Chinese Asylums 21. Legge marziale nelle Cine e dementia tremens in 篤行路90巷12號303室, Taichung, Taiwan
by Georg Rukacs
篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣.
Il padrone è 林彥哲, Lín YànZhé.
Non vogliamo diffamare né calunniare nessuno. Se diffamare vuol dire dire verità sgradite ai criminali le commettono ma vorrebbero il silenzio, in questo caso lo rivendichiamo come nostro diritto sia naturale che legale. Comunque, chiedete loro direttamente. Ecco i telefoni di 林彥哲 (Lín YànZhé), gli ultimi criminali dementi-ossessi militarizzati in servizio di Stato: (04)22021745 e 0932504434. Son telefoni pubblicati da loro sia sui loro annunci di locali in affitto su Internet che scritti in grande sui muri esterni del loro edificio. Nessun segreto. Se ritenete vi sia qualcosa di non vero, passate pure il tutto ad un qualche organo giudiziario-investigativo indipendente (né cinese o cinesoide, né degli uffici ingleses danno loro gli strumenti di guardonaggio-origlionaggio e la segnalazione di nomi da colpire con i loro programmi demenziali di tortura-linciaggio bianchi) e che diponga delle intercettazioni-Echelon di tutte le loro comunicazioni elettroniche. In realtà, già da tempo, avrebbero dovuto essere investigati e sanzionati. Il manicomio giudiziario è il giusto posto per tali criminali, sebbene si potrebbe opinare che le varie Cine siano già dei manicomi giudiziari non terapeutici e che anzi accrescono la demenza dei sudditi. Ma tali delinquenti abituali non sono solo nelle Cine dato che per questi programmi demenziali prendono ordine da altrove, ingleses ed italioti inclusi.
Ah, anche su Italiozia non vogliamo calunniare nessuno. Chiedete direttamente ai dementi-ossessi italici, ai familiari di merda. Chiedete loro, direttamente, le demenze hanno raccontato in giro ed hanno originato tutte queste storie, da decenni, e la tortura-linciaggio bianchi di Stato da 7 anni perche devo essere obbligato a tornare in Italiozia, dove immagino avranno ulteriori “grandi” programmi: (010)3760773 e (010)363709. Vi potranno confermare che ero (così hanno raccontato loro a tutti, ma non era vero) un grande capo delle Brigate Rosse od, in alternativa o complemento, un grande delinquente, che poi l’ha fatta franca. Ah, tra l’altro, al momento dell’arresto nel 1981 (con assoluzioni, una, di fatto, subito al primo processo, l’altra nel 1990), visto che non me la sono fatta sotto nemmeno un po’, se fossi stato un mitomame mi sarei dichiarato “prigioniero politico”. Invece, non mi sono né dichiarato, né ho mai fatto credere, né ammiccato come da altri ho visto fare per farsi credere. Anzi, una volta a Cuneo-speciale [massima sicurezza] c’era uno, sgomento, che credevo mi mollasse un pugno dato che, seppur piccolatto, era un ex-pugile ed ogni tanto dava pugni che nessuno gli ritornava. Mi aveva appena raccontato i suoi crimini. E, per simmetria, voleva i miei. Non avevo nulla da raccontarli, neppure cui alludere. C’era proprio restato male e s’era fatto scuro. Appunto, se, poi, altri hanno creduto di loro, magari per “informazioni sicurissime dalla famiglia” [...di dementi-ossessi di merda!] non posso rispondere delle demenze altrui. Chiedete! Chiedete! Ed i “familiari” dementi ossessi di merda vi confermeranno quello che hanno capito tutti dopo le loro ultime incursioni, un 8 anni fa a Torino. Cioè che ero ormai un grande terrorista e criminale internazionale in superclandestinità all’estero. Certo, altri dementi-ossessi di merda li hanno usati e poi hanno fatto finta di credere a tali dementi-ossessi di merda! ...O sono loro, familiari ed altri “prossimi” dementi-ossessi di merda, che hanno usato le strutture di sicurezza dello Stato inetto e corrotto, anche se le responsabilità penali e civili sono dello Stato inetto e corrotto italiota rispetto alla tortura-linciaggio bianchi. Tranquilli! Se telefonate, vi daranno la tipica risposta dei dementi-ossessi di merda: “Eravamo preoccupati”. ...Il paranoico è sempre “preoccupato” dell’altro... Cioè finge di preoccuparsi e d’esser preoccupato dell’altro perché è preoccupato di difendere la propria demenza. Insistete! Più li fate parlare, più capite la loro demenza. Ma non basta! Decisivo è che li incontriate di persona, vediate i loro sguardi allucinati, le bocche contratte, accidiose, rabbiose, invidiose di tutto e di tutti. Fatevi pure mettere in contatto con l’ex-moglie di merda e la sua “amica” delle feccia pecchioliana. Nel primo caso vedrete la demenza ossessa manifesta ed esplosiva, nel secondo caso quella livido-depressa. Poi c’è la sbrirraglia demente, inetta e corrotta ancor più dal governo “di sinistra” del 1996. Tranquilli! Loro vi diranno che non sanno nulla, che c’è comunque il segreto d’ufficio e che hanno da fare.
Veniamo a Taiwan ed alle Cine. Vi hanno raccontato che la legge marziale, che c’è stata a Taiwan per decenni, un bel giorno è stata abolita? Non è vero. È stato un falso per la “pubblica opinione internazionale” che è un altro falso che fa finta di bersi tutto per raccontare balle alle gente comune e convincerla che loro sono “l’occidente liberale” mentre altrove il male che “l’occidente liberale” fronteggia e cerca di trasformare in bene. Qualcuno, negli USA, fingeva di non volere che si vendessero ulteriori armamenti e Taiwan “perché c’era la dittatura”. Ecco, hanno fatto finta di inventarsi il multipartitismo e di sloggiare il KMT dal governo formale. Il primo passo è stata l’abolizione [finta] della legge marziale. Quello che prima era ufficiale è divenuto ufficioso, a Taiwan. Nessuna legge marziale è stata mai rimossa. Tutto continua come prima con la militarizzazione totale. Arrivano. Ordinano. Tutti si devono sottomettere. Altrimenti sono guai per loro. Dato che sono tutti piddocchi, non hanno problemi a dire di sì ed a collaborare. Idem nella RPC ed a Singapore dove lo Stato è da sempre il legge marziale permanente. I pidocchi di Stato ordinano. I pidocchietti-schiavi devono sottomettersi pronti e felici.
Ah, parentesi. Anche mio nonno Umberto aveva un albergo, a Genova. Anche a lui lo volevano militarizzare. “C’è il fascismo devi prendere la tessera del partito perché sennò non puoi continuare a fare l’albergatore.” La tessera non l’ha presa. “Sono socialista. Perché devo prendere un’altra tessera per obbligo di Stato?” Gli hanno revocato la licenza. Ha dovuto mettersi a far altro. O aveva degli ulivi, o li ha comprati. Non so bene. Per cui con questi ulivi s’è messo a vendere olio. Un po’. Giusto per vivacchiare. Questo è quel che so. Se scoprite altro, ditemelo. Certo ha avuto delle conseguenze esistenziali, oltre alle manganellate di rito. Altri hanno fatto come lui. Pochi. In silenzio. Quelli che poi non sono divenuti né famosi né hanno guadagnato posti. Molti, discendenti, se li ricordano perché il loro impuntarsi ha poi rovinato le loro famiglie spesso, nel senso che magari la moglie se ne è andata od altro.
