giovedì 15 settembre 2011

mashal-019. Ricchio e Franka non è che se la potessero dare...

mashal-019. Ricchio e Franka non è che se la potessero dare...  
by Georg Moshe Rukacs

Ricchio era nato e cresciuto col complesso di quello cui mancasse qualcosa. S’identificava con la madre, che non ci stava colla testa, ed odiava il padre, persona invece di grande moralità ed equilibrio.

C’era poco da fare. Uno vede quel che vuole e può vedere. Lui proprio non poteva far differentemente. Stravedeva per la pazza e malvagia. Mentre non poteva proprio soffrire l’opposto.

La sua soluzione era stata quella di sentirsi a posto imitando il prossimo. L’imitava non capendolo. Per cui, più che un’imitazione, era costruirsi delle identità immaginandosi, sbagliandosi, quello che gli altri avrebbero voluto da lui. Si sbagliava in continuazione ma il pidocchio medio è impastato a quel modo.

S’era fatto comunistoide, pensando, sbagliandosi che il figlio del padre, RoScar, lo fosse. RoScar non poteva raccontare al pidocchietto Ricchio, ed a tutta l’altra marmaglia, d’essere un sacerdote giudaico. Allora, con tipico spirito giudaico se li canzonava raccontando loro della rivoluzione proletaria imminente. Loro si dicevano: “Che fanatico...” Non poteva raccontare loro che le attività esterne gli servivano come maschera per la FratellanzaGiudaica della nonna Clori, presso cui aveva frequentato la formazione sacerdotale fin dall’età di cinque anni. ...Sacerdotale non rabbinica. I rabbini una deviazione del giudaismo.

Franka, la madre di Ricchio, era lo stesso. Viveva per quello gli altri pensavano di lei. Siccome gli altri, in genere, non pensano nulla, lei viveva per quello lei si immaginava gli altri pensassero. Complessi su complessi, l’uno più devastante dell’altro. Era cresciuta, vissuta ed avviata alla fine così, complessata e rabbiosa, con l’unico fine di uniformarsi a quella pensava ci si dovesse uniformare. Non è neppure che pensasse davvero. Erano solo percezioni animalesco-malate. Pure malvagità, come il figlio Ricchio.

Ricchio, a scuola era stato bravino. Alla laurea, la madre, montata dalla sorella Angela (un’altra invidioso-malvagia esasperata), lo ossessionava: “Quando finisci?! Quando finisci?!” Viscida e disgustosa, lo assediava. Lui aveva sbagliato i conti di un progetto. Per rifarli giusti gli sarebbe occorsa qualche altra settimana. Non poteva tanto Franka l’ossessionava. S’accontentò di un 109/110 solo perché la madre lo assediava ossessa e malvagia in continuazione.

Il suo profe di laurea lo chiamò egualmente a lavorare con lui. Non all’università, bensì nelle sue attività parallele. La madre di Ricchio, montata dalla sorella Angela, non ci stava con la testa che lavorasse da ingegnere, per un professore ingegnere. Poteva uscirne un’ottima carriera ed un mucchio di soldi, e pure in fretta. La sorella Angela non l’avrebbe tollerato. Quando il suo professore lo invitò a costruire una società con la moglie del professore stesso, una di quelle tante coperture che chi abbia un posto pubblico (come quel professore universitario) usa, lui disse naturalmente di sì. C’era da farne un mucchio di soldi. Arrivato a casa, la madre ebbe un tracollo nervoso-isterico, come al solito. Era invidiosa che potesse arricchirsi rapidamente con un’attività privata. Lui fu obbligato a rimangiarsi la parola col suo professore, ora datore di lavoro, che naturalmente lo licenziò. Se ne uscì con una delle solite frasi da telenovela, dato che le sue facoltà espressive sono, come il suo raziocinio, carenti: “...Ne ho parlato in famiglia e mi hanno detto di no...” Il professore, disgustato, capì che era meglio mandarlo a stendere subito, un tale inaffidabile eterodiretto da madre pazza furiosa.

