mashal-044. Terrorismo di Stato al
PortellaBar, RJ
ovvvero
Squadroni della Morte della Presidenza federale
brasiliana e State/government-organized
stalking al PortellaBar, Rio de Janeiro-SantaTeresa
ovvero
Antisemitismo di vertice e popolare anche in Brasile
by Georg Moshe Rukacs
L’11/4/2012,
rispondo ad un annuncio di un ristorante, che cerca personale per la cucina,
dicendo che sono disponile ma senza il libretto di lavoro, avendolo scaduto e
non rinnovabile. Fortunatamente, mi risponde uno grande, PortellaBar, dove
scopro poi che sono tutti, una ventina ed oltre, irregolari, pur avendo in
genere, essendo brasiliani, il libretto di lavoro.
La
stessa notte mi scrive la pseudo-contabile, TatyRagel. Marito e due figli, è
una grassottella con scuola media ed affiliazione recente alla IURD, la Igreja Universal do Reino de Deus del
Bispo/Vescovo Macedo, la congregazione evangelico-brasileirabrasileira (non di
quelle con filiazione inglese ed/od americana) di quelli che si credono
arrivati nella vita e vorrebbero ancora più soldi. Fa la pseudo-contabile d’un
bar-ristorante dove nessuno è in regola, e nessuno è pagato secondo gli
standard ufficiali di legge, regolamentari e sindacali brasiliani, per cui non
necessita di conoscere alcuna normativa del lavoro, né altro, che in effetti
non conosce. Nessuno lì la conosce. ...Quando non saper far nulla diviene un
merito... Tipico nel Brasile che resterà sempre sottosviluppato e
sottosviluppista.
La
TatyRagel mi fissa un colloquio di lavoro per il giorno dopo, il 12/4, nel
pomeriggio. Mi dice di chiedere di Andreia o di ElisabetOliva. Confermo.
Conferma. Arrivo, in perfetto orario, solo alcuni minuti prima. Mi fanno
aspettare, ben oltre l’ora dell’appuntamento pur non avendo, vistosamente,
nulla da fare. Poi, ElisabetOliva, che è già lì alla cassa a fare nulla essendo
un giorno di morta, inizia il
colloquio. Sostanzialmente, compila un formulario.
ElisabetOliva
è la pseudo-gerente. Ufficialmente è gerente. Ma, come tutte le altre della
nomenklatura, non fa un cazzo né sa fare un cazzo. Si mostra e si mostrano,
fingendo di dirigere, come intervalli occasionali fra chiacchiere, mangiate e
bevute.
Poi, arriva una
sciatta e scortese (è solo arroganza e cattivo gusto) che penso sia una cuoca
appena smontata. È la proprietaria, NadiaNamaCurri. È
il suo modo di testare le persone, a parte che chiaramente odia i cazzi o li
agogna troppo ma non li ottiene e né li padroneggia per cui li detesta, e crede
di imporsi facendo l’omo rozzo. Mi chiede secca se abbia ‘documenti’. Sono
tutti irregolari, lì! Ancora non lo so che sono tutti irregolari. Le ridico,
avendolo già detto per email, che sono con libretto di lavoro scaduto. Mostro
passaporto ed il libretto di lavoro che è scaduto. Le ridico, avendolo già
detto alla pseudo-gerente che mi ha
chiamato per il colloquio di lavoro sulla base che fossi senza libretto, che
alla fin fine l’esser in regola, col permesso di lavoro, è solo una formalità
dato che non ci sono controlli. È vero. Arrivano in continuazione ispettori, o
per far multe e/o per farsi pagare tangenti. Ma non viene mai nessuno a
controllare che i dipendenti siano in regola.
La baggianata
finisce. Restiamo che mando il CV per email. È solo sceneggiata. Ai brasiliani
piacciano le sceneggiate. Si atteggiano ad ingleses ma sono merdosi brasileiri
che non sanno far nulla, né intendono apprendere qualcosa. Si giudicano troppo
astuti. Son solo furbastri di nulla. Scimmiottano.
Poi, per email
mando il curriculum. Quattro fregnacce relative ad una presunta esperienza in
ristoranti. ...Vera, ma condita... Il CV serve per ottenere il lavoro. Tanto,
poi, si verifica qual che realmente vogliano e se uno lo sappia fare. Quel che
ho detto loro di saper fare, lì, lo so fare veramente ed anche di più. La mia
vita vera è in linkedin, più o meno. Se faccio domanda per lavori
sottoproletari non devo evidenziare altre cose, che invece vanno taciute. Devo
solo evidenziare che posso fare il lavoro richiesto.
Mi chiamano in
tutta fretta, chi scrive è sempre TatyRagel, sabato
14/4, alle 12:21, di andare subito. Rispondo. Risponde. Vado. È giorno di
piena. Hanno bisogno di lavare piatti e simili in gran quantità ed in fretta.
Mi pagano 60 reais per 9 ore. Hanno bisogno anche per il giorno dopo, domenica
15/4. Domenica mi fanno firmare che ho ricevuto 60, per nove ore, ma in realtà
me ne danno 70. Lo evidenzio. Mi dicono che è giusto 70, anche se firmo 60.
Il lunedì sono
chiusi, salvo che sia festivo o ponte tra festivi. In tal caso, fanno poi la
chiusura settimanale in altro giorno. Ancora non lo so. Lo scopro dopo.
In cucina, ci
sono MariAntonia ed EduardBordoni.
MariAntonia
è una forse quarantenne, con paio di figli e di recente sposatasi col
proprietario di una piccola ditta di rappresentanza gas dove lei lavorava in
precedenza. Lui è uno che chiava e fa figli in giro per il Brasile. Lei una
subordinata al padrone dei luoghi dove lavora. È anche una di quelle che devono
mostrarsi. Lavora duro ma con una logorrea continua per darsi coraggio. Lei mi
raccomanda alla pseudo-gerente ed alla padrona per farmi assumere. D’altro
lato, loro hanno urgente bisogno e costano meno dipendenti fissi che chiamare a
giornata. Pur non appariscente, MariAntonia è di quelle che vogliono sempre
fare quella che primeggia, quella che sta al centro delle cose. Senza
competenze e comprensioni manageriali, sua massima ambizione è essere
indispensabile al padrone. Uno l’ha sposato. Non so con altri. Lì, al
PortellaBar, se n’è già andata. Poi, l’hanno richiamata e lei non sa resistere
ad un “abbiamo bisogno di te”, anche se pagata meno del minimo di legge
federale brasiliano, eppur è cuciniera che sa fare tutto. Se ‘il potere’, anche
solo d’un ristorante, le chiede demenze e crimini, è di quelle deve farsene una
ragione, non nel senso che se ne fa una ragione ma che necessita di elementi
per convincersi bene. Se non li trova, non fa nulla, nulla fino in fondo, non
possa fare col cuore. Obbedisce, ma ha bisogno di credere, di credere con tutta
se stessa.
