Chinese Asylums 63. Stalking antiebraico dei pallestinisti. I falsi razzi scoperti e bloccati
by Georg Rukacs
Mercoledì della settimana scorsa, i servizi di propaganda di quell’organizzazione terroristica finalizzata al genocidio (a meno che fare stragi-a-chi-tocca-tocca e tirare razzi-dove-cadono-cadono non celi nobili fini di fratellanza inter-etnica) che prende il nome di ANP, ora ricontrollata essenzialmente da Fatah, dopo il conflitto con Hamas e la scissione anche territoriale in questo momento, hanno vantato di avere scoperto dei razzi pronti per il lancio, dunque sul punto d’essere lanciati visto che nessuno lascia razzi puntati in giro da quelle parti, diretti contro il quartiere Beit Jala di Betlemme. I “razzi” (non lo erano!) sono stati poi consegnati alle FFAA d’Israele, le IDF in acronimo inglese.
La cosa, una montatura, venne diffusa proprio quando Abbas stava incontrando Bush ed altri statisti all’ONU, a New York. Come se tutti non sapessero che l’ANP-Fatah ha strutture che praticano stragi. Le pensioni ai caduti sul lavoro (i terroristi morti in azione-strage) le distribuiva Arafat e poi le ha distribuite chi ne ha preso il posto.
La storia dei “razzi” scoperti e consegnati ha subito fatto il giro del mondo. La “grande” stampa l’ha subito ripresa, a cominciare dal Washington Post e dal suo sperimentato giornalista Lally Weymouth che non ha menzionato come fosse tutto una montatura.
I “razzi” consegnati alle IDF erano ferraglia, non razzi, dunque tantomeno razzi sul punto d’essere lanciati. Neppure erano razzi in corso di fabbricazione. Erano dei tubi di metallo. Nella concitazione della montatura propagandistica e nel diprezzo per ogni verosimiglianza, oltre che del nemico israeliano, l’ANP-Fatah neppure ha preso dai suoi magazzini, o da quelli di Hamas, due razzi veri. Non volevano privarsi di due razzi, se ne avevano. Non volevano dare ad Israele dei razzi veri che sarebbero certo stati analizzati. Oppure, nella concitazione della montatura per favorire le relazioni intenernazionali di Abbas negli USA, non hanno avuto tempo di trovare due razzi veri. Fatah è specializzata in stragi con bombe oppure usa armi standard, non razzi cosiddetti artigianali. Hanno dato alle IDF dei tubi dicendo che erano razzi.
Mentre il governo Olmert-Barak-Livni sussidia l’ANP-Fatah di soldi, armi e terroristi scarcerati, ecco che il capo dei Servizi dell’ANP-Fatah Tawfiq Tarawi se ne esce con questo “grande” contributo alla costruzione internazionale dell’immagine dei “palestinesi” dell’ANP-Fatah come moderati e ragionevoli, moderati e ragionevoli per le esigenze d’esazione dei flussi di fondi, armi e benefici da Israele ed USA.
Anche Khaled Abu Toameh, il corrispondente per gli affari palestinesi presso il Jerusalem Post, venne contattato da ufficiali dei Servizi dell’ANP-Fatah per cercare di propinargli la montatura propagandistica.
In realtà, scavando appena, la storia, che ha subito fatto il giro del mondo, dei razzi pronti al lancio e tempestivamente scoperti dall’ANP-Fatah e consegnati all’IDF, era già vuota. Essa viene giocata su due livelli: la suggestione lanciata mondialmente e la realtà di menzogne che consegnando ferraglia non potevano essere molto sofisticate. Ufficiali dei Servizi danno la storia che i media mondiali vogliono sentirsi dire e che subito pubblicizzano.
Lo stesso Tawfiq Tarawi non può confermarla. Per cui racconta che i “razzi” erano allo stato iniziale di fabbricazione e non ancora riempiti d’esplosivo. Appunto, erano solo tubi. Ma allora non erano puntati da nessuna parte. Erano all’aperto? Erano all’aperto “puntati” su Betlemme mentre venivano montati, no, anzi, fabbricati? I pallestinisti, almeno quelli dell’ANP-Fatah sono sconnessi pure nelle montature, nella fabbricazione di bidoni per i media. Hanno altro da fare, evidentemente. Passano dall’ufficio, raffazzonano qualche balla che non tiene, poi vanno a fare altro. Del resto non v’è nessuna notizia accessoria di arresti. Per cui nessuno stava fabbricando nessun razzo, non almeno in quel caso. Per cui nessuno stava fabbricando nulla, benché Tawfiq Tarawi insistesse che i “razzi” assomigliavano ai razzi di Hamas ed altri gruppi a Gaza. Prendi dei tubi e dici magari che assomigliano ad aerei in costruzione. No, lì erano solo “razzi”, i razzi-fandonia propagandistica dell’ANP-Fatah, i “moderati” ed “affidabili” riempiti di soldi, armi e terroristri scarcerati dagli USA e dai suoi interlocutori dell’attuale governo d’Israele.
