giovedì 15 settembre 2011

mashal-021. Valeria. Quando i Demoni Innaffiano un Terreno già Innaffiato

mashal-021. Valeria. Quando i Demoni Innaffiano un Terreno già Innaffiato
by Georg Moshe Rukacs

[[Abbiamo qui combinato cose vere di più personaggi per ricostruire una tipologia. Per cui, mai qualcuno si riconoscesse, per via di alcuni riferimenti anche logistici, o di nome, pur metaforizzati, si sbaglierebbe. Si creano qui dei personaggi e delle situazioni, ma assolutamente non si tratta di alcuna persona né situazione esistente. I casi concreti di gang-stalking sono molteplici e complessi. Nessuno li può conoscere, dunque né commentare, tanto più dall’esterno e distante, né lo si fa qui. Essi possono andare, dal punto di vista del bersaglio, bersaglio del gang-stalking, dalla persona equilibratissima ad un certo punto messa sotto tiro totale da apparti istituzionali-statali, e loro relative strutture poliziesco-militari coperte, copertissime, al bersaglio già in super-avvitamento psicotico per cui il gang-stalking di Stato s’innesta su una situazione umana già variamente deteriorata di suo. Qui si è preferito restare ad un livello più basso, per certi aspetti, quello di un gang-stalking non di Stato, dunque non totale, uno stalking, anche con aspetti di gang-stalking, limitato alla sfera abitativa-familiare, seppur con qualche inevitabile ricaduta ambiental-sociale, per mostrare come possa non essere meno devastante anche se qui si ipotizza un soggetto già irritabilissimo per cui, in pratica, l’operazione di stalking getta acido solforico dove l’acido solforico è già presente ed in azione in abbondanza. Non che la pazzia e la delinquenza di chi si dedichi, come iniziatore-pagatore, come tramite ed organizzatore, come organizzatore intermedio e come esecutore sul campo siano minori che se si fossero scatenati contro soggetti ‘integri’ o comunque differenti. Ogni situazione di gang-stalking, che è in genere di Stato (non qui) e che è un reato di criminalità organizzata di Stato, è differente e, qualunque cosa si possa dire del bersaglio, l’alienazione mentale esasperata e l’altissima propensione delinquenziale sono innanzitutto di Stato e degli irregolari con esso cooperano o, come in questo caso (di stalking privato), di altre entità possano occasionalmente essere organizzatrici ed esecutrici di stalking o gang-stalking limitati. Qui non si giudica nessuno, tanto meno bersagli, di cui si enfatizzano forse possibili trappole che un bersaglio sarebbe meglio (‘meglio’ astrattamente) evitasse anche se ognuno sia quel che sia e non è un estensore, un relatore, uno scrivente o scrittore, che debba né possa cambiare il mondo e chi l’affolla. Legalmente il concetto di ‘gang’ presuppone almeno tre persone e non in cooperazione occasionale. Lo stalking, la persecuzione assillante e continua, può essere attuata anche da una sola persona. Qui si ipotizza un ex-marito, con mezzi e famiglia d’origine di nome che, invece che operare in prima persona, si affida a strutture che si costituiscono in gang di una qualche stabilità temporale. Per cui lo stalking si confonde col gang-stalking pur senza la potenza totalitaria delle Polizie Segrete comandate e coperte da istituzioni, e con appoggio istituzionale e di polizia-militare internazionali e mondiali, come è invece, appunto, il caso del gang-stalking di Stato. Egualmente, qualche pezzo estratto da spazi pubblici di discussione, e comunque qui rifatto, riscritto, non ha alcuna connessione con chi lo aveva scritto né col contesto da cui è stato estratto. Non si mimano, qui, personaggi né situazioni esistenti]]

Valeria.

Il padre, sottufficiale dei CC a Milano, era di quelli che il posto se lo facevano fruttare, per cui, in casa loro, i soldi non mancavano mai.

Lei era la seconda ed era davvero un gran fikona. Lo sapeva e sfruttava quelle sue doti per tenere un atteggiamento seduttivo che le permetteva d’ottenere da chiunque, o da molti, a cominciare dal padre, quello che voleva.

Quando non poteva ottenere, diveniva subito irascibile, isterica. Reagiva a qualunque contrarietà con tracolli nervosi. Cercava subito di riprendersi, di mascherarsi, ma non c’era nulla da fare. La contrariavano i rumori, attendere, gli altri, tutto e tutti. O il mondo s’uniformava a lei od era, come lei la vedeva, un’aggressione deliberata del mondo contro di lei. Ce l’avevano con lei, anche sconosciuti, e sconosciuti non mandati da alcuno, che l’aggredivano perché lei era proprio lei, l’irresistibile Valeria.

Le piacevano i belli e vanesi, ed anche coi soldi, od almeno che spendessero per lei e si dedicassero tutti a lei (cosa inconciliabile col fare i soldi o qualcosa di utile per loro stessi), per quando non è che lei avesse concluso nulla di stabile con questi bellocci cui s’agganciava. I belli e vanesi passavano e lei, del 1961 (stesso giorno del decesso di Mary Richardson), era arrivata quasi ai trent’anni. Formosa, sciantosa, ondeggiante, d’una bellezza aggressiva ed offrentesi e, tuttavia, ormai d’un’età in cui si rischia di restar zitelle. Non grave, se non fosse per quelle tonnellate di soldi che aspettano una ne prenda una fetta come moglie del rampollo di turno.

Il livello della famiglia Mozzarelli non era, già allora, quello degli euro-miloni, bensì quello degli euro-miliardi. Sarà che trattavano con materiali organici, sul bianco o chiaro, la famiglia produceva in continuazione personaggi eterodossi anziché feroci negrieri come invece, forse, le dinastie industriali dei settori pesanti del nord. 

Sarà che il padre Antonio Mozzarelli era estremente invasivo, e poco propenso sia alla delega che a lasciare prima del decesso, Rinaldo, Milano 1962, dopo gli studi economici a Losanna se ne va a fare l’impiegato di banca a Monaco, in Germania. Nel 2000, lasciata la banca, rientra in area italica (milanese e svizzera, infine villa con piscina, o piscinetta, a 60 metri dal lago luganico) e si dedica completamente all’arte, sia come artista che come scrittore, scrittore sia specialistico che narrativo. Saranno i figli (o uno d’essi), due rampolli d’aria raffinata ed aristocratica, se vorranno, a rimpiazzare il padre dello stesso nell’azienda Mozzarelli. O magari se ne andranno pure loro per vie loro.

Valeria era già una che se le beveva tutte, a volte. Le avevano raccontato che attraverso suoni e preghiere poteva guararire il cancro del padre. Frequentò i buddisti della Soka Gakkai a Londra. Il padre morì lo stesso. In realtà si possono fare delle cose di quel tipo. Ma è più sofisticato che solo recitare delle formule. Gli esoterismi sono lunghi percorsi. Tecniche avanzate di creazione e modificazione delle realtà sono ben lungi dal semplice inginocchiarsi o sdraiasi o prostrarsi e chiedere ai cieli che facciano quel che vogliamo e subito e poi sentirci offesi se non fanno nulla. Le tecniche vanno apprese. Non si improvvisano. Non eran cose da lei.  

Pur inutile, per salvare il padre, fu la sua fortuna perché lì v’era un tipetto secco, non i bellocci le piaceva frequentare, abbondava perfino in aglio cosa che lei detestava. Non aveva nulla di quello lei aveva sempre voluto sebbene ci fosse qualcosa suppliva a tutto. Era un Mozzarelli. Aveva il profumo dei soldi, soldi a palate.

1988-89. Valeria se lo fece, quel Rinaldo Mozzarelli, e non lo mollò più, almeno per quel che dipendeva da lei. Le dava noia tutto, anche lui, ma non poteva proprio farselo scappare.

Si era detta che sebbene lui non avesse nulla di quello lei avrebbe voluto da un uomo, ...non osava dirsi, neppure di fronte a sé stessa, che lui aveva il profumo dei soldi a palate (la famiglia almeno)... ...lei s’era detta che anche se non era un fiketto cinematrografico, il belloccio lei avrebbe voluto, era intelligentissimo. Sinonimo di soldi a palate, in quel caso.

Lei, aveva continue esplosioni isterico-ossessive che subito mascherava e reprimeva, sfoggiando grandi sorrisi di convenienza. Valeva la pena, per soldi a palate, per poter divenire una Mozzarelli, reprimersi nella manifestazioni esteriori. Del resto era nella sua natura: mascherare il più possibile quell’irritabilità estrema. Accollò poi a quell’incontro ed a quella scelta matrimoniale tutte le sue psicosi passate, presenti ed aggravamenti successivi. 

Mentre se la spassavano in Egitto, la loro prima vancaza assieme, le entrarono in casa con la copertura di un furto e le fecero sparire foto e lettere. La famiglia di Rinaldo, i Mozzarelli, sospettosi di una fikona improvvisamente comparsa, che s’era fatta il figlio e non lo mollava, assunsero informazioni su Valeria. La sicurezza della Mozzarelli contattò la Pastrenko dove un colonnello dei CC terroristi si trovò da una parte un miliardario quasi trentenne e dall’altro una con un anno (o qualche mese) più di lui, fikona ostentata ed ambiziosa, figlia di un sottufficiale dei CC, con diploma di liceo linguistico in scuola privata milanese, sul mercato pubblicitario e delle pubbliche relazioni. Lei s’era chiaramente fatto lui che se n’era invaghito all’estremo, cioè lei proprio non lo mollava.

A quel punto, o dal Comando andarono a casa di lei e pagarono la madre per fingere un furto oppure mandarono dei delinquenti a far portar via foto e lettere dietro la maschera d’un furto. Era l’unico modo per frugare nella vita di lei. Anche il più rapido ed approfondito. Chiedere in giro con chi avesse scopato non avrebbe dato elementi veri. Rubare cose sue permetteva di fare analisi grafiche e testuali, dunque di vedere la personalità, avessero mai dato la cosa in mano a specialisti. O, comunque, di fare avere alla sicurezza della Mozzarelli il bottino letterario di quell’incursione. Anche un’occhiata ai suoi ori poteva indicare, nel caso di qualche incisione, chi eventualmente li avesse regalati e quando.    

Tornata a casa, lei, fobica, fu subito colpita dalla sparizione dell’unico albero che vedeva dalla sua finestra. Poi lo rimetteranno. Non era certo sparito per far dispetto a lei, che a casa non è che poi ci stesse molto. Ora la zona ha verde, e con alberi, sia sul viale che nel retro. Felice del viaggio esotico, appena tornata a casa aveva vissuto il distacco da Rinaldo come tradimento. Normale nella natura femminile. Si viaggia non facendo altro che stare assieme. Si rientra ed ognuno torna a casa sue ed alle cose sue. L’aspetto femminile che sta in noi vive come tradimento il distacco dell’altro che non è più presente in continuazione. È un senso di possesso tipico un po’ di tutti. Lì, poi, con un rampollo di famiglia miliardaria con cui mettersi a posto per sempre... “E se dopo che l’ho fatto sollazzare con me ora sparisce...”, aveva pensato Valeria. No, non sparì.  

Appena lei andò a vivere con lui a Monaco in Germania, tutto si aggravò. Vivere con uno non è come dei viaggi e delle scopate iniziali. Lui aveva da fare ed era persona di cultura, o tale si riteneva. Lei lo avrebbe voluto tutto per sé. Ogni volta che lui usciva di casa, lei si sentiva tradita, abbandonata.

Vivevano in una palazzina a sei piani su una strada semplice (senza controviali, dunque non larghissima; una normale via cittadina in Europa) piuttosto trafficata, con traffico bidirezionale e dunque un paio di coppie di binari del tram. Quando passava il tram, il palazzo tremava tutto, anche se non moltissimo. Erano tram vecchi, tradizionali, non molleggiatissime superleggere e silenziosissime moderne vetture su rotaie. Era il normale effetto da tram in prossimità. Anche quelli modernissimi si sentono, se uno tende l’orecchio e sta attento alle vibrazioni. Lei si sentiva come l’oggetto esclusivo ed intenzionale di un’aggressione da tram.

Monaco è una città ventosa. Lei vedeva la ventola del bagno girare anche quando spenta. Normale in aree ventose. Lei si tentiva bersagliata ed in esclusiva da quella ventola. Di giorno vi sono cigolii, passi, tacchi a spillo, elettrodomestici, riparazioni. Lei ne era ossessionata. Li facevano per colpire lei, si diceva. Nella strada le auto fanno rumore, suonano, sfecciano veicoli con sirene (v’era un ospedale nell’area, giusto a 300 metri in linea d’aria dal loro alloggio). “Lo fanno per me, per non farmi vivere”, s’angosciava.

L’alloggio era in un’area non di grandi viali né di grandi e quieti marciapiedi, bensì piuttosto trafficata sia di veicoli che di passanti. Appena lei usciva si sentiva oppressa dai passanti da cui si percepiva ostruita nel cammino. “È tutto contro di me”, si ridiceva, “Mi accerchiano. Ce l’hanno con me.” Sentisse un titinnio di chiavi od uno che tossisse o si soffiasse il naso era tutto fatto per aggredirla, offenderla, disturbarla, si diceva. Quando usava l’ascensore del palazzo, comparivano altri. Si sentiva attaccata. Lo facevano apposta, mugugnava mentalmente. I motori ruggivano. Guidatori accelerano e frenano, sfrizionano. Se scendi o sali sull’auto, poi chiudi le portiere e le devi sbattere. Lo stesso se carichi o scarichi, se apri il retro od il cofano. D’estate la gente tiene i finestrini aperti e le braccia fuori, soprattutto quando le auto non avevano, o non abbiano, i condizionatori. Nei bar e nei negozi c’è chi tamburelli le dita o se deve pagare usi monete che magari tintinnano o fusciano in tasca e sul banco. Che negozianti usino aspirapolvere e scope non ha nulla di sconvolgente, per chi non voglia farsi sconvolgere. Chi getta la spazzatura. Chi ha vestiti rossi o d’altri colori, come normale. Nel palazzo, se apri le finestre senti bimbi che giocano e fanno chiasso. Se accendi l’auto, devi aspettare che il motore sia caldo, non parti subito. I cani abbaiano ed i gatti miagolano. Perfino se il riscaldamento dell’auto del marito si rompeva o non funzionava a sufficienza dato il freddo esterno, ecco che lei viveva tutto come un attacco deliberato, preordinato, intenzionale per offenderla e disturbarla. Lavori in casa ed all’aperto con martelli e trapani, od anche senza. Pulizie all’aperto manuali o con aspiratori o ‘soffiatori’ di foglie. Tutto! Perfino i camion della nettezza urbana che è noto operino di notte o nel primissimo mattino. Tutto! Tutto era tutto contro di lei. Era tutto un attacco diretto e personale a lei Valeria.

Soprattutto non capiva come un figlio di miliardari facesse l’impiegato di banca in Germania, neppure in Italia dove sarebbe stato almeno stato strapagato, invece di non far nulla e passare le giornate ad andare in giro a spendere con lei e per lei. Rinaldo, il marito, pretendeva pure di leggere e studiare cose lo appassionavano, come l’arte, pure d’altro, invece che spendere il poco tempo libero tutto con lei e per lei. Ciò la rendeva ancora più furente e fobica, ed ancor più coi nervi a fior di pelle, perché doveva reprimersi per non farsi scappare il pollo miliardario anche se faceva l’impegato in Germania, oltre che per immagine. Era sempre vissuta di sorrisi raggianti. Irritabilissima ed irritata, si riprendeva subito. Il palazzo era moderno e confortevole, sebbene non fosse un castello od una gran villa da miliardari.  

Si rendeva conto che non ci stava con la testa, od almeno che ci fosse qualche sfasatura. Evidente che, lì a Monaco, la strada ancora più stretta (la metà almeno) che il viale di Milano dove ultimamente aveva abitato e, lì, a Monaco, coi tram ed in zona densamente popolata, fosse decisamente più rumorosa che da dove lei veniva e che i marciapiedi fossero più affollati. Eppoi, questo miliardario neppure con gli occhi azzurri né biondo, né con quelle arie da magnaccia che invece piacevano a lei, che mangiava aglio (ottimo per la salute) e che oltre a fare l’impiegato era pure un intellettuale ed artista... Lei voleva un miliardario che spendesse e sperperasse per lei. Lui era troppe cose ed i miliardi di famiglia erano del padre, non suoi, né lui se ne curava. Non che gli mancasse nulla. Ed avere alle spalle una famiglia ricchissima è già di per sé una sicurezza.  