Comunque sei sempre tu che dici sì o no. “Guardi ci deve mettere a disposizione il suo alloggio, il suo palazzo, lei stesso/a, la sua famiglia, i suoi conoscenti, i suoi inquilini, per fare i guardoni-origliatori e per praticare la tortura-linciaggio del sonno e della veglia contro uno/a.” Che direste? Magari direste di sì e poi v’appassionate pure in corso d’opera. Personalmente, non lo farei neppure per fede. Magari farei peggio. Ma tali demenze proprio no!
A Taiwan, i pidocchi di Stato degli uffici della tortura-linciaggio bianchi non dicono neppure ai loro militarizzati: “Noi siamo sbirri torturatori d’appartamento.” Dicono: “Noi siamo i vostri maestri.” Il pidocchio schiavo manovalanza della tortura-linciaggio bianchi chiama “maestro” l’agente-pidocchio di un qualche ufficio criminale di criminali dementi-ossessi di Stato. Approcciano il pidocchio-suddiro spesso da soli, non in coppia, per rendere più credibile la finzione che sono maestri. Sono “maestri”, il “maestro” pidocchio demente-ossesso di Stato, che militarizzano (come in una classe d’alunni cinesi o cinesoidi, scarafaggetti proprietà privata del maestrucolo o della maestrucola), danno strumenti da maniaci, strumenti da guardonaggio e da origlionaggio, ed il manuale d’istruzione per tortura-linciaggio bianca tramite rumori vari intenzionali ed ossessivi. Quando poi trovano uno che se ne frega, se la ride e li deride, divengono ancora più ossessi perché è tutto il loro mondo che entra in tilt. Quando fronteggiano un essere umano, loro ne escono battuti perché il loro mondo non funziona più, si mostra per quello che è, una gabbia di pidocchi, di scarafaggi. Allora, divengono più rabbiosi.
Qui, solito schema, dopo che i pidocchi taiwanesi sono stati messi sottopressione dal loro magnaccia esterni. Dopo un mese di insuccesso ti chiedono d’andartene, magari cercando pure di ritruffarti soldi. In realtà, la soluzione ci sarebbe. Basterebbe che loro pidocchi, coi loro magnaccia, se ne andassero, che fossero arrestati ed internati in manicomi criminali.
Per cui, dopo un mese d’insuccessi, anche qui, perdono del tutto la testa vuota e tentano tutte le demenze.
Il fine settimana di fine marzo-inizio aprile 2007, si dedicano a battiture ossessive e pesanti che tutti sentono ancor più nettamente delle precedenti. Per centinaia di volte entrano escono dal piano di sopra, il sottotetto, si danno i cambi, il padrone demente-ossesso depresso 林彥哲 (Lín YànZhé) gira per l’edificio fingendo indifferenza e di indagare da dove vengono i colpi che lui stesso dà dalle stanze vuote, ed ineluttatibilittà dato che tutti sanno che sono in servizio di Stato perché c’è un italico che va obbligato a ritornare in Italia.
Tutti sanno che a battere, sia da sopra, che da altri punti dell’edificio, sono lui, 林彥哲 (Lín YànZhé), i suoi familiari e gli esterni che circolano per l’edificio o che si danno il cambio sopra, da dove guardonano od origliano con strumentazione sofisticata da maniaci. Tuttavia, il pidocchio cinese o cinesoide è un codardo che mai contrarierebbe un’operazione, pur del tutto maniacale ed illegale, di Stato.
Gli stessi dementi , 林彥哲 (Lín YànZhé), familiari ed altri, ben lo sanno che a battere sono loro stessi. Così come sanno che la loro tortura-linciaggio bianchi non potrà mai avere alcun successo, produrre né alcun crollo né alcun crimine che legittimi interventi esterni con possibilità di successo. Tuttavia il demente ossesso di merda è personaggio dalle malattie multiple. La paranoia ossessa si coniuga con la schizofrenia e col boderline. Mentono sempre. Tanto più qui, che è stato loro ordinato come dovere patriottico e razziale. Inoltre, fanno o ricevono piani, ipotesi comportamentali, come se un pidocchio potesse mai capire la psicologia d’un umano. Se le contano. Se le fanno contare. Se le ripetono. Se le fanno ripetere. Credono alle proprie menzone ed a quelle loro dette. Su di esse fondano le proprie azioni ed i propri ulteriori insuccessi.
Lunedì 2 aprile 2007, dopo i loro tonfi pesanti della notte e del primo mattino, il crollo. Non mio naturalmente. Crolla un altro cinese, un loro “amico”. ...Sono tutti “amici” nelle Cine! È il tubercolotico che ha un crollo. Urla. Piange. Una vera e propria crisi isterica: “Ticchettano a me! Battono a me! Ce l’hanno con me! Mi vogliono distruggere!” Prima s’era esaltato quando gli avevano detto che i ticchetii ed i tonfi, gli strusci di mattoni, gli spostamenti di cose secondo il punto di vista pidocchiesco irritanti, il ticchettio di tacchi ossesso sopra prodotto da chi in casa cammina alla nipponica, scalza od in ciabatte, erano per me che me ne fregano, me la ridevo e, di tanto in tanto, li irridevo. Ora si sente lui sotto distruzione. Ve l’avevo detto che è un edificio che, se ticchettano in un punto, si sente dappertutto. Lui s’è infine convinto che era contro di lui ed è subito crollato. Pianti ed urletta alla cinese. Una crisi isterica da pidocchietto senza neppure i coglioni per una vera esplosione.
L’hanno poi imbottito di droghe, così come sono imbottiti di droghe i dementi della tortura-linciaggio bianchi.
