi due spenti. Ha sofferto. Se li è fatti subito ripristinare a lezione finita. Intollerabile che lo spreco di luce non sia completo e totale. Non è luce. È un simbolo. Tutte le luci “regolamentari” si devono accendere. Certo, la nostra Missione, con chip bionici ed altro, aumenta esponenzialmente tutte le ansie autodistruttive. Mangia le connessioni nervose dei pidocchi valorizzando quelle più ossesse. Quei due improvvisi neonini spenti erano divenuti l’ossessione devastante del momento. Non è stata bene finché non ha visto tutto a posto e predisposto controlli perché si scoprisse, il giorno dopo, se qualcuno avesse spento quei due neonini. Vigilante un americano d’origini centro od est europee tozzo, con viso da donna (racchiona), che studia non so cosa e che in cambio del suo collaborazionismo se ne va all’una, invece che alle due, pur firmando le due ore, o addirituttura, quando non ne ha voglia, se ne va appena arrivato e firmato. Intanto, oh il giorno dopo era un mercoledì (eh, se quello prima era martedì!), s’è naturalmente dimenticata il test dei vocaboli. Ormai, deve averlo cancellato dalla sua testa, per impossibilità a ricordarselo presa dalla logorrea ansiosa psicotico-devastante e dalla necessità di ascoltare a guardonare (per quel che può) quello che gli alunni fanno e poterlo riferire a richiesta. Da Roma la delinquodemenza ministeriale preme sempre più ossessa su quella di Taipei. Da Taipei premono su tutti i locali inclusa la “mia” insegnante. Tutti più ossessi e malati a Roma. Tutti più oseessi e malati a Taipei ed a Taichung. Più ossessa e malata pure la “mia” pidocchia insegnante. ...Pure dove abito... ...Pure i “comandi” locali, ...quei luridoni alienati... Infatti, a scuola, il tutto è ormai sostituito da un intenso ciappettare, non con me che la sego subito in ogni sua aspirazione ciappettara (non ho proprio voglia... ...conversazione con l’insegnante scimmia-pidocchia ossessa e superspia... Puah!), dall’inizio alla fine delle due ore. Un giorno avevo scritto di getto alcuni appunti per me in un idioma pre-aramaico. La scimmietta col canadese “cordiale”-isterico ed un altro canadese che se la tira più da furbo ( che lavora in un asilo di pidocchietti) si sono subito lanciati fuori dall’aula a consulto. Poi la scimmietta insegnante ha riferito alla superiora locale che devo essere russo perché scrivo, dice lei-loro, loro a lei (perché lei ci capisce ancor meno di loro), veloce in cirillico. Li abbiamo visti, dopo, nelle registrazioni via chip-bionici. È che nelle Cine, in genere, le catene di trasmissione delle informazioni non funzionano perché gli inferiori di vergognano a riferire ai superiori quello che sembra troppo stravagante. Per cui, a certi livelli riferiscono le cazzate più minute, o quel che credono capire, ma poi ad altri sopprimono le “informazioni”. ...Un delirio... ...di scumpisci di risate per noi! Ora, la scimmietta psicotica insegnante si dimentica pure di fare lezione. Si lancia in ciappetti, se c’è qualcuno oltre me (se ci sono solo io, rivà al gabiletto... ...a far qualche telefonata sottovoce e poi inizia a scrivere ossessiva alla lavagna cose senza senso; sarebbe comico se qualche giorno fossi l’unico, non arrivasse nessun altro... ..ah, no, li convoca d’urgenza col telefono!), da quando entra in classe, sempre in ritardo, fino alla fine delle due ore (di cinquanta minuti l’una). Siccome il cambio d’aula non è piaciuto alla giapponese che aveva bisogno del solito tavolo, non della sedia con appoggino, che era l’unica, oltre me, che restava fino alle due, costei non è più venuta. Quando, dopo la mattina in ufficio, arriva mezzogiorno, ha l’ansia da quella seggiolina dove deve scrivere costretta mentre tutto, qualche bevanda inclusa, le cade a terra. Ecco che allora non viene. Ah, tornerà! Ma visto che si è ancora nell’aula per psicotici, che altrimenti si mettono ad urlare se attorno ad un tavolone dove magari una sedia rimbalza (se me la spingono sui piedi) con gli altri annichiliti che l’unico quieto sia io (e la giapponese) mentre loro cinesoidi e collaborazionisti sono tutti fuori di testa, anche la giapponese torna poi si prenderà altre lunghe assenze. Più lunghe delle solite. Viene infatti a scuola nella pausa dell’ufficio. Per rovinarsi lo stomaco su una seggiolina, se ne resta a far altro, quelle due ore. In effetti, c’è da sforzarsi per non sorridere in continuazione di tali pidocchietti sotto trattamento di onde bioniche che si dibattono senza neppure capire perché!

