giovedì 31 maggio 2007

OligarkiaCentraffrikkana.27. Il Procuratore Beccaccione con la RompiCazzo degli scomparsi

OligarkiaCentraffrikkana.27. Il Procuratore Beccaccione con la RompiCazzo degli scomparsi
by Georg Rukacs

No, non fatevi ingannare. Il procuratore Beccaccione, quello di troietti, troiette ed imperatori, combinato con la RompiCazzo dei scappati da casa. Ecco, vi siete già detti il fatidico “Il ciel li fa, poi li accoppia.”

No, non avete ben valutato. Le Cine e l’Italiozia sotto irreversibile distruzione termodinamica sono pure accomunate da precise procedure sbrirresche. Quando una troiazza orami col culo grosso sfatto, la trippa che straborda, non più proprio in fiore [qui siamo pure sui cinquant’anni mal portati], pur con l’altezzosità di chi sulla fica ha costruito la propria carriera, viene affiabbiata ad un procuratore conclamato d’assalto, pur da un sobborgo quasi in mezzo al mare, è perché costui è stato messo in liquidazione sorvegliata dalla stessa sbrirraglia e palazzi l’avevano, pur per cazzatine, usato.

È un classico... Se uno lo sa, evita. Se uno non lo sa, ed è pure congenitamente fessacchiotto, ci casca dentro... ...una ormai dismessa che, mandata, succhiate mentine per celare l’alito puzzolente, e senza neppure il viso verniciato, ed il resto nascosto dalla regia, per le esibilizioni tv, gli sussurra: “Dottore... ...mi sono innamorata di lei.” Ma che ha indagato sulle fichette a fare?! ...Ah, perché ne aveva disgusto...

...State a vedere il seguito...

OligarkiaCentraffrikkana.26. Si scannano per il liquidatore del PD che non esiste

OligarkiaCentraffrikkana.26. Si scannano per il liquidatore del PD che non esiste
by Georg Rukacs

Deciso che il PD non lo fanno, se ne sono inventata un’altra.

Si scannano su chi deve dirigere il partito da liquidarsi senza che sia nato né che nasca mai. Hanno, comunque, saggiamente deciso che il fortunato non sarà eletto. Beh, come avrebbero fatto, coi vertici e senza base?

Lo nomina l’Ingegnere?! Tra uno dei suoi ragionieri da truffa?!

OligarkiaCentraffrikkana.25. Berlusconi e Bossi si sono “bagnati” e fremono per...

OligarkiaCentraffrikkana.25. Berlusconi e Bossi si sono “bagnati” e fremono per...
by Georg Rukacs

Berlusconi e Bossi sono eccitatissimi, come conseguenza delle elezioni amministrative e delle demenze galoppanti, di cui invero sono parte ben integrante.

...Sono tutti bagnati. Sì, sì, proprio lì. Allora fremono per andare in gran pompa a dare nuovamente il culo a Napolitano ed al Quirinale tutto, caramba inclusi.

OligarkiaCentraffrikkana.24. Il PD non sa bene come sciogliersi prima d’essere fondato

OligarkiaCentraffrikkana.24. Il PD non sa bene come sciogliersi prima d’essere fondato
by Georg Rukacs

Il PD, il Partito Debenedet, solo i geni potevano non capire sarebbe stato una buffonata.

Oggi è di fronte ad una scelta “storica”: come sciogliersi prima d’essere fondato.

martedì 29 maggio 2007

Chinese Asylums 33. Il dybbuk per la distruzione delle Cine e d’Italiozia procede splendidamente

Chinese Asylums 33. Il dybbuk per la distruzione delle Cine e d’Italiozia procede splendidamente
by Georg Rukacs

Grazie! Grazie! Grazie!
Il dybbuk per la distruzione delle Cine e d’Italiozia procede splendidamente, anche grazie ai dementi ossessi cinesi e cinesoidi ed a quelli d’Italiozia.

Qui, nelle Cine, anche se non trapela molto pubblicamente, o comunque non viene diffuso, le delinquenze di Stato si stanno preparando alla guerra post-olimpica. 2008, olimpiadi. Poi, la guerra. Pidocchi che si distruggono ed autodistruggono. Militarizzazione e fanatizzazione dei pidocchi, spese militari palesi ed occulte in aumento, vertiginose spese per la repressione interna dei pidocchi che devono divenire ancor più automi fanatizzati pronti a scannare ed a farsi scannare per qualche profittatore d’altri mondi che gioca giustamente sulla scorza dei pidocchi e dei loro guardiani di Stato e di caste pseudo-dirigenti. Le Cine si frantumeranno e diverranno spazio di devastazioni. O la pidocchiera schiava diverrà ancora più a basso costo o si troveranno altri a basso costo altrove, magari migliori di pidocchi automi senza spirito come sono i cinesi e cinesoidi.

Del resto, la RPC è intrinsecamente debole e sulla via dell’implosione perché ha una mega contraddizione irrisolvibile secondo il criterio cinese dell’armonia, né affrontabile con criteri cinesi. Ci sono un 300,000,000 di urbanizzati ed 1,000,000,000 di campagnoli. L’opposto sarebbe gestibile secondo criteri di progressione più o meno pacifica. Nella RPC, “grazie” al maoismo, è mancata la rivoluzione industriale, dunque la rivoluzione agricola. Ora, si trovano con una campagna arretrata, a bassa produttività ed a basso reddito, e con l’industria che ha carenza di manodopera. Una rivoluzione agricola ed industriale che gettasse sul mercato del lavoro delle città almeno un 700,000,000 di contadini, che è quello sarebbe necessario, non è gestibile con criteri da campo di concentramento di pidocchi dementi ossessi. Altri criteri non ne conoscono nelle Cine. Né altrove nel mondo ci sono filantropi che vogliano o possano farsene carico. Se le Cine esplodono o vengono fatte esplodere, ci saranno aree cinesi che continueranno ad essere sfruttabili ed aree che basterà sigillare. Del resto, nella RPC, esiste già il passapoto interno che rende chi si trova sotto l’autorità della RPC cosciente che è schiavo legato alla terra dove si trova e che, se viola il divieto di mobilità, ne pagherà le conseguenze che il potere deciderà. Con polizie ed eserciti sanguinari, e lanci di pacchi alimentari ONU, se ne possono fregare tutti di Cine esplose e devastate, e, nel contempo, sentirsi la coscienza a posto. Quanto al cinese, si pagherà il costume di essere pidocchio schiavo del potere. Oggi fanno vedere la “patria millenaria” che si sviluppa, ed a taluni ne fanno usufrire. Se domani salta tutto per aria, qualcuno continuerà ad avere fortuna in loco od altrove, mentre le masse, appunto, si pagheranno il loro essere pidocchie del potere. Quanto a i profittatori esterni, se non ci saranno più i cinesi, ce ne saranno mille altri, dagli indiani ai neri, con o senza altri fanatismi e “patrie millenarie”. Così va il mondo.

In Italiozia, non lo vedete che è una corsa a chi la spara ed a chi la fa più grossa per farvi affondare peggio? È in corso la grande corsa all’autoimmerdamento accelerato. ...Saranno anche lì le radiazioni che devastano i già devastati pidocchi dementi ossessi... ...Oh, scusate, c’è qualche sbirro sardo che si credeva più furbastro degli altri che s’era appassionato alla cosa delle radiazioni... Ecco, diciamo, “magia”. Così non è penalmente perseguibile. Le radiazioni “magiche”, o simili perché non provabili, sono del resto legalmente equiparate alla magia. Sono al di fuori della portata dei procuratori e dei caramba quirinalizi, sebbene, col precedente di quel Kordobà che si mise ad indagare sulla massoneria universale e fu così preso sul serio che a Roma gli procurarono pure palazzi dove archiviare i frutti delle sue ricerche, non stupitevi se domani qualche demente corrotto quirinalizio spingesse mai qualche procuratore più sensibile alle demenze ad aprire un’inchiesta sulla magia planetaria e sulla rilevanza penale delle radiazioni magiche o “magiche”. Alla demenza non c’è limite. Ne hanno già qualcuno, per operazioni demenziali-demenziali, in una cittadina del sud dove si sentono evidentemente frustrati a fare il loro mestiere, ed allora guardonano tra troiette ed esosterismi ben al di fuori della loro competenza territoriale.

Del resto la genesi d’Italiozia è quella. Attorno al 1860 e, poi, nel 1946 e nel 1992. Attorno al 1860. Savoia con corte, poi installatisi al Quirinale appena occupano Roma, un decennio dopo, coi loro caramba a garanzia del sottosviluppo italico. Finché, nel 1946, il salto. Los ingleses dissero: Vi concediamo il colpo di Stato contro questi scemi dei Savoia per darvi in mano alla delinquenza bianco-rossa. Quirinale e caramba più potenti in cambio dello sfascio accelerato d’Italiozia. I caramba che già avevano sbattuto Benito in un’ambulanza, ecco che di fronte a tanta apoteosi per loro, sbattono il Re su un aereo mentre Togliatti aggiusta e poi brucia le schede elettorali. Si disse, come già quando fece ammazzare Gramsci: “Sempre bruciare il corpo del reato!”. Il progresso... ...Dalle ambulanze agli aerei... Perfino Mattei, e poi mille altri, fatto fuori dalla DC, col solito PCI complice silente, perché Italiozia non doveva decollare. Anche lì, i caramba. Il progresso... ...Dagli aerei verso l’esilio e quelli fatti precipitare... Ora, che non hanno più dei Mattei da far fuori, e dopo il golpe quirinalizio-caramba del 1992 (la distruzione della Repubblichetta del 1946), si circondano più di prima di pagliacci alla Giacinto l’abruzzese. “Femo vede’ che semo l’avangajarda contro la pena di morte, che tanto non cambia nulla da noi né nel mondo, mentre noi ci dedichiamo alla tortura bianca ed agli omicidi bianchi...” ...Tutte scuse per coprire la corruzione quirinalizio-carambesca. “C’avemo famija... ...Dovemo pur vivere. ...Potemo mica vive’ con mille euro ar mese. Quelli sono per gli operai italioti, i meno pagati der monno, ...grazie ai grandi partiti dei lavoratori d’Italiozia ed alle loro grandi elaborazioni cultural-politicali...” Mentre fanno gli affari propri, con Quirinale e caramba garanti e killer, tutta la politica s’è sempre più pagliaccizzata. Neppure si mascherano. Ve li ricordate quei DC. “Ce stemo occupando dei problemi der paese.” Ecco, ora, i pagliacci aperti li hanno rimpiazzati: “Ecco, come sperperemo l’urtimo tesoretto, l’ultima predazione dalle Vostre tasche...”, “Alzemo l’età della pensione da 55 a 56 anni nell’arco d’un decennio...”,...mentre nel mondo vanno tutti in pensione non prima dei 70 anni od anche mai. “Decidemo per legge quanti dipendenti deve avere un’azienda.” ...Appunto meglio ricavi e guadagni in nero perché sennò sono obbligati per legge ad avere dipendenti secondo il giro d’affari ed i profitti.

Lasciamo stare queste cose, comunque, qui, ora. Lasciamo pure stare gli squallidi pidocchietti di “famiglia” [che “famiglia”, quella merdosetta con sorelmerdicchie e con merdosetto indivioso-rabbiosi?!] e prossimi che sono così furbastri che sono finiti drogati di medicine e sotto l’influenza di altri dementi corrotti di Stato che per illudersi di salvarsi loro hanno promesso a costoro la salvezza in cambio della continuazione delle loro infamità. Affonderanno, già affondano, tutti assieme. Tutti sanno, ora. A questo punto, qualunque altra merdata vogliano tentare l’onere della prova è loro e qualunque cosa facciano succedere c’è da supporre il loro dolo. Merdacchiette ridicole! Tutti da manicomio criminale, come criminali ed incurabili, quali sono davvero!

...Quirinale e suoi caramba e governi che organizzano pure torture bianche all’estero... ...Per rubare sui fondi riservati per operazioni speciali. Lo sanno tutti, non preoccupatevi, nel mondo. Devono solo decidere quando e come sputtanarvi per bene e liquidarvi. Perfino la Grecia vi supererà. Per quel che servite. In Europa siete solo di peso. Il peso del ridicolo. Pure costoso per le tasche degli altri europei che se la ridono sempre più stufi di voi pieni di arie vane e puzzolenti che producete solo sottosviluppo, dunque meno sviluppo per tutto lo spazio europeo di cui siete freno. Ma non li vedere che a Roma, e pure nelle regioni e nelle province ed altrove, è tutto uno sproloquio di profittatori della “politica”?! Oltre la merda ed i costi ed danni, il nulla!

A Londra, Berlino e Parigi, qualcuno ha proposto semplicemente di abolire lo Stato d’Italiozia. Dissolverlo. Di dichiarare l’area al di sotto delle Alpi, con l’eccezione di San Marino, parco turistico e di creare un’Autorità UE per la gestione del parco turistico italico, sotto gestione rigidamente estera e con personale rigidamente estero. Solo il personale di servizio, se più economico dell’extra-UE, potrà essere italico. In effetti, è una grande idea. Italiozia sottratta ai dementi italioti e trasformata in spazio turistico sotto gestione estera! I camorristi che ora coprono le “alte cariche”, meglio a fare i camerieri, se son capaci.

Ecco, ora volete sapere il perché... ...Sì, insomma, di Teheran, Yalta e connessi sono restati solo Italiozia e le Cine, l’Italiozia del sottosviluppismo Dc-Pci (continuato ed accentuato dal 1992 come aperta dittatura quirinalizio-carambesca) e le Cine nazimoiste (pur quantitativamente decollate da qualche tempo). Accomunate dalla prosopopea mitomane dell’italiota come del cinesiota. Tutti convinti della civiltà millenaria e superiore. Superiore a chi ed in cosa?! Nelle Cine non sono ancora usciti dal campo di lavori forzati maoista che ha distrutto pure la cultura “millenaria”. In Italiozia, col “partito comunista più forte dell’“occidente”, inventato ad Oxbridge, avevano e continuano ad avere gli operai meno magati e lo Stato più sbagasciato dell’“occidente”. Bella “superiorità”! Siccome, qualcuno, inglés, ha fatto saltare Yalta dal lato del “campo socialista”, distruggendolo, ecco che ora qualcuno, da est, potendo, fa saltare, ma senza che ci siano prove visibili, Teheran-Yalta-etc da altro lato per dare un colpo della stessa ampiezza al campo inglés. Essendo restate solo Italiozia e le Cine, la prima destinata da los ingleses al sottosviluppismo accelerato, nel contesto d’un Mediterraneo emarginato (lasciate stare la megaballa del Mediterraneo marginalizzato dalla scoperta dell’America, s’è marginalizzato dalla stupidità dei suoi abitanti), mentre le seconde destinate a divenire campo di lavori forzati a beneficio inglés, ecco che qualcuno sta facendo saltare Italiozia e le Cine, per lasciare al loro posto schegge d’un’esplosione devastante sì da essestare un bel colpo, una bella rappresaglia, al campo inglés. Siccome sono dinamiche con troppe variabili, nessuno può sapere quel che ne uscirà ulteriormente. ...Beh, le radiazioni rovineranno ulteriormente ed in profondità le teste vuote pidocchiesche... ...Non credeteci... ...Fa lo stesso... Meglio. Funzionano egualmente. Non importa... ...ai fini dei nostri racconti-verità. ...Senno risaltano fuori i vari confidenti e provocatori “furbi” “rossi” e “radik” dei caramba che la menano su cose che non inficiano la gravità e mostruosità dei crimini di Stato di chi usa le istituzioni d’Italiozia, come quelle delle Cine, per perversioni e corruzioni personali.

Qui, in 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, tel. (04)22021745 e 0932504434), il solito. Da spanciarsi dal ridere. Come già nei posti precedenti. Pidocchietti e pidocchiette che distruggono loro stessi e stesse, e la loro “patria millenaria”, per cercare vanamente di distruggere un umano, su richiesta di delinquenti di Stato in rapporti delinquenziali con delinquenti di Stato d’Italiozia. Tutti finiti drogati per reggere il loro guardonaggio e toc-toc “patriottici”. Come tutti i predecessori della “patriottica” missione. Il “gagliardo” 林 (Lín) ormai da più di un mese in ospedale psichiatrico mentre gli altri dementi ossessi malati come lui... ...non possono metterli tutti in ospedale psichiatrico. Del resto, tutte le Cine sono già un grosso manicomio criminale. Dalle squadre che vanno sopra e sotto affianco a battere, a quelle di protezione sotto perché hanno paura (se le creano da soli, nelle teste vuote pidocchiesce), a quella che talvolta se ne resta sola ed al buio, come già nel posto precedente, per ore per battere facendo finta di non esserci. Quello, l’unico altro inquilino, restato al piano che va fuori di testa ad ogni toc-toc diretto a me e va sotto dalla rozza troia “moglie” del “gagliardo” 林 (Lín) demente ufficiale ora in manicomio dopo che centinaia di volte al giorno faceva su è giù dalla soffitta per la missione “patrottica”: “Ma allora battete a me, un pidocchio cinese come voi?!” “ Lei tutti rossa, e rozza più di sempre: “No, dai, nun posso dittelo, ma è la glande operrazzione distruzzio’ der l’umano. ...Ordine del potere... ...Noi, chi semo... ...Che potemo, fa... Dovemo obbedì. ...Semo nati pidocchi per obbedì... Quello schifoso nun cede. Noi battemo e lui se la ride e ci deride. Neppure m’ha pagato er fitto. Ha detto che er padrone non c’è... ...Schifoso! Il potere c’aveva ordinato di fotterje la cauzzione. D’intascarce er fitto e poi de dirgje, quando s’ennannava che er padrone non c’era, ch’era malato, e che la cauzzione ce l’avea lui. E lui, l’umano, come lo sapesse, non c’ha pagato er fitto. Ci avemo tajato l’acqua ed internetto, che tanto gliela tajavamo pure prima, se ce pagava er fitto, e lui nulla... ....Me passa qui davante senza degnarme d’un ‘guardo. Tira diritto. Sembra er Re del monno. Je dicemo quarcosa... ...ce dice che semo troie e troi di Stato e che semo ladroni, malati dementi e peggio, e se fa senti’ da tutto er visscinato... ...Ci deridono tutti, qua ‘ntorno... ...Noi femo er gran lavoro pattriottico... E tutti ci deridono... ...Quando passiamo ci chiedono ridendo se avemo difficcortà... ...Se capitava a loro...”