EduardBordoni
è un venticinquenne o trentenne paraguaiano, con esperienze cuciniere in
Argentina. In realtà ha un cognome friulano, Friuli confine sloveno, ed
atteggiamenti da siciliano. Da siciliano gran lavoratore, serio. Di quelli si
credono più furbi degli altri, pur senza farlo vedere. Con grandi aspirazioni.
Del resto, è giovane e capace di lavorare come cuciniere e capo-cuciniere. Lì,
è solo di passaggio. Non so come vi sia capitato e non so come sia capitato in
Brasile ed a Rio. È di quelli obbediscono a quello gli chiedono. Se gli
chiedono demenze e crimini cerca di farsene una ragione ma mostra solo
acrimonie limitate. Obbedisce, lascia fare, si lascia coinvolgere solo
marginalmente, il minimo indispensabile. Prudenza ‘siciliana’. Chi mostra
potere potrebbe averne meno di quello che sembra. Meglio non tagliarsi i ponti
con nessuno. Del resto, anche solo per riferire bene, uno non deve mostrarsi
antagonista della persona della quale chiedano di riferire. Un normale, ed
anche giusto, forse, un po’, barcamenarsi. Non uno che dica ‘no’. Bensì uno che
dice solo i ‘sì’ di assoluto obbligo. Non si fa coinvolgere, oltre il dovuto
dal rapporto di lavoro dipendente. Potrebbe fare il freddo boia di un campo di
sterminio ma non andare al ammazzare le persone col machete. Un
ragioniere.
In cucina v’era
pure a tratti, Jamil. Perché, se i cucinieri, e lì erano solo due, non riescono
a star dietro al lavello pentolame, ecco che necessitano qualcuno pure lì.
Anche se lavano spesso in fretta ed alla cazzo, non è di quei luoghi con
lavapiatti. Devono far tutto manualmente. Nei momenti di piena, non si riesce
neppure a star dietro all’area piatti, posate e simili. Non si fa neppure in
tempo a pre-lavare e ordinare tutti i pezzi che affluiscono dai tavoli. Per
cui, neppure pensare si spostarsi nel lavello pentolame. Altri cominciamo ad
intasare sotto-lavello, pavimento, anfratti o contenitori vari. I preferisco
tentare altre soluzioni, in attesa che la pressione scenda.
Personalmente
sono convinto che l’organizzazione (di tutto) sia anzitutto nella mente, per
cui, sapendo le necessità, dei vari pezzi, del ristorante, uno cerca di
combinare le emergenze del momento con lavaggi di massa, o preparazione dei
lavaggi di massa, dei vari articoli. È anche questione di avere una certa
abbondanza di detersivi. Non basta quello solido, in barattolini. Occorre il
liquido che, in Brasile, o a RJ, è in piccoli contenitori e neppure
sufficientemente denso. C’è anche chi lava troppo veloce e troppo alla cazzo, o
gli stessi cucinieri (la stessa proprietaria e ruffiani!) che prelevano ed
usano piatti e posare non lavati o non ancora lavati col sapone. Orrori!
Il 17/4, un
martedì, alle 14:44, mi scrive ElisabetOliva,
che hanno bisogno di me il giorno stesso. Rispondo. Non rispondono. Vado. Mi
chiama da parte la proprietaria e mi offre 850 per 54 ore la settimana, 9x6.
Accetto. È una cosa del tutto irregolare ed al di sotto del salario minimo,
dato che non pagano straordinari, notturno, indennità, tredicesima etc. Mi
fanno compilare il modulo per il rimborso bus. Scrivo 5.5 (2.75x2) al giorno.
Vedo che un altro chiede 11. Abita ben più distante. Pagano subito un paio di
settimane anticipate.
La proprietaria
mi dice che assumeranno uno per il lavaggio piatti mentre io devo passare alle
friggitorie, oltre ai vari lavori di preparazione. Quando mi parla di un lavoro
fisso alle friggitorie, come prima reazione gelo. ...Col caldo che fa in
Brasile e vicino a fuochi e fonti di calore, sebbene la cucina lì sia ampia...
Inoltre, friggere nelle friggitorie elettriche è pure di quelle cose dove non
si impara nulla. Caldo, richioso, vano. Dico, comunque, di sì. Anche perché, e
lo evidenzia quel lavoro prospettato da NadiaNamaCurri,
è chiaro che la stessa con comprende nulla di cucine, di lavoro, né di lavoro
in cucina. In un ristorante come quello, con una friggitoria doppia ed una
piccola distante, non esiste la funzione specifica di uno fisso alle
friggitorie. Se la era creata lei nella sua mente, con le sue pseudomanagers,
ma era una cosa del tutta scolastico-burocratico e che non avrebbe retto nella
realtà. In pratica, le dico di sì ad un posto per cucinare od aiutare a
cucinare in cucina. OK.
Il
giochetto è semplice ed è sempre il solito. I CarabinieriStragistoTerroristi e
gli anglo-americani dello State/government-organized
stalking sono furiosi. I brasiliani cooperano anche se non al 100% ed in
modo estremamente coperto.