Primissimi anni ’80. Disoccupato trovò qualche supplenza. Era disperato. Si fece poi raccomandare dallo zio EnniOrsoni, un geometra di gran nome in aziende stradali impegnate in grandi lavori pubblici. Lui lo mandò a far l’ingegnere in un’azienda a Milano. La sorella della madre, Angela, lo seppe subito e, furiosa, si attivò con CC perché Ricchio fosse stalkizzato. Lavorava, ed intanto gli rendevano la vita impossibile. Lo mobbizzavano. Ne uscì trovandosi un posto come ingegnere del Comune a Genova. Stipendio basso, nessuna prospettiva, per cui sia la madre Franka che la sorella della stessa Angela erano felici, estasiate.

Tracollo di entrambe quando lui si stufò e trovò un posto in un’azienda formalmente privata, in realtà di paraStato, come l’Assaldo. Dato che sono aziende sotto l’immediato controllo dei CC, la zia Angela si attivò perché fosse in qualche modo mobbizzato pure lì. Fu mandato a Roma, per cui, sposato a Genova, con moglie lì impiegata bancaria, faceva il pendolare settimanale Roma-Genova. Cinque giorni la settimana a Roma ed il fine settimana a Genova.

Dato che la moglie, che s’era presto stufava e, depressa, sentiva il bisogno di realizzarsi dandola a tutti, s’era appunto messa a darla in giro, era davvero una soluzione ottima, ottima per la moglie. Senza figli, perché lei non ne voleva, settimana a Roma, fine settimana a Genova, soldi sufficienti per periodici viaggi all’estero. La moglie voleva solo uno che avesse soldi per farle vedere il mondo. Pur non avvenente, il cazzo se lo trovava da sola, sul lavoro, in banca.

A Roma, i CC giocarono di loro in proprio, con Ricchio. Avevano le loro ragioni.

Il figlio del padre Angelo, RoScar, era stato (non senza la partecipazione della zia di Ricchio, Angela, ...solo una delle varie) incluso in programmi di terrorismo di Stato dei CC, per cui era un bersaglio per essere usato, manipolato e rovinato. Il solo problema, per i CC, fu che RoScar, sacerdote giudaico, lo avesse saputo subito, anzi prima ancora che la pratica avesse avuto l’approvazione politico-istituzionale, le firme governative, quirianalizie e parlamentari. I CC non sapevano che RoScar l’avesse saputo e pure in anticipo. Inoltre, RoScar non era proprio il tipo da farsi manipolare ed usare. Certo, potevano anche ammazzarlo, ma senza la sua cooperazione e senza farsi manipolare da dei cretinotti pur con altri gradi militari e civili, oltre che con masse di pidocchi di contorno.  

RoScar, da un processo per terrorismo né era uscito assolto, assolto con formula piena, alla fine dell’inverno del 1990 (dopo nove anni di prosecuzione e persecuzione), formula piena dato che non esistono altre formule essendo state, le altre formule, soppresse almeno un decennio prima la sua assoluzione, ...assoluzione e basta. ...Checché ne dicano i corrotti e boia di Stato e privati. ...Ed i loro lacchè...

Appena si seppe che RoScar era stato assolto, assolto da tutto, ci evitiamo la lista di chi ebbe tracolli psico-fisici, e dovette impasticcarsi e drogarsi per fronteggiare la delusione, dicendo che solo il padre Angelo fu felice dell’assoluzione. Solo Angelo. Nessun altro! 

Nel 1990, Ricchio era già stato reclutato da tempo dai CC terroristi. Ricchio l’avevano reclutato appena, negli anni ’80, era entrato all’Assaldo. Poco dopo, a Roma.

I CC avevano mandato un suo superiore gerarchico, sul lavoro:
- “Ingegner Scaruffi, lei ha dei numeri, ...eppure è proprio messo... ...insomma non è messo per nulla bene. Qui dicono tutti che lei è un sospetto bierrista. Non che ci sia nulla di concreto. Nessuno ci crede veramente. Eppure sembra che sia stato classificato come sospetto. Temo proprio che non le faranno mai fare carriera. Peccato che uno come lei si trovi in questa situazione...” E mentre lui sbiancava. “Eppure ci sarebbe una soluzione. ...Lei ha bisogno di amici, di amici da cui essere sostenuto e da sostenere... ...Ora devo andare.”

