Chinese Asylums 23. I pidocchi dementi-ossessi son fatti così
by Georg Rukacs
Salmi 34:21:
La malvagità farà perire il malvagio,
e quelli che odiano il giusto saranno condannati.
Oh, che palle!
...Sì, lo so, sono un po’ sempre le solite “demenze” su dementi, con le inevitabili ripetizioni!
Eppure, dal punto di vista epistemologico, lo studio del pidocchio cinese, così come dell’italiota, è prezioso.
Il cinese è tutto nella famiglia e nelle specie. Non esiste in quanto individuo. Non ha morale, non ha preferenze, non ha spiritualità. Se le ha, non è più un cinese od una cinese e diviene essere umano. Il cinese non ha libertà di scelta. Non è libero e non sceglie. È pidocchio demente ossesso e prostutito in una comunità di pidocchi dementi ossessi e prostituiti.
La famiglia, e la grossa ed ancora misera famiglia che è lo Stato o la comunità cinese, permette al cinese di dedicarsi a qualunque crimine o non crimine senza alcun rimorso o rimpianto. In cinese non sceglie. È scelto. Da cosa sia scelto neppure lui lo sa purché chi lo scelga sia il potere, o ciò sembra il potere, cui prontamente si sottomette.
Per il cinese non esiste il bene come non esiste il male. Il cinese non ha una visione od una sua visione personale del bene o del male. Per averla, dovrebbe essere persona, ma non lo è. Dovrebbe avere moralità e non la ha. Per il cinese, “il bene” è ciò viene ordinato dal potere e porta dunque o vantaggi o l’assenza di svantaggi. “Il male” è quando si avversa il potere e dunque ne possono derivare solo svantaggi.
Nella RPC il potere è il Partito Comunista Cinese [PCC]. A Taiwan lo Stato si maschera dietro ONG, associazioni, mafie e mille altre forme, ma alla fine è sempre il potere centrale, con le sue diramazioni locali, che impone la sua volontà, sempre che si possa parlare di volontà per maniacalità ossesse di e da prostituti. In effetti, alla fine, chi ritiene di rappresentare, personificare, un potere, e di imporre dunque sue volontà, segue solo il suo tornaconto personale. ...Per quanto definire il tornaconto personale sia cosa complessa, anche in una comunità di pidocchi.
Nella RPC, se sei il potere, dunque il PCC e le mafie da esso dipendenti, devi praticare l’oppressione di chi può minare quel potere. La tortura-linciaggio sia cruenti che bianchi sono parte integrante dell’attività del PCC sia contro gli stessi membri del PCC stesso che, ancor più, contro gli altri. La RPC ed il suo PCC sono basati sull’intimidazione permanente ed aperta.
Non è differente a Taiwan, forma a parte. A Taiwan, il lavoro d’intimidazione sociale, di cui torture e linciaggi cruenti e bianchi sono parti essenziali, avviene attraverso una molteplicità d’organizazzioni ed associazioni che sembrano spontanei frutti sociali. In realtà, Taiwan non è meno centralizzata, seppur, come nelle varie altre Cine, sia una centralizzazione di tipo mafioso, della RPC e del suo PCC. ...Non si creda che il modello cosiddetto liberale sia diverso. In esso, cambiano le forme, più efficienti e leggere. Dove centrali siano i concetti di nazione, dunque di razza e Stato, alla fine le medesime isterie pervadono la vita collettiva ed individuale. Nella RPC, t’arriva il capocchia del PCC. A Taiwan, il “maestro” che alla fine è lo Stato, sennò nessuno se lo piscerebbe. Negli USA, l’FBI. In Italiozia, i Carabinieri, per quanto Italiozia sia versione debole dello stesso modello democratico-giacobino, per cui tutto sia meno centralizzato e meno evidente e possibile.
Dovreste vedere come i pidocchi corrano felici ed ansioni di fare il loro dovere per qualunque ignominia venga loro richesta dallo Stato o dalla “comunità” [cinese]. Dovreste vedere come si deprimono quando sbattono la faccia contro chi non solo resiste ma li batte ogni giorno fregandose ed anzi divertendosi delle loro tentate ignominie.
