mercoledì 20 agosto 2008

ItalicChinese Asylums 102. Canadesi nelle Cine. DaZhongJie/大忠街 36, Taichung, Taiwan

ItalicChinese Asylums 102. Canadesi nelle Cine. DaZhongJie/大忠街 36, Taichung, Taiwan
by Georg Rukacs

13-F (1), 36, DaZhongJie / 大忠街, 403 Taichung City / 台中, Taiwan / 臺灣. Dal 31 agosto 2005 pomeriggio a mercoledì 5 ottobre 2005. Presso un altro canadese, con cinese annessa, quando vengo via dal posto precedente (coi due canadesi precedenti, con cinese annessa) per scadenza “contratto” (accordi verbali).

Il canadese è in alto pancione, un po’ alcolizzato, insegnante d’inglese e piccolo imprenditore di servizi per nuovi arrivati in cerca d’insegnamento d’inglese, che, come Darrel Mackie, uno pseudonimo credo (il cognome e nome vero sono francofoni, credo; forse un Orville se mi ricordo bene), mette un annuncio del tutto falso per “vendere”, sublocare, una stanza del suo appartamento:
“To share with Canadian male. Apartment is very Clean, repainted and re-modelled. No pest or decay infestations.
“Central Taichung on canal near the popular foreigner canal district with popular pubs and restaurants. Close to all amenities. Beautiful view from 3 balconies. Garden, Pond and public areas. Underground parking and great security.
“LUXURIOUS 3 bedroom, 2 Bathrooms. Completely furnished.
“Everything you need and much more. Huge kitchen with Gourmet cooking gear, microwave, convection and toaster ovens.
“Cable T.V. with 3 T.v.'s, DVD and VHS, Desktop P.C. WITH Highspeed ADSL Internet AND ADDITIONAL Hub for laptop in Third Bedroom. It's setup for office with 2 desks and all teaching books and materials.
“Air conditioned, modern western style.
“Looking for reliable, CLEAN PERSON.
“I’m a social person, so a super quiet house hermit may not be comfortable here.”
5'500 al mese, e 11'000 di cauzione, più la ripartizione delle spese che sono stranamente considerevoli.

Nell’annuncio, mette le foto dell’ingresso e delle scale del palazzo, sì che uno s’immagini un appartamentone a due piani, mentre appunto quello è solo l’ingresso del palazzo.

Vado a vedere il luogo. Lo trovo con uno. Penso sia un suo amichetto cinese. No problem. Posso coabitare anche con un gay, se mai lo fosse. Le finestre sono spalancate, per cui uno suppone che il condizionatore d’aria del salone sia funzionante anche se in quel momento non usato.

I mobili sono vecchi. Dev’essere tutto comprato di seconda mano o trovato in giro. Nella stanza che affitta, c’è addirittura un divanone chiaramente preso da qualche scarico mobilia ormai inusabile, ...cioè dall’immondizia. Il materasso, pur con varie asperità e vecchissimo, più o meno c’è. Il condizionatore d’aria nella stanza, che è piccola, non c’è. Mi dice che lo metterà quanto prima. Mi garantisce ci sarà un ventilatore. Penso che usando il condizionatore del salone e con la porta aperta faccia lo stesso. C’è comunque un coso in tela, con struttura in legno o metallica o entrambi, per i vestiti. Forse è l’unica cosa più o meno nuova. C’è il bagno personale, pur non attaccato alla stanza. Lui ha il suo annesso alla sua stanza. Nella stanza c’è un televisore. Uno suppone funzioni e sia collegato o collegabile al cavo. Se non c’è il cavo, non si vede nulla a Taiwan. La linea internet, mi dice che basta allungare un cavo da una sua stanzetta-studiolo affianco a quella che affitta. Che il luogo si proprio pulitissimo o pulito non sembra. Mi garantisce che il giorno che arrivo sarà tutto pulitissimo.

Non ho voglia d’andare troppo in giro, per cui la prendo per tre mesi rinnovabili. In pratica, col mese e la cauzione, ho già pagato il fitto dei tre mesi.

