sabato 17 maggio 2008

MaximaImmoralia. Maurizio, quello pseudocugino così pio e così infamone. 17.05.2008

MaximaImmoralia. Maurizio, quello pseudocugino così pio e così infamone. 17.05.2008
by Georg Rukacs

Se uno nasce infame non è che possa poi divenire differente. Semmai peggiora. Però, Maurizio è uno pio. Segaiolo frenetico e puttaniere irrefrenabile (più erano schifose, più le pagava e se ne vantava con gli amici), suonava la chitarra a messa dai salesiani ed è sempre restato un ardente cattolico. Ballista impenitente, faceva il volontario della Croce Verde. In politica, si dichiarava del partito della fika e del Partito Liberale. Una merdacchia infarcita di luoghi comuni.

È solo uno pseudocugino. Mio padre e suo padre non erano davvero fratelli. Il padre suo, dello pseudocugino, porta infatti indebitamente, e lo sa, lo stesso cognome.

Pur odiato dalla pseudomadre di Roberto, la bagascia pazzoidodelinquente calabra da linciaggi e torture Franca, sono sempre stati in fruttuosa cooperazione. La pseudomadre pazzoide è da sempre ossessionata. Ha l’ossessione di distruggere chi le sta attorno, eppure chi le sta lontano, perché sennò la sorella Angela, l’altra bagascia calabrocastelbuttanese, la sgrida.

Usiamo la prima persona che è più semplice. Preferisco sempre entrare nel protagonista principale vero di cui narro le vicende vere come fossi io. No, Maurizio non è il protagonista principale, è solo un fasukkio accessorio.

La pseudomadre m’aveva affidato a lui, a lui Maurizio, perché scoprisse che mai facessi. Non facevo nulla, ma ossessi ed ossesse sono come sono. Sono ossessi ed ossesse. ...Sennò c’è una qualche sorella od altra bagascia o bagascio, qui Angela, che sennò li sgrida. In realtà, quello che facevo, fin da prima d’imparare a scrivere ed a leggere, studi giudaici e cabalistici, non l’ha mai saputo nessuno, neppure lo pseudocugino “furbo”. Continuavo i miei studi anche quando sembrava che andassi in giro con lui, e poi lo fottevo parlando di cazzate finte politiche (tanto Maurizio non ha mai capito un cazzo; era troppo furbastro!) o stando zitto introverso come uno che non parli mai con nessuno.

Dunque, “affidato” a lui, lui, segaiolo frenetico, era sempre arrapato. Un giorno torniamo a casa sua. Non c’era nessuno. Lui di stende sul letto ed inizia a farsi una sega. Poi mi chiede se so come si facciano. Gli dico di no. Lui, genersoso, mi dice che se glielo prendevo in mano m’insegnava come si faceva. NON glielo ho preso in mano. S’è allora messo a farsi la sega mentre lo guardavo noncurante. È solo balzato su, interrompendosi prima del risultato, quando s’è sentita la chiave, nella serratura della porta, della madre sua che stava rientrando. Che casa! Lo si vedeva girare per casa, per giorni, con un pigiama con una vistosa e vasta chiazza, una sborrata. Doveva essere troppo complicato buttarlo in lavatrice!

Finito faticosamente l’istituto tecnico, dopo due anni di primo scientifico conclusi male, per cui aveva dovuto cambiare scuola, finendo al tecnico industriale, aveva trovato lavoro all’Oto-Melara. Faceva il tecnico lì, e forse lo farà ancora se non s’è pensionato. Razzi, missili o cose del genere.

Ballista lo era di natura. Era di quelli di tutto di più, ma sul nulla. Era tutto e solo lingua. Era allergico ai libri, pure a giornali e riviste. Di attivo aveva la lingua, dato che parlava sempre e da gran saputastro. Naturalmente era furbastrissimo come tutti i chiacchieroni. Il padre impiegato o dirigente (era maestro, per cui era di quei dirigenti pubblici post-bellici) negli uffici d’un comune di 100'000 abitanti. La madre, che prima lavorava al banco di famiglia in piazza, al mercato ortofrutticolo della città, faceva solo la casasalinga.

Ma quelli con la lingua sempre in azione inventano, credono a proprio vantaggio, in continuazione. Non che gli stessi dietro alle cazzate che diceva su di sé a tutti. Non a me, dato che lo vedevo e lo sapevo chi era e com’era. Un esempio. Ero all’ospedale militare della mia città, come imboscato, dato che da militare più che pulire cessi non mi facevano fare, per cui me n’ero venuto via dopo tre mesi e mezzo, ed incontro uno del suo quartiere, anche lui imboscato lì, coetaneo suo più o meno, per cui si conoscevano. Mi butta lì che mio cugino (Maurizio, lo pseudocugino) s’era fidanzato bene, con la figlia d’un professorone. L’ho guardato... La famiglia “del professorone”, di cui Maurizio evidentemente vantava in giro, abitava in un negozietto-buco di non so cosa. So solo che era un buco, e loro abitavano sopra, ma non sopra un grande negozio, neppure sopra un negozietto, sopra un buco. In Via Prione. Nulla di male, naturalmente, ma le condizioni economiche erano a livello d’operai poveri. Il buco-negozio era affianco a dove lui faceva il volontario della Croce Verde (lo faceva per guidare a tutta velocità con sirena), per cui s’erano conosciuti.