Tesa, repressa e depressa, e nascondendo quelle continue esplosioni isteriche le salivano su, mentre lei doveva non farle traparire troppo, affrontò Rinaldo:
- “Caro, dobbiamo parlare... ...Guarda io non ce la faccio più con tutti questi rumori... ...No, non sono solo i rumori. È un po’ tutto. Non tu, tesoro. È tutto il resto. ...E tra questa gente... Eppoi...” eggiù l’incredibile lista delle fobie fobissime.    

 A lui piaceva chiavarsela. Non gli spiaceva farsi vedere in giro con una fikona e tanto meno gli spiaceva che si sapesse che aveva sposato, pur senza grandeggiare in cerimonie, una gran fikona. S’era pure detto che venendo lei da famiglia non socialmente elevata né ricca poteva essere un vantaggio perché avrebbe avuto meno grilli per la testa e lui sarebbe stato più libero di non seguire le orme paterne e di creasi una vita sua, ora di lavoro, ed appena possibile di arte-lavoro. Errore. Non esiste mai la garanzia di nulla e di nessuno. Doveva comprarsi delle schiave altrove e tenerle schiave, se questo era quello che voleva.   

Lui le rispondeva che doveva pensare allo spirito ed alla mente:
- “Valeria, non sono cose importanti... ...Le città sono quel che sono... ...Gli altri sono quel che sono... ...Sono cose normali... Forse, se ti rilassi, come ci insegnavano al Soka Gakkai, ...preghi... ...Eppoi, se ti tieni la testa occupata, scoprendo altre cose, ti elevi da queste sciocchezze... Leggi. Una cultura non guasta mai.”

Lui si rendeva conto che lei, pur elegante, abile ed intelligente, era vanesia e senza grandi spessori culturali alle spalle né come aspirazioni. Avrebbe voluto farla parte del suo mondo e dei suoi progetti. Ora, lui doveva dimostrarsi che poteva mantenersi anche senza vivere alle spalle della famiglia che pure non gli faceva mancare ciò di cui avesse avuto bisogno. Poi pensava di dedicarsi all’arte ed a scrivere. La avrebbe voluta nel suo mondo. Eppoi, quelle erano chiarmente psicosi. Lui si diceva che erano psicosi da vanesia. Semmai lei si fosse concentrata su qualcosa, poteva liberarsene, si diceva lui. Errore. Nessuno cambia mai, se non in peggio, di solito. Aveva la fikona. Se la voleva pure equilibrata ed intellettuale, doveva comprarsi una decina di schiave sull’Himalaia, od in una tribù berbera, appena uscite da qualche università e con la passione per lo studio oltre che ben disciplinate.   

...No, non era possibile, lui il genio, era ed un genio un po’convenzionale. Uno da corsi vocazionali e corsi pre-matrimoniali ad Assisi e a Milano. Prima la trombi, però poi la devi far ben istruire dai preti che, essendo più smaliziati del proseliti, fanno tali corsi solo per incassare soldi, soldi in libera donazione sì che, chi più ne ha, possa dimostrare la sua generosità. Anche lei, Valeria, tutta ordine e forme, era ben lieta di mostrarsi in corsi dove ‘apprendere’ l’arte delle famiglia cattolica. Del resto, se non ti sposi in chiesa come fai, dopo 17 anni, a farti annulare il matrimonio perché hai deciso di risposarti e di risposarti in chiesa. Perché risposarsi in chiesa? Perché sennò un prete che ti conosce, ed un miliardario ama essere riconosciuto, magari non ti dà la comunione. Come fa un artista d’arte, di famiglia miliardaria, a soffrire l’affronto di non fare la comunione? In realtà se vai dove nessuno ti conosce, nessuno ti chiede i documenti nel momento della comunione. Neppure si preoccupano se ti sia confessato. Anche in occasione della supposta ultima cena evangelica, non sembra che alcuno degli scrittori evangelici riferisca di certificazioni richieste ai commensali prima di consumare con loro il pane ed il vino.  

 Lei ritornava all’assalto per trasferire le sue psicosi su di lui e sul mondo. Lui, benvolo, le ripeteva che le occorreva solo dedicarsi a qualcosa e quelle fisse le sarebbero passate. Dato che la fantasia del genio ed artista non è che fosse poi delle più sofisticate, le suggerì qualche libro religioso terra-terra, di quelli che se una non ne ha voglia neppure li legge o non ci capisce nulla, oppure, se una è predisposta, aprono maggiormente la mente, ...come tutti i libri appena sensati. Lei era presa dalle sue fobie. Non vedeva libri chiave o libri gliele risolvessero. Lei leggiucchiava quel che lui le suggeriva anche perché non è che lui  le facesse fare una gran vita di società come lei avrebbe invece voluto. Per cui abbondava di tempo libero. Eppure non è che potesse farsi sfuggire il miliardario. Il profumo dei soldi, della famiglia Mozzarelli, glielo faceva vedere buono, comprensivo e calmo mentre a lui, la passione per la fikona, gliela faceva vedere aggiustabile in qualche modo anche se era sempre chiaramente così isterica e fobica su tutto e su tutti seppur negli atteggiamenti esteriori si reprimesse. ...Eppur lo si vedeva...  

A lui venne il sospetto che quell’insofferenza di Valeria potesse condurla o l’avesse già condotta a farsi chiavare in giro. Per cui, quando poteva, dava un’occhiata alle sue cose. Dato che lei vedeva il marito così aristocratico ed a modino, si diceva che dovevano esserci delle forze oscure che... Donne si servizio, per mettere in ordine, muovevano le sue cose. Lei cominciò a dirsi che i suoi vestiti sparivano e ricomparivano anche danneggiati. ...Una domestica che se li prendesse a prestito per metterli per farsi bella in giro? Il marito poi stufo, od anche prima di stufarsi del tutto, che cominciò a rivalersi sulla cose di lei? Di certo, successivamente, domestiche pagate per molestarla, se davvero v’erano danni intenzionali a cose sue.  

Valeria, sempre più in avvitamento, non osava più uscire. Quando v’era obbligata, si vedeva folle vestite di rosso e di viole che l’attanagliavano.

Tecnicamente impossibile ed il gang-staling non opera a quel modo. In circostanze particolari, possono anche organizzare una sceneggiata di strada. Sempre e per anni costerebbe troppo e sarebbe pressoché impossibile anche per il più facoltoso e maniaco dei persecutori. Tanto più cambiando sempre persone. Anzi, fosse stata oggetto di gang-stalking, l’avrebbero seguita, ma in casa, anche ci fosse stato il marito nello stesso appartamento, ma avrebbero ticchettato a lei e solo a lei nei momenti fosse stata non sulla stessa, od in prossimità della stessa, verticale di lui o, solo lei, in prossimità dei muri di confine con altri appartamenti. ...Quando una è in bagno, o in cucina, o in qualunque altro spazio, ma non nello stesso ambiente con l’altro o gli altri della casa. Il gang-stalking d’edificio funziona così. Delle squadre di pidocchi, agli ordini di ufficiali di Polizia Segreta cui riferiscono quotidianamente per via telefonica, occupano od usano locali confinati per un assalto diretto e costante contro il bersaglio. Il tutto è facilitato da quando (almeno una dozzina d’anni) hanno gli strumenti per guardonare attraverso i muri. Ma la cosa si poteva fare anche quando avessero disposto di altra strumentazione meno sofisticata. Potevano supplire con telecamere miniaturizzate e dipositivi d’ascolto anche con fili, che esistono da tempo ben più lungo. Non dovevano attendere la fine degli anni ’90, da quando hanno sofisticati apparecchietti di guardonaggio dettagliato attraverso i muri che possono perfin vedere se gli occhi siano aperti o chiusi. Materiale sofisticato esisteva già prima.

Lì non c’è nessuna Polizia Segreta. C’è solo una famiglia che aveva voglia di dare un’occhiata a chi il figlio frequentasse e l’avesse accalappiato. Poi, c’è un marito che non solo s’è stufato e se ne è gia andato per i fatti suoi, ma che, prima vorrebbe toglierle i figli, poi vuole risposarsi e risposarsi in chiesa. Per l’annullamento religlioso, in assenza di altri motivi, occorre far risultare che siano esistite riserva mentale e simulazione, e/od errore sulla persona del coniuge. Non è che uno possa dire che s’è sbagliato. Si deve far risultare che sia stato tratto in inganno. Non è difficile, pur non semplicistico. Chiaramente più uno è ricco, più sia gli avvocati che la Chiesa vogliono mangiarci. Un Mozzarelli non può permettersi una risposta negativa, tanto più che lì ci sono massicce ossessioni e fobie che tuttavia vanno documentate o presentate in qualche modo credibile. Se il Tribunale Ecclesiastico regionale chiede della documentazione, va prodotta. Se la parte che si oppone, qui Valeria, presenta dei testimoni a favore, vanno intercettati, comprati ed istruiti per cui dicano quello occorre per l’annullamento, non per impedirlo. Se Valeria chiama la sua migliore amica, quella magari può dire tutto il bene possibile di lei. Basta che poi, in risposta a domande, dichiari: “In effetti mi ha confessato che Rinaldo la indisponeva e che l’ha sposato solo perché lui era di famiglia ricchissima. ...Si presentava a lui tutta sorridente amorevole solo per conquistarlo perché era un ottimo partito.”, ed ecco che è proprio quello che, con altri documenti, serve per l’annullamento.      

Se in presenza del marito, cioè col marito in casa, non succede nulla è solo perché non è gang-stalking. Se lui o il padre hanno assoldato in investigatore privato per darle un’occhiata quando lui era al lavoro, un investigatore privato grossolano avrebbe anche potuto entrare illegalemente in casa e frugare tra le sue cose, ma occasionalmente, non regolarmente. Le squadre per il gang-stalking d’edifico hanno la proibizione di entrare nella case dei bersagli o di commettere violenze ed illegalità a parte dell’illegalità psicotica del gang-stalking guardonico e rumorico stesso. Tali sono le procedure del gang-stalking di Stato. Anche gli investigatori privati hanno dei criteri operativi almeno non apertamente illegali.

Quando lei si sente assediata per strada sono sempre persone differenti. Sono fobie. Il gang-stalking non solo non opera a quel modo ma ha team, raffazzonati in ogni sito ed operazione specifici ma che mutano lentamente rispetto allo stesso bersaglio. Quando Valeria va in luoghi improvvisi ed inaspettati, le capitano sempre le stesse cose. Sono fobie. ...Fobica a tutto quello gli altri facciano o come si vestano etc etc. Al fobico capita sempre quel che si aspetta.

Uno deve potersi osservare, ed osservare le situazioni, come dall’esterno per distinguere l’improbabile, dal possibile e dal probabilmente certo. La maggior parte dei soggetti semplicemente non ha questo spirito critico. Il paranoico medio parte in quarta su tutto, e generalizza ed assolutizza tutto  

In Germania, visita dei medici, degli specialisti, per tutte quelle fobie. Ecco che quando vanno dal primo, lei trova uno anzianotto che, oh guarda caso, trova vestito all’antica come il suocero. Racconterà poi che pure il medico era un gang-stalkizzatore che la aveva attaccata, irritata, vestendosi intenzionalmente come il suocere che lei non amava. Andrà da altri medici per farsi certificare d’essere sana. Se una si presenta tutta sciantosa e sorridente da un medico costossissino, e gli racconta con aria saputa ed affabulatoria che le succedono cose strane, il medico non infierisce e le dice magari che è più intelligente della media. Un medico appena serio lo sa che nessuno può davvero certificare nulla sull’altro. Nessuno è pazzo perché irritabile, come nessuno è sanissimo perché non irritabile. Alla fine, uno ottiene dal medico quello che voleva sentirsi dire. Se uno va in una clinica a farsi ricoverare, lo ricoverano. Se uno va da un medico a farsi certificare che tutto va bene, il medico ti certifica che per quello lui possa vedere va tutto bene.      
 
Ecco che quando, due decenni dopo, Valeria scopre la propaganda ingannatrice delle Polizie Segrete per rendere i fobici ancora più fobici, e cercare pure di rendere fobici i non fobici, o comunque di confondere il più possibile, ha ‘la conferma’, ‘la conferma’ che era tutto organizzato, cioè la conferna che ora, credendosi a posto, puó ancora più ardentemente lanciarsi nella fobie usuali ed in altre nuove. 

Intanto arrivano, già negli anni ’90, i due figli maschi che la rendono possessiva, possessivissima verso gli stessi. Orami non sono solo sposati, lei e Rinaldo, ma pure con la consacrazione dei figli, e che sono pure figli maschi dunque dei Mozzarelli che porteranno avanti il nome di famiglia. Il marito non la capisce, lei continua a dirsi, anche se a lui non lo dice chiaro-chiaro. Mentre lui è sempre più disincantato. Per cui, lei si dedica ai figli per renderli suoi e solo suoi. Dopo il marito di famiglia miliardaria, ecco un nuovo simbolo di rispettabilità e di successo borghesi, alto-borghesi, due figli maschi.  

Il marito Rinaldo, pur pazientissimo e felice della fikona, comincia ad averne le tasche piene, fuori dal sesso. L’astio ammoscia pure il pippo. Uno va a farsi una sega o se ne cerca delle altre. Uno coi suoi soldi e con la sua testa, di fikone se ne può trovare ed anche di più giovani, più intelligenti e più dolci, e più plasmabili ed adattabili. Per sentirsi ed essere solo con una fikona, uno pensa ad uscirne. Pure in un matrimonio mediamente riuscito, l’interesse per l’altro scema rapidamente, in genere, anche solo in pochissimi anni. C’è chi semplicemente va a mignotte, chi se ne cerca altre. Uno non è miliardario per essere più infelice della media. Lei, furiosa, non vuole farsi scaricare anche se, alla fin fine, dipende dai soldi dei Mozzarelli.

Col 2000, ed i figli ancora bimbi, Rinaldo lascia la banca tedesca e si trasferisce, con famiglia, in area linguisticamente italica. Valeria lo sente ancora più distante e lui si sente sempre più estraneo a Valeria. La incita a trovarsi qualche attività che la assorba, così come una qualche attività lavorativa. Ma questo non risolve nulla.

Lui se ne trova altre. Lei resiste disperatamente per non essere anche formalmente scaricata. Usa l’unica arma che ha, i figli. Lui resta nella zona ma il casa differente. Dal punto di vista civile, separazioni e divorzi non sono complicati, sebbeni una non sposi un miliardario per trovarsi poi con 1'000 euro al mese, neppure con 5'000. Le famiglie ricche, ricchissime, sono tali proprio perché non sperperano. Se vogliono fare le filantrope, lo fanno dopo avere ben risparmiato su tutto. Valeria, a parte che è la madre dei due eredi, diviene un costo. Le devono pagare domestiche e bambinaie proprio perché non è che abbia sposato il miliardario per fare la sposa e madre autosufficienti. Anche con lui che se è andato, le vanno pagate vacanze e viaggi. Seppur i soldi di Rinaldo e della famiglia Mozzarelli non siano soldi fatti dopo il matrimonio con Valeria, dunque sian soldi senza il suo contributo, nessun giudice lascia un’ex-moglie, pur abile al lavoro, con uno stipendio da impegata o da pura ‘bambinaia’ dei figli affidateli ed ancora di minore età.   

A Valeria non davano solo noia i rumori altrui. Si sente uscire di testa quando i figli piccoli piangono, quando se la fanno addosso e vanno cambiati i pannolini, quando vanno preparati latti e pappette, quando ruttano, schizzano, fanno chiasso, rompono oggetti, si sporcano. Anche tutto ciò lo vive come un attacco contro dei di lei, contro di lei Valeria. Non ha sposato un miliardario per stare dietro a dei bimbi vanno assistiti in tutto, né per dare una rassettata quotidiana alla casa. Se poi la casa non è un appartamentino da operai ed impiegati, è obiettivamente un po’ opprimente tenerla a posto e ben pulita da soli. Non sono cose da lei. Aspirapolvere ed elettrodomestici le rimbombano nella testa, già rimbombata da tutta l’altra rumorica esterna e prossima. Andare in un supermercato, far code, lavare stoviglie e panni, stirare, etc sono cose per lei puttosto irritanti e una non si sistema con uno ricchissimo per fargli da domestica. 

La cosa si complica ulteriormente, verso la fine degli anni 2000, perché lui vuole sposare un’altra e sposarla in chiesa. Essendosi loro (lui e Valeria) sposati in chiesa occorre l’annullamento del matrimonio con Valeria. A quel punto si gioca su disturbi di lei. Le sue fobie ed i suoi precedenti vengono usati per presentarla come un’avventuriera che s’è sposata con riserve mentali. Per cui lui ha sposato un’altra Valeria mentre Valeria lo ha sposato mentendo perché non sposava lui ma i soldi. Ecco come hanno motivato la richiesta di annullamento. La cosa funziona. I processi anche ecclesiatici sono un gioco. Si paga il giudice o la corte e si fornisce una scusa plausibile perché i corrotti facciano finta di aver seguito le regole.

