Chinese Asylums 59. Taiwan. Presidenziali di gennaio 2008 con la paranoia delle voci
by Georg Rukacs
I chip bionici ed annessi aggravano rapidamente tutte le demenze, perversioni, delinquenze, corruzioni anche nelle Cine e Cineserie. Se dalla RPC, a livello pubblico, traspare poco, a Taiwan qualche notizia, di tanto in tanto, la rendono pubblica. Le non pubbliche meglio non le diciamo troppo. Solo qualcuna, di tanto in tanto. Si potrebbe pensare a fantasie, non essendo provabili. Invero, neppure le pubbliche sono mai davvero provabili, se non che qualche fonte, cui si vuol credere, le diffonde, almeno un po’.
Il KMT s’era fissato d’aver perso le elezioni presidenziali del 2004 a causa di voci e maldicenze. Tipiche visioni paranoiche, soprattutto in spazi dominati da pidocchi psicotici. È tipico della campagne elettorali dirsele. Anche dove le campagne elettorali sono occulte e si vota per un candidato unico, nella fase delle selezioni riservate se le suonano e se le dicono e se le maldicono. Alle elezioni del 2004, v’erano, candidati dal PPD, il Presidente e la vicePresidente di Taiwan dal 2000, Chen Shui-bian (陳水扁;) e Hsiu-lien Annette Lu (呂秀蓮;), solita teppaglia pidocchia tra altra tepaglia pidocchia. Non v’è altro in quell’area del mondo. Il KMT era stato battuto, sebbene quell’area politica (il KMT e simili, detta area azzurra) conservasse la maggioranza, o una metà d’elettorato. Appunto, le forze avevano tirato giù il KMT dal potere formale nel 2000, e volevano tenerlo giù, avevano semplicemente fatto sì che l’area azzurra si presentasse più divisa dell’altra anche alle elezioni presidenziali del 2004. Le elezioni presidenziali sono, a Taiwan, a botta unica, per cui la coppia (candidati Presidente e vicePresidente) che ha più voti viene eletta. Se presenti un candidato di prestigio nell’area azzurra, il KMT perde. Idem per il PPD, se si fanno analoghe operazioni nell’area del PPD, l’area verde.
Del resto, chiunque venga eletto, sono davvero tutti uguali, tanto più a Taiwan ed in tutte le Cine e Cineserie, deve solo pidocchi delinquenti, dementi, pervertiti e corrotti possono divenire statisti. Sono tutti così. Per tutte le varie posizioni, sia private che nello Stato, sono selezionati, fin da piccoli, dalle varie organizzazioni di regime, dei regimi nazisto-comunisti vi sono in tutte le Cine. Alla fine, la sigla di partito conta poco. Tanto, in ultima analisi, obbediscono tutti sia alle cosche mafiose interne, che agli anglo-americani ed alle suggestioni che arrivano da Pechino ed altri poteri, sia l’uno o l’altro finga d’essere pro o d’essere contro l’annessione alla Cina. Il pidocchio psicotico cinese e cinesoide non ha opinioni. Finge sempre. Ed obbediscono tutti alle “regole” dell’area. Nelle posizioni “pubbliche”, rubano a man bassa soldi di Stato, come simbolo di potere ed onnipotenza, oltre che per proprio beneficio, e pretendono regali da privati, come forma di sottomissione oltre che per proprio beneficio. Fanno ciò, dall’ultimo suddito al Presidente. Certo, ognuno in proporzione al proprio “potere”. Chi non ha “potere”, paga senza incassare. Semplice! Il pidocchio ha una psicologia elementarissima, uguale per tutti, che risponde a elementarissimi riflessi condizionati psicotici. Sono tutti uguali. Abbiamo fatto esperimenti accurati e su vasti campioni, pressoché su intere popolazioni. Non pensano. Se le bevono tutte. Obbediscono sempre. Non hanno sentimenti, a parte il desiderio spasmodico d’essere buoni pidocchietti “del potere”. Si fanno ammazzare in silenzio. Certo, se occorre, se lo ordinano loro, sono intelligentissimi, ma di intelligenza mnemonica e riflesso-condizionata, non di vero pensiero umano. Non hanno spiritualita. Non hanno libertà di coscienza. Non hanno pensiero né pensieri.