Qui, in 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, come già nei posti precedenti, da quando è iniziata questa storia ora settennale della tortura bianca voluta da sbirraglia demente italiota, su richiesta di qualche demente pervesa delle strutture criminali dell’ex-piccì-cigiielle, con connivenza di “familiari” dementi ossessi di merda, i pidocchi sono già cominciati a finire sotto cure psichiatriche e drogati come conseguenza della torura-linciaggio bianchi cui volevano sottomettere me al contrario allegro ed integro. Mentre loro sono ogni giorno più malati. Anche, i loro capi, interni ed esteri, ed i “familiari” di merda in Italiozia, mi dicono non se la stiano passando meglio. Tranquilli, oggi è meglio di domani, per loro. Ogni giorno sarà peggio, per loro. Hanno voluto la bicicletta?! Ed ora non possono non pedalare!
Auguri!
Una della caratteristiche chiave dei pidocchi è la rabbia. La rabbia di non riuscire a spuntarla, di non riuscire ad imporre le loro demenze ossesse, rende i pidocchi più malati. Più rabbiosi e più dementi. Aumenta la rabbia ed aumenta la demenza. Che è poi quel che succede al “familiare” demente ossesso di merda. Diventa più rabbioso perché non riesce a distruggere chi, con la sua esistenza, li svela come dementi ossessi di merda. Divengono allora più rabbiosi, più aggressivi, ancora più rabbiosi, ancora più dementi, più ossessi e più di merda. Vorrebbero coprirsi dietro all’uno ed all’altro, come hanno sempre fatto. Ma più dementi ossessi di merda mettete assieme, più sono visibili. Non si coprono tra loro, così come non riescono a coprirsi dietro ad altri. Idem i numerosi burocrati del crimine.
I pidocchi italioli, gli “occidentali”, si raccontano banalità da filmetti per sostenersi l’un altro, per vantare un loro diritto naturale ad immerdare il prossimo con le loro demense ossesse. ...Lo sapete che il paranoico medio, le sue demenze le fa sempre “per il bene” dell’altro... I pidocchi cinesi si contano belinate da pidocchietti, che fanno riempire la testa vuota con fandonie nazi-ultra-xenofobe. Nella RPC, ma anche a Taiwan, Singapore e nell’emigrazione, i pidocchi da tortura del PCC o d’altro si dicono quel che è stato loro ficcato nelle loro crape vuote, cioè che loro sono la Cina millenaria che finalmente va alla conquista del mondo come razza più numerosa e più “colta”.
Da sempre, a casa, a scuola, nelle organizzazioni di massa, nelle associazioni, nelle chiese e nei templi, dai media, il cinese e cinesoide d’ogni luogo è formato all’ubbidienza ed alla xenofobia forsennata. Il pensiero unico cinese e cinesoide non ha alternative e nello spazio cinese e cinesoide non esistono individui, dunque non esiste chi possa contraddirlo.L’identità cinese e cinesoide è stata accuratamente costruita sulla xeonofobia di base dello spazio cinese e cinesoide combinatasi poi con la rabbia contro lo straniero, in primo luogo “l’occidentale”. Il mito coltivato per fabbricare l’identità ultra-xenofoba cinese è il mito della lingua, dunque della “cultura” comune ed unica e superiore a tutto ed a tutti. Il cinese, la cinese, più è giovane, più è un pidocchietto demente-ossesso fanatico ed obbediente.