In 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, tel. (04)22021745 e 0932504434), come già in 篤行路85號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, tel. (04)22260156, 0923123670, 886+4+22260156, fax: 886+4+22233139, tina2233138.tw@yahoo.com.tw [l’email la trovate negli annunci, sotto Tina Lin], mi sono lasciato dietro il solito scenario di devastazioni quando vengono arruolate famiglie e famiglie allargate in servizio delinquenziale di Stato. Nuovi dementi attivi inseriti nel programma di distruzione accelerata. Non si riavranno più dalle autodistruzioni si sono inflitti col lavoro di tortura-tentato_omicidio. Le demenze-distruzioni accelerate provocate con radiazioni che colpiscono da Roma a Taipei a Tichung al pidocchiume “dirigenziale” e famiglie e connessioni sotto distruzione accelerata sarebbero state lo stesso anche avessero usato le solite squadrette di miliziani in turno tortura-tentato_omicidio. Hanno voluto usare anche famiglie, oltre al pidocchiume solito, da dicembre 2006 e maggio 2007... Ormai, anche interrompessero, i delinquenti di Stato e gli Stati d’emanazione sono sotto distruzione irreversibile. Non si tratta coi delinquenti dementi ossessi. Non è una questione personale. Del resto, quando dico che mi mi sono lasciato dietro il solito scenario di devastazioni, in realtà io non ho fatto nulla, a parte delle sincere risate quando proprio non potevo trattenermi alla vista del pidocchiume. Hanno fatto tutto da soli. Si sono devastati ed hanno devastato irreversibilmente le loro proprietà da soli. Appunto, han fatto tutto loro.

Il posto nuovo, dal 30 maggio 2007, per tre mesi, eventualmente rinnovabili, ma in realtà datomi immediatamente, appena l’ho trovato, dunque con un bel po’ di giorni in omaggio, è stato una di quelle cose capitano così. Avevo già trovato un posto, qui vicino, vicono all’ultimo, avrei potuto fare il trasloco senza taxi, magari di notte, quando è più fresco. 5'000 più 1'000 di vigilanza. Una bella stanzona con bagno annesso. Mi sono detto che forse c’era qualcosa più vicino allo scuola. Così, andando a lezione, sono passato da una via apena a sud. C’era un grande taofan professionale, non di quelli a gestione familiare. In quelli a gestione familiare, talvolta si trova internet o già inclusa nel prezzo od a poco, ma, appunto, se poi cominciano a tagliare acqua, internet, su ordine quirinalizio e loro dementi di Stato locale... Sebbene quelli a gestione familiare non sempre sono economici-economici. ...Se non sapevi prima dei prezzi, te sparano prezzi per “americani”... In quelli professionali, c’è magari il costo della “sicurezza”, telecamere o personale di vigilanza in loco, ma almeno magari fanno battiture ossesse di cui non me ne frega nulla, ma non staccano proprio nulla. Se poi internet te la paghi alla compagnia tv-cable, non la stacca nessuno. Appunto, non sono le internet che dipendono dalla famiglia che gestisce il taofan a conduzione familiare.

All’andata a scuola non avevo in effetti ben capito dove fosse l’entrata. Era un palazzone. Forse, un ex-hotel di grandi dimensioni. Al ritorno sono ripassato. Ho indugiato. C’era l’insegna taofan in un posto dove sembrava non ci fosse nessuno. Poi, un po’ più in là, c’era un grande ingresso con della gente. Ma sembrava un ingresso di altro. Ho guardato. Stavo per andarmene. Poi sono ritornato. Poi ristavo per andarmene. C’era una dentro, in piedi, come fosse non una del personale dell’edificio, ma una che cercasse qualcosa lei stessa od attendesse qualcuno. Un po’ guardava, ma non troppo. Non la solita cinese o taiwanese che esca a chiederti che tu voglia. Sono entrato. Ho chiesto se avessero locali liberi. Sì, ne avevano. Ho detto che mi occorreva un posto del 30, non prima. Mi han detto che era lo stesso. Si potevano vedere anche subito. “Solo per tre mesi, che poi non sono mai sicuro dato che mia scuola ha “terms” di tre mesi esatti?” “Se è solo per tre mesi, gliene posso far vedere una.” Era proprio la ficazza che era in piedi lì che era o la proprietaria o la gerente del palazzone o una del personale. Un locale da 4,000 + meno di 600 di spese generali, esclusi naturalmente acqua ed elettricità. Saliamo a vedere. Un po’ lurido il pavimento (in qualche modo lo ho pulito anche se era ricoperto da una specie di moquette strana) ma con vari vantaggi e non angusto. Pure il materasso grande nuovo o comunque in buone od ottime condizioni. La ficazza perde l’equilibrio, un po’ strano controllatissimi come sono nelle Cine, e “cade” sul letto. Mi sembra quasi che apra un po’ le cosce, non in modo naturale dal modo in cui era caduta, e già rigidissima, quasi imbarazzata già prima, diventa ancora più impacciata e rossa. Quelle cosce che mi sembrano aprisi e lei che indugia. “Oh, t’aiuto...” In realtà le ho appena toccato le caviglie... ...lei che se ne restava lì e sembrava riversarsi ancor più. Allora, sono salito leggero con le mani lungo le sue gambe. Lei imbarazzatissima, quasi rigida, ma che me la sentivo vibrare sotto le dita... ...Pensavo avrebbe avuto un orgasmo quando fossi arrivato alle cosce... ...Che dovevo fare? Le ho sfilato lento le mutande sì che avesse il tempo di ritrarsi e di riprendersi se proprio non avesse voluto. Lei, pur silenziosa e quasi immobile, tirava su le ginocchia quasi a farsele sfilare meglio e per una cuccata con coso da sentirselo entrare tutto... ...In effetti, quando le entro se ne sbotta un un lussurioso “aiya!” con deglutizione, che è la classica esclamazione cinese, ed anche giapponese, quando lo sfilatino stupisce positivamente. Infatti, quell’“aiya!” s’è subito tradotto in dei crescenti sussulti orgasmici.

Quando ha aperto gli occhi da quegli sconvolgimenti non era in realtà meno imbarazzata della sua aria solita, l’aria che aveva prima, ...rigida, ...sapete quel rigido di una che pensa solo a cuccare per temendo succeda davvero e dunque si rompa quell’immagine del “Non siamo mica delle bamboline, noooi!!!”, con cui alle cinesi e cinesoidi è stata svuotata la testa già vuota. Non riuscì ad uscirsene altro con un, quasi a simulare, senza simularla, indifferenza a quella situazione per lei imbarazzante, con un: “Allora, che cosa vuoi?” Mi venne spontaneo un: “Guarda, dammi un bigliettone da 1'000 euro, visto che m’hai supplicato lì distesa sul letto e poi te lo sei ben goduto.” Restata senza parole, non che prima ne avesse sprecate, mi venne un clemente: “Hai ragione... ...in fondo è successo così... ...guarda dammi la stanza per il trimestre...” Al che, mi ha compilato il contratto e mi ha dato tutte le ricevute, di fitto, spese d’amministrazione, caizione. Oh, meno di 20'000, neppure 500 euro soprattutto ora che un euro è arrivato a 45 taibi. Mi hanno poi spennato (non troppo, in realtà) per internet (e tv-cable). Tra tv-cable e web su di essa, spese d’installazione, cauzione, pagamento del primo mese, m’è toccato tirar fuori un 5,000 taibi, quando tre giorni dopo è venuto il tecnico cui, a Taiwan, si paga a installazione fatta e computer connesso in rete. Beh, l’installazione sarebbe stata gratis, forse risparmiavo un 2,000, se avessi firmato il contratto per un anno. Ma onestamente non ero sicuro di restare un anno lì e di aver bisogno di quell’internet, per cui, per pagare poi la penale, meglio pagare subito l’installazione.

Oh, come mi sono dilungato in sciocchezze!

Noi, comunque, abbiamo fatto un altro esperimento. ...Oltre a tutte le altre cose in corso in modo oramai del tutto automatico. Risolta la questione dell’acqua ed internet tagliate, non diremo come [ai corrotti dmenti ossessi nazimaoquirinalizi non far sapere], ci siamo detti che era una buona occasione per diffondere ulteriormente la cosa facendo finta di chieder soccorso a gente varia non avrebbe fatto nulla ma avrebbe sparso ulteriormente la cosa. Abbiam detto loro la verità. Quel che fanno i mafiosi taiwanesi, come già i cinesi e, prima, nella UE, in Belgio, i narcocolombianbi dei o dai gesuiti su richiesta dei mafiosi quirinalizi e della sua polizia militare, i caramba.

Abbiamo dunque contattato vari... ...chi avevo sotto mano...

Il nipponico, un confuciano, socievole e cordiale, sempre in viaggio d’affari per l’Asia, ne ha parlato a gente del suo Stato come ad altri d’altri Stati. Anzi, ha chiesto pure ad un “pezzo grosso” [il solito magnaccia merdoso] della polizia taiwanese, che ha detto lui che era una grande questione di Stato, sebbene in verità non avevano capito perché dovessero obbligare il Roby, che pur se ne fregava e stava lor demolendo squadre di pidocchi dopo squadre di pidocchi, a “tornare in Italia”. Il merdacchia “pezzo grosso” della polizia taiwanese aveva comunque alluso a connessioni tra militari taiwanesi e quirinalizi in traffici di stupefacenti dal già triangolo d’oro e per sistemi d’arma oltre quelli che già ricevevano da canali più o meno regolari ingleses. Anzi, il “pezzo grosso” della polizia taiwanese ha pure alluso con lui che, grazie ai merdacchia quirinalizi ed ai loro attrezzi da guardoni, la RPC, i “fratelli separati” (ma non troppo visto che loro del KMT ne sono ormai la sezione taiwanese), stava preparando la grande truffa delle olimpiadi sottoponendo a tortura-[tentato]omicidio bianchi tutti gli atleti occidentali sì da ridurne le prestazioni agonistiche. Il nipponico ne ha pure parlato con personale dei suoi servizi che han detto lui che in effetti loro erano al corrente di una delle solite operazioni demenziali e corruzioni dei militari quirinalizi, ...“i soliti mafiosi italioti”.

La polacco-canadese, una che fa sempre grandi discorsi, seppur la sostanza non ci sia essendo una viscida collaborazionista nazimaoista isterica bianca e, talvolta, pure lacrimosa oltre che informatrice della sua ambasciata, ha riferito, come volevamo, un po’ a tutti. La sua ambasciata sia da Taipei che da Pechino le ha detto che già sapevano: “I soliti mafiosi quirinalizi della polizia militare che si sono inventati un problema, il Roby, per rubacchiare fondi riservati...” I taiwanesi hanno invece reagito stizziti: “Come si permette il Roby, dopo che ci ha mandato centinaia di eroici patrioti in manicomio, e pure a noi ed alle nostre famiglie ne stanno capitando di tutti i colori, di dire che noi siamo dei pidocchi dementi ossessi e prostituiti allo straniero?! Noi siamo patrioti in comuni affari con la polizia militare italica, che ci ha chiesto la tortura-omicidio bianchi per obbligare il Roby a tornare in Italiozia o per liquidarlo!” La polacco-canadese ne ha parlato con una polacco-americana, una viscidona, che ha riferito egualmente a personale della sua ambasciata che le ha detto che erano i soliti mafiosi della polizia militare italica che loro seguivano con i satelliti. Per cui già sapevano tutto della strumentazione demenziale con connesse attività demenziali da mafiosetti e cammoristucoli italici. Idem, disse in pratica l’ambasciata inglese all’inglese cui egualmente la polacco-canadese riferì. Un canadese socievole e cooperatore di pubblicazioni ed attività sociali anglo-taiwanesi, cui la polacco-canadese ne aveva riferito, ne parlò con i suoi superiori (era ed è infatti un agente dei servizi di informazione canadesi sotto copertura), che dissero lui che era la solita mafioseria italiota. Un francese, sempre informato dalla polacco-canadese, egualmente contattò la sua ambasciata da cui fu lui detto che era la solita polizia militare dei soliti cugini scemi mafiosi romani che rubava soldi al proprio Stato con la scusa di fantasiose operazioni coperte.

Carlos, un portoricano cittadino statunitense, è il classico aperto, di grande cordialità, socievolissimo. ...La solita chiavica... Subito terrorizzato non ne ha parlato coi “suoi”, ...in famiglia, pur non in loco... Del resto è di quelli che fanno credere di vergognarsi d’essere americano. Insomma, il tipo che ha tutti vantaggi dell’essere americano ma che cerca di dare a bere di non esserlo davvero, d’essere portoricano, di parlare lo spagnolo. Si dev’essere spaventato da quando di tanto in tanto mozzano teste ad americani qualunque in giro per il mondo. Ma capita così di raro, anche se fa mediaticamente effetto, che è statisticamente infimo possa davvero succedere a qualcuno, soprattutto ad un agopunturista d’origine portoricana. Comunque lui, si premunisce... Incappasse mai in cacciatori d’americani, si fa subito la parte di quello che purtroppo lo è pur non sentendosi davvero tale. Carlos non l’ha detto ai suoi d’ambasciata ma l’ha detto, appunto, ai familiari, alla fidanzata ed a conoscenti d’area ispanica. Arrivata la cosa agli spagnoli, ...quelli di Stato..., si sono così spanciati dal ridere pure loro, a Madrid, casa reale inclusa. Fatte le verifiche hanno visto che era tutto vero, del resto avevano già avuto nozione della cosa anche se era parsa loro una delle solite corruzioni quirinalizio-caramba, ed hanno capito che è davvero “una cosa seria”: la demenza degli italioti e del “loro” Stato [predatorio] è davvero irrevrsibile. La Spagna non solo supererà a breve Italiozia in tutti gli indici internazionali, anche dove è ancora un po’ sotto per ragioni dimensionali (la Spagna è nettamente più piccola come popolazione, un 30% in meno d’Italiozia), ma, magari, visti i livelli di demenza ed autodistruttività dello Stato quirinalizio-italiotico, ben evidenziati anche da questa ormai più che settennale demenza della tortura bianca all’estero, si può fare ipotesi di riconquista. In effetti, ha ben altro Stato che la buffonata predatoria d’Italiozia.

Infine, un prete europeo poliglotta da tempo parroco in una parrocchia a Taiwan. Ormai in là con gli anni, ed incerto se pensare all’altro mondo dalla vita attiva oppure previo pensionamento, è il tipo cui non gliene frega nulla di niente e di nessuno. La religione, soprattutto a Taiwan, è rito e, per i cattolici, gestione dell’esistente, cioè dei parrocchiani che per qualche ragione si sono trovati cattolici. Cristianesimo, prossimo, Matteo 10:34 e seguenti, sono per lui cose sconosciute. Già prete, fece un dottorato in cinese ed un bel giorno si ritrovò a Taiwan. Pensa, appunto, alla gestione della parrocchia ed a riempirsi la pancia. Ne andò comunque a riferire al vescovo, e poi, per canali suoi, in Europa, sì che la cosa è arrivata, non attravaverso il vescovo cinese che da “patriota” deve “difendere la patria”, in Vaticano attraverso canali preteschi. La cosa era già arrivata in Vaticano pure in precedenza, a fine 2002 od inizio 2003, attraverso un prete inglese professore negli USA ed in trasferta con studenti in Cina. Ora, anche il Papa nuovo e gli altri nuovi attorno a lui sanno che il Quirinale-governo-caramba organizzano pure torture bianche all’estero.

Ottimo! È quello volevamo. È la nostra linea. Che seguano le loro propensioni distruggendosi da soli. Ah, non si dimentichino di pagare, andando in manicomio giudiziario e pagandoci un 3 miliardi d’euro per il guardonaggio loro. Sarete tutti più ricchi, appena i delinquenti dementi di Stato quirinalizio e contorno avranno pagato.

Davvero un “grande” “Stato” la quirinalizia italiozia!
Lo sanno tutti, nel mondo!