Si veda pure la storia delle Cine repubblicane, RPC inclusa, che inizia, fin dall’esaltato e vano Sun Yat-sen (孫逸仙)) e personaggi paralleli (visto che Sun Yat-sen (孫逸仙)) conterà sempre poco, contrastato da personaggi anche ben più influenti connessi a clan mafiosi evidentemente sul momento più potenti), come storia di mafiosi con relative protuberanze politiche e matrimoni per consolidare legami politici. Clan mafiosi che si trovano sia dal lato “nazionalista” che da quello “comunista”. Anzi, quelli dal lato “comunista” saranno evidentemente più forti visto che è quello il lato che viene scelto dagli inglesi per prendersi la Cina e demolirla pur nell’ordine da campo di concentramento e sterminio pauperista. Mafia è lo Stato. Il mafioso sta sempre con chi sta per vincere e con chi ha vinto. Alcune mafie andranno a Taiwan. Altre, la maggioranza, si allineeranno coi “comunisti”, diverranno “comuniste”. Si veda la storia, famosa, delle (tre) sorelle Soong/Sung (宋家姐妹 or 宋氏三姐妹), anche se la cosa è ben generalizzata, e non limitata a quel caso tanto pubblicizzato. È storia di finanzieri mafiosi che si connettono a capi rivoluzionari, a capi militari, a statisti. E dunque, è storia di capi rivoluzionari, statisti e capi militari che si connettono a loro volta a clan mafiosi attraverso legami familiari, come nella tradizione mafiosa del resto. Altrimenti, senza connessioni mafiose, di per sé non sarebbero capi di nulla, né nessuno li vorrebbe come propri capi. È tutto tipicamente mafioso e come è tutto tipicamente cinese e cinesoide, dove alla fine ognuno vuole rubare e delinquere solo per sé, pur nell’ambito delle protezioni assicurate “dal potere”, cioé dalle reti mafiose.
Fino ad oggi, e pure domani, gli statisti, sia nella RPC che a Taiwan che a Singapore, sono delinquenti, dementi, pervertiti e corrotti come le relative popolazioni, anzi decisamente più della media per divenirne capi, che persano solo ad estrinsecare meglio e su scala più vasta queste loro “qualità” quando sono al potere formale. Ciò vale sia venga fuori che resti occulto. Che, ora, sia il Presidente che la vicePresidente di Taiwan, famiglie e collaboratori inclusi, siano dei delinquenti corrotti, un po’ è venuto e sta venendo fuori. Ma anche quando ciò resta ufficialmente occulto, è solo perché controllano più ferreamente i vari poteri e strutture dello Stato, che sono del resto composte da pidocchieria psicotica e corrotta come loro. Che poi i vari Stati cinesi e cinesoidi abbiano realizzazioni differenti dipende da altri fattori. Se affitti la tua manodopera per aziende estere che aprono in loco e poi esporti il prodotto, certo che figura un alto reddito e pure vi sono delle ricadute interne. Ciò vale anche se produci ed affitti scienziati. Resti invece campo di concentramento pauperista se ti isoli o ti tengono come spazio isolato. Ciò che comunque non variano sono demenze, perversioni, delinquenze, corruzioni. Non v’è mai, qualunque siano i livelli di ricchezza o povertà, una qualche crescita spirituale che possa trasformare il pidocchio in umano. Poi anche farglielo credere. Poi adularli. Ma restano sempre i soliti dementi, maniaci, delinquenti e corrotti.
Dunque, il KMT s’è convinto d’aver perso le elezioni del 2004 per maldicenze. È la solita ossessione psicotica per “le voci”. Certo, le voci ci sono sempre. Psicotici che le diffondono e psicotici che vi credono od addirittura che se le inventano. È sempre un ottimo modo per riconoscere gli psicotici e per distruggerli ed aiutarli ad autodistruggersi. Lo psicotico ne è ossessionato. È ossessionato dalle voci come dai pensieri. “Cosa dicono di me?” “Cosa pensano di me?” “Cosa “gli altri” vogliono io faccia per essere “a posto”, “in ordine”?” Demenze e dementi ossessi. Psicotici. Pidocchi.
Alle elezioni del 2004, durante la campagna elettorale per le presidenziali, il Presidente e la vicePresidente di Taiwan, Chen Shui-bian (陳水扁;) e Hsiu-lien Annette Lu (呂秀蓮;), candidati per il nuovo quadriennio, sono oggetto, a Tainan d’un piccolo attentato, il 19 marzo 2004, il giorno prima le elezioni. Con un fucile calibro 22, trovato mesi dopo, furono colpiti lui allo stomaco e lei alla gamba. Le elezioni le vinsero per 29'500 voti, rispetto al candidato del KMT, che perse perché c’era un notabile della stessa area “nazionalista”. Altrimenti avrebbe stravinto. Un po’, forse, contribui l’attentato. O fu addirittura determinante visto il piccolo scarto di voti. Poliziotti, più inclini a votare per gli azzurri, furono trattenuti in servizio, dunque non poterono votare. V’è poi la simpatia, talvolta, che suscita chi è oggetto attentato. Difficile dire quanto pesi tra pidocchi psicotici. Forse, o probabilmente, senza l’attentato, i due del PPD avrebbero perso. Poteva anche essere un attentato meticolosamente preparato per non ammazzarli e farli vincere, magari senza che neppure loro lo sapessero. Fu poi accusato uno che s’era suicidato. Un disoccupato o giù di lì, senza grandi approfondimenti sulla cosa. O, forse, non c’era nulla da approfondire, se avesse fatto tutto di sua iniziativa. In regimi di pidocchi psicotici alla cinese e cinesoide, nessuno ha iniziative né fa nulla di sua iniziativa, se non del segreto della famiglia, se non ha paura pure lì di andare contro “il potere”. Lì per lì, ci sarà chi avrà detto e diffuso, anche per radio, che erano i cinesi della RPC che volevano ammazzare i candidati dell’area verde dunque più opposta alla RPC.