Lo lasciarono friggere per qualche settimana. Lui cercò di agganciare quello che aveva iniziato quel discorso. Quello si sottraeva. Lui si impasticcava più del solito di calmanti e sonniferi. Quando giudicarono fosse sufficientemente fritto, rimandarono il solito.

- “Ingegner Scaruffi, a proposito di quella cosa...”

- “Sì mi dica... Avevo cercato di chiederLe, ma Lei era così occupato...”

- “Ingegner Scaruffi, quando si ha bisogno di amici, amici fidati, che ci aiutino nella carriere e da cui essere aiutati, noi ingegneri siamo i veri costruttori del GlandOviente... ...Se vuole venire domani dal Gran Maestro... Vedrà che persona a modo. ...C’è sempre una soluzione per tutto...”

Ricchio andò. Si fece reclutare. Le solite cerimonie. Il Gran Maestro lo mise poi in contatto diretto con un colonnello dei CC, un altro delle Loggia, o come tale gli era stato introdotto.

- “Ingegner Scaruffi, tra fratelli costruttori posso essere diretto... Abbiamo bisogno della sua cooperazione per neutralizzare RoScar. Ci dovrebbe solo dire di lui e poi, se occorre, le diamo noi delle indicazioni circostanziate. Siamo molto preoccupati perché... ...Sa, noi dobbiamo sempre vigilare... ...Si tratta proprio di un caso con cui dobbiamo fare i conti per evitare che... ...Abbiamo avuto direttive precise, dall’alto.”

Ricchio non ci capì nulla. Neppure il colonnello sapeva bene che volesse in quel momento, se non che RoScar era stato messe nelle liste di gang-stalking (mobbing, tortura bianca, linciaggio sociale) di quelli da usare e rovinare. Per un primo contatto bastava. Ricchio era formalmente passato ai CC per il gang-stalking contro il figlio del padre. Era stato reclutato, incastrato. Carriera contro infamità.  

Erano un po’ le cose che erano state dette alla madre di Ricchio, pur senza mascherate massoniche. La sorella Angela la aveva messa in contatto diretto con uno dei CC di Milano.

Sia Ricchio, invidioso depresso di non avere figli suoi, che la madre Franka, invidiosa rabbiosa di tutto e di tutti, pagavano l’ex-moglie (moglie per pochi mesi) di RoScar perché non gli facesse vedere la figlia Serena. Sì la pagavano. Un mucchio di soldi. Poi la pagarono pure, e pagarono anche il gesuita Cappelletto, perché costui facesse prigioniera della setta aveva fondato I Ricostruttori, la figlia di RoScar, Serena. Una vera furia distruttrice.

Sia Nikla che Franka si impasticcavano, drogavano e bevevano più del solito quando Serena ebbe il primo ed unico fidanzato. Invidia furiosa e totale. Corsero dalla famiglia di lui per dirgli che il figlio era in gravissimo pericolo se avesse continuato a vedere Serena per cui la famiglia gli fece in fretta e furia sposare un’altra. E corsero a pagare il Cappelletto perché la tenesse prigioniera della setta I Ricostruttori. Ricchio ci sguazzava. Faceva da supporto a Nikla e Franka per questo lerciure.

I CC stavano riorganizzando gruppi terroristi da manipolare ed usare per nuove imprese, come le campagne giuslavoristi, fatti ammazzare su ordine politico dagli stessi governi per cui lavoravano, su pressione inglese-“NATO” (le solite politiche sottosviluppiste imposte dall’Impero). Non avendo teorici che potessero scrivere qualcosa di plausibile, ‘nominarono’ RoScar capo teorico della nuoveBR.