Invero, la lingua cinese, è una lingua da pidocchi dementi ossessi. Non lo diciamo per scoraggiare ad imparla, se si crede; anzi studiatela, e bene, se volete e potete. È una lingua con migliaia di sillabe, che funziona nello scritto per la trasmissione di ordini mentre diviene incomunicabile nell’orale per vere conversazioni transculturali. Nello scritto, è pura lingua di trasmissione di ordini, o di conoscenze approvate, perché non permette creatività. Non è come le lingue alfabetiche, nelle quali ci si possono inventare parole. Nel cinese, è il potere che, se necessità di nuove parole, nuovi caratteri inclusi, le crea e le diffonde. Nel cinese, non si possono spontaneamente inventare parole e suoni. Il cinese non permette dunque la trasmissione di culture popolari o locali o spontanee. Nell’orale, dato che esistono usualmente parole esattamente con lo stesso suono ma con scrittura differente, è una lingua che permette di parlare solo se si sa già di cosa si parla e con chi. In una qualunque lingua alfabetica, la conversazione tra due persone con culture anche radicalmente differenti permette di non capire le parole che si odono e di capire che non le si capisce. Nel cinese, se si ascolta una parola che non si conosce la si riduce ad una che si conosce. Nel cinese, non si capisce di avere ascoltato una parola che non si conosce.
Non a caso la visione cinese del mondo è il falansterio di pidocchi, con ogni pidocchio predestinato ad occupare una specifica celletta. La famiglia decide la celletta del pidocchio. La famiglia-potere decide dove il pidocchio si debba posizionare. La famiglia decide se fai la mignotta in un garage o se devi andare all’università, se devi lavorare in fabbrica ad una macchina oppure cercare sistemazione differente e migliore. La famiglia decide che si debba spendere per il maschio e non per la femmina, che accetterà assentente perché così è e così deve essere. E così via. Tali sono le comunità di pidocchi fondate su micro-unità di pidocchi.
Quando il cinese voglia fingere che anche sui suoi media ci sia qualcosa di bello, deve copiare le musiche mediterranee riempite di parole cinesi, ma la base è appunto non cinese. La musica cinese è musica maniacal-ossessa di morte, con ritmi senz’anima e privi di qualunque seduzione. Sentitela. Musiche da funerale. Senza neppure le profondità tragica di tradizione greca, per esempio. La musiche cinesi sono musiche di morte per pidocchi. Se sentite altro, sono musiche mediterranee copiate, prese tale e quali.
A Taiwan, dove non c’è più formalmente il partito unico, ma in realtà sempre c’è il partito unico della comunità cinese e cinesizzante, per ogni qualunque porcheria per cui sia necessaria la partecipazione del pidocchi privato, i “maestri” del regime demente ossesso planetario cinese in operazione di distruzione d’altri cinesi eretici o di foresti si presentano come di una qualche irresistibile ONG o mafia o altro “di protezione sociale”. “Noi siamo la Cina millenaria che ha ormai il diritto numerico e culturale di dominare il mondo e che deve innazitutto difendersi contro gli elementi “asociali”, contro il tale nostro traditore della razza o contro lo straniero, il “demone” straniero, quel “demone” straniero. Chiediamo dunque la vostra cooperazione.” Di fronte al potere, il cinese dice di sì. Mette a disposizione il proprio business, la propria famiglia, i propri conoscenti, si fa reclutatore, si fa torturatore e si fa assassino. Di fronte poi all’umano che li batte, i pidocchi cinesi e cinesizzanti divengono ancora più rabbiosi ed ossessi. Più rabbiosi ed ossessi, sono ancora più deboli, per cui continuano a perdere sebbene siano così rabbiosi ed ossessi da non potersi più fermare, né lo Stato, la “comunità” planetaria cinese e cinesizzante, permette loro di fermarsi. Ed ecco aperta, così, la via della loro ineluttabile autodistruzione.
Finiscono drogati ed in inutile terapia, come sono in effetti finiti pure gli ultimi della tortura-linciaggio bianchi, e come sono finiti, in Italiozia, i parenti di merda e la sbirraglia di merda li ha usati. Drogati e sputtanati, sebbene, invero, si sputtanino da soli. Che qualcuno racconti, eventualmente, le loro malefatte è un un di più. Quando passarono da Torino, otto anni fa, a dire a tutti che ero un superterrorista ed un superdelinquente in superclandestinità ci fu poi qualcuno, qualcuna, che mi disse schifato, schifata: “No, no, con me non hanno parlato!” Come a dire: “Dementi ossessi di merda così disgustosi, se sei davvero almeno un po’ a modo, eviti pure che ti rivolgano la parola.”
