martedì 20 marzo 2007

Chinese Asylums 18. Taiwan. Taichung. Tentativi di tortura-linciaggio bianchi in 篤行路90巷12號303室

Chinese Asylums 18. Taiwan. Taichung. Tentativi di tortura-linciaggio bianchi in 篤行路90巷12號303室
by Georg Rukacs

Un milione d’occhi per occhio
Un milione di denti per dente



Il nuovo posto è in 篤行路90巷12號303室, 404 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣. Padrone è 林彥哲 (Lín YànZhé). Un stanzetta piccola piccola con servizi. Tuttavia, con qualche vantaggio.

Dal 27 febbraio 2007 sera. La notte ho fatto il trasloco. Un po’ per volta. Il luogo era vicino al precedente. Poi ho dormito un po’ lì, un po’ nel luogo precedente. Notte di silenzio assordante, lì. Non il minimo rumore. Silenzio da spaccare le orecchie.

Poi, sono arrivati i pidocchi-magnaccia dementi ossessi di Stato, per i loro soliti programmi demenziali. È un edificio dove, in qualunque punto battano, si sente dappertutto. Anche il più tenue ticchettio. È divertente, sentirli operare.

Appena arrivato davvero, il giorno dopo avere affittato, i pidocchi-magnaccia dementi ossessi di Stato hanno contattato il padrone facendogli liberare la stanza affianco, dato che coloro vi erano, un ragazzo con moglie, non volevano essere coinvolti in queste demenze ed erano disturbati dai colpi che i pidocchi, seppur occasionalmente ma intenzionalmente, menavano da sopra e da altri punti dell’edificio. Intanto, nella soffitta o sottotetto, hanno subito liberato lo spazio sopra la mia stanza. Prima era ostruito da mobilia accumulata. C’hanno messo ore per liberarlo, in particolare sopra al letto mio. Erano le istruzioni ricevute dai pidocchi-magnaccia dementi ossessi di Stato.

Liberata la stanza affianco, dopo una settimana che ero lì, la hanno lasciata libera. Per ora la usano per andare dentro a battere all’occorrenza, sebbene qui possano operare da sopra, sia la tengono libera in attesa di occuparla eventualmente con loro pidocchi fissi, sia sperano in danneggiamenti legittimino come non loro i danneggiamenti da loro operati in stanza limitrofa, anche se non immediatamente confinante, nel luogo dove ero prima, in 篤行路90巷12號303室. Se ciò si verificasse, intendono poi chiamare la polizia per “dimostrare” agli occhi della polizia locale, che è composta di mafiosi omertosi coi lor compari cinesi-taiwanesi, che loro non m’hanno rubato la cauzione dov’ero prima e che non erano pidocchi dementi ossessi anche dov’ero prima. Ho sentito i magnaccia-pidocchi mentre parlavano col padrone qui e si mostravano particolarmente ansiosi perché si verificasse qui qualcosa di questo genere. Sperano sempre succeda qualcosa per assolversi dai loro crimini precedenti. È quello chiedono loro, pure da Italiozia. Dunque, vogliono provocare delle reazioni. Sperano queste reazioni siano danneggiamenti nella stanza confinante o schiamazzzi permettano di montare qualche storia del tipo “ovunque va...” ...ovunque vado ci sono loro pidocchi di Stato che arrivano con le loro demenze ossesse. ...Fanno tutto loro. Io mi diverto ad osservarli e scriverne. Mai fatto nulla.

Il padrone, o non troppo convinto, o con famiglia non troppo convinta, o chissà cos’altro, se l’è presa invero piuttosto comoda. Tuttavia, nelle Cine, non possono non obbedire, o fingere d’obbedire ma almeno un po’ obbedire davvero, ai dementi di Stato. 林彥哲 (Lín YànZhé) ha dovuto quindi mettere a disposizione il suo edificio e la sua famiglia. Magari ci prenderà gusto in corso d’opera. Ora sta cercando di farsi una ragione d’essere pidocchio messosi a disposizione dei pidocchi-magnaccia dementi ossessi di Stato l’hanno contattato ed hanno preteso operasse.