Il KMT s’è convinto, od ha raccontato d’essersi convinto, che quelle voci diffuse per radio gli avevano fatto perdere le elezioni. Ecco che ora, pochi giorni fa, quelli del KMT hanno raccontato che si sono comprati spazi su numerose radio perché, nel caso si ripetesse venissero diffuse voci contro il KMT, esso abbia gli strumenti con controbattere subito tali le voci. Nel contempo, se s’è comprato spazi su radio, un po’ s’è “comprato” pure le radio, per cui le radio esso s’è “comprato” non diffonderanno voci contro d’esso. S’è davvero a livello di demenze perse, anche perché nessuno sa se le radio d’area KMT siano poi ascoltate da potenziali votanti altrui. Avranno dovuto mascherare qualche malaffare, con queste operazioni strambe e strambamente pure rese pubbliche. D’altro canto, il pidocchio obbedisce a riflessi condizionati elementari, anche nel momento del voto. Al pidocchio le cose sono sempre ordinate da qualcuno. Non si forma mai un’opinione, una convinzione, da solo. Inoltre, chiunque vinca, tutti lo sanno che non cambia nulla né in meglio né in peggio. Taiwan/RoC è restata una dittatura poliziesco-militare con verniciatura “democratica”, sotto legge marziale pur essendo stata ufficialmente tolta. Tutti fanno finta di credere alla finzione. Tanto per il pidocchio taiwanese è lo stesso. Così come è per esso lo stesso chi venga eletto alle varie elezioni. Alla fine, che tutto, e per ogni singolo, vada meglio o peggio dipende da altro. Il cinese e cinesoide vota in un modo o nell’altro, s’esprime in un modo o nell’altro, fa una cosa o l’altra, per obbedienza a qualcuno. Se li fanno votare in elezioni con candidature plurime è perché “il sistema” non se ne fotte nulla di chi sia davvero eletto, per quando spendano fondi enormi, come un po’ dappertutto nel mondo, per le campagne elettorali. Se vince un indipendentista non farà l’indipendenza. Se vince un pancinese non promuoverà l’annessione alla Cina. Son cose succederanno o meno per altre ragioni. Comunque, sta di fatto che ora, il 18 settembre 2007, il KMT ha diffuso che s’è convinto d’aver perso le precedenti elezioni presidenziali per voci e che ora s’è premunito, ha detto, comprandosi spazi su radio d’area KTM. Demenza delle demenze! ...L’avessero almeno fatto in silenzio...
Sabato 22 settembre 2007, il Presidente del PPD s’è dimesso per accuse di concussione-corruzione. Il giorno prima sia lui che la vicePresidente della Repubblica Taiwan, Hsiu-lien Annette Lu (呂秀蓮;), che altri, erano stati accusati di concussione-corruzione da qualche Procuratore. Corruzioni usuali da parte di corrotti e psicotici notori. Corruzioni si lascia intendere vi siano a carico anche dei candidati Presidente e vicePresidente della Repubblica del PPD, Frank Chang-ting Hsieh (謝長廷;) e Su Tseng-chang (蘇貞昌), ma i Procuratori hanno deciso di soprassedere, forse per non turbare le elezioni, che sono egualmente turbate da accuse che periodicamente piovono un po’ su tutti. Nel campo del KMT, il candidato Presidente Ma Ying-Jeou (馬英九;) era già stato sotto inchiesta per accuse di corruzione come sindaco di Taipei ma anche perché notoriamente vive, con tutta la sua famiglia, considerevolmente al di sopra delle proprie disponibilità ufficiali. Ora non è più sotto accusa. Continua a vivere nettamente al di sopra delle proprie possibilità ufficiali, per cui i soldi gli arriveranno bene da qualche parte. Del resto, pure l’ora Presidente Chen Shui-bian (陳水扁;) e famiglia erano stati accusati, e non per montature, d’essersi intascati sia soldi di Stato che raccattati in giro dall’uno e dell’altro. Le assoluzioni od i proscioglimenti non significano nulla, come non significano nulla le accuse. Nelle Cine, i pidocchi sono quel che sono, tutti identici, tutti e ciascuno dementi maniaci delinquenti corrotti. Anzi l’essere corrotti, magari pure formalmente accusati di tanto in tanto, e il non finire condannati ed in galera, è un vanto perché simboleggia potere, furbizia, furbastreria, che, per il pidocchio psicotico, è tutto.