Non è
la prima volta che intervengono con attività distruttive su luoghi di lavoro,
in Brasile. Di recente, ed anche meno di recente, lo hanno fatto, per esempio,
in Ledo5. Ma già lo avevano fatto a dicembre 2011 in Mesquita663. Uno viene
assunto per cucinare o per aiutare a cucinare. Non che me e freghi nulla di
cucinare, ma è un fatto. Poi, misteriosamente, vedi il volto del ‘padroni’ che
cambia, ti fanno domande strane, ti fanno fare orari da superschiavi, ti fanno
solo lavare piatti e, magari neppure ti pagano. Poi, se anche solo chiedi
perché non ti paghino il bus senza dover attendere ore, ti licenziano in tronco
senza stipendio. In realtà, vari mi vengono poi a dire che sono comparsi
personaggi strani che si qualificano come ‘agenti speciali’ [degli
SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della
Polizia Federale brasiliana] a dire cose strane ed a chiedere cosa ancor più
strane e neppure capaci, poi, di dire perché e per cosa.
Da un
lato, intercettano le email, per cui vedono subito se uno abbia contatti di
lavoro e dove. Dall’altro, usano FaustoRubeiroFernandel con suoi ruffiani di Ledo5 e lo pseudopastore
dell’Assemblea di Dio, MarcAntonioDAssevedo, per veder uno che orari abbia.
Per
questo lavoro di sorveglianze intensa, FaustoRubeiroFernandel mobilita il figlio e gli altri, il frocio di
fiducia, la troia furiosa e pure l’annientato alle sue dipendenze. Fa segnare le
mie ore di ingresso e di uscita. Riferisce quotidianamente agli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana.
Se sono orari
consistenti con attivitàlavorative fisse, ecco che gli
SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della
Polizia Federale brasiliana, si attivano subito per lo State/government-organized
stalking sul luogo di lavoro. Basta
controllare le mie email e lo vedono dove sto lavorando. Basta guardare l’ultimo
che ti ha chiamato...
È
quello che fanno appena inizio a lavorare nel ristorante del PortellaBar, a
metà aprile 2012. Arrivano subito, creano un’allerta, poi danno altri ordini.
Solito linciaggio.
Negli
stessi giorni, viene assunto un altro, Joao, dato che in cucina hanno realmente
bisogno. Gran lavoratore, si dedica a lavori di preparazione. Sarebbe una delle
persone ottime per vedere come sono i piatti ‘nordestini’ del PortellaBar e
fare il cuciniere quando necessario. In pochi giorni sarebbe pronto a fare
ilcuoco, lì, anche da solo,
Gli
agenti degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana contattano
‘il ristorante’. Contattano TatyRagel che chiama subito la pseudogerente
ElisabetOliva che chiama la proprietaria NadiaNamaCurri che coinvolge pure
Andreia, la pseudocontrollora. TatyRagel, la pseudocontabile si limita ad
origliare. Il nucleo d’urto che parla con gli agenti degli SquadroniDellaMorte
(il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana e che implementano i loro ordini sono la proprietaria
NadiaNamaCurri, la pseudogerente ElisabetOliva e la pseudocontrollora Andreia.
La
proprietaria, NadiaNamaCurri, comincia a comportarsi i maniera differente. È
immediatamente percepibile. Ora affetta gentilezza. Ora è arrogante. Ora ti
evita dato che aveva promesso cose. Ora ti squadra come volesse spogliarti l’anima
e farsi una ragione vera degli ordini ricevuti. Ora sparisce ordinando alla
pseudogerente ElisabetOliva he le risolva ‘il problema’ perché non sa che fare
di fronte alle insistenti e demenziali richieste degli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana.
Loro,
le tre della nomenklatura-PortellaBar, mobilitano il due cucinieri,
EduardBordoni e MariAntonia. Dicono loro che hanno ordini precisi dagli
SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della
Polizia Federale brasiliana. Dicono loro che come prima cosa devono provocare
qualche incidente per giustificare che, pur avendomi assunto per cucinare,
hanno avuto disposizione che io non debba cucinare. “Ci hanno ordinato di
seguire una linea di costante umiliazione per cui Abraham deve solo fare lavori
da sguattero. Assolutamente non deve cucinare. Ordini del governo e della
Presidenta federale.” ...I Presidenti non hanno altro da fare...
Poi
dicono a Joao che hanno ordini dagli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana che io, pur
assunto anche per cucinare, non debba cucinare, per cui lui deve prendere il
mio posto in questo ruolo. Non solo. “Abbiamo ordini precisi del governo e
della Presidenta federale che Abraham debba essere costantemente umiliato. Per
cui tu non devi solo prendere quello che sarebbe stato il suo posto. Te lo devi
guadagnare. Devi criticarlo in tutto quello che fa. Devi dirgli che non sa fare
nulla. Devi inventare suoi errori ed evidenziarli. Ed ecco che ti facciamo
cuciniere, primo cuciniere”. Joao non è il tipo da fare, lì, quelle cose. Si
ritira nel cosiddetto panificio (ex-panificio, un’area del retro). Lì lavora
con gran lena a lavori di preparazione. Io pure, quando non occupato in altro
in cucina. Poi, Joao si dà malato e se ne va.
Come
si diviene pseudomanagers e proprietari di ristorante in Brasile? Esistono
tante vie naturalmente. Per esempio, una od uno si fa chiavare da preti,
pastori od altri religiosi che poi, quando stufi, la raccomandano a qualche
pseudoproprietaria. Ci sono brasiliani che con laurea fanno i portieri. Ci sono
analfabete che vengono così assunte come pseudomanagers. Una si prostituisce
per strada. Poi passa a far la capa di giri di prostituzione infantile, coperta
dall’una o dall’altra Polizia Segreta ed in affari con essa. Ecco che, fatti
soldi a palate, si dà una rispettabilità esteriore comprandosi un ristorante ed
investendo per ingrandirlo. Se il ristorante non rende, significa che esso
serve per riciclare profitti provenienti da giri illegali.