Alla crisi isterica del “tubercolotico”, 林彥哲 (Lín YànZhé), con gli altri codardi di famiglia ed esterni, va subito in agitazione. Dovano far crollare uno, ed invece quello se ne frega e crolla un cinese... Smettono subito, corrono via dalla camera di tortura in soffitta e scendono di corsa, agitatissimi. Telefonano subito al locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese. Là consultano i loro manuali e poi gli dicono che fare. Gli dicono di telefonare all’università, farsi dare il telefono della sua insegnante, di dirle che nessuno dell’edificio può dormire perché lui, l’italico, batte i muri. Poi, gli dicono, di farmi parlare con la mia insegnante [sulla base di quello che lui ha detto lei, cioè che io batterei muri]. Gli garantiscono che sulla base di quello che io avrei detto alla mia insegnante, loro avrebbero montato un caso. ...A Taiwan, come in tutte le Cine, gli insegnanti sono prostituti di Stato, sennò li licenziano. Gli dicono pure di tagliare Internet e, più tardi, l’acqua. Sono sicuri. In pratica, gli dicono: “Gli togliamo subito Internet, magari dopo l’acqua, e lui ha un’esplosione isterica. Di sicuro danneggia qualcosa, o fa qualcosa che tutti possano sentire e testimoniare, sì che con polizia e servizi psichiatrici lo si possa inguaiare e liquidare. Intanto, con la sua insegnante, che come insegnante è comunque una nostra pidocchia di Stato e di razza, lo infognamo ancor di più, magari gli facciamo credere che invece che fucilarlo se lui accetta il rimpatrio legato su un areo ambulanza, lo facciamo ritornare in Italiozia.” In realtà si dicono: “Se gli tagliamo Internet e l’acqua, l’obblighiamo pure a fronteggiare una nostra pidocchia insegnante cui il nostro pidocchio 林彥哲 (Lín YànZhé) ha previamente raccontato che era lui, l’italico pazzo, che batteva muri e pavimenti, di sicuro ammazza 林彥哲 (Lín YànZhé) e famiglia, così abbiamo legittimato che era stato giusto praticare la tortura-linciaggio bianchi a Taiwan, per tre anni, nelle Cine per quasi 5, in tutto, col periodo belga, per 7 anni. Siamo a posto noi, i nostri colleghi della RPC e pure i padroni ingleses rispetto alla tortura-linciaggio bianchi in Europa.”
Dunque, i maestri del locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese incoraggiano baldanzosi il padrone, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé): “Dai! Bravo, il nostro soldato 林彥哲 (Lín YànZhé) e famiglia! Gli tagli Internet, telefoni alla sua insegnante, gliela conti, poi glielo passi e lui crolla. Se non crolla subito, gli tagli pure l’acqua ed intanto la sua insegnante è coinvoltà nell’operazione demolizione. Lui comincia a dibattersi come mosca presa nelle ragnatela! Ebbravo, che ti sei guadagnato il compenso speciale per il crollo entro il mese, anche se siamo appena oltre!”
Lui, il pidocchio dementre ossesso era eccitatissimo. Subito, la mattina, chiude l’acqua. Poi, telefona alla scuola. Si fa dare il nome e numero dell’insegnante, 劉恆吟 (Liú Héng-yín). Telefona all’insegnante e le dice: “Abbiamo un problema. Il suo allievo batte sui pavimenti ed i muri ed impedisce a tutti di dormire. Bisogna che se ne vada. Gli parli lei.” M’arriva, verso le 14:30 del 2 aprile 2007, con questo suo telefonino. Pretende che parli con la mia insegnante. Dico di no. Entra lo stesso nella stanza e mi passa il telefonino con l’insegnante già al telefono. ...Così ha detto lui. Io non ho idea chi ci fosse al telefono. Non lo prendo. Neppure faccio sceneggiate con lui. Rifiuto. Ecco crollata tutta la loro grande manovra.
Restano a loro Internet e l’acqua tagliata.
Se io vado alla polizia, un’accozzaglia di neppure vigili urbani europei buffoni e mafiosi, e dico che hanno strumentazione illegale e praticano la tortura-bianca, neppure mi stanno a sentire dato che la sbirraglia per stranieri viene delle milizie di dementi-ossessi da tortura-linciaggio bianchi. Idem quelli in divisa, in genere. Se dico che mi hanno tagliato l’acqua ed Internet, dicono che non possono fare nulla, che me ne devo andare di lì se non mi piace così.
Il cinese è “geniale”. Dà fuoco ad un’edificio. Poi, pretende di metteri il cerino in mano e pretende che ti discolpi. Davvero “geniale”! I cinesi e cinesoidi sembrano quel mio cugino Maurizio quella volta che voleva gli facessi una sega così m’insegnava come farmi le seghe, disse. No, il suo uccello, né altri d’altri, non li ho mai presi né in mano né in altri luoghi, e non ne sento la mancanza.
...Eravamo all’insegnante rifiutata... Allora, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé), rabbioso ed imbarazzato, telefona al locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese, i due sbrirri luridi, i due “insegnanti” del quartiere assegnati al caso dicendo che non sono stato al gioco. “Maccome non t’ha neppure pestato?!” “Nooo... Nooo... non l’ha neppure preso in mano. ...Io avevo quel telefono e lui zitto e che lo rifiutava... ...M’ha pure detto che sono io ad avere problemi...”
A metà pomeriggio, sempre di quel lunedì 2 aprile 2007, chiude l’acqua. La chiude per tutti, credo, all’inizio. Poi, deve avere trovato il modo per chiuderla solo per parte dell’edificio o solo per me. Il locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese gli ha ordinato e lui ha fatto.
Intanto arrivano di due supervisori del locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese, i due luridi “insegnanti”. Più pure qualche anzianotto del KMT. Ed altri rinforzi. Si susseguono i turni dei dementi-ossessi per il lavoro di battiture e strusci vari. Le comunità cinesi e cinesoisi si cementano sulla demenza ossessa. Le stesse famiglie, si cementano e s’allargano sulla demenza-ossessa. Devono partecipare, non da ora, già da prima, i fidanzati delle figlie con eventuali sorelle, naturalmente le pidocchie in turno di sole pidocchie ed i pidocchi inturni di soli pidocchi. Gli unici turni misti sono quando il padre, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé) fa i turni con le figlie.
Vanno sopra. Il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé) più è depresso, più fa avanti ed indietro, su è giù, da quel sottotetto. Si sente quella porta-cancello metallico che si chiude e si apre, si apre e si chiude, in continuazione. Al cambio turno, prima entrano i pidocchi subentranti, poi escono e scendono quelli che smontano.
Il pidocchio o pidocchia ticchetta. Ma se c’è il tubercolotico, pure se c’è l’altro del piano, uno che sembra come sorvegliato varie volte al giorno da un medico o sbirro che viene e va, così come qualcuno degli altri sotto, se battono troppo forte anche loro sentono. Per cui la finzione dello “stiamo sempre sopra, con copertura totale, ed in gran numero, perché abbiamo cambiato abitudini”, oppure “stiamo sempre sopra perché dobbiamo controllare lo straniero su ordine governativo,ma non è vero che battiamo”, per chi non sappia apertamente della tortura-linciaggio bianchi per partecipazione diretta, salta. Se invece battono troppo piano hanno la sensazione che l’obiettivo non senta.