Intanto, ultimamente, si svolgevano le solite sceneggiate, a cominciare dalla solita ammissione all’ONU, con manifestazioni variamente isteriche a comando per tutta Taiwan. L’ONU ha nuovamente respinto, venerdì, di fatto, pure in pre-Assemblea Generale, le richieste di Taiwan d’esservi ammessa. Che s’aspettava?! Lo sanno tutti che Taiwan è indipendente, che tuttavia la RPC la vuole e che alla fine gliela daranno o meno a seconda di interessi internazionali che puntano ad una guerra riprocamente distruttiva tra Giappone e Cina, per cui Taiwan può essere un’ottima scusa per farla scoppiare. Sono giochi che, come al solito, tutti fanno nel mondo soprattutto contro i piccoli od i meno forti. Taiwan è obiettivamente piccolissima ed in rimpicciolimento dato un qualche netto sviluppo quantitativo, sebbene non solidissimo, della RPC. Hanno ridotto la RoC a Taiwan e se la tengono lì in vista di giochi futuri. Del resto, al pidocchio di Taiwan non gliene frega nula dove sia la capitale centrale, se a Pechino o a Taipei. Sono pidocchi psicotici che obbediscono ora come obbediranno dopo a chiunque comanderà, sia la capitale a Pechino, a Taipei, a Tokio od altrove. Si pensa davvero che se, a suo tempo (anni ‘70), gli anglo-americani, invece che inventarsi od accreditare la teoria dell’unica Cina, avessero riconosciuto Taiwan come Stato indipendente (invece che continuare a riconoscere la RoC con pretese di riconquista della Cina continentale, e poi disconoscerla ufficialmente pur continuando a riconoscerla di fatto) e la RPC come altra Cina negando ogni sua pretesa su Taiwan, la RPC non avrebbe accettato il riconoscimento diplomatico? Esso sarebbe, al massimo, slittato di qualche anno. Tanto gli affari li facevano già lo stesso, da sempre. Invece che switchare dal riconoscimento della RoC al ricoscimento della RPC, pur con dichiarazione di status quo, bastava che dicessero alla RoC di sciogliersi e dichiararsi Repubblica di Taiwan e che la riconoscessero come tale, mentre offrivano alla RPC il riconoscimento, con seggio nel Consiglio di Sicurezza ONU, negando ogni sua pretesa su Taiwan. Sarebbe stato tutto risolto. Gli inglesi potevano perfino cedere (restituire) Hong Kong anzitempo alla RoC (invece che successivamente, a scadenza della concessione, alla RPC nel frattempo riconosciuta), prima essa si sciogliesse ed oggi s’avrebbero, da tutti accettati ed ufficialmente riconosciuti, la RPC e la Repubblica di Taiwan ed Hong Kong, oppure una Repubblica di Taiwan ed una Repubblica di Hong Kong se Hong Kong avesse dichiarato la secessione a restituzione avvenuta alla RoC. Negli anni ’70, la RPC non aveva alcuna speranza di potersi anche solo difendere se avesse provocato una crisi militare. Siccome gli anglo-americani volevano tenersi un detonatore per altri usi, hanno invece semplicemente disconosciuto la RoC, ma continuando a riconoscerla di fatto e con dichiarazione di status quo, dunque di loro protezione militare. Invero, solo gli USA hanno dichiarato di proteggere militarmente l’indipendenza, di fatto, di Taiwan. Gli inglesi, più pragmatici, lo sanno che le etichette “comunisti”, “nazionalisti” od oltre non significano nulla e che anche se Taiwan fosse annessa alla Cina non cambierebbe nulla, paranoie di altre potenze dell’area a parte. Del resto, la RoC era già stata tradita con la promozione sottobanco di Mao che solo grazie agli anglo-americani ha potuto creare la RPC. Per cui, negli anni ’70, si è avuta la [non-]soluzione, sfruttabile per ulteriori conflitti nell’area, del riconoscimento delle pretese della RPC su Taiwan, mentre nel contempo gli anglo-americani dicevano alla RPC che non poteva annettersela.
Altra sceneggiata era per il passaggio della fiaccola olimpica. Non passerà. Alle Olimpiadi di Pechino del 2008, Taiwan non avra né identificazioni “nazionali”, né bandiera, né inno, salvo revisione delle conclusioni presenti. Potrà usare i simboli del Comitato Olimpico Internazionale, se vuole mandare atleti a Pechino. Che s’aspettavano?!
Intanto, un Vaticano cui interessano solo soldi per Roma-Vaticano e numeri da sventolare, sebbene riconosca ufficialmente la RoC e non la RPC, approva le scelte di vescovi “cattolici” operati dal regime di Pechino per i cattolici della Chiesa “patriottica” che è, in parte, di fatto, dicono e si raccontano, pure vaticana. In teoria ed in pratica, le Chiese, nella RPC, sono di Stato con religiosi e gerarchie nominate dallo Stato. Non ve ne sono altre, se non in galera e forsennatamente perseguitate. La Chiesa cattolica romano-vaticana racconta che la Chiesa cattolica di Stato, i “cattolici patriottici”, si è, in gran parte, pur non ufficialmente perché non potrebbe, “sottomessa a Roma”. Il governo della RPC nomina preti e vescovi che però, in gran parte, sarebbero “fedeli a Roma”. In pratica, i preti cattolici, piaccia sentirselo dire o meno, raccontano le confessioni alla polizia ed ai funzionari della RPC, se richiesti. Invero, lo fanno pure a Taiwan e Singapore ed altrove. Al Vaticano piace così. I cinesi e cinesoidi sono del resto così. Originali! Che uomini! Che religiosi! Che santi! Che “cristiani”!...Sia nelle Cine che in Vaticano! ...Che nelle altre Chiese presenti nelle varie Cine.
by Georg Rukacs
I chip bionici ed annessi aggravano rapidamente tutte le demenze, perversioni, delinquenze, corruzioni anche nelle Cine e Cineserie. Se dalla RPC, a livello pubblico, traspare poco, a Taiwan qualche notizia, di tanto in tanto, la rendono pubblica. Le non pubbliche meglio non le diciamo troppo. Solo qualcuna, di tanto in tanto. Si potrebbe pensare a fantasie, non essendo provabili. Invero, neppure le pubbliche sono mai davvero provabili, se non che qualche fonte, cui si vuol credere, le diffonde, almeno un po’.