Peccato, per loro, che RoScar non solo non avesse nulla a che fare con quegli ambienti, ma neppure alcuna sintonia teorica con demenze sottosviluppiste. Per cui, i CC intensificarono il gang-stalking per farlo restare senza lavoro, casa etc e spingerlo alla clandestinità, come da manuali CC-NATO per queste cose. Proprio mal per loro, che non solo RoScar non frequentasse alcun ambiente, ma neppure avesse alcuna vocazione a clandestinizzarsi (per cosa?!). Anzi, era uno che amava la luce del sole e la pubblicità. A parte che sapeva già tutto, grazie alla rete della FratellanzaGiudaica, di queste pazzie di Stato contro di lui.

I CC contattavano Ricchio, contattavano Franka, e dicevano loro quello che loro stessi CC volevano sentirsi “confermare”. Poi scrivevano rapporti di CC in cui dichiaravano di aver avuto “informazioni sicurisssime dalla famiglia [quale?!] che...” Ed ordinavano al pidocchio ed alla pidocchia di continuare a sussidiare sia Nikla per il Cappelletto perché bisognava che la figlia Serena restasse sottratta al RoScar:
- “Non doveve fargliela neppure vedere e sentire perché abbiamo informazioni sicurissime che... ...È pericoloso che...”

Erano formule standard per la manipolazione di pidocchi, come Ricchio e Franka e molti altri. Naturalmente sia Ricchio che Franka si sentivano esaltati a far del male contro RoScar e contro Serena. Li sentivano estranei al proprio mondo di pidocchi. Dovevano cooperare ad annientarli, si dicevano.     

Ovviamente, i CC contattarono anche il gesuita Cappelletto de I Ricostruttori. Quella setta, come tutte le sette, è fondata sull’isolamento, sull’asocializzazione, del soggetto, dell’adepto, che, dunque, deve divenire strumento nelle mani del capo, il Cappelletto ed i suoi preti. Vietati TV, computers e quotidiani. Controllo al 100% sulla vita dell’adepto. Divieto di corrispondenza, telefonate, contatti con l’esterno. Tutto doveva passare attraverso il Cappelletto e dei suoi preti. Tutto doveva essere riferito al Cappelletto ed ai suoi preti.

Gian Vittorio Cappelletto. Treviso, 3 Luglio 1928. Torino, 24 Gennaio 2009. Il voto di povertà della sua setta era solo per i fessi perché lui viveva in un ricco e lussuoso edificio nel centro di Torino. La pancia testimoniava sulla [non-]‘sobrietà’ alimentare sua.

Il linciaggio sociale, una delle componenti del gang-stalking (che è sempre e solo di Stato), serve per convincere il bersaglio, dunque tutti coloro con cui possa venire in contatti, che lo stesso è... ...è quello che lo Stato, i CC, abbiano deciso debba essere per manipolarlo, usarlo e poi scaricarlo. Per cui, vengono contattati tutti gli ambienti con cui il bersaglio possa entrare in contatto non occasionale.  

Sono teorie psico-sociologiche d’accatto per cui un individuo diviene quello tutti dicono che sia. ‘Teorie’ che valgono solo per pidocchi, non per un RoScar. Accademici d’accatto le hanno inventate per i CC-NATO, CC-NATO che le usano per i gang-stalking che implementano su ordine politico-istituzionale. È solo terrorismo di Stato. Maniaci delinquenti di Stato che ordinano. Maniaci delinquenti di Stato che implementano. Pidocchi occasionalmente raffazzonati some miliziani sul campo, pur illegalmente dotati (per la tortura bianca) di strumentazione militare-NATO.

I CC andarono dal Cappelletto e gli dissero che se RoScar avesse contattato la figlia Serena, tutta la copia della corrispondenza doveva essere passata ai CC e la figlia stessa messa sull’avviso:
- “Padre Cappelletto, abbiamo informazioni sicurissime che... ...Abbiamo bisogno di sapere... ...Bisogna che ci trasmetta subito ogni notizia, anche irrilevante...”

    Il Cappelletto lo fece. Tutte le email e lettere del RoScar alla figlia sono state passate ai CC. La stessa usava indirizzi email di altri (aveva il divieto della setta di avere indirizzi email suoi) che passavano tutto al Cappelletto. Le lettere venivano fotocopiate dal Cappelletto che, egualmente, le passava ai CC.