Io metto il simulatore. Appena il simulatore fa risultare io chiuda gli occhi, ecco che iniziano subito tramestii vari. Mentre il simulatore non indica alcuna reazione mia, ecco che sono invece il tubercolotico o lo svampito che danno segni di turbamento e noia. “Maccome, battiamo e l’italico se ne frega!” “Maccome, dorme con la radio accesa, o con la TV accesa, che sono ben più forti delle nostre battiture!” “Ma allora non ci sente!” “Ma allora battiamo per nulla?!” Passano dall’eccitazione delle tortura alla depressione delle non-tortura. “Cerchiamo di torturarlo, ma quel che facciamo non serve a nulla perché non lo raggiungiamo.” “Ecco c’ha solo provocato un po’ all’inizio ed ora neppure ci sente.” “Mannò finge... ...certo che siamo dei grandi torturatori... ...Ma allora perché non esplode?!” Allora sono depressi. S’addormentano. Non lavorano. Fanno una battutina di prammatica e poi lasciano perdere. Cercano di smontare di turno. Di farsi rimpiazzare da qualche d’un altro. Ma anche se viene fatto arrivare qualche demente superossesso esterno, resta ancora più deluso ed ammalato dal non poter battere ossessivamente e con gran rumore perché l’ambiente non lo consente.
Poi arrivano i due luridi supervisori. Si muovono come da padroni. Lo sono. L’edificio è militarizzato ed ai loro ordini. Provano la centrale di guardonaggio-origlionaggio in altre stanze. Provano le battiture da sotta e da affianco. Certo che fa fico, si dicono, girare per quei tre piani col walk-talkie. Però i risultati non ci sono. Lui, l’italico, se ne frega. I torturati sono gli altri che sentono pure tutto quel movimento che prima non c’era e che non fa certo l’italico. I due del piano mettono la TV a tutto volume. Però sentono lo stesso i ticchettii. Inoltre, l’aver messo la TV a tutto volume li rende ancor più isterici quando sentono quei ticchettii che arrivano proprio da sopra, non dall’italico. Se, invece, i pidocchi cercano di fare le battiture d’affianco, pure i due cinesi del piano lo vedono che vanno nelle stanze affianco a quella dell’italico per battere, non per altro. Idem, da sotto. Come facciano che facciano, lo sentono pure gli altri cinesi che sono loro pidocchi dementi-ossessi che stanno battendo verso l’italico. ...Certo, potrebbero mettersi nella stanza affianco all’italico, quella in fondo al corridoio, ma da lì lo sentono da una delle stanze della famiglia del padrone e non possono dormire. Ma pure da quella stanza, sentono in tutto l’edificio. “E se poi, l’italico, con un calcio alla porta, che è di quelle vanno giù subito, entra, prende la strumentazione illegale [sono strumenti da guardoni, se non usati esclusivamente da personale di polizia giudiziaria in regolare operazione giudiziaria, cosa che queste attività mafioso-criminali di Stato non sono], e se la porta via?”
Ecco che, alla fine, puntano tutto sul taglio di Internet e dell’acqua, per obbligarmi, credono, o a qualche reazione sconclusionata per inguaiarmi oppure ad andarmene sì da potermi truffare la cauzione subito e da poter continuare le loro demenze in altro luogo. Della serie: “Abbiamo fallito di nuovo. Facciamo figurare che comunque l’abbiamo abbligato ad andarsene. Passiamo la pratica, speriamo, se cambia zona, ad altro comando locale di pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese. Gli freghiamo di nuovo la cauzione, senza bisogno di inventarci danneggiamenti od altre balle... ...se ne va perché non gli piace vivere senz’acqua ed Internet, ma ci deve i tre mesi di contratto.” ...Anche se stanno violando il contratto. Ma il contratto è una finzione dove ha sempre ragione il padrone di casa soprattutto con uno straniero che è sempre punto d’onore truffare nelle Cine.
E se invece...
...parliamo d’altro, ora. Quel che sarà, sarà...
L’Adagio di Vivaldi è veramente devastante per il malato di mente. Non che c’occorressero conferme. La feccia pidocchiesca demente-ossessa in servizio di Stato origlia pure, oltre a guardonare ed a tonfeggiare per muri e pavimenti. Perché privarla di una musica stupenda divina? Il bello, il celestiale, distruggerà il mondo dei pidocchi.
Giovedì 5 aprile 2007, verso le 18:30 dovevo uscire un attimo. Avevo messo l’Adagio di Vivaldi da neppure un ora, forse. Il padrone, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé), prima m’ha guardato furioso, sebbene lui sia uno sul demente depresso, che andassi via davvero. Andato via in bici, lui è salito a spegnere e riaccedere l’interruttore-contatore dell’elettricità della mia stanza, suppongo, perché quando, dopo non molto, sono rientrato, il computer era spento e risultava spento da taglio momentaneo dell’elettricità. È stato fortunato perché è da tempo che ho tolto e buttato via la batteria che ormai faceva solo peso. Perché, se avesse avuto la batteria, non sarebbe servito a nulla che avesse tagliato momentaneamente la corrente. Certo, poteva sempre entrare (visto che ha le chiavi) e premere l’interruttore per spegnerlo, se trovava dov’era. Comunque, non resisteva all’Adagio di Vivaldi, pur da semplici altoparlanti incorporati in un ormai vecchio portatile Toshiba e con suono proveniente da una stanza con porta chiusa. L’attacco del suono sostenuto, dopo il motivetto d’inizio, è davvero devastante per il pidocchio. Glielo avevo detto, al demente-ossesso di merda 林彥哲 (Lín YànZhé) che sapevo quel che faceva sopra e per l’edificio con famiglia e camerati e che avevano tutti bisogno di farsi vedere che erano pidocchi pazzi. Il pidocchio demente-ossesso non può rendersi conto, così come non si rende conto che l’FBI precetta loro come manovalanza di tali cose sia per dimostrare loro (cinesi, vietnamiti, colombiani, arabi, etc.) che sono razza inferiore, sia perché sa che la strumentazione da guardonaggio-origlionaggio aggrava esponenzialmente le già preesistenti demenze. L’FBI si prende gioco di loro. E loro non possono che farsi giocare. ...Son pidocchi dementi-ossessi di pseudo-civilizzazione distrutta da los ingleses e da loro sottomessa senza che neppure se ne rendano più conto...
Venerdì 6 aprile 2007, brillante replica del potere devastante dell’Adagio di Vivaldi sui pidocchi dementi-ossessi. Alle 13:00, la famiglia è salita aitante per una seduta di tortura bianca. Li ho lasciati fare per un’ora, in cui ho messo il simulatore che io stessi dormendo così che si scatenassero. Poi, è bastato mettessi dieci minuti Vivaldi che scappassero distrutti. Il pidocchio 林彥哲 (Lín YànZhé) ha spento e riacceso l’interruttore della corrente elettrica per collassarmi il computer sì che la musica smettesse. Ma la musica è continuata. Sono scappati devastati. È restato sopra il cretino che deve sempre restare in servizio al guardonaggio-origlionaggio e rumorio. Ritorneranno in forze dopo. Se vogliono guardonare ed origliare, oltre che fare le loro altre pidocchiate che si gustino dalle vive orecchie una musica che è solo per persone sane di mente, mentre annichilisce i pidocchi.
Continuano, con l’acqua ed Internet tagliate. I contratti non hanno valore nelle Cine. Valgono solo per tutelare i cinesi e cinesoidi, non il foresto.
by Georg Rukacs
篤行路90巷12號, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣.