Se al posto di un Mozzarelli ci fosse stato un metalmeccanico, il matrimonio non sarebbe stato annullato. Tutti si vendono per diversi da come sono. Tutti si immaginano un altro od un’altra che non esistono. Siccome c’era un Mozzarelli, ed i Mozzarelli hanno sempre finanziato opere religiose e para-religiose cattoliche, ecco che bastava trovare una scusa. Che è quella detta. Sostennero che Valeria non ci stava colla testa e che lo aveva nascosto, e che aveva sposato lui solo per i soldi dunque con riserva mentale, ingannandolo.

Dato che questi giochi vanno giocati fino in fondo, secondo una visione paranoica (altrimenti, sarebbe più economico lasciar perdere; uno può anche andare a messa senza fare la comunione; ...si può fare un panino o meglio quando esce dalla chiesa, o fare la comunione dove il prete non lo conosce), la Sicurezza della Mozzarelli fu attivata per la destabilizzazione di una Valeria che già, come tutti, vedeva la cose a modo suo. Ognuno vede le cose a suo modo ed in modo differente dagli altri. Se si vuole attaccare una persona si sfruttano quelle che ci si immagina siano le sue debolezze. A volte si può avere ragione. A volte ci si può sbagliare. Anche indipendentemente da ciò, a volte la destabilizzazione ed/od annientamento dell’altro può avere successo, oltre no.

Contro di lei tutto iniziò subito, appena lui se ne andò, di fatto, per i fatti suoi. Non aspettarono quando per lui diventò impellente l’annullamento religioso, quando una finanziera ticinese voleva sposarsi pure in chiesa, non solo stare con lui, o solo col matrimonio civile. La Sicurezza della Mozzarelli fu attivata subito, già allora, non solo per gli ultimi sviluppi.

L’ipersensibilità di Valeria era già nota quando avevano raccolto informazioni sulla stessa, non appena fu chiaro che stava intrappolando Rinaldo. Lo stesso Rinaldo riferì ora alla Sicurezza ed agli avvocati che la moglie sembrava come sotto l’effetto di molteplici irritabilità, in pratica relativamente a tutto, dove lei si vedeva come l’unica equilibrata mentre vedeva tutti andare all’assalto contro lei stessa qualunque cosa essi stessero facessero, come una forma esasperata di mania di persecuzione dove vedeva tutti, assolutamente tutti, perseguitarla. Per cui, disse, di certo si poteva giocare su questi elementi caratteriali o comportamentali.

Contattarono psichiatri e la Sicurezza della Mozzarelli contattò pure i CC terroristi. I CC terroristi dissero che loro non potevano essere coinvolti direttamente. Dettero solo aiuto informale, personale, informativo, dicendo alla Sicurezza della Mozzarelli che c’erano tecniche, il gang-stalking (loro li chiamavano interventi permanenti intrusivi ed ostruttivi sul soggetto), con cui era possibile distruggere, o distruggere ulteriormente, un bersaglio. I CC dissero che loro non potevano partecipare in prima persona dato che non era un problema di sicurezza, né mascherabile come tale, per cui proprio non avrebbero potuto avere le autorizzazioni politico-istutuzionali. Tuttavia, come favore tra ex-colleghi, e come amici della stessa area larga, quella della sbirraglia militare e para-militare, misero in contatto la Sicurezza della Mozzarelli coi consulenti accademici dei CC, cogli psichiatri dei CC coinvolti nel terrorismo di Stato. La Sicurezza della Mozzarelli fu invitata, ma era già nell’orientamento della famiglia Mozzarelli, ad usare interfacce, per cui operare non direttamente ma tramite una qualche agenzia di investigazioni private con connessioni sia in Italia e nel Ticino che a sua volta coinvolgesse altri per gli interventi permanenti intrusivi ed ostruttivi sul soggetto, sì che nessuno fosse mai potuto risalire ai mandanti, per quanto agendo senza copertura di Stato fosse ancor più prudente andarci leggeri sì da evitare aperte illegalità che polizie non potessero non ignorare. Insomma, dissero i CC, se la volete irritare un po’ perché è una già irritabile è diverso dallo stalking che è reato, o dall’incitamento al suicidio, o dal danno psicologico, che possono essere reati pure in Svizzera. “Una cosa è se una persona la conosce le telefona di giorno e le dice cose più o meno normali e poi lei sta male, altra se uno sconosciuto la chiama nel cuore della notte... Ci siamo capiti?!” disse il Colonnello alla Sicurezza della Mozzarelli. “Vi mettiamo in contatto con nostri consulenti solo per cultura vostra. ...Se mai qualcuno ci attiva perché ci sono reati, non possiamo far finta che non ci siano, se ci sono veramente... Non sono cose di sicurezza dello Stato dove obbediamo a ordini politici e NATO e dove ci sono coperture per cui possiamo  operare con più libertà. Qui sono cose vostre e noi non c’entriamo. ...Anche i detective privati hanno licenze ma per muoversi nell’ambito della legge, non contro d’essa...”  

L’operazione iniziò per la separazione, poi divorzio, sebbene già allora i Mozzarelli stessero pensando alla Sacra Rota. Vi ricorreanno solo alcuni anni dopo. Quando la Sacra Rota s’era decentrata coi Tribunali Ecclesiastici regionali.

Avvocati, e loro psichiatri, di Rinaldo Mozzarelli e famiglia d’origine, stesero delle consulenze tecnico-legali contro Valeria come supporto alle procedure di separazione. Interrogarono pure i figli, lo faranno in continuazione, per avere elementi contro. Le stesse cose, ogni volta riaggiornate, serviranno per il divorzio e, poi, per il Tribunale Ecclesiastico. La Sicurezza della Mozzarelli, cogli psichiatri accademici dei CC terroristi, ed in contatto cogli avvocati di Rinaldo Mozzarelli, si attivarono per colpire Valeria. Un gang-stalking vero era impossibile dato che senza copertura di Stato non potevano coprire tutta la vita di Valeria. Ma neppure occorreva. Per evidenziare, o simulare, che la stessa avesse gravi problemi di dissociazione dalla realtà e di reinterpretazione, ristrutturazione, psicotica della stessa, era più che sufficiente colpirla, destabilizzarla ulteriormente, nella sua abitazione. Non potevano usare strumentazione militare perché i CC, non essendo ufficialmente coinvolti, non potevano fornire strumentazione NATO da guardonaggio. Non era neppure essenziale, essendo Valeria già allergica a un po’ tutto. Anzi, proprio perché era allergica a tutto, bastava qualche colpetto per renderla super-isterica. Non avevano ben chiaro se e come usare legalmente ciò, ma erano ben decisi ad operare in questa direzione, nella direzione d’un attacco diretto a Valeria. Asti vari di Rinaldo e di vari Mozzarelli si mascheravano dietro supposte esigenze legali. 

Gli obiettivi erano due, separazione, e divorzio e Sacra Rota, da un lato, e la guerra per la conquista dei figli, dall’altro. La separazione e poi il divorzio stavano già assegnando i figli alla madre e, tuttavia, i Mozzarelli speravano sia che ciò non avvenisse che di poter creare le condizioni per rivedere quelle decisioni. I figli si rendevano conto che la madre, pur mascherandosi, un po’, fosse in realtà allergica a tutto e a tutti, percependo qualunque rumore od atto, anche i più casuali e non-preorganizzabili, come un attacco a sé. Anche il padre aveva le sue fisse in altre cose. Un paranoico depresso ed accidioso, pur dietro una freddezza pseudo-aristocratica.  

Per cui, la Sicurezza della Mozzarelli, cogli psichiatri consulenti dei CC (ma ora usati, affittati, da privati per fini privati), e con contatti con gli avvocati, si occupò della cosa già all’epoca della separazione. Poi continuò. Contattarono un’agenzia di investigazioni privata piuttosto grossa con ottime connessioni sia a Milano che nel Canton Ticino.

Quando lui, Rinando, abitava ormai praticamente altrove, un paio di detective dell’agenzia privata, ben istruiti sul da farsi a livello bassamente operativo, facendo credere di essere dei Servizi, pur mostrando tesserini da detective privati, dopo essersi assicurati la copertura informale di militari e sbirri sia italici che ticinesi (dato che Valeria abitava nel Canton Ticino), che avevano già sensibilizzato con contatti di ‘amici’ e ‘donazioni’, andarono a parlare con l’amministratore del palazzo dove Valeria abitava. In pratica, dovevano solo, o soprattutto, avere la sua cooperazione perché Valeria andava molestata per evidenziare che stasse male. L’avvocato era stato previamente contattato tramite altri avvocati, tanto per tastare il terreno, ed avevano già verificato che era cooperativo.

- “Siamo qui in veste non ufficiale... ...Non ci manda nessuno. È una questione delicata. Siamo amici del Comandante della polizia... Ma siano qui di nostro. Anche in Italia, siamo amici del Colonnello dell’Ufficio Speciale CC... Se vuole chiedere le nostre referenze non c’e problema. Del resto, qui, il fitto, viene pagato dalla famigli Mozzarelli, dato che la signora... Non ci manda la famiglia Mozzarelli. Anzi loro proprio non ne sanno nulla. È che a volte si creano delle situazioni... ...Diciamo che ci mandano degli amici dei Mozzarelli, dei soci, senza che i Mozzarelli lo sappiano. Sono delle persone così religiose... È che tutti si sono resi conto che la Signora se ne è approfittata. Non aveva nulla ed ora di trova piena di soldi solo perché... ...Ha usato le sue doti femminili. Quando il marito s’è accorto che la Signora dava evidenti segni di squilibrio non c’era più nulla da fare. Poi sono arrivati i figli. Lui sperava di... ...Hanno cercato di farla curare. Me lei non ha voluto saperne. Lo avete visto come è assertiva, quasi arrogante. A lei una vita ritirata, in casa, stava stretta. Mentre il marito è uno così quieto, tutto lavoro e famiglia. Alla Signora la cosa stava stretta... Si sono ormai separati anche se le pratiche sono ancora in corso. ...In realtà, la Signora aveva altri fini. Quando ha detto sì di fronte al prete pensava solo ai soldi ed alla bella vita. Lei viene da una famiglia modesta, d’operai. I Mozzarelli lavorano duro. Non sono i tipi buttino i soldi dalla finestra. Si privano anche per loro stessi. Eppure la Signora ha sempre avuto tutto e pur di più. È chiaro che ci si trovi di fronte ad un caso umano, ...di un matrimonio mai veramente esistito. Lei è un’arrivista e, pur di raggiungere i suoi fini, di soldi, non di una vera famiglia cristiana, aveva nascosto tutto del suo passato. Non è mai stata bene. È instabile... È un pericolo per quegli stessi ragazzi. Ha visto che bei e bravi ragazzi. Vanno protetti. Noi abbiamo tutte le licenze come investigatori privati, anche se veniamo dalla sicurezza dello Stato. ...Ci conoscono tutti... Dobbiamo sorvegliare che... ...Che non succeda nulla che possa urtare i ragazzi. ...Lo vede che la Signora è giovane ed esuberante... ...Che faccia le sue cose distante dai ragazzi che le sono stati affidati, i futuri proprietari della Mozzarelli... Guardi, le possiamo dare 20'000 franchi svizzeri come onorario introduttivo, se le sembra equo. Noi abbiamo tutte le licenze. Dobbiamo solo controlare che i ragazzi siano protetti. Appunto, siamo qui per proteggere loro e null’altro. Sempre se le sembra equo, le possiamo dare un 3'000 franchi al mese, due mila a lei e un massimo di mille, se può bastare, per..., perché ci sarebbe da sensibilizzare la portineria per... ...Nulla di illegale, si tratterebbe magari, ...le possiamo dare istruzioni più precise... ...Nulla di illegale... La Signora, anche se cerca di mascherarsi, ha sempre avuto dei problemi. Si tratta di... Sì, si maschera ma è una che reagisce a tutto anche a quello che non esiste. Ci basta raccogliere prove, se mai fosse necessario, che non ci sta coi nervi. Abbiamo già testimonianze e perizie mediche. Ma occorressero altre prove... È un pericolo per quei ragazzi. Lo sa come sono i giudici. I figli li affidano sempre alla madre. Lei è una grande attrice. S’è fatta la parte della perseguitata, dell’incompresa. I giudici magari faranno finta di crederle. Noi dobbiamo solo essere sicuri che non sia un pericolo per i figli. Ci basta solo... ...Ce l’hanno pure consigliato gli ambienti delle forze dell’ordine... ...Senza commettere alcun reato, ci basta... ...neppure enfatizzare, ...appena appena ...vedere come la Signora reagisca e dei normali rumori da edificio. È come un metterla alla prova proprio perché non vorremmo che divenisse pericolosa per i figli. Una persona normale non ci fa caso ai rumori. Invece la Signora... Per cui dovremmo metterla alla prova che non divenga un pericolo per i figli. ...Una portinaia con famiglia, c’hanno detto le forze dell’ordine, è l’ideale per magari pulire leggero leggero la mattina prestissimo o a notte fonda. Senza violare le norme sul silenzio, è normale che anche di notte si tiri un’acqua, si chiuda o si apra una porta, si dia una spazzata. Vedrà che lei, che è proprio tesissima, salta subito sù ed ecco che la portinaia e la stessa amministrazione possono divenire dei testimoni se la Signora divenisse un pericolo, per sé, per i figli e per gli altri. ...Sono cose scientifiche. Ci sono eminenti accademici che lavorano per le forze dell’ordine. La possiamo mettere in contatto con loro per combinare questi piccolissimi interventi, del tutto normali e legali, oltre che dirle noi... Solo per mettere alla prova, per essere sicuri che non ci siano pericoli per i figli. ...I soci della ditta vogliono bene alla famiglia Mozzarelli... Danno lavoro a tante persone, fanno del bene... ...Sono procedure correnti, quando ci si trovi di fronte a chi si faccia beffe delle giustizia pur avendo dei chiari disturbi e magari pure delle propensioni criminali anche se ben nascoste. Dobbiamo proteggere quei due ragazzi, i futuri capi della Mozzarelli. I Mozzarelli, sia il nonno che il padre dei ragazzi, sono troppo buoni. ...In azienda, gli amici, ...sono degli amici generosi che hanno chiesto i nostri servigi... La Mozzarelli è una grande azienda sociale, dà lavoro a tanti, fa del bene, crea ricchezza...”  
  
L’avvocato-notaio, tale era l’amministratore, ascoltò attento. Erano coperti. ...Si sarebbe comunque fatto confermare dal Comandante... Gli davano soldi. Eppoi mettere alla prova che una stia bene non è mica un reato, né un peccato, s’era detto. Quella lo aveva pure trattato un po’ dall’alto in basso. Con quell’aria da troia era pure una di quelle che non gliel’avrebbero mai data. Ma anche gliel’avesse data o gliela desse, le troie passano ed i soldi restano. Non è che lui, con la sua professione, potesse dire di nò a dei miliardari. Certo, gliel’avevano contata, ma era evidente che quelli erano agli ordini diretti dei Mozzarelli e che avevano bisogno di lui come copertura ed intermediario. Anche lui avesse detto di no, si sarebbero messi d’accordo direttamente con la portinaia o con dei vicini... I soldi gli avevano offerto erano più che equi. Avesse avuto altri costi, poteva pure chiederne di più. Alla fin fine che dovevano fare?! Far sì che una pazza mascherata di smascherasse...

Per cui accettò:
“...È nostro dovere sociale cooperare con le forze dell’ordine. Devo solo controllare che non ci siano problemi ma non vedo ostacoli. ...Se è solo controllare che una stia bene in salute... ...In fondo è pure per il suo stesso bene... Del resto si tratta di proteggere due ragazzi di una famiglia a modo, a modissimo. La portinaia farà quello le diciamo. Sennò ne possiamo trovare un’altra, se vuole andarsene. Se poi voi avete tutte le autorizzazioni... Io posso dare ordini alla portinaia. Per il vostro mestiere, lo sapete voi quello che dovete e potete fare.”

