mashal-076. La situazione è disperata ma non seria!
by Georg Moshe Rukacs
Sì, è vero, la situazione è disperata. Ma è
tutt’altro che seria. E con rilevanti tocchi di ridicolo, tanto che una non
piccola minoranza sarà di certo allegra, allegrissima, come e più di sempre.
La crisi, come la guerra, è in fondo un gran
mercato e con abbondanza di persone che ci guadagnano. Si potrebbe perfino
dubitare che il coefficiente generale di felicità diminuisca. Si controbilanci
la depressione di chi già non stava benissimo, quella di fasce forse in via di
proletarizzazione, colla soddisfazione di chi mantenga la ricchezza e la
incrementi pure, e magari di nuovi ricchi del momento. Anche quando molti vanno
giù, v’è sempre chi vada su.
Tra l’altro è una logica tipica delle aree
sottosviluppate e sottosviluppiste la frammentazione in piccole e piccolissime
cosche in reciproca guerra dove tutte credono di guadagnare pur alla fine
lavorando per stare tutte e tutti peggio. Eggià! Però, anche nel peggio, c’è
chi sta meno peggio, e pure bene e, di sicuro, talune e taluni, pure benissimo
e strabenissimo.
No. Non è solo l’1% delle semplificazioni dei
militanti per sentirsi punta d’attacco del restante 99. Di interesse o di
servaggio, “l’1%”, se ne tira su ben altri, per cui anche quel 99 fa presto ad
andare giù in proporzione.
Non dubitiamo, non ora, ne dubiteremo tra
poco, quel supposto 99% resti comunque stragrande maggioranza. Fingiamo, per un
momento, che quel 99% resti stragrande maggioranza comunque. Ma anche solo, la spariamo,
un 5 o 10% ben armato, basta pure l’1 o 2%!, si fa beffe di un 95 o 90% che
debba star sotto per mantenere chi stia sopra. Se poi, meglio, tra l’1% della
semplificazione ed il conseguente 99 per sottrazione, questo 99 si riduca, e di
molto, se si va a vedere chi stia sotto allo stato puro, senza cointeressi con
l’1%, si capisce come...
No, no, è tutta la questione che è mal posta
in questi termini. Si assume che vi sia una minoranza di ricchi oppressori ed
una stragrande maggioranza contro. Si arzigogola su questo assunto del tutto
strambo. Ed allora perché mai questo 99% di geni, o pieno di geni, non farebbe
fuori quel 1% di straricchi quanto inutili oppressori? Appunto. È la questione
che è mal posta. I propagandisti, variamente imbroglioni, ti enunciano dei
presupposti e poi arzigogolano su di essi come se il presupposto fosse la
verità inoppugnabile. Ennò. Sono loro che si sono inventati i termini del
contendere per giungere a loro conclusioni di comodo.
Eppoi, ma chi sta davvero sotto sotto in
assoluta omogeneità? Neppure quel supposto 1% sopra è omogeneo. L’omogeneità
esiste sono nelle astrazioni teoriche. Lasciamo stare il cabalista Karl che non
ne ha colpa. Si enunciano delle classi. Possiamo partire pure dal “genere
umano”, la classe genere umano. E poi? Alla fine si individuano
piccolissimi gruppi di interesse, proprio piccoli piccoli. Quello che
nell’astrazione sembrava assodato, soprattutto se ossessivamente ripetuto,
nella realtà non esiste. Non a caso, il cabalista Karl, quando parlava di
operai reali, li insultava come venduti alla classe suppostamente avversa e che
con essi mangiavano contro altri ancora, quelli delle colonie. Fosse andato
nelle colonie, avrebbe scoperto che pure quelli erano ben lungi dall’essere
un’omogenea classe sotto.
No, andiamo ancora più terra terra. Ed ora
senza finzioni. Nessuno ha mai lavorato? Sui luoghi di lavoro è un lecchinaggio
generalizzato verso chi abbia potere, verso il padrone ed i suoi agenti o
aperti od appena occulti (come partiti e sindacati ‘operai’). Sindacati a
parte, anzi inclusi, perché dipendono sempre da chi abbia il potere e mai,
proprio mai, siano contro di esso, chi è alla fine l’1%?
L’1% sono, al massimo, i militanti che stanno
contro davvero, almeno in apparenza. Ma esistono? Dove? Alla fine, esistono
solo occasionali spostati che sono contro “il padrone”. Sono costoro che sono
al massimo un 1%. Per cui, pure il restante 98% sta, di lecchinaggio aperto o
sommesso, con quel supposto 1% di ‘padroni’. 99% sopra ed 1% sotto!