Avanti, prego! Il baratro è lì! Correte diritti verso di esso! Non potete far altro! Non sarebbero pidocchi dementi ossessi di merda se non facessero così. In quest’edificio di 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, della famiglia di pidocchi dementi ossessi di merda di 林彥哲 (Lín YànZhé), prostituiti del “potere”, oltre che della propria demenza-ossessa innata, è uno spasso, come già lo era nei luoghi precedenti per l’uno o l’altro aspetto, vedere lui stesso, 林彥哲 (Lín YànZhé), e questi figli di merda, più tutti gli altri, che corsettano nervosi e concitati, su e giù, per brevi turni (non reggendone qui di lunghi, evidentemente), con poi rapidi cambi, di tortura (almeno nelle intenzioni!) bianca. Eppoi, la moglie, lurida ed ossessa come tutti loro, “che non sa nulla”, sotto, a dirigere la “famiglia” in servizio tortura-linciaggio bianchi da sotto. Il marito 林彥哲, Lín YànZhé, che dopo 40 giorni passatati a far su e giù centinaia di volte al giorno al e dal piano torture è ora collassato rabbioso per non avere concluso nulla, è momentaneamente sparito. Idem i pidocchi magnaccia ed operativi esterni. Sono in cure intensive. Mentre sopravvivono, drogati, i figli dementi ossessi, soprattutto la figlia ed il figlio più piccoli, che pidocchietti ossessi corrono su e giù rumorosi per sessioni di tortura (almeno nelle intenzioni!) bianca al servizio della demenza ossessa cinese e cinesoide.
Di una cosa si sente la mancanza ...per potermi spanciare ancor più dal ridere. Per favore mandate qualcuno dei burocrati “dirigenti” cinesi ed italioti e, possibilmente, pure qualche sperimentato gesuita, in servizio operativo di tortura bianca d’appartamento!
Da quando, tramite il nostro sistema di radiazioni, abbiamo infettato la nostra popolazione di pidocchi, sia cinesi e cinesoidi che altri, con un virus che paralizza ed atrofizza loro centri nervosi, per esempio i pidocchi che qui s’aggirano per l’edificio si muovono a passetti saltellanti e rumorosi con sbattiture di porte come a rimarcare che meno esistono più sentono il bisogno di far sentire che ci sono. Per cui, anche nell’andatura e nel portamento si sono fatti più pidocchieschi. E, per fortuna, ogni giorno peggiorano. Non solo quelli qui. Tutti. Anche quelli lì da voi, magari con grandi stelle di generali o burocratoni o burocratini, o di grandi e piccoli politicanti di Stato e di partito complici di queste storie dementi ossesse.
Ottimo!
L’umano esiste. I pidocchi sono sempre più rabbiosi, disfatti e malati.
Non praevalebunt!
No pasan!
Intanto, sui pidocchi dementi ossessi operativi in varie località, 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, incluso, abbiamo cominciato una serie di ulteriori esperimenti. Ogni momento guardonano con lo strumento da guardonaggio (http://www.camero-tech.com/xaver800.shtml ), produciamo loro dei pizzichii elettrici negli occhi e nelle teste vuote. Ad ogni loro colpo o rumorio intenzionale o meno, produciamo loro dei sobbalzi ansiosi. Sì che vivano con crescente disgusto ciò che essendo maniaci non possono non continuare a fare. Ciò produce un ulteriore crescente disgusto di sé stessi che non li lascerà mai più. Del resto, non vivranno a lungo. Qualcosa di peggio abbiamo fatto, via radiazioni, sui pidocchi, pidocchietti e pidocchini italioti. ...Perché credete che quel ministro, oltre a tanti altri, abbia quella crescente aria annoiata e disgustata?
Tranquilli! No evidence, no crime.
Noi eliminiamo i pidocchi. Loro fanno toc-toc...