    Quando poi il Cappelletto violenterà bagasce nei cimiteri, i CC terroristi metteranno tutto a tacere. Quando un suo compagnuzzo, da lui fatto prete, violenterà più di 50 bambini, nonostante la condanna non si farà un giorno di detenzione ed avrà il passaporto per continuare la sua carriera in Brasile dove i preti possono violentare chi vogliano senza conseguenze penali. Generali dei CC ordineranno alla PS di dare a Bettagna il passaporto subito, a pena non scontata e che non avrebbe mai scontata. Le procure le controllano i CC... La PS pure. Altrimenti, i passaporti non vengono dati a figuri in quelle condizioni, né la galera evitata.

   Appena seppero che, col 1995, RoScar era andato a studiare all’estero (dopo 5 anni di mobbing sul luogo di lavoro organizzato dai CC terroristi tramite la Direzione Generale INPS e l’Allakka ed altri pidocchi), per cui era evidente, evidentissimo, che non gli interessavano nessune nuoveBR dei CC, né di scrivere tritume delirante da CC terroristi, sia i CC, che Ricchio, che Franka, che Nikla, che tutti gli altri pidocchi erano furiosi. Furiosi! Invidia ossessa irreprimibile!  

    Nikla era già in contatto stabile coi CC stragisti tramile l’Allakka (una provocatrice catto-comunista del PCI-CGIL-CC) e l’Angela. Ricchio tramite la LoggiaMassonica ed il colonnello. Franka tramite il CC di Milano e l’Angela.

    Il colonnello dei CC, 1997:
    - “Ingegner Scaruffi, ormai RoScar sta finendo con gran successo il DEA (un più che master per il dottorato) in Belgio, dopo l’EAP in Inghilterra... ...Non vorrà certo che faccia pure il dottorato di ricerca. Non possiamo permettere che... ...Abbiano ordini precisi!”

    Il Ricchio furioso:
    - “Certo che no! Ma che s’è messo in testa, quello!”

    Il colonnello dei CC:
    - “...È che non abbiamo ancora le firme che ottenere la cooperazione NATO... ...La pratica manca di...”

    Stessa sceneggiata con Nikla rabbiosissima isterica e con Franka agitatissisma fuori testa.

    Entrambe: “Va fermato! Va fermato!”

    Il colonnello dei CC, pochi giorni dopo:
    - “Ingegner Scaruffi, abbiano già allertato anche sua madre che è ovviamente d’accordo... Dovete andare dove abita, bussare ai vicini e fingere di domandare...”

    Dopo che Riccho e Franka furono andati in missione speciale, a Torino, nel palazzo (Corso Regina Margherita 87), dall’Amministrazione del palazzo, all’INPS dove il RoScar aveva lavorato fino al 1995, sia l’INPS che l’Amministatrice che gli inquilini del palazzo contattati dai due deliranti si rivolsero direttamente ai CC dicendo che Ricchi e Franka avevano detto loro che RoScar doveva essere in Afganistan a fare cose orribili. RoScar era presso università in Belgio ed in Inghilterra a studiare con successo. Mai stato fuori d’Europa. E tutti lo sapevano.  

    Appena i colonnello vide Ricchio:
    - “Splendido lavoro, ingegner Ricchio!. Ora che abbiano avuto l’informativa dei CC nornali che tutti sanno che RoScar sarebbe chissàddove a fare chissàccosa, il governo ha chiesto ed ottenuto la cooperazione NATO per cui RoScar è rovinato anche se se n’è andato all’estero a studiare...”

    Ricchio era raggianre:
    - “No, non potevamo proprio permetterlo che quello divenisse dottore di ricerca e magari professore... ...Andava bloccato! Andava bloccato! Ma si crede d’essere?!”

Telefonarono a Ricchio pure lo zio Fausto ed il cugino Maurizio, altri due pidocchi dei CC variamente coinvolti nel gang-stalking contro RoScar:
- “Lo freghiamo! Lo freghiamo. ...Ma che si credeva di fare!” 

