giovedì 16 agosto 2007

OligarkiaCentraffrikkana.38. Pannellutu si lascia accendere i riflettori su di sé, con la scusa der PedDé

OligarkiaCentraffrikkana.38. Pannellutu si lascia accendere i riflettori su di sé, con la scusa der PedDé
by Georg Rukacs

Se conoscete un po’ di storia di Centraffrikkozia ci capite subito. Oh, come vola il tempo! Sembra ieri. Son già passati tre decenni. Ora più ora meno, a seconda del fatto specifico di questo pezzo di storia.

Julio d’un’ambizione sfenata e l’Ingegnere d’una ladroneria sfrenata. Ecco la PitTua (la famigerata loggia riservata, non davvero segreta, almeno l’1/3 fatto rinvenire) erano loro, ...quasi. Julio era lui, l’Ingegnere era il solito bamba, certo ladronissimo ma corruttore di burocrati e politicanti in conto d’altri, gli Agnellutu, il SiculoEnrico e simili potentissimi della finanza compradora. Hanno fatto fuori Morutu di comune accordo. Una vero rito satanico. Olocausto consegnato al creatore, si sono scatenati tra di loro. Julio è stato il fottuto temporaneo. Lo rifotteranno poi, ma comunque è sempre da vivo e ben vegeto. Scalfaruto non aveva capito che le vere liquidazioni si fanno di bomba o pallottola o veleni. Kazziga non l’ha iniziato ai segreti del kattokomunismo centraffikiota. I processi un bastano. Julio, Morutu l’aveva fatto fuori di pallottola e l’EnricutuSardu di veleno, essendosi sottratto alle pallottole. .

Per cui, la PitTua dell’Ingegnere ha fottuto, complice la Cia, la PitTua di Julio. Il solito programma. Il solito progrom. 1'000 di Julio, che Julio ha fatto finta di neppure conoscere, scaricati per il pogrom per le masse coglione. 2'000 nelle cassaforti della Cia, per la PitTua che diveniva PimMia della finanza compradora. Lasciate stare Gellutu, un genio nel suo genere, ma i delinquentoni erano questi altri. Lui faceva il Coordinatore e null’altro. Gli è sempre piaciuto quel mestiere. Certo vi ricorderete per Protocollo di Rinascita Democratica. So’ sempre fissati. Più rubano più si definiscono “democratici”. Poi l’Ingegnere è un maniaco dei Protocolli. S’è scritto il primo, e quasi unico, durante l’esilio libanese, da infante. Dopo, è sempre il solito che si riscrive o si fa riscrivere periodicamente. È un caso di doppia coscienza. Il Protocollo di Rinascita Democratica l’aveva dato lui a Gellutu. Infatti, tutti fingevano di cadere dalle nuvole. “Ma come fa quel bifolcone del Coordinatore ad avere scritto lui una cosa del genere?” L’avevano scritta i professoroni dell’Ingegnere su canovaccio del solito schema dell’Ingegnere: le solite quattro balle modernizzanti tanto poi Centraffrikkozia è sempre Centraffrikkozia, a parte che neppure quelle quattro balle di facciata nessuno le tradurrà mai neppure in apparenza per le masse. Ah, no, uno c’ha provato. Il Silviosconi (oh, che caso!, era tra i finti PitTua, tra quelli fatti trovare) c’ha provato e gli hanno fatto cassare la GrandeRiformaIstituzionale nel 2006 dalle masse popolari insorte contro “il vecchio PitTuista che riprone il vecchio pericolosissimo piano di Gellutu.” Appena cassatolo, con apposito Plebiscito, sono tutti divenuti ardenti fautori della GrandeRiformaIstituzionale. In Centraffrikkozia sono tutti o dementi o delinquenti o entrambi.