Era l’inizio, pur senza strumentazioni illegali militari, di un ordinario gang-stalking illegale e demenziale privato, pur con qualche informale copertura di CC speciali e cantonale. In procura di quelle cose non se ne occupano, le archiviano. Se una insiste colla polizia, la mandano sotto cure psichiatriche. A meno che proprio non scoppi un caso. Ma anche lì, si sarebbe trattato, in quel caso, di uno stalking privato per cui né CC né polizie cantonali ne sarebbero stati coinvolti. In fondo loro non facevano nulla. Erano dei privati che agivano da soli e per fini loro, in apparenza solo di legittima sorveglianza. CC segreti e comandanti potevano consigliare a magistrati di lasciar perdere, si fosse mai attivata qualche procedura giudiziaria. Ma anche un magistrato fosse voluto andare avanti, a loro non sarebbe costato nulla arrestare detective privati e mandanti, se ricevuto l’ordine.     

All’avvocato-notaio-amministratore arrivarono altri soldi oltre a quelli promessi. Gli psichiatri accademici dei CC servivano per dare un manto di scientificità e per deresponsabilizzare sia gli investigatori privati e che gli amministratori che facevano da interfaccia diretta con portinaie ed altri inservienti per forme di tortura bianca. A portinaie ed inservienti fu detto che ci si trovava di fronte ad una pazza che si mascherava per cui andava smascherata, “per proteggere i ragazzi”, naturalmente. Per far ciò, costoro venivano mandati a dare colpetti, colponi, chiudere ed aprire porte, ascensori, finestre, sposare oggetti, anche in orari altrimenti non avrebbero dovuto lavorare, in aree udibili da Valeria, confinanti col suo alloggio. In cambio avevano dei soldi extra.

Quando Valeria capì che nel palazzo c’era qualche strano traffico, e non solo i rumorii ordinari di lei era da sempre allergica, fece installare sistemi di sorveglianza e pure telecamere esterne, fuori dalla sua porta, che prima le autorizzarono, poi le rimossero. I detective privati fecero anche in modo di farle sparire memorie di massa con registrazioni, dunque possibili prove di traffici strani nell’edificio. Porti a riparare e cose spariscono. Può essere il caso... Siccome il caso non esiste, se una cosa sparisce è fatta sparire. Una spende fior di quattrini in dispositivi di sorveglianza. L’amministratore ne autorizza l’installazione. Poi tutto le viene scassato “perché una vicina ha detto che era contro la sua privacy”. Mica le telecamere di Valeria guardavano in casa della vicina, guarda caso impiegata italiana al Consolato italiano di Lugano

Separazione, divorzio, poi Tribunale Ecclesiastico. L’operazione di destabilizzazione (o destabilizzazione ulteriore, vista la già ipersensibilità ai rumori ed agli atti altrui) ed annientamento andò avanti per almeno un sei-sette anni negli anni 2000 e oltre.  

Quando Rinaldo ottenne l’annullamento del matrimonio dal Tribunale Ecclesiastico (dopo 17 anni dal matrimonio religioso), anche grazie ai materiali dati informalmente dagli investigatori privati e dagli amministratori dove Valeria alloggiava, divenne meno pressante starle addosso. Ma ormai la macchina era lanciata e con qualche colpetto si teneva Valeria sotto pressione in aggiunta alle psicosi che intanto Valeria si alimentava già da sola.

Anche quando i figli ebbero la conferma, dalle confessioni di una stalkizzatrice, fin dall’inizio pentita e poi dimessasi e confessa, che subito crollò e si licenziò, che v’erano delle cose organizzate nel luogo di residenza abituale a Lugano, ben lo vedevano che, al di là di quello, Valeria era iper-irritabile di suo, dunque ben oltre quello raccontato dalla portinaia pentita. Se le passava un aereo sulla testa, ci stava male e diceva che era organizzato contro di lei. Quando poi incontrò la letteratura sul gang-staling e sul mind-control, Valeria se le bevve tutte (soprattutto la consistente parte di quella letteratura che, a partire da una base vera, è creata da Polizie Segrete per screditare i loro bersagli) e cominciò a scrivere ed a produrre video di fatto di autodiscredito riferendo di complotti satanici e sobbalzando irritata, e con commenti accesi, ad ogni rumore casuale di strada del momento. “Sono sicura! È tutto fatto contro di me! L’ho letto! Dunque ho la conferma sicurissima che ho ragione ...perché l’ho letto! Tossiscono, si vestono d’un certo colore, si soffiano il naso, si grattano la pancia perché così mi distruggono!” Tautologico. A chi pensi ed agisca sotto l’effetto di una psicosi capita quello che aveva previsto sulla base della psicosi stessa. Per cui, il soggetto si conferma e peggiora nel proprio avvitamento dicendosi di essere sano, sanissimo. La psicosi uccide ogni senso critico. Quello che magari viene fatto intenzionalente non lo si vede. Si vede, nel contempo, quello che non esiste.

I figli non osano contraddirla, anche per cose super-evidentemente senza senso, per cui maturano un senso di latente disagio verso di lei, disagio che si esprime con commiserazioni cercano ovviamente di non farle vedere. Del resto hanno mille agi, come Mozzarelli, e presto saranno fuori casa. 

Non ci sono solo gli interventi a livello di amministratori e di portinaie. I detective, con la Sicurezza aziendale, hanno definito varie forme di controllo, oltre alla tortura bianca. Ovviamente, sono state contattate domestiche e bambinaie. Non costa molte energie contattare occasionalmente anche altri, parenti e simili, e ciò lo possono fare anche dei Mozzarelli senza il bisogno di coperture di Sicurezze aziendali e agenzie private. Anzi, piuttosto imprudentemente, dei Mozzarelli sono entrati in contatto diretto con la portinaia si occupò di forme di tortura bianca per sei anni, contro Valeria ovviamente, agli ordini diretti dell’amministratore dell’edificio, e pure, appunto, piuttosto imprudentemente, in contatto diretto anche con una cognata di Valeria, una Mozzarelli.   

Il solo fatto di chiedere informazioni o di buttare lì qualche mezza frase può attivare dei meccanismi contro chi sia già sotto altri attacchi, per quanto, in queste situazione private (senza interventi di Stato), o non ci siano conseguenze o ci siano, spesso, quasi solo quelle il bersaglio si crei per questo ridotto “linciaggio sociale” del tutto privato dunque limitato. A domestiche e bambinaie possono essere chiesti, se esistono le condizioni, dei piccoli atti di disturbo per quanto chi chieda non può essere sicuro la contattata non riferisca all’eventuale bersaglio.

In altri contesti, un ufficiale di Polizia Segreta può, anche solo implicitamente, minacciare. Un detective privato può solo sperare gli vada bene. Idem un amministratore. Può trovare una famiglia di portinai che si faccia mobilitare e si attivi pure per mobilitare altri. Oppure può trovarne una che, iniziato di malincuore, dopo tre mesi sia scoppiata e dia il preavviso per non superare i sei mesi. ...Perché sono portinai timorosi... Altri potrebbero pure fare causa contro il datore di lavoro per aver loro chiesto atti di turtura psicologica contro un’inquilina del palazzo.

Fosse gang-stalking di Stato, ci sarebbero squadre di irregolari nel palazzo, i portinai potrebbero essere al massimo accessori e, anche fossero integrati nelle squadre di gang-stalking d’edificio, non renderebbero contro all’amminstratore del palazzo che se ne starebbe defilato. Nel gang-stalking di Stato, uno della squadra del gang-stalking rende conto quotidianamente, per telefono, all’ufficiale della Polizia Segreta responsabile dell’operazione. Gli amministratori ed i portinai danno copertura ma non sono nelle squadre del gang-stalking salvo qualche caso eccezionale come secondo lavoro in aggiunta il primo. La portinaia che fa ‘gli straordinari’, e che rende conto all’amministratore, impica uno stalking privato, dunque inevitabilmente limitato.     

Valeria appena aveva letto del complotto universale massonico-demoniaco e totale contro il bersaglio, sebbene nel suo caso ci fosse poco di davvero totale, aveva abbracciato la nuova causa. Gran fikona e seduttiva, si era auto-nominata condottiera dello smascheramento del Demone.  

Collaboratori ed amici, o benevoli per cui non ossavano contraddirla, o perché sensibilizzati dai Mozzarelli, la incoraggiavano nel suo porsi alla testa della causa e come smascheratrice dei torturatori. Ovviamente, se siamo sotto l’effetto d’un... ...d’una qualunque cosa, apprezziamo chi ci incoraggi mentre disprezziamo chi, anche solo in modo indiretto, inviti ad analizzare tutto con cura. Era quello che faceva Valeria.

La PNL è ottima, se la si sa usare, contro ansia e fobie. Si deve ristrutturare la realtà, che in genere non è cambiabile, in modo da liberarsi dalle paure e fobie che essa genera nel soggetto. La terapia dei disturbi si fonda sulla ristrutturazione, con apposite originali strategie, degli schemi il paziente ha di sé stesso, delle altre persone e delle situazioni o eventi che autoalimentano le sue paure. A meno che la realtà non sia artefatta, questo basta. Anche quando essa sia artefatta, ciò aiuta. In pratica, la ristrutturazione di successo fa a pezzi i meccanismi d’avvitamento e autogenerazione degli stati negativi. La ristrutturazione non si inventa realtà. Fa a pezzi i meccanismi d’invenzione di realtà. Non è mistificazione od automistificazione.

Se va a Milano e s’imbatte in tram freddi e gelidi, inevitabilmente rumorosi lavori pubblici,  semafori che non divengono immediatamente verdi quando lei arriva, ecco che tutto ciò viene realizzato contro di lei e solo contro di lei, magari perché la sindaca è coinvolta nel gang-stalking contro Valeria. ...Così lei legge le realtà... La PNL è utilissima, per esempio, per liberarsi da queste visioni del tutto artefatte. Perché se il bersaglio aggiunge a quello gli fanno, quello che s’immagina arbitrariamente, dunque che si fa da solo...  

Se qualcuno tossisce, si raschia la gola, ciò è, per lei, fatto intenzionalente per molestarla. Anzi sono segni convenzionali per indicare che lei è un bersaglio d’una cospirazione universale. Idem le luci stradali che notoriamente ronzano. No, le fanno ronzare per lei e solo per lei. Se una porta di casa cigola, un’acqua aperta fruscia, un elettrodomestico si rompe, tutto avviene preordinato ed a comando contro di lei. Se quando passa, ci sono porte di auto che sbattono, qualcuno butta l’immondizia nella pattumiera, motori che ruggiscono, persone e veicoli che la precedono, seguono o incrociano, ticchettio di tacchi e scarpe sui marciapiedi, persone con capi di abbigliamento di colore rosso od anche d’altro colore, se una vetrina ha del viola ma pure altri colori, occhiali da sole (a parte i suoi e quelli dei due figli), aerei che sorvolino i cieli, cani che abbaino, sirene di polizie ed ambulanze, auto ed altri veicoli che suonino o di cui scattino gli allarmi, perfino guidatori che mettano il braccio fuori dal finestrino dal caldo (come molti correntemente fanno), qualunque rumore che inevitabilmente la irrita, ecco che si dice e scrive su facebook che è tutto orchestrado da una centrale operativa che la segue ovunque vada, la irrita e colpisce, per molestarla, farla dubitare di sé stessa, annientarla, in una parola.

Ci sono centrali operative che seguono anche dappertutto il bersaglio, per bersagli veri, i bersagli di Stato, per sapere dove si trovi o dove si trasferisca (e dunque attivarsi per redergli la vita impossibile), ma non per questi milioni di fobie quotidiane che sono autogenerale ed autoalimentate.

Per non parlare se una porta di casa faccia il minimo cigolio o rumore, un rubinetto sgoccioli, il pavimento superincerato la faccia scivolare, delle formiche od altri insetti appaiano da qualche parte, un semaforo divenga giallo e rosso o non divenga subito verde, incappi in folle da cui si sente subito oppressa, un inserviente d’albergo scopi le foglie del parco od innaffi i fiori, ci siano certi numeri o colori sul cibo comprato al supermercato od altrove, un capo d’abbigliamento abbia un qualche segno o colore di cui non sappia trovare l’origine, ecco che è sempre e solo la stessa centrale operativa che orchestra tutto a comando. Lo stesso se, impaziente, lei passi col semaforo rosso ed abbia un incidente, se le scoppi una gomma o se qualche veicolo le tagli la strada mentre lei guida: sono attentati alla sua vita. ...Ovviamente pure se resta senz’acqua calda la sera od il fine settimana, cosa che certo può anche essere provocata e che comunque, in edificio d’uffici, magari è chiusa per non gravare sugli altri, mentre se una abiti in edifici abitativi, non è solo contro di lei. Seppur, tanto più quando si abbiano vaste disponibilità di fondi, non sia forse difficile comprasi quei dispositivi elettrici piccoli piccoli (che non sono neppure costosissimi) che si installano immediatamente prima della fuoriuscita dell’acqua e la fanno divenire bollente o come si crede (sono regolabili) al passaggio senza bisogno di grandi boiler. Non ce l’hanno contro Valeria solo i terreni ma pure agli inferi, o forse soli gli inferi lei creda. Lei dichiara che ci sono sette esoteriche e sataniche, demoniache, che l’hanno scelta come bersaglio. Tutto, nella visione di Valeria, è controllato da una centrale operativa col compito di annientarla. In effetti, suscettibilissima e nervosissima, non ve ne sarebbe bisogno. Si crea già tutto ciò di cui ha bisogno. Per il gang-stalking di Stato ci sono centrali operative per distruggere il bersaglio, ma non funzionano a quel modo.

Ora lo sa, è sicura! Lo ha letto nei libri fatti scrivere dalle polizie segrete sul gang-stalking per ingannare i veri bersagli del gang-stalking di Stato creando, nei più psicolabili, psicosi che facciano loro credere di essere sotto attacco anche quando non lo siano. Valeria, abbeveratasi in quel merdame liquefatto contrabbandato come verità sul gang-stalking, è ora certa, certissima. Lei è un bersaglio del peggiore gang-stalking.

Sta di fatto che, contro di lei, nessuno usi apparecchi militari per la tortura bianca d’appartamento (le hanno organizzato delle cose limitate per cui, dunque, di tipo privato, non di Stato), che nessuno l’ostruisca sul luogo di lavoro, né la segua per il gang-stalking quando vada, per periodi, in altri appartamenti o hotel. Allora s’è creata che se uno per strada si tocchi la pancia sia per molestrala, se altri hanno arie che a lei non piacciano, transitino o siano negli stessi luoghi dove lei è per darle noia.

Il gang-stalking che è solo di Stato, e che copre luoghi abitativi con la tortura bianca, e luogi di lavoro, studio e frequentazione abituale per un’ostruzione totale del bersagio, non funziona a quel modo. Semplicemente, le Polizie Segrete non hanno i mezzi per, né la necessità di, operare per strada. La tortura bianca in casa, per renderla invivibile con rumorica finalizzata e con strumenti per vedere dettagliamente i bersagli attraverso i muri, mobbing ossessivi sui luoghi di lavoro per obbligare alla disoccupazione oltre che alla distruzione psicologica durante le ore di lavoro, interventi in luoghi di studio per vietare la concessione di titoli di studio all’obiettivo, altri interventi, bastano ed avanzano. Non hanno i mezzi, sarebbe pure fuorviante perché allerterebbe l’obiettivo che vogliono convincere della ‘cattiva fortuna’, per interventi per strada. Il gang- stalking è un terrorismo di Stato che evita i luoghi pubblici, limitandosi ai luoghi ed ambienti di frequentazione abituale del bersaglio. Il gang-stalking punta alla manipolazione dell’individuo che deve essere indotto, o vorrebbero indurre, a delinquere per fini malato-delinquenziali decisi dai malati-delinquenti delle istituzioni e delle loro Polizie Segrete, dopo essersi convinto che nulla gli stia succedendo oltre a qualche ‘cattiva sorte’. Il gang-stalking è finalizzato alla manipolazione, all’etero-direzione dell’individuo.

Se per caso, dal gang-stalking, una Polizia Segreta passi ad altre cose, di strada od altre, sono programmi differenti dal gang-stalking. Sono magari cose peggiori, ma pur sempre differenti dal gang-stalking. Seguono procedure differenti.    

Il soggetto ha paura, paure. Attiva comportamenti per ‘combatterle’. Agendo sulla base della paura, invece che con tecniche di pensiero e comportamente laterali, ecco che il soggetto si crea delle sequenze ricorsive che, anziché combattere le paure, le alimentano e rafforzano.