Rumoreggii intenzionali sono iniziati quasi subito, subito dopo che i pidocchi-magnaccia dementi ossessi di Stato li hanno contattati, ma non di carattere immediatamente ossessivo maniacale. Piuttosto, come operati in modo occasional-saltuario, tanto per impegno preso ed in attesa di istruzioni più precise. E poi, appunto, è un edificio dove tutti sentono tutto. La struttura è solida. Ma se uno ticchetta su pavimenti e muri, si sente dappertutto. Loro lo sanno. E sanno che sono loro stessi che ticchettano. E sanno pure che chi era già qui nota ora questi loro intensi spostamenti e trambusti nell’edificio che prima non v’erano. Hanno detto a qualcuno era già qui di andarsene qualche notte altrove, che hanno un servizio speciale da regolare in pochi giorni, e che dunque devono rumoreggiare. Ma, a me, non me ne frega nulla. Per cui non concluderanno nulla né in pochi giorni, né in anni. Si stanno solo sputtanando con chi era già qui e non collabora attivamente con loro. Se qualcuno collabora con loro, se ne farà una ragione, almeno all’inizio. Ma con gli altri si sputtanano solo. E pure col vicinato che vede all’improvviso un traffico che prima non c’era. È un posto con vicoli strettissimi.

Sabato e domenica 17-18 marzo 2007 intenso traffico sopra, soprattutto la notte. I dementi di Stato e paraStato hanno istruito intensivamente la famiglia di padrone 林彥哲 (Lín YànZhé) per partire alla grande. ...”Alla grande”... ...demenze solite che li autodistruggono. È venuta una pidocchia con altri pidocchi supposti esperti. Di tanto in tanto li blocchiamo coll’ipnotizzatore rapido e facciamo loro un qualche trattamento speciale nostro: veramente gustoso il culetto di quella con scooter UF7-318. Colpi che loro menano da varie parti, incluse violente martellate dal muro affianco con stupore che uno [Io] non dicesse nulla. Sebbene nella stanza avessero lavorato, erano martellate a tutto muro, senza chiodi da piantare o altro da fare. Proprio colpi di martellone contro il muro. Era il padrone. Con la porta aperta ed un operaio. Del tipo, “vieni a lamentarti, così ho il testimone che t’ombri perché stiamo lavorando nella stanza.” Infatti poi si dicevano: “Ma perché non dice nulla?” Che me frega se martelli? Se non da noia a te che batti... In realtà, in quella stanza ora libera, per giorni, cavo della Tv a parte, e forse del web, se lì c’è, hanno finto di lavorare. Dato che è sempre lurida come prima, con muri proprio neri neri in certi punti. Né hanno imbiancato, né pulito i muri con l’acqua, né avevano altro da fare. La tengono, ora che hanno mandato via i due refrattari alle loro demenze, per le attività pidocchiesche e sperando in qualche danneggiamento. Se non se la danneggiano da soli, non vedo proprio perché uno dovrebbe danneggiargliela. Ma i pidocchi son così. Se le contano. Ci si convincono. Ci credono.

Il padrone continua a spostarsi da sopra a questo piano, dove ha trovato uno di mezza età che s’è prestato a collaborare. Uno che il primo giorno è venuto ad offrire una sigaretta, ma io non fumo. Poi l’hanno militarizzato: i pidocchi sono così... Non è una stanza confinante. Il padrone batte o assiste battere da sopra, la soffitta o sottotetto. Poi viene a questo piano nella stanza di quello. Con lui stanno all’ertà, uno mai facesse qualcosa. Che debbo fare? Se sono qui, sono in stanza a far le mie cose. Se devo uscire, esco e non sono qui. Appunto, li hanno avvisati, ...avvisati delle fantasie si sono creati i pidocchi-magnaccia han parlato con loro. Intanto da sopra battono, ma non in continuo. Battono a pause. Ma sono proprio battute. Anche la nostra strumentazione satellitare le dà come battiture maniacali, non rumori da lavoro o “strutturali”.