L’Ingegnere non è neppure un vero grande ladrone. Certo che è un ladrone, sebbene il vero ladrone dei ladroni fosse JohnnyAgnellutu. Tuttavia, più che altro, l’Ingegnere è solo un grande scippatore. Da un lato si crea la giustificazione che lo fa perché lui ha una grande missione, quella di redimere la masse proletarie. In realtà, ha sempre e solo passato la vita a vendicarsi, ma non l’ha fatto davvero bene, di quando da piccolo lo costrinsero all’esilio. Dall’altro, pure nella sua opera di corruzione politica resta uno scippatore. Lui sognava la camicia nera. Gli dissero che non era della pura razza ariana. Fu un crollo, per lui. Ecco che si dedicò agli scippi alla grande, come finanziere da scippo. Strappa e fugge. A volte c’è il bottino. A volte non c’è nulla. Anche perché è uno scippatore sadico, di quelli che ti bloccano e ti dicono che ora ti stanno scippando, per cui c’è chi, più forte di lui, lo fotte anche quando lui è sicurissimo d’avere la vittima in suo possesso. In politica, continua ad avere da sempre quel suo solito piano. Scemenze cui neppure crede lui. Quando si presenta, orami lo conoscono tutti. Lui che “propone” il suo “ultimo piano”. Lo guardano: “Dai, Ingegnè... ...semo amici. Dimmi quanto mi dai e cosa vuoi.” È uno che dà 1 e pretende 100. Certo, se a uno conviente intascare 1 e poi dargli 100 di soldi che in Centraffrikkozia chiamano “pubblici”. ...si , insomma, di Stato, Stato che, in Centraffrikkozia, è tutto una casbah di cosche personali. “Pubblico” è quando si rapina il suddito. Privato è dopo che ci s’è messa in tasca la propria parte di bottino.

Appunto, anche nei suoi traffici politici, dove non s’espone mai in prima persona, non davanti alle masse, solo con coloro corrompe, l’Ingegnere è in impaziente, un eiaculatore precoce ed incontrollato. Proprio di quelli che ti vengono vicino, “xxxsss...aaah, xxxsss...aaah, xxxsss...aaah, sss...aaah”, ...e poi eiacula al vento. Se siete di quelli a modo, neppure lo incontrate per caso. Ma, sapete, tra quel 50% di delinquenti corrotti persi che ci sono in Centraffrikkozia, la stragrande maggioranza vorrebbe incontrarlo anche dieci volte al giorno.

L’Ingegnere è da sempre che sogna di fondarsi la sua FalangeDemocratica personale, con lui, certo, nell’ombra ma padrone assoluto per le proporie truffe. L’abbiamo detto che non è uno cui basti, scippare, truffare a scippo. È un sadico. Deve godersela mentre ti scippa. È uno da scippo ma al contempo gli piace contarla, dirti che ti sta fottendo e poi contarla alla masse da cui vuole essere riconosciuto come un grande condottiero, pur occulto. I suoi Protocolli, i suoi media, i suoi “sogni”... ...di quelli che scippano ma, appunto, lo fanno per qualche grande causa, hanno bisogno di dirvelo, di convincervi e di farsi amare pure da coloro scippano. Dovete essere contenti di essere scippati da lui e lui godersi che vi fotte, vi fa del male, mentre vi scippa e voi non potete resistergli. È da quando burocrati beffardi lo costrinsero all’esilio, da bambino. Ha sempre sognato di fare lo stesso, ma in grande e con sghignazzate verso i da lui abusati.