Sì, rimettete il mondo sui piedi! Quelli lo
hanno messo sulla testa, sulla testa delle loro ideologie di guerra per fottere
ancora di più chi già abbia poco. Ma che 99% contro l’1%! È l’1% di piazzaioli
che si è messo contro il 99% [1% ricchissimo e 98% che essi controllano]! Nulla
di male, se a loro piace essere 1% anziché 99 o 100... Ma che non ce la
contino...
Ecco perché il 99% sia il potere, il potere
di quel 1% che se ne tira dietro un altro 98. L’1% “contro” sono devianza, tra
l’altro variamente utile alle oligarchie di vertice del potere per operazioni
clandestine. Se tu che hai il potere reale vuoi fare un rivoluzione (sì quelle
cose che rivolgi tutto e tutti, in apparenza, e poi tutti, non i pupari, stanno
peggio di prima) da qualche parte, od anche solo delle rivolte, ecco che magari
peschi tra il 98%, sia come massa di manovra che come capi. Ma se proprio vuoi
darci un taglio, i super-fanatici li trovi tra l’1%. Te li compri. Te li
cresci. Poi, li usi variamente a seconda delle necessità del momento. Anche se
non li usi per grandi cose, li hai sempre lì. Ti inventi sempre qualcosa, da
far loro fare, per i tuoi interessi presenti e futuri. Le Polizie Segrete
adorano i “rivoluzionari”. A volte, li tengono direttamente a libro paga e ben
protetti a vita. Altre, o ad altri livelli, semplicemente li manipolano e poi
li gettano via quando non servano più.
Ovvio, naturalmente, che nel 99% di potere ve
ne sia un 1%, o pure meno, che comanda e gli altri seguano in vario modo e
siano usati. Le gerarchie sono una realtà immanente nella storia. Le balle
sulla democrazia ed i diritti sono sempre e solo servite ad occultare che nulla
cambia, nelle relazioni interpersonali. Le tecnologie cambiano. Non le persone
e le loro interazioni.
La lotta di classe?! Sono sempre state solo
propagande di guerra. Se devi sovvertire Stati ed aree, ti devi pure inventare
delle ideologie, per poi motivare fratture, scontri, sfasci e ricomposizioni.
Ma anche per governare il quotidiano.
Ecco che allora, se tu hai il potere, ti
inventi delle classi e pure con specifici partiti, sindacati ed associazioni.
Sono solo nuove caserme per controllare, per militarizzare, le masse. Dici loro
che loro sono contro e che sono il futuro. ...Ma che intanto devono …continuare
ad obbedire ai capi! Che bel vantaggio! Quando li spedirono a farsi ammazzare
negli assalti frontali delle guerre mondiale, lo capirono, “le masse”, se v’era
ancora qualche illuso, che cosa fossero i loro partiti ‘contro’. Certo vi
furono quelli che restarono, dicono, ‘internazionalisti’. Erano gli agenti che
i tedeschi e gli austriaci si pagavano nelle Russie, più qualche bastian
contrario locale che, più scemo degli altri, aveva creduto alle vuote
conclamazioni precedenti. Furono poi utilissimi per andare allo sfondamento dei
nemici germanici all’est, o per abortiti colpi di mano interni. Se qualcuno
voleva creare FFAA informali, dati i limiti posti dai trattati di pace, i Freikorps, come giustificazione doveva
pure crearsi le ‘rivoluzioni’ costoro dovevano combattere. Ah, certo, i polli
credono all’assalto bolscevico. ...Coi soldi e l’organizzazione militare
tedesca ed austriaca a Mosca, Leningrado ed altrove. Altri vaneggiano di
“rivoluzioni fallite o tradite”. È un mercato. Non lo dicono certo a chi si fa
ammazzare. Sono tutte costruzione di potere, sia quando apparentemente riescano
che quando servano, per altre necessità, ‘fallite’ o ‘tradite’. Le rivoluzioni
non esistono, se non come denominazione di comodo inventata per operazioni
clandestine di Stato e di Stati.
Tra l’altro, pure da un punto di vista
materialista e dialettico, l’economia, la produzione, è il terreno della
cooperazione, non della contrapposizione. Se esistono funzioni separate, vivono
solo combinandosi non avversandosi. Gli interessi differenti?! Una cosa è
l’interesse, altra che sia di piccole o vaste classi.
Beh, se la ‘coscienza’ che esistano delle
classi di interessi debba essere portata dall’esterno, come qualcuno mentendo o
sbagliandosi ha detto e dice, è perché non scaturisce dai rapporti di
produzione. Si porta dall’esterno l’insozzo dei cervelli, non ciò che
naturalmente esista nella logica delle cose. La propaganda militare ed altra,
“si porta dall’esterno”.