In particolare, lunedì 19 marzo 2007 pomeriggio, iniziano a ticchettare in modo sistematico anche se non intensissimo e non rumorosissimo da sopra, dove ufficialmente non c’è nessuno. E poi la sera e la notte ed oltre. Ci sono soffitte senza condizionatori d’aria dunque ufficialmente disabitate. Tuttavia con gran traffico, trasporto di vivande, ad iniziare dall’acqua potabile in contenitori, e luci accese ben visibili. Prima che venissi qui, nessuno le abitava, né v’erano luci accese.

Col padrone che, come detto, va su, ticchetta pure lui o guarda altri ticchetare. Poi scende qui, al secondo piano (terzo, cinese) magari nella stanza di uno che collabora alla cosa. E resta lì. Pure tutta la notte. In attesa. Lo saprà lui di cosa. No, anzi, non lo sa. I pidocchi non sanno mai nulla. Hanno dei manuali e delle istruzioni. Anche quando lui scende da sopra a sotto, il ticchettio occasionale ma intenzionale da sopra continua. Di giorno e di notte. Il padrone, la moglie, la famiglia, altri di qui o che vengono da fuori. Si stanno rovinando da soli.

Innervositi che il ticchettio non produca reazioni, iniziano a battere più forte. Tuttavia se battono più forte, tutti sentono, fino al piano terra, e tutti sono disturbati. All’infuori di me, che me la rido, tra me e me, dei nuovi dementi ossessi in ambiente per loro ancora più sfavorevole che i precedenti. Alcuni dell’edificio sono stati da loro avvisati e coinvolti in quello che stanno facendo, in particolare quello qui del piano che collabora attivamente ed accoglie il padrone 林彥哲 (Lín YànZhé) nella sua stanza a vigilare. Altri, invece, no. Non sono stati avvisati. Sentono queste battiture che si fanno sempre più sistematiche.

Se intensificano, saranno presto alla demenza e depressione acuta e chiederanno d’essere esonerati dal “lavoro” demente ossesso e rilevati da altri. Se non intensificano, i pidocchi-magnaccia di Stato che li controllano chiederanno loro conto del loro scarso rendimento.

...Non abbiamo aspettato fino ad oggi...

Rappresaglia preventiva qui, non appena hanno detto sì ai dementi di Stato. Già i primissimi giorni. Inutile aspettare. Usando gli ipnotizzatori rapidi ed altro, abbiamo fatto inculare dai cani lui e la moglie, ed altri hanno garantito loro collaborazione. Queste imprese pidocchiesce sono sempre imprese collettive. Linciaggi che tutti sanno e cui molti partecipano. Ed abbiamo inculato noi le figlie ed altre inculabili da noi. Idem, coi cani e noi (nel caso di fikette), esterni che sono venuti qui per insegnare loro le demenze. I pidocchi-magnaccia di Stato li abbiamo colpiti a casa loro con trattamento d’inculamento a tutte le loro famiglie. Nel caso di bimbi piccoli, abbiamo infilato loro degli apparecchietti non idenficabili né localizzabili, che bruciano parti delle loro crape vuote più rapidamente e specificatamentee solite radiazioni standard. Colpa loro se sono pidocchietti di famiglie di pidocchi dementi ossessi. Quando s’ammazza una zanzara non ci si preoccupa se sia grande od infante.

