domenica 30 settembre 2007

OligarkiaCentraffrikkana.41. Quirrianaliozia. I cazzoni Pannellutu e Boninuta chiedono l’impeachment di Bush per aver loro mentito nel 2003, dicon ora

OligarkiaCentraffrikkana.41. Quirrianaliozia. I cazzoni Pannellutu e Boninuta chiedono l’impeachment di Bush per aver loro mentito nel 2003, dicon ora loro
by Georg Rukacs

In Quirrianaliozia, politicantucoli e statistucoli son tutti così. Cazzoni tra i cazzoni, lobotomizzati tra i lobotomizzati, calunniatori tra i calunniatori, imbroglioni tra gli imbroglioni, Pannellutu e Boninuta chiedono l’impeachment di Bush per aver loro mentito nel 2003, dicon ora loro. Naturalmente il cazzone primo è il solito Pannellutu. Boninuta è una papera che vien al seguito. Metti il gettone, lui starnazza. È fatto così. Le dai un posto, lei lecca. È fatta così.

Che l’Iraq non avesse armi di distruzione di massa (a parte quelle date da ‘meregani ed “europei” per l’aggressione all’Iran), che Saddam Hussein non fosse un dittatore sanguinario ma un modernizzatore radicale dunque da rimuoversi, che gli USA e il RU volessero solo sfondare e distruggere lo Stato iracheno per destabilizzare l’area, aprirla al terrorismo saudita e rubacchiare a man bassa l’ottimo petrolio iracheno lo sapevano tutto coloro volessero saperlo.

Non lo sapevano solo i cazzoni, lobotomizzati, calunniatori prezzolati, imbroglioni alla Pannellutu, ottimo esempio di politicantucolo e statistucolo alla Quirrianaliozica. Già allora, pur preconizzando, come tutti i poteri, la distruzione dell’Iraq per “la libertà e la democrazia”, la solita maschera di sordidi affari di maniaco-dementi delinquo-corrotti, s’era poi mascherato dietro un “esilio di Saddam, per evitare la guerra”, come se, dopo aver cantato anche lui a comando d’uno Stato iracheno delinquenziale, e mentre gli USA ed il RU schieravano le truppe e volavano le commesse militari, potesse poi risolversi tutto con l’eliminazione del capo e prossimi. Il navigato politicante, il puttanone d’ogni stagione, fingeva di non sapere che quando si fa del pubblico bullismo alla Bush ed alla Blair e loro prossimi è perché si vuole predare. Però, alle masse, il puttanone Pannellutu pretendeva di vendere, sapendo di mentire, la solita “magica” soluzione dei truffatori di Stato: cambiate uno, od anche 1'000, ed ecco che, magicamente, s’apre l’età dell’oro. Ma se lo sapevano tutti che, per USA e GB, andava distrutto l’Iraq, così come si è sempre cercato di fare con l’Iran, per rubacchiare su vasta scala l’ottimo petrolio lì giacente. Non lo sapevano che l’equilibrio etnico era tale in Iraq che, rimossa la micro-nazionalità cui apparteneva Saddam Hussein, e su cui si reggeva lo Stato iracheno, sarebbe crollato tutto?! I cazzoni non sanno mai di che parlano. I delinquenti talvolta lo sanno ma, comunque, nel caso, mentono sapendo di mentire. Tra l’altro, il Pannellutu s’era subito lanciato entusiasta nel pogrom mondiale contro Saddam Hussein. Gli antisemiti sono fatti così. Non sanno mai resistere ad un pogrom. Salvo poi farsi la starnazzata, pur continuando a partecipare al pogrom, “ma ora lo esiliamo e poi lo processiamo pure con ergastolo”, per farsi notare.