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!
by Georg Rukacs
Salmi 34:21:
La malvagità farà perire il malvagio,
e quelli che odiano il giusto saranno condannati.
Oh, che palle!
...Sì, lo so, sono un po’ sempre le solite “demenze” su dementi, con le inevitabili ripetizioni!
Eppure, dal punto di vista epistemologico, lo studio del pidocchio cinese, così come dell’italiota, è prezioso.
Il cinese è tutto nella famiglia e nelle specie. Non esiste in quanto individuo. Non ha morale, non ha preferenze, non ha spiritualità. Se le ha, non è più un cinese od una cinese e diviene essere umano. Il cinese non ha libertà di scelta. Non è libero e non sceglie. È pidocchio demente ossesso e prostutito in una comunità di pidocchi dementi ossessi e prostituiti.
La famiglia, e la grossa ed ancora misera famiglia che è lo Stato o la comunità cinese, permette al cinese di dedicarsi a qualunque crimine o non crimine senza alcun rimorso o rimpianto. In cinese non sceglie. È scelto. Da cosa sia scelto neppure lui lo sa purché chi lo scelga sia il potere, o ciò sembra il potere, cui prontamente si sottomette.
Per il cinese non esiste il bene come non esiste il male. Il cinese non ha una visione od una sua visione personale del bene o del male. Per averla, dovrebbe essere persona, ma non lo è. Dovrebbe avere moralità e non la ha. Per il cinese, “il bene” è ciò viene ordinato dal potere e porta dunque o vantaggi o l’assenza di svantaggi. “Il male” è quando si avversa il potere e dunque ne possono derivare solo svantaggi.
Nella RPC il potere è il Partito Comunista Cinese [PCC]. A Taiwan lo Stato si maschera dietro ONG, associazioni, mafie e mille altre forme, ma alla fine è sempre il potere centrale, con le sue diramazioni locali, che impone la sua volontà, sempre che si possa parlare di volontà per maniacalità ossesse di e da prostituti. In effetti, alla fine, chi ritiene di rappresentare, personificare, un potere, e di imporre dunque sue volontà, segue solo il suo tornaconto personale. ...Per quanto definire il tornaconto personale sia cosa complessa, anche in una comunità di pidocchi.
Nella RPC, se sei il potere, dunque il PCC e le mafie da esso dipendenti, devi praticare l’oppressione di chi può minare quel potere. La tortura-linciaggio sia cruenti che bianchi sono parte integrante dell’attività del PCC sia contro gli stessi membri del PCC stesso che, ancor più, contro gli altri. La RPC ed il suo PCC sono basati sull’intimidazione permanente ed aperta.
Non è differente a Taiwan, forma a parte. A Taiwan, il lavoro d’intimidazione sociale, di cui torture e linciaggi cruenti e bianchi sono parti essenziali, avviene attraverso una molteplicità d’organizazzioni ed associazioni che sembrano spontanei frutti sociali. In realtà, Taiwan non è meno centralizzata, seppur, come nelle varie altre Cine, sia una centralizzazione di tipo mafioso, della RPC e del suo PCC. ...Non si creda che il modello cosiddetto liberale sia diverso. In esso, cambiano le forme, più efficienti e leggere. Dove centrali siano i concetti di nazione, dunque di razza e Stato, alla fine le medesime isterie pervadono la vita collettiva ed individuale. Nella RPC, t’arriva il capocchia del PCC. A Taiwan, il “maestro” che alla fine è lo Stato, sennò nessuno se lo piscerebbe. Negli USA, l’FBI. In Italiozia, i Carabinieri, per quanto Italiozia sia versione debole dello stesso modello democratico-giacobino, per cui tutto sia meno centralizzato e meno evidente e possibile.
Dovreste vedere come i pidocchi corrano felici ed ansioni di fare il loro dovere per qualunque ignominia venga loro richesta dallo Stato o dalla “comunità” [cinese]. Dovreste vedere come si deprimono quando sbattono la faccia contro chi non solo resiste ma li batte ogni giorno fregandose ed anzi divertendosi delle loro tentate ignominie.