Valeria, da sempre irritabilissima, si consolida un meccanismo ricorsivo per cui ogni irritazione si sedimenta in attesa di una irritazione crescente. Essendo gli episodi d’irritazione centinaia al giorno, nel suo caso... Varie situazioni depressive la rendono ancora più sensibile alle fobie crescenti. Furente contro tutto e contro tutti, si ritira poi in fariseiche preghiere che, a fine giornata, scindono ed assolvono la furente dalla falsa religiosa a posto con Dio e col mondo. “Io sono una santa a posto com Dio e col mondo. È il mondo cattivo che mi aggredisce proprio perché io sono santa.” Ecco che l’isteria crescente viene scaricata sugli altri la irritano e la irritano pure apposta, per problemi loro non suoi. ...Semplice tecnica di deresponsabilizzazione, dunque di crescente avvitamento psicopatico.

Neppure il fariseismo le basta. Sempre più insofferente di tutto e di tutti, con forme di avanzata agorafobia e claustrofobia, Valeria, è alla ricerca spasmodica di un grande sistema che la deresposabilizzi e che deresponsabilizzi anche qualcuno che magari, in modo limitato, l’attacchi davvero per fini suoi. Il gang-stalking (che è solo e sempre terrorismo di Stato) vede un ovvio e massiccio intervento propagandistico delle Polizia Segrete e dei loro accademici d’accatto di supporto che devono rappresentare misteriose forze demoniache che vedono nella testa e negli occhi del bersaglio invece che, come succede nella realtà, usare banali strumenti militari da guardonaggio dettagliato e banali procedure militari per i pidocchi delle generalmente non pagate milizie parallele che non sono strutture stabili ma raffazzonate sul campo a seconda delle necessità immediate dell’operazione focalizzata sul singolo bersaglio. Valeria si getta (e la fanno gettare, visto che suadenti collaboratori e collaboratrici, prossimi e prossime, la sospingono e l’assecondano), più che sul gang-stalking, di cui non è riuscita a capire nulla (per il momento), sulla letteratura che rappresenta come tutto e tutti, assolutamente tutto e tutti, anche un zanzara punga un bersaglio, o supposto tale, come parte di un’operazione governata in modo oscuro da forze ascure. Con questa letteratura paranoico-complottistica, prodotta dalle Polizie Segrete per puro inganno, cui crede o finge di credere, Valeria di assolve dalle sue psicosi esasperate contro tutto e tutti. Il delirio, fondato sull’‘autorità’ di letteratura delirante di Stato, l’‘assolve’ dalla sua irribilità crescente contro tutto e tutti.

La psicosi trova sempre quello che cerca e di cui ha bisogno.

Ovviamente, chi ha interesse a colpirla in modo limitato, per altri fini (che non  gang-stalking; sono solo operazioni di contenimento o liquidazione da parte della famiglia acquisita), l’ha attorniata di persone che non solo non la contraddicono ma, anzi, la incoraggiano in queste sue crescenti psicosi deliranti. Del resto, chi la contraddica anche solo marginalmente, viene da lei subito rimosso. Chi la manipoli, la incoraggi in tutto quello lei faccia, è da lei generosamente accolto. Manipolarla è semplicissimo.  

L’hanno così condotta al delirio aperto, dato che si è auto-nominata leader (consistente con la sua personalità ostentatoria e seduttivo-manipolativa, pur con isteria non appena rifiutata-contraddetta) del “movimento universale” dei gang-stalkizzati e pure con tanto produzione di video deliranti dove massoneria-Illuminati-cabalisti ed Opus Dei (per altri i gesuiti, a seconda da quale letteratura complottistica di Stato siano stati influenzati), tipiche calunnie anti-semitiche ed anti-germaniche di chiara origine inglese and anglofona!, sono coloro che gang-stalkizzano i bersagli non si sa come scelti.

E quelli e quelle che riferiscono di essere bruciate da misteriose radiazioni, e parte sono di certo oggetto di altre strane operazioni torturatorio-distruttive di Stato? Son cose possono essere fatte solo con sofisticate apparecchiature militari che solo Stati, governi, apparati militari posseggono e controllano. Così come per un pur limitato gang-stalking privato, o ci sono prossimi ricchissimi, o nessuno ha i mezzi per organizzarle. 

Un movimento dei gang-stalkizzati non può comunque esistere perché qualunque struttura (non solo i siti creati direttamente od indirettamente dalle Polizie Segrete per produrre propagande ingannatrici), qualunque forma organizzativa, verrebbe subito controllata e eterodiretta da Polizia Segrete che hanno solo l’interesse ad incoraggiare tutti gli psicotici furiosi ed ancora più interesse a sceditare in tutti i modi chiunque accusi le istituzioni statali che, in queste cose, operano attraverso le loro Polizie Segrete. Che è quello già fanno con suadenti siti con cui inondano internet di video tanto seduttivi quanto falsi, oltre che di letteratura varia. La passione ad abbracciare psicoticamente qualunque comoda [finta] soluzione, fa poi sì che, per proliferazione ed autoproliferazione da parte di finti e veri gang-stalkizzati, le menzogne demenziali prodotte dalla Polizie Segrete inondino internet e gli stessi siti e forum (idem i gruppi di fb che non sono altro che forum) sul gang-stalking.   

Per cui, hanno decisamente più potere di contrasto e reazione alcuni solitari e che evitino accuratamente e denuncino le psicotizzazioni operate dai governi e dalle loro Polizie Segrete (per occultare il loro terrorismo di Stato e di Stati) per ingannare i bersagli ed anche chi bersaglio non è ma abbocchi e si convinca di esserlo, ...oppure chi, pur bersaglio di qualcosa, si faccia ingannare e convincere di essere bersaglio di altro.  

Dunque, qualcuno della famiglia acquisita, non ho solo ha organizzato qualche limitato stalking contro Valeria, ma l’ha incoraggiata, tramite persone a lei vicinissime, sia nelle sue ossessioni che nelle sue nuove attività come leader auto-nominatasi di un inesistente movimento dei gang-stalkizzati. La famiglia Mozzarelli risparmia un mucchio di soldi, dato che Valeria si ossessiona e si discredita da sola. In aggiunta, Valeria, quando non serva più, visto che i figli sono ormai grandi e sulla soglia di lasciare casa per qualche università, può essere facilmente interdetta ed internata, mai qualcuno volesse. Basti far valutare, anche dalle fonti più benevole i deliri dalla stessa scritti e prodotti. ...Sempre che qualcuno della famiglia Mozzarelli si stufi ancor più della stessa... Seppur anche i Mozzarelli non è che siano onnipotenti ed i vari geni della stessa, a cominciare dal grande Rinaldo, non è che siano poi così geni.

Da un lato, Valeria ha consolidato le sue fobie assolvendosene come esse fossero una reazione del mondo contro di lei, dall’altro ha e sta variamente somatizzando il suo disagio e col condimento di varie evidenti manifestazioni ipocondriache. L’ipocondria ha ulteriori effetti devastanti. Lo stesso aver vissuto il travaglio di una persona gravemente malata colloca il soggetto predisposto nella continua apprensione di interpretare ogni sua piccola alterazione organica come un indicatore di una presunta grave affezione. Ciò che provoca ulteriori alterazioni fisiche e mentali innescando e mantenendo in vita autonomamente l’interazione mente/corpo. L’ipocondria, come le psicosi, necessita di malattie che alla fine si produce. Valeria aveva seguito con partecipazione il cancro e decesso del padre. Fu proprio in quel periodo che conobbe e si fece il Mozzarelli, e le sue sindromi si aggravarono, irreversibilmente fino ad oggi, proprio in quel periodo.

Quando, molto dopo, entrò in contatto e finì sotto la suggestione di tutta la letteratura ingannatoria para-governativa sul cosiddetto “mind control”, Valeria fu negativamente suggestionata da tutto. Tra l’altro, ciò avvenne pure, per esempio, relativamente ad innocue foto termografiche ma presentate, nell’ingannatrice letteratura para-Polizie Segrete militari, come sicura evidenza, prova decisiva, che i bersagli avessero, inseriti nel corpo, dei chip attraverso cui venivano seguiti, mentalmente condizionati ed eterodiretti, e torturati. Torture a distanza con radiazioni non necessitano di chip inseriti nel corpo, per quando chip per localizzare o per altro possano essere stati inseriti su taluni. Anzi, ci sono organizzazioni che campagnano perché, nel prossimo, futuro tutti abbiano inseriti chip con le funzioni più diverse, in pratica un’ulteriore miniaturizzazione di strumenti di localizzazione-identificazione (quali sono i telefonini, oltre ad essere telefoni) ed altri, di pagamento-finanziari inclusi. 

La propaganda ingannatrice di Stato e di Stati ha diffuso foto termografiche di volti e corpi e poi ha “venduto” a soggetti suggestionabili che esse avrebbero dimostrato terribili torture e l’essere portatori di chip. Gli psicopatici hanno abboccato in massa. La foto termografica mostra solo le varie temperature delle varie parti del corpo. Non rileva chips. Rileva semmai affezioni o meno come respiratorie ed altre.

C’è chi pure chi ha pubblicato foto di normali chip corporei (possono essere usati per animali come per persone), presentandoli come chip di tortura. Gli soliti psicotici si solo lanciati in esclamazioni d’esecraziome. Idem quando qualcuno ha pubblicato frammenti d’osso ed ha raccontato che eran chip per turtura estratti da qualche bersaglio di quel genere d’operazioni clandestine. Tutti gli, o molti degli, psicotici e lobotomizzati (non certo gente con un minimo si razionalità e di pensiero critico), hanno visto in quei frammenti d’osso, nervi, grasso, che potevano essere stati presi in qualunque macelleria od anche raccattati come sassi o minerali dei colori giusti, degli orribili strumenti di tortura estratti da un bersaglio orrendamente torturato. “La prova decisiva che...”

Valeria, ovviamente, abboccò subito. Abbocca sempre a tutto, tutto deteriore, per psicotici, non ad un minimo di pensiero critico. La sua reazione isterica a qualunque invito al pensiero critico, ed alla valutazione critica dei vari materiali diffusi (in genere solo delle fregnacce per malati di mente, per aggravarli), è che chi invita al pensiero critico sia complice dei ‘perps’ (termine ingannatorie per non dire che sono Polizie Segrete mobilitate da governi che, a loro, volta mobilitano, per il gang-stalking, pidocchiume occasionalmente reclutato) e un malvagio che preferisce demolire il bersaglio, “la vittima”, anziché sostenerla. Tautologia da psicotici per cui, se inviti a riflettere, diventi un nemico da combattere.

Sotto la suggestione di persone a lei vicinissime, Valeria se è perfino fatta foto termografiche, e ha pubblicate, e s’è convinta si avere impiantati chips, e lo ha pure raccontato, seppur in forma dubitativa (dubitativa-positiva, non escludente), di avere probabilmente vari chip rilevati (dice lei; ma nelle foto non v’è nulla) proprio dalle foto termografiche. Vaneggi psicotici, che qualche eventuale malintenzionato della famiglia acquisita, od altro, può facilmente usare contro di lei. Se uno ha rilevato chip se li può facilmente far estrarre. I chip vengono sparati sottopelle con delle pistole apposite. Possono essere facilmente estratti. Se invece, non li si hanno, ci si inventa che siano in punti impossibili del corpo. 

Sotto l’effetto di tutte le sue fobie, ‘confermate’ ed esalatate dalla letteratura prodotta e diffusa dalle Polizie Segrete proprio per screditare, diffondendo psicosi, le operazioni vere di terrorismo di Stato, i veri crimini di Stato, Valeria a volte è scesa per strada, ha fotograto tutto e tutti in rapida successione, ed ha intepretato qualunque persona, veicolo (anche pubblico) ed evento come parte di un piano unico di gang-stalking contro di lei. ...Foto di passanti casuali, di automobilisti casuali, di lavori pubblici, di autobus etc.!!! Altri psicotici la hanno confermata nelle sue psicosi con commenti di approvazione dove qualunque poveretto casualmente intrappolato in una delle sue foto occasionali veniva visto come un gang-stalkizzatore professionista sebbene apparisse una solo volta e la Valeria non lo incontrasse o rilevasse mai più. Non a caso, le Polizie Segrete hanno diffuso la teoria per psicotici per cui il bersaglio di un’operazione di gang-stalking verrebbe diffamato con sms o che con sms vengano, in pochi secondi, convocati decine e centinaia di miliziani che si esibiscono, per strada (con le cosiddette sceneggiate all’aperto), in aggressioni psicologiche al bersaglio, la ‘vittima’, ...che vive anche le nuvole, la pioggia ed il sole come provocate da una sala operativa per molestarlo ed annientarlo!!! Le Polizie Segrete fanno certo di peggio ai loro veri bersagli di gang-stalking, ma innanzitutto non operano a quel modo. Inoltre, non sono in grado di imbastire scenari di strada, sceneggiate all’aperto, contro uno che si muova casualmente. Ed, in genere, è al di fuori dei loro criteri operativi, anche se occasionalmente o per operazioni differenti dal gang-stalking possano fare pure quello e peggio.

Purtroppo per molti, facebook è ottimo solo per chi con esso giocherelli. Chi lo usi sul serio... Le Polizia Segrete lo usano sul serio per chi pensi di usarlo sul serio, oltre che per controllare un po’ tutto e tutti soprattutto col giochetto degli ‘amici’.  

Le tecniche propagandistiche di Polizia Segreta sono semplici. Fornisci una cosa plausibile, o anche del tutto veritiera. Sulla cosa plausibile o vera, monti poi quel che vuoi. Più le spari grosse e le mostri grosse (anche con video e foto che non c’entrino nulla), più le minoranze attive (frazione pensiero acritico) ti vengono dietro. La gente crede quel che già credeva. Se uno voleva già credere che l’11/9 fosse stato un attacco esterno, in genere si beve tutta la propaganda ufficiale. Se uno voleva già credere che fosse un attacco interno, in genere si beve tutta la propaganda contro, anche quella che non mostri nulla di quel dichiara. Il pensiero critico non è mai ascoltato, da nessuno. Non esiste (o son pochi) chi voglia sapere. La massa già sa, sa quel che vuol sapere. È come coi quotidiani e le riviste. Uno compra o legge quotidiani e riviste che dicano quel che ama sentisi dire. Non altre.

C’è chi fornisce le disinformazioni e chi su esse elabori secondo le proprie necessità. Non che strumentazioni tecnologizzate, ed altro, di ogni tipo non esitano. Esistono. È che poi vanno posizionate nel tempo, nello spazio e rispetto ai singoli.

Gli psicotici di dibattono. Vanno dai negazionisti per cui nulla succede (un modo per rassicurasi) a quelli che non riescono a focalizzare quel che succede loro o ad altri ...per cui si dibattono all’ossessiva ricerca di qualunque cosa. Una ti dice di essere colpita da radiazioni esterne, satellitari, e poi va alla ricerca ossessiva di chip nel proprio corpo, per quanto non essenziali. Ottimo verificare se se ne abbiano, non l’ossessione di trovarli assolutamente od inventarseli. Altri sentono voci nella testa, voci di induzioni esterna, “tecnologica”, ed ecco che cercano il chip nel cervello per quanto possano esistere, e molto probabilmente esistano, tecniche meno ingenue che mettere un impossibile chip nel cranio (dovrebbe semmai essere nell’orecchio, forse). Se vuoi fare esperimenti illegali di Stato su un soggetto, come prima cosa ti preoccupi di non essere scoperto per cui eviti, il più possibile, strumentazione fissa e rilevabile. No, troppo difficile per l’ossesso... E così via. Ilare la moda delle foto termografiche per cui le pubblicano e, siccome le foto a quel modo colorate sono suggestive, dicono essere la dimostrazione di essere torturati. Uno spasso! ...Un po’ tragico per chi vi creda...    

Valeria:
- “Suono ai detector, per cui sono sicurissima che mi abbiano impiantato dei chips. Ho acquistato degli apparecchi superprofessionali, a Parigi. Cose che possono permettersi solo i Primi Ministri. Vi mostrerò, nel mio serial di video, che i mostri demoniaci mi hanno inchippato, ...non so bene se nei denti od altrove.”

Astral Voice:
- “Quello che a Parigi vendono per 9'000 euro, negli USA si compra per 2'000 dollari, nel campo di strumentazione del genere!!! ...Sarebbe comunque meglio mostrare il chip e che chip è...”

Valeria:
- “No, anzi, non sono sicura che mi abbiano inchippato, ma com’è allora che appena mi affaccio alla finestra li sento tossire, ovunque vada facciano cose mi irritano, appena guardo facebook qualcuno mi fa apparire la foto di un cane per dirmi, ne sono sicura!, che sono un cane e che sono micro-chippata, o che sono micro-chippata anche senza essere un cane? Ecco, devo avere dei micro-chip da qualche parte!”