Ah, un paio di giorni dopo, quella del contratto del nuovo posto mi arriva, ...come arrivano le cinesi..., mi bussa appena alla porta..., le gote tutte rosse come una che in realtà vorrebbe solo ricuccare, con gli occhi che guardano di traverso...: “Sai è venuto uno, del governo, ...no, non proprio, ha detto che sono un’associazione di insegnanti, ...però...” Lo sapevo già. Lo avevamo visto quando veniva. Uno dei soliti luridi e viscidi magnaccia, i corrotti e dementi della tortura bianca. La ho tirata dentro senza farla finire, la ho spinta sul letto e l’ho trombata di nuovo. Alla fine, pur con la sua solita aria imbarazzatissima, di tipa che sembra non sappia mai che ci stia a fare lì dov’è: “Sai..., ha detto che sei uno cattivo e che loro, noi, dobbiamo tener pulita Taiwan...” “Uno così lurido?!” le ho sbottato. Di fronte a tale banale verità, non c’è la fatta dal trattenersi a cominciare a ridere. Tra un riso e l’altro, pur in quel modo sommesso come ridono le cinesi, ma lì irrefrenabile: “...Ma è vero?” “Certo!”, le ho ribattuto, “E non t’ha detto che oltre ad essere un pericoloso violentatore sono un assassino ed un rapinatore?! ...Comunque, basta che paghi ogni volta che vieni qui a farti trombare e magari cerco di non ammazzarti.” Aveva un rigonfio in tasca dei calzoni che erano lì sul pavimento e che avevo tirato su per frugarle. Erano giusti 20,000. “Te l’ho detto che fa 45,000 al cambio di ora quando vuoi che te lo faccia sguizzare dentro... ...Perché vieni sempre con meno?!” Lei è scoppiata in lacrime, in quel modo sommesso, appunto alla cinese: “No, quelli no, ...anche quelli no, ...già quelli del fitto tuo...” “E tu non venire!”, le ho buttato lì, “...Ah, quanto al toc-toc dei maniaci di Stato, di voi maniaci di base arruolati, non me frega nulla. Se vi divertite loro e voi, io mi diverto di più.” Non le ho detto che se avesse partecipato pure lei, o comunque cooperato, sarebbe stata sottomessa con famiglia e frequentazioni al programma di radiazione. Non avrebbe capito. E, poi, a che serve interferire con la libera scelta dei singoli? In effetti, abbiamo verificato con la strumentazione che i pidocchi hanno iniziato sebbene, in realtà, non si senta nulla. Anche si sentisse, per me è lo stesso. La stanza qui, sarebbe apparentemente favorita per la tortura bianca da sopra ed, eventualmente, da sotto, dato che non confina con altre stanze, ma solo con corridoio e scale. Tuttavia l’edificio è piuttosto grande ed alto, per cui ha strutture robuste. Sopra la mia testa, quando sono sdraiato sul letto nella posizione regolare, c’è un pilone di cemento armato largo quasi un metro e spesso, in altezza, un 60 centimetri. I pavimenti sono piuttosto ridigi e non particolamente rimbombanti. Se battono coi piedi, oltre a non sentirsi nulla, si fanno solo più male del solito a loro ed alle loro teste vuote. Se battono con corpi rigidi e pesanti, non è detto si senta davvero qualcosa. Tra l’altro, se uno fosse di nervi, testa od altro deboli, scoppierebbe subito perché il condizionatore d’aria non è di quelli nuovi con telecomando ma di quelli appena vecchiotti per cui un po’ rumoroso. Per me è ok, ma magari altri non avrebbero preso una stanza con tale rumore, se si usa il condizionatore. Se, invece, con corpi rigidi battono fortissimo, a parte che io sentirei pochissimo, ed anche senza usare i silenziatori datici da quelli dell’astronave non me ne fregherebbe nulla lo stesso, ben sentirebbero al contrario gli altri del piano e di quello sotto e sopra. Se, nel posto precedente, il minimo rumore lo sentivano tutti e sentivano se era intenzionale, qui le battiture ed altri traffichii dei maniaci pidocchi dementi ossessi non si sentono. Che volete, il destino non deve avere in simpatia i pidocchi quirinalizio-cinesoidi. Personale ed altri, con famiglie e connessioni, qui, stanno già male per effetto delle radiazioni per pidocchi senza che il loro “lavorio” sia nemmeno udibile pur mettendosi di buona volontà per cercare di sentirlo. ...Collaborano... Che dovevamo fare... Comunque, Echelon, e chi ne ha accesso formale e legale, può darvi la rilevazione dello strumento di guardonaggio in attività anche qui, nel posto dove sto completando, un po’ al giorno, il trasloco. Trasloco che sto facendo in bicicletta, come sport. Solo per il valigione rigido che di solito usavo per i libri, che invece ora ho cominciato a portare un po’ per volta in bici in uno zaino, userò alla fine il taxi, perché è troppo ingombrante, anche a portarlo vuoto e dunque leggero, per il cestino anteriore della mia bicicletta. Lo avevo pagato pochissimo, nella RPC, ma se cade e finisce di danneggiarsi del tutto sì da divenire inservibile, mi costa decisamente di più, qui, a doverlo ricomprare.

Corrotti maniaci dementi ossessi quirinalizio-cinesoidi, avanti!

martedì 15 maggio 2007

Chinese Asylums 32. Delinquenza di Stato italiota chiede a delinquenza di Stato cinoTaiwanese di montare un caso da espulsione

Chinese Asylums 32. Delinquenza di Stato italiota chiede a delinquenza di Stato cinoTaiwanese di montare un caso da espulsione
by Georg Rukacs

Delinquenti di uffici quirinalizi, del governo e dei caramba-servizi hanno chiesto ai loro colleghi delinquenti di Stato cinoTaiwanesi di montare un caso per un’espulsione per giustificare tutti i soldi spesi per i più di 7 anni di tortura bianca senza risultati (nel contesto dei 17 di mobbing ossessivo), a parte i soldi che i delinquenti di Stato si sono rubati per loro stessi. Se non lo fanno, i delinquenti di Stato italioti hanno minacciato di bloccare dei traffici illegali di armamenti tra Italiozia e Taiwan.

Ecco che, allora, lunedì 14 maggio 2007 e giorni successivi, è stata segretamente mandata la polizia ordinaria all’interno di questo piccolo e basso edificio in 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, tel. (04)22021745 e 0932504434. Devono certificare che io sono un maniaco che passa giorni e notti a battere sui muri. L’arrivo della polizia in attività segreta è stato preceduto da battiture ossessive dalle decina di pidocchi dell’operazione eliminazione Roby. Inoltre, non appena la polizia si allontana da una stanza ecco che i pidocchi vanno in essa e battono sì che, credono loro, io li senta e dunque reagisca, mentre la polizia o non li senta o pensi sia io a battere.

La polizia, per tutto il lunedì 14 maggio 2007, e pure successivamente, nonostante essa stessa strusciasse e battesse per avere una qualche reazione e certificarla, non ha ottenuto alcuna mia reazione. Sorridevo silenzioso quando la strumentazione mi segnalava le loro insane e maniacali attività che grazie al silenziometro neppure sentivo. Spesso, invero, neppure ero qui anche se il simulatore di presenza faceva loro risultare io fossi qui del tutto silenzioso.

Dunque, i poliziotti in attività segreta di tanto in tanto o battevano o strusciavano e ...nulla da parte mia. Ecco che allora il capo usciva dall’edificio e telefonava al comando: “Maccome, c’avete detto che è un isterico che batte sempre muri, pavimenti e soffitti. Non solo non fa nulla di suo. Ma noi lo provochiamo e lui neppure reagisce in alcun modo. Neppure s’agita un po’. Neppure lo sentiamo. Sembra non sia nemmeno qui.” E dal comando: “Se voi strusciate e battete da una stanza e lui non reagisce, provate da un’altra stanza.” Il poliziotto capo rientrava nell’edificio e batteva da un’altra stanza. Ancora nulla. Provava e riprovava. Nulla di nulla. Le sole battiture che tutti hanno ben sentito erano quelle della decina di pidocchi dei 林 (Lín) ed altri delinquenti di paraStato loro complici, oltre a qualche struscio e toc-toc dei poliziotti.

Ecco che allora il poliziotto capo andava a lamentarsi coi 林 (Lín): “Maccome, c’avete garantito che è un autentico maniaco che batte sempre, noi lo provochiamo e lui neppure un urletto, neppure un colpetto!” Ed i 林 (Lín) sempre più malati depressi: “Ma batte soprattutto la sera e la notte.”

Ormai, era in realtà sera e notte. Ecco che i poliziotti continuano, anche loro sempre più depressi, sera e notte, egualmente senza alcun risultato. Il polizotto capo continuava ad uscire e telefonare al comando che non c’era proprio il minimo disturbo mio alla quiete pubblica e privata sebbene loro cercassero in tutti i modi di provocare qualche reazione: “È come non ci fosse. È come non sentisse.” Ed il comandante, dal comando, sempre più furioso: “Dovete trovare qualcosa! Dovete trovare qualcosa! Dovete certificare che disturba! Ma non vedete i 林 (Lín) come sono disturbati?! Li avrà ben disturbati lui! Dobbiamo assolutamente montare un’espulsione del Roby, come persona non grata! È un’importante questione di Stato! C’occorre la vostra certificazione che è un maniaco disturbatore.”

Ah, siccome parlavano al telefono, le loro telefonate sono state intercettate dal sistema Echelon. Se chiedete all’FBI, magari vi dà questa ed altra ulteriore documentazione sulle attività delinquenziali del governo taiwanese su richiesta di delinquenti della presidenza, governo, caramba, servizi, italioti. ...Magari vi documenta pure i traffici illegali di armamenti, tra Italiozia e Taiwan, complici i rispettivi Stati...
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!

Delinquenti! Buffoni!
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!

FiorellAllocca, Nikla, Angela, Franca, Riki, ecco la feccia al vostro livello!
Auguri!
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!

Pidocchi del mondo, uniti!
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!

sabato 12 maggio 2007

Chinese Asylums 31. Caramba quirinalizi d’Italiozia. Operazione nuove BR, ...col toc-toc ora dei cinesi e cinesoidi

Chinese Asylums 31. Caramba quirinalizi d’Italiozia. Operazione nuove BR, ...col toc-toc ora dei cinesi e cinesoidi
by Georg Rukacs

Per quanto di dementi ossessi e corrotti Italiozia sia piena e le Cine strapiene, nessuno si sognerebbe di fare queste cose di propria iniziativa. Oppure, se qualcuno le facesse di propria iniziativa, si resterebbe al livello di accadimenti occasionali e di perversioni puramente individuali. Non è così. Le demenze ossesse e le corruzioni individuali si coniugano qui con demenze ossesse e corruzioni di Stato.

Vediamo di districarci tra tanti elementi che si sono fusi e si fondono in un mix che s’auto-alimenta.

Il terrorismo è sempre una cosa fabbricata, o dall’interno, o dall’estero, o da entrambi. Se serve l’antiterrorismo, si crea il terrorismo. Se serve stabilizzare sulla paura si destabilizza seminando paura. Senza fiumi di ideologie e di soldi, non si creano organizzazioni anche grandi che, senza mezzi, promozioni e protezioni, resterebbero al livello di bande facilmente scoperte e neutralizzate. È come la criminalità cosiddetta organizzata. È “organizzata” perché c’è la protezione di Stato. In più, oltre agli apparati di Stato e paraStato che fabbricano il macroterrorismo interno, ci sono uffici di Stato che sprecano altri Vostri soldi per fabbricare il microterrorismo interno, quando non serve o non basta il macroterrorismo interno od internazionale, come mezzo per fottervi meglio mentre loro, burocratoni e burocratelli delinquenti corrotti di Stato si arricchiscono coi fondi riservati e con estrosioni varie qua e là.

Le protezioni non si pensi siano necessariamente i rapporti diretti tra strutture dello Stato e soggetti “antagonisti”. Esistono mezzi più sofisticati e produttivi, da parte di uffici dello Stato, che, ora si mescolano, ora no, a rapporti diretti. Anzi il migliore “agente di” è proprio quello che non lo è, che non sa di esserlo, che s’illude di non esserlo, però entra dentro il burattino i cui fili altri tirano.
In gruppo numerosissimo quasi massacri un deputato e nessuno ti scopre sebbene tra le decine che hanno realizzato l’azione ci siano certamente sia informatori, sia chi se ne è andato a vantare in giro con tanto di nomi che sono arrivati ad informatori ed a loro referenti di polizia. Hanno scelto di coprirti e proteggerti. È un incoraggiamento per azioni ulteriori. Sempre che gli squadristi od i terroristi scelgano l’obiettivo “giusto”. Se scelgono l’obiettivo sbagliato, in poche ore sono identificati e presi.
Sei una milizia che assalta i “rossi” (è successo all’avvento del cosiddetto fascismo, la monarchia e i suoi caramba che si sono dati una verniciata) e carabinieri e polizia hanno l’ordine di non vedere la milizia che assalta i “rossi” ma solo, nel caso, i “rossi” che si difendono dalla milizia. In Italiozia, è poi successo l’opposto, col ’68, quando dal terrorismo nero s’è passati a quello rosso. C’era licenza d’ammazzare i neri ma non i rossi.
Ti chiami Gramsci appena entrato in contrasto con Togliatti ed ecco che vieni di fatto consegnato alla polizia, mentre altri, in rapporto di cooperazione con lo Stato italico “fascista” e con quello sovietico, non vengono toccati. È quello che succedeva poi nell’emigrazione. I servizi italici andavano all’estero ad ammazzare gli antifascisti di GL ed altri, ma non toccavavano il PCd’I di Togliatti od altri che collaboravano con l’Ovra.
Ti pestano i fascisti della milizia ora divenuta ufficialmente di Stato, e t’offre protezione la polizia in cambio di divenire un confidente. Ti perseguitano i carabinieri, t’offre protezione la polizia. Ti perseguita la polizia, l’offrono protezione i carabinieri.
Nasce un gruppo terroristico ed ecco che polizie scelgono d’arrestare i capi politici che pensano e ragionano per lasciare via libera ai capi militaristi che vogliono solo la “lotta armata” purchessia. È un modo d’orientare un gruppo ufficialmente antiStato ma che “lo Stato” ben usa. Se un capo non ha ben capito quel che si vuole da lui lo si arresta e si lascia via libera a quelli che hanno ben capito quel che devono fare o che, comunque, lo fanno anche senza aver capito.
Ti suggeriscono di rapire Moro e Berlinguer, li pedini per preparar l’azione e nessuno ti viene a disturbare sebbene sia stato segnalato che li stai pedinando per rapirli ed ammazzarli, e tutti quelli che lo devono sapere lo sanno, a livello sia di istituzioni e politica che di polizie che quello è l’epilogo che nessuno deve e può ostacolare. Invero, Berlinguer i suoi non l’hanno voluto lasciar rapire e non è stato difficile ostacolare l’inevitabile anche se poi muore all’improvviso non molto dopo, dopo essere scampato ad un attentato in Bulgaria. Se, in Bulgaria, hanno tentato d’ammazzarlo i “sovietici” è perché il Sismi-CC ha chiesto loro di farlo: così vanno queste cose. Oppure l’han chiesto direttamente i bulgari. Nessuno Stato si sogna d’ammazzare un cittadino straniero coperto dal proprio Stato. C’era un patto Moro-Berlinguer contro Andreotti. “Il destino” ha voluto eliminare Moro e Berlinguer, salvo poi altri colpi e contraccolpi sia giudiziari che politici che militari, con lo stesso Andreotti ora colpito, ora che riemerge, poi ancora colpito, poi ancora che riemerge, sebbene ora sia forse troppo in là con gli anni seppur sempre, un po’, nel giro dei poteri. Poi, a Voi, vendono facce sorridenti o meno, che promettono o non promettono, fabbricate dai media come variamente suadenti o meno, da votare o meno alle elezioni. Certo, per gli appassionati, Vi vendono pure grandi complotti internazionali, con fiumi di cartastraccia ed altri messaggi mediatici. Il Quirinale ed i CC hanno degli Uffici Invenzione Complotti per gli Allocchi.
Sanno che Moro quel giorno sarà rapito, e sanno pure dove. Lasciano fare. No, anzi, agevolano, e c’è pure uno sbirro d’un ufficio speciale dei Caramba, della Gladio-DivinJiuliana, che va a supervisionare l’operazione. Un’unità speciale già allertata per intervenire viene bloccata, perché l’operazione terroristica possa avere luogo indisturbata.
C’è un’operazione terroristica che “lo Stato” vuole agevolare, servizi di polizia tengono la zona libera da pattuglie di polizia e magari isolano pure i telefoni delle zona e cooperano anche in altri modi.
Devi rapire Moro ma non hai guerriglieri sperimentati. Te ne fanno dare. I Caramba contattano i calabresi ed altri che si mettono a disposizione. Gli incursori a prestito compaiono e, ad operazione militare realizzata, spariscono.
Lo fanno anche con la cosiddetta mafia. È tutto pronto che arrestare uno. È lì, ma l’ordine di andarlo a prendere non arriva. Anzi arriva l’ordine d’aspettare ...che se ne sia andato altrove. Non si chiama Delfino quello che scoprì come arrivare a Riina, ed altri pezzi di polizie gliel’hanno fatta pagare e pure piuttosto male? Pure ha chi l’ha direttamente arrestato hanno cercato in mille modi di fargliela pagare. A volte, qualcuno fa quello che non si voleva fosse fatto ed allora, dopo, s’aprono i conflitti contro chi non ha chiesto al Quirinale e suoi terminali se poteva o non poteva, oppure non ha ben capito quello che si voleva o non si voleva.
Sia un sano lavoro di polizia che la delinquenza di Stato opera con queste tecniche. Sono tecniche. Poi ognuno ne fa l’uso che vuole. Con la feudalizzazeione e la corruzione d’Italiozia, ogni corrotto che può s’usa queste tecniche per fine suoi e del suo clan (li chiamano “cordate”, nel linguaggio burocratico-sindacale), con altri corrotti e politicanti e statistucoli che profittano sulla comune corruzione.

