domenica 3 giugno 2007

Chinese Asylums 34. Sindromi cinesi in Italiozia: volevano andare dal camorrista del Monte a lamentarsi che i suoi son camorristi!

Chinese Asylums 34. Sindromi cinesi in Italiozia: volevano andare dal camorrista del Monte a lamentarsi che i suoi son camorristi!
by Georg Rukacs

Beh, non dipende da noi. Non direttamente. Tutto, da tempo, procede in modo largamente automatico ed inarrestabile. Lì, da Voi, quella che ora si fa chiamare opposizione ha a suo tempo assistito ed assecondato le operazioni delinquenziali della criminalità istituzionale. Inevitabile che anche i suoi personaggi, coi loro prossimi e meno prossimi, entrassero per sempre nel nostro programma di radiazioni. Non avete notato un’accentuazione progressiva della demenza degli stessi oppositori, in aggiunta al personale solito del nuovo [“nuovo”, dal golpe del Monte di un quindicennio fa] regime italiotico?

Gli episodi pubblici sono migliaia. Osservate, tra i visibili a tutti, l’ultimo od uno degli ultimi. Silviosconi, il “grande” “rivoluzionario” senza rivoluzione dei “liberali” [solite cazzate retoriche in salsa italiotica, dove non può esistere il liberismo per gli stessi motivi per cui non può esistere il socialismo: la burocrazia corrotto-predatoria; non fai l’insalata coi sassi e la sabbia], nonostante gli agiografi [i leccaculi, come direbbe un mio amico metalmeccanico] lo dipingano come eterno, non solo sta sempre più male fisicamente. Non è vero che uno debba andare avanti ad apparecchietti ed a pillolette per il solo fatto di essere nei settant’anni. Le nostre radiazioni sono magiche... ...del resto se lo son voluti, se le son volute, ...anzi a me il soggetto non stava né sta neppure antipatico... Non basta il cerume da attricetta tardona con cui il Silviosconi si fa spennellare più volte al giorno... ...Anzi, la cosa indica un’attidudine psicologica negativa, una demenza che persiste e s’aggrava, per la sua stessa salute che comunque, dicevamo, “grazie” alle radiazioni è irreversibilmente compromessa ed ora in aggravamento rapido. Vedrete... ...Già vedete, se volete. Non solo lui... ...Il numero è grande..., rilevante...

...Dunque, salute a schifio a parte, ecco l’ultimo episodio... Ma come non lo vedete?! È lì sotto il naso, in pieno avvitamento. Il Silviosconi voleva nientemeno che salire [...già, “salire”, in una, ufficialmente, Repubblica, è già sintomo d’una patologia istituzionale gravissima...] al Monte. Salire a far cosa? A lamentarsi col mammasantissima capo della camorra che s’è fatta Stato che il governo formale, che col camorrista capo del Monte è in sintonia sebbene verrà presto sostituito da altro ancor più sintonico, si comporta appunto da camorrista. Sì, volevano lamentarsi, ...il Silviosconi, il “genio” “rivoluzionario” “liberale”, voleva andarsi a lamentare coi camorristi che fanno i camorristi. Cacchio!!! Al camorrista lo fotti e l’ammazzi. Non ti lamenti con lui che fa il camorrista. Con chi, il Silviosconi, voleva andare dal camorrista a lamentarsi che fa il camorrista e che i suoi sodali camorristi fanno i camorristi? Con gli amici del camorrista stesso. Quel Gianflanko che, pur facendo nella circostanza la sceneggiata del fascista che difende i militari, è da sempre associato alla camorra del Monte. Quel Pierferdin, che della camorra del Monte è lecchino da sacrestia egualmente da sempre. E coi NordLekkaioli che dei camorristi del Monte e dei loro caramba sono servetti fedeli da tempo immemorabile.

...Il Siviosconi che voleva andarsi a lamentare, in compagnia di stessi amici del camorrista del Monte, ma anche suoi [suoi del Silviosconi, o così crede lui... ...il Silviosconi crede siano pure amici suoi...; ve l’abbiamo detto che le nostre radiazioni, che del resto si son voluti loro, fan proprio male, ...a chi sia già predisposto!], che i camorristi oggi di governo pure formale fanno i camorristi! ...Tra l’altro, pure i camorristi di Stato, piccoli impiegatucoli e sbirrucoli inclusi, non solo “grandi” statisti e presidenti, quanto a salute...

Auguri, nè. Oggi è così... ...domani sarà peggio, da Voi... C’est la vie... Se uno va in discoteca, non è che poi può lamentarsi della musica a tutto volume...