sabato 12 ottobre 2013

mashal-076.
La situazione è disperata ma non seria!

mashal-076. La situazione è disperata ma non seria!

by Georg Moshe Rukacs


Sì, è vero, la situazione è disperata. Ma è tutt’altro che seria. E con rilevanti tocchi di ridicolo, tanto che una non piccola minoranza sarà di certo allegra, allegrissima, come e più di sempre.

La crisi, come la guerra, è in fondo un gran mercato e con abbondanza di persone che ci guadagnano. Si potrebbe perfino dubitare che il coefficiente generale di felicità diminuisca. Si controbilanci la depressione di chi già non stava benissimo, quella di fasce forse in via di proletarizzazione, colla soddisfazione di chi mantenga la ricchezza e la incrementi pure, e magari di nuovi ricchi del momento. Anche quando molti vanno giù, v’è sempre chi vada su.

Tra l’altro è una logica tipica delle aree sottosviluppate e sottosviluppiste la frammentazione in piccole e piccolissime cosche in reciproca guerra dove tutte credono di guadagnare pur alla fine lavorando per stare tutte e tutti peggio. Eggià! Però, anche nel peggio, c’è chi sta meno peggio, e pure bene e, di sicuro, talune e taluni, pure benissimo e strabenissimo. 

No. Non è solo l’1% delle semplificazioni dei militanti per sentirsi punta d’attacco del restante 99. Di interesse o di servaggio, “l’1%”, se ne tira su ben altri, per cui anche quel 99 fa presto ad andare giù in proporzione.

Non dubitiamo, non ora, ne dubiteremo tra poco, quel supposto 99% resti comunque stragrande maggioranza. Fingiamo, per un momento, che quel 99% resti stragrande maggioranza comunque. Ma anche solo, la spariamo, un 5 o 10% ben armato, basta pure l’1 o 2%!, si fa beffe di un 95 o 90% che debba star sotto per mantenere chi stia sopra. Se poi, meglio, tra l’1% della semplificazione ed il conseguente 99 per sottrazione, questo 99 si riduca, e di molto, se si va a vedere chi stia sotto allo stato puro, senza cointeressi con l’1%, si capisce come...

No, no, è tutta la questione che è mal posta in questi termini. Si assume che vi sia una minoranza di ricchi oppressori ed una stragrande maggioranza contro. Si arzigogola su questo assunto del tutto strambo. Ed allora perché mai questo 99% di geni, o pieno di geni, non farebbe fuori quel 1% di straricchi quanto inutili oppressori? Appunto. È la questione che è mal posta. I propagandisti, variamente imbroglioni, ti enunciano dei presupposti e poi arzigogolano su di essi come se il presupposto fosse la verità inoppugnabile. Ennò. Sono loro che si sono inventati i termini del contendere per giungere a loro conclusioni di comodo.

Eppoi, ma chi sta davvero sotto sotto in assoluta omogeneità? Neppure quel supposto 1% sopra è omogeneo. L’omogeneità esiste sono nelle astrazioni teoriche. Lasciamo stare il cabalista Karl che non ne ha colpa. Si enunciano delle classi. Possiamo partire pure dal “genere umano”, la classe genere umano. E poi? Alla fine si individuano piccolissimi gruppi di interesse, proprio piccoli piccoli. Quello che nell’astrazione sembrava assodato, soprattutto se ossessivamente ripetuto, nella realtà non esiste. Non a caso, il cabalista Karl, quando parlava di operai reali, li insultava come venduti alla classe suppostamente avversa e che con essi mangiavano contro altri ancora, quelli delle colonie. Fosse andato nelle colonie, avrebbe scoperto che pure quelli erano ben lungi dall’essere un’omogenea classe sotto. 

No, andiamo ancora più terra terra. Ed ora senza finzioni. Nessuno ha mai lavorato? Sui luoghi di lavoro è un lecchinaggio generalizzato verso chi abbia potere, verso il padrone ed i suoi agenti o aperti od appena occulti (come partiti e sindacati ‘operai’). Sindacati a parte, anzi inclusi, perché dipendono sempre da chi abbia il potere e mai, proprio mai, siano contro di esso, chi è alla fine l’1%?

L’1% sono, al massimo, i militanti che stanno contro davvero, almeno in apparenza. Ma esistono? Dove? Alla fine, esistono solo occasionali spostati che sono contro “il padrone”. Sono costoro che sono al massimo un 1%. Per cui, pure il restante 98% sta, di lecchinaggio aperto o sommesso, con quel supposto 1% di ‘padroni’. 99% sopra ed 1% sotto!