NadiaNamaCurri,
rozza, inetta e senza alcuna competenza né organizzativa né di lavoro, dopo un
bar ristorante con lo stesso nome in San Paolo, ha aperto questo a Rio, in
chiaro deficit. Non è un deficit di partenza. È un deficit strutturale. Perché
il bar ristorante, pur nell’illegalità più totale e non pagando i dipendenti
neppure ai minimi assoluti federali, ma ben al di sotto di essi, è più
disorganizzato del peggior ufficio pubblico. Tiene quattro pseudomanagers a far
pressoché nulla, se non danni. Lei stessa, NadiaNamaCurri, non fa nulla se non
danni. A parte festivi a prefestivi di piena, i camerieri e tutta l’area
attorno ad essi, restano ore ad aspettare clienti non compaiono. Nella cucina,
pur nuova, mancano attrezzi per fare ripieni, spremitori, grattugie o
frammentatori elettrici, taglieri e coltelli secondo le procedure
igienico-sanitarie (dunque specifici per materie prime potenzialmente
infettive) che lì nessuno conosce, standard precisi. Alcune portate sono
servite in terracotte rotte e senza smalto ai bordi, per cui sono
anti-igieniche, potenzialmente, infettive. I cibi finiti vengono collocati nei
piatti con le dita. Ect. Ect. È tutto a questa maniera. Addirittura, l’aglio
viene lavorato manualmente, ‘per risparmiare’. Quando sarebbe più economico
comprare sia l’aglio già pulito e che quello già abbrustolito. Pensano che
basti pagare i dipendenti meno dei minimi di legge, e che questo risolva tutto,
assicuri profitti.
NadiaNamaCurri,
di tanto in tanto entra in cucina a dare ordini senza senso, solo per affermare
di esser la proprietaria. Un giorno che si mise lavar piatti e a trafficare ad
altre cose, usava per sé stessa e per i clienti posate e piatti non lavati. Lo
fanno anche altri. Cose disgustose! Che si verifichino momenti di crisi nel
lavaggio, quando rientrano troppi piatti etc. dai tavoli e necessitano articoli
vari puliti per fronteggiare nuovi ordini e clienti, non giustifica che si usino cose sporche. O comprano più piatti,
posate etc, o trovano altre soluzioni organizzative per quei momenti.
ElisabetOliva
ed Andreia, la pseudogerente e la pseudocontrollora, pur di apparenza
profondamente differente, sono accomunate non solo dallo stesso far nulla e non
saper far nulla. Hanno lo stesso linguaggio, sia come terminologia, che come
pronuncia, da prostitute di strada da favelas. Senza vera educazione formale e
senza alcuna cultura di fatto, né generale né specifica, e senza nessun
interesse ad imparare ed a fare alcunché, NadiaNamaCurri non poteva circondarsi
di persone ‘migliori’, del tutto al suo livello nullo.
Quando
ElisabetOliva finge di dare qualche ordine, per fingere di esser la
pseudogerente, tutti si guardano attorno smarriti e continuano a lavorare come
lei non avesse detto nulla. A parte, naturalmente, quando ordina cibi per sé ed
amiche, cosa che fanno continuazione, sebbene la cucina sia globalmente
pessima. ...La vogliono così...
Andreia,
di tanto in tanto, dopo i suoi viaggi a San Paolo, nei momenti di piena, si
avventura in cucina, si piazza in prossimità della finestra uscita cibi e
comincia ...a disorganizzare tutto. Urla ordini. Senza neppure lavarsi le mani
e con le unghia smaltate (cosa vietata in cucina!) comincia a mettere cibo nei
piatti con le dita, ...dita luride... I suoi ordini, inutili, starnazzati e
striduli creano solo irritazione in chi cucina, a parte che devono fingere
ossequio essendo la pseudocontrollora, dunque la terza, credo, dopo
proprietaria e pseudogerente. Siccome non resiste molto a fingere di lavorare e
senza sigarette, caffè e cibo, ecco che il tormento non dura molto. Si ritira
presto a far nulla del tutto, senza fingere di fare e senza fare danni
ulteriori.
Caterinetta,
la capa dei camerieri, è la quarta della nomenklatura (con ElisabetOliva,
Andreia e TatyRagel). In parte è simile alle altre, anche se le manca il
linguaggio da troia di favelas e mostra qualche capacità di apprendimento.
EduardBordoni
e MariAntonia tentano di implementare i primi ordini che io non debba cucinare.
Basta non dirmi di cucinare ma chiedermi solo altre cose... Non è una cosa
molto difficile, tanto più che io non pretendo nulla. Anzi, per quel che pagano,
meglio l’acqua che i fornelli.
Lo State/government-organized stalking
organizzato dalle Polizie Segrete, lì gli SquadroniDellaMorte (il dipartimento
di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana, è fatto
di interventi, pressioni, direttive successive. Difficile a comprendersi per
gli stessi implementatori di Stato, è ancora più difficile per gli esecutori sul
campo.
Gli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana ordinano
subito, già la prima settimana che lavoro lì, a NadiaNamaCurri e ElisabetOliva
che devono seguire una linea dura di umiliazioni successive. In realtà, è una
cosa estremamente difficile perché ciò che per loro è umiliazione non lo è per
me. Mi sento sollevato, lontano dai fornelli caldi, roventi, pericolosi e da
oli bollenti. Senza saperlo, mi stanno favorendo pur con ordini di umiliarmi.
Loro sono vittime delle loro paranoie che fanno ritenere loro umiliante ciò non
umilia nessuno, o solo quelli e quelle come loro.
Sabato
21/4, o forse già venerdì (si accumulano vari giorni festivi in pochi giorni,
per cui con gran lavoro nei festivi, prefestivi ed intermedi), arrivo lì
all’ora dettami e vedo che l’area lavaggio è tutta intasata di piatti ed altro
che loro non riescono a smaltire. Mi dirigo verso di essa. Mentre inizio a
lavorare, dall’altra parte della finestra dell’area lavaggio compare
ElisabetOliva che con aria da troia rabbiosa, alterata, con l’ordine degli
SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della
Polizia Federale brasiliana da eseguire, sbotta, contorcendo la bocca, in un
chiaramente artificioso: “Ed ora piazzati nel tuo ruolo naturale, il ruolo di
sguattero, ...e non muoverti di lì!!!” Recito alcune preghiere, in particolare
un Pulsa diNura, dato che mi sono portato dei foglietti con orazioni varie che
affiggo di fronte a me, per fare qualcosa di utile per me mentre gioco con
l’acqua. Più tardi, la scorgo tremante nel buio, gli occhi fissi nel vuoto.
Devono averle dato delle droghe avariate o che provocano depressione nera dopo
l’esaltazione.