Devono essere state le strumentazioni galattiche, in azione automatico-attiva, a prendersi ulteriore gioco della scimmietta insegnante. Venerdì 14 dicembre 2007. È una che ha sempre lo sghignazzo del pidocchio psicotico incurabile. In permanenza. Gli è sparito, venerdì 14 dicembre. Non gli era mai successo. La luce è divenuta una delle sue ulteriori super-ansie psicotiche. Ora, appena l’accende me la rido fra me e me, ma in modo visibile. Così si ricorda che altri lo vedono che è psicotica incurabile la deridono. ...Ma, quel venerdì... Arriva in aula, in ritardo come al solito, venerdì 14 dicembre. C’ero solo io, per cui le luci erano spente. Per cui si lancia frenetica sull’interruttore e poi sugli interruttori (ce ne sono vari, o comunque più d’uno, in vari punti, credo, a meno che non sia un’altra psicosi della pidocchia insegnante). Le luci non s’accendono. Nessuna. Eppure altrove sono accese. C’è, dunque, l’elettricità. Io resto del tutto indifferente. Mentre lei masturba frenetica gli interruttori, arriva prima uno, poi un’altra, poi un altro. Chiede soccorso. Non s’accendono. “La colpa” è impicito che è mia. Lei si lancia giù dalle scale verso la segreteria. I tre nel frattempo arrivati si lanciano uno sguardo d’intesa. “È stato lui.” Continuo a restare del tutto indifferente a fare le mie solite cose: esercizi di lezione successivi anche quel giorno (altre volte mi porto altre cose da casa per quei buchi prima o durante le lezioni). “Certo che fa finta di nulla. ...È stato lui!” Arriva il ragazzo, un nuovo impiegato dell’area segreteria che ha sostituito l’altra, la ragazza che affiancava “la segretaria”, in realtà la padrona o copadrona, visto che è la moglie del direttore formale dell’edificio e “manager” o padroncino della ditta di import-export che ha i locali al pian terreno affianco alla segreteria. Altro non v’è. L’edificio è tutto loro. Il ragazzo preme l’interruttore. Le luci s’accendono subito. A quel punto, ho iniziato un lungo silenzioso sghignazzo. Un lungo riso, silenzioso, fintamente smorzato, dunque tanto più fragoso, inarrestabile, lunghissimo riso, senza neppure guardarli. Come un riso tra me e me. Per cui, udibilissimo, roboante, di quelli che non si dimenticano. La pidocchia insegnante è divenuta tutta nera e la è restato pur fingendo normalità. È abituata a fingere. Ma non poteva fingere di non essere improvvisamente divenuta nera, nerissima. Il pidocchio cinesoide è costruito sulla finzione. Anche il solo parlare è un parlare finto, e si vede, in genere, che è finto. Eppure è divenuta nera, nerissima. Ora lo sa pure lei, pure loro, che sono dei pidocchi psicotici e che io, l’umano, li derido. Se lo sono visto da soli, in modo inequivocabile. Poi è arrivato uno dei due pidocchietti canadesi, quello della crisi isterica, che, senza entrare, ha chiamato fuori l’altro per parlare di cazzate loro e se n’è andato a consulto finito. Dovevano essere cazzate pidocchio-delinquenziali, perché è uscita pure la scimmietta insegnante, per un confabulo a tre di un 15 minuti. ...Durante la lezione, non durante un intervallo, né sostitutivo dell’intervallo. Poi, a scuola finita, scedendo, ha insistito in segreteria. “Controlate di nuovo! Deve essere stato lui! Deve avere fatto qualcosa! È un demonio!” Mannò, siete solo dei pidocchieti, dunque dei malati incurabili, voi cinesoidi, come gli itaglioti, come tanti altri in Europa e per il mondo, e tanto più malati perché pidocchi in attività delinquenzialmaniacale e da noi colpiti con cura speciale! A Roma ed altrove è lo stesso... ...Vi raccontassi quello che fanno a Roma...