Il padrone è 林彥哲, Lín YànZhé.
Non vogliamo diffamare né calunniare nessuno. Se diffamare vuol dire dire verità sgradite ai criminali le commettono ma vorrebbero il silenzio, in questo caso lo rivendichiamo come nostro diritto sia naturale che legale. Comunque, chiedete loro direttamente. Ecco i telefoni di 林彥哲 (Lín YànZhé), gli ultimi criminali dementi-ossessi militarizzati in servizio di Stato: (04)22021745 e 0932504434. Son telefoni pubblicati da loro sia sui loro annunci di locali in affitto su Internet che scritti in grande sui muri esterni del loro edificio. Nessun segreto. Se ritenete vi sia qualcosa di non vero, passate pure il tutto ad un qualche organo giudiziario-investigativo indipendente (né cinese o cinesoide, né degli uffici ingleses danno loro gli strumenti di guardonaggio-origlionaggio e la segnalazione di nomi da colpire con i loro programmi demenziali di tortura-linciaggio bianchi) e che diponga delle intercettazioni-Echelon di tutte le loro comunicazioni elettroniche. In realtà, già da tempo, avrebbero dovuto essere investigati e sanzionati. Il manicomio giudiziario è il giusto posto per tali criminali, sebbene si potrebbe opinare che le varie Cine siano già dei manicomi giudiziari non terapeutici e che anzi accrescono la demenza dei sudditi. Ma tali delinquenti abituali non sono solo nelle Cine dato che per questi programmi demenziali prendono ordine da altrove, ingleses ed italioti inclusi.
Ah, anche su Italiozia non vogliamo calunniare nessuno. Chiedete direttamente ai dementi-ossessi italici, ai familiari di merda. Chiedete loro, direttamente, le demenze hanno raccontato in giro ed hanno originato tutte queste storie, da decenni, e la tortura-linciaggio bianchi di Stato da 7 anni perche devo essere obbligato a tornare in Italiozia, dove immagino avranno ulteriori “grandi” programmi: (010)3760773 e (010)363709. Vi potranno confermare che ero (così hanno raccontato loro a tutti, ma non era vero) un grande capo delle Brigate Rosse od, in alternativa o complemento, un grande delinquente, che poi l’ha fatta franca. Ah, tra l’altro, al momento dell’arresto nel 1981 (con assoluzioni, una, di fatto, subito al primo processo, l’altra nel 1990), visto che non me la sono fatta sotto nemmeno un po’, se fossi stato un mitomame mi sarei dichiarato “prigioniero politico”. Invece, non mi sono né dichiarato, né ho mai fatto credere, né ammiccato come da altri ho visto fare per farsi credere. Anzi, una volta a Cuneo-speciale [massima sicurezza] c’era uno, sgomento, che credevo mi mollasse un pugno dato che, seppur piccolatto, era un ex-pugile ed ogni tanto dava pugni che nessuno gli ritornava. Mi aveva appena raccontato i suoi crimini. E, per simmetria, voleva i miei. Non avevo nulla da raccontarli, neppure cui alludere. C’era proprio restato male e s’era fatto scuro. Appunto, se, poi, altri hanno creduto di loro, magari per “informazioni sicurissime dalla famiglia” [...di dementi-ossessi di merda!] non posso rispondere delle demenze altrui. Chiedete! Chiedete! Ed i “familiari” dementi ossessi di merda vi confermeranno quello che hanno capito tutti dopo le loro ultime incursioni, un 8 anni fa a Torino. Cioè che ero ormai un grande terrorista e criminale internazionale in superclandestinità all’estero. Certo, altri dementi-ossessi di merda li hanno usati e poi hanno fatto finta di credere a tali dementi-ossessi di merda! ...O sono loro, familiari ed altri “prossimi” dementi-ossessi di merda, che hanno usato le strutture di sicurezza dello Stato inetto e corrotto, anche se le responsabilità penali e civili sono dello Stato inetto e corrotto italiota rispetto alla tortura-linciaggio bianchi. Tranquilli! Se telefonate, vi daranno la tipica risposta dei dementi-ossessi di merda: “Eravamo preoccupati”. ...Il paranoico è sempre “preoccupato” dell’altro... Cioè finge di preoccuparsi e d’esser preoccupato dell’altro perché è preoccupato di difendere la propria demenza. Insistete! Più li fate parlare, più capite la loro demenza. Ma non basta! Decisivo è che li incontriate di persona, vediate i loro sguardi allucinati, le bocche contratte, accidiose, rabbiose, invidiose di tutto e di tutti. Fatevi pure mettere in contatto con l’ex-moglie di merda e la sua “amica” delle feccia pecchioliana. Nel primo caso vedrete la demenza ossessa manifesta ed esplosiva, nel secondo caso quella livido-depressa. Poi c’è la sbrirraglia demente, inetta e corrotta ancor più dal governo “di sinistra” del 1996. Tranquilli! Loro vi diranno che non sanno nulla, che c’è comunque il segreto d’ufficio e che hanno da fare.
Veniamo a Taiwan ed alle Cine. Vi hanno raccontato che la legge marziale, che c’è stata a Taiwan per decenni, un bel giorno è stata abolita? Non è vero. È stato un falso per la “pubblica opinione internazionale” che è un altro falso che fa finta di bersi tutto per raccontare balle alle gente comune e convincerla che loro sono “l’occidente liberale” mentre altrove il male che “l’occidente liberale” fronteggia e cerca di trasformare in bene. Qualcuno, negli USA, fingeva di non volere che si vendessero ulteriori armamenti e Taiwan “perché c’era la dittatura”. Ecco, hanno fatto finta di inventarsi il multipartitismo e di sloggiare il KMT dal governo formale. Il primo passo è stata l’abolizione [finta] della legge marziale. Quello che prima era ufficiale è divenuto ufficioso, a Taiwan. Nessuna legge marziale è stata mai rimossa. Tutto continua come prima con la militarizzazione totale. Arrivano. Ordinano. Tutti si devono sottomettere. Altrimenti sono guai per loro. Dato che sono tutti piddocchi, non hanno problemi a dire di sì ed a collaborare. Idem nella RPC ed a Singapore dove lo Stato è da sempre il legge marziale permanente. I pidocchi di Stato ordinano. I pidocchietti-schiavi devono sottomettersi pronti e felici.
Ah, parentesi. Anche mio nonno Umberto aveva un albergo, a Genova. Anche a lui lo volevano militarizzare. “C’è il fascismo devi prendere la tessera del partito perché sennò non puoi continuare a fare l’albergatore.” La tessera non l’ha presa. “Sono socialista. Perché devo prendere un’altra tessera per obbligo di Stato?” Gli hanno revocato la licenza. Ha dovuto mettersi a far altro. O aveva degli ulivi, o li ha comprati. Non so bene. Per cui con questi ulivi s’è messo a vendere olio. Un po’. Giusto per vivacchiare. Questo è quel che so. Se scoprite altro, ditemelo. Certo ha avuto delle conseguenze esistenziali, oltre alle manganellate di rito. Altri hanno fatto come lui. Pochi. In silenzio. Quelli che poi non sono divenuti né famosi né hanno guadagnato posti. Molti, discendenti, se li ricordano perché il loro impuntarsi ha poi rovinato le loro famiglie spesso, nel senso che magari la moglie se ne è andata od altro.