Intanto,
mi mandano sotto Andreia. Tanto NadiaNamaCurri che ElisabetOliva le dicono che
deve scoprire cosa c’è sotto. C’è sotto solo che dalla Presidenza Federale,
agli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato)
della Polizia Federale brasiliana, a loro esecutrici sul campo, e chi li manda
dall’estero, sono criminali irredimibili e pure malati di mente persi. ...Ma
loro devono scoprire... Mentre sto lavorando, Andreia mi fa chiamare da
MariAntonia al loro tavolo di fannullone sul retro, a pochi metri da me, ma
fuori, e con linguaggio e psicologia da prostituta ignorante mi fa una domanda
che loro della nomenklatura hanno concluso, dopo ore di discussioni, essere
rivelatrice di che cosa uno pensi o sia. Mi chiede di elencarle tre italiani
famosi.
Perché
tre? Perché italiani? Di che epoca? Di che settore? Non può cercarseli con un
motore di ricerca (ma non sanno usare i computers!) secondo le sue e loro
preferenze?
Smarrita
usa la sua, loro, psicologia e ‘cultura’ da prostituta da favelas. Mi comincia
a dire che gli italiani sono forti.
Perché?
Che significa? Che intende dire? Forti in che? Di cosa? Che sono ‘gli
italiani’, una categoria merceologica?
Non
ci sta colla testa. Non riesce a dire nulla. Ha eseguito la sua missione. Non
ha concluso nulla. Le chiedo se c’è altro e se posso andare. Torno alle mie
cose. La lascio al suo far nulla.
Poi,
sia NadiaNamaCurri che ElisabetOliva le ordinano che deve trovarmi da dire su
qualcosa di lavoro. Un giorno si piazza in prossimità delle finestra entrata ed
uscita piatti. Aspetta a lungo. Quando cumulo piatti lavati in quantità, perché
i camerieri li prendano, mi dice che fan rumore. Lo so. Cretina! Se è nevrotica
e dunque allergica a banali rumori, sono fatti suoi e loro.
La
stessa parte se la era fatta NadiaNamaCurri. Era nella cucina a fingere di
aiutare a friggere. Stavo lavando grandi quantità di piatti ed a grande
velocità. Mi dice che fan rumore. Cretina! Certo che fan rumore. Se sei
nevrotica ai rumori più banali, torna far la troia a fumare, sbevazzare,
mangiare ed in logorree infinite con le tue amichette della nomenklatura.
Il
giorno dopo, mi defilo nel ‘panificio’ in preparazioni per la cucina. Avevano
effettivamente bisogno. MariAntonia, per nulla convinta di quegli ordini
delinquenziali e demenziali che debbano farmi il culo, allerta la nomenklatura
e compare la nera culona come lavapiatti a giornata. Altri giorni, dato che
giocare con l’acqua mi diverte, torno al lavaggio.
Del
resto, gli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato)
della Polizia Federale brasiliana continuano a premere per un State/government-organized stalking sul
luogo di lavoro sostenuto. “Dovete fare il culo a quel giudeo tedesco, a
quell’Abraham! Dovete farlo scoppiare! Ce ne dobbiamo sbarazzare. Sia i Carabinieri
che gli UK-USA continuano a premere. ...Deve essere uno importante... Se la
prendono con noi che non riusciamo a liquidarlo. Che c’entriamo noi brasiliani
per un giudeucolo di merda?!”
NadiaNamaCurri,
ElisabetOliva e Andreia rimontano EduardBordoni e MariAntonia.
EduardBordoni
finge di chiamarmi a cucinare, di fatto solo a friggere. In realtà, non mi fa
vedere nulla. Lo vedo ed osservo da solo quel che voglio vedere ed osservare.
Del resto, se i cucinieri preposti sono loro due, sono loro che prendono gli
ordini e li seguono. Io mi limito a curiosare tra ordini e preparazioni, quando
non sono troppo pressato da altro.
Per cui, EduardBordoni mi chiama a friggere alcune cose. Le getti
nella friggitoria ed aspetti secondo gli usi della casa. Quali sono gli usi
della casa? Chiedo. Che si fa quando la friggitura è finita? Chiedo. Dove te li
metto ora che sono fritti ed asciugati. Chiedo. Lui si mise ad urlare, anzi ad
urlettare: “Animo! Animo!” Poi, lo ipnotizzai. Gli chiesi che problema avesse. Mi
rispose che gli avevano detto che dovevo essere estromesso dalla cucina, dal
cucinare specificatamente, per cui, dato che mi avevano assunto per cucinare,
io dovevo auto-dimostrarmi di non essere capace di poter cucinare. Originale!
Un
altra volta, ma sempre in quel periodo, una domenica o giorno festivo,
EduardBordoni mi dà delle verdure in via di essere avariate (avevano un po’ di
marrone, qua e là) da affettare. Le usano come base per crocchette fritte. Le
gente mangia le crocchette e tali verdure affettate finiscono nell’immondizia.
Le affetto. La cosa era preparata con ElisabetOliva e da ElisabetOliva.
Infatti, finito io di affettarle, la stessa arriva nel ‘panificio’, fa finta di
controllare la chiusura delle saracinesca. Era solo teatro e pure maldestro.
Poi si dirige verso le verdure, le guarda e mi dice con la sua solita aria da
troia arrogante che sono guaste e che tali cose non devono finire ‘nel piatto
del cliente’. Mentre mi viene un riso quasi irrefrenabile, che dilaziono, le
dico di parlarne in cucina dato che me lo hanno detto loro di affettarle. Era
solo teatro, e pure maldestro da troia da favelas, quello di ElisabetOliva.
Poi, ipnotizzo di nuovo EduardBordoni. Mi dice che era una cosa preparata da
ElisabetOliva e con ElisabetOliva perché gli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana gli hanno ordinato che devo essere umiliato.
Controllo
i giorni successivi. Tali verdure guaste finiscono abitualmente nel piatti dei
clienti senza che nessuno si faccia problemi. La prostituta da favela
ElisabetOliva s’era solo inventata e montato una stronzata per il programma che
doveva farmi qualcosa ‘di umiliante’. Saranno cose umilianti per lei. In genere
la evito. Perché trova da ridire su tutto. Ed io, alle sue stronzate, vengo
colto da risa irrefrenabili che la rendono ancora più furiosa. Ma non me ne
frega nulla.