Astral Voice:
- “...Eppoi ci sono le tecniche di sensibilizzazione, la programmazione neuro-linguistica (PNL/NLP). Cose serie, ma, appunto perché serie, sono usate, dandone versioni di comodo, per confondere i polli. È che si dovrebbe capire di che si parli. Nessuna sensibilizzazione è possibile ...se uno non è gia sensibilizzato, o se uno non si lascia sensibilizzare. O uno è gia ancorato o nessuno ancora nessuno a nulla. Sono cose che solo il soggetto può fare e disfare da sé stesso, salvo in situazioni detentive e di tortura o semi-tortura fisica. Gli esperimenti e programmi di induzione di Pavlov, differenti dalla PNL, sono su animali in detenzione ed usando torture o semi-torture fisiche...”

Valeria:
- “L’obiettivo di questi programmi è di condizionare i bersagli con emozioni negative collegate a inneschi/ancore come oggetti, colori, movimenti e suoni. Per cui, il bersaglio può essere ferito facendo scattare certi riflessi condizionati. Questa è davvero una violenza brutale.”

Astral Voice:
- “Se non sei già innescato, ancorato, non scatta nulla. Se una è allergica al rosso, od alla tosse, od a tutto, sono ancoraggi-psicosi pre-esistenti. Se poi una lo è da sempre sono cose quasi innate.”  

Valeria:
- “Si applica lo stalking al bersaglio, la vittima, per un certo tempo al fine di condizionarla e di renderla confusa e spaventata.”

Astral Voice:
- “Se ti fanno mobbing sul lavoro, se ordinano al rettore di non darti la laurea ed/od un lavoro, se ti battono le pareti sulla verticale e sull’orizzontale, non c’entra nulla con PNL e ancoraggi.”

Valeria:
- “Ma io l’ho letto! L’ho letto! Usano parole stimolo, tipo diminuitivi/vezzeggiativi con messaggi subliminali studiati a priori...”   

Astral Voice:
- “Che siano studiati a priori, come?, non significa che abbiano alcun affetto ancoraggio-reazione rispetto al presunto bersaglio...”

Valeria:
- “Io l’ho letto! L’ho letto! Reclutano amici, amici di facebook, e li usano, con la PNL, per ferire la vittima occultamente.”

Astral Voice:
- “Se ti dà noia tutto, non occorre reclutare nessuno. Se non sanno cosa ti dia noia, di scritto, non serve mandare nessuno a scrivertelo. Che prima ti creino la noia scritta e poi ti mandino qualcuno a scriverti ciò che ti dia noia... Come ti creano la noia rispetto a qualcosa di scritto?”

Valeria:
- “Io l’ho letto! L’ho letto! È il cyber gang stalking. Mi feriscono in mille modi. Mi mandano email o messaggi con parole stimolo, come Valery o Valerina, o ^_^. Mi dicono ‘Come stanno i bambini?’, anche se sono grandi. Usano lettere minuscole dove occorrerebbero le maiuscole, raddoppiano alcune parole o comunque sbagliano pretestuosamente l'ortografia. Eppoi, mi mandano doppie mails uguali o doppi messaggi o sms. Ed, anche, inseriscono foto con cani e cagnolini per mandare messaggi subliminali. Usano addirittura i propri figli per darmi noia!!!”  

Astral Voice:
- “Come te l’hanno creato l’ancoraggio tra questi ‘simboli’ e sensazioni negative?

Valeria:
- “Non lo so! Non lo so! Ma ho letto che fanno proprio così.”

Astral Voice:
- “Che ad una persona possano dare noia quelle cose lì è un’insensatezza. Se ad una hanno dato sempre noia, il problema è quello: ...che ad una persona abbiano sempre dato noia le cose più banali...”

Valeria:
- “Ecco, invece di sostenere le vittime, sei pure tu un perp. Sì, sei un perp! Un perp! ”

Astral Voice:
- “Parola magica. ‘Perp’. Inventare il termine tecnico ‘perpetratore’ mi sa di uffici militari. Comunque, se a molti piace...”

Valeria:
- “Non può essere un caso. Parlano con me sempre di morti presunte o funerali. Mi dicono che sognano di me che sto per morire o suicidarmi. Parlano di loro amici che fanno incidenti o sono in ospedale. Un’altra dice che deve andare a prendere sua madre che s’è sentita male quando era in vacanza. Persone che quasi non conosco si rivolgono a me parlando di malattie vere o presunte di un loro caro entrando in dettagli davvero eccessivi. È un teatrino orchestrato per infliggermi tristezza. Anziché dire, ad esempio, che il tale ha avuto un’influenza intestinale, ecco che spiegano i sintomi per filo e per segno. Non hanno un minimo di dignità per i loro parenti o persone care! Mancano del tutto di sensibilità! E poi, io non voglio essere analizzata da nessuno. I miei sentimenti sono miei. Nessuno può estirparmeli. Sono in guerra, una guerra fredda. Vedo persone veramente malate che vorrei aiutare!”

Astral Voice:
- “La gente correntemente parla di quelle cose nelle sale d’aspetto, dai parrucchieri, in mille altri luoghi. È una maniera per far partecipi gli altri della propria vita, od anche solo per dire qualcosa. Se ad uno non piace, basta evitare, immergersi in un libro.”

Valeria:
- “No, è chiaro che c’è una centrale unica che li manipola e li manipola per me, per torturarmi. O sono perp di quelle milizie cui aderisce tra il 5 ed il 10% della popolazione ed arrivano loro messaggini che devono dire quelle cose perché IO sono lì. Lo fanno per me.”

Astral Voice:
- “Fantasie, almeno, quelle quantità. Non esistono milizie permanenti. Esistono le Polizie Segrete e chi raccattano nei dintorni per gang-staling od altre demenze e porcate delinquenziali di Stato. Ma si limtano ad interventi occulti d’ostruzione assoluta sui loro bersagli ed alla tortura bianca d’edificio con team che si mantengono invisibili. Ti guardonano con strumenti militari, battono muri e pavimenti, rumoreggiano ossessivi. Ma non si fanno vedere. Questo è quel che fanno contro i bersagli. Sceneggiate o discorsi di strada, pur astrattamente possibili, costerebbero troppo di irregolari, e pure di regolari per organizzarli ed implementarli. ...Astrattamente ed occasionalmente è possibile. ...In pratica, è altamente improbabile.”  

Valeria:
- “Ma io l’ho letto! Io lo so che a me lo fanno e sempre. 24 ore su 24. Me lo fanno dappertutto. Mi stanno sempre addosso. Dopo avere postato un commento o pubblicato una mia foto su facebook, loro intervengono con falsi amici con falsi profili, oppure veri, di loro reclute. Rispondono ai miei commenti mandando foto di morti, o foto di bambine, o di bambole con teste tagliate, o foto di immagini con bocche tappate con cerotti. A volte invece inseriscono foto nei loro profili con sciarpe o girocollo sulla bocca, oppure cambiano la foto di un amico complice con quella di un cane, o inseriscono un messaggio pubblicitario che evoca la stessa immagine. Il messaggio subliminale è ovviamente esplicito. Usano le pubblicità che appaiono sul computer sempre e comunque con lo stesso scopo: ledere la sensibilità del loro bersaglio. È tutto diabolicamente orchestrato da persone codarde con seri problemi di mania di onnipotenza. Ad esempio, uno posta una frase ‘l'indifferenza uccide anche il più forte’ e un coro di ‘posseduti’ risponde ‘vedrai!’ È tutto organizzato. Ecco io lo sento, lo so che lo fanno contro di me.”

Astral Voice:
- “In pratica, a te dà noia tutto, per cui intepreti tutto come intenzionale contro di te. Anche io potrei interpretarlo conto di me, eppure non lo faccio. Quelle cose non mi danno noia, né sono postate per me come non sono postate per nessuno. Se una cosa non mi piace, posso dire qualcosa come non dire nulla. Ma non mi sogno che sia postata contro di me. Certo, a volte se entri in polemica con qualcuno possono farti, come uno può fare ad altri, giochetti di postare commenti possano urtare. Sono dinamiche dialogiche. Si può dibattere, urtarsi, oppure lasciar perdere, così come lasciar perdere dopo essersi urtati per un po’. A volte, qualcuno cerca di usare qualche d’un altro per magari criticare indirettamente chi non vuole criticare direttamente. Ma son dinamiche da forum o para-forum, cose da facebook. Che poi è come nella vita cosiddetta reale. Succedono con persone di cui si ha solo una superficiale conoscenza letteraria e che nessuno manda né nessuno da chissàddove manipola. Uno può anche crearsi nella testa forze oscure o gang che non esistono. Ne esistono di gang di Stato e para-Stato, ma non operano a quel modo. Qualcuno occasionalmente può farlo. Sono, nel caso, colpetti accessori che neppure toccano se uno non vuole farsene toccare. Semplicemente, in genere, nessuno ha il tempo, neppure l’intelligenza, per fare cose del genere. Tu hai magari tempo per facebook. Molti non hanno tempo né interesse ad averne. Facebook è uno spazio su cui scrivere cose e pure multimediale. C’è chi lo usa come spazio artistico-espressivo. Chi come surrogato delle email. Chi semplicemente per esibizionismo. Si sentono più reali se pubblicano foto e notizie su quello che hanno fatto e fanno. Gli stessi gruppi sono spazi letterari e mediatici. Lo usano abbondantemente governi per quel che possono. Controllano. Qualcuno lo seguono. Tuttavia, il gang-stalking non lo fanno lì. Ci sarà qualcuno che ti vuol male e mandato o che si manda da solo. Ma dato che qualunque cosa la interpreti come contro di te, anche se qualcuno davvero operasse contro di te non lo vedresti. Astrattemente potrebbero pure farla un’operazione di quel tipo, contro qualcuno. Sarebbe del tutto antieconomica. Non potrebbero testarne i risultati. Costerebbe troppo. Non possono sapere quello che uno veda di quello che teoricamente potrebbe. Possono sapere cosa uno potrebbe vedere, non quello veda veramente. Sarebbe ancora più arduo determinare gli effetti di quello che uno non sanno abbia visto. Certo, se tu pubblichi che tutto di da noia, se qualcuno stesse mai facendoti delle cose per disturbati su facebook, capirebbe che potrebbe lasciare perdere subito. ...Se già interpreti tutto come contro di te...”    

Valeria:
- “Se posto un commento o contro-commento ad un mio amico al quale dico di essere una bambola, subito persone reclutate useranno la bambola che é diventato l'innesco col quale infliggere le persecuzioni.”

Astral Voice:
- “Innesco di cosa? Ancoraggio di cosa? Perché uno scrive una cosa, le sue parole non sono inneschi né ancoraggi di nulla. Se qualcuno fa mai commenti per ferire (ma in genere nessuno ne fa; solo pochi occasionalmente), perché mai uno dovrebbe esserne ferito. Che t’hanno mai commentato su quel ‘bambola’?”

Valeria:
- “Ma io lo so che volevano ferirmi?”

Astral Voice:
- “E cosa hanno scritto per cercare di ferirti?”

 Valeria:
- “Nulla! Ma io lo so che volevano ferirmi.”

Astral Voice:
- “Davvero ottimo! Non hanno pubblicato nulla. Ma tu sai che volevano ferirti, Tuttavia, nessuno ha pubblicato nulla per ferirti. Eppure tu sai che volevano ferirti... Geniale! Chi abbia una fobia ottiene sempre quello che temeva. Risultato al 100%!!!”

Valeria:
- “Ma io lo so! L’ho letto! Sono sicura che loro fanno a quel modo! Ad esempio, se posto un link musicale, o un link che parla di gang-stalking, oppure un link musicale da youtube, ecco che, dopo averlo postato, i miei persecutori riescono ad inserire un colpo di tosse nel sonoro o sabotano l'audio in modo quasi impercettibile, attraverso un’occulta e sapiente manipolazione. Tra l'altro io possiedo un’elevata orecchiabilità musicale e sono certa che gli stalkers sono in grado di effettuare tali sabotaggi. Oppure sono in grado di inserire una pubblicità con un messaggio o un commento che esprima lo stimolo di negatività che, attraverso lo studio del mio comportamento, presumono possa ledermi. Posseggo le foto comprovanti tali atti persecutori. Ovvio che ci sarà una percentuale minima di eventi che naturalmente, dopo anni di persecuzioni psicologiche, posso aver enfatizzato. Ma i casi sono stati troppi. Sono atti subdoli e codardi che solo una sensibilità fuori dalla norma può percepire. Oppure li possono rilevare gli addetti ai lavori come per esempio le agenzie investigative migliori. Ho troppi esempi di tali effrazioni.”

Astral Voice:
- “Quando tutto viene percepito come attacco, siamo nell’impossibilità, impossibilità del bersaglio, a discernere tra quello che è reale attacco e quello che non lo è. Quando dà tutto noia, il problema è del bersaglio. Se non si sono ostruzioni totali lavorative o di studio, non è gang-staliking di Stato. Se non è gang-stalking di Stato, che comunque non si occupa di spalmarti internet di simboli che ti suscitino crolli psico-fisici (al massimo può farti sbattere fuori da qualche forum e da quel sito, ma neppure è detto che siano loro se succede), anche volessero fare tutto ciò, privati non possono, neppure con fondi infiniti. Se per risparmiare quello costi alla famiglia d’un ex, spendono multipli di ciò costi e costeresti, in genere evitano. Se un ex non evita, in tal caso ci penserebbe la famiglia che controlla il grosso dei soldi a farlo smettere. Già lo Stato, con grandi dispendi di forze, ottiene risultati spesso limitati. Per un privato è ancora peggio. Già solo per colpirti in casa, ma non a notte fonda fondissima quando tutti li sentirebbero, privati spendono grandi cifre mentre per lo Stato ciò è spesso senza costi. Figurati per strada o in rete. Se non ti colpiscono in casa in continuazione e trackandoti alla perfezione, è perché non hanno i mezzi che solo uno Stato può avere. Se nel palazzo cominciano a sbattere porte a notte fonda in continuazione, se sono di Stato possono mandare funzionari a tacitare con un tesserino chi protesti. Privati, per quanto paghino un amministratore, devono state ben accorti a quel che fanno udibile da altri. Lo Stato, trackandoti in continuazione con apparecchietti militari, può farti ticchettii e vedere le tue reazioni o meno. Un privato non ha quei mezzi. Amplificatori audio possono supplire ma solo in modo molto limitato.”

Valeria:
- “Per mezzo dell’illecita e criminosa sorveglianza del computer, attraverso hackers riescono a manipolare le mie ricerche manipolando i motori di ricerca, deviandole su persone o società reclutate che partecipano al gang-stalking.”

Astral Voice:
- “I motori di ricerca manipolano di loro. Semplicemente, adattano i risultati a presunte prefenze dell’utente, oltre che ad inserire pubblicità dell’area dell’utente o che posssano avere un qualche interesse per l’utente. Tutti i servizi gratuiti si finanziano proprio così. Se non sai fare degli esempi su come un motore di ricerca venga usato da stalkizzatori per il gang-stalking... ...Se è solo un’impressione di una che percepisce già tutto come attacco...”

Valeria:
- “Uno dei tanti esempi. Se cerco una persona che mi aiuti nella stesura dei testi del libro che sto per scrivere, sarà una persona che cercherà il modo per impedirmelo. Lo  fanno con la la tecnica dell’ancoraggio.” 

Astral Voice:
- “Che c’entra l’ancoraggio che è una cosa differente? Se uno scrivano ti urta o si urta può anche essere perché viene comprato da stalkizzatori. A quel punto lascia, forse, od è facile ‘licenziarlo’. Se t’urta perché ti senti contraddetta e lo vorresti ‘complice’ di contenuti, la soluzione è far tutto da sola e trovare una maestrina, se se n’ha bisogno, per un linguaggio da maestrine nella stesura finale. ...Per quanto anche le maestrine, a correggere la lingua di cose non capiscono... Se vuoi uno che ti scriva il libro, pur sotto la tua stretta direzione, o è uno capace di districarsi in queste cose, oltre a seguire qualunque cosa tu voglia da lui, oppure solleva, a torto od a ragione, problemi di consistenza. Se tu vuoi uno che segua i tuoi ordini e poi che ti dia pure ragione se magari i conti non tornano... Se vuoi uno che ti scriva che siccome ti fanno vedere due tizi vestiti di rosso per strada, ti ancorano allo schema rosso-disagio, che è una cosa che non esiste, ti dica che ciò ha un senso... Non ci vuole nulla a scrivere quel che vuoi e far subito un libro in .pfd. Non costa neppure nulla.. I video che stai producendo sono suadenti ma sono strampalati. Uno comprato ti incita su quella strada, perché l’ex- può facilmente farti richiudere quando voglia a meno che non tema la cosa si possa ripercuotere sui figli cui magari può non far bene risulti che la madre... Invece, uno non comprato, può anche fare quel che tu vuoi, ma non ti incoraggia certo, né ti dice che quel che dici e scrivi abbia un senso. Che una sia bersaglio di stalking o gang-stalking non la fa, di per sé, un’autorità nel campo.”  