Non è l’unico. Nella politica di Centraffrikkozia è pieno di malati persi. Non che sia raro, un po’ dappertutto nel mondo, che le istituzioni si dedichino a crimini e stragi. Invero, in Centraffrikkozia, le stragi su larga scala contro i sudditi sono iniziate con la Repubblica. Fatte le stragi, usavano poi il Partito Comunista per accusare gli “americani”, le “forze oscure”. Se le facevano loro kattikomunisti assieme. Quelli seri, almeno, dicono che non sanno nulla, neppure ne parlano. Il Kazziga, al contrario, è sempre lì a svelare “i misteri di Centraffrikkozia”. Lui ha ordinato e coperto varie stragi. Naturalmente, “svela” sempre “misteri”-cazzate. Delle sua stragi non ne parla mai. Neppure di quelle altrui. Ama farsi ben volere dalle masse da lui stragiate ed imbrogliate con le stragi. Appunto, fottuti e derisi. E lui si bea. “V’ho fottuto e vi fotto, e voi m’amate!”. Kazziga è un malato, un malato perso. È da quando a scuola, da piccolo, la “porcellona” (lui la chiamava così) della classe glielo prese in mano per fargli una sega e poi lo lascio a metà sussurrando, a quel cazzetto che restava molliccio, “finocchietto!” non appena lui le disse con un ghigno massonico-clericale: “Sei proprio una puttanona!” La “porcellona” era una del popolo. Non era in realtà una porcellona. Era una popolana cui il cazzo piaceva e che se la spassava senza ipocrisie. Lui, reso ancor più infido da quell’esperienza, si disse che il popolo era schifoso, che il popolo non lo amava sebbene lui fosse un ragazzetto così buono ed intelligente, e che dunque doveva dedicarsi a fottere il popolo mentre dallo stesso si faceva ossequiare come suo amico e benefattore. Si gettò definitivamente coi preti e con la milizia politica con loro promozione. Del resto Kazziga era d’una zona di Centraffrikkozia dove preti e massoni erano mescolati. Poi, a seconda delle convenienze, coloro avevano bisogno di schierarsi andavano coi bianchi o coi rossi, ma restavano sempre gli stessi. Andavano sempre col potere, in una delle sue sfaccettature che erano interconnesse, sceneggiate per le masse a parte. Quella era una zona di servi orgogliosi, ma pur sempre servi. Servi e sbirri. Servi dei Montanari, poi i Montanari (che dapprima erano un Regno) s’estesero a tutta Centraffrikkozia. Chi, dall’area natale del Kazziga, diveniva Presidente, chi faceva il carceriere, con tutte le collocazioni intermedie naturalmente, ma restavan sempre servi, mai uomini liberi o rivoluzionari veri. Salvo eccezioni naturalmente. Se voi siete di lì, nulla di male se siete pure voi servi. Ma può pure essere voi siate l’eccezione. La coscienza del singolo è sempre imperscrutabile. Ci dobbiamo limitare ai comportamenti apparenti. Del resto, non è che altrove brillino uomini e donne libere, che pure sono quasi ovunque, qua e là, e, di tanto in tanto, si vedono. Lui, il Kazziga, serviva i preti. Loro gli trovavano i voti. Faceva il populista ma come al teatro. Non aveva bisogno di conquistarsi la fiducia diretta e vera di quelli lo votavano. Ci pensavano i preti. Lui disprezzava quelli che facevano i populisto-clientelari. Ci pensavano i preti, che l’avevano selezionato per le cariche più altre, al posto suo. Loro facevano il clientelismo per dargli i voti necessari. Gli avevano pure dato una cattedra come professorone per dargli un tono di fronte a chi lo votava. “È così freddo e stronzo... ...È perché è un professorone. Lo votiamo lo stesso perché ce lo dicono i preti. ...Quando i preti gli chiedono qualcosa, lui la fa subito.” Dato che era uno che s’impicciava sempre dei fatti di tutti, i preti lo fecero responsabile dello spionaggio nel loro partito, il PartitoDeiKatti. Doveva riferire a loro i fatti di tutti. Poi, nel Governo, Kazziga si dette da fare di stragi, dato che l’uso del PartitoDeiKatti, con la complicità del Partito Comunista, era quello. Si dovevano terrorizzare le masse con le stragi, di cui accusare altri, le “forze oscure”, per fottere meglio le masse stesse. I preti lo dicevano sempre