Sì, rimettete il mondo sui piedi! Quelli lo hanno messo sulla testa, sulla testa delle loro ideologie di guerra per fottere ancora di più chi già abbia poco. Ma che 99% contro l’1%! È l’1% di piazzaioli che si è messo contro il 99% [1% ricchissimo e 98% che essi controllano]! Nulla di male, se a loro piace essere 1% anziché 99 o 100... Ma che non ce la contino...    

Ecco perché il 99% sia il potere, il potere di quel 1% che se ne tira dietro un altro 98. L’1% “contro” sono devianza, tra l’altro variamente utile alle oligarchie di vertice del potere per operazioni clandestine. Se tu che hai il potere reale vuoi fare un rivoluzione (sì quelle cose che rivolgi tutto e tutti, in apparenza, e poi tutti, non i pupari, stanno peggio di prima) da qualche parte, od anche solo delle rivolte, ecco che magari peschi tra il 98%, sia come massa di manovra che come capi. Ma se proprio vuoi darci un taglio, i super-fanatici li trovi tra l’1%. Te li compri. Te li cresci. Poi, li usi variamente a seconda delle necessità del momento. Anche se non li usi per grandi cose, li hai sempre lì. Ti inventi sempre qualcosa, da far loro fare, per i tuoi interessi presenti e futuri. Le Polizie Segrete adorano i “rivoluzionari”. A volte, li tengono direttamente a libro paga e ben protetti a vita. Altre, o ad altri livelli, semplicemente li manipolano e poi li gettano via quando non servano più. 

Ovvio, naturalmente, che nel 99% di potere ve ne sia un 1%, o pure meno, che comanda e gli altri seguano in vario modo e siano usati. Le gerarchie sono una realtà immanente nella storia. Le balle sulla democrazia ed i diritti sono sempre e solo servite ad occultare che nulla cambia, nelle relazioni interpersonali. Le tecnologie cambiano. Non le persone e le loro interazioni. 

La lotta di classe?! Sono sempre state solo propagande di guerra. Se devi sovvertire Stati ed aree, ti devi pure inventare delle ideologie, per poi motivare fratture, scontri, sfasci e ricomposizioni. Ma anche per governare il quotidiano.

Ecco che allora, se tu hai il potere, ti inventi delle classi e pure con specifici partiti, sindacati ed associazioni. Sono solo nuove caserme per controllare, per militarizzare, le masse. Dici loro che loro sono contro e che sono il futuro. ...Ma che intanto devono …continuare ad obbedire ai capi! Che bel vantaggio! Quando li spedirono a farsi ammazzare negli assalti frontali delle guerre mondiale, lo capirono, “le masse”, se v’era ancora qualche illuso, che cosa fossero i loro partiti ‘contro’. Certo vi furono quelli che restarono, dicono, ‘internazionalisti’. Erano gli agenti che i tedeschi e gli austriaci si pagavano nelle Russie, più qualche bastian contrario locale che, più scemo degli altri, aveva creduto alle vuote conclamazioni precedenti. Furono poi utilissimi per andare allo sfondamento dei nemici germanici all’est, o per abortiti colpi di mano interni. Se qualcuno voleva creare FFAA informali, dati i limiti posti dai trattati di pace, i Freikorps, come giustificazione doveva pure crearsi le ‘rivoluzioni’ costoro dovevano combattere. Ah, certo, i polli credono all’assalto bolscevico. ...Coi soldi e l’organizzazione militare tedesca ed austriaca a Mosca, Leningrado ed altrove. Altri vaneggiano di “rivoluzioni fallite o tradite”. È un mercato. Non lo dicono certo a chi si fa ammazzare. Sono tutte costruzione di potere, sia quando apparentemente riescano che quando servano, per altre necessità, ‘fallite’ o ‘tradite’. Le rivoluzioni non esistono, se non come denominazione di comodo inventata per operazioni clandestine di Stato e di Stati. 

Tra l’altro, pure da un punto di vista materialista e dialettico, l’economia, la produzione, è il terreno della cooperazione, non della contrapposizione. Se esistono funzioni separate, vivono solo combinandosi non avversandosi. Gli interessi differenti?! Una cosa è l’interesse, altra che sia di piccole o vaste classi.

Beh, se la ‘coscienza’ che esistano delle classi di interessi debba essere portata dall’esterno, come qualcuno mentendo o sbagliandosi ha detto e dice, è perché non scaturisce dai rapporti di produzione. Si porta dall’esterno l’insozzo dei cervelli, non ciò che naturalmente esista nella logica delle cose. La propaganda militare ed altra, “si porta dall’esterno”.

