mashal-048. State/government-organized
stalking compradoro brasileiro al PottellaBal di SantaTeresa (RJ). Antonia,
che personaggio!
by Georg Moshe Rukacs
Seconda
metà dell’aprile 2012, prima settimana che sono lì. Scena surreale al tavolino
dei fannulloni (nel retro, separato dal ristorante da una tendina trasparente a
fili e ad un metro dalla cucina e dal magazzino bevande e vegetali), dove
sostano per ore le 4 della nomenklatura, e pure la proprietaria quando è nel
ristorante.
DioneMariaReisDaSilva
era seduta con Antonia, e con ElisabetOliva che se ne era appena staccata ma
continuava a ronzarvi attorno con la sua solita aria esaltato-isterica, dove un
sorriso dei più apparentemente sinceri ed aperti, ma continuamente inframezzato
da taglienti risolini nevrotici e gracchii da megalomane-esibizionista, copriva
un carattere sordido ed una personalità gravemente disturbata.
DioneMariaReisDaSilva
mi chiama e con aria affabulatoria mi fa:
-
“Perché non sposi Antonia? ...E poi vai con lei a vivere nel Nordeste?”
Antonia
che si è appena sposata col suo ex-padrone, annuiva. Mentre ElisabetOliva, che
fingeva di transitare nell’area, sghignazzava con la sua solita aria da
prostituta da favelas con vibratore tra le gambe che muove con passetti valghi.
Mi
limitai a rispondere freddo, a DioneMariaReisDaSilva, che preferivo ragazzette
con culetti gustosi come la figlia di Betty. E me ne tornai ad altre cose.
...Solito
PottellaBal (del sobborgo di SantaTeresa, area centrale di Rio de Janeiro)
dello State/government-organized
stalking compradoro degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana agli ordini
del Presidente o Presidenta. ...E solita feccia da State/government-organized
stalking, qui compradoro ed alla brasileira
Che personaggio Antonia, cuoca, con l’altro, prima la
mandassero via d’urgenza a maggio 2012, perché non consistente col Terrorismo di Stato contro Abraham, il
giudeo tedesco lavorava da quelle parti! Non perché non fosse abbastanza
infame. Ma perché del tutto scema.
Sostituita d’urgenza con Robertone l’infamone, lo stesso
sparì domenica 10 giugno 2012. Gli
subentrò, col titolo ufficiale di cuoco, uno scemocchio non giovanissimo,
sedicente esperto di cucina del nordeste che raschia fornelli con movimenti
rotatori delle padelle su di essi, facendo uscire ancor più pazza la già
disturbata Andreina, le manciate di minuti che con dita sporche e laccate si
dedica a starnazzare e pasticciare nei piatti in uscita atteggiandosi a super-direttrice
della cucina. Il tutto dopo che le hanno detto che, a São Paulo, la
‘controllora’ fa ciò. Coi nervi ora disfatti dai raschii di RaimundoDaSilva,
scarica poi su di me, il bersaglio dello State/government-organized stalking brasileiro
di cui lei è parte, le sue isterie, urlando che il ticchettio dei piatti la fa uscire di
testa del tutto. ...Se è inabile a lavorare ed a vivere... ...Sono i rumori
normali delle cucine, e non solo...
Il nuovo sopraggiunto Raimondo ha l’aria da ruffianetto
che ha passato la vita a fare lo sguattero e che s’è infine ‘emancipato’
dichiarandosi cuoco e facendosi assumere come tale. Ora, lì al Portella di
Santa Teresa, gorgheggia ad ogni pie’ sospinto, “Eduardo! Eduardo!”, il cuoco
di fiducia del momento del luogo, che il nuovo sopraggiunto Raimondo cerca di
compiacere fino a che la proprietaria non lo chiamerà a rimpiazzarlo se lo
chiamerà a rimpiazzarlo e se lui, Raimondo, resterà lì. Raimondo mostra una
grande passione per raschiare quotidianamente i fornelli, non solo con le
padelle quando cucina, ma anche quando è l’ora delle pulizie per lasciarli
splendenti per le ore di chiusura. Vista la scarsa qualità e la leggerezza dei
materiali brasiliani, finirà per sfasciare tutto.
Per il resto, Raimondo bruciacchia cibi in preparazione
che deve poi scartare nel secchio della spazzatura, scuoce pasta che poi getta
a chili nell’immondizia, si dimentica cose in preparazione dei forni fino a che
fumi di bruciatura non glieli rammentino e, nella concitazione della consegna,
rovescia portate preparate sul pavimento, si infila le dita nel naso ed in
bocca varie volte mentre serve il pasto ai camerieri od alle pseudo-managers.
Sozzone e sprecone. Essendo giunto lì per qualche predestinazione, naturalmente
nessuno gli dice nulla. Per lui, va bene così. Per tutti va bene così. Lo
facessi mai io... Ma per i loro, per prostitute da favelas nevrotiche del
ristorante arruolate dagli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana agli ordini
del Presidente o Presidenta...
...Da scumpisciarsi dal ridere...
Al PoltellaBal, la rotazione del personale in cucina è
piuttosto rapida. Nonostante sia tutto nuovo, mancano molte cose essenziali.