Il gang-staking all’estero, con copertura NATO, per cui con copertura mondiale, dato che chiedono ed ottengono la cooperazione di qualunque Stato anche sulla carta non-amico (per delinquere, gli Stati sono subito tutti amici, amicissimi), consisteva per RoScar in un informale,  ma implementatissimo, divieto di Stato-NATO di vivere, di studiare, di lavorare. Il divieto di vivere in alloggio normale veniva e viene realizzato con rumorica centrata sul bersaglio e perfezionata con visori attraverso i muri, che rilevano anche lo stato degli occhi (aperti o chiusi): tortura bianca con variazioni a seconda se il bersaglio sia sveglio o sembri dormire. Il divieto di lavorare viene implementato contattando tutti i datori di lavoro per organizzare ossessivi mobbing, se non riescono ad evitare che il bersaglio lavori. Il divieto di studiare formalmente viene implementato contattando scuole di qualunque genere e livello, chiedendo anche ad esse di organizzare mobbing, di cercare di creare incidenti e di non rilasciare titoli di studio di qualunque genere, che sia un certiticato di scuola culinaria od un dottorato di ricerca.

L’Université Catholique de Louvain fu contattata nell’estate 1999. Su richiesta dei CC-NATO, la Polizia Segreta belga contattò il rettore che la mise in contatto con André-Paul Frognier presidente dell’Unità di Politica del Dipartimento Politico e Sociale. Quando alla fine André-Paul Frognier non riuscì più a frapporsi, per dilazionare, e la ricerca dottorale era accademicamente perfetta, e v’era perfino la maggioranza della commissione dottorale per la concessione del dottorato, la Polizia Segreta belga gli riconfermò che il dottorato non doveva assolutamente essere dato. Diveto assoluto. Per cui, nella primavera del 2002, André-Paul Frognier disse chiaro-chiaro ai suoi colleghi Jacques Herman e Michèle Schmiegelow-Lauwers (che già avevano dato parere scritto favorevole, per cui c’èra la maggioranza della Commissione Dottorale, come da regolamento) che v’era un divieto assuluto del governo belga e della NATO contro RoScar.

Herman aveva corretto parola per parola la dissertazione dottorale, per cui era ovviamente d’accordo. La Schmiegelow-Lauwers aveva confermato, per email (per cui è nei back-up dell’Università) il precedente parere favorevole. L’Ilari (Roma-Milano) aveva trasformato il suo precedente parere negativo in favorevole. Il lecchino di Frognier, LievenDeWinter (un agit-prop la cui specializzazione su questioni italiche è a livello di telegiornali! Idem sulle altre questioni ...eppure fa lo ‘specialista’ viaggiante), s’era poi dimesso. S’era dimesso appena gli avevano detto che era arrivata la Polizia Segreta belga, per cui Frognier lo aveva imbrogliato quando prima aveva finto chissà quale altra ‘preccupazione’ relativamente alla ricerca dottorale di RoScar e aveva usato il LievenDeWinter, un suo cliente, come suo cane d’assalto. C’era dunque la maggioranza come da regolamenti, se alla fine la Polizia Segreta belga non avesse contattato direttamente Herman e la Schmiegelow-Lauwers (una ‘specialista’ di questioni est-asiatiche senza conoscere le lingue, neppure le culture ed altro, delle aree di cui si occupa) per rimangiarsi il parere positivo già dato. Infatti, il dottorato di RoScar è come sospeso all’infinito (forse un giorno ne dichiareranno la decadenza decennale). Nessuna ulteriore correzione è stata richiesta né era né è da fare, essendo stato corretto tutto dall’Herman (oltre che dal RoScar) come da precedente decisione della Commissione Dottorale. Non è cassato. Non è bocciato. Nessuna ulteriore correzione è stata mai più richiesta nonostante RoScar abbia domandato più volte per email.   

Pidocchi che vivono d’onanismi reciproci.

Primavera 2002. Il colonnello arrivò raggiante da Ricchio:
- “Gli abbiano fottuto il dottorato!”

Ricchio:
- “Grazie a Dio! Non potevamo proprio permetterlo.”