Quando arrivano preti e cremini che ti offrono ed obbligano a sindacati e partiti, ecco che ti stanno creando delle caserme. Non basta la fabbrica. Ti vogliono rovinare pure il tempo libero. Ti chiedono perfino qualche soldo per tale grande servizio. Certo, che debbano poi fingere di offrirti qualche cosa di utile. Ti rubano altra libertà e soldi, e fingono di offrirti sicurezza, soprattutto quella di restare povero se già lo eri. Li segui, e ti obbligano a seguirli, perché sono potenti. Se sono potenti è perché sono l’altra faccia del padrone e dello Stato. Se non fosse così neppure apparirebbero e nessuno li seguirebbe. No, non è tautologico. La psicologia del singolo funziona a questo modo. La realtà generale pure.     

  L’unico vero scontro è quello tra imprenditore privato e Stato. Il padrone deve succhiare quanto più lavoro al lavoratore, per farne poi lui l’uso che crede dei relativi proventi. Lo Stato deve invece conservarsi la carne da macello per le guerre, dunque necessita di corpi validi. Lo Stato è naturalmente socialista, per questo e solo per questo. La Corona inglese è socialista all’interno e liberista sul mercato mondiale quando i prodotti interni siano competitivi. Altrimenti diviene protezionista pure all’estero. Il padrone vive per il suo massimo profitto, colla Corona che canalizza l’imprenditorialità privata per suoi fini sistemici di ricchezza interna e di dominazione mondiale. Ecco il Developmental State!

Parlavamo di Corona, socialismo e liberismo inglesi, ovviamente. I Savoiardi, e poi il regime repubblicano, col suo re settennale, sono altre cose. È come quando si studino i libri di economia. Si studiano i principi economici inglesi, ma in Italiozia! Come insegnare l’organizzazione scientifica del lavoro, il taylorismo, a dei brasiliani. Che volete ne capiscano?   

Passato il miracolo economico post bellico, affondato su ordine inglese, e seppellendo così ogni possibile velleità sviluppista, non si ricorda periodo in cui Italiozia non fosse attraversata dalla retorica della crisi. Le ideologie riflettono sempre processi reali.

Beh, ora c’era la ripresina, mai un vero boom, e raccontavano che si doveva sperperare per non indebolirla. Poi si ripiombava nella crisi ufficialmente dichiarata, come stagnazione o depressione economica, ed ecco che si doveva continuare a sperperare che non aggravarla. E così all’infinito. Lo sfascio era il dogma.

Intanto, DC-PCI, coi sindacati, e col salotto compradoro squartatori, Mediobanca (Cuccia metteva la faccia mentre gli Agnelli, Benedetti e tanti altri magnavano alla grande), che non figurava mai in prima linea, si sono mangiati tutti il possibile e pure l’impossibile incluse le capitalizzazioni pensionistiche.

Poi, quando l’Impero lo ha permesso e sollecitato, hanno sfondato tutta la politica, tutta bella in blocco, a parte il PCI ed annessi, e qualche vaticanaro ed annessi, comprati sulle bancarelle dal SIS-CIA. I vecchi partiti, pur essendo quel che erano, erano d’intralcio a rubare di più.

Gli anglo-americani, PCI ed annessi li controllavano già, in altro modo. Il PCI nuovo lo fondarono loro, a Salerno, nel 1944. Ora, dopo il 1989, quando lo sfondamenti finale viene concretamente organizzato [1991-92] ed eseguito [1992-93 e fino ad oggi ed a domani] lo hanno detto loro: “Non c’abbiamo più l’intermediazione sovietica. Ve lo possiamo dire, anche a quelli di voi che non lo sapevano ancora, che dipendevate da noi. Se capite, bene. Se non capite, o se non vi va giù, siete fuori.” “Il Vaticano resta. Ma non la DC. Già lo sapevate che eravate miliziani nostri. Vi abbiamo sfondato, ma non tutti. Agli altri abbiamo sfondato, o s’è sfondata da solo, la Chiesa [moscovita]. A voi sfondiamo il partito, visto che almeno la facciata del Vaticano resta. Ecco, qualcuno di Voi l’abbiamo lasciato. Facciamo sempre in tempo a sfondare chi non abbia capito che l’inglese non è il latino. Carletto vi segnala e il tritacarne vi dà una ripassata. Oppure vi segnala su un’altra lista e se mai, per un qualche sbaglio, vi avvicinaste al tritacarne, blocchiamo tutto.”

Si sono mangiati fette di ‘pubblico’ che erano restate. Mai tutto tutto. Ma ogni volta resta sempre meno e sempre peggiore.

Infine, ...il grande mistero!!!

Le sprivatizzazioni e le svendite sono un grande successo, dicono, tanto che vanno periodicamente ripetute. “La corruzione” è stata fatta a pezzi, dicono. Il risanamento è completato, dicono.