Uno statista ti chiama, ti chiama a te ufficiale dei Caramba, non a me, e ti dice: “Mi deve ricreare una qualche forma di terrorismo interno. Poi vediamo i dettagli su chi devono puntare e come.” Tu lo fai. Tu hai soldi legali ed illegali. Lo statista, sempre che altri ancor più astuti non lo fottano, ha il suo tornaconto. Se poi, come succede ed è sempre successo in Italiozia, queste operazioni delinquenziali di Stato hanno la conseguenza di esaltare burocrazie ed oligarchie predatorie, ecco che hanno fottuto tutti Voi. Ma loro, di sicuro hanno guadagnato ...finché non li fate a pezzi per sempre.

I salari degli operai d’Italiozia sono i più bassi d’Europa e le tasse per sprechi e mangiatoie le più altre, “grazie” al Quirinale, coi sui CC-Sismi e simili, con le sue BR ed altre organizzazioni terroristiche. Ecco le conseguenze degli slogan e delle pratiche di “sparare sui modernizzatori”. Compagnuzzi dei caramba e simili, che “successo”!, che “rigore”!, voi sì che siete dei veri “rivoluzionari”! ...”rivoluzionari” dei burocrati predatori che dietro a Voi si coprono e che vi manovrano in vario modo! “Che dice la stampa di noi? Dice che siamo il terrore degli efficientisti. Noi sì che semo grandi! Abbiamo impedito la razionalizzazione capitalista.” Infatti... ...Perfino stesso linguaggio del burocrate e dell’oligarca predatori... Imbecilli! Ditelo agli operai che, “grazie” al blocco quirinalizio-predatorio di cui anche Voi siete parte, hanno i salari più bassi d’Europa mentre pagano le tasse più alte per ruberie burocratico-oligarchiche non per servizi efficienti per tutti che invece non ci sono. Ah, no, ci pensa la “grande” stampa del Quirinale che racconta agli operai che voi siete amati dagli operai perché dei veri rivoluzionari. Infatti, i padroni della grande stampa, che sono pure il “grande” capitale predatorio, v’adora perché grazie a voi che lottate “contro la razionalizzazione capitalistica” sparando ai modernizzatori ed agli efficientisti loro “grande” capitale predatorio possono pagare pochissimo gli operai e prendersi parte della predazione fiscale. Appunto, sul sottosviluppo e sulle predazioni c’è sempre chi guadagna e benissimo.
Ah, no, dimenticavo, dico queste cose per mascherarmi. ....Lo sapete che sono un grande superterrorista in superclandestinità sotto copertura! Devo fingere di veder le cose in questo modo, perché non capiate che sono il capo delle BR. ...Ci sono informazioni sicurissime “dalla famiglia” che sono persino il capo di BinLaden e chissà di chi e di cos’altro. I CC-Sismi certificano!
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!
Dementi! Delinquenti! Buffoni!
Andate tutti in galera e manicomio giudiziario e versate 3 miliardi d’euro netti a me. Se poi ho tempo ne parliamo. Dopo! Non con voi.

Il terrorismo, prima nero, è stato fabbricato con connessioni dei CC, e talvolta pure di uffici della PS. Quello rosso è stato montato sui media ed intanto da uffici dei CC. Era una fetta del potere oligarchico-predatorio che si batteva contro altre fette sia oligarchico-pradatorie che contro forze di modernizzazione. Idem il microterrorismo (qualche volantino cui far eco sui media e qualche omicidio di tanto in tanto contro modernizzatori), che si cerca di riattivare, per compiti occasionali e specifici, dopo che si è liquidato il macroterrorismo che aveva ormai esaurito la sua funzione. In parallelo agli uffici-liquidazione-partiti-politici dei CC, ci sono strutture dei CC che, sempre su richiesta quirinalizia ed, eventualmente, quirinalizio-governativa, s’occupano, da un paio di decenni, di inventarsi e mantenere un microterrorismo interno.

Perché i CC? Perché i CC sono da sempre superposti alla PS, ed ancor più da quando la PS è stata smilitarizzata. La PS è il governo, quando questo abbia la forza di gestire la PS: si ricordi per sempre, come modello d’imbecillità politica, Maroni, ma non solo, che, da Ministro degli Interni, fu attorniato di magnaccia della PS che l’invasellinavano e manovravano come volevano, mentre la PS restava sotto gestione quirinalizia. I CC sono “lo Stato”, alias il Quirinale ed il suo blocco di poteri reali: burocrazie corrotto-predatorie ed oligarchie corrotto-predatorie.

In pratica, una polizia militare, i CC, ora divenuta pure, grazie alla demenza sinistra coniugatasi con quella centrista e destra, Quarta Forza Armata è onnipotente, mentre la PS se ne sta lì emarginata, polizia sotto tutela dei CC rispetto a tutte le vere questioni di polizia giudiziaria, a meno che forze più potenti non comandino differentemente (si veda quando l’FBI chiese al Quirinale l’assalto alla CIA e dunque a pezzi di Sismi sul caso d’un rapimento o supposto rapimento illegale a Milano). Ma, in genere, il potere politico formale, che non è affatto certo sia o voglia essere più potente dei CC, quando ha da commissionare lavori sporchi e sporchissimi chiama i CC, non la PS. I CC, col Quirinale, possono avere la copertura giudiziaria a qualunque operazione delinquenziale, copertura giudiziazia che il solo governo formale non può avere.

I CC hanno uffici che s’occupano di creare e gestire il terrorismo. Un terrorismo da tirare fuori quando al potere politico, Quirinale o Governo o entrambi, fa comodo. Uffici che s’occupino di creare il terrorismo devono creare terroristi e gruppi terroristi ed orientarli verso l’obiettivo del momento. La burocrazia d’Italiozia funziona come funziona... Gli uffici creazione terrorismo dei CC sono uffici di imbecillotti corrotti e dementi, come gran parte della burocrazia d’Italiozia. Parte ed al servizio d’uno Stato predatorio e d’un’oligarchia predatoria, anche senza i giuslavoristi ammazzati, Italiozia sarebbe restata uno Stato predatorio ed avviato verso lo sfascio come voluto dal Quirinale e dai suoi padroni londinesi. Tuttavia gli uffici creazione terrorismo dei CC, lavorando a ricreare il terrorismo interno da agitarsi e da tirarsi fuori quando a qualcuno fa comodo, anche se non concludono nulla o quasi, ben mangiano sui fondi riservati che burocrati corrotti si mettono in tasca. Inoltre, chi fa parte di strutture di Stato speciali è coperto rispetto a qualunque sua altra attivita delinquenziale e di estorsione. È dunque un buon affare per i funzionari dello Stato, anche in divisa ed in toga, esser parte di strutture ed operazioni riservate. Quando leggete di quel procuratore, ora è parlamentare, che disse: “Oh, cento milioni di lire..., ...noi li possiamo trovare in pochi minuti”, o leggete di quel generale dei CC scaricato che s’occupava pure d’estorsioni a imprenditori in contingente particolari..., ...ecco Italiozia funziona così. Quando arrestano un ufficiale del CC per queste corruzioni è solo perché è stato scaricato dal Quirinale. Altri mille, che non sono stati scaricati, fanno le stesse cose o peggio. Togati ed in uniforme che s’occupino d’operazioni speciali (politiche o d’altro genere), hanno, oltre a superstipendi ed altri benefici e privilegi formalmente legali, copertura totale per qualunque loro altra attività, anche delinquenziale. Così va il mondo. Ma, qui, coi soldi Vostri e contro di Voi.

Nel caso mio questi uffici che s’occupano di creare e gestire il terrorismo sono entrati in interazione coi soliti dementi ossessi corrotti privati e di Stato già citati altrove in precedenza. L’unica cosa certa è che questi uffici dei CC e simili si sono mangiati un sacco di soldi per organizzare questa operazione di tortura bianca all’estero per obbligarmi a tornare in Italia. Naturalmente ho il passaporto rilasciato dallo Stato italico, dunque col nulla osta della Questura di competenza. Me l’hanno rifatto nuovo da poche settimane. Ma questi corrotti e dementi ossessi vivono in un mondo tutto loro dove paranoie ossesse si mescolano a schizofrenie devastanti. Non sanno quel che fanno. Fanno o fingono di fare. Sanno sono quel che si mettono in tasca e che, dementi ossessi corrotti, non possono non pensare e non agire da dementi ossessi corrotti.

I dementi in interazione ed usati da questi uffici che s’occupano di creare e gestire il terrorismo sono [1] una loro vecchia informatrice, e sue connessioni di partiti e sindacato, del PCI-CGIL, FiorellAllocca, una demente ossessa depressa, [2] un’ex-moglie, ex da decenni, Nikla, una demente-ossessa isterica e sconnessa, [3] Franca, una demente ossessa isterica ansiosa di trasformare in merda tutto quel che tocca (come del resto è e fa la sorella Angela di cui è succube), a cominciare dai familiari, scatenata contro il figlio non è riuscita a trasformare in merda, [4] il figlio minore di Franca, Riki, il classico paranoico medio, manipolabile da chiunque gli proponga luoghi comuni.

Dunque, 1990. Sono assolto da un processicchio per terrorismo. Neppure loro sanno di cosa fossi accusato. Banda armata senza nome cui hanno poi attaccato una rapina come scusa per tenermi in detenzione preventiva per circa 3 anni, 3 mesi e 20 giorni, da metà 1981 fino all’anniversario della rivoluzione d’ottobre o giorno successivo del 1984. A tutti i loro informatori hanno detto e fatto dire a tutti che ero uno delle BR coperto. Non so bene coperto da cosa né perché. Non mi risulta ci fossero dei “coperti”. Quanto alla balla dei “grandi vecchi”, in genere trafficoni di mondi che non conosco né mi interessa conoscere, io non ne ho le caratteristiche. Sia in carcere che fuori ero “un BR coperto”. Gli uffici lo hanno detto agli informatori. Gli informatori l’hanno diffuso a tutti. ...BR escusi: mai incontrato un clandestino delle BR; i BR veri ben lo sanno. Ah, avevano informazioni sicurissime e certissime, “dalla famiglia”, la “madre” di merda, con sorella di merda [Angela], ex-nuora di merda [Nikla] e figlio minore di merda [Riki], che ero “il capo delle BR”. Meno male che io non l’ho mai detto a nessuno, sennò, in carcere speciale, a Cuneo, i BR veri mi tagliavano la gola subito!

Esempi.
Vado a dare un occhiata ai Verdi [fine 1984, inizio 1985] che stanno nascendo!? Ecco dall’IPNS, cioè dal PCI-GCIL fanno sapere ai Verdi, tramite un tal Soave librario antiquario con ex-moglie all’INPS, che hanno informazioni sicurissime che ero e continuo ad essere “un BR coperto”. Chiedete all’allora infiltrato di LC nei Verdi paraPCI, Gianni Vernetti, oggi rutelliano della prima ora (se non ha cambiato corrente) e sottosegretario agli Esteri, e da lui risalite la catena di chi disse ciò. Semplice. Le voci vanno seguite e va chiesto conto. Se non s’arriva alla fonte, la fonte è dove s’arriva. Il “lo dicono tutti” non vale. C’è sempre un qualcuno che l’ha detto o che se l’è inventato. A quel punto, le fonti originarie, devono dire su cosa basavano e basano la loro convinzione, se su fatti, o su turbe psichiche o spirituali loro, o su corruzioni e delinquenze personali loro, o altro.
E così via fino ad oggi che sono “superclandestino all’estero” certificato da “informazioni sicurissime dalla famiglia”. Che famiglia?! La “madre” di merda, con sorella di merda [Angela], ex-nuora di merda [Nikla] e figlio minore di merda [Riki]?! Sarebbe questa “la famiglia” con “informazioni sicurissime” che FiorellAllocca del PCI-CGIL passa alle strutture delinquenziali del PCI-CGIL ed alle strutture delinquenziali dei CC?!
Idem, quando vado alla LN dopo che sono stato assolto. Arrivano i caramba e i confidenti-provocatori dei CC e del PCI-GCIL, od altri, a dire che hanno informazioni sicurissime “dalla famiglia” che sono superterrorista in superclandestinità in cerca d’ulteriori coperture. Per fare che?! La LN di Bossi è una creazione dei CC andreottiani e poi quirinalizi per sfondare la DC modernizzatrice del Nord ed il PSI modernizzatore di Craxi rimpiazzandoli con dei cialtroni ansioni di mangiare al posto e ben più dei precedenti ma mantenendo Italiozia nell’arretratezza voluta dai poteri predatori interni ed internazionali. Un modo per speculare e deviare la “questione Nord” che stava esplodendo nei partiti tradizionali. ...Lo sanno tutti. I CC se ne sono perfino vantati coi picciotti siculi durante comuni traffici delinquenziali. È che i picciotti, e pure gran parte dei semplici CC [dovreste sentirli i semplici CC più ciarlieri, durante chessò le traduzioni detenuti, che demenze sparano mentre sognano a voce alta fantasie su loro colpi di Stato ...non si sa bene per far cosa, visto che fanno già quel che vogliono al Quirinale e poteri di riferimento], non sanno ben capire e spiegare le dinamiche istituzionali e sociologiche di tali operazioni, così vari al soldo li hanno ridicolizzati quando riferivano queste “voci” da loro captate.

La storia infame era già uniziata 30 anni fa. Franca dice a tutti che sono un capo delle BR: mi riconosce in tutti gli identikit di azioni terroristiche in qualunque parte d’Italia e del mondo e poi telefona a sorella ed altri per informarli che devo essere io che va a sparare ed ammazzare tutti. FiorellAllocca mi denuncia alle strutture del PCI-CGIL sucio che collabora col Ministero degli Interni e le sue varie polizie. Glielo ha confermato Nikla. Sono dementi ossessi fatti così... Uno tira l’altro. Ognuno si conforta nell’a ltro. Le demenze si collegano e si consolidano. Sbrirri imbecilli, dementi e corrotti invece che mandare costoro in casa di cura, li certificano quali informatori credibili e li usano per demenze e corruzioni loro ed “istituzionali”. Tali gli “informatori”, tali gli sbirri. Tali gli sbirri, tali gli “informatori”.

Le dinamiche ossesso-paranoiche sono dinamiche che s’autocreano, s’autoaimentano, s’autorinforzano e s’autogiustificano. Il demente-ossesso paranoico vede la realtà secondo le proprie demenze ossesso-paranoiche e si sostiene, s’alimenta e si rinforza con altri dementi ossesso-paranoci. Il sano non è mai credibile. Il sano conosce il dubbio e l’ironia: non può essere credibile. Il demente-ossesso paranoico lo è subito. Il demente-ossesso paranoico è convinto, dice le cose con partecipazione personalmente drammatica, magari scoppia in pianti ed urla “sinceri”. In un mondo a prevalenza paranoica, l’ossesso paranoico è subito creduto dall’altro. ...Salvo quando il circuito ossesso-paranoico salta per sua debolezza ed esplosività intrinseche. Ecco che allora anche il paranoico medio si sente offeso da tali paranoie ossesse che finisce col riconoscere.

Metà 1981. Arresto. Tutti felici. È la conferma delle loro demenze ossesso-panoiche.

Primavera 1990, mia assoluzione. Crollo di tutti i dementi ossessi. L’unico felice deve essere stato mio padre, subito aggredito da tutti che urlano contro il delinquente terrorista che “l’ha fatta franca”. “Madre”, ex-moglie, “fratello”, zii e zie, FiorellAllocca hanno crolli isterici: “Ma come è stato possibile!” Si rianno subito: “Non importa. Resta un terrorista ed un delinquente che ora incrementa le proprie attività terroristiche e delinquenziali. Di certo, forze oscure lo hanno protetto. ...Sì, sì, è cosi!!! ...Forze oscure... L’assoluzione è la conferma che è un superterrorista connesso a forze oscure. Ma ora noi lo smascheriamo e lo freghiamo.”

I dementi ossessi preparano dunque un mobbing ossessivo all’INPS per quando, a metà 1990 riprendo servizio. Arrivo a Gravellona Toce, verso il confine svizzero, il posto più distante cui potessi essere mandato in Piemonte. Mi ci trasferiscono con lettera anonima [senza firma] della Direzione Generale. ...Queste e ben altre delinquenze fanno nel settore pubblico, e sono protetti ed impunibili! Appena arrivo a Gravellona Toce, è già stato comunicato a tutti di non preoccuparsi. Sono un superterrorista in superclandestinità che si licenzierà entro pochi giorni. L’assoluzione è solo una copertura, caduta dal cielo, anzi avuta grazie a “forze oscure”, alle mie attività terroristiche. Mi affidano ad un corrotto demente e spione della CGIL, uno affabile e simpaticissimo, che mi sottopone a continui interrogatori, mentre io, dopo nove anni d’assenza, devo dare informazioni al pubblico sulla legislazione previdenziale e contributiva: “Ma come è stato possibile che ti abbiano arrestato ed assolto se eri colpevole.” Lui lo sa dalla FiorellAllocca e “dalla famiglia”.

Non mi licenzio in pochi giorni come preannunciato dai dementi ossessi privati e di Stato. Ecco che allora sono, e lo sono ovunque vada anche fuori dall’INPS, un superterrorista con supercopertura INPS. Qualunque cosa dica, che non si conformi ai supposti modelli di pensiero del terrorista rosso, la dico “come copertura”. “Vuole far credere di non essere un superterrorista rosso superclandestino.” Se le dicono. Se le contano. Me lo dicono. Il pidocchio medio pensa ed agisce così! Neppure discutere... Neppure parlar con essi... ...Lasciarli alle loro demenze.