MariAntonia
è una che deve farsi una ragione delle cose. Ma deve autoconvincersi nel
profondo. Con me cercava. Ma non era convinta. Io gli feci uno smontaggio
generale e poi uno specifico. Lei insisteva. Io la smontavo e la rismontavo.
NadiaNamaCurri, ElisabetOliva e Andreia ripremevano su di lei, la rimontavano.
Loro erano l’autorità. MariAntonia è estremamente soggetta all’autorità. Non
appena lei preparava un piatto, tempo permettendo, andavo a guardare. Lei
urlava furiosa che aveva l’ordine di non farmi cucinare, dunque neppure lasciarmi
vedere come si preparavano i piatti. Io continuavo a guardarla. Lei continuava
ad urlare che non dovevo neppure guardarla perché aveva ricevuto l’ordine che
io non dovessi cucinare ed esser umiliato facendo lo sguattero e solo lo
sguattero. Nella furia di obbedire, dimenticava che aveva l’ordine preciso ed
assoluto che io non dovessi minimamente sospettare nulla, mentre lei, con
quelle esplosioni...
Ma
non riusciva egualmente a farsi una ragione del perché lei dovesse, come le
avevano detto, ordinato: “MariAntonia, abbiamo ordini precisi, netti,
precisissimi dalla Polizia Segreta della Polizia Federale brasiliana. Gli
dobbiamo fare il culo a quel giudeo tedesco. Va umiliato. È solo un giudeo. Ci
hanno detto che non va fatto cucinare e che va umiliato in qualunque cosa gli
si faccia fare! ...Comunque deve fare i lavori più bassi, solo i lavori più
bassi.”
Intanto,
Joao stava sparendo, dandosi malato. Ma loro avevano bisogno in cucina, sia per
lavori di preparazione che per cucinare. Gli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana ordinano a NadiaNamaCurri e ElisabetOliva che l’operazione deve
assolutamente continuare anche se sta tutto andando loro a puttane: “Se siete
alle strette, vi troviamo noi un frocio da favelas ed un infamone di nostra
assoluta fiducia. Il frocio da favelas lo formate subito come cuciniere e
l’infamone lo usate per rimpiazzare MariAntonia se continua a dare di testa!”
Ecco
che viene mandato loro, di tutta fretta, AntòMardò, cui dicono: “Guarda, si
tratta di fare il culo ad uno che non deve cucinare perché abbiano un divieto
speciale dalla Presidente federale. Tu devi prendere il suo posto. Devi pure,
in prospettiva, rimpiazzare il paraguaiano che sta lì. In poche settimane divieni
cuciniere. Sta solo molto attento a quel giudeo tedesco, Abraham perché è uno
estremamente aggressivo, ché può farti del male.”
Lo
trovo lì, tremolante, tra i due, EduardBordoni e MariAntonia, che hanno
l’ordine preciso, da NadiaNamaCurri e ElisabetOliva, che è il nuovo cuciniere.
Siccome non sa fare nulla, deve imparare tutto. Non sa tagliare. Le cose gli
esplodono dal frullatore perché vi introduce verdure dure affettate e pure
senza liquidi. Per mettere il cellophan per chiudere e, sigillare le cose da
riporre in frigo, fa degli artifici incredibili. Uno spettacolo. Ma ben intenzionato
a fare ed imparare tutto.
In
fondo, i lavori da cucinieri sono quattro cazzate. Occorre sono un poco di
pazienza per apprendere come fare le cose. Quanto ai piatti, uno deve solo
memorizzare che ingredienti occorrono, prepararli, poi predisporli ed alla fine
consegnare il prodotto finito. Se le cose cadono, lui le raccatta dal pavimento
lurido e senza neppure sciacquale le mette nel piatto del cliente che poi se le
mangia, se mangia. In poche settimane impara, anche se molte cose continua a
farle da principiante.
In
realtà, AntòMardò è una persona timida e schiva con me, forse un po’ con tutti,
per nulla conflittuale. Tanto quel primo giorno, in cui sembrava aver paura,
che sempre. La sera di quel primo giorno lo trovo fuori che aspetta, aspetta
ordini. Mentre cammino per andare in Lapa per un bus per il ritorno, mi arriva
di corsa. Me lo avevano mandato dietro sperando che succedesse qualcosa,
qualche incidente, o che gli dicessi qualcosa, per esempio che lo intimidissi o
minacciassi. Il giorno dopo, gli chiedono. Non ha nulla da riferire, perché non
è successo nulla. Nuova delusione per gli SquadroniDellaMorte (il dipartimento
di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana e le sue
troie in loco.
Intanto
Joao viene a mancare del tutto. Si sfila e si trova un lavoro altrove, dove lo
pagano regolare, dunque ben di più che lì e con normali vantaggi da lavoratore
dipendente. Mentre MariAntonia dà sempre più di testa relativamente allo State/government-organized stalking. Vorrebbe
parlare direttamente con gli agenti speciali degli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana. Dice, sempre più agitata, a ElisabetOliva ed Andreia che lei vuole
sapere, che non c’è nulla lei possa riferire contro di me o su di me, che li
stanno e la stanno ingannando. Dice che lei vuole collaborare e che dunque ha
da parlare direttamente cogli agenti speciali degli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana. Però, obbediente e soggetta all’autorità formale (le troie della
nomenklatura del bar-ristorante), continua, con sempre più furia a gridarmi che
non devo guardarla mentre cucina perché ha l’ordine di non farmi cucinare, cosa
che secondo lei include pure il guardare cosa lei faccia per cucinare.
Gli agenti
speciali degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana fanno
venire d’urgenza un loro infamone sperimentato, ma anche grande lavoratore e
che può improvvisarsi cuciniere per quelle quattro cazzate, spesso disgustose e
restituite per l’immondizia dai clienti che pur le hanno pagate profumatamente.
È Robertone, con l’ordine di riferire tutto ma senza dar nell’occhio.
Inizialmente viene solo come giornaliero per alcune giornale di possibile
emergenza. Deve rimpiazzare Joao mentre AntòMardò è in cucina in apprendistato
per divenire il nuovoprimo cuciniere.