Qui, in 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, come già nei posti precedenti, da quando è iniziata questa storia ora settennale della tortura bianca voluta da sbirraglia demente italiota, su richiesta di qualche demente pervesa delle strutture criminali dell’ex-piccì-cigiielle, con connivenza di “familiari” dementi ossessi di merda, i pidocchi sono già cominciati a finire sotto cure psichiatriche e drogati come conseguenza della torura-linciaggio bianchi cui volevano sottomettere me al contrario allegro ed integro. Mentre loro sono ogni giorno più malati. Anche, i loro capi, interni ed esteri, ed i “familiari” di merda in Italiozia, mi dicono non se la stiano passando meglio. Tranquilli, oggi è meglio di domani, per loro. Ogni giorno sarà peggio, per loro. Hanno voluto la bicicletta?! Ed ora non possono non pedalare!
Auguri!
Una della caratteristiche chiave dei pidocchi è la rabbia. La rabbia di non riuscire a spuntarla, di non riuscire ad imporre le loro demenze ossesse, rende i pidocchi più malati. Più rabbiosi e più dementi. Aumenta la rabbia ed aumenta la demenza. Che è poi quel che succede al “familiare” demente ossesso di merda. Diventa più rabbioso perché non riesce a distruggere chi, con la sua esistenza, li svela come dementi ossessi di merda. Divengono allora più rabbiosi, più aggressivi, ancora più rabbiosi, ancora più dementi, più ossessi e più di merda. Vorrebbero coprirsi dietro all’uno ed all’altro, come hanno sempre fatto. Ma più dementi ossessi di merda mettete assieme, più sono visibili. Non si coprono tra loro, così come non riescono a coprirsi dietro ad altri. Idem i numerosi burocrati del crimine.
I pidocchi italioli, gli “occidentali”, si raccontano banalità da filmetti per sostenersi l’un altro, per vantare un loro diritto naturale ad immerdare il prossimo con le loro demense ossesse. ...Lo sapete che il paranoico medio, le sue demenze le fa sempre “per il bene” dell’altro... I pidocchi cinesi si contano belinate da pidocchietti, che fanno riempire la testa vuota con fandonie nazi-ultra-xenofobe. Nella RPC, ma anche a Taiwan, Singapore e nell’emigrazione, i pidocchi da tortura del PCC o d’altro si dicono quel che è stato loro ficcato nelle loro crape vuote, cioè che loro sono la Cina millenaria che finalmente va alla conquista del mondo come razza più numerosa e più “colta”.
Da sempre, a casa, a scuola, nelle organizzazioni di massa, nelle associazioni, nelle chiese e nei templi, dai media, il cinese e cinesoide d’ogni luogo è formato all’ubbidienza ed alla xenofobia forsennata. Il pensiero unico cinese e cinesoide non ha alternative e nello spazio cinese e cinesoide non esistono individui, dunque non esiste chi possa contraddirlo.L’identità cinese e cinesoide è stata accuratamente costruita sulla xeonofobia di base dello spazio cinese e cinesoide combinatasi poi con la rabbia contro lo straniero, in primo luogo “l’occidentale”. Il mito coltivato per fabbricare l’identità ultra-xenofoba cinese è il mito della lingua, dunque della “cultura” comune ed unica e superiore a tutto ed a tutti. Il cinese, la cinese, più è giovane, più è un pidocchietto demente-ossesso fanatico ed obbediente.