ai loro nel Governo, sia a quelli al comando che nei Ministeri ausiliari del comando del Governo, i Ministeri della forza: “Se devi colpire qualcuno, sei davvero sicuro dalla sua vendetta solo se Dio se lo prende.” Lo sapete com’è Dio? Uno devi metterglielo in mano. Ecco che allora ci pensavano loro a metterglielo in mano. I katti si davano da fare d’omicidi e stragi. Col Partito Comunista, che intanto li copriva scatenando campagne contro i “crimini della Cia e delle forze oscure.” Facevano invece tutto, TUTTO!, tra di loro, i katti ed i komunisti, i kattikomunisti assieme. In Centraffrikkozia, nessuno, NESSUNO!, ha mai fatto stragi, né omicidi istituzionali, dall’esterno. Pure quando decisero di dare una botta al GrandeStregone della capitale, organizzarono la cosa nella capitale stessa. Certo, fecero arrivare un turko. Chi meglio, per il GrandeStregone, d’un turko. “Mamma li turki!” Anche lì, col Partito Comunista che accusava l’“imperialismo” oppure le “forze oscure dell’Est”. Mannò, hanno fatto tutto in casa. A Julio ed ai suoi amici preti della capitale ce stava sur kazzo er GrandeStregone straniero. Per Kazziga era facile. Anche per gli altri. Fatta una strage, Kazziga telefonava al cugino che era capo dei komunisti. Non aveva la laurea. I preti la pretendevano. Allora s’era buttato coi komunisti. “Cugino, il solito, ...l’imperialismo, ...le forze oscure.” Poi fecero fuori pure il cugino, di veleno. S’era alleato con Morutu per fare il Morutu stesso Presidente. Julio era furioso. Kazziga era suo [di Julio] amico e complice stretto. Cercarono di fare fuori il cugino con Moruto, assieme come monito a chiunque si mettesse sulla strada di Julio e Kazziga. Il cugino si sottrasse al rapimento con omicidio. Allora cercarono di fargli fare un attentato all’estero. Lo commissionarono da Centraffrikkozia. Che di meglio che farlo ammazzare dai suoi compagni dell’Est! Glielo fecero, l’attentato, ma lui scampò. Non potevano sparargli, all’estero. Quelle cose le fanno solo in Centraffrikkozia. Allora, gli lanciarono contro un camion. Non erano inglesi, specialisti in incidenti stradali. Il cugino Scampò. In Centraffrikkozia, si decisero allora per il veleno. “Ha avuto un’emorragia cerebrale... ...lavorava troppo.” Fai dare ad uno le medicine sbagliate... Lo avvelenarono e gli fecero avere un’emorragia cerebrale fulminante a quel modo. La cosa andò comunque per le lunghe. Passarono ben sei anni da quando fotterono Moruto ma dovevano mostrare che se ti condannano non hai scampo. Fecero sì, altri (a Julio e Kazziga interessava solo vendicarsi del cugino di Kazziga), che fosse sostituito da un perfetto bamba. Intelligentissimo, un professorone ...di lettere, ma un vero bamba in politica. A voi raccontano che un partito si sceglie il suo capo. Non è vero. Glielo scelgono. È come la leggenda che il Parlamento sceglie il Governo. Se un Governo non lo vogliono le burocrazie, se ogni singolo Ministro non lo vuole il Ministero lui dovrebbe dirigere, non passa o lo fanno fuori presto, prestissimo. In Centraffrikkozia è tutto così. Maniaci, corrotti, delinquenti, con istituzioni maniacali, corrote e delinquenziali. Nei partiti politici è lo stesso. Ammazzato il cugino di Kazziga, come conclusione dell’operazione Morutu, anche se il governo e l’assetto di potere era cambiato nel momento del decesso dei cugino (che doveva comunque essere punito perché prima aveva trafficato per Morutu Presidente [dunque per far fuori politicamente Julio e Kazziga], poi ne avevano fatto uno “socialista” invece di Julio o di Kazziga), il governo fece mettere al suo posto un perfetto bamba. Anche lui, poi, a 70 anni, avrà un colpo, ma naturale, di suo, senza morire e lo rimpiazzeranno i “giovani” avventurieri dell’Ingegnere che condurranno i komunisti nelle sue mani fino all’odierna FalangeDemocratica, se mai arriveranno a crearla e se durerà, almeno un po’, pur partitello del’Ingegnere scippatore, dunque davvero non fatto per grandi operazioni, neppure in politica.