I razzi, quelli veri, continuano ad essere lanciati e ad esplodere quotidianamente, dove capita capita (non sono neppure razzi precisi lanciati contro obiettivi precisi, sono strumenti artigianali di tentata epurazione etnica, di terrore etnico, dunque lanciati contro città e altri insediamenti raggiungibili dai territori dell’ANP: odio primordiale ed incontrollabile), ma non fanno notizia. Le notizie sono la solita oppressione israeliana contri i buoni, santi e pacifici pallestinisti cui sono stati rubati territori loro. La notizia è, di nuovo, che gli USA vogliono costruire, il solito!, lo “Stato palestinese” che magicamente farà regnare la pace in tutta l’area. Sono le solite menzogne per altri fini.
by Georg Rukacs
Mercoledì della settimana scorsa, i servizi di propaganda di quell’organizzazione terroristica finalizzata al genocidio (a meno che fare stragi-a-chi-tocca-tocca e tirare razzi-dove-cadono-cadono non celi nobili fini di fratellanza inter-etnica) che prende il nome di ANP, ora ricontrollata essenzialmente da Fatah, dopo il conflitto con Hamas e la scissione anche territoriale in questo momento, hanno vantato di avere scoperto dei razzi pronti per il lancio, dunque sul punto d’essere lanciati visto che nessuno lascia razzi puntati in giro da quelle parti, diretti contro il quartiere Beit Jala di Betlemme. I “razzi” (non lo erano!) sono stati poi consegnati alle FFAA d’Israele, le IDF in acronimo inglese.
La cosa, una montatura, venne diffusa proprio quando Abbas stava incontrando Bush ed altri statisti all’ONU, a New York. Come se tutti non sapessero che l’ANP-Fatah ha strutture che praticano stragi. Le pensioni ai caduti sul lavoro (i terroristi morti in azione-strage) le distribuiva Arafat e poi le ha distribuite chi ne ha preso il posto.
La storia dei “razzi” scoperti e consegnati ha subito fatto il giro del mondo. La “grande” stampa l’ha subito ripresa, a cominciare dal Washington Post e dal suo sperimentato giornalista Lally Weymouth che non ha menzionato come fosse tutto una montatura.
I “razzi” consegnati alle IDF erano ferraglia, non razzi, dunque tantomeno razzi sul punto d’essere lanciati. Neppure erano razzi in corso di fabbricazione. Erano dei tubi di metallo. Nella concitazione della montatura propagandistica e nel diprezzo per ogni verosimiglianza, oltre che del nemico israeliano, l’ANP-Fatah neppure ha preso dai suoi magazzini, o da quelli di Hamas, due razzi veri. Non volevano privarsi di due razzi, se ne avevano. Non volevano dare ad Israele dei razzi veri che sarebbero certo stati analizzati. Oppure, nella concitazione della montatura per favorire le relazioni intenernazionali di Abbas negli USA, non hanno avuto tempo di trovare due razzi veri. Fatah è specializzata in stragi con bombe oppure usa armi standard, non razzi cosiddetti artigianali. Hanno dato alle IDF dei tubi dicendo che erano razzi.
Mentre il governo Olmert-Barak-Livni sussidia l’ANP-Fatah di soldi, armi e terroristi scarcerati, ecco che il capo dei Servizi dell’ANP-Fatah Tawfiq Tarawi se ne esce con questo “grande” contributo alla costruzione internazionale dell’immagine dei “palestinesi” dell’ANP-Fatah come moderati e ragionevoli, moderati e ragionevoli per le esigenze d’esazione dei flussi di fondi, armi e benefici da Israele ed USA.
Anche Khaled Abu Toameh, il corrispondente per gli affari palestinesi presso il Jerusalem Post, venne contattato da ufficiali dei Servizi dell’ANP-Fatah per cercare di propinargli la montatura propagandistica.
In realtà, scavando appena, la storia, che ha subito fatto il giro del mondo, dei razzi pronti al lancio e tempestivamente scoperti dall’ANP-Fatah e consegnati all’IDF, era già vuota. Essa viene giocata su due livelli: la suggestione lanciata mondialmente e la realtà di menzogne che consegnando ferraglia non potevano essere molto sofisticate. Ufficiali dei Servizi danno la storia che i media mondiali vogliono sentirsi dire e che subito pubblicizzano.
Lo stesso Tawfiq Tarawi non può confermarla. Per cui racconta che i “razzi” erano allo stato iniziale di fabbricazione e non ancora riempiti d’esplosivo. Appunto, erano solo tubi. Ma allora non erano puntati da nessuna parte. Erano all’aperto? Erano all’aperto “puntati” su Betlemme mentre venivano montati, no, anzi, fabbricati? I pallestinisti, almeno quelli dell’ANP-Fatah sono sconnessi pure nelle montature, nella fabbricazione di bidoni per i media. Hanno altro da fare, evidentemente. Passano dall’ufficio, raffazzonano qualche balla che non tiene, poi vanno a fare altro. Del resto non v’è nessuna notizia accessoria di arresti. Per cui nessuno stava fabbricando nessun razzo, non almeno in quel caso. Per cui nessuno stava fabbricando nulla, benché Tawfiq Tarawi insistesse che i “razzi” assomigliavano ai razzi di Hamas ed altri gruppi a Gaza. Prendi dei tubi e dici magari che assomigliano ad aerei in costruzione. No, lì erano solo “razzi”, i razzi-fandonia propagandistica dell’ANP-Fatah, i “moderati” ed “affidabili” riempiti di soldi, armi e terroristri scarcerati dagli USA e dai suoi interlocutori dell’attuale governo d’Israele.
I razzi, quelli veri, continuano ad essere lanciati e ad esplodere quotidianamente, dove capita capita (non sono neppure razzi precisi lanciati contro obiettivi precisi, sono strumenti artigianali di tentata epurazione etnica, di terrore etnico, dunque lanciati contro città e altri insediamenti raggiungibili dai territori dell’ANP: odio primordiale ed incontrollabile), ma non fanno notizia. Le notizie sono la solita oppressione israeliana contri i buoni, santi e pacifici pallestinisti cui sono stati rubati territori loro. La notizia è, di nuovo, che gli USA vogliono costruire, il solito!, lo “Stato palestinese” che magicamente farà regnare la pace in tutta l’area. Sono le solite menzogne per altri fini.