Arrivo lì, il giorno muovo le mie cose, e non ha pulito nulla. Trovo una cinese, nulla di male vive con lui, ed un neozelandese provvisorio che grazie ad una una parete mobile nell’area comune (che comprende cucina, ingresso e sala [virtuale] in un continuo, se non si tira la parete mobile tra ingresso-sala e sala-cucina) taglia fuori dal mio accesso l’unica tv funzionante, oltre a quella nella stanza del “padrone” suppongo [non entro mai nelle stanze altrui, anche se gli altri pensano uno vi entri; si vede loro v’entrano... ; infatti NON vi sono mai entrato; al massimo, ho sbirciato mentre entravo in bagno che era vicino, se la porta era aperta], ed il condizionatore d’aria dell’area comune. Scoprirò poi che il condizionatore dell’area comune in realtà non funziona. Era lì per finta. Ventilava appena. Pure quello che lui ha nella sua stanza funziona poco, scoprirò quando cerca di trasferirlo alla mia, allorché nella sua ne mette uno nuovo. Nella mia non può poi metterlo. Non c’era lo spazio per un ingombrante vecchio condizionatore, né lo scarico dell’acqua che lo stesso produce. Lo mette nella sua stanza-studio piccola affianco dove non funziona del tutto. Resterà lì per finta.

Il neozelandese, il solito neo-insegnante d’inglese appena arrivato e cui il tipo vende qualcuno dei suoi servizi per novizi (vespe in affitto a prezzi esosissimi e si fa dare qualche somma per trovare loro una scuola dove insegnare inglese), userà il “mio” bagno lasciando tracce di piedi sporchi ed usando il mio sapone e dentifricio. È comunque solo per pochissimi giorni. Poi, il bagno sarà usato, in realtà, non solo da me come da accordi, ma da suoi-loro ospiti quando fanno grigliate od altre cose lui fa per attrarre-infinocchiare clienti cui insegnare inglese a 800 taibì l’ora. Il cinese avevo visto il giorno ero andato lì a vedere il locale, e pensavo fosse il suo amichetto, era appunto un pollo lui si stava coltivando ma poco propenso ad abboccare, nonostante i pasti il tipo gli offriva in continuazione mentre lo blandiva con lezioni promozionali che, strapagando lui, avrebbe subito padroneggiato l’inglese.

Appena arrivo, riesco comunque a rimediare, nonostante i suoi tentativi di dilazionare, la connessione internet e qualche pezzo scrivania e libreria. Non li avessi rimediati il primo giorno, non avrei poi visto più nulla. Spingo anche fuori dalla stanza il divano puzzolente. Il tipo mi chiederà di aiutarlo a portarlo giù, nell’immodizia, che era il posto giusto per esso. La stanza era già piccola. Non è che divenisse migliore con delle finzioni, e pure luride e maleodoranti.

La tv della stanza era lì per figura. Riesco poi, in qualche modo a collegarla ad una vecchia “scatola” ed al cavo, ma, a quel punto, non funzionava più quella nella parte comune che veniva usata dalla cinese che di solito usava il computer portatile proprio di fronte od in prossimità di essa.

Per cui, l’appartamento è caldissimo e coi grandi servizi “lussuriosi” che proprio non ci sono. Il frigo, che lui tiene a tutto ritmo per le birre ed altri alcolici che beve in rapida frequenza lungo la giornata e la notte, e per quantità enormi di mangiare con cui si appesantisce la pancia, a me serve solo per le uova.

Quando lui arriva al discorso bollette, i conti non tornano. L’elettricità la consuma lui per il condizionatore della sua stanza e per il frigo di cui io uso solo un angolo, oltre che per le luci che lascia in continuazione accese. Giusto dividere internet in due (la ragazza usa un’internet sua) e la tv e le spese d’amministrazione in tre. Altri condizionatori, che sono il maggiore consumo d’elettricità, frigo e sprechi a parte, in pratica, non ve ne sono, dato che quello comune non funziona. Provo a tenerlo acceso anche per ore, ma è solo un ventilatore rumoroso che abbassa la temperatura di un grado. C’era un termometro in sua prossimità. Ho controllato. Certo ha comprato, o c’era già (non è la prima sublocazione, sebbene non è che ci fosse la fila per quella stanza, per nulla economica né equa), un ventilatore per la mia stanza, ma non è un condizionatore d’aria. Gli dico che, in quelle condizioni, nel prezzo del mensile sono già incluse le spese. Una stanza così, in quelle condizioni, varrà 3'500. Anche volesse 2'000 di spese varie, che pure sarebbe già troppo visto che i consumi sono sbilanciati nel senso che, in gran parte, consumano loro due, siamo giusti ai 5'500 di stanza ed appartamento coi condizionatori che però poi non c’erano. Gli faccio i conti. S’arriva, al massimo, ai 5'500. Visto che vuole un preavviso di due mesi, gli dico che alla fine dei tre mesi me ne vado e che ha già avuto tutto, visto che, in pratica, ho già pagato i tre mesi. Va in escandescenze. Urla. Poi dice che è d’accordo con me ma vuole lo stesso le spese. Il giochetto è farmi invischiare dandogli soldi e poi fottermi con la cauzione. Prova e riprova. Ma in quelle condizioni, non ha senso dare soldi che sono persi, perché la logica è quella della truffa.