Appunto, all’Ingegnere, le grandi operazioni politiche, così come le grandi truffe, non è che riescano proprio bene. Certo, è riuscito bene a fare i soldi ed a tenerseli ben protetti dal sistema cui è ben addentro. Ma, proprio per questo, non è mai riuscito a fare proprio quello che voleva. Alla fine, non glielo fanno fare. In fondo, lui è uno scippatore, non un combattente. Non si gioca mai tutto. Avrebbe troppo da perdere e non ha la forza morale per fronteggiare ogni perdita materiale, nel caso poi davvero si verificasse. Non può mai correre per vincere davvero perché non può permettersi di rischiare di perdere tutto, per cui non vince mai davvero. Deve giocare contro il sistema ma all’interno del sistema. Per cui, alla fine, anche se il sistema non ha regole ben definite, non può davvero rivolgere il sistema di cui è parte contro sé stesso. Alla fine perderebbe troppo e, appunto, non è un combattente. Non ama il vero rischio. Neppure ha un qualche valore etico da perseguire. Non vuole davvero vincere. Non può.

Finalmente, un po’ più d’un decennio fa l’ha detto a tutti: “Oggi, in questi giorni, il tempo è ormai venuto. Fondo la mia FalangeDemocratica. Ciò per cui lavoro da quando ho fondato il mio quotidiano nel 1976.” 11, 12 anni, e quasi 32 dal quotidiano, e non l’ha ancora fondata. Ma ora s’è sulla via d’arrivo, sembra. “31 anni e 9 mesi esatti dalla uscita del mio giornale facciamo le [finte-]primare per il Segretario che io mi sono già scelto!” Ha rimediato i coglioni più corrotti e delinquenti di Centraffrikkozia, e pure coglioni che non aspettano altro, impazienti, di scaricarlo dalla sua FalangeDemocratica, e sta partendo, ...se arrivano, nonostante le date siano già state stabilite. Ma, lo sapete, in Centraffrikkozia stabilisci delle date sicure. ...Poi, succede qualcosa. Ai corrotti che hanno fatto finta di crederti, nessun problema coi corrotti capi e capetti che stanno creando la nuova mangiatoia con te (cioè con lui, l’Ingegnere), gli conti una nuova verità. Tanti si muovono, tutti come cosche pronti a qualunque etichetta venga appunsta su di loro. L’etichetta passa, le mille cosche restano. La mangiatoia della spesa “pubblica” da predare è già lì, da loro già predata ogni giorno.

Insomma, una FalangeDemocratica di corrotti e pure insofferenti che l’Ingegnere ne sia il padrone. Li ha ricattati. Usando pure quei vecchi elenchi che ha la Cia, oltre altre cose da “grande” scippatore della finanza “con destrezza” e fuga col bottino. Ricattati, ma egualmente insofferenti. L’Ingegnere non poteva, come capo della FalangeDemocratica che scegliersi un vecchio malaffarista che dunque può illudersi di controllare affondandogli la famiglia che appunto ha le mani in pasta nella finanza, seppur non al livello dell’Ingegnere, se tale fantoccio non obbedisse. Altrimenti, si fosse preoccupato solo dell’immagine, quanti troietti e troiette bellocci, giovani e capaci che poteva trovarsi... ...attorniarli di lenoni e lenone, di mignotti e mignotte, di manovratori vari. Mannò, aveva bisogno d’uno che avesse già dato ampia prova di servilismo. Ha poi fatto copiare uno dei discorsi del Silviosconi, facendolo peggiorare un po’ perché il popolo dei corrotti e dementi lo sentisse suo, e glielo ha fatto recitare nella finta acettazione della finta candidatura per il già nominato suo Segretario della FalangeDemocratica.