Nel 1995, me ne vado all’estero per studiare cose varie presso varie università. È tutto documentabile. Ecco, è, per i dementi ossessi, la conferma che sono passato in clandestinità all’estero. Se le dicono. Se le contano. Tutti lo sanno. Tutti li hanno sentiti od hanno sentito chi ha da loro sentito. Ci sono migliaia di testimoni. Incaricate uno sbirro capace di indagare, dategli i pieni poteri di indagine, ed in una settimana vi dà la lista dei delinquenti da arrestare con prove inoppugnabili ed incontestabili in qualunque tribunale indipendente.

Nel 1998-1999, o forse già nel 1997 (io lo scopro con dettagli a fine 1999, ma già nel 1997 mi era stato detto in modo scarno, se non ricordo male), o giù di lì, vengono mandati Franca, Riki, con pure il padre al seguito che li guarda incredulo, a dire a tutti, INPS, palazzo dove ho casa, amministratrice del condominio, che sono un terrorista in clandestinità all’estero. Mezze frasi, guardi sbiechi, sospiri. Quello che tutti che tutti capiscono è: “È un terrorista in superclandestinità, e noi, dei poveri parenti [di merda] che si preoccupano.” I paranoici dementi ossessi sono sempre “preoccupati”.
La cosa viene riferita a polizie varie. ...In parte, le stesse che hanno manovrato perché i “parenti” di merda dicessero a tutti che ero un terrorista in superclandestinità all’estero. Altri lo capiscono che sono solo “parenti” dementi ossessi manovrati da altri dementi e delinquenti di Stato.
Ecco, gli uffici dei CC che s’occupano di creare e gestire il terrorismo hanno quel che serve per montare una persecuzione all’estero con tortura bianca perché devo essere obbligato a tornare in Italia. Ma, come, sono un grande terrorista e mi rifiuto di fare il terrorista? I dementi ossessi e corrotti si raccontano e raccontano che sono un superterrorista in superclandestinità, ma che siccome non possono farmi nulla, neppure ritirarmi il passaporto, perché sono così superclandestino che non hanno idea che attività anche solo sospettamente illegale possa avere, ecco devo essere obbligato a tornare in Italia dove sottopormi a loro interventi più ravvicinati. I dementi ossessi di merda coi pidocchi di supporto sono all’apoteosi. Sono in piena esaltazione. “L’abbiamo rovinato per sempre”, si dicono e dicono. Ora (2007) sono depressi: “Come fa a saperlo?” “Ci smaschera pubblicamente!” “Noi l’abbiamo fatto per il suo bene, perché ci preoccupavamo.” Appunto, da rinchiuderli per sempre! Andatelo a chiedere loro. Se ne discuta sui quotidiani, in tv, in tribunali. Tutti devono sapere che fanno dementi delinquenti di merda con “lo Stato” demente delinquente di merda, e che fa “lo Stato” demente delinquente di merda con dementi delinquenti di merda. I dementi ed i delinquenti hanno paura della pubblicità?! Maggior ragione per farla loro! Se ne discuta in pubblico. Siano “processati” sui media.

Con l’inizio del 2000, presso l’università dei gesuiti belgi a LLN, uffici dei CC-Sismi che s’occupano di creare e gestire il terrorismo trovano dei delinquenti colombiani di Medellin [i CC-Sismi hanno cointeressi nei traffici di coca di Medellin?! ...non è una novità che le grandi quantità viaggino sotto scorta...] per iniziare la tortura bianca che continua poi in Cina ed a Taiwan fino od ora. Perché “devo essere obbligato a tornare in Italia.” Ottima ragione per non tornarci mai più, eventualmente.

Grazie a questa faccenda della tortura bianca all’estero montata dagli uffici dei CC-Sismi che s’occupano di creare e gestire il terrorismo, gli stessi spendono un bel po’ di soldi e ci si fanno un bel po’ di soldi, che da “buoni” delinquenti di Stato s’intascano in ruberie, come in tutte le operazioni dleinquenziali di Stato. Con gran felicità di FiorellAllocca, Nikla, Franca e sorelle, Riki, ed altri dementi ossessi di merda tuttavia ora depressi e disperati che non sia ancora deceduto, né crollato, né altro dopo ben sette anni tali servizi mentre i “geni” dei CC-Sismi avevano garantito che uno o muore o deve ricoverasi o “tornare in Italia” dopo pochi giorni di tortura bianca.

Per favore, vi ho dato in pratica gli indirizzi, e di qualcuno i numeri di telefono. Andateli a trovare. Vedeteli e parlate ad essi, a questi pidocchi, di persona. FiorellAllocca, Nikla, Franca e sorelle, Riki. Sentiteli, guardateli. Poi, vi fate dire dei pidocchi sia privati che di Stato con cui erano e sono in contatto per queste faccende dementi delinquenziali, inclusi quelli di “non sappiamo nulla, non possiamo dir nulla, c’è il segreto d’ufficio e di Stato” ed andate a trovare e parlare pure con essi. Davvero! Dovete vederli e sentirli faccia a faccia [anche se pidocchi e pidocchie non hanno faccia...]! Dovete gustarveli ed apprezzarveli di persona! Non si possono immaginare davvero leggendone solamente in modo conciso e senza vere drammatizzazioni né realismi dialogico-letterari.

Gli uffici dei CC-Sismi che s’occupano di creare e gestire il terrorismo e che hanno organizzato ed attuato la tortura bianca all’estero erano invece sicurissimi che la tortura bianca mi avrebbe indotto a tornare in Italia per fare il terrorista ed ammazzare qualcuno. Non sono il mio genere i modernizzatori. Anzi, lo sono, ma non per farci il tiro a segno. Non è il mio genere ammazzare modernizzatori. Invece, il Quirinale coi suoi CC ha ossessione dei modernizzatori, perché il Quirinale, coi suoi CC, è garante di fronte alla Casa Reale londinese, del sottosviluppo d’Italiozia ch’era nei patti costitutivi dell’Italiozia già savoiarda voluta da Londra un secolo e mezzo fa. Troppi difficile per i paranoici dementi ossessi e corrotti quirinalizi e dei CC capire questo.
Comunque, ora, dopo 17 anni di mobbing di cui 7 di tortura bianca “che [m’]l’avrebbe distrutto e fatto rientrare in Italiozia per fare stragi terroriste rosse”, di fronte a tale fallimento dei paranoici dementi ossessi e corrotti quirinalizi e dei CC-Sismi, costoro sperano solo ammazzi qualcuno qui, qualche pidocchetto da toc-toc, per giustificare sette anni di soldi sperperati e rubatisi loro stessi privatamente per tale operazione demenziale e delinquenziale da loro organizzata ed attuata all’estero, l’operazione tortura bianca ...coi toc-toc del sonno e della veglia con costosissimi visori da guardoni da loro forniti. Come è quello slogan da fabbrica?!: Quirinale, CC, Sismi, guardoni, siete proprio dei dementi e dei coglioni! Tranquilli, sparare ai modernizzatori non è proprio il mio genere.
Quanto ai i dementi ossessi, stanno morendo tutti da soli. ...Sarà magia nera... Non è penalmente perseguibile! Nel frattempo, comunque, vadano tutti in galera e manicomio giudiziazio, che è il posto giusto per loro, con pubblici processi sui media e sulle piazze. Devono tutti conoscerli bene e sapere bene come sono dementi e delinquenti, coi soldi Vosti. Si dicono e si fanno chiamare “istituzioni”. “Noi siamo le istituzioni.” Ma se siete solo dei merdacchietti dementi e corrotti! Se quelle sono istituzioni, sono istituzioni predatorie da sopprimere quando prima col licenziamento immediato dei “geni” che vi lavorano. Sarete tutti più ricchi, e forse vi svilupperete pure, finalmente. Se tali merdacchietti sono davvero dei geni, troveranno occupazioni migliori altrove. Se non lo sono, un vero Stato non è un ente di beneficenza, bensì un’impresa che deve produrre servizi collettivi per il benessere collettivo. Per delinquenti e dementi vi sono le galere ed i manicomi giudiziari.

Gli uffici dei CC-Sismi che s’occupano di creare e gestire il terrorismo sanno davvero come creare dei terroristi per la “felicità” degli italioti!!! Mettereli in manicomio giudiziario ed espropriaterli per far [anche a] loro pagare i danni ad Italiozia ed un risarcimento di 3 miliardi a me. Voi risparmiate. Loro “giocano” meglio!

La responsabilità delinquenziali connesse sono dei governi italici, cioè del Quirinale e del Governo, con Ministri e sbirraglia competente rispetto a quest’operazione delinquenziale, più delinquenza d’appoggio che hanno usato e continuano ad usare, fino a questo momento. Centinaia di pidocchi dementi ossessi e corrotti, in Italiozia, Belgio, Colombia, Cina (pure i coreani, viet, arabi, islamici, la giapponese ed altri usati dai maocinesi, senza dimenticare quelli dell’Ambasciata d’Italiozia a Pechino, sia gli italioti che le agenti di collegamento spie cinesi che lavorano come impiegate all’Ambasciata), Taiwan (sia indigeni, le spie nazicinesi che lavorano come impiegate consolari e fanno le agenti di collegamento col governo nazicinotaiwanese, che qualche inglés o simili, oltre al “grande” agente Sismi coperto a Taipei, ...il “grande” Dino suddico!), che devono finire in galera e manicomio giudiziario. Sono pericolosi per loro stessi e per Voi tutti.

Andate, andate, a far quattro chiacchiere coi delinquentelli camorristi d’Ambasciata incaricati di queste operazioni sul terreno! Un cittadino statunitense potrebbe dire loro: “Sei lì perché sei pagato da noi per assistere noi.” Voi, sudditi d’Italiozia non riuscirete neppure a raggiungerli e, se li raggiungete, loro sono gli onnipotenti funzionari d’uno Stato predatorio di cui Voi siete i predati e la scusa perché loro possano rubacchiare e dispiegare le loro demenze e delinquenze. Provate! Provate, di persona! Vi diranno che non sanno nulla. Invece il loro compito è proprio sapere, ed in questo caso sanno perché l’operazione delinquenziale sul terreno è passata e passa da loro. Ah, no, il giornalista italiota all’estero è uno in vacanza che se ne sta in alberghi da 500 euro al giorno e si fa scrivere “grandi” articoli sul campo da spie di governi che paga come interpreti! Se fa il bravo, lo fanno pure deputato o senatore, se vuole. Oltre, a far loro pubblicare libercoli ispirati e che tutti comprano, data la promozione ne viene fatta.

Dunque, per un’equa e rapida soluzione di quest’operazione tortura bianca, pidocchi dementi ossessi e corrotti d’Italiozia ed esteri in galera e manicomio giudiziario e 3 miliardi d’euro netti a me (1 milione al giorno, il biglietto per le loro operazioni di guardonaggio e tortura bianca delinquenziali), anche subito, per le indagini che sono stato costretto a fare, gli ultimi sette anni, su queste attività delinquenziali dello Stato d’Italiozia in cooperazione con altri Stati. Licenziate questa feccia di Stato, che serve solo a rubare e sperperare soldi Vostri con la scusa di perseguitare cittadini per “grandi” operazioni segrete [ricreare il terrorismo interno], e ne risparmiate annualmente venti volte di più oltre agli altri vantaggi collaterali!

E che tutti sappiano nei dettagli che cooperazioni hanno trovato presso Stati esteri queste demenze e delinquenze di Quirinale-Governo-CC-Sismi.

Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!
Dementi ossessi! Corrotti! Cialtroni! Delinquenti! Buffoni!
Pidocchi del mondo, uniti!
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!

martedì 8 maggio 2007

MaximaImmoralia. Danzica, 1937. Anna, Giacobbe. Che brutta storia! 08.05.2007

MaximaImmoralia. Danzica, 1937. Anna, Giacobbe. Che brutta storia! 08.05.2007
by Georg Rukacs

Giacobbe veniva da est, dove era stato professore o insegnante di qualcosa. A Danzica, s’era messo a fare l’orologiaio. Intanto frequentava dei corsi serali di tedesco. Enigmatico ma senza grandi segreti e tanto meno con traffici pericolosi o sospetti. Faceva una vita ritirata e regolare, del tutto solitaria lì, per quello che si poteva vedere, forse in attesa di andarsene ancora altrove.

Anna la aveva vista lì, ai corsi di tedesco. L’insegnante di tedesco era un ex-comunista che s’era spostato ad est ma senza intenzione di raggiungere le Russie. Forse pensava alle Americe od alla Scandinavia o prossimità. Così era arrivato fino a quei mari. Intanto tirava su qualche soldo insegnando tedesco. L’ambiente, sia in giro che a scuola, era un ambiente cosmopolita mescolato con nativi di altre zone della Polonia. Era o sembrava pieno di agenti, od imboccati da agenti, polacchi, tedeschi, russi, inglesi, francesi, nordamericani ed altri che sembrava passassero la vita far domande su tutto e su tutti. Anna, cattolica, ungherese, ma ormai da molto tempo lì, lavorava da tempo in un asilo pubblico ed era una precaria che stava proprio allora per essere stabilizzata con formale assunzione. Dall’aria socievole ed alla mano, parlava sempre con tutti. Anche per strada, salutava sempre tutti e scambiava qualche battuta con tutti. Scavando scavando, era tutta piena di stereotipi e idiosincrasie, usciva da un breve matrimonio senza figli da cui si era sentita devastata pur senza in realtà grandi veri drammi matrimoniali, s’identificava sempre col potere, spesso la vedevi con “amiche” che piangeva, od a caccia di ragazzotti che poi sparivano senza averle dato troppa corda, viveva con tre cani che s’accudiva, frequentava “amiche” forse solo per dire che si sedeva in una cremeria il sabato sera.

Anna era una, non la sola, che faceva a Giacobbe valanghe di domande ossessive e non era mai soddisfatta delle risposte. Sebbene, invero, Giacobbe fosse apparentemente piuttosto evasivo. Tuttavia, avesse pure raccontato i dettagli della propria vita, Anna non lo sarebbe stato davvero a sentire, ne avrebbe creduto alle sue risposte. Era una, non l’unica, fatta così. Tutte e tutti sembravano come imboccati a fare sempre le solite domande. Cosa fai? Da dove vieni? Dove vuoi andare? Hai famiglia? Chi frequenti? Perché sei qui? Perché studi il tedesco? Non era interesse. Era ossessione endogena ed indotta, forse più indotta che endogena.

Non so se Giacobbe fosse davvero inseguito dal suo governo o Stato d’origine. Di certo, con promozione e protezione di polizie locali cominciarono a succedergli cose strane. Come quando qualche entità superiore si getti su uno per distruggerlo o farlo suo. Aveva affittato una stanza giusta per le sue esigenze del momento e non troppo dispendiosa per le sue finanze al momento modeste. Qualcuno andò a parlare con l’affittuaria e Giacobbe fu sotto attacco. Ormai da qualche tempo, non era la prima volta che gli succedeva. Gli battevano sulla porta della stanza, soprattutto quando nella stanza era buio e verosimilmente dormiva. Gli battevano pure sui muri e da sopra. Giacobbe era in una stanza all’ultimo piano. Sopra c’era un sottotetto mai usato se non come progressivo deposito di cose varie in disuso. La padrona di casa, con familiari e conoscenti che s’erano prestati alla cosa, andava anche centinaia di volte al giorno, soprattutto di notte, solo quando Giacobbe era nella stanza, mai quando lui non c’era, nel sottotetto per fingere di dover spostare delle cose, proprio sopra e solo sopra la stanza di Giacobbe.

Siccome Giacobbe non disse nulla, l’affittuaria, fingendo stupore, gli chiese, beffarda, perché lui facesse tutti quei rumori. Lui, si limitò a guardarla diritta negli occhi, sempre che la megera avesse davvero occhi e faccia, ed a dirle che lei doveva saperlo chi faceva quelle cose e che l’unico che non poteva essere, come lei stessa ben sapeva, era proprio lui. Lei fu resa ancor più furiosa da quella risposta tranquilla quanto diretta e veritiera. Allora passarono ad ulteriori attacchi. I servizi erano esterni ed in comune. Nella stanza c’era tuttavia un lavandino con l’acqua. Gliela chiusero. Solo a lui. Senza motivo. No, anzi, con motivo. Così continuarono e svilupparono quel programma di molestie che tanto meno a lui ne importava tanto più diveniva ossesso. Dato che l’orologiaio lo faceva in nero, in sub, non con una sua bottega ma prendendo lavoro in giro, di fatto lavorava nella stanza, seppur con attrezzatura minimale. Non è che restare senz’acqua nella stanza, visto che tra l’altro aveva pagato per una stanza con lavandino ed acqua, fosse poi tanto allegro, sebbene alla fine non vi fosse nulla di drammaticissimo. Gli orologi non si sciacquano con l’acqua sebbene darsi una lavata alle mani, talvolta anche gli indumenti, bollirsi o cucinarsi veloci qualcosa, e cose simili, rendessero certo piu comodo avere l’acqua lì. È per quello che aveva preso quella stanza anziché una meno costosa senza lavadino in camera. Di tanto in tanto gli andavano pure e spegnere un’interruttore dell’elettricità, che lui si doveva andare a riattivare. No, non era l’interruttore che saltava. Andavano a spegnere, con intenzione, e solo a lui.