Ma
con MariAntonia sempre più insofferente agli ordini demenziali dello State/government-organized stalking, e
con EduardBordoni e lo stesso Robertone che riportano che sta disvelandomi i
dettagli segretissimi dello State/government-organized
stalking, dicendomi, in pratica, in ogni momento, che ha/hanno ricevuto
l’ordine di non farmi cucinare nel modo più assoluto, gli SquadroniDellaMorte
(il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana ordinano a NadiaNamaCurri e ElisabetOliva che MariAntonia deve
essere assolutamente rimossa e subito.
Ecco
che MariAntonia sparisce all’improvviso. Le telefonano a casa che non può più
venire a lavorare (“ordini della Presidenta”, le dicono) ed un martedì, dopo il
lunedì di chiusura, la rimpiazzano con Robertone l’infamone ora assunto in
pianta fissa, fissa finché non se ne inventeranno un’altra.
Fin
dal primo giorno che lavora lì, lo so subito che è un infamone di fiducia
inviato in missione speciale. Non ci sono possibili dubbi. Restiano solo io e
lui, verso la chiusura del ristorante, quel primo giorno che è chiaro che
rimpiazza MariAntonia. Gli dico, con aria confidenziale, certo che riferisca
subito, che lì nessuno di quelli delle nomenklatura (la proprietaria e le 4)
capisce un cazzo di nulla, dalla legislazione del lavoro alla normativa
igienico-sanitaria, al lavoro di un bar-ristorante.
Lui
capisce quel che può e riferisce come può. Dopo che io sono andato via, lui
farfuglia qualcosa a Andreia, che lo chiama per il rapporto della giornata
(“allora che hai scoperto?”), dicendole che gli ho detto che i fogli di
rilevazione delle presenze sono irregolari. Anche Andreia, con la sua ignoranza
da prostituta di strada da favelas, capisce quel che può e scarica subito sulla
pseudocontabile TatyRagel. TatyRagel passa poi il mattino dopo a comprare dei
cartellini di presenza, forse per macchine di rilevazione, peggio dei fogli
usati in precedenza, dove trascrive in fretta quello prima era sui fogli. In
realtà il problema legal-normativo è che oltre, o da, 10 dipendenti dovrebbero
avere macchine di rilevazione. Non era un problema di cartellini. Era un
problema che dovrebbero avere la rilevazione meccanizzata. Troppo difficile.
Non c’arrivano. Ecco il livello, l’utilità, degli infamoni! Fan solo danni.
EduardBordoni, AntòMardò e Robertone sono
comunque divertenti assieme. Tutti i giorni, quando cala la pressione degli
ordini dai tavoli, passano tempo in lunghe discussioni filosofiche sulla
differenza tra froci e gay. Quando interviene Jamil che asserisce che tutti
loro sono gay, il seminario filosofico del giorno si fa ancora più elevato. In
effetti, EduardBordoni ed AntòMardò hanno spesso atteggiamenti molto gai l’un
con l’altro. Pure in generale e con altri. Ma non significa nulla, né è di
alcuna importanza, se non come nota di colore.
Siccome
questa guande operazione di ‘umiliazione’, lo State/government-organized stalking sul luogo di lavoro non mi
ancora indotto a licenziarmi come preteso dagli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana: “Abraham, quel giudeo tedesco, deve essere indotto a licenziarsi,
ma come su decisione sua. ...Non deve sospettare di nulla...”, ecco che gli
stessi hanno ordinato che devono trovare il modo di creare altri problemi o di
ridurmi lo stipendio.
Le
due ultime settimane mi hanno fatto fare meno ore. Avevano ordinato in cucina
di farmene fare di meno. Per cui EduardBordoni mi diceva di andare via prima,
pur continuando a farmi arrivare alla stessa ora, le 17:00 (l’orario dettomi
all’inizio doveva essere 17:00..02:00, con variazione i festivi quando hanno
altri orari nel ristorante ed in cucina). Poi, naturalmente, la solita
ElisabetOliva se ne è uscita che a maggio ho fatto un 20 ore meno, di meno
sulle 54 a settimana. Le ho detto che non sono capaci di organizzare, per cui
mi dicono di andare via prima, o di iniziare troppo tardi. Non sono io di mia
scelta che ho fatto meno ore. Mi ha risposto toccata che devo recuperare. Le ho
detto che sono loro che devono dirmi a che ora arrivare ed evitare di mandarmi
via prima sennò è chiaro che le ore in meno (in meno sulle 54 la settimana) non
possono che continuare ad aumentare. Ulteriormente toccata stava per attaccare
sul fatto che le sembrava me la stessi ridendo... ...Ma poi, attratta dal far
nulla con sigarette, caffè, mangiare e logorree con suo clan della
nomenklatura, e con altre, è per fortuna sparita. ...Appunto, attirata da cose
‘più importanti’. Per fortuna. Questo, venerdì 01/06.
Ecco
che il 2/6, sabato, mi fa pagare il bus ridotto. Invece di pagare 12 giorni per
2 settimane, me ne ha fatti pagare solo 5. Mi ha detto che mi pagano la sola
andata e non il ritorno e che in passato mi avevano pagato più del dovuto. In
pratica, a chi abita a 5 minuti e viene e torna a piedi, pagano 5.5 al giorno.
A me, che abito ben più distante (una mezz’ora), pagano solo 2.75, ora, secondo
gli ultimi ordini della SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana a
NadiaNamaCurri e ElisabetOliva, esecutrice TatyRagel che è quella che ha
materialmente calcolato il bus ridotto, a prezzo speciale super ridotto, solo
per me.
Non poteva
mancare, come v’è un po’ in tutti gli State/government-organized stalking sul luogo di lavoro, il minchione medio agitato-depresso
che si attiva per induzione e che, acuto origliatore, svela, di fatto, quello
che sente dire dai malati di mente arruolati per lo stalking di Stato ma che il bersaglo non dovrebbe sapere.