Il KMT s’era fissato d’aver perso le elezioni presidenziali del 2004 a causa di voci e maldicenze. Tipiche visioni paranoiche, soprattutto in spazi dominati da pidocchi psicotici. È tipico della campagne elettorali dirsele. Anche dove le campagne elettorali sono occulte e si vota per un candidato unico, nella fase delle selezioni riservate se le suonano e se le dicono e se le maldicono. Alle elezioni del 2004, v’erano, candidati dal PPD, il Presidente e la vicePresidente di Taiwan dal 2000, Chen Shui-bian (陳水扁;) e Hsiu-lien Annette Lu (呂秀蓮;), solita teppaglia pidocchia tra altra tepaglia pidocchia. Non v’è altro in quell’area del mondo. Il KMT era stato battuto, sebbene quell’area politica (il KMT e simili, detta area azzurra) conservasse la maggioranza, o una metà d’elettorato. Appunto, le forze avevano tirato giù il KMT dal potere formale nel 2000, e volevano tenerlo giù, avevano semplicemente fatto sì che l’area azzurra si presentasse più divisa dell’altra anche alle elezioni presidenziali del 2004. Le elezioni presidenziali sono, a Taiwan, a botta unica, per cui la coppia (candidati Presidente e vicePresidente) che ha più voti viene eletta. Se presenti un candidato di prestigio nell’area azzurra, il KMT perde. Idem per il PPD, se si fanno analoghe operazioni nell’area del PPD, l’area verde.
Del resto, chiunque venga eletto, sono davvero tutti uguali, tanto più a Taiwan ed in tutte le Cine e Cineserie, deve solo pidocchi delinquenti, dementi, pervertiti e corrotti possono divenire statisti. Sono tutti così. Per tutte le varie posizioni, sia private che nello Stato, sono selezionati, fin da piccoli, dalle varie organizzazioni di regime, dei regimi nazisto-comunisti vi sono in tutte le Cine. Alla fine, la sigla di partito conta poco. Tanto, in ultima analisi, obbediscono tutti sia alle cosche mafiose interne, che agli anglo-americani ed alle suggestioni che arrivano da Pechino ed altri poteri, sia l’uno o l’altro finga d’essere pro o d’essere contro l’annessione alla Cina. Il pidocchio psicotico cinese e cinesoide non ha opinioni. Finge sempre. Ed obbediscono tutti alle “regole” dell’area. Nelle posizioni “pubbliche”, rubano a man bassa soldi di Stato, come simbolo di potere ed onnipotenza, oltre che per proprio beneficio, e pretendono regali da privati, come forma di sottomissione oltre che per proprio beneficio. Fanno ciò, dall’ultimo suddito al Presidente. Certo, ognuno in proporzione al proprio “potere”. Chi non ha “potere”, paga senza incassare. Semplice! Il pidocchio ha una psicologia elementarissima, uguale per tutti, che risponde a elementarissimi riflessi condizionati psicotici. Sono tutti uguali. Abbiamo fatto esperimenti accurati e su vasti campioni, pressoché su intere popolazioni. Non pensano. Se le bevono tutte. Obbediscono sempre. Non hanno sentimenti, a parte il desiderio spasmodico d’essere buoni pidocchietti “del potere”. Si fanno ammazzare in silenzio. Certo, se occorre, se lo ordinano loro, sono intelligentissimi, ma di intelligenza mnemonica e riflesso-condizionata, non di vero pensiero umano. Non hanno spiritualita. Non hanno libertà di coscienza. Non hanno pensiero né pensieri.