Giacobbe continuava, oltre a quel suo lavoro, a frequentare la scuola serale di tedesco. Non so perché decise di rivolgersi ad Anna. Forse perche era così diversa da lui, così incompatibile, che non potesse pensare ci fossero altri segreti motivi ed anche perché era una di quelle così ossessive nelle sue domande continue che si disse che era un modo per farla parte della propria vita reale e di quello gli stava capitando.

La cercò. Si incontrarono. Lui le raccontò in breve i fatti suoi, anche se non c’era poi granché da raccontare, e quello gli stava capitando su organizzazione superiore. Lui aveva dato un’occhiata ai figuri che avevano contattato l’affittuaria e che venivano loro stessi per battere, per dare istruzioni, per farsi raccontare le reazioni (che non c’erano) di Giacobbe. Erano figuri della criminalità locale che andavano a riferire ed a prendere ordine da servizi di polizia. Talvolta veniva qualche sbirro in prima persona a controllare che facessero quelle operazioni di disturbo e se Giacobbe reagisse.

Appunto erano di quelle cose fatte perché uno uscisse di testa, chiedesse protezione e dunque o passasse al servizio di chi lo volesse eventualmente arruolare, o si compromettesse con escandescenze o con reati permettessero o di rinchiuderlo in manicomio od in prigione o di espellerlo dallo Stato di temporaneo soggiorno.

Anna la prese alla larga. Non avrebbe voluto far nulla. Eppure si sentiva coinvolta da quella richiesta diretta di Giacobbe che era restato senz’acqua, visto che gliela avevano tagliata, e chiedeva di essere aiutato a trovare dell’acqua, una soluzione temporanea a quell’essere restato senz’acqua in stanza mentre lavorava. In realtà, a pensarci bene, può darsi che in Giacobbe avesse giocato ancor più che la necessità dell’acqua, che non era impellentissima in quello specifico contesto, il voler far parte altri, altra, un’altra che avrebbe parlato ad altri, polacchi inclusi, di quella cosa stava succedendogli. Anna si mostrava sempre solidale e comprensiva con tutti, a parole. Giacobbe, che non era molto abituato a scindere parole da comportamenti, aveva sperato che, siccome Anna abitava in una casa piuttosto grande e vuota, non davvero utilizzata, gli avrebbe offerto, magari in cambio di qualche servizio, uno spazio in cui lui potesse lavorare, usare l’acqua senza problemi, acqua che, per vari motivi, gli faceva comodo avere a portata di mano. Intimamente, forse, sperava che Anna od altri in contatto con lei gli avrebbero poi offerto, certo pagando un’equa sublocazione, una stanza dove non gli avrebbero più staccato nulla; se poi avessero dovuto e voluto continuare a battere muri da altri appartamenti, non gliene importava pressoché alcunché. V’era dunque una necessità provvisoria e la ricerca d’una soluzione se avessero deciso d’obbligarlo poi ad andarsene o lui avesse deciso d’andarsene. Per il momento, lui doveva fronteggiare quel taglio dell’acqua e poi, a fine mese, vedere. Proprio appena aveva pagato il mese, c’era stato quell’incremento di pressione nel cercare, su richiesta di Stato, di rendergli la vita impossibile. Di qualche importanza era anche far pubblicità a quei criminali. I delinquenti hanno sempre paura della pubblica ed affollata piazza, mentre amano l’ombra. In effetti, quando si verificano tali cose, non serve a nulla cambiare casa, come non serve a nulla pretendere di discutere con chi vuole solo distruggerti. Giacobbe cercava semplicemente una soluzione “di guerra” all’attacco ulteriore che subiva col taglio dell’acqua. Avrebbe poi visto come muoversi per il futuro. Era uno quieto. Ma era uno non stava proprio mai a farsi impallinare, neppure quando sembrava nemmeno capisse se stesse succedendo qualcosa e ad opera di chi.

Anna si svelò ben diversa da come cercava di presentarsi. Non gli credette, in apparenza... ...ma gli credette che quell’attacco contro di lui fosse un affare di Stato e forse di Stati per costringerlo ad andarsene. Infatti, gli disse subito che, proprio quando lei stava per regolarizzare la sua posizione dove lavorava, non voleva che, magari, per aiutare lui, intervenisse qualche servizio per danneggiare lei, lei Anna. Non era quello invero. Se aiuti qualcuno in modo del tutto marginale (era quello il caso), e ciò da noia a qualche potere, prima intervengono su di te e solo successivamente, se tu continui nell’aiuto valutano ciò come una qualche “complicità” ed, eventualmente, cercano di danneggiarti. Ma non è neppure detto. Gran parte delle paure ce le creiamo noi. La paura è solo una forma di delirio, un delirio per negare a noi stessi quel che davvero siamo. Allora ci rifugiamo nella paura.

Anna s’offrì invece di andare a parlare con la padrona di casa. Che era un modo per non far nulla. Giacobbe cercò di dirglielo, glielo disse davvero, che non serviva a nulla. Il delinquente, ancor più quello di Stato, non ti viene a dire che delinque. Magari se ne vanterà con sé stesso e con gli altri. Ma non ti dice che, certo, sta facendo un certo crimine. Soprattutto il delinquente di Stato e con l’investitura dello Stato, si dirà che non può fare altrimenti, che deve fare proprio quel che fa perché è la cosa giusta, quando addirittura non s’esalterà nel delirio del crimine di Stato dunque impunibile ed impunito, e dirà, se domandato od interrogato, che non fa nulla di male, che anzi non fa proprio nulla, che è la vittima che inventa tutto, che anzi è la vittima che è colpevole. In effetti, la vittima è colpevole perché le “autorità”, ed il delinquente di Stato e che coopera con lo Stato con esse, sono obbligate a fare quelle cose contro di lui. Loro, le “autorità”, sono obbligate a fare e fagli del male, od a tentare di fargli del male, perché lui deve di certo avere delle colpe. Se non altro, ha la colpa di resistere loro dunque è colpevole di non sottomettersi. Per il delinquente di Stato o controllato dallo Stato, per il demente comune, è già questo, il non sottomettersi all’“autorità”, una gravissima colpa che giustifica qualunque azione possa essere fatta contro l’essere umano da loro pidocchi privati e di Stato.

Anna insisteva col “voler andare a parlare alla padrona di casa”. Giacobbe, sebbene ribadisse l’inutilità di parlare con delinquenti in azione delinquenziale in corso, non la volle contraddire più di tanto. Anna andò, lui presente. La padrona di casa, usa alle menzogne, mi mostrò melliflua e disponibile.

Anna si sentiva in dovere, visto che Giacobbe era presente, di ribadire a Giacobbe le menzogne della padrona di casa. Così vanno le cose...

La padrona di casa disse ad Anna che da quando Giacobbe era arrivato succedevano cose strane. Disse che per esempio si sentivano strani rumori ed addirittura da affianco a Giacobbe se ne erano subito andati e da tutto il piano si lamentavano di quei rumori e tendevano ad andarsene.
Anna disse un po’ piccata a Giacobbe: “Dice che prima che tu arrivassi quei rumori non c’erano e che gli altri inquilini del piano se ne sono andati o se ne stanno andando...”
Lui: “Certo, se prima che arrivassi non andavano sopra, né altrove, a battere... ...Infatti se ne vanno e si lamentano gli inquilini affianco a me perché loro battono sopra... ...Fossi davvero io, se ne andrebbero quelli sotto, probabilmente...”

La padrona di casa continuava: “Oh, noi non abbiamo alcun problema con gli stranieri... anzi siamo felicissimi di averli qui da noi...” Era la parte suggerita dai servizi di polizia che organizzavano la cosa.
Ed Anna: “Ma lo vedi che persona splendida che è...”
Appunto, la padrona di casa era una criminale demente, con innata propensione alla truffa, che di fronte ad un terza persona di fa la scena.

Ed ancora la padrona di casa: “Eppoi, continua fare avanti indietro dal bagno, ben più dei normali inquilini...”
Ed Anna di nuovo piccata a Giacobbe: “Ecco, la senti?! Dice che disturbi tutti perche vai sempre in bagno...”
Giacobbe: “A parte che sono l’unico che quando va in bagno non sbatte mai né la porta della propria stanza né quella del bagno, a parte che in bagno vanno tutti quando vogliono ed a qualunque ora, se m’ha tagliato l’acqua che pur le pago, dovrò pur andare in bagno, forse, qualche volta più della media...”

E giù di questo tono.

Alla fine, quando, quella surreale conversazione tra la padrona ed Anna, ed Anna e Giacobbe, fu finita, Giacobbe accompagnò per un pezzo Anna sulla via di casa.

Anna fu ancora più surreale della conversazione precedente: “Vedi, la Polonia è loro... ...Loro hanno il diritto di fare quel che vogliono... Perché non ti trovi subito un’altra stanza dove vivere?”
Giacobbe: “A parte che lì ho pagato e pure dato una cauzione e, se me ne vado, mi rubano tutto... È già successo... Ma anche se vado altrove, sono cose organizzate da polizie e servizi vari...”
Anna: “E perché mai dovrebbero farti tali cose?!”
Giacobbe: “Le fanno... ...Se uno vuol sapere perché, è da chiedere a loro non a me.”
Anna: “Ma devi avere fatto qualcosa...”
Giacobbe: “Se uno ha fatto qualcosa o lo arrestano o le espellono o entrambe... Le demenze le fanno perché sono dementi comandati da altri dementi... ...Non è che uno avesse anche mai fatto qualcosa, ed io non ho proprio fatto nulla, ciò legittimi o giustifichi delle demenze di dementi...”
Anna: “Ma l’hai visto che persona squisita che è la padrona di casa... ....devi fare un regalo... ...non so perché, ma quando si fanno dei regali, per esempio le compri un bel dolce, poi tutto s’appiana...”
Giacobbe: “Cosa s’appiana?! Non ci sono stati contrasti. Dei delinquenti e dementi hanno attivato altri delinquenti e dementi che si sono subito attivati, a comando. ...Spazzatura malata che si sente felice a cercare di torturare il prossimo..., ....si fanno scene viscide a chi chiede loro..., ...pidocchietti che obbediscono, come tutti i pidocchi, “agli ordini”..., ...non vedo proprio che cambierebbe a far regali... ...che regali, in omaggio alla delinquenza ed alla demenza?”
Anna: “No, no, devi proprio regalarle subito un bel dolce!”
Giacobbe: “Avvelenato...”
Anna: “Devi metterti dei cuscini sulla testa e sulle orecchie.”
Giacobbe: “Delle loro battiture non me ne frega nulla. Hanno distrubato chi se ne è andato e chi resta, ed uccidono loro stessi che fanno quelle cose.”
Anna: “Devi smetterla di far rumori.”
Giacobbe: “Non ne ho mai fatti. Non potrei farne meno.”
Anna: “Non devi più neppure accendere la radio.”
Giacobbe: “Nessuno sente nulla. Nessuno sente la mia radio. Tutti la hanno e tutti la sentono. Ci manca pure che mi debba sentire io in colpa, o privare di qualcosa, per via di delinquenti e dementi...”
Anna: “Devi andare ad abitare in un posto per stranieri, dove ci sono solo stranieri.”
Giacobbe: “E perchemmai?!”
Anna: “Devi capirlo che noi stranieri siamo visti come privilegiati, pieni di soldi...”
Giacobbe: “Ci sarà chi lo è... ...non è il caso mio... eppoi che c’entra, anche qui, in Polonia, c’è gente piena di soldi, anzi davvero ricca e ricchissima.”
Anna: “Ma noi stranieri siamo visti come chi ruba i soldi a loro ed allora loro cercano di rubarli a noi... ...Se ti tagliano l’acqua, vai in un bel bordello dove non solo spendi un sacco di soldi a godertela ma dove poi puoi pure farti un bel bagno con una signorina che ti insapona pure la schiena. Figurati che nell’edificio dove abitiamo io ed altri stranieri, nonostante la padrona sia sempre lì si sono infilati dei ladri, si sono acquattati per ore o per tutta la notte in attesa, poi, quando siamo usciti al lavoro, hanno rubato un po’ di tutto in casa di tutti. ...Siamo stranieri, dunque ci vedono come pieni di soldi e d’altro.” Anna non sapeva, o fingeva di non sapere, che dove abitava lei con altri stranieri avevano rubato solo a stranieri, e che nessuno s’era introdotto per nascondersi, in agguato, tutta la notte. Appena gli stranieri erano usciti al lavoro, la padrona di casa aveva chiamato dei delinquenti mandati dalla polizia che attendevano in prossimità, così come in prossimità c’erano dei poliziotti mandati per proteggerli fosse mai successo qualche incidente, chessò un inquilino fosse rincasato improvvisamente e li avesse sorpresi. I delinquenti in servizio di Stato sono entrati nell’edificio, hanno sfondato solo le porte degli appartamenti degli stranieri, ed hanno rubato varie cose personali loro. Quelle di interesse per spionaggio poliziesco lo hanno dato al servizio di polizia che li aveva inviati, i valori se li sono tenuti loro come ricompensa per il lavoro delinquenziale di Stato.
Robi, che pur sapeva di quell’evento si limitò, a dire: “Lo vedi che non è che siate più sicuri perché siete in un edificio con prevalenza di stranieri?! ...Comunque, la mia cosa è differente... ...I rumoreggi di pidocchieria mi sono indifferenti. Anche le altre cose, come il taglio dell’acqua, non è che mi sconvolgano. Lì ho pagato il fitto e pure il resto. Non voglio mi truffino più di quello che già mi truffano e cercheranno di truffarmi. Se trovo qualcuno che generosamente mi metta a disposizione, per un po’ d’ore al giorno, uno spazio in un locale dove ci sia dell’acqua a portata di mano, mi trovo agevolato. Se poi non trovo, nulla di veramente drammatico.”
Anna, continuò: “Ecco, ora vai a comprare un bel dolce e lo regali alla tua padrona di casa.”
Giacobbe disse solo: “Un dolce avvelenato.”

Anna si ripeté. Lui pure. E si lasciarono. Lei se ne andò a casa. Lui pure. Poi, i giorni successivi, a scuola, lei si face stranissima. Lo evitava. Aveva l’aria da chi si sentiva in colpa ma non voleva comunque più avere a che fare con quella faccenda. Non che lui le avesse richiesto nulla, né tentato di richiederle nulla. Lei sembrava attuare dei comportamenti di evitamento preventivo. Non ce n’era davvero bisogno dato che lui era stato piuttosto delicato e per nulla intrusivo nella sua richiesta. Anna ne aveva pure parlato con altre ed altri, che assunsero, in genere, lo stesso atteggiamento suo.

Che brutta storia davvero! Cartina di tornasole per pidocchieria e pidocchierie ulteriori!

Nella storia di quel “caso Giacobbe” si rivelarono poi essere coinvolti, per ragioni differenti, in molti. Non che Giacobbe avesse fatto alcunché, né che dovesse fare alcunché, di interesse di Stati o simili. Era una situazione che s’era creata in modo demenziale, con dementi che erano diventati delinquenti, chi già non lo era, chi dalla sua posizione di Stato chi da quella di privato.

Ci fu poi la guerra. Quando leggete che i polacchi sono duri, nazionalisti, eroi, ed altre balle, non credeteci neppure un po’. Se si lanciavano a cavallo e sciabolate contro i carri armati è perché erano dementi comandati da altri dementi. Ciò vale per tutte le etnie. Se l’individuo ha bisogno del gruppo, etnico o altro, come copertura è perché è pidocchio anziché umano.

Lì, vari erano coinvolti in quella storia e di varie estrazioni: polacchi, tedeschi, russi... ...Ci fu la guerra... Giacobbe ne sopravvisse e bene, senza danni. Andò poi altrove, dove si sistemò piuttosto bene. Tutti i coinvolti in quella storia, sbirraglia, ispiratori, manovalanza e complici vari, non sopravvissero alla guerra. Furono ben presto liquidati, e pure il malo modo, complice il destino, nelle devastazioni che sconvolsero proprio quegli spazi.

sabato 5 maggio 2007

Chinese Asylums 30. Conversazione con la demente media cinesoide ...ed altre cose

Chinese Asylums 30. Conversazione con la demente media cinesoide ...ed altre cose
by Georg Rukacs

Nelle Cine e spazi limitrofi, più sono giovani, più sono esaltati e fanatizzati da miti nazicomunistoxenofobi e nazicomunistosciovinisti imposti ai locali pidocchi e pidocchietti dallo Stato, dal sistema scolastico, dalla famiglia, dai media, da tutto e da tutti in pratica.

La realtà è sempre molto peggio di come vi possiate immaginare. Sebbene alla fine le persone, ed i pidocchi pure, sono quel che sono. Tutti differenti e tutti eguali, soprattutto se son pidocchi.

Mercoledì, 2 maggio 2007. Che giornata demenziale!