Quando arrivano preti e cremini che ti
offrono ed obbligano a sindacati e partiti, ecco che ti stanno creando delle
caserme. Non basta la fabbrica. Ti vogliono rovinare pure il tempo libero. Ti
chiedono perfino qualche soldo per tale grande servizio. Certo, che debbano poi
fingere di offrirti qualche cosa di utile. Ti rubano altra libertà e soldi, e
fingono di offrirti sicurezza, soprattutto quella di restare povero se già lo
eri. Li segui, e ti obbligano a seguirli, perché sono potenti. Se sono potenti
è perché sono l’altra faccia del padrone e dello Stato. Se non fosse così
neppure apparirebbero e nessuno li seguirebbe. No, non è tautologico. La
psicologia del singolo funziona a questo modo. La realtà generale pure.
L’unico vero scontro è quello tra imprenditore privato e Stato. Il
padrone deve succhiare quanto più lavoro al lavoratore, per farne poi lui l’uso
che crede dei relativi proventi. Lo Stato deve invece conservarsi la carne da
macello per le guerre, dunque necessita di corpi validi. Lo Stato è
naturalmente socialista, per questo e solo per questo. La Corona inglese è
socialista all’interno e liberista sul mercato mondiale quando i prodotti
interni siano competitivi. Altrimenti diviene protezionista pure all’estero. Il
padrone vive per il suo massimo profitto, colla Corona che canalizza
l’imprenditorialità privata per suoi fini sistemici di ricchezza interna e di
dominazione mondiale. Ecco il Developmental State!
Parlavamo di Corona, socialismo e liberismo
inglesi, ovviamente. I Savoiardi, e poi il regime repubblicano, col suo re
settennale, sono altre cose. È come quando si studino i libri di economia. Si
studiano i principi economici inglesi, ma in Italiozia! Come insegnare
l’organizzazione scientifica del lavoro, il taylorismo, a dei brasiliani. Che
volete ne capiscano?
Passato il miracolo economico post bellico,
affondato su ordine inglese, e seppellendo così ogni possibile velleità
sviluppista, non si ricorda periodo in cui Italiozia non fosse attraversata
dalla retorica della crisi. Le ideologie riflettono sempre processi reali.
Beh, ora c’era la ripresina, mai un vero
boom, e raccontavano che si doveva sperperare per non indebolirla. Poi si
ripiombava nella crisi ufficialmente dichiarata, come stagnazione o depressione
economica, ed ecco che si doveva continuare a sperperare che non aggravarla. E
così all’infinito. Lo sfascio era il dogma.
Intanto, DC-PCI, coi sindacati, e col salotto
compradoro squartatori, Mediobanca (Cuccia metteva la faccia mentre gli
Agnelli, Benedetti e tanti altri magnavano alla grande), che non figurava mai
in prima linea, si sono mangiati tutti il possibile e pure l’impossibile
incluse le capitalizzazioni pensionistiche.
Poi, quando l’Impero lo ha permesso e
sollecitato, hanno sfondato tutta la politica, tutta bella in blocco, a parte
il PCI ed annessi, e qualche vaticanaro ed annessi, comprati sulle bancarelle
dal SIS-CIA. I vecchi partiti, pur essendo quel che erano, erano d’intralcio a
rubare di più.
Gli anglo-americani, PCI ed annessi li
controllavano già, in altro modo. Il PCI nuovo lo fondarono loro, a Salerno,
nel 1944. Ora, dopo il 1989, quando lo sfondamenti finale viene concretamente
organizzato [1991-92] ed eseguito [1992-93 e fino ad oggi ed a domani] lo hanno
detto loro: “Non c’abbiamo più l’intermediazione sovietica. Ve lo possiamo dire,
anche a quelli di voi che non lo sapevano ancora, che dipendevate da noi. Se
capite, bene. Se non capite, o se non vi va giù, siete fuori.” “Il Vaticano
resta. Ma non la DC. Già lo sapevate che eravate miliziani nostri. Vi abbiamo
sfondato, ma non tutti. Agli altri abbiamo sfondato, o s’è sfondata da solo, la
Chiesa [moscovita]. A voi sfondiamo il partito, visto che almeno la facciata
del Vaticano resta. Ecco, qualcuno di Voi l’abbiamo lasciato. Facciamo sempre
in tempo a sfondare chi non abbia capito che l’inglese non è il latino. Carletto
vi segnala e il tritacarne vi dà una ripassata. Oppure vi segnala su un’altra
lista e se mai, per un qualche sbaglio, vi avvicinaste al tritacarne,
blocchiamo tutto.”
Si sono mangiati fette di ‘pubblico’ che
erano restate. Mai tutto tutto. Ma ogni volta resta sempre meno e sempre
peggiore.
Infine, ...il grande mistero!!!
Le sprivatizzazioni e le svendite sono un
grande successo, dicono, tanto che vanno periodicamente ripetute. “La
corruzione” è stata fatta a pezzi, dicono. Il risanamento è completato, dicono.