Altra cosa Saddam Hussein fosse stato eliminato dai curdi, o ai suoi sciiti, o da Israele per sue esigenze di sopravvivenza in area avversa. Qui parliamo d’altro, di quello che è concretamente avvenuto, naturalmente: una rapina anglo-americana con omicidi e stragi, visto che ormai siamo sull’ordine del milione di massacrati per esigenze di predazione petrolifera anglo-americana. Lo sapevano tutti (cazzoni e delinquenti a parte che straparlano sempre su tutto) che l’Iraq non c’è mai neppure entrato con BinLaden, l’altra costruzione mediatica secondo tecniche mediatiche tipicamente complottistiche. Appunto, oltre al petrolio non c’erano altre ragioni nel pogrom mondiale anti-Saddam Hussein e nella connessa distruzione dell’Iraq.

Chi è Pannellutu? Pannellutu è un chiassoso arrogante che si vorrebbe nuovo Gandhi, nuovo Cristo, nuovo tutto, se non fosse che nessun Gandhi voleva essere Gandhi. Nessun Gandhi aveva modelli. Indù, figlio d’un Primo Ministro, studi d’avvocato a Londra, spiritualmente soggiogato da una madre tradizionalista indù ai cui principi s’attenne, vegetariano, manogamo, che ricerca poi nelle varie religioni una qualche sistematizzazione fisosofica della sua etica, l’etica di lui Gandhi, senza bisogno di “superiori” maestri dietro cui dichiarare in continuazione di coprirsi: ecco Gandhi. Non un Pannellino od una Boninetta, l’ocone e l’ochetta di qualunque potere paghi. Inoltre, Pannellutu, un gigante per i coglioni sguatteri l’attorniano, prima d’essere periodicamente dismessi, è troppo pancione e troppo piccolino, pur alto e grassone (che dopo ogni sciopero della fame, quando li fa veri, ingrassa più di prima), per poter pensare in grande. Pensa solo in starnazzante. Cerca l’evento per apparire al servizio dei poteri fa di momento in momento comodo, almeno un po’ comodo, visto che non ha poi il seguito né l’ascendente lui dice di vantare. Ripete quel che tutti dicono, quello gli dicono, ma in starnazzante. Non troverete mai, in lui, un pensiero originale, una qualche ricerca di verità. Lui legge i giornali, e si conforma a quello i giornali “autorevoli” dicono di pensare. Saputo quel si deve pensare, se lo rielabora, di tanto in tanto, in starnazzoso per creare l’evento: lui che starnazza sull’ultima moda lanciata dai poteri burocratico-oligarchici. Infatti, lo seguono, nel senso che lo guardano e lo sfruttano, solo a livello d’oligarchie maniaco-demenziali delinquo-corrotte interne e, talvolta, estere.

Pannellutu è un conformista, un credulone, uno spirito venduto, che crede a tutto ed a tutti, purché siano, agli occhi di tutti, l’autorità. È un luogocomunista. Già fascistello antisemita che s’è trovato poi nella Quirrianaliozia occupata, dunque d’imperio “antifascista” (pur restando tutti quelli di prima, voltagabbana seguaci degli istinti più squallidi), e dunque divenuto entusiasticamente ‘meregano quanto un po’ tutti si dividevano variamente tra ‘meregani, vaticani e russi. Crede tutto quel che dicono, crede tutto quel che il potere dice. Davvero, con la tipica psicologia dell’antisemita da pogrom che si beve tutto quello il potere comunica, all’interno del “pensiero” lobotomizzato si vorrebbe, ed in effetti è, giullare, giullare di corte. Con quell’animo, di fronte alla guerra ineluttabile contro Saddam, si associò a suo modo al pogrom, nascondendo la mano e strillando a gran voce.