Siccome copiano (dicono, anzi vorrebbero, anzi non vorrebbero ma vogliono far credere) gli americani, si sono inventati da tempo che fanno le “primarie”. Scelgono uno. Poi dicono che è stato scelto nelle primarie. Vere, più o meno, le hanno fatte talvolta a livello locale per taluni Potestà e Presidenti locali. Lì, all’Ingegnere non gliene frega nulla passi l’uno o l’altro. Ma dove gliene frega, per il governo di Centraffrikozia, le primarie non possono non truccarle. Scelgono chi deve passare e lo sanno già in partenza che non avrà concorrenti.

Senonché, appunto, questa volta, è troppo ambìto controllare il nuovo partito anche se sarà un partitello, non il partito democratico americano. Non è neppure sicuro sarà il secondo partito anche se tutti fingono lo divenga. Per cui, non appena l’Ingegnere ha designato il capo e poi ha finto fosse disegnato dalle burocrazie dei due partiti si fondono, pur perdendo pezzi, i fasciocomunisti ed i fasciocattocomunisti, più qualche massone liberale di contorno che non sapeva dove andare, né aveva voglia data l’età d’affannarsi a cercarsi qualche collocazione o crearsela ex-novo, ecco che s’è aperto il tiro a segno al Segretario designato. Più arriverà sputtanato e disfatto alla finta designazione popolare attraverso le finte primarie, più i notabili delle verie cosche e coschette vedranno inttato il loro potere di ricatto dunque di corruzione-guadagno.

Naturalmente è un’illusione controllare il nuovo partitello. Ma sono un po’ tutti schiavi delle finzioni. Ragioni istituzionali che di funzionamento delle organizzazioni rendono illusorio anche il solo pensare di controllare un partito e, tanto meno, di controllarlo attraverso il Segretario. Tanto meno in questo caso. Non è neppure meccanico che il Segretario del partitello sarà poi il candidato Capo del Governo, che a sua volta non è sicuro venga adeguatamente votato dagli elettori, che comunque non sono coloro scelgono il Capo del Governo in Centraffrikkozia. Ma, appunto, è tutto una finzione, con l’Ingegnere che è solo uno scippatore e coi due partiti che si unificano, pur perdendo pezzi sostanziosi, soprattutto d’elettorato, con capi e capetti che ragionano secondo criteri organizzativi, dunque di “controllo” d’organizzazioni, che pure un secolo fa erano già vecchi e non realistici. È tutto una finzione d’alienati e corrotti ed un loro spesso vano agitarsi.

Vi sono anche interessi, sia esterni che semi-esterni, in questo gioco al massacro e con le stesse illusioni, spesso. Un interesse esterno è la Presidenza di Centraffrikkozia che ha gioco facile dato che, col superPresidenzialismo alla centraffikiota da tempo là vigente, ha comunque essa tutto il potere sia di Governo che di dominio del Parlamento. Certo, è anche la Presidenza parte del circuito delle burocrazie corrotte e delinquenziali senza cui non avrebbe alcun potere. Tutti dipendono un po’ da uttti, seppur non tutti e non sempre allo stesso modo. Esistono gerarchie formali e reali. Tuttavia, nonostante questa onnipotenza della Presidenza, lo sapete come sono ansiosi i dementi ossessi e delinquenti delle istituzioni italiote. La propaganda dell’Ingegnere ha puntato tanto la sua FalangeDemocratica in corso di fondazione che tutti si sono quasi convinti sarà un grande partito che cambierà radicalmente tutto. Non ci credono in realtà, ma hanno il terrore che, caso del destino, possa verificarsi, o ...l’isteria che non si verifichi ma che comunque convenga averci le mani dentro e sopra. Non si verificherà che il nuovo partitello cambi nulla di sostanziale né pure di formale, con le istituzioni di Centraffrikozia. Si sarebbe verificato se fosse passata la GrandeRiformaIstituzionale del 2006 del Silviosconi già approvata ma poi non promulgata a seguito di plebiscito anti-GrandeRiformaIstituzionale. Siccome, non ci capiscono nulla di questioni istituzionali, dopo avere affossato ogni possibilità di partiti forti e di Parlamenti e Governi che legiferino e governino davvero, fingono, o qualcuno ci crederà forse, che trucchtetti come un nuovo partitello o leggi elettorali possano cambiare qualcosa al superPresidenzialismo alla centraffrikiota. Lo stesso Presidente è ansioso che questo partitello in corso di fondazione possa intaccare il suo potere. È impossibile succeda, per le ragioni accennate. Là, il Presidente, Il Camorrista, è egualmente pieno di timori. Ci sono poi dei semi-esterni o semi-interni a quell’area organica della delinquenza e maniacalità che temono, loro forse più concretamente, che la creazione del nuovo partitello, la FalangeDemocratica dell’Ingegnere, possa accorciare l’agonia del loro arraffa-arraffa quotidiano dietro la maschera del governo più caotico, inetto e disastroso degli ultimi millenni. Non si sono mai visti governi cosi, corrotti ed inetti e pure con l’abilità di farlo notare ogni giorno ad ogni ora, come succede col GovernoFrodi.