Anche la ragazza comincia fargli delle storie. Gli dice che siccome, non subito, la linea della tv me la sono presa io, non gli paga l’1/3 del cable. Lei insegna da qualche parte, e lo aiuta pure, con la lingua cinese, nei suoi piccoli affari, ma non vuole certo rischiare di dargli qualcosa di più. Semmai vuole guadagnarci da lui, oltre al cazzone grosso “americano” di uno alto e grosso, anche se in effetti non ho mai origliato nulla per cui non ho idea che facessero l’uno con l’altra in privato. Un po’ lui urla con me, un po’ piagnucola con me, che è pieno di spese e non sa come fare. In effetti, non capisco, con quel che spende di mangiare ed alcolici, che bisogno avesse di affittare un stanza. Anche solo a insegnare inglese all’asilo od alle elementari, guadagnano piuttosto bene rispetto agli stipendi medi ed ai prezzi di Taiwan. Anche un 60'000 taibì al mese. Anche di più, se lavorano di più o in posti più remunerati. Si calcoli che il salario orario minimo per foresti insegnanti d’inglese è sui 600 taibì, se uno non si fa infinocchiare. Un appartamento di quel tipo, se lo trovano con l’aiuto di cinesi, lo trovano per circa 10'000 taibì. Forse anche meno, dato che non era ammobilitato.

Ecco, che comincia far venire una donna di servizio filippina, una stronza che comincia a prendermi il riso, su richiesta sua, e bollirlo. Lì nessuno mangia riso. Mi butta via o distrugge le spugnette che uso per lavare le mie cose da cucina. Non che ne metta di meglio. Resta, di quelle non butta via, la parte ruvida di una delle varie avevo. Cose che vengono in continuazione spostate o fatte sparire, da quel angolino con quasi nulla che occupo nel frigo. Solite demenzialità. Nelle demenzialità sono tutti italioto-cinesoidi, in qualunque luogo del mondo. Con la scusa di lavare le retine metalliche di finestre e porte, mi ostruisce il bagno impedendomi, credono, d’usarlo. Nessun problema. Quando ho bisogno di farmi la doccia, mi denudo e me la faccio. Lui, non so se pure altri/e, passa quando sono in doccia... ...Se la porta è ostruita dalle loro cose e non si può chiudere... M’avrà ammirato nudo... Lui mi stacca internet. Si stupisce non gli dica nulla. Entra per vedere se abbia qualche connessione segreta. Gli dico che me ne vado, dopo che prova a lamentarsi perché, appena riarrivata la filippina da cui lui mi faceva sottrarre cose, prendo le mie poche cose in giro e le ritiro nella stanza. Dice che va bene. Però poi ci ripensa e non vuole darmi la cauzione. Comincia a dire che deve uscire. Io sono lì che sto preparando le mie cose per andarmene, dopo che ci siamo accordati che mi da 10'000, visti i 5 o 6 giorni in più oltre al mese, dunque da sottrarre agli 11'000, e lui se ne viene fuori che deve andare a lavorare. Insomma, non vuole dare indietro quel che mi deve.

Comincia a dire che chiama “la mafia cinese, così non ti do nulla”, a va telefonare dicendo che lo sta chiamando. Vado sotto dalla sicurezza sotto, dico che quello è matto e chiedo di chiamare la polizia. Arriva. Andiamo al commissariato che è nell’edificio affianco. Poi arriva uno della polizia per stranieri che già avevo visto all’ufficio visti.