Pannellutu è di quelli che hanno già detto tutto e prima di tutti. Qualunque cosa di universalmente giudicato presentabile accadda è merito suo. Dopo che per per anni ha vantato e fatto vantare il “successo” della distruzione dell’Iraq, “avemo rimosso un sanguinario e pericoloso dittatore, il nuovo Hitler del secolo”, ora si sveglia di nuovo: “Io avevo chiesto l’esilio di Saddam e poi sarebbe magicamente regnata l’età dell’oro d’un nuovo Iraq magicamente ‘meregano ed inglese senza bisogno di guerre, distruzioni ed impossibili ricostruzioni. Bush m’ha mentito. Saddam era disposto ad andarsene. Ecco, ora Bush dice che non gliene fregava niente, che voleva far comunque la guerra all’Iraq. Mi auguro il suo l’impeachment.”

Ecché, non l’avevano sempre tutti saputo, pidocchietti di Quirrianaliozia e d’altrove esclusi che se la contano sempre come fa comodo a loro sul momento?! Ma che s’“occupano” a fare di cose di cui non capiscono né possono capire un cacchio. Invero, su tutto, il Pannellutu s’occupa di cose di cui non capisce un cacchio e che, proprio perché se n’occupa da coglione, ma nel senso voluto dalle varie oligarchie, ecco che le sue scemenze vengono appludite, e lui lautamente finanziato, dai poteri lui giullare di corte serve coi suoi aiuto-giullare.

Il cazzone neppure sapeva che fosse l’Iraq, né su cosa si reggesse lo Stato iracheno. Ripeteva le balle correnti. Idem sull’Afganistan e sull’Iran. Ora chiede conto a Bush come non l’avessero saputo tutti che Bush e Blair e loro prossimi mentivano. Perché non chiede a sé stesso perché abbia lui la “cultura” d’un cazzone?!

Nella cazzonaggine, naturalmente il Pannellutu ne commette pure altre, in profondità. È un cazzone organico e complesso. Innanzitutto, quando mai negli USA hanno avviato un impeachment per aver mentito? Quando li avviano, le ragioni sono sempre altre. Ecché non lo sapevano tutti, pure nei gretti ed ignoranti USA che dovevano andare in Iraq per rubare petrolio, diffondere terrorismo e far dunque girare a pieno ritmo ed all’infinito l’industria militare e gli affari dell’impossibile ricostruzione?! C’è pure dell’altro, visibilissimo. Ma il demente cazzone non ci capisce davvero nulla. Ci fosse mai un impeachment di Bush, o costui fosse comunque indotto a dimettersi (l’impeachment è una procedura a due fasi che va ben oltre la banale dismissione del colpito), subentrerebbe Cheney che come menzogne e predazioni al servizio del blocco industriale-finanziario-militare è perfino peggio. In genere, indicano un po’ tutti nell’ufficio di Cheney la centrale del blocco industriale-finanziario-militare. Quando, l’11 settembre 2001, ci fu il golpe del blocco industriale-finanziario-militare per sottomettere Bush, Cheney aspettava solo di prendere il posto di un Bush che non si fosse sottomesso appieno al golpe politico-militare e dunque finisse ammazzato. È quel che già successe con Kennedy e Johnson, se non fosse che lì non ci fu ricatto, bensì Kennedy (e pure il fratello quando era sulla via per divenire Presidente) fu semplicemente ucciso per far largo al Johnson del blocco industriale-finanziario-militare. Il cazzone Pannellutu non lo sa. Sennò avrebbe, se non altro, chiesto l’impeachment per entrambi. Infine, lasciamo stare la demenza di chiedere impeachment di personaggi esteri. Con la situazione che c’è in Quirrianaliozia, dove sarebbe da cancellare tutto e concentrarli tutti in manicomio giudiziario a vita! Ma Pannellutu delira su scala universale, pur solo per quel fa comodo a poteri. Non ha confini. Deve continuare a riscattarsi della segreteria del già suo sguattero Kapezzonutu, un bushista tutto d’un pezzo, di cui il Pannellutu continua ad essere ossessionato. Sta preparandosi alla Presidenza di Hillary Clinton, che non è diversa da Bush sull’Iraq, né su altro, anche se tutti si contano che la è, e deve far starnazzi gradevoli al governo di cui i suoi fan parte e che lo sussidia.