Tuluni tra costoro, tra coloro hanno l’interesse che la FalangeDemocratica sia la solita buffonata e che temono, sbagliando, possa essere altro, anche solo per un attimo, hanno fatto arrivare al Pannellutu il suggerimento: “Perché non vai a fare un po’ di scasso pure lì. Se quelli hanno successo, tu sei fottuto.” Lui stesso ci crede.

Il Pannellutu è in vecchio isterico, da giovane era un giovane ancora più isterico, che sull’isteria ha fondato la propria carriera politica con un successo di nicchia, nel senso che alla fine, in genere, i voti per piazzarsi lui da qualche parte li trova o glieli trovano. Talvolta riesce pure a piazzare qualche seguace. Di certo, ad avere lauti finanziamenti di Stato ed altri, da avventurieri internazionali, per la sua dittarella politica. Strilla spesso di crisi inarrestabili, ma poi i soldi arrivano. Il Pannellutu ha chiamato la sua isteria “non violenza”, ed urlando isterico, seppur non mettendo le mani addosso ad alcuno, si lancia in tutte le avventure per farsi una qualche pubblicità. Ha la sua dittarella politica personale, di stipendiati, di cointessati, di psicolabili che ad ogni suo urlettare trovano significati profondi. Di sicuro ha la protezione e la benevolenza della Presidenza e delle sue GuardieRegie, oltre che dell’areaCIA. Basterebbe gli mandassero una squadra della PoliziaFiscale con l’ordine di distruggerlo e si troverebbe incriminato ed i suoi ragazzotti in galarea come si fa correntemente in Centraffrikozia quando si vuole liquidare qualcuno. Certo, potrebbe continuare ad urlare, ma se ti liquidano ti liquidano. Urla a parta, il Pannellutu non è uno con la forza morale e l’intelligenza per passare attraverso una lunga persecuzione, se decidessero mai di liquidarlo. Cosucce secondarie da lui provocate a parte, come crimini di droga, ma per distribuzioni intenzionali chiamando lui stesso la polizia, non è mai incappato in Grandi né in PiccolePurghe. Appunto, un protetto dalla Presidenza e GuardieRegie, oltre che dall’areaCIA, che lo usano per i loro fini delinquenziali e maniacali.

Alla fine, il successo o meno del Pannellutu alle elezioni, quell’1%, o 2% o 3% che gli permette di entrare o meno in qualche Parlamento o di ritentare alle elezioni successive, incassando comunque i finanziamenti elettorali (oltre agli altri di Stato, che comunque gli arrivano finche lui serve), dipende da manovre di regime. L’ultima volta gli hanno creato un cartello elettorale. Nonostante sia stato pompato dal principale quotidiano di Centraffrikozia come la grande novità e promessa della politica centraffrikiota, quel cartello non ha superato il 3%. Tra l’altro, il cartello era stato pompato dai media, dal principale quotidiano in particolare, per la presenza, allora, di DanyLibberista. Ora, Pannellutu l’ha in pratica sbattuto fuori da quel cartello elettorale (ormai inesistente, per le prossime elezioni), oltre che dalla propria ditta politica privata perché DanyLibberista non era abbastanza solerte a sostenere il governo organico della corruzione, delinquenza, pazzia, come invece i dipendenti di Pannellutu devono fare e fanno. Si autoproclamano grandi rivoluzionari, ma sono tutti pidocchietti agli ordini. Non che DanyLibberista sia differente. Preferisce ora ordini di area differente del regime, non esattamente degli ultrà sostenitori di quel GovernoFrodi di cui un po’ tutti si vergognano. Non vuole uscire distrutto dalla catastrofe cui prima o poi andrà incontro quell’area d’ultrà. Non essendo direttamente nel Governo, avrebbe solo da perdere a fare l’ultrà. Altri, pur non essendo nel Governo, temono di non essere ricandidati dal Pannellutu se non continuano a fare gli ultrà. DanyLibberista ha ben altre ambizioni e ritiene di averne le capacità. Alla fine dipenderà tutto dal caso. Magari affonderà lui, come affonderà il Pannellutu coi suoi ultrà del GovernoFrodi.