Franka, la madre di Ricchio:
- “Andava fermato! Ma si credeva d’essere?!”

Idem vari altri pidocchi e pidocchie.

Naturalmente, il gang-stalking continuò e continua ben oltre quel 2002.

RoScar, andò all’estero nel 1995 e, poi, con l’estate 2002 (fino all’estate 2008), nelle Cine, visto che in Belgio non aveva più nulla da fare.

Gang-stalking intensificato.

1996. Il colonnello ricontatta Ricchio e Franka per delle richieste particolari e specifiche, specificissime.

- “Ingegner Scaruffi, ne va di mezzo della sua carriera se suo padre... L’abbiamo fatta dirigente, grazie alla sua cooperazione. Può sempre capitare un incidente... ...Io la proteggo... Ma il governo, il Colle, il Comando Generale, la NATO, non sono per nulla contenti che nonostante gli splendidi successi, il figlio di suo padre, quel gatto con mille vite dello RoScar...”

- “Mi dica, colonnello, lo sa che sono sempre disposto a...”

- “Sua madre Franka dice che il marito, Angelo, le fa delle continue sceneggiate che dovete smetterla di... ...Lei lo capisce bene che l’operazione di annientamente del figlio di suo padre, dello RoScar non può essere interrotta... ...Sono le procedure... sia nostre che degli Alleati...”

- “Ah, quello ne ha sempre una...”

- “Andrebbe rimosso...”

- “Non è che io possa... ...Se però c’è qualcosa si possa fare...”

- “Lo abbiamo sottoposto a trattamento speciale. Gli abbiamo fatto fare un certificato medico che soffre di crisi di panico e lo abbiamo riempito ancor più di medicine, per cui ora è come paralizzato a letto. Paralizzato da farmaci. ...Il medico lo abbiamo sensibilizzato per cui coopera. ...Sua madre sarebbe disponibile a dargli un’aggiunta... ...sì, di medicine... Vorremmo il suo nulla osta.”

- “Colonnello, perché me lo chiede? Io quello non l’ho mai sofferto. Non voglio certo rovinarmi la carriera per...”

Era il 2006. I CC avevano già da qualche tempo sottoposto Angelo Scaruffi a tortura bianca. Usando strumenti per guardonare attraverso  muri, lo seguivano sia da sveglio che quando stava per addormentarsi o dormiva, e tocchettavano e ticchettavano da sopra e di fianco. Lui aveva razionalizzato che quei tonfi e toc-toc e tic-tic erano intenzionali. Franka, allertata dai CC, per cui cooperava come sempre, gli urlava che se lo immaginava per cui gli aveva fatto dare dal medico un surplus di medicine. Già prima, quando andavano in farmacia uscivano con borse di medicine. Ora, il medico, “sensibilizzato” dai CC, gli aveva dato medicine che lo tenevano come paralizzato, paralizzato-narcotizzato a letto.

Franka, su direttiva del CC, aveva scritto a RoScar che il padre Angelo doveva essere ricoverato in un ospizio per non auto-sufficienti perché a casa non potevano più tenerlo. Per cui voleva che RoScar s’intestasse un alloggio su cui aveva una procura. ...Per avere uno sconto per la retta il ricovero... Balle! Era solo una trappola, per altri fini, fini dei CC e dei loro pidocchi. Infatti quando poi RoScar regalerà l’appartamento su cui aveva la procura, la pidocchia dei CC Franka, col figlio Ricchio, revocherà (su ordine dei CC) la procura a RoScar e spenderà fior di quattrini in avvocati, su ordine dei CC che usano i beni altrui per metterci le loro luride mani sopra, oltre a quelle dei loro pidocchi ancora più stretti di altri, per riprendere possesso dell’alloggio.    

- “Signora Franka, ci occorre tutto il suo impegno e tutta la sua viscida arte di truffare il possimo perché non stiamo proprio riuscendo a far rientrare in Italia RoScar. Invece, per la distruzione totale, dobbiamo averlo qui. Appena è qui attiviamo la nostra rete ed organizziamo qualcosa per non farlo più andar via...”