Si veda pure la storia delle Cine repubblicane, RPC inclusa, che inizia, fin dall’esaltato e vano Sun Yat-sen (孫逸仙)) e personaggi paralleli (visto che Sun Yat-sen (孫逸仙)) conterà sempre poco, contrastato da personaggi anche ben più influenti connessi a clan mafiosi evidentemente sul momento più potenti), come storia di mafiosi con relative protuberanze politiche e matrimoni per consolidare legami politici. Clan mafiosi che si trovano sia dal lato “nazionalista” che da quello “comunista”. Anzi, quelli dal lato “comunista” saranno evidentemente più forti visto che è quello il lato che viene scelto dagli inglesi per prendersi la Cina e demolirla pur nell’ordine da campo di concentramento e sterminio pauperista. Mafia è lo Stato. Il mafioso sta sempre con chi sta per vincere e con chi ha vinto. Alcune mafie andranno a Taiwan. Altre, la maggioranza, si allineeranno coi “comunisti”, diverranno “comuniste”. Si veda la storia, famosa, delle (tre) sorelle Soong/Sung (宋家姐妹 or 宋氏三姐妹), anche se la cosa è ben generalizzata, e non limitata a quel caso tanto pubblicizzato. È storia di finanzieri mafiosi che si connettono a capi rivoluzionari, a capi militari, a statisti. E dunque, è storia di capi rivoluzionari, statisti e capi militari che si connettono a loro volta a clan mafiosi attraverso legami familiari, come nella tradizione mafiosa del resto. Altrimenti, senza connessioni mafiose, di per sé non sarebbero capi di nulla, né nessuno li vorrebbe come propri capi. È tutto tipicamente mafioso e come è tutto tipicamente cinese e cinesoide, dove alla fine ognuno vuole rubare e delinquere solo per sé, pur nell’ambito delle protezioni assicurate “dal potere”, cioé dalle reti mafiose.
Fino ad oggi, e pure domani, gli statisti, sia nella RPC che a Taiwan che a Singapore, sono delinquenti, dementi, pervertiti e corrotti come le relative popolazioni, anzi decisamente più della media per divenirne capi, che persano solo ad estrinsecare meglio e su scala più vasta queste loro “qualità” quando sono al potere formale. Ciò vale sia venga fuori che resti occulto. Che, ora, sia il Presidente che la vicePresidente di Taiwan, famiglie e collaboratori inclusi, siano dei delinquenti corrotti, un po’ è venuto e sta venendo fuori. Ma anche quando ciò resta ufficialmente occulto, è solo perché controllano più ferreamente i vari poteri e strutture dello Stato, che sono del resto composte da pidocchieria psicotica e corrotta come loro. Che poi i vari Stati cinesi e cinesoidi abbiano realizzazioni differenti dipende da altri fattori. Se affitti la tua manodopera per aziende estere che aprono in loco e poi esporti il prodotto, certo che figura un alto reddito e pure vi sono delle ricadute interne. Ciò vale anche se produci ed affitti scienziati. Resti invece campo di concentramento pauperista se ti isoli o ti tengono come spazio isolato. Ciò che comunque non variano sono demenze, perversioni, delinquenze, corruzioni. Non v’è mai, qualunque siano i livelli di ricchezza o povertà, una qualche crescita spirituale che possa trasformare il pidocchio in umano. Poi anche farglielo credere. Poi adularli. Ma restano sempre i soliti dementi, maniaci, delinquenti e corrotti.
Dunque, il KMT s’è convinto d’aver perso le elezioni del 2004 per maldicenze. È la solita ossessione psicotica per “le voci”. Certo, le voci ci sono sempre. Psicotici che le diffondono e psicotici che vi credono od addirittura che se le inventano. È sempre un ottimo modo per riconoscere gli psicotici e per distruggerli ed aiutarli ad autodistruggersi. Lo psicotico ne è ossessionato. È ossessionato dalle voci come dai pensieri. “Cosa dicono di me?” “Cosa pensano di me?” “Cosa “gli altri” vogliono io faccia per essere “a posto”, “in ordine”?” Demenze e dementi ossessi. Psicotici. Pidocchi.
Alle elezioni del 2004, durante la campagna elettorale per le presidenziali, il Presidente e la vicePresidente di Taiwan, Chen Shui-bian (陳水扁;) e Hsiu-lien Annette Lu (呂秀蓮;), candidati per il nuovo quadriennio, sono oggetto, a Tainan d’un piccolo attentato, il 19 marzo 2004, il giorno prima le elezioni. Con un fucile calibro 22, trovato mesi dopo, furono colpiti lui allo stomaco e lei alla gamba. Le elezioni le vinsero per 29'500 voti, rispetto al candidato del KMT, che perse perché c’era un notabile della stessa area “nazionalista”. Altrimenti avrebbe stravinto. Un po’, forse, contribui l’attentato. O fu addirittura determinante visto il piccolo scarto di voti. Poliziotti, più inclini a votare per gli azzurri, furono trattenuti in servizio, dunque non poterono votare. V’è poi la simpatia, talvolta, che suscita chi è oggetto attentato. Difficile dire quanto pesi tra pidocchi psicotici. Forse, o probabilmente, senza l’attentato, i due del PPD avrebbero perso. Poteva anche essere un attentato meticolosamente preparato per non ammazzarli e farli vincere, magari senza che neppure loro lo sapessero. Fu poi accusato uno che s’era suicidato. Un disoccupato o giù di lì, senza grandi approfondimenti sulla cosa. O, forse, non c’era nulla da approfondire, se avesse fatto tutto di sua iniziativa. In regimi di pidocchi psicotici alla cinese e cinesoide, nessuno ha iniziative né fa nulla di sua iniziativa, se non del segreto della famiglia, se non ha paura pure lì di andare contro “il potere”. Lì per lì, ci sarà chi avrà detto e diffuso, anche per radio, che erano i cinesi della RPC che volevano ammazzare i candidati dell’area verde dunque più opposta alla RPC.