Comunque sei sempre tu che dici sì o no. “Guardi ci deve mettere a disposizione il suo alloggio, il suo palazzo, lei stesso/a, la sua famiglia, i suoi conoscenti, i suoi inquilini, per fare i guardoni-origliatori e per praticare la tortura-linciaggio del sonno e della veglia contro uno/a.” Che direste? Magari direste di sì e poi v’appassionate pure in corso d’opera. Personalmente, non lo farei neppure per fede. Magari farei peggio. Ma tali demenze proprio no!
A Taiwan, i pidocchi di Stato degli uffici della tortura-linciaggio bianchi non dicono neppure ai loro militarizzati: “Noi siamo sbirri torturatori d’appartamento.” Dicono: “Noi siamo i vostri maestri.” Il pidocchio schiavo manovalanza della tortura-linciaggio bianchi chiama “maestro” l’agente-pidocchio di un qualche ufficio criminale di criminali dementi-ossessi di Stato. Approcciano il pidocchio-suddiro spesso da soli, non in coppia, per rendere più credibile la finzione che sono maestri. Sono “maestri”, il “maestro” pidocchio demente-ossesso di Stato, che militarizzano (come in una classe d’alunni cinesi o cinesoidi, scarafaggetti proprietà privata del maestrucolo o della maestrucola), danno strumenti da maniaci, strumenti da guardonaggio e da origlionaggio, ed il manuale d’istruzione per tortura-linciaggio bianca tramite rumori vari intenzionali ed ossessivi. Quando poi trovano uno che se ne frega, se la ride e li deride, divengono ancora più ossessi perché è tutto il loro mondo che entra in tilt. Quando fronteggiano un essere umano, loro ne escono battuti perché il loro mondo non funziona più, si mostra per quello che è, una gabbia di pidocchi, di scarafaggi. Allora, divengono più rabbiosi.
Qui, solito schema, dopo che i pidocchi taiwanesi sono stati messi sottopressione dal loro magnaccia esterni. Dopo un mese di insuccesso ti chiedono d’andartene, magari cercando pure di ritruffarti soldi. In realtà, la soluzione ci sarebbe. Basterebbe che loro pidocchi, coi loro magnaccia, se ne andassero, che fossero arrestati ed internati in manicomi criminali.
Per cui, dopo un mese d’insuccessi, anche qui, perdono del tutto la testa vuota e tentano tutte le demenze.
Il fine settimana di fine marzo-inizio aprile 2007, si dedicano a battiture ossessive e pesanti che tutti sentono ancor più nettamente delle precedenti. Per centinaia di volte entrano escono dal piano di sopra, il sottotetto, si danno i cambi, il padrone demente-ossesso depresso 林彥哲 (Lín YànZhé) gira per l’edificio fingendo indifferenza e di indagare da dove vengono i colpi che lui stesso dà dalle stanze vuote, ed ineluttatibilittà dato che tutti sanno che sono in servizio di Stato perché c’è un italico che va obbligato a ritornare in Italia.
Tutti sanno che a battere, sia da sopra, che da altri punti dell’edificio, sono lui, 林彥哲 (Lín YànZhé), i suoi familiari e gli esterni che circolano per l’edificio o che si danno il cambio sopra, da dove guardonano od origliano con strumentazione sofisticata da maniaci. Tuttavia, il pidocchio cinese o cinesoide è un codardo che mai contrarierebbe un’operazione, pur del tutto maniacale ed illegale, di Stato.
Gli stessi dementi , 林彥哲 (Lín YànZhé), familiari ed altri, ben lo sanno che a battere sono loro stessi. Così come sanno che la loro tortura-linciaggio bianchi non potrà mai avere alcun successo, produrre né alcun crollo né alcun crimine che legittimi interventi esterni con possibilità di successo. Tuttavia il demente ossesso di merda è personaggio dalle malattie multiple. La paranoia ossessa si coniuga con la schizofrenia e col boderline. Mentono sempre. Tanto più qui, che è stato loro ordinato come dovere patriottico e razziale. Inoltre, fanno o ricevono piani, ipotesi comportamentali, come se un pidocchio potesse mai capire la psicologia d’un umano. Se le contano. Se le fanno contare. Se le ripetono. Se le fanno ripetere. Credono alle proprie menzone ed a quelle loro dette. Su di esse fondano le proprie azioni ed i propri ulteriori insuccessi.
Lunedì 2 aprile 2007, dopo i loro tonfi pesanti della notte e del primo mattino, il crollo. Non mio naturalmente. Crolla un altro cinese, un loro “amico”. ...Sono tutti “amici” nelle Cine! È il tubercolotico che ha un crollo. Urla. Piange. Una vera e propria crisi isterica: “Ticchettano a me! Battono a me! Ce l’hanno con me! Mi vogliono distruggere!” Prima s’era esaltato quando gli avevano detto che i ticchetii ed i tonfi, gli strusci di mattoni, gli spostamenti di cose secondo il punto di vista pidocchiesco irritanti, il ticchettio di tacchi ossesso sopra prodotto da chi in casa cammina alla nipponica, scalza od in ciabatte, erano per me che me ne fregano, me la ridevo e, di tanto in tanto, li irridevo. Ora si sente lui sotto distruzione. Ve l’avevo detto che è un edificio che, se ticchettano in un punto, si sente dappertutto. Lui s’è infine convinto che era contro di lui ed è subito crollato. Pianti ed urletta alla cinese. Una crisi isterica da pidocchietto senza neppure i coglioni per una vera esplosione.
L’hanno poi imbottito di droghe, così come sono imbottiti di droghe i dementi della tortura-linciaggio bianchi.