Non so perché ma, tutte le volte che baffino
parla di ‘risanamento’, mi immagino il piscio su muri fattiscenti e che poi si
passi con polveri caustiche per disinfettare, sebbene il piscio sia già un
disinfettante. Il risultato sono odori disgustosi. Era come quando diceva che
lui, loro, erano federalisti e liberisti. Poi ha smesso. Non serviva più. Il
panfilo e le case se le era fatte. Poi pure il latifondo bucolico. Gli altri
idem.
...Prodigio. Nonostante tale “vertigine dei
successi”, come diceva baffone... I servizi peggiorano. I soldi da distribuire
si contraggono, dicono. Tagliano in continuazione, dicono. Cosa? Le tasse
aumentano. La spesa pubblica aumenta. Il debito pubblico aumenta.
100. Taglio a 80. Le tasse vanno da 100 a
150. La spesa pubblica va non a 80, ma a 160 nonostante i tagli conclamati. Per
cui, il debito pubblico aumenta. Ma allora non era vero che avevi tagliato.
Anzi, hai sperperato pure più di prima.
Ecco, quello che dicono è pura menzogna.
Burocrazie pubbliche e privati di parastato stanno solo rubando ancora più
forsennatamente di prima, tanto di prima del “risanamento” che di prima della
grande Purga che ha cacciato i cattivi (quelli che non potevano comprarsi).
Una vera trasformazione strutturale. Le
banche danno credito, magari a tassi sottozero, agli amici degli amici. Ed a
nessun altro. Per il resto è per loro più sicuro comprare debito pubblico. È il
moltiplicatore all’italiota. Colla spesa pubblica, le tasse ed il debito
pubblico, tutti univocamente in salita, avete distrutto il sistema creditizio,
dato ancora più soldi alla predazione burocratica ed oligarchica, distrutto
l’economia.
Hanno una nuova scusa. “È colpa dell’euro che
ci ha tolto sovranità monetaria.” Come dire che vorrebbero rubare e sfasciare
ancora di più. Non vi basta il disastro in corso? No, vorrebbero l’Argentina.
Le imprese, grandi e piccole, quelle non
distrutte per via giudiziaria o dalle sprivatizzazioni, un po’ scompaiono, un
po’ se ne vanno all’estero. Le altre se le stavano già comprando le mafie (dei
CC-istituzioni; non ne esistono altre, a parte al cinema, nei film per insozzo
del cervello), quelle cinesi incluse.
Un tempo si passava il confine per comprare
cioccolata, benzina e sigarette, già indice che il sistema fiscale, e pure
quello generale, italioti non funzionavano a dovere. Ora scoprono che pagare di
più i lavoratori in Francia, Svizzera ed Austria costa meno che pagare le tasse
e le burocrazie da rapina in Italiozia. Ovvio!
No, non v’è alcun mistero. Conclamano tagli,
da qualche parte, mentre lo sperpero pubblico, e pure ai privati delle loro
cosche quirinalizio-mediobancarie, aumenta.
* Sostanziosi aumenti dei salari pubblici,
sia pro-capite che come quantità. Solo soldi buttati via in salari largamente
inutili e dannosi. A che servono i carabinieri che duplicano la PS, la GdF, i
servizi segreti, i vigili urbani, le altre FFAA e tutto il resto? A che servono
tanti, troppi, impiegati regionali, comunali, provinciali, delle Autorità in
proliferazione e di mille altri enti, uffici, forestali ed altri corpi, a tutti
i livelli, Polizie Segrete militari e civili usate solo per sfondare
concorrenti e per perseguitare sudditi, missioni all’estero e militari
all’interno solo per megalomanie istituzionali e per servaggi all’Impero?
* Aumento delle predazioni private, coi soldi
pubblici, sebbene chi lavori per il settore pubblico, e non abbia agganci e non
sganci tangenti, non sia poi pagato. Per cui si arriva al paradosso di aziende
che vengono fatte fallire perché Stato od altre entità pubbliche non hanno loro
pagato beni e servizi da esse ricevuti. Invece, a quelli del salotto dei
predoni della Mediobanca, già del sadico e compradoro Cuccia, regalano aziende
già pubbliche, concessioni, soldi a palate.
Sì, la situazione è disperata. Ma per nulla
seria. Molti vi sguazzano e guadagnano alla grande. Chi non ha nulla e chi ha
troppo, ma non per capacità professionale o meccanismi di mercato.
Semplicemente a seconda che sia dentro alla corruzione pubblica e
pubblico-privata oppure che sia senza connessione clientelari.
Una logica da implosione, sebbene, chi abbia,
poi conservi i suoi immobili (ovunque essi siano) e conti in euro (ovunque
localizzati), qualunque cosa succeda.