Qui è
ClaudioSera. Lui dice che gli agenti speciali dagli SquadroniDellaMorte (il
dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana hanno raccontato di non avere alcuna informazione seria sul perché
le loro miliziane del PortellaBar debbano stalkizzarmi ossessivamente, per cui,
alle insistenze delle delinquenti e pazzoidi del PortellaBar sarebbero sbottati
in un: “Come giustificazione provate a dire che l’Abraham potrebbe essere
essere uno pericolosissimo ...non importa di cosa... Basta che diciate a tutti
che deve di sicuro essere uno pericolosissimo... Non abbiamo altro possiamo o
dobbiamo dirvi...”
Poi,
siccome ClaudioSera, un depresso logorroico ed esaltato, esagerava,
ElisabetOliva lo ha ripreso: “Sono cose segretissime... ...Lui non deve neppure
sospettare...” Ma lui, ormai, aveva già detto tutto. Ed ora, irrefrenabile,
continua a stronzeggiare, pur senza più riferimenti a pericolosità e fuggitivi.
In
realtà, per vantarsi e per giustificarsi, sia ElisabetOliva che le altre della
nomenklatura, lo hanno raccontato un po’ a tutti di essere coinvolte in una ‘grande
operazione’, loro dicono, degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana.
Addirittura, NadiaNamaCurri va a raccontare in giro che le è stato assicurato
che la Presidenta ed il governo la proteggeranno il giorno che dovesse venire
fuori che non paga salari regolari e tiene tutti nell’illegalità più assoluta e
ben al di sotto dei salario minimi di legge e contrattuali. “Ora, qualunque
problema io possa avere, sono coperta. Sono davvero d’una fortuna e d’un’astuzia
mostruose!”: ecco quel che va a dire in giro la delinquente malata
NadiaNamaCurri.
Siccome, quando
lavoro, lavoro, ma ho anche la mente libera, se sto facendo lavori ripetitivi, mi
tengo delle cose da memorizzare e simili sotto il naso, di fronte a me, come
affisse al muro, sotto forma di piccoli foglietti. Per cui, hanno mandato un
po’ tutti, da Jamil a quelli della cucina, agli stessi loro della nomenklatura,
a vedere che possa essere. Se chiedono, posso dire loro quel che voglio tanto,
col loro livello culturale, posso far bere loro tutto... Mi son limitato a dire
che sono preghiere, a chi ha chiesto. Di loro, nessuno ha capito né può capirci
nulla. Sono tutti di un ignoranza spaventosa. Tale è il Brasile compradoro e
resterà per sempre tale. Jamil ha detto che potrebbe essere ‘un codice’. Di
che? Un codice della strada? ClaudioSera che erano formule
segrete e linguaggi sconosciuti. Perché formule? Perché segrete? Se erano lì,
dunque fotografabili! Un po’ tutti sono venuti a vedere ed hanno riportato,
così disvelandosi in vario modo.
Ci sono molti altri dettagli divertenti, ma
sono solo note di colore, Se ne parlerà, forse. Ma non hanno reale importanza
per lo specifico di questo State/government-organized
stalking compradoro degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana agli ordini
diretti della Presidenza federale sotto direzione esterna Carabinieri-‘NATO
[UK-USA]’.
Concludiamo
questo pezzo con un sogno. O forse è successo davvero. O forse è un sogno.
Chissà...
Lo
avevano organizzato per il 23-24/05/12 notte, nell’unica strada che si deve
percorrere per andare diretti dal PortellaBar di Santa Teresa fino di fronte al
supermercato Mundial in Lapa, subito sotto. Non un’esecuzione a colpi di
pistola come usualmente fanno gli SquadroniDellaMorte della Polizia Federale
brasiliana nelle strade brasiliane. Bensì una cosa ‘casuale’. Uno col pulmino
mi avrebbe dovuto investire in piena corsa. Discesa ripida. Strada piuttosto
stretta, tortuosa e con pavé non particolarmente regolare. Mezzo a grande
velocità. Leggera sbandata. Avevano fatto un’inchiesta alla cazzo, alla
brasileira, con AntòMardò che non capendo un cazzo non deve aver neppure capito
quel che gli avevano chiesto o perché. Del resto, animali abituati ad obbedire
ed a non far domande... ...Sono congenitamente colpevoli, per nascita e DNA...
Il
23-24 notte non percorsi ‘l’unica strada
obbligata’. Fu una notte di preghiera. Il giorno dopo, il 24, prima di
mezzogiorno, furioso, l’agente speciale degli SquadroniDellaMorte della Polizia
Federale brasiliana ordinò ai proprietari di Ledo5, FaustoRubeiroFernandel ed al ‘degno’ figlio
AlexRubeiroFernandel di ristaccare internet (come già dal 27 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012). I due froci
animaleschi la staccarono (disinserendo il cavetto tra il wireless e la rete)
verso le 11:00-11:30 dopo varie operazioni per preservare gli strumenti di
intercettazione informatica piazzati nel loro ufficio dagli SquadroniDellaMorte della Polizia Federale brasiliana. Alle
17:00, quando arrivai al ristorante, AntòMardò stava piangendo, di fronte al
telefonino, nel ‘panificio’ del PortellaBar, ed alle 17:30 fu obbligato ad
andarsene a casa non potendo lavorare quel giorno. La volontà di D-o lo aveva
colpito in una delle maniere imperscrutabili dei disegni divini.
Alle
7:30 dico di internet staccata a MarcAntonioDAssevedo e che è opera degli
SquadroniDellaMorte della Polizia Federale brasiliana che l’ordinarono ai
proprietari di Ledo5, FaustoRubeiroFernandel ed al ‘degno’ figlio
AlexRubeiro. Dopo lo dico varie volte, e con linguaggio colorito, a Liberio.
Gli mostro pure dove può vederlo (che ha la connessione PC-wireless mentre è
staccata la spina wirelss-rete) sul suo PC e che il suo consigliore in materia,
il negro alto ed arrogante, che lo ‘aiuta’, ...restando per ore ad occhi
sbarrati dinnanzi a browsers che dicono di essere sconnessi, è il solito
brasiliano incompetente e che non capisce un cazzo. Alle
10:18 la riattaccano.
Uno-due
giorni dopo, oh che caso!, che altro ‘caso’!, Robertone l’infamone mi chiede
che percorso io faccia al ritorno. Pure
altri mi dicono essere stato loro chiesto che strada io faccia al ritorno...