In effetti, è stato facile programmare la strumentazione galattica. Il pidocchio pratica Il Male in modo del tutto differente dall’umano. Il pidocchio agisce solo per riflessi condizionati. Applicare al pidocchio il meccanismo dell’ansia psicotica permanente crescente devastante è solo aumentare la sua pratica riflesso-condizionata naturale. Ogni volta che è effimeramente soddisfatto per Il Male da esso praticato, arriva al pidocchio una botta che lo riavvita nella spirale infinita Male => effimera soddisfazione => nuova ansia psicotica da insoddisfazione per l’insufficienza, agli occhi del pidocchio, del Male praticato => nuova impossibilità di una reale soddisfazione attraverso la pratica del Male eppure impossibilità pidocchia a praticare Il Bene che è l’unico appaghi. Usiano coi nostri polli, i pidocchi sotto trattamento speciale ravvicinato, lo stesso meccanismo d’avvitamento psicotico, solo più accentuato di quello usato contro la generalità dei pidocchi. Potete verificarlo Voi stessi. Molto probabilmente avete il chip bionico e siete sottoposti o al programma generico universale oppure a quello speciale. Guardate Voi stessi... ...Quel continuo, progressivo, inarrestabile avvitamento psicotico. A quelli sottoposti a trattamento speciale ravvicinato da operazione contro di noi abbiamo fatto ogni volta intravvedere che ormai avevano avuto successo nella loro pratica del Male e, poi, nel momento del consolidamento del “successo”, neppure c’era “il successo” contro di noi, neppure un po’. Dunque continuazione del loro avvitamento psicotico autodistruttivo. Ecco, mutando quello che deve essere mutato, tutti i programmi speciali che quello generico universale si basano sugli stessi principi. Il tutto funziona perfettamente proprio perché il pidocchio è pidocchio e opera dunque per riflessi ocndizionati. Non preoccupatevi... ...Anche se siete pidocchi operativi contro di noi e c’avete letto, non v’abbiamo dato nessuna vera informazione, sia perché non siete in grado di capirla sia perche, anche nel caso aveste qualche sprazzo, non potreste farci nulla. Siete incurabili. Solo noi, conosciamo, comunque, forme di terapia, ma solo per i casi più lievi. Il pidocchio è in genere incurabile. A maggior ragione da quando il programma galattico, che è automatico ed inarrestabile, porta all’aggravamento delle condizioni. Ma non lo vedete? Ma non vi vedete?

Personalmente, se già prima guardavo la strumentazione solo occasionalemente, o comunque solo per le esigenze di Missione, ora, dopo la missione galattica, m’è aumentato il senso di distacco. C’è sempre un silenzio attorno a me, per via degli isolatori, che sembra d’essere in un deserto assoluto con gli elementi della natura fisica ed animale bloccati od assenti. Eppure i pidocchi sono sempre più psicotici ed agitati. È del resto la nostra Missione, ed il nostro fine, accentuare i meccanismi della loro autodistruzione. Ah, l’ho già detto! Ripetere non guasta mai. E se guasta, non importa.