Valeria:
- “Manipolano foto e addirittura riescono a cambiare l’ortografia o la sintassi di una frase pubblicata o scritta su una email al fine di far sembrare la vittima incompetente. Questa tecnica si chiama spersonalizzazione, impersonating.

Astral Voice:
- “Astrattemente si potrebbe anche cambiare quello che uno ha scritto. Non quando è già stato inviato, comunque. Che c’entra con l’impersonating, che è semplicemente spacciarsi per un altro? Non c’entra nulla con l’eventuale spersonalizzazione d’un bersaglio. Lo spacciarsi per un altro si usa nelle truffe. L’ingegneria sociale serve per truffe, non per altro, per quanto la truffa possa essere usata per gli scopi più differenti. Confondi campi differenti per cercare di dare una qualche spiegazione scientifica a credenze tue magari del tutto infondate. Cambiare quello che uno fa sarebbe semmai gaslighting. Cosa possibile ma si deve essere ben vicini al soggetto oppure avere strumentazione sofisticatissima. Una domestica (o altri; anche dei figli se qualcuno li convince od inganni, in un modo o nell’altro) che ti sposti cose, che te le faccia sparire e comparire, può essere usata per far dubitare di sé un bersaglio. Anche confondere quello che uno ha scritto. ...Se uno è sicuro...”

Valeria:
- “Se vado in San Babila a pregare ecco che iniziano a suonare l’organo.”

Astral Voice:
- “Cosa comune in tutte le chiese.”

Valeria:
- “Lo fanno per disturbarmi!”

Astral Voice:
- “In realtà è piacevole che suonino o facciano delle prove od anche solo lo accordino.” 

Valeria:
- “Io so che lo fanno perché è stato loro segnalato che io sono lì, che lo fanno per disturbarmi, per cui mi arrabbio.”

Astral Voice:
- “Appunto. Una psicosi si avvera sempre.” 

Valeria:
- “Sono riusciti persino attraverso calunnie di ogni sorta ad annullare un vincolo matrimoniale dopo 17 anni di matrimonio con 2 splendidi figli e dopo avere fatto corsi pre-matrimoniali ad Assisi e a Milano, corso vocazionale eccetera accetetera, solo per concedere di convolare a nuove nozze al mio ex che si va a battere il petto in chiesa pensando di prendere in giro l’Onnipotente! Al Tribunale Ecclesiastico mi sono dovuta subire la stesura del libello accusatorio, la trafila di interrogatori, le testimonianze dei miei ex-cognati, le calunnie più assurde che si possano sentire. Alcune erano anche cose vere, magari confidate al padre dai miei figli, e me le ritrovo buttate giù nero su bianco come se fossero colpe. È un peccato fra i più riprovevoli strappare delle confidenze per poi disprezzare chi le ha fatte. Tutto ciò senz’essermi potuta permettere un legale di parte perché ero stata intenzionalmente e pretestuosamente lasciata senza possibilità economiche. Perfino la mia migliore amica che arrivava da Monaco di Baviera, l'unico mio testimone a difesa, BeaSeller, rende una testimonianza del tutto infondata, la denuncerei volentieri per diffamazione!, oltragggiando la mia immagine di donna e madre violata da un disegno diabolico. Mio marito diceva che deveva fare la comunione la domenica per cui doveva distruggermi.”

Astral Voice:
- “E ti ha distrutto, per il momento. T’ha pure usato i figli contro, cosa che dimostra che ha gli strumenti per convincerli. Invece che vedere chiaro-chiaro che da quando se n’è andato di casa (avrà avuto le sue ragioni, ovviamente) ti ha sottoposto a stalking e gang-stalking privato, e ti hanno pure indotto a crearti il complotto demonico che ti perseguita dalla nascita. Se vedi che uno gioca sporco... Dovevi informarti sulla cause ostative all’annullamento. Per esempio, se avessi raccontato che lui andava a prostitute perché diceva che gli piaceva pagare le donne e picchiarle mentre tu non ti lasciavi maltrattare etc etc, e che andava anche a travestiti perché amava la sodomia ma tu non gli avevi mai concesso di..., ed anche che tu sopportavi perché cattolicissima e credente nel matrimonio indissolubile. Potevi pure sfidarli dicendo che qualosa avessero voluto certificare che un coniuge violento e che fequenta prostitute o altre/i sia causa di nullità ciò sarebbe stato vantaggioso a molti, moltissimi. Dovevi dipingerlo come un depravato ed un pervertito, visto che aveva già organizzato il gang-stalking privato e ti canzonava arrogante e sadico dicendo che non poteva non distruggerti. E per mettere davvero all’angolo il Tribunale Ecclesiastico dovevi dire che sapevi già tutto quando lo avevi sposato ma che volevi vedere il suo lato buono e salvarlo. Anzi, aggiungere che eri sicura si sarebbe redento quanto prima, che il demonio lo controllava non avrebbe prevalso. Quando non ci sono più regole, non ci sono più regole per nessuno. Tu sei stata lì al gioco, al gioco suo. Ecché non gli bastava un divorzio civile? Voleva rifarsi la verginità? Lui ha fatto scrivere cose orribili su di te. Se ha perfino pagato quella che tu consideravi la tua migliore amica... Quando si convoca una testimone, l’avvocato dell’altra parte viene informato. L’hanno contattata, pagata ed istruita. Tu dovevi lasciare traccia scritta di cose orribili su di lui. Mi sembra che tu sappia scrivere e che quando parli sia suadente anche se ora ti metti a raccontare cose campate in aria, a volte. Bastava, lì, se mentivano su di te, raccontare innocente-innocente delle cose credibili su di lui e che mostrassero come fosse pretestuoso per lui chiedere l’annullamento. Od anche glielo avessero dato lo stesso, dovevi lasciare lui mal ridotto. Certo che chiedere un annullamento dopo 15 di matrimonio... ...E concederlo... Neppure lo danno se si trova l’altro/a a letto con altri/e subito dopo il matrimonio...”

Valeria:
- “Non sono capace. Preferisco essere vittima.”

Astral Voice:
- “Una psicosi si realizza sempre.”

Valeria:
- “Durante le conversazioni telefoniche tossiscono, si schiariscono la gola, emettono un suono gutturale d’assenso, un mugugno, dicono di essere malati e che stanno prendendo l'antibiotico, dicono ‘dimmi’ e ‘mi dica’, schiacciano la tastiera per far sentire il suono dei tasti, fanno sentire il bip della cintura di sicurezza, il navigatore che parla, cigolii di porte, cani abbaiare.”

Astral Voice:
- “Normale rumorica. In questo momento, qui, come sempre, stanno suonando la tromba in un negozio qua sotto. A parte che non vedo a chi possa dar noia, è un negozio di articoli musicali... Tutti i rumori e le cose racconti le ho qui ed anche di più. Non le fanno mica per me. Per il gang-stalking usano metodologia differente. Usano anche rumorica, ma rumorica sul bersaglio non generica.”

Valeria:
- “In hotel e ristoranti si accordano per agire con sincronia e per tenere occupate le mie cameriere magari quando sanno che sto attendendo un messaggio da una persona a cui tengo e che naturalmente è anch’essa reclutata, per cui mi creano l’aspettativa di un messaggio e l’ansia di non poterlo ricevere o non subito.”

Astral Voice:
- “Continuiamo ad essere nel campo delle previsioni che si realizzano sempre. Ti crei ansie per tutto e tutti, e poi ti dici che sono organizzate per torturati. Ti torturi da sola”

Valeria:
- “Mi perseguitano col simbolismo del numero tre. Anche 6  9. Ad esempio, dalle scatole dei miei medicinali vengono tolte le pastiglie fino a lasciarne solamente sempre 3. Le altre le gettano. Ho riscontrato questa tecnica anche durante brevi soggiorni in hotel dove pernottavo, naturalmente con la complicità del personale di servizio.”

Astral Voice:
- “Succede quello che ci si è detto succeda. Sapevo che il tre portasse fortuna mentre c’è chi teme il quattro. Se son medicinali propri, non è normale sparisca parte degli stessi, forse. Se sono medicinali dell’hotel, che non vogliano evitare eccessi spiacevoli. Se qualcuno sottrae intenzionalmente medicinali mi sembrerebbe rilevante la sottrazione. O che non vogliano evitare incidenti, anche se sono medicinali personali, per cui ne lasciano un numero giusto. Il numero tre non può dare noia a nessuno. Ah, no, evidentemente urta qualcuno.”

Valeria:
- “Eppure c’è una ferrea ricorrenza contro di me. Usano sempre il 3. Ad esempio, se attendo una risposta ad una richiesta di collaborazione per mail, la persona che risponde lo farà, ad esempio, alle ore 13.33. Se la donna delle pulizie fa la spesa, sulle scatole di aziende alimentari, di negozianti, di supermercati, tutti ovviamente complici del programma di stalking organizzato, ci sarà il numero 3. Addirittura sconti del 33%. Se vado in un hotel e ordino in stanza una tazza di camomilla, la cameriera porterà 3 bustine di zucchero con tre biscottini. Il resto dei soldi che ti danno quando si acquista qualcosa sarà sempre composto da tre monetine, o la somma dell’importo conterrà sempre un 3. Figuriamoci se non capisco che tutto ciò fa parte del programma di distruzione contro di me! Questo 3 è chiaro indice della matrice demenzial-massonica, che perfino precede tutto il disegno degli Illuminati, dell’Opus Dei e di chissà cos’altro.”

Astral Voice:
- “Si vede quel che si vuol vedere e non si vede quello che c’è. Se un ex, per evidenti motivi suoi, scatena tutto, e ne ha i mezzi (solo per un limitato gang-stalking, non per le secondo-me fantasie o suggestioni), una si fissa sulle forze demoniache e sui simbolismi. Nel gioco dei simbolismi, si trovano simboli su tutto ed in tutto. Che essi possano recare qualche danno può accadere solo per autosuggestione o innata od indotta od autoprodotta nei modi più differenti.”

Valeria:
- “La posta in arrivo ed in uscita è manomessa.”  

Astral Voice:
- “Per quella in arrivo basta che qualcuno abbia accesso alla cassetta della posta. Cosa non difficile per dei detective privati o gente che coopera con loro. Per quella direttamente imbucata è più difficile. Se una è sicura...”  

Valeria:
- “I postini arrivano sempre a consegnare i pacchi o raccomandate guarda caso durante una mia breve assenza.”

Astral Voice:
- “Se sono cose di Stato, il controllo è alle poste, se proprio credono. Per stalking privati, è improbabile che controllino il recapito di articoli postali. A meno che non abbiano pagato il postino per cui consegna le cose in portineria, o senza aver pagato il postino la portineria possa farsi consegnare raccomandate e pacchi. Se invece lasciano l’avviso di passare alle poste è del tutto casuale. Ci sono anche situazioni in cui i postelegrafonici lasciano gli avvisi per far prima, senza preoccuparsi di suonare. Forse non in Svizzera, pur italica.”    

Valeria:
- “Ci sono interferenze su email e Internet.”

Astral Voice:
- “Possibile, sebbene spesso i computers abbiano problemi, e le persone non sappiamo bene come usarli e non ne curino la manutenzione. Se non curi la manutenzione del software, hai più problemi dell’ordinario. La gente non sa come fare e si ossessiona con spesso inesistenti ‘virus’ e ‘hackers’.”

Valeria:
- “Mi manomettono l’auto. Acqua tolta dal radiatore, benzina dal serbatoio, fari asportati, pneumatici tagliati, graffi e altri danni. Usano monetine per urtarmi i nervi. Alitosi da aglio. L’aglio è uno degli odori del mio ex marito che ne fa un uso eccessivo ed i ‘reclutati’ mi alitano con quell’odore di aglio per farmi ribrezzo.”

Astral Voice:
- “...Per cui l’ex ti faceva già ribrezzo quando l’hai conosciuto... L’aglio è ottimo per la salute. L’alito che puzza ha tante cause. Basta star distanti dagli altri... Io abbondo in aglio pur non essendo reclutato da nessuno.”

Valeria:
- “Eppoi mi torturano con la conversazione programmata. Persone che sembra sappiano i fatti miei ne parlano ad alta voce in luoghi pubblici fingendo di essere al cellulare. Lo fanno in strada, nei negozi, nei supermercati, in studi medici, ovunque io mi rechi. Con la complicità dei medici hanno cercato di deturparmi il corpo in più occasioni. Con la complicità dei parrucchieri, anche e soprattutto di parrucchieri rinomati di fama internazionale, hanno bruciato i miei capelli più volte. Con la complicità di estetiste mi hanno rovinato unghie con smalti corrosivi, bruciato il corpo con massaggi con oli contenenti canfora o altre sostanze irritanti, hanno tentato di corrodermi gli occhi mentre coloravano le ciglia eccetera. Sono troppe ricorrenze. Non possono essere casuali. Sempre orchestrando tutto, mi perseguitano con tosse da dietro le porte e finestre aperte, trascinando sacchi neri della pattumiera al mio arrivo, stanze gelide in alberghi e con la partecipazione di clienti reclutati dai volti contriti, con cagnolino al seguito, che mi tossiscono in faccia. Mi torturano con la tecnica del caldo e del freddo. Ora mi tolgono l’acqua calda, ora i condizionatori d’aria producono tropo freddo. Ovviamente i proprietari od i gerenti degli immobili e locali sono complici reclutati all’uopo. Week-end senza riscaldamento, senza preavviso dell'amministrazione, anche in luoghi in cui mi ero recata. Addirittura m’è successo in un rinomato hotel di Parigi. Tram che dovevo prendere a Milano erano privi di riscaldamento nei giorni più freddi dell'anno.”

Astral Voice:
- “Alcune cose possono anche essere organizzate. Mentre gran parte sono di certo casi ordinari. Se il fisico è ultra-sensibile come la psiche, perché insisti con prodotti chimici ed altre artificialità?”

Valeria:
- “Sono sicurissima perché l’ho letto. Mi torturano col teatro di strada. Organizzano sceneggiate in luoghi pubblici come incidenti stradali o incidenti potenziali. Molte volte sono incappata in auto che mi venivano incontro in sensi unici. Molte volte vetture hanno tentato di farmi uscire di strada. Altre volte hanno cercato di coinvolgermi in incidenti ma io sono riuscita ad evitarli. Una volta ho fatto una rapida inversione ad U per sfuggire ad uno street theater ed un’auto mi ha investita accelerando. Giuditta che era con me ne rimase sconvolta. Per molti giorni ho avuto dolori alla schiena e al collo. Non potei far denuncia, perché avrei dovuto pagare la multa per la manovra sbagliata. Allora, non sapevo ancora di essere un bersaglio. Non lo avevo ancora letto su Internet e su libri.”  

Astral Voice:
- “Chi li ha pagati i danni? Ti son venuti addosso e son fuggiti? ...Solita impazienza e panico, e poi hai accusato il complotto demoniaco si averti predisposto un attentato?”

Valeria:
- “Se sanno che devo andare in un locale per una serata piacevole, arrivano coppiette reclutate che si siedono ai tavoli vicino facendo gesta inconsuete, sbaciucchiandosi in modo del tutto innaturale. Fanno cantare al pianobar canzoni tristi, di abbandono, morte, solitudine. ...Coppiette squallide e tristi con volti semi soddisfatti per avermi perseguitata. Se sanno che dobbiamo recarci ad un teatro per un musical, perfino a Londra, le persone che occupano i sedili vicino restano rigide, senz’applaudire e mi guardano male se io mi diverto. Le mandano per deprimermi, soprattutto se sono coi miei figli.”

Astral Voice:
- “Deve costare cifre enormi pagare ristoranti e teatri, oltre che per pagare le ore, di chi deve tenerti sotto tiro! ...Mai provato a raparti a zero, non truccarti, metteri scarpette da ginnastica e jeans, ed andare tra cafoni, in pizzerie, osterie od in quegli splendidi ristoranti popolari di Londra con teatro incluso dove, se ti mettono (non inglesi!) la mano sulle chiappe o tra le gambe, lo sai che lo fanno di cuore? Magari, pure i tuoi figli si divertivano di più.”