Rappresaglia nel posto precedente, in 篤行路85號. Anche in altri posti e contro pidocchi precedenti. Nel posto precedente, abbiamo fatto inculare dai cani la “madre” di merda Lin, il vecchio Lin di merda, ed altri maschi e le femmine schifose della famiglia anche in altre località. Abbiamo inculato noi le figlie in loco. Stesso trattamento ad alcuni capi della polizia, e non solo, in loco ed a Taipei. Anche in Giappone, da dove governano queste demenze a Taiwan. Anche negli USA ed in Italia. Sia capi di polizie e servizi, che personale politico ed altro personale di Stato. Ed altri. Meglio non dare dettagli qui ed ora, anche se non siamo comunque identificabili. C’è il danno su di loro. ...Anche qualche danno estremo ed irrimediabile qua e là... Ma non possono sapere che sia loro successo, né come.

Siamo intervenuti di persona, su loro pidocchi e pidocchie, perché ci sono cose vanno fatte a questo modo. Era il momento.

Nel posto precedente, oltre agli inculamenti, abbiamo procurato danni per alcuni milioni di taibi ai blocchi d’edifici della famiglia Lin. Acidi o cose simili nelle strutture. Nulla è visibile per il momento. I danni spunteranno come casualmente nel tempo, anche ravvicinato. Se non mi restituiscono i miei quattro soldi, vi sono già altri interventi demolitori che s’attiveranno. A questi danni già fatti ora, se ne aggiungeranno altri. Succederà tutto, piano piano, come casualmente e non vi sarà mai nessuna prova delle distruzioni intenzionali. Danni s’aggiungeranno a danni, perdite a perdite. Fatti loro... Sono dementi ossessi e ladruncoli...

Del resto, nel posto precedente, in 篤行路85號, i pidocchi-magnaccia dementi ossessi di Stato li avevano riempiti di soldi, oltre che di istruzioni, per le telecamere di sicurezza. Avevano loro spaccato il bagno d’una stanza prossima ed accusato me. Come potevo se era chiusa? Poi, due giorni dopo, avevano messo le telecamere, sicuri di chissà quale rappresaglia sciocca per quelle false accuse. Dato che non era successo nulla a telecamere installate, avevano detto loro di rubarmi la cauzione, dicendo che poi mi sarei vendicato, ma che grazie alle telecamere mi avrebbero rilevato e così passato alla polizia. ...Loro, i ladri di cauzione, oltre che pidocchi dementi ossessi da tortura-linciaggio... Eccoli serviti! Danni colossali che a poco poco si manifesteranno. Danni personali a loro, che si porteranno nel subconscio quest’ulteriore oltraggio (li avevamo già colpiti anche prima di quest’azione) su di loro. Ora, le loro telecamere di sicurezza sono lì inutili. Se lo son voluto...

Per i cani qui è stato facile. C’è un ragazzone dell’area con dei magnifici esemplari. Uno che se ne va in giro con abbigliamenti paramilitari. Quando abbiamo bisogno, lo lasciamo ipnotizzato cogli ipnotizzatori rapidi datici da quelli dell’astronave e ci imprestiamo i suoi cani. Ma anche altrove li troviamo. Usiamo procedure d’identificazione satellitare. I cani, come i pidocchi, sono identificabili alla nostra strumentazione. Identificati, arriviamo a loro con aggeggini gps. I sistemi di sicurezza, le telecamere sia private che di strada, numerosissime soprattutto qui, li abbiamo egualmente neutralizzati con l’aiuto della strumentazione di quelli dell’astronave. Nessuna traccia di noi che ci muoviamo per le azioni. Solo i danni a pidocchi ed a loro cose.

Grazie ai simulatori e confusometri, io apparivo sempre qui.

Tutti i colpiti diretti, nel loro corpo di pidocchi, hanno immediatamente reazioni visibili, reazioni che permangono e s’aggravano col tempo. Sanno che sono stati colpiti e pure in malo modo. Ma non si ricordano quando, né come, né da chi. Avvertono solo il disagio e lo schifo crescenti su di loro e di loro stessi pidocchi dementi ossessi. È normale. Sono pidocchi dementi ossessi. Stanno male. Soffrono. Si comportano in modo inconsulto ed ossesso.

Se lo sono voluto. C’hanno supplicato. E noi abbiamo dato loro il supplemento!