Il KMT s’è convinto, od ha raccontato d’essersi convinto, che quelle voci diffuse per radio gli avevano fatto perdere le elezioni. Ecco che ora, pochi giorni fa, quelli del KMT hanno raccontato che si sono comprati spazi su numerose radio perché, nel caso si ripetesse venissero diffuse voci contro il KMT, esso abbia gli strumenti con controbattere subito tali le voci. Nel contempo, se s’è comprato spazi su radio, un po’ s’è “comprato” pure le radio, per cui le radio esso s’è “comprato” non diffonderanno voci contro d’esso. S’è davvero a livello di demenze perse, anche perché nessuno sa se le radio d’area KMT siano poi ascoltate da potenziali votanti altrui. Avranno dovuto mascherare qualche malaffare, con queste operazioni strambe e strambamente pure rese pubbliche. D’altro canto, il pidocchio obbedisce a riflessi condizionati elementari, anche nel momento del voto. Al pidocchio le cose sono sempre ordinate da qualcuno. Non si forma mai un’opinione, una convinzione, da solo. Inoltre, chiunque vinca, tutti lo sanno che non cambia nulla né in meglio né in peggio. Taiwan/RoC è restata una dittatura poliziesco-militare con verniciatura “democratica”, sotto legge marziale pur essendo stata ufficialmente tolta. Tutti fanno finta di credere alla finzione. Tanto per il pidocchio taiwanese è lo stesso. Così come è per esso lo stesso chi venga eletto alle varie elezioni. Alla fine, che tutto, e per ogni singolo, vada meglio o peggio dipende da altro. Il cinese e cinesoide vota in un modo o nell’altro, s’esprime in un modo o nell’altro, fa una cosa o l’altra, per obbedienza a qualcuno. Se li fanno votare in elezioni con candidature plurime è perché “il sistema” non se ne fotte nulla di chi sia davvero eletto, per quando spendano fondi enormi, come un po’ dappertutto nel mondo, per le campagne elettorali. Se vince un indipendentista non farà l’indipendenza. Se vince un pancinese non promuoverà l’annessione alla Cina. Son cose succederanno o meno per altre ragioni. Comunque, sta di fatto che ora, il 18 settembre 2007, il KMT ha diffuso che s’è convinto d’aver perso le precedenti elezioni presidenziali per voci e che ora s’è premunito, ha detto, comprandosi spazi su radio d’area KTM. Demenza delle demenze! ...L’avessero almeno fatto in silenzio...
Sabato 22 settembre 2007, il Presidente del PPD s’è dimesso per accuse di concussione-corruzione. Il giorno prima sia lui che la vicePresidente della Repubblica Taiwan, Hsiu-lien Annette Lu (呂秀蓮;), che altri, erano stati accusati di concussione-corruzione da qualche Procuratore. Corruzioni usuali da parte di corrotti e psicotici notori. Corruzioni si lascia intendere vi siano a carico anche dei candidati Presidente e vicePresidente della Repubblica del PPD, Frank Chang-ting Hsieh (謝長廷;) e Su Tseng-chang (蘇貞昌), ma i Procuratori hanno deciso di soprassedere, forse per non turbare le elezioni, che sono egualmente turbate da accuse che periodicamente piovono un po’ su tutti. Nel campo del KMT, il candidato Presidente Ma Ying-Jeou (馬英九;) era già stato sotto inchiesta per accuse di corruzione come sindaco di Taipei ma anche perché notoriamente vive, con tutta la sua famiglia, considerevolmente al di sopra delle proprie disponibilità ufficiali. Ora non è più sotto accusa. Continua a vivere nettamente al di sopra delle proprie possibilità ufficiali, per cui i soldi gli arriveranno bene da qualche parte. Del resto, pure l’ora Presidente Chen Shui-bian (陳水扁;) e famiglia erano stati accusati, e non per montature, d’essersi intascati sia soldi di Stato che raccattati in giro dall’uno e dell’altro. Le assoluzioni od i proscioglimenti non significano nulla, come non significano nulla le accuse. Nelle Cine, i pidocchi sono quel che sono, tutti identici, tutti e ciascuno dementi maniaci delinquenti corrotti. Anzi l’essere corrotti, magari pure formalmente accusati di tanto in tanto, e il non finire condannati ed in galera, è un vanto perché simboleggia potere, furbizia, furbastreria, che, per il pidocchio psicotico, è tutto.