Alla crisi isterica del “tubercolotico”, 林彥哲 (Lín YànZhé), con gli altri codardi di famiglia ed esterni, va subito in agitazione. Dovano far crollare uno, ed invece quello se ne frega e crolla un cinese... Smettono subito, corrono via dalla camera di tortura in soffitta e scendono di corsa, agitatissimi. Telefonano subito al locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese. Là consultano i loro manuali e poi gli dicono che fare. Gli dicono di telefonare all’università, farsi dare il telefono della sua insegnante, di dirle che nessuno dell’edificio può dormire perché lui, l’italico, batte i muri. Poi, gli dicono, di farmi parlare con la mia insegnante [sulla base di quello che lui ha detto lei, cioè che io batterei muri]. Gli garantiscono che sulla base di quello che io avrei detto alla mia insegnante, loro avrebbero montato un caso. ...A Taiwan, come in tutte le Cine, gli insegnanti sono prostituti di Stato, sennò li licenziano. Gli dicono pure di tagliare Internet e, più tardi, l’acqua. Sono sicuri. In pratica, gli dicono: “Gli togliamo subito Internet, magari dopo l’acqua, e lui ha un’esplosione isterica. Di sicuro danneggia qualcosa, o fa qualcosa che tutti possano sentire e testimoniare, sì che con polizia e servizi psichiatrici lo si possa inguaiare e liquidare. Intanto, con la sua insegnante, che come insegnante è comunque una nostra pidocchia di Stato e di razza, lo infognamo ancor di più, magari gli facciamo credere che invece che fucilarlo se lui accetta il rimpatrio legato su un areo ambulanza, lo facciamo ritornare in Italiozia.” In realtà si dicono: “Se gli tagliamo Internet e l’acqua, l’obblighiamo pure a fronteggiare una nostra pidocchia insegnante cui il nostro pidocchio 林彥哲 (Lín YànZhé) ha previamente raccontato che era lui, l’italico pazzo, che batteva muri e pavimenti, di sicuro ammazza 林彥哲 (Lín YànZhé) e famiglia, così abbiamo legittimato che era stato giusto praticare la tortura-linciaggio bianchi a Taiwan, per tre anni, nelle Cine per quasi 5, in tutto, col periodo belga, per 7 anni. Siamo a posto noi, i nostri colleghi della RPC e pure i padroni ingleses rispetto alla tortura-linciaggio bianchi in Europa.”
Dunque, i maestri del locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese incoraggiano baldanzosi il padrone, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé): “Dai! Bravo, il nostro soldato 林彥哲 (Lín YànZhé) e famiglia! Gli tagli Internet, telefoni alla sua insegnante, gliela conti, poi glielo passi e lui crolla. Se non crolla subito, gli tagli pure l’acqua ed intanto la sua insegnante è coinvoltà nell’operazione demolizione. Lui comincia a dibattersi come mosca presa nelle ragnatela! Ebbravo, che ti sei guadagnato il compenso speciale per il crollo entro il mese, anche se siamo appena oltre!”
Lui, il pidocchio dementre ossesso era eccitatissimo. Subito, la mattina, chiude l’acqua. Poi, telefona alla scuola. Si fa dare il nome e numero dell’insegnante, 劉恆吟 (Liú Héng-yín). Telefona all’insegnante e le dice: “Abbiamo un problema. Il suo allievo batte sui pavimenti ed i muri ed impedisce a tutti di dormire. Bisogna che se ne vada. Gli parli lei.” M’arriva, verso le 14:30 del 2 aprile 2007, con questo suo telefonino. Pretende che parli con la mia insegnante. Dico di no. Entra lo stesso nella stanza e mi passa il telefonino con l’insegnante già al telefono. ...Così ha detto lui. Io non ho idea chi ci fosse al telefono. Non lo prendo. Neppure faccio sceneggiate con lui. Rifiuto. Ecco crollata tutta la loro grande manovra.
Restano a loro Internet e l’acqua tagliata.
Se io vado alla polizia, un’accozzaglia di neppure vigili urbani europei buffoni e mafiosi, e dico che hanno strumentazione illegale e praticano la tortura-bianca, neppure mi stanno a sentire dato che la sbirraglia per stranieri viene delle milizie di dementi-ossessi da tortura-linciaggio bianchi. Idem quelli in divisa, in genere. Se dico che mi hanno tagliato l’acqua ed Internet, dicono che non possono fare nulla, che me ne devo andare di lì se non mi piace così.
Il cinese è “geniale”. Dà fuoco ad un’edificio. Poi, pretende di metteri il cerino in mano e pretende che ti discolpi. Davvero “geniale”! I cinesi e cinesoidi sembrano quel mio cugino Maurizio quella volta che voleva gli facessi una sega così m’insegnava come farmi le seghe, disse. No, il suo uccello, né altri d’altri, non li ho mai presi né in mano né in altri luoghi, e non ne sento la mancanza.
...Eravamo all’insegnante rifiutata... Allora, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé), rabbioso ed imbarazzato, telefona al locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese, i due sbrirri luridi, i due “insegnanti” del quartiere assegnati al caso dicendo che non sono stato al gioco. “Maccome non t’ha neppure pestato?!” “Nooo... Nooo... non l’ha neppure preso in mano. ...Io avevo quel telefono e lui zitto e che lo rifiutava... ...M’ha pure detto che sono io ad avere problemi...”
A metà pomeriggio, sempre di quel lunedì 2 aprile 2007, chiude l’acqua. La chiude per tutti, credo, all’inizio. Poi, deve avere trovato il modo per chiuderla solo per parte dell’edificio o solo per me. Il locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese gli ha ordinato e lui ha fatto.
Intanto arrivano di due supervisori del locale comando pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese, i due luridi “insegnanti”. Più pure qualche anzianotto del KMT. Ed altri rinforzi. Si susseguono i turni dei dementi-ossessi per il lavoro di battiture e strusci vari. Le comunità cinesi e cinesoisi si cementano sulla demenza ossessa. Le stesse famiglie, si cementano e s’allargano sulla demenza-ossessa. Devono partecipare, non da ora, già da prima, i fidanzati delle figlie con eventuali sorelle, naturalmente le pidocchie in turno di sole pidocchie ed i pidocchi inturni di soli pidocchi. Gli unici turni misti sono quando il padre, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé) fa i turni con le figlie.
Vanno sopra. Il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé) più è depresso, più fa avanti ed indietro, su è giù, da quel sottotetto. Si sente quella porta-cancello metallico che si chiude e si apre, si apre e si chiude, in continuazione. Al cambio turno, prima entrano i pidocchi subentranti, poi escono e scendono quelli che smontano.
Il pidocchio o pidocchia ticchetta. Ma se c’è il tubercolotico, pure se c’è l’altro del piano, uno che sembra come sorvegliato varie volte al giorno da un medico o sbirro che viene e va, così come qualcuno degli altri sotto, se battono troppo forte anche loro sentono. Per cui la finzione dello “stiamo sempre sopra, con copertura totale, ed in gran numero, perché abbiamo cambiato abitudini”, oppure “stiamo sempre sopra perché dobbiamo controllare lo straniero su ordine governativo,ma non è vero che battiamo”, per chi non sappia apertamente della tortura-linciaggio bianchi per partecipazione diretta, salta. Se invece battono troppo piano hanno la sensazione che l’obiettivo non senta.