La notte prima m’ero fatto 4 libbre di patate dolci. Non preoccupatevi, solo io posso farmi ‘ste cazzate. ...No, non sono cazzate... ...Le patate dolci sono buone e nutrienti! Credo che il jin sia una libbra. Invece il gongjin è in chilo. ...Il mio vocabolarietto (piccolo ma completo) della RPC dice che un jin è mezzo chilo... Eppure credo che sia una libbra. Boh... ...Comunque... ...o 4 libbre o 4 mezzi chili che sarebbero 2 chili. Eh, costavano 6 taibi (meno di 300 vecchie lire italiche) a jin. Il costo era 24 taibi. 4 jin. O 4 libbre, o 2 chili. Le spelli veloce. Più o meno... ...anche se resta un po’ di pelle qua e là... ...quando sono più o meno ben lavate... Le tagli a pezzi. Le mette in pentola elettrica con olio in fondo cui aggiungi acqua, dato che non ho tempo né voglia di star lì a rimestare per ore mentre si friggono, per cui un semibollita con semifrittura automatica è meglio. Gli butti sopra un po’ di salsa rossa. ...Una parte limitata d’una bottiglietta da un po’ più di mezzo chilo che costa 24 taibi sia al Carrefour che a Rt-Mart. Anche uno soffrisse d’insonnia, dopo metà od anche meno di quelle 4 libbre o due chile gli occhi si chiudono. Infatti mi devo essere fatto, tra profonde dormite, un paio di pasti durante la notte con quelle patate dolci a pezzi cotte. Ah, prima m’ero fatto una confezione, boh sarà stata un mezzo chilo... ...non ho idea, di pomodorini piccoli piccoli, sembrano olivone come dimensioni, che vendono con annessa una bustina salo-dolce di polvere con cui condirli. È lì che ce n’erano alcuni in semiputrefazione, con quelle belle spore che taluni dicono siano antibiotici. Mi sono detto che poi avrei mangiato le patate e che, alla fin fine, gli “antibiotici” naturali chissà se fan male o bene ma uno non è che ci muoia... Allora, appunto, ho mandato tutto giù. Poi, nonostante le patate, quel paio forse di pomodorini avariati mi devono essere fermentati nello stomaco ed hanno cominciato a venirmi su. Nulla di drammatico, a parte quel senso di disgusto che ti producono. Mi sono fatto del riso... ...lo stabilizzatore ideale per il mio stomaco altrimenti produzione automatica di gas tossici anche senza pomodorini avariati. Ah, m’ero fatto pure una decina di uova. No, non confondetevi, mi mancano del tutto le connotazioni del grassone e non ho pancia; appena me ne vedo un inizio digiuno. ...Lo sapete com’è... La confezione di uova qui è di 10, salvo comprarle sfuse a peso, come altrimenti s’usa nelle Cine. Te ne fai cinque a zabaione che sarebbe sbattute con abbondante zucchero. Poi te ne fai altre cinque. Sempre prudente, sarebbe, mangiarci riso prima e dopo, ma non è che qui, in pochissimi metri quadri, abbia una cucina con pentolame. Dopo che ho buttato via un’inutile altra pentola elettrica, ne ho una funzionante bene direi, ma solo una. Chi me lo ‘faffà di vivere così, direte... ...Ho il gusto del “macabro” evidentemente... ...talvolta, ...un po’.

Poi, talvolta arriva con caldo e col sole, a volte col cupo e con la pioggia, ti senti ‘a capa e soprattutto il naso e gli occhi con la rinite allergica che ti volteggia attorno e sti sta prendendo. Beh, con una pastiglia, due in casi proprio drammatici, si blocca tutto per fortuna. Magari, ti dà pure un senso non spiacevole di leggero torpore. Quella notte tra martedì e giovedì, c’era pure ciò. Un rinite allergica che mi volteggiava attorno.

A scuola, oggi [mercoledì, 2 maggio 2007], arrivo... C’è la ragazza, proprio non più giovanissima né giovane, inglese o britannica, una delle poche inglesi o britanniche in questa marea di nordamericani, soprattutto canadesi. Ah, è perché aveva la scatola pranzo, piena di succulento cibo di pesce credo (non è che io abbia proprio ficcato il naso né gli occhi dentro... ...ma ho poi sentito delle sue mezze frasi con un altro, un ragazzotto americano piccolo e grassoccio di qualche setta cristiana militante americana) ...ecco perché oggi è arrivata prima del solito! Dunque… c’era lei ma non c’era il condizionatore acceso. Aveva acceso le luci, in pieno giorno!, ma il condizionatore era lì bello spento e senza controller per accenderselo. Né io, né poi altri, in effetti, sono andato dalla segretaria-padrona a farmelo dare. M’ero pure messo la camicia, la Lacoste sarebbe stata appena più leggera. Dopo un 15 minuti di pedalate in questa stagione ed in quelle condizioni, arrivare in una aula, lì, senza condizioantore acceso significa cominciare a fondersi. Infatti. Lei mangiava quel suo pesce, qualcosa tipo bastoncini fritti forse, guardandosi di tanto in tanto attorno ma io avevano gli occhi suoi miei vocaboli cinesi, non guardavo certo il suo cibo né lei che se l’imboccava!, e scrivevo caratteri dal pinyin per autotestarmi per uno dei due soliti test settimanali (il mercoledì ed il venerdì) di una decina e talvolta dozzina o più di vocaboli mentre nel contempo, appunto, fondevo tutto. Quando arriva la ragazzetta da pochi giorni trentenne che è la nostra insegnante, che poi è andata a prendere il controller ed ha acceso il condizionatore, ero proprio bello e fuso. Mi sono un po’ riavuto giusto per non scivolare sotto il tavolone attorno a cui siamo tutti, insegnante inclusa, e per riuscire a pedalare fino a casa al ritorno senza finire addormentato senza sensi ai bordi della strada.

Due giorni prima, nel primo pomeriggio c’era trambusto nel corridoio e nelle stanze confinanti con la mia sfitte da quando esigenze di tortura bianca hanno imposto ai locali dementi ossessi di liberarle e tenerle sfitte, perché se battono sopra di me battono sopra d’esse. Già li sentono pure gli altri due inquilini, ...ora forse il ragazzetto, credo nullafacente, che il padre o altro veniva a trovare e ad sgridare quotidianamente, o è divenuto invisibile ed insentibile o se ne è andato. A me non ne frega nulla delle demenze quirinalizio-cinesi del toc-toc. Ma se un cinese si sente “battere sopra la testa” non resiste due minuti. Per cui, appunto le stanze affianco restano sfitte, perché loro sopra possano battere da sopra anche se la sensazione d’essere battuti sulla testa la hanno pure gli altri delle altre stanze, sia i due, se ci sono ancora tutti e due, del piano, sia quelli sotto e le varie stanze del padrone sui quattro piani (in effetti, la famigliona del padrone ha stanze sue in tutti i 4 piani, pian terreno incluso). I pidocchi battono ed, in realtà, si battono loro. Appunto, il padrone, 林彥哲 (Lín YànZhé), dopo centinaia di su e giù quotidiani dall’area tortura bianca nella soffitta sopra, dopo un po’ più d’un mese di baldanzoso “lavoro patriottico”, il guardonaggio con toc-toc, se n’è finito in manicomio. Ah, diranno e scriveranno nei fogli matricolari che ogni schiavo cinese ha a Taipei e Pechino che è in missione segreta a fare chissà cosa, ma è in manicomio. Come, virtualmente, tutti gli altri che hanno fatto e stanno facendo questo lavoro di tortura quirinalizia.

Era un po’ che non li guardavo facendo vedere che li guardavo, per cui al trambusto, mi sono detto che era il momento, in aggiunta alla loro demenza che sempre più manifesta sentono pervaderli come frutto del loro “lavoro patriottico”, di far loro risentire l’alito sul collo. Apro la porta proprio mentra la figlia piccola, una diciottenne o ventenne la cui faccia s’è fatta liquida come d’una cinquantenne e sta addirittura sparendo come le facce di tutti i pidocchi che in effetti non hanno faccia, stava chiudendo la porta della stanza affianco nord. La guardo gelido. Mi guarda con un mezzo sorriso imbarazzato come da troia da strada che s’offra clienti di passaggio, ma del tipo “cacchio, perché non mi violenti sbattendomi dentro il tuo cazzone “americano”... ..magari, poi, chiamo la polizia che m’hai violentato ma intanto me la sono ben goduta con un “bianco”.” Ma che cacchio vuoi?! Continuando a guardarla gelido le ho sbattuto la porta sulla faccia.

I cinesi sembra non parlino mai, ma si raccontano tutto tra loro. Pochi minuti dopo m’arriva la sorella, aria da bagascia sfatta di un 25 anni, non proprio di fronte alla porta, ma di fianco pronta alla fuga verso le scale, con la sorellina (che è poi la “capa” tortura bianca cino-quirinalizia) che le si nasconde dietro. M’abbozza un sorriso furbetto quanto scemo. La guardo gelido.
“C’è da pagare il fitto.”, mi fa
“Lo so.”
“Dunque...”
“…A tuo padre...”
“...Ma è lo stesso...”
“...A tuo padre.”
E, bang, le sbatto e sbatto loro la porta in faccia.
Ma che cacchio vuoi?! Vai sopra a guardonare ed a fare toc-toc e strush-strush e tutte le altre segate di voi maniaci delinquenziali. Vuoi il fitto?! Prenditi la porta in faccia! Vai da Napolitano, Prodi, Berlusconi e D’Alema e tutti gli altri dementi ossessi delinquenti coi loro militari e sbrirri egualmente dementi ossessi delinquenti, a farti dare il fitto! ...Tanto più che non hai nessun titolo per chiedermelo. Già nel posto di prima, neppure 100 metri più in là, col vostro stesso cognome, e in cooperazione tortura con voi ora, m’hanno rubato la cauzione dicendo che non conoscevano la figlia o nipote che aveva firmato il contratto. Però erano ben presenti quando lei lo firmava come padrona.

Corrono sotto dalla madre, anche lei in rapido involgarimento ulteriore da “lavoro patriottico”, le loro attività ossesso-demenzial-delinquenziali di Stato, dal Quirinale-SISMI-CC maoizzati alle Cine, alla Cina-Taiwan. Ecco che succede a reclutare i carabinieri e gli altri sbrirri tra i camorristi dell’organizzazione delinquenziale del PCI. Ah, no problem, diventano pure, con l’aria da bei fighetti, Presidenti... la camorra “per bene”...
Dunque, la pidocchia madre: “Ve l’ha dato il fitto?”
“Noooooo...”
“Come non ve l’ha dato?”
“Ih, ih, c’ha pure sbattuto la porta in faccia...”
Urla. Schiamazzi.

Due giorni dopo, oggi. La madre è lì che m’aspetta. Arrivo un po’ dopo il solito. Meglio. Ha così aspettato di più in mezzo alla strada, che è poi un vicoletto. Poteva rimediare qualcuno che volesse scopare una volgarotta non proprio più giovane per un centinaio di taibi, meno 5'000 vecchie lire italiotiche. Ma non ha senso degli affari. Aspetta me. Faccio finta di non vederla. Poi la guardo mentre lei già cerca di gesticolare. Non le dita a tondo fa il segno d’un buco. Lei vorrebbe indicare le monete, sebbene a Taiwan si paghi in biglietti, soprattutto il fitto, non in monete che al massimo hanno i taglio da 50, non più di 2'500 vecchie lire italiotiche. Fosse stata una fichetta od una ficazza, a quel segno di buco, c’era da entrare dentro il suo locale al pian terreno, chiuder la porta di vetro, metterle il dito dentro quel buco che lei disegnava con le dita, metterle il dito sulla fica, poi spingerla in cucina, metterle il cazzo nella fica, e poi, mentre si pregustava il godimento da cazzone “americano”, dirle che volevo un 40'000 taibi per farla godere. ...ma non ha proprio neppure i requisiti minimi. E poi è d’un volgare insulso. Non era quella, pidocchia pidocchiosa e stronza, che non sapeva nulla? “Non so nulla, io sono qui solo per prendere le telefonate e telefonare.” Ma che telefoni pidocchia malata?! “Non c’è l’acqua?! Non so nulla!” “Non c’è internet?! Non capisco nulla di computer. Guarda, qui non ci sono computer.” Prima non sai nulla ed ora vuoi il fitto.

Le dico che il fitto lo dò a suo marito. Il contratto scritto è tra me e lui. Per prendere i soldi sono tutti pronti. Poi ti dicono che non si conoscono o che il tale od il tal’altro non è il padrone. Lui lo è, o dovrebbe esserlo. Se firma regolari contratti sui moduli prescritti... ...Lo facciano uscire dal manicomio in permesso per incassare il fitto... Poi imbocco il portoncino e me ne salgo. Volete andare sulle montagne russe? Poi vi avete paura della velocità e delle ebbrezze!

Dopo la scuola, il caldo, e tutte le altre cose precedenti, mentre sento la radio via internet mi addormento di fondo. Sopra battono? Con la musichetta si dorme meglio! Poi mi sveglio. Leggo cose al computer, Scrivo caratteri cinesi, ridormo.

La sera, mi dò una scossa. È tardi, ma non tardissimo. Ah, poi ero tornato dalla pischelletta pure i giorni precedenti. Mi fa venire troppa voglia. A me piace. A lei piace. Sapete com’è...

La madre, appena mi vede, mi guarda male ...perché se fossi andato presto presto, quando la figlia non c’era magari trombavo lei... Se ne esce.

La pischelletta è con un’amica. Le guardo un po’ mentre lei è tutta ansiosa come lo sono le cinesi, senza darlo troppo a vedere, ma si vede. Dopo un po’ che le e la guardo, mi avvicino e delicatissimamente le sfioro con le dita la nuca e con labbra il collo, che è come lo stelo esile d’un fiore... ...d’un bel fiore pieno di nettare pronto per esser preso e che vuole essere riempito di altro nettare differente. Non è vero che le cinesi non vogliano essere baciate in pubblico. Se le baciate in pubblico e gradiscono, ne restano come ipnotizzate e non sanno più dove sono, non vedono più attorno, non sentono più nulla d’altro. Non si preocuupano che altri le possano vedere e guardare.

L’amica è una tra il morboso e l’accidioso, con delle labbra con pieghe ed atteggiamenti che non riescono a mascherare i cattivi sentimenti che trasudano. Se ne esce dalla stanza ma non per andarsene. Si mette di là a vedere la tv, cioè ad origliare in pratica. E si tocca frenetica durante le due lunghe sessioni di ginnastica per organi caldi tra a pischelletta e me.

Quando sto per andarmene se ne esce con un: “Oh, devo andare anch’io... T’accompagno!” Io ce l’ho di nuovo gonfio ma non è proprio la tipa... ...Non m’eccita neppure un po’ e la trovo proprio sul disgustoso. Non ho idea se abbia qualche attrattiva. È che non m’attira come tipa, come atteggiamenti. Anzi, i sentimenti che mi suscita sono negativi, sono di tenerla ben distante. La pischelletta mi guarda. Le cinesi e cinesoidi sono gelosissime. Beh, non solo loro. Ma le cinesi e cinesoidi non si fanno problemi a farlo ben vedere.

Continua a guardare lei ed a guardare me. La tiro da parte, visto che l’amica ha invaso il campo. “Lo so cosa pensi... ...guarda le parlo, se vuol parlare... ...magari se ne va subito in altra direzione... ...ma non ci penso neppure lontanamente...” Continua a guardarmi senza dire nulla. ...È così disarmata e disarmante... La tiro nel bagno. I bagni taiwanesi sono puliti e stranamente non maleodoranti. Sarà per quegli scarichi nel pavimento. Mi rispoglio in un attimo. E tolgo pure a lei le sue poche cose. La tiro su mentre mi s’avvinghia al collo e m’avvolge mentre le entro dentro. Ci facciamo un’altra sessione per organi caldi, lì, in piedi. Io in piedi. Lei sollevata attorno a me. Pistone dentro cilindro. Cilindro attorno al pistone.

In realtà, quando abbiamo finito, continua a guardarmi... Prima di andare, le dico solo: “Dai, lo vedi che tipa è la tua amica... ...succedesse mai qualcosa te lo viene a dire subito... anzi ti accende il telefono in diretta per fare prima... Non succederà proprio nulla. ...Anche perché sei mille volte meglio...” Sorride. ...Anche se non convintissima...

Esco, e lei, l’amica, dietro. Non ho ben capito che volesse. Ah, sì voleva “parlare”. Le solite demenze cinesi e cinesoidi.

Cerco di mandarla subito a stendere: “Se volevi raccontarmi tutte queste cose perché non sei restata nella stanza con noi?”
Arrossisce tutta.
Continuo: “Guarda che... …abbiamo solo parlato del più e del meno... ...certo io avrei voluto far l’amore, ...è così graziosa... ...ma lei è così seria... ...mi dice sempre che quelle cose lì le farà solo quando si sposa... ...oh, mi fa morire... io vorrei... ma lei... è proprio troppo seria...”
Arrossisce ancora di più. È stata tutto il tempo di fronte alla tv a toccarsi pensando a noi due nell’altra stanza a trombare. Resta senza parole.
Allora continuo io: “Scommetto che tu, col tuo ragazzo, fai l’amore tutti i giorni.”
Reagisce come indispettita: “Non ce l’ho il ragazzo ed io quelle cose lì non le faccio! Anch’io sono seria!”
Ed io: “E che c’entra... ...Anche se una ragazza è seria è una buona cosa fare l’amore. ...Se una ha voglia... ...Se è innamorata... ...Ma anche solo se una vuoleha voglia... ...mi sembra una buona cosa far l’amore... ...non posso crederci che non ti piace. ...Eppure sembri così bella... ...Sei, così bella e così calda... ....una vera femmina... ”
È ancora piu rossa ed accalorata del rosso e dell’accaloramento che già aveva.
La butta sul: “Ce l’hai un po’ di tempo? Vorrei portarti un po’ a vedere la città... ...ti posso raccontare della nostra cultura.”