Sbattuto fuori DanyLibberista, il Pannellutu ne é divenuto ancora più ossesso. Fa tutto quello che fa lui e lo fa di più. Cerca pure di prevenirlo. Per convincerlo a lanciarsi nello scasso della FalangeDemocratica, uno degli strumenti usati è stato dirgli che DanyLibberista stava raccogliendo riservatamente le adesioni per presentarsi lui stesso alle primarie per Segretario. Al che il Pannellutu, che pur non aveva lesinato solerti lecchinaggi al Segretario designato dall’Ingegnere, non s’è più tenuto: “Voglio diventare io Segretario della FalangeDemocratica! Mi candido alle primarie!”. E s’è lanciato nell’avventura. Senonché, non l’hanno ammesso. Eccolo allora percorrere vie giudiziarie perché il tribunale civile metta il naso in faccende interne di un partito pur non ancora formalmente costituito. La cosa non ha basi legali, in Centraffrikozia. È come se uno, espulso da un partito, chiedesse ad un tribunale di reintegrarlo. In Centraffrikozia, non è cosa possibile. Nonostante ciò, il Pannellutu, sentendosi investito dai poteri più maniacali e corrotti di Centraffrikozia, ha intimato tontante: “Queste primarie non s’hanno da fare. Non alla data prevista, almeno. M’ha mandato il cielo per salvare la FalangeDemocratica da sicuro fallimento!” Figuremoce... E s’è pure lanciato in “dimostrazioni” filologiche che lui è sempre stato, fin da quando bimbo era in camicia nera, un vero FalangistaDemocratico. Il solito giullare.

Intanto, il Pannellutu si lancia e lancia i suoi in continui pogrom contro DanyLibberista. “DanyLibberista è un fascista! Se la fa coi destri! Se la fa coi liberisti!” Poi, il giorno dopo, sapendo che DanyLibberista ha varato un programma di manifestazioni per strappare la piazza ai nazicomunpopulisti con coi Pannellutu è alleato, eccolo lanciato all’inseguimento di DanyLibberista, a fare esattamente quello lui fa. Ecco il Pannellutu, che si rende conto che accodato ai nazicomupopulisti non ha alcuna possibilità di raccattare qualche voto alle prossime elezioni, che ordina ai suoi di trasformare il programma di DanyLibberista in proposte di legge loro, sue, da presentare come loro, sue, al Parlamento. Infine, il Pannellutu ha ordinato ai suoi di aderire alla manifestazioni dei “fascisti” e dei “liberisti” assieme a DanyLibberista. Ed ecco i suoi, solerti, un giorno linciare DanyLibberista perché se la fa col Silviosconi ed il giorno dopo aderire alle manifestazioni del Silviosconi e presentare proposte di legge coi seguaci del Silviosconi e prese tali e quali dal programma di DanyLibberista.

Ormai le demenze e le delinquenze di Centraffrikozia pervadono inarrestabili tutto e tutti. Attendiamo comunque, come da Profezia, le guerre che divamperanno tra breve attorno a Gerusalemme. Centraffrikozia è pronta a friggere ed a bruciare.