Invero, la lingua cinese, è una lingua da pidocchi dementi ossessi. Non lo diciamo per scoraggiare ad imparla, se si crede; anzi studiatela, e bene, se volete e potete. È una lingua con migliaia di sillabe, che funziona nello scritto per la trasmissione di ordini mentre diviene incomunicabile nell’orale per vere conversazioni transculturali. Nello scritto, è pura lingua di trasmissione di ordini, o di conoscenze approvate, perché non permette creatività. Non è come le lingue alfabetiche, nelle quali ci si possono inventare parole. Nel cinese, è il potere che, se necessità di nuove parole, nuovi caratteri inclusi, le crea e le diffonde. Nel cinese, non si possono spontaneamente inventare parole e suoni. Il cinese non permette dunque la trasmissione di culture popolari o locali o spontanee. Nell’orale, dato che esistono usualmente parole esattamente con lo stesso suono ma con scrittura differente, è una lingua che permette di parlare solo se si sa già di cosa si parla e con chi. In una qualunque lingua alfabetica, la conversazione tra due persone con culture anche radicalmente differenti permette di non capire le parole che si odono e di capire che non le si capisce. Nel cinese, se si ascolta una parola che non si conosce la si riduce ad una che si conosce. Nel cinese, non si capisce di avere ascoltato una parola che non si conosce.
Non a caso la visione cinese del mondo è il falansterio di pidocchi, con ogni pidocchio predestinato ad occupare una specifica celletta. La famiglia decide la celletta del pidocchio. La famiglia-potere decide dove il pidocchio si debba posizionare. La famiglia decide se fai la mignotta in un garage o se devi andare all’università, se devi lavorare in fabbrica ad una macchina oppure cercare sistemazione differente e migliore. La famiglia decide che si debba spendere per il maschio e non per la femmina, che accetterà assentente perché così è e così deve essere. E così via. Tali sono le comunità di pidocchi fondate su micro-unità di pidocchi.
Quando il cinese voglia fingere che anche sui suoi media ci sia qualcosa di bello, deve copiare le musiche mediterranee riempite di parole cinesi, ma la base è appunto non cinese. La musica cinese è musica maniacal-ossessa di morte, con ritmi senz’anima e privi di qualunque seduzione. Sentitela. Musiche da funerale. Senza neppure le profondità tragica di tradizione greca, per esempio. La musiche cinesi sono musiche di morte per pidocchi. Se sentite altro, sono musiche mediterranee copiate, prese tale e quali.
A Taiwan, dove non c’è più formalmente il partito unico, ma in realtà sempre c’è il partito unico della comunità cinese e cinesizzante, per ogni qualunque porcheria per cui sia necessaria la partecipazione del pidocchi privato, i “maestri” del regime demente ossesso planetario cinese in operazione di distruzione d’altri cinesi eretici o di foresti si presentano come di una qualche irresistibile ONG o mafia o altro “di protezione sociale”. “Noi siamo la Cina millenaria che ha ormai il diritto numerico e culturale di dominare il mondo e che deve innazitutto difendersi contro gli elementi “asociali”, contro il tale nostro traditore della razza o contro lo straniero, il “demone” straniero, quel “demone” straniero. Chiediamo dunque la vostra cooperazione.” Di fronte al potere, il cinese dice di sì. Mette a disposizione il proprio business, la propria famiglia, i propri conoscenti, si fa reclutatore, si fa torturatore e si fa assassino. Di fronte poi all’umano che li batte, i pidocchi cinesi e cinesizzanti divengono ancora più rabbiosi ed ossessi. Più rabbiosi ed ossessi, sono ancora più deboli, per cui continuano a perdere sebbene siano così rabbiosi ed ossessi da non potersi più fermare, né lo Stato, la “comunità” planetaria cinese e cinesizzante, permette loro di fermarsi. Ed ecco aperta, così, la via della loro ineluttabile autodistruzione.
Finiscono drogati ed in inutile terapia, come sono in effetti finiti pure gli ultimi della tortura-linciaggio bianchi, e come sono finiti, in Italiozia, i parenti di merda e la sbirraglia di merda li ha usati. Drogati e sputtanati, sebbene, invero, si sputtanino da soli. Che qualcuno racconti, eventualmente, le loro malefatte è un un di più. Quando passarono da Torino, otto anni fa, a dire a tutti che ero un superterrorista ed un superdelinquente in superclandestinità ci fu poi qualcuno, qualcuna, che mi disse schifato, schifata: “No, no, con me non hanno parlato!” Come a dire: “Dementi ossessi di merda così disgustosi, se sei davvero almeno un po’ a modo, eviti pure che ti rivolgano la parola.”