Ecco, è la mania tipica della nazicomunista media, in pratica di tutti i pidocchi cinesoidi che vengono a contatto con lo straniero. Raccontare allo straniero la “loro cultura”. Sì, insomma, le balle che si raccontano tra loro, che raccontano loro a scuola e dappertutto su ciò che loro sarebbero, la “loro cultura”. Ed ecco che sono ansiosi di spiegare allo straniero cosa sono. Non che lo sappiano. Per cui alla fine, che ti portino a bere coca-cola od a mangiare spaghetti cinesi quella è “la loro cultura”. Ma ve l’immaginate un europeo che racconti la “nostra cultura”? Giusto giusto la mena qualche xenofobo quando contano in giro che lo straniero “deve sottomettersi al nostro modo di vivere, ai nostri costumi”. Se poi chiedi loro quale sia quel “nostro modo di vivere”, quei “nostri costumi”, non lo sa nessuno. Giusto uno sloganetto per cercare di vendere la propria xenofobia. Idem, nelle Cine. No, anzi, nelle Cine lo sanno. Lo hanno spiegato loro a scuola. No, no, non lo sanno lo stesso. Sanno lo slogan: “Ti posso spiegare la nostra cultura.”

Poi, come tutti del resto, la butta sul convenzionale: “Quanti anni hai?”
Ed io: “Un centinaio.”
Lei: “Ed io 150.”
“Ah, allora possiamo diventare subito amanti!”
E lei di nuovo rossissima ed accalorata e senza parole.
Io subito: “No, no, scusa, anche se sei bellissima proprio non posso... ...anche se lei, la tua amica, è così... ...è troppo seriosa, mi fa proprio disperare... ...anche se lei è così seriosa, sono innamorato della tua amica... ...non posso proprio tradirla con te, anche se tu sei così bella e così calda...”
Eccola che subito si riprende: “No, scherzavo... ...non ho 150 anni, ne ho 17, come la mia amica. ...Ma tu sei sposato?”
Io: “No, attualmente non lo sono. ...Ah, pensi che sia uno che tradisca o voglia tradire sua moglie?”
Lei: “Come sarebbe a dire...”
Io: “Se credi sia sposato...”
Lei: “Ah, no, lasci intendere che hai una certa età... ...sai da noi a una certa età si è sposati....”
Io: “Stereotipi...”
Lei: “Come?!”
Io: “Appunto, ...non importa... ...ah, ho capito, vuoi fuggire un Europa con me... ...ma allora vuoi che diveniamo amanti...”
Lei: “No, no, no, non posso, non posso, non possiamo!”
E di nuovo rossissima ed accaloratissima.
Appunto. Non possono. Non vogliono. Ma pensano solo al cazzo. Infatti in tv ci sono grandi pubblicità di vibratori. Evidentemente, dita e mani a parte, anche il mercato degli oggetti “meccanici” tira forte a Taiwan e nelle Cine.

Io: “Oh, scusami... ...sono proprio un diavolo... ...no, anzi, lo sai che mi occupo di magia? Leggo nei tuoi pensieri...”
Lei: “Davvero?! Mi dai lezioni di magia?”
Io: “Te l’ho detto che leggo nei tuoi pensieri...”
Lei: “E cosa ci leggi?”
Io: “...Che stai pensando solo a far l’amore...”
Lei di nuovo rossissima ed accaloratissima.
Io, ancora: “Ma te l’ho detto che sono un ragazzo serio. Amo solo la tua amica ...anche se lei è così inibita che non ha ancora mai voluto far l’amore, nemmeno con me che la amo.”
Lei: “Se dici che lei è inibita, perché non te ne trovi un’altra...”
Io: “Ecco vuoi far l’amore con me... ...te l’ho detto che amo solo lei... ...certo, tu sei bellissima, ma lo sai quando si ama una... ...io sono davvero un ragazzo serio... ...non è che posso mettermi a far l’amore con tutte le ragazze bellissime che magari vorrebbero.”

Mi stava proprio sul cazzo, a dire vero, come già detto. Far quel gioco d’eccitarla, senza avere io alcuna intenzione d’altro, era un modo per tormentarla. Sì, perché era proprio la tipa che se lo meritava d’essere trattata a quel modo.

Riarrossendo, intanto, mi fa salire sul suo scooter: “Sai volevo mostrati la nostra città e la nostra cultura...”
Me lo dice in un modo... ...Sperava di sentirsi almeno il cazzo duro contro le sue chiappe e la sua schiena oppure di trovarselo poi in qualche modo a sguazzare dentro, anche se “non voleva fare certe cose”.

Io: “Ok, ma restiamo da queste parti... ...ci sono tante cose da vedere anche qui attorno, eppoi per raccontarmi non importa andar troppo lontano. ...È così bello avere incontrato te che vuoi piegarmi tutto!” Volevo restare nei pressi, dato che mia bici era lì e poi abitavo nei pressi. Avendo intenzione di giocarla ed andarmene quanto prima, non volevo trovarmi chissà quanto distante da lì.

Sul suo scooter le ho messo la mano appena appena a contatto con la pelle del suo ventre scoperto e facendogliela percepire come insinuosa per farle venire ancor più voglia:
“Oh, scusami..., non farci caso..., è che ho paura di cadere, se non mi tengo a te...”
Lei sembrava quasi che si muovesse impercettibilmente, ma non del tutto, desiderando di trovarsi almeno un dito sulla fica, sebbene non è che tra il ventre e la passera si passi per caso dall’uno all’altra, salvo, appunto, farlo con intenzione.
Ansimando per quella voglia di cazzo che le montava dentro “Cosa ne pensi dei taiwanesi?”
Io: “ A parte la tua amica e la madre, e forse, talvolta, qualche altra persona..., ...a essere sincero cinesi, cinesoidi, taiwanesi, ...sì, insomma, mi sembrano decisamente piò dementi della media mondiale. Dei veri maniaci ossessi, in genere.”
Lei, subito con voce alteratissima: “Perché parli di maniaci?!”
Io: “Mi hai chiesto... ...Se incontro quasi solo maniaci ossessi, pidocchi pazzi, che posso farci?! O sono io che sono sfortunato, o in questa area del mondo sono un po’ tutti davvero dei maniaci ossessi... ...o magari mi sbaglierò. ...Ma tu sei differente, sembri così bella e così generosa...”
Lei: “Ma certo che ti sbagli! Come fai a dire che siamo maniaci ossessi... ...da voi siete tutti perfetti?!”
Io: “Lo sai quale è la differenza tra l’Europa e qui? Che se in Europa lo Stato chiede delle demenze c’è sempre chi dice di no. Qui dite tutti, o quasi tutti, di sì. Ecco, questo è un modo di fare da pidocchi dementi ossessi. Se uno si vergogna, se qui vi vergognate, d’essere dementi ossessi, basta non esserlo. Invece lo siete, per quel che ho visto io. ...Sai, sono più di tre anni che sono a Taiwan, e quasi cinque che sono nelle Cine... ...Ne ho viste di cose e di gente... ...Ma tu sei differente, sembri così bella e così generosa... Se tu mi sposassi subiti e fuggissi con me in Europa... no, no, come farei con la tua amica... ...ma se tu mi rapissi e mi portassi in Europa subito...”

La mano sul suo ventre (la pelle sua era tenera anche se non avevo propria alcuna intenzione di provare a farmela, ma tutte le intenzioni di giocarmela e giocarla) la avevo impercettibilmente, ma lei lo percepiva, messa in movimento e spostata virtualmente verso le sue gambe e la sua fica. Lei presa tra la nevrosi di quell’eccitazione voluta ma proibita e la nevrosi della contrarietà che le procuravano quei discorsi su “loro”: “È davvero strano che tu dica queste cose...”

Intanto s’era fermata, con le gambe aperte a tese per sostenere lo scooter fermo. Invero, sognando che la mia mano, metafora d’un cazzo che quanto prima la sostituisse, le raggiungesse la fica.

Io, che continuavo a starle dietro sullo scooter, ero sceso ancora con le dita. Non proprio sul suo clitoride, ma sospingendo la sua carne attorno che glielo stava così, su sullecitazione mia, eccitando. E, tuttavia, con aria indifferente a quell’eccitazione erotico-sessuale che le procuravo, le risposi: “Sai, non è strano che io le dica. È strano che qui, ed in questa zona del mondo, si comportino un po’ tutti a quel modo. Ma tu sei differente, dai...”

Lei pur presa da quel desiderio di godere e di cazzo, sentiva la rabbia montarle dentro, sentendosi messa in discussione dalle mie valutazioni su quello che per lei era un po’ come lei stessa, il “suo” gruppo etnico.
Se ne sbottò così in un: “Come?! Se pensi che i taiwanesi sia tutti maniaci, devi andartene subito via da qui!”
Io: “Perché devono andaremene io? Sono semmai i maniaci che devono andarsene... Io, qui , ci sto ottimamente!”
Lei, che pur si sentiva montare dentro il godimento di quel toccamento indiretto di clitoride, tutta alterata da quella obiezione razionale e ragionevole ad una delle tanti frasi fatte locali, se ne esplose con un isterico: “Non criticare mai, mai!, non permetterti mai, mai!, mai!, mai!, di criticare un taiwanese! Mai!”

Le sprofondai il dito verso il clitoride e glielo ruotai attorno, sopra, attorno.... Esaurita da quell’esplosione isterica nazimaoxenofobosciovinista demente-ossessa come sono dementi-ossessi tutti i “nazionalismi”, che non sono altro che gravissime turbe mentali talvolta utili al cosiddetto potere, spesso neppure ad esso, si abbandonò verso di me ad un orgasmo che le montava velocissimo dentro e le sarebbe presto arrivato, ...se avessi continuato. A quel punto balzai giù dallo scooter con lei costretta a riaversi da quell’abbandono per non cadere a terra, e con lei tutto lo scooter, e semplicemente me ne andazi senza dire nulla.

Sarebbe di certo andata dalla sua amica, la pischelletta, a dirle chissà cosa. Meglio prevenirla. Del resto dovevo andare a recuperare la mia bicicletta. Essa, e con essa la casa della pischelletta, non erano distanti. Andai. Arrivai. Salii. Venne di cosa lei ad aprire. Le dissi diretto: “Perché ti stavi toccando?” Lei, di rimando ed arrossendo un pò: “Come facevi a saperlo?”

C’era la madre che mi guardò tra il male e l’interrogativo. Le dissi solo: “Domani mattina passo un attimo...” E mi diressi verso la stanza della figlia, con la figlia che era lì con me, mentre lei, la madre, si chiudeva la porta ed alzava il volume della tv. “Perché hai detto alla mamma che passi domani mattina? Cosa devi dirle?” La verità non viene mai creduta. Così gliela dissi mentre mi e la spogliavo accarezzandola: “Ogni sette volte che faccio l’amore con te, devo farlo una volta con la tua mamma... ...Così anche lei è contenta, è contenta che ti faccio contenta e non fa storie... ...Non fare la gelosa perché io penso sempre solo a te... Poi, in fondo, è la tua mamma... ...Non dirle nulla, né far trasparire nulla di quanto t’ho ora detto... ...Eppoi, se fai storie, guarda ammazzo te, ammazzo la tua mamma e vado a fare l’amore con un’altra.”

Non le detti il tempo di rispondere e farmi domante. Le fui sopra e dentro per un’altra sostenuta sessione per organi caldi. Finito, la lascia abbandonata ed anch’io abbandonato me te tornai a casa. Le dissi solo: “Ah, la tua amica è proprio una gran porcona. Si faceva toccare... ...Poi, magari, ti verrà a dire chissà cosa... ...L’hai visto che avevo solo voglia di te. Se ti dice delle cose per metterti contro di me e magari per poi cercare farsi fare da me, non starle a dar retta... ...Non mi piace neppure un po’. Amo e voglio solo te.”

Era ormai troppo tardi. L’avevo di nuovo che mi si gonfiava e col cappellone che sfrigolava. Ma dovevo far altre cose.

Giovedì, 3 aprile 2007.

Il giorno dopo, giovedì 3 aprile 2007, al mattino, prima della scuola mia, sono poi passato dalla madre. Il solito. In fondo s’era comportata bene. Glielo dovevo. Una bella goduta le era dovuta ed anch’io me la sono goduta con lei.

Qui, dove abito, tra le 22 e le 22:30 hanno ristaccato sia l’acqua che internet, e pure l’elettricità. L’elettricità me la sono riattaccata da solo, dato che l’interruttore è qui, mentre la demente, una delle due figlie, che aveva staccato l’elettricità, si nascondeva dietro una colonna sul pianerotolo, dopo che io la avevo guardata tranquillo senza dire nulla e poi mi riconnettevo i due interruttori, luce e condizionatore suppongo.

Verso le 23:45, si presenta un figuro di quelli sopra in servizio tortura bianca con la figlia maggiore del padrone, credo, alle spalle, figuro che mi chiede di pagare il fitto. Gli dico che lui non è il padrone. Mentre la figlia ha un’esplosione isterica, gli batto la porta in faccia. Ribussa. Oppure è la figlia al seguito, resa ancor più isterica e demente da quei due mesi di tortura bianca che hanno distrutto ancor di più le loro già labili e malate teste. Non apro. Se ne vanno.

Qualcuno di quei due s’erano presenttai, od altri ad origliare fuori vista, se ne va sopra. Altri poi andranno per altri turni. Ormai malati persi non riescono a non ticchettare, disturbando non me bensì altri pidocchi come loro oltre a loro stessi. Son vittime di loro stessi. Del resto non possono non ticchettare. Sono gli ordini. Il pidocchio obbedisce agli ordini. Gli ordini sono per i pidocchi. I pidocchi vivono per gli ordini... ...dati da altri pidocchi dementi ossessi come loro. Lo strumento di guardonaggio-tortura che usano ha caratteristiche sado-maso. Decisamente più maso quando si trova confrontato ad umani che loro non riescono a sadizzare. Non appena l’obiettivo apre gli occhi, lo strumento di guardonaggio inizia a lampeggiare. I pidocchi di servizio in quel momento devono battere. Appena l’umano chiude gli occhi, lo strumento di guardonaggio inizia a lampeggiare. I pidocchi di servizio in quel momento devono battere. Sono schiavi dello strumento di guardonaggio e dell’obiettivo della tortura loro ordinata. Lo strumento di guardonaggio procura loro crescenti ansie e devastazioni delle loro teste vuote già geneticamente devastate.

Quirinale e governo italioti, con relativa sbirraglia corrotta, usano, per le loro demenze ossesse delinquenziali, dei governi locali con relativo personale mercenario-puttanesco e “patriottico” locale davvero geniali. Degli autentici professionisti! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Hanno pure dato loro della strumentazione veramente geniale! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Al loro livello... ...Dei dementi ossessi che la danno e di quelli che la usano...

FiorellAllocca con suo Pci-Cgil-sucios e gli sbirri di cui è pupazzetta demente scema e loro padroni scemi se usano tali scemetti e dementi ossessi, l’altra demente ossessa Nikla, gli altri dementi ossessi di merda, Franka e Riki, il Presidente della Repubblica (se fa finta di non sapere, a questo punto, sono delinquenze e demenze sue...) ed i suoi pidocchi-collaboratori del Quirinale, governi coi loro sbirroni e sbirretti, lo Stato italiota cui suoi funzionarini e funzionarioni, sbirragliona e sbirraglietta, sono tutti lì, sono tutti qui, in servizio sopra, coi loro grugni dementi ossessi e rabbiosi. Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Andate a vederli! Venite a vedereli! Mandate altri a vederli! Della serie, rabbiosi dementi ossessi da toc-toc. Così spendono i vostri sodi e devastano le vostre libertà!

Dino Sorrentino, del para-consolato di Taipei, “vice rappresentante” d’Italia, dunque, suppongo, referente Sismi in loco, che voi pagate coi vostri soldi, mi disse a fine febbraio 2007: “Non si preoccupi. Va tutto ottimamente così! ...A proposito..., ...quando rientra in Italia?” Un “napoletano” verace!

Il Quirinale ed il governo formale italiota pagano. Ancor più si intascano i loro funzionari e sbrirraglia corrotti. I dementi ossessi di governi e Stati esteri intascano ed eseguono. Nessuno, pur pidocchio demente ossesso estero, si sognerebbe di fare tali operazioni delinquenziali, malate ed autodistruttive di sua iniziativa. Distruggono loro stessi. Distruggono i committenti. Distruggono i complici. E nulla e nessun altro. ...Oltre a tutti voi.

Il Quirinale ed il governo formale italiota premono perché quello (Io) “deve essere obbligato a tornare in Italiozia dove abbiamo ben altri programmi per lui oppure, meglio, distrutto in loco se non vuol rientrare perché dobbiamo giustificare più di sette anni di demenze, attività delinquenziali con relativi costi e ruberie. Allora gli si devono tagliare l’acqua, l’internet, e magari l’elettricità.” Avanti delinquenti e dementi ossessi d’Italiozia, delle Cine e del mondo!

Tortura bianca con taglio di acqua, luce ed internet, su ordine della sbrirraglia demente ossessa del Quirinale-governo d’Italiozia!
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!

Nessuno che faccia risuonare, nei palazzi della demenza quirinalizio-italiotica, sfondandoli, e poi chiudendoli per sempre, quel vecchio rap?!
Dei delinquenti come Presidenti...
Se sorridevan eran più fetenti...
Dementi dietro dei visori...
A guardonar per far toc-toc sui muri...
La chiamano Italiozia...
Per non dir chiaro che è Merdozia...