Intanto, ultimamente, si svolgevano le solite sceneggiate, a cominciare dalla solita ammissione all’ONU, con manifestazioni variamente isteriche a comando per tutta Taiwan. L’ONU ha nuovamente respinto, venerdì, di fatto, pure in pre-Assemblea Generale, le richieste di Taiwan d’esservi ammessa. Che s’aspettava?! Lo sanno tutti che Taiwan è indipendente, che tuttavia la RPC la vuole e che alla fine gliela daranno o meno a seconda di interessi internazionali che puntano ad una guerra riprocamente distruttiva tra Giappone e Cina, per cui Taiwan può essere un’ottima scusa per farla scoppiare. Sono giochi che, come al solito, tutti fanno nel mondo soprattutto contro i piccoli od i meno forti. Taiwan è obiettivamente piccolissima ed in rimpicciolimento dato un qualche netto sviluppo quantitativo, sebbene non solidissimo, della RPC. Hanno ridotto la RoC a Taiwan e se la tengono lì in vista di giochi futuri. Del resto, al pidocchio di Taiwan non gliene frega nula dove sia la capitale centrale, se a Pechino o a Taipei. Sono pidocchi psicotici che obbediscono ora come obbediranno dopo a chiunque comanderà, sia la capitale a Pechino, a Taipei, a Tokio od altrove. Si pensa davvero che se, a suo tempo (anni ‘70), gli anglo-americani, invece che inventarsi od accreditare la teoria dell’unica Cina, avessero riconosciuto Taiwan come Stato indipendente (invece che continuare a riconoscere la RoC con pretese di riconquista della Cina continentale, e poi disconoscerla ufficialmente pur continuando a riconoscerla di fatto) e la RPC come altra Cina negando ogni sua pretesa su Taiwan, la RPC non avrebbe accettato il riconoscimento diplomatico? Esso sarebbe, al massimo, slittato di qualche anno. Tanto gli affari li facevano già lo stesso, da sempre. Invece che switchare dal riconoscimento della RoC al ricoscimento della RPC, pur con dichiarazione di status quo, bastava che dicessero alla RoC di sciogliersi e dichiararsi Repubblica di Taiwan e che la riconoscessero come tale, mentre offrivano alla RPC il riconoscimento, con seggio nel Consiglio di Sicurezza ONU, negando ogni sua pretesa su Taiwan. Sarebbe stato tutto risolto. Gli inglesi potevano perfino cedere (restituire) Hong Kong anzitempo alla RoC (invece che successivamente, a scadenza della concessione, alla RPC nel frattempo riconosciuta), prima essa si sciogliesse ed oggi s’avrebbero, da tutti accettati ed ufficialmente riconosciuti, la RPC e la Repubblica di Taiwan ed Hong Kong, oppure una Repubblica di Taiwan ed una Repubblica di Hong Kong se Hong Kong avesse dichiarato la secessione a restituzione avvenuta alla RoC. Negli anni ’70, la RPC non aveva alcuna speranza di potersi anche solo difendere se avesse provocato una crisi militare. Siccome gli anglo-americani volevano tenersi un detonatore per altri usi, hanno invece semplicemente disconosciuto la RoC, ma continuando a riconoscerla di fatto e con dichiarazione di status quo, dunque di loro protezione militare. Invero, solo gli USA hanno dichiarato di proteggere militarmente l’indipendenza, di fatto, di Taiwan. Gli inglesi, più pragmatici, lo sanno che le etichette “comunisti”, “nazionalisti” od oltre non significano nulla e che anche se Taiwan fosse annessa alla Cina non cambierebbe nulla, paranoie di altre potenze dell’area a parte. Del resto, la RoC era già stata tradita con la promozione sottobanco di Mao che solo grazie agli anglo-americani ha potuto creare la RPC. Per cui, negli anni ’70, si è avuta la [non-]soluzione, sfruttabile per ulteriori conflitti nell’area, del riconoscimento delle pretese della RPC su Taiwan, mentre nel contempo gli anglo-americani dicevano alla RPC che non poteva annettersela.
Altra sceneggiata era per il passaggio della fiaccola olimpica. Non passerà. Alle Olimpiadi di Pechino del 2008, Taiwan non avra né identificazioni “nazionali”, né bandiera, né inno, salvo revisione delle conclusioni presenti. Potrà usare i simboli del Comitato Olimpico Internazionale, se vuole mandare atleti a Pechino. Che s’aspettavano?!
Intanto, un Vaticano cui interessano solo soldi per Roma-Vaticano e numeri da sventolare, sebbene riconosca ufficialmente la RoC e non la RPC, approva le scelte di vescovi “cattolici” operati dal regime di Pechino per i cattolici della Chiesa “patriottica” che è, in parte, di fatto, dicono e si raccontano, pure vaticana. In teoria ed in pratica, le Chiese, nella RPC, sono di Stato con religiosi e gerarchie nominate dallo Stato. Non ve ne sono altre, se non in galera e forsennatamente perseguitate. La Chiesa cattolica romano-vaticana racconta che la Chiesa cattolica di Stato, i “cattolici patriottici”, si è, in gran parte, pur non ufficialmente perché non potrebbe, “sottomessa a Roma”. Il governo della RPC nomina preti e vescovi che però, in gran parte, sarebbero “fedeli a Roma”. In pratica, i preti cattolici, piaccia sentirselo dire o meno, raccontano le confessioni alla polizia ed ai funzionari della RPC, se richiesti. Invero, lo fanno pure a Taiwan e Singapore ed altrove. Al Vaticano piace così. I cinesi e cinesoidi sono del resto così. Originali! Che uomini! Che religiosi! Che santi! Che “cristiani”!...Sia nelle Cine che in Vaticano! ...Che nelle altre Chiese presenti nelle varie Cine.