Avanti, prego! Il baratro è lì! Correte diritti verso di esso! Non potete far altro! Non sarebbero pidocchi dementi ossessi di merda se non facessero così. In quest’edificio di 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, della famiglia di pidocchi dementi ossessi di merda di 林彥哲 (Lín YànZhé), prostituiti del “potere”, oltre che della propria demenza-ossessa innata, è uno spasso, come già lo era nei luoghi precedenti per l’uno o l’altro aspetto, vedere lui stesso, 林彥哲 (Lín YànZhé), e questi figli di merda, più tutti gli altri, che corsettano nervosi e concitati, su e giù, per brevi turni (non reggendone qui di lunghi, evidentemente), con poi rapidi cambi, di tortura (almeno nelle intenzioni!) bianca. Eppoi, la moglie, lurida ed ossessa come tutti loro, “che non sa nulla”, sotto, a dirigere la “famiglia” in servizio tortura-linciaggio bianchi da sotto. Il marito 林彥哲, Lín YànZhé, che dopo 40 giorni passatati a far su e giù centinaia di volte al giorno al e dal piano torture è ora collassato rabbioso per non avere concluso nulla, è momentaneamente sparito. Idem i pidocchi magnaccia ed operativi esterni. Sono in cure intensive. Mentre sopravvivono, drogati, i figli dementi ossessi, soprattutto la figlia ed il figlio più piccoli, che pidocchietti ossessi corrono su e giù rumorosi per sessioni di tortura (almeno nelle intenzioni!) bianca al servizio della demenza ossessa cinese e cinesoide.
Di una cosa si sente la mancanza ...per potermi spanciare ancor più dal ridere. Per favore mandate qualcuno dei burocrati “dirigenti” cinesi ed italioti e, possibilmente, pure qualche sperimentato gesuita, in servizio operativo di tortura bianca d’appartamento!
Da quando, tramite il nostro sistema di radiazioni, abbiamo infettato la nostra popolazione di pidocchi, sia cinesi e cinesoidi che altri, con un virus che paralizza ed atrofizza loro centri nervosi, per esempio i pidocchi che qui s’aggirano per l’edificio si muovono a passetti saltellanti e rumorosi con sbattiture di porte come a rimarcare che meno esistono più sentono il bisogno di far sentire che ci sono. Per cui, anche nell’andatura e nel portamento si sono fatti più pidocchieschi. E, per fortuna, ogni giorno peggiorano. Non solo quelli qui. Tutti. Anche quelli lì da voi, magari con grandi stelle di generali o burocratoni o burocratini, o di grandi e piccoli politicanti di Stato e di partito complici di queste storie dementi ossesse.
Ottimo!
L’umano esiste. I pidocchi sono sempre più rabbiosi, disfatti e malati.
Non praevalebunt!
No pasan!
Intanto, sui pidocchi dementi ossessi operativi in varie località, 篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣, incluso, abbiamo cominciato una serie di ulteriori esperimenti. Ogni momento guardonano con lo strumento da guardonaggio (http://www.camero-tech.com/xaver800.shtml ), produciamo loro dei pizzichii elettrici negli occhi e nelle teste vuote. Ad ogni loro colpo o rumorio intenzionale o meno, produciamo loro dei sobbalzi ansiosi. Sì che vivano con crescente disgusto ciò che essendo maniaci non possono non continuare a fare. Ciò produce un ulteriore crescente disgusto di sé stessi che non li lascerà mai più. Del resto, non vivranno a lungo. Qualcosa di peggio abbiamo fatto, via radiazioni, sui pidocchi, pidocchietti e pidocchini italioti. ...Perché credete che quel ministro, oltre a tanti altri, abbia quella crescente aria annoiata e disgustata?
Tranquilli! No evidence, no crime.
Noi eliminiamo i pidocchi. Loro fanno toc-toc...
Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!