Lui telefona a mezzo mondo, mentre io guardo la tv accesa nel posto di polizia. Telefona pure ad uno della polizia a Taipei che gli dice che hanno notizie sicurissime dall’Italia che sono un pericolosissimo criminale. Hanno le “informazioni sicurissime dal Sisde, dalla “famiglia” e dall’Interpol”. Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Infatti, lui mi chiede se ho precedenti penali. Non gli dico nulla, anche se non ne ho. A che serve parlare con delinquenti e malati?! Poi si risolve a dare i 10'000 al poliziotto della polizia stranieri. Chiedo di contarli. Gliene ha dati 9'000. Voleva pure imbrogliare la polizia!

Rientriamo a casa. Lui s’è perso il lavoro pomeridiano non so dove, mentre io col poliziotto presente e coi soldi, finisco di preparare le mie cose. Quando è tutto pronto, il poliziotto mi dà i 10'000 di cui era stato custode.

Naturalmente, anche arrivato lì, i guardioni m’avevano chiesto il nome e l’avevano passato alle strutture della legge marziale. La polizia segreta militare aveva subito contattato la cinese. A lui non gliene frega nulla di chiedermi i documenti e, poi, i foresti non sanno nulla delle legge marziale occulta. Viene lei a dirmi che hanno bisogno del mio passaporto per fare una fotocopia. Balle! Comunque glielo do. Avevano pure mandato Matt Leve un giorno, che era venuto a cercare il tipo per le loro porcate di calunnie e tortura bianca. Per il resto, facevano qualche tramestio di sopra sia quando ero in stanza che nel bagno seppur con l’ansia di essere sentiti dal tipo. Non essendoci appartamenti confinanti né alla mia stanza, né al bagno non potevano far nulla dai fianchi.

Uscito di lì, sono finito, credo 11 giorni, in un albergo in attesa che tre sceme, tre segretarie o impiegate, che lavoravano per la polizia segreta e da essa mandate proprio quando ero uscito dal primo appartamento a Taichung, mi trovassero un posto conveniente sia d’affianco che da sopra per la tortura bianca. Ne abbiamo già parlato. Una della tre, m’aveva pure suggerito un albergo “economicissimo” che costava due volte e mezzo quello m’ero trovato da solo con le cose già caricate sul taxi. Naturalmente, anche nell’albergo avevano subito organizzato le battiture da sopra e da affianco, nonostante i 1'000 e più taibì al giorno.

Al Sisde-Cc-Ps-governi-parlamenti ed alla polizia segreta militare taiwanese (come altre in precedenza) sono delinquenti e pazzi furiosi, che non ammettono soste. I risultati sono il loro sputtanamento mondiale oltre quello che la Profezia fa loro e voi con le onde cosmiche e con altro.

NOTA BENE.
For the FBI-DHS and for the UNHCR.

...Anche se sanno già tutto, per altre vie, ...dirette.
Naturalmente, un po’ in tutti i posti dove ho abitato e c’erano e ci sono telecamere di sicurezza, che a Taiwan sono dappertutto, pure per strada, tra le prove materiali della tortura bianca da edificio organizzata dalla polizia segreta militare su richiesta del SISDE/AISI-SISMI/AISE-Carabinieri-PoliziaDiStato-governi-parlamenti d’Italiozia, ci sono i CD-ROM delle stesse se dati da analizzare per esempio ad un’FBI. Se, invece, li fanno sparire, o non li danno, vale quel che dico io, che varrebbe comunque visto che è non smentito né smentibile. Dai CD-ROM delle telecamere, basti vedere ed analizzare i cambiamenti “dei flussi” quando io arrivo in un posto, quando vi vivo, e quando me ne vado, inclusi i funzionari della polizia segreta militare ed i miliziani che, in parte, sono gli stessi quando mi muovo (perché m’obbligano a traslocare) da un posto di residenza all’altro. Le telecamere li hanno ben ripresi. Li ho pure visti di persona. Non mi seguono per operazioni di polizia, o di intelligence, cosa che questa NON è del tutto, ma per un’operazione segreta pazzoido-delinquenziale di [tentata] demolizione-omicidioBianco organizzata e richiesta dall’Italia. Basti vedere i loro documenti d’ufficio... Se c’è il segreto di Stato, e pure il segreto di Stato sul fatto che c’è il segreto di Stato, è perché si tratta di crimini. Sulle operazioni di polizia non ci sono segreti di Stato. Neppure su quelle di intelligence decennali. Ci sono i segreti di Stato, e pure il segreto di Stato sul fatto che c’è il segreto di Stato, SOLO quando ci sono omicidi di Stato, stragi di Stato e macro-ruberie da parte di funzionari dello Stato e istituzioni ed altri.