Uno con quelle attitudini, all’Oto-Melara faceva il confidente dei capi e, se richiesto, pure dei militari-sbirraglia. Le industrie militari sono come sono. Anche la soldataglia-sbirraglia italiota è l’infimo che è.

Siccome era furbastrissimo la Profezia ha sfruttato le sue qualità, per la distruzione d’Italiozia e delle Cine. Bisognava far venire allo scoperto le attività pazzoidodelinquenziali dell’OVRA e la sua stessa esistenza, e così di sue consociate per il mondo. Pure altro. Lui, Nicla, Allacca, Rikki ed altri psicotici erano l’ideale per la manipolazione degli psicotici di Stato che abbiamo manipolato pure in altro modo, direttamente, con le onde galattiche e coi chip bionici nelle loro chiorbe vuote.

Io non dico nulla. Neppure li vedo. Del resto gli psicotici sanno già sempre tutto di loro. Qualunque cosa si dica o non si dica, loro la interpretano e se la raccontano e la raccontano sempre e solo come credono loro, come già sanno. Gli psicotici incurabili sanno già sempre come stanno ne cose, credono, ed adattano tutto a quello che già sanno. Tra psicotici incurabili si credono sempre e subito. Nicla, la psicotico folle e scema spezzintorinese, gli garantisce che sono il capo di BinLaden, la bagascia Franca con la bagascia Angela pure. Anche Rikki, il “grande” ingegnere cornutazzo felice ma rabbioso che non capisce un cazzo. Certo, il passaparola funziona in tante direzioni, fino a sindacalisti scemi e malati CGIL-CISL-RdB-etc. Maurizio non è neppure la principale. In pratica, c’è un’unica fonte d’invenzione che sono le loro pazzoidodelinquenzialità forsennate e quelle di uffici dei CarabinieriInterniEsterniOVRA. L’informazione arriva, in un modo o nell’altro, ai CarabinieriInterniEsterniOVRA, da cui è magari partita, ed arriva da fonti apparentemente differenti (i “riscontri multipli” degli pseudoinvestigatori inetti) e a loro uffici differenti. I CarabinieriInterniEsterniOVRA hanno bisogno proprio di quelle “informazioni” del tutto cervellotiche e fasulle per inventarsi loro operazioni pazzoidodelinquenziali per estrinsecare le proprie psicosi e per rubare. Tutti fingono di credersi e sono tutti contenti (così possono rubare valanghe, euromiliardi, di soldi di Stato con la “giustificazione” di operazioni pazzoidodelinquenziali segretissime), incidenti a parte che spesso capitano loro.

Lo sapete come li ammazziamo, quando serve alle esigenze della Profezia, i vari colonnelli Malaventura od altri?! Ah, è facile! Nello stesso modo con cui colpiamo e devastiamo gli altri pidocchi a seconda delle necessità della Profezia. Li liquidiamo via i chip bionici, ma pure inducendo, sempre coi chip bionici, comportamenti d’altri, magari prossimi a loro, contro di loro. È facilissimo con la strumentazione galattica. Lo facciamo ogni giorno ed in ogni dove.

Le informazioni che Maurizio, come le altre bagasce e bagasci forniscono ai CarabinieriInterniEsterniOVRA sono “attendibilissime”. Quando succede qualcosa di qualunque genere, in qualunque posto del mondo, mi riconoscono da decenni in tutte le foto ed in tutte le descrizioni. ...Da un trent’anni. Sì, è da almeno trent’anni che mi riconoscono ovunque. M’hanno pure riconosciuto nei nomi e nelle foto di quelli, presunti, dell’11/09/2001. Ma tuttora, qualunque cosa succeda, nel mondo, ogni giorno, sono io. Loro si presentano al Caramba di collegamento, oppure lo dicono a chi riferisce al CarambaPsEtc preposto alla raccolta delle confidenze per CarabinieriInterniEsterniOVRA, e segnalano che dovrei essere proprio io. E loro ci credono, naturalmente. Si credono. Sennò che CarabinieriInterniEsterniOVRA italioti sarebbero mai, se non credessero a tali “attendibilissime fonti confidenziali”?!

Avete capito perché state affondando?! No, non l’avete capito. Non importa. Siete tutti così in Italiozia!