Valeria:
- “Sono andata in tre agenzie investigative (Griffin Investigations, Agatha Christie e Teo Spy) ma non è servito a nulla. Anzi, dopo avere pagato mi canzonavano e perseguitavano. All’epoca non mi s’era ancora aperta la mente leggendo di tutte le tecniche del gang-stalking.”

Astral Voice:
- “Che dicevi loro? Che al ristorante c’erano coppie che limonavano e canzoni tristi per rovinanti la serata?”

Valeria:
- “Ho fatto vari test psicologici da vari psichiatri di gran nome, in Italia ed all’estero, e non mi è stata riscontrata nessuna mania di persecuione, né psicosi. Anzi il mio Q.I. è superiore alla media.”

Astral Voice:
- “Di sicuro doveva essere prima che la letteratura sul gang-stalking, che in gran parte è di Stato proprio per confondere, ti ‘aprisse gli occhi e la mente’. Se vedono quel che scrivi ora ed i video, ti rinchiudono a vita, potendo. Eppoi, che c’entra il QI con turbe varie? Sono del tutto incorrelati. Ciò che non vuol dire che non ci sia un gang-stalking, direi privato dell’ex e direi da quando se n’è andato per i fatti suoi e fino al Tribunale Ecclesiastico. Non più di un decennio, 6-7 anni forse, all’interno del 2000..2010. Dopo l’annullamento direi che continua solo un qualche controllo anche perché hanno visto che ormai ti crei l’oscura persecuzione demoniaca e totale da sola per cui neanche spendere i soldi. Appena i figli vanno all’Università cesseranno pure altri controlli. Si porranno magari il problema di risparmiare quel che costi loro di mantenimento. I lavori stradali e d’edificio, e poi ora che sei in un area ancor più di passaggio di prima, sul viale, con ancora più sirene e rumori di veicoli, ti permettono di alimentarti la tesi della persecutione totale e demoniaca anche senza che loro debbano pagare amministratori che paghino portinaie, ancora mai volessero ad annullamento già ottenuto. Se mai li denunciassi per quello che hanno fatto, nella casa precedente (luogo del crimine non a caso fattoti abbandonare), basta che loro producano quello che hai scritto su quello che nessuno ha fatto ma che tu vedi come sempre e solo intenzionale, anche se passa un aereo di linea... In pratica ti possono rovinare, e possono rimuovere crimini e demenze loro, grazie alle demenze in cui tu mostri ora di credere, alla nuova fede ardentemente abbracciata. Per il momento loro stanno vincendo su tutta la linea.”

Valeria:
- “Ma ti rendi conto che mi metto a fare un video, ed appena inizio si ode una sirena di un veicolo?” 

Astral Voice:
- “Se non è un veicolo è il congelatore che rumoreggia od il gatto che miagola... In queste cose si deve cominciare a distinguere l’altamente improbabile, dal possibile, dal pressoché certo. Finché presenti l’altamente improbabile come certo, e ne stati pure male, ti torturi da sola. E sei pure senza difesa perché, raccolto tutto in un dossier, neppure il più benevolo dei medici e dei giudici darebbe torto a chi volesse rovinarti. Ti sei creata un linguaggio di auto-tortura mentre occorrebbe un linguaggio realista ed un processo di desensibilizzaione per una persona ipersensibile ed iperallergica a tutto ed a tutti. Impossibile, ...pressoché. Perché il linguaggio di auto-tortura ti permette di assolverti dall’iperseinsibilità ed iperallergia a tutto ed a tutti. Mentre un linguaggio realistico (‘ecco un normale ed invontario evento o comportamento che pur mi fa star male all’estremo’) ti condurrebbe a guardere in faccia il resto. Stati male di tuo. Loro, l’ex e famiglia, ti hanno messo sotto tiro con un limitato gang-stalking privato sul terreno di rilevanti problemi che loro avevano ben capito tu avevi. Tu stessa lo avevi confessato a Rinaldo in Germania... E ti hanno prodotto devastazioni dentro, somatizzate in vario modo. Ad altri, ossessivi gang-stalking di Stato non han prodotto alcun danno o devastazione dentro perché non ve n’erano le basi soggettive. Hanno colpito ad altri livelli, ma dentro non hanno loro danneggiato nulla. Nel tuo caso è stato facile. Visto che continui, ti piace... Ci si innamora delle proprie iperallergie a tutto ed a tutti. E le si mascherano dietro una indistinta ed indistinguibile cospirazione universale di cui moltissimi, grazie alla propaganda di Stato, parlano come vera.”       

Valeria:
- “Un amico molto sicuro, sicurissimo, mi ha detto che le prime che hanno reclutato sono state mia madre e mia sorella, tramite l’Opus Dei. Mio fratello con cui ero molto legata lo hanno tolto di mezzo facendolo sposare. Le mie amiche erano tutte provocatrici, inclusa quella di Monaco di Baviera che è venuta a testimoniare il falso al Tribunale Ecclesiastico per l'annullamento del matrimonio chiesto dell’ex-marito (ex- per la legge, marito per la Chiesa fino ad annullamento quando è divenuto un non marito per me). Una volta isolata, il gioco é stato facile. Hanno pagato uomini per agire sulle leve sentimentali...”

Astral Voice:
- “...A cominciare da quello con la balla delle forze oscure che reclutano i tuoi tramite l’Opus Dei. Il tutto viene attivato dal marito quando quando se ne va. Usano i soldi e le strutture della famiglia Mozzarelli. Spese aziendali. I tuoi sono contattati da loro. Ma non serve. ...Per un po’ di stalking di edificio e per comprarsi testimoni per i tribunali italici ed ecclesiastici. Fanno tutto le portinaie. Il resto, il gang-stalking all’estero e la rumorica casuale, ma da te presentate come persecuzioni, sono fantasie. Te le rafforzano spingendoti ed incoraggiandoti rispetto alla letteratura propagandistica ed inganntrice sul gang-stalking. Nella realtà, c’è solo la famiglia Mozzarelli che compra chi serve, per quel che può e serve. Non c’è altro. Un’azione civile e penale contro li loro li farebbe panicare. Proprio per questo ti hanno attorniato di persone che ti inducono a divenire una leader di un inesistene movimento del gang-stalking. Così, i Mozzarelli sono sicuri. E se, un giorno, mai tu capissi, loro esibiscono quello che tu hai prodotto per iscritto e per video, che è solo autosputtanamento, e prova turbe gravissime in chi l’ha prodotto. Cancellato tutto quello che non ha basi, e con auto-ristrutturazione del pensiero, potresti portarli in tribunale e chiedere 10 euro-miliardi di danni.”     

Valeria:
- “Ma io ho le registrazioni!”

Astral Voice:
- “Che mostrano un gang-stalking privato d’edificio per produrti dei crolli isterici e suicidi durante tutta la fase separazione, divorzio, annullamento religioso, registrazioni che tu non usi perché sei alla ricerca del complotto oscuro universale con cui, anzi, loro possono provare che sei pazza ...se non percorri rapidamente la via dell’autoristrutturazione del pensiero, questa sì brillante ed utilissima tecniche della PNL per la propria salute. Non che una debba ‘convincersi’. Andrebbe tutto valutato freddamente, cosa che tu non sei evidentemente in grado di fare. A quel punto si tratterebbe di ristruttuare quello che va ristrutturato, meglio se in parallelo con delle desensibilizzazioni.”

Valeria:
- “Il mio ex, a parte quella volta che mi ha detto, con un mezzo ghigno, che doveva distruggermi perché sennò non poteva più fare la comunione in chiesa una volta riaccasatosi, non è che mi maltratti quando lo sento...”  

Astral Voice:
- “Si gode il gusto sadico-malato di averti fottuta per cui, ora, anche quando racconti del gang-stalking privato di edificio, proprio perché lo mescoli al complotto universale che t’hanno ficcato nella testa, e non hai fatto i conti con tutte le tue mille idiosincrasie pre-esistenti contro tutto a tutti, l’allergia a tutto ed a tutti, non ti crede più nessuno. Ti butta giù il telefono schifato quando lo chiami. Poi pensa che t’ha fregato e discreditato in abbondanza, si riprende, e ti richiama fingendo affabilità. Tanto... Guarda quelli si sono rivolti alla Sicurezza della Mozzarelli ed agli avvocati. Loro ad una agenzia privata grande, ben agganciata in Italia e Svizzera, una come la ‘Onzi. E quella ha curato la cosa sul campo con l’amministratore che a sua volta ha attivato le portinaie per un po’ di stalking e dato cooperazione per qualche forma di sorveglianza. Tanto li aveva già istuiti l’ex dicendo loro che sei allergica isterica a tutto ed a tutti e che bisognava solo darti qualche spinta ulteriore perché o ti buttassi dalla finestra o somatizzassi con qualche cancro rapido.” 

Valeria:
- “In effetti c’è una ‘Onzi che mi ha contattata ed ora ho tra gli amici di facebook. Mi disse che si interessava. Le ho offerto soldi. Ma non s’è fatta più viva.”  

Astral Voice:
- “Non lo sapevo. Può anche essere che cercasse clienti ma poi non abbia avuto tempo. Registrare tutto ma mai arrivare a conclusioni arbitrarie. Certo che è una bella coincidenza! Ma è tra le cose che possono essere casuali. Visto che hai una prova chiave come la registrazione della portinaia incerta, obbligata e poi pentita, meglio fare un copia perfetta, farla pulire che ora non si sente bene, e diffondere tutto, oltre che metterla in luoghi sicuri in rete. Le cose fanno presto a sparire, anche se non ci dovrebbero essere di mezzo i CC nel caso tuo.”

Valeria:
- “Ho già provveduto a dare copie ai miei figli, nel caso dovesse succedermi qualche cosa. Già diverse volte hanno cercato di buttarmi fuori strada.”

Astral Voice:
- “Tranquilla che i figli le darebbero all’ex, al padre, se già non le hanno date, e farebbero sparire tutto. Quando si è sicuri, le cose vanno fatte uscire pubblicamente quanto prima. Lì è una registrazione, pur non autorizzata. Ma essendo su crimini gravissimi, non è che una potesse dire alla confessante che la registrava... Certo che se la meni con le mille idiosincrasie, possono usare le stesse tue idiosincrasie estreme per dire che sono delle tali pazzie che mostrano che pure le registrazioni siano solo delle follie estorte ad una povera portinaia terrorizzata e magari da te pagata per uno show davanti ai figli tuoi.”

Valeria:
- “Al più presto scoprirò chi pagava gli amministratori.”

Astral Voice:
- “Ti hanno fatto cambiare casa proprio perché quella fase è finita e le prove rimosse. Ora passa un po’ di tempo. Tu continui a sentirsi leader della lotta contro l’inesistente anti-Cristo... Le prove si possono fare uscire ma non certo chiedendo a chissàcchi. In certe situazioni di deve lavorare d’attacco. Oppure ogni possibilità di scoprire qualcosa sparisce. Ora ti stai autoconvincendo che ti colpiscano anche nella nuova casa, mentre invece loro non stanno facendo nulla. Se fai qualcosa contro di loro, usano le tue immaginazioni nella nuova casa, per dire che pure le prove della vecchia erano costruite, immaginate. Il tuo ex registra le tue telefonate quanto gli telefoni per dire che ci sono rumori che ti fanno impazzire, pure nella nuova casa. Lui registra...”   

Valeria:
- “Ora che ci penso, mia cognata Dora sembrava in grande confidenza con la figlia della portinaia precedente quella pentita. Figlia che si era pure attivata con la famiglia della nuova per dare istruzioni, assieme all’amministratore, su cosa fare per lo stalking.”

Astral Voice:
- “Ci sono tecniche per far uscire le prove che occorrono, oltre alla confessione registrata di nascosto. Non a caso, appena l’ex ha saputo dai figli che tu avevi quelle registrazioni è panicato e ti ha fatto cambiare casa. Ma tu eri troppo occupata a convincerti del complotto oscuro delle forze oscure, delle sette oscure, degli ordini neri. ...Non sono né neri, né rossi, né d’altri colori. C’è un ex con una famiglia piena di soldi. Facilissimo averne ragione, se una inserisse la testa, ...dopo averla recuperata.”

Valeria:
- “Perché avrebbero dovuto colpire la madre degli eredi della Mozzarelli?

Astral Voice:
- “A che serve la madre quando si hanno gli eredi e dopo che il matrimonio è saltato? A parte che te l’ha pur detto che doveva distruggerti, appena non solo non servivi più ma eri divenuta d’ostacolo ...per la comunione in chiesa... Uno con domestici, autisti e bambinaie, oltre che pieno di soldi, se li può gestire da solo i figli, e pur risparmiando visto i costi d’una ex d’un miliardario. Mentre i soldi per tentare di liquidarti sono soldi aziendali, neppure tolti dalle tasche sue e loro. Spese generali dell’azienda. Troppo semplice. Una si vede già in lotta contro l’anti-Cristo e si trova di fronte un ex tutto aristocratico e formalmente gentile. Il programma te l’ha detto la pentita, per quel che avevano potuto dire a lei: ‘Sta male. Si maschera. La si deve portare al tracollo totale. ...Solo qualche colpetto...’ Qualche piccolo o grande eccesso delle portinaie era più che sufficiente. Lo sputtanamento familiare sono cose accessorie, normali pettegolezzi facili da spargere perché erano contro quella invidiata per aver fatto i soldi maritandosi col pollo milardario. ‘Non ci sta colla testa. È pure troia, ...ho scoperto di quelle cose... E noi che non le abbiamo mai fatto mancare nulla...’ Volevi mica che raccontasse che s’era stufato. ...Un miliardario dire ‘mi son stufato’... Il paranoico si dice ‘è finita per cui l’altra parte va distrutta’. È quella che dicono pure le donne che vengono coinvolte nel gang-stalking di Stato contro l’ex. Lì, il rampollo lo ha ordinato ed organizzato. Lo avevi sotto il naso ed andavi a cercare le forze oscure. Anzi le cerchi ancora. Troppo banale l’ex con relativa famiglia di nome ed azienda alle spalle. Troppo vero per essere visto e percepito come vero.”

Valeria:
- “Guarda che la Chiesa partecipa perché il gang-stalking è considerato come la nuova lettera scarlatta. ...Don RobRof, il parroco di Bellinzona, che lo ha unto e benedetto...”

Astral Voice:
- “Che doveva fare un prete... Sono burocrati. Se uno ha tutti i certificati… Eppoi ‘la Chiesa’ non esiste. Se sono operazioni di Stato, pur psicotico-delinquenziali, un religioso, di qualunque religione sia, altri idem, non può dire di no, rari non pidocchi a parte. Per i gang-stalking privati, nei rari casi in cui son possibili (il tuo è uno dei rari casi), arrivano, ostentano e pagano. La portinaia ultima ha detto di no, dopo che all’inizio le avevano ordinato... ma lei stava male invece di prenderci gusto o di farsene una ragione come la stragrande maggioranza fa.”   

Valeria:
- “Addirittura alla cresima di mio figlio mi hanno fatta piangere perché mi hanno derubata di un portasigarette antico a cui tenevo moltissimo. Tutti ghignavano mentre piangevo. ‘Ecco la solita pazza’ si dicevano. Dopo che ho fatto denuncia, lo hanno fatto ritrovare dal mio figlio piccolo nella macchina di un loro zio su cui ero salita prima, non dopo averlo usato.”

Astral Voice:
- “Tu avevi invitato Romina, la figlia pidocchia da stalking della famiglia dei vecchi portinai pidocchi da stalking, quelli dello stalking sessennale. ...Quella in strana grande confidenza con tua cognata Dora che pur non avrebbe dovuto nemmeno conoscere. Lei le ha detto ‘già che sei qui, portagli via qualcosa cui tiene, che ci divertiamo’. Lei t’ha fatto sparire il portasigarette che hanno messo su un’auto su cui eri stata, anche se prima di usarlo, non dopo. Tutti si divertivano perché tutti sapevano o intuivano che eri sotto stalking per farti passare da pazza totale. Tutti se ne divertivano. Banale meccanismo del linciaggio. I linciatori si divertono. Semplice! ...Chissà da chi ti hanno fatto suggerire di invitarla, oppure quali circostanze ti hanno indotto alla scelta. Una figlia di portinaia tra miliardari... Deve esserci qualche ragione. Ti si sarà infilata in casa fingendosi amica. Eppure tutta la famiglia era stata comprata, lei inclusa, per il gang-staling privato, comprata dai Mozzarelli. La cosa Dora-Romina prova che sono stati pure imprudenti, perché qualcuno dei Mozzarelli si è esposto in prima persona. Ci sarebbero tutti gli ingredienti per un bel caso se...”

Le verità stanno sempre sotto il naso.
Ecco perché preferiamo non vederle.