    - “Ingegner Scaruffi, ci occorre la sua cooperazione per la stessa cosa... Dobbiamo avere qui RoScar, perché all’estero non riusciamo a distruggerlo. Ci occorre nella sua casa a Torino. Abbiano già visitato i luoghi. Tortura bianca dai locali confinanti e sovrastanti. Se non crepa, appena si lamenta chiamiano un’ambulanza dicendo che s’inventa tutto. ...Se poi ci fate mettere delle armi in casa, o le mettiamo anche senza chiedere, montiamo pure un caso d’allerta terrorista, il solito dei vecchi che ritornano... Lo distruggiamo fisicamente e lo incriminiamo e questa volta non ci scappa. È rovinato per sempre, se sopravvive! Ne combiniamo tutti i giorni di casi del genere! ...Come potete vedere sui giornali ed in TV.”

    Franka e Ricchio:
    - “Comandi! Non possiamo certo permettere che quello...”   

Sapendo tutto, come sempre, RoScar disse che sarebbe andato per il Natate 2006. Lo disse...

Il colonnello:
    - “Signora Franka, non possiamo certo permettere che Angelo parli con RoScar e gli dica tutto. ...Se è sicura che venga per Natale, bisognerebbe che... ...Abbiamo già parlato col medico... Suo figlio Ricchio è d’accordo...”

    Per cui, il 16 dicembre, Angelo fu trovato morto ...di medicine. Nato il 9 dicembre 1924. Ammazzato il 16 dicembre 2006.

    Ovviamente RoScar non fu informato del decesso del padre.

    - “Qui è il colonnello... Mi raccomando, non dite nulla a RoScar, sennò non viene...”

Dato che la FratellanzaGiudaica li controlla da vicino, RoScar sapeva tutto, sia in anticipo sia ad eventi in corso, e non sarebbe comunque rientrato. Se ne restó a Taiwan. In qualche precedente, non recente, racconto ci sono pure gli indirizzi alle varie date.

   - “Qui è il colonnello... Ingegnere, ma come è che avevamo predisposto tutto alla perfezione e RoScar non è venuto. Quel diavolo ci ha giocato di nuovo!”

   Ricchio, grazie alla sua cooperazione coi CC in attività delinquenziali di Stato contro RoScar, poi anche grazie all’omicidio del padre voluto dai CC terroristi, viene nominato e confermato direttore generale di aziende di lavori pubblici che sussidiano le ‘ndranghete, le mafie, ‘la politica’ etc, ma, prima di tutti (oh, se li dimenticano sempre!) i CC terroristi, quelli coperti dal Segreto di Stato, ancor più coperti per ‘sciocchezze’ come rubacchiare alla grande perché ‘...tenemo famiglia!’ Del resto ‘ndranghete, camorre, mafie, ‘politica’ sono dei CC e dei centri di poteri li comandano.

    Quando poi, nel 2008, RoScar regala il suo (aveva la procura) appartamento di Torino e gente che neppure conosceva o forse solo di vista (Pissolato-Tvoia), i CC mandano Franka-Nikla-Ricchio che reclutano i potenziali beneficiari, potenziali beneficiari che, dopo, restano a bocca sciutta e che poi fingono, e pur nel modo più demenziale, di scannarsi fra di loro. Un po’ si scannano, in gran parte fingono. Ne escono tutti male, malissimo, da pidocchi ossessi dei CC terroristi, perché diviene ancor più pubblico il gang-stalking di Stato e come pure sindacaliste UIL (Pissolato), che fingevano di non saperne nulla, se ne facciano apertamente complici. Vi racconteremo un’altra volta, forse, come un’ossessa che urla eccitata al figlio che si fa seghe nel cesso, venga reclutata da Franka-Nikla-Ricchio, dagli stessi imbrogliata e come si scannino reciprocamente. Non c’è nulla come gettar l’osso per far scannare cani rognosi. RoScar gettò loro un osso. Loro si scannarono, mentre col solito repertorio del gang-stalking del CC tentavano di tirarVi in mezzo RoScar che se la rideva disgustato ed allegro, e del tutto silenzioso.