Non so perché ma, tutte le volte che baffino parla di ‘risanamento’, mi immagino il piscio su muri fattiscenti e che poi si passi con polveri caustiche per disinfettare, sebbene il piscio sia già un disinfettante. Il risultato sono odori disgustosi. Era come quando diceva che lui, loro, erano federalisti e liberisti. Poi ha smesso. Non serviva più. Il panfilo e le case se le era fatte. Poi pure il latifondo bucolico. Gli altri idem.

...Prodigio. Nonostante tale “vertigine dei successi”, come diceva baffone... I servizi peggiorano. I soldi da distribuire si contraggono, dicono. Tagliano in continuazione, dicono. Cosa? Le tasse aumentano. La spesa pubblica aumenta. Il debito pubblico aumenta.

100. Taglio a 80. Le tasse vanno da 100 a 150. La spesa pubblica va non a 80, ma a 160 nonostante i tagli conclamati. Per cui, il debito pubblico aumenta. Ma allora non era vero che avevi tagliato. Anzi, hai sperperato pure più di prima.

Ecco, quello che dicono è pura menzogna. Burocrazie pubbliche e privati di parastato stanno solo rubando ancora più forsennatamente di prima, tanto di prima del “risanamento” che di prima della grande Purga che ha cacciato i cattivi (quelli che non potevano comprarsi).

Una vera trasformazione strutturale. Le banche danno credito, magari a tassi sottozero, agli amici degli amici. Ed a nessun altro. Per il resto è per loro più sicuro comprare debito pubblico. È il moltiplicatore all’italiota. Colla spesa pubblica, le tasse ed il debito pubblico, tutti univocamente in salita, avete distrutto il sistema creditizio, dato ancora più soldi alla predazione burocratica ed oligarchica, distrutto l’economia.

Hanno una nuova scusa. “È colpa dell’euro che ci ha tolto sovranità monetaria.” Come dire che vorrebbero rubare e sfasciare ancora di più. Non vi basta il disastro in corso? No, vorrebbero l’Argentina.

Le imprese, grandi e piccole, quelle non distrutte per via giudiziaria o dalle sprivatizzazioni, un po’ scompaiono, un po’ se ne vanno all’estero. Le altre se le stavano già comprando le mafie (dei CC-istituzioni; non ne esistono altre, a parte al cinema, nei film per insozzo del cervello), quelle cinesi incluse.

Un tempo si passava il confine per comprare cioccolata, benzina e sigarette, già indice che il sistema fiscale, e pure quello generale, italioti non funzionavano a dovere. Ora scoprono che pagare di più i lavoratori in Francia, Svizzera ed Austria costa meno che pagare le tasse e le burocrazie da rapina in Italiozia. Ovvio! 

No, non v’è alcun mistero. Conclamano tagli, da qualche parte, mentre lo sperpero pubblico, e pure ai privati delle loro cosche quirinalizio-mediobancarie, aumenta.
* Sostanziosi aumenti dei salari pubblici, sia pro-capite che come quantità. Solo soldi buttati via in salari largamente inutili e dannosi. A che servono i carabinieri che duplicano la PS, la GdF, i servizi segreti, i vigili urbani, le altre FFAA e tutto il resto? A che servono tanti, troppi, impiegati regionali, comunali, provinciali, delle Autorità in proliferazione e di mille altri enti, uffici, forestali ed altri corpi, a tutti i livelli, Polizie Segrete militari e civili usate solo per sfondare concorrenti e per perseguitare sudditi, missioni all’estero e militari all’interno solo per megalomanie istituzionali e per servaggi all’Impero?
* Aumento delle predazioni private, coi soldi pubblici, sebbene chi lavori per il settore pubblico, e non abbia agganci e non sganci tangenti, non sia poi pagato. Per cui si arriva al paradosso di aziende che vengono fatte fallire perché Stato od altre entità pubbliche non hanno loro pagato beni e servizi da esse ricevuti. Invece, a quelli del salotto dei predoni della Mediobanca, già del sadico e compradoro Cuccia, regalano aziende già pubbliche, concessioni, soldi a palate.

Sì, la situazione è disperata. Ma per nulla seria. Molti vi sguazzano e guadagnano alla grande. Chi non ha nulla e chi ha troppo, ma non per capacità professionale o meccanismi di mercato. Semplicemente a seconda che sia dentro alla corruzione pubblica e pubblico-privata oppure che sia senza connessione clientelari.

Una logica da implosione, sebbene, chi abbia, poi conservi i suoi immobili (ovunque essi siano) e conti in euro (ovunque localizzati), qualunque cosa succeda.