Io metto il simulatore. Appena il simulatore fa risultare io chiuda gli occhi, ecco che iniziano subito tramestii vari. Mentre il simulatore non indica alcuna reazione mia, ecco che sono invece il tubercolotico o lo svampito che danno segni di turbamento e noia. “Maccome, battiamo e l’italico se ne frega!” “Maccome, dorme con la radio accesa, o con la TV accesa, che sono ben più forti delle nostre battiture!” “Ma allora non ci sente!” “Ma allora battiamo per nulla?!” Passano dall’eccitazione delle tortura alla depressione delle non-tortura. “Cerchiamo di torturarlo, ma quel che facciamo non serve a nulla perché non lo raggiungiamo.” “Ecco c’ha solo provocato un po’ all’inizio ed ora neppure ci sente.” “Mannò finge... ...certo che siamo dei grandi torturatori... ...Ma allora perché non esplode?!” Allora sono depressi. S’addormentano. Non lavorano. Fanno una battutina di prammatica e poi lasciano perdere. Cercano di smontare di turno. Di farsi rimpiazzare da qualche d’un altro. Ma anche se viene fatto arrivare qualche demente superossesso esterno, resta ancora più deluso ed ammalato dal non poter battere ossessivamente e con gran rumore perché l’ambiente non lo consente.
Poi arrivano i due luridi supervisori. Si muovono come da padroni. Lo sono. L’edificio è militarizzato ed ai loro ordini. Provano la centrale di guardonaggio-origlionaggio in altre stanze. Provano le battiture da sotta e da affianco. Certo che fa fico, si dicono, girare per quei tre piani col walk-talkie. Però i risultati non ci sono. Lui, l’italico, se ne frega. I torturati sono gli altri che sentono pure tutto quel movimento che prima non c’era e che non fa certo l’italico. I due del piano mettono la TV a tutto volume. Però sentono lo stesso i ticchettii. Inoltre, l’aver messo la TV a tutto volume li rende ancor più isterici quando sentono quei ticchettii che arrivano proprio da sopra, non dall’italico. Se, invece, i pidocchi cercano di fare le battiture d’affianco, pure i due cinesi del piano lo vedono che vanno nelle stanze affianco a quella dell’italico per battere, non per altro. Idem, da sotto. Come facciano che facciano, lo sentono pure gli altri cinesi che sono loro pidocchi dementi-ossessi che stanno battendo verso l’italico. ...Certo, potrebbero mettersi nella stanza affianco all’italico, quella in fondo al corridoio, ma da lì lo sentono da una delle stanze della famiglia del padrone e non possono dormire. Ma pure da quella stanza, sentono in tutto l’edificio. “E se poi, l’italico, con un calcio alla porta, che è di quelle vanno giù subito, entra, prende la strumentazione illegale [sono strumenti da guardoni, se non usati esclusivamente da personale di polizia giudiziaria in regolare operazione giudiziaria, cosa che queste attività mafioso-criminali di Stato non sono], e se la porta via?”
Ecco che, alla fine, puntano tutto sul taglio di Internet e dell’acqua, per obbligarmi, credono, o a qualche reazione sconclusionata per inguaiarmi oppure ad andarmene sì da potermi truffare la cauzione subito e da poter continuare le loro demenze in altro luogo. Della serie: “Abbiamo fallito di nuovo. Facciamo figurare che comunque l’abbiamo abbligato ad andarsene. Passiamo la pratica, speriamo, se cambia zona, ad altro comando locale di pidocchi dementi-ossessi dello Stato taiwanese. Gli freghiamo di nuovo la cauzione, senza bisogno di inventarci danneggiamenti od altre balle... ...se ne va perché non gli piace vivere senz’acqua ed Internet, ma ci deve i tre mesi di contratto.” ...Anche se stanno violando il contratto. Ma il contratto è una finzione dove ha sempre ragione il padrone di casa soprattutto con uno straniero che è sempre punto d’onore truffare nelle Cine.
E se invece...
...parliamo d’altro, ora. Quel che sarà, sarà...
L’Adagio di Vivaldi è veramente devastante per il malato di mente. Non che c’occorressero conferme. La feccia pidocchiesca demente-ossessa in servizio di Stato origlia pure, oltre a guardonare ed a tonfeggiare per muri e pavimenti. Perché privarla di una musica stupenda divina? Il bello, il celestiale, distruggerà il mondo dei pidocchi.
Giovedì 5 aprile 2007, verso le 18:30 dovevo uscire un attimo. Avevo messo l’Adagio di Vivaldi da neppure un ora, forse. Il padrone, il pidocchio demente-ossesso 林彥哲 (Lín YànZhé), prima m’ha guardato furioso, sebbene lui sia uno sul demente depresso, che andassi via davvero. Andato via in bici, lui è salito a spegnere e riaccedere l’interruttore-contatore dell’elettricità della mia stanza, suppongo, perché quando, dopo non molto, sono rientrato, il computer era spento e risultava spento da taglio momentaneo dell’elettricità. È stato fortunato perché è da tempo che ho tolto e buttato via la batteria che ormai faceva solo peso. Perché, se avesse avuto la batteria, non sarebbe servito a nulla che avesse tagliato momentaneamente la corrente. Certo, poteva sempre entrare (visto che ha le chiavi) e premere l’interruttore per spegnerlo, se trovava dov’era. Comunque, non resisteva all’Adagio di Vivaldi, pur da semplici altoparlanti incorporati in un ormai vecchio portatile Toshiba e con suono proveniente da una stanza con porta chiusa. L’attacco del suono sostenuto, dopo il motivetto d’inizio, è davvero devastante per il pidocchio. Glielo avevo detto, al demente-ossesso di merda 林彥哲 (Lín YànZhé) che sapevo quel che faceva sopra e per l’edificio con famiglia e camerati e che avevano tutti bisogno di farsi vedere che erano pidocchi pazzi. Il pidocchio demente-ossesso non può rendersi conto, così come non si rende conto che l’FBI precetta loro come manovalanza di tali cose sia per dimostrare loro (cinesi, vietnamiti, colombiani, arabi, etc.) che sono razza inferiore, sia perché sa che la strumentazione da guardonaggio-origlionaggio aggrava esponenzialmente le già preesistenti demenze. L’FBI si prende gioco di loro. E loro non possono che farsi giocare. ...Son pidocchi dementi-ossessi di pseudo-civilizzazione distrutta da los ingleses e da loro sottomessa senza che neppure se ne rendano più conto...
Venerdì 6 aprile 2007, brillante replica del potere devastante dell’Adagio di Vivaldi sui pidocchi dementi-ossessi. Alle 13:00, la famiglia è salita aitante per una seduta di tortura bianca. Li ho lasciati fare per un’ora, in cui ho messo il simulatore che io stessi dormendo così che si scatenassero. Poi, è bastato mettessi dieci minuti Vivaldi che scappassero distrutti. Il pidocchio 林彥哲 (Lín YànZhé) ha spento e riacceso l’interruttore della corrente elettrica per collassarmi il computer sì che la musica smettesse. Ma la musica è continuata. Sono scappati devastati. È restato sopra il cretino che deve sempre restare in servizio al guardonaggio-origlionaggio e rumorio. Ritorneranno in forze dopo. Se vogliono guardonare ed origliare, oltre che fare le loro altre pidocchiate che si gustino dalle vive orecchie una musica che è solo per persone sane di mente, mentre annichilisce i pidocchi.
Continuano, con l’acqua ed Internet tagliate. I contratti non hanno valore nelle Cine. Valgono solo per tutelare i cinesi e cinesoidi, non il foresto.