lunedì 8 ottobre 2007

Chinese Asylums 65. Stalking antiebraico dei pallestinisti. Attivista di sinistra arabo fotografato mentre danneggia proprietà arabe in Israele per in

Chinese Asylums 65. Stalking antiebraico dei pallestinisti. Attivista di sinistra arabo fotografato mentre danneggia proprietà arabe in Israele per incolpare coloni ebrei
by Georg Rukacs

È un classico. Ma questo volta l’hanno fotografato ed identificato. Eccolo:
http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/123824

All’interno d’Israele-Israele, non nei “territori”. Un villaggio arabo. In prossimità coloni ebrei. Non ci sono conflitti, anzi non c’erano, anche perché se non li provocano da parte “islamica” non ci sono mai stati conflitti nell’area, se non in tempi bibblici e poi di crociate e di jihad.

Un attivista di estrema sinistra. Un arabo cittadino israeliano, visto che gli arabi possono vivere ed essere cittadini in Israele mentre gli ebrei sono linciati nei territori dell’ANP dove non possono entrare proprio per questa “ragione”, perché ebrei. Non ci credete? Camuffatevi da ebreo e fatevi una passeggiata nei territori dell’ANP-Fatah o dell’ANP-Hamas, o come si chiama ora che si sono scisse. Provate... Vi mettete il copricapo ebraico, la kippah, oppure, se siete femmina, trovate il modo di avere qualcosa che vi identifichi immediatamente come ebrea, e andate a passeggio in territori dell’ANP o di Hamas ora che sono divisi.

L’attivista di sinistra non era un delinquente od un pazzo isolato. Veniva da in villaggio “ostile”, dunque già fanatizzato da attivisti d’estrema sinistra od altri. Era un’operazione piccola-piccola che ne seguiva altre, tutte piccole-piccole. L’odio etnico si crea con piccole cose, soprattutto quando vi siano pidocchietti predisposti a bersele tutte. Qualcuno stava all’erta e l’ha fotografato mentre recideva un tubo dell’acqua. In precedenza erano stati recisi o danneggiati degli ulivi. Il metodo è universale tra i pidocchi, tra gli stalkers. Crei degli incidenti e poi dici: “Prima che arrivassero quelli, non era mai successo.” ...Ma sei tu, il pidocchio, lo stalker, che li ha creati. Crei incidenti, poi dici che devono essere stati degli altri, che non possono non essere stati degli altri, quegli altri.

Non non era una cosa isolata. Fatto il danno, gli attivisti di sinistra riferirono al principale quotidiano popolare israeliano, Yediot Acharonot, http://www.ynetnews.com , che i pacifici abitanti arabi del villaggio erano stati nuovamente molestati dagli “estremisti ebrei”. Gli ebrei non sono come gli islamici. Non censurano le notizie contro altri ebrei. In Israele, molti cederebbero tutto pur di “vivere in pace”, illudendosi che coloro sono stati fanatizzati per sterminarli non li sterminerebbero in realtà. Molti vedono male i coloni “che provocano” i fanatici, per il solo fatto di esistere e di rendere produttive e ricche nuove terre e gli stessi arabi vi vivono in prossimità.

Ecco l’articolo, di fatto calunnioso, pubblicato da Yediot Acharonot su ispirazione degli stessi attivisti di sinistra arabo-israeliani e che avevano trovato sponda nella stessa sinistra ebraico-israeliana, nel Presidente del Movimento dei Kibbutz:
http://www.ynetnews.com/Ext/Comp/ArticleLayout/CdaArticlePrintPreview/1,2506,L-3439192,00.html

Il fanatismo islamico ha un concetto fascistoide di terra “che è nostra”. Al contrario, il colono ebreo la usa, la fa fruttare, dopo averla comprata magari pagandola pure di più del prezzo normale. “Sono sionisti. Sono ricchi. Hanno finanziamenti da tutto il mondo. Fagliela pagare il doppio od il triplo.”

Yediot Acharonot, di fronte ad un danno ed alla “testimonianza” falsa degli stessi attivisti di sinistra arabo-israeliani, con appoggi nella sinistra ebraico-israeliana, che erano stati visti nuovamente coloni che danneggiavano le proprietà arabe evidentemente per sloggiare gli arabi, o per innata cattiveria, hanno pubblicato la “notizia” falsa. Neppure hanno rettificato quando sono state, successivamente, prodotte le fotografie che erano attivisti di sinistra arabi che avevano organizzato gli attacchi, le molestie, contro il villaggio arabo per provocare la sua fanatizzazione contro i coloni ebrei all’interno stesso di Israele.