Sebbene i frigo siano abbondanti, mancano una stanza frigo ed una stanza
freezer, ciò che alla fine rende impossibile avere quantità adeguate di
provviste. Nei momenti di piena, i festivi essenzialmente, talvolta restano
senza vari piatti del menù, pur coi clienti che premono. Non capendo il problema,
non sanno come rimediare a tali strozzature. Capiscono solo che devono
ricomprare tutto subito. Ma la prossima volta che le folle premeranno, sarà lo
stesso. Scorte insufficienti di materie prime ed impossibilità a ricreare
piatti anche ricomprassero subito il mancante, visto che il personale è
occupato in altro quando i clienti premono. La pseudo-proprietaria da drogata a
ristoratrice, le prostitute da favelas promosse pseudo-managers ed il giovane
Eduardoni (il cuciniere per ora principale) non possono vedere tali banali
faccende di gestione aziendale. Ed anche qualcuno lo dicesse loro non
capirebbero. Il pidocchietto medio vede solo quello è stato ammaestrato a
vedere. Questo è il caso.
Antonia, che pur
ha delle qualità di generosità ed altruismo, le vede costantemente sopraffatte
dal servilismo a tutto ciò lei percepisce come potere. Tipico nei pidocchi,
dove tutto è, alla fine, finalizzato alla pidocchieria.
Magrina, senza culo, il ventre un po’ gonfio, la voce
stridulo-afona, aggiustata non si può dire fosse brutta sebbene ai miei occhi
fosse tutt’altro che sexy. Insomma, è di quelle si offrono ma, alla fine,
seducono solo il padrone rozzo attratto dall’acquiescenza. Lì, al Portella, la
padrona era una donna e pure della LegaAnticazzo, dato che si attorniava di
prostitute da favelas e lei stessa non doveva essere di origini differenti.
Fui informato subito, dai nostri agenti della
UnioneGudaica nella PoliziaFederaleBrasileira, che, su richiesta dei
CarabinieriStragistoTerroristi, con appoggio SIS-CIA, agenti degli
SquadroniDellaMorte (il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della
Polizia Federale brasiliana avevano avevano contattato le froce di
NadiaNamaCurri e poi lei stessa. Lei aveva designato ElisabetOliva e Andreia
come sue incaricate in loco per lo State/government-organized
stalking contro di me richiesto dagli SquadroniDellaMorte (il dipartimento
di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana. Tata
defilata.
ElisabetOliva e Andreia avevano subito allertato Antonia
ed Eduardoni:
- “Fategli solo lavare piatti e lavori
di supporto di base. Che non si avvicini ai fornelli. ...Questioni di Stato...”
Eduardoni è un ragioniere del crimine, qualora ‘autorità’
glieli chiedano, un Eichmann. Prudente, formale, un ‘siciliano’. Tenta di
crearsi qualche giustificazione ed animosità. Ma poi, si reprime subito. Resta
sulla soglia del non tagliarsi i ponti, del poter far retromarcia. Se nel
profondo viene obbligato ad odiare, somatizza e sodomizza.
Antonia è del tutto differente. Se ci sono gole da
tagliare, vuole essere in prima linea, primeggiare. Ma deve darsi delle ottime
ragioni. La smontai prima ancora che ci provasse. Poi lei uscì di testa del
tutto. Dismessa per cure psichiatriche. Non sono sicuro torni finché io sono lì,
sebbene qualche frocio della PoliziaSegreta potrebbe ordinare si usarla come
ariete o per qualche schifezza senza senso. ...Vanamente!
Siccome Antonia è sempre lì che ascolta la radio, le
faccio un po’ di smontaggio...
- “Come sta Lula? ...Come sta Dilma?”
Penserete mica che uno potesse fare il sindacalista, e
poi divenire un ‘grande’ sindacalista, in Brasile, senza fare l’informatore e
collaborazionista dei militari... Penserete mica che una potesse passare
indenne attraverso un arresto come terrorista sotto la dittatura, cantarsela
sui suoi compagni denunciandoli, poi divenire grande esponente del PT, ministra
ed infine presidenta, se non avesse avuto alle spalle una famiglia di ricchi
costruttori...
Antonia ha votato per i ‘fascisti’, per Serra, alle
presidenziali. Ma quando le dico queste banali verità su Lula e Dilma, prima ha
un tracollo nervoso, poi capisce che non può che essere vero.
Allora, pidocchia brasileira, la butta sul:
- “Uno straniero non può commentare cose brasiliane.”
- “Maddai, Antonia, il patriottismo ed il nazionalismo
sono malattie mentali...”
Prima ha un tracollo nervoso. Poi, si dice che deve
proprio essere così. È una obbediente...
- “Antonia, siete pidocchietti che se le bevono tutte...
Ma se avete pure gli Squadroni della Morte della presidenza federale, di
singoli Stati e locali che vi ammazzano giornalisti ed altri e nessuno dice
nulla.”
- “No! No! Queste cose c’erano sotto i militari. Ora non
ci sono più!!!”
- “Allora, li ammazza lo Spirito Santo e lo stesso dice
di non fare indagini... Antonia, tutto il terrorismo, come tutte le mafie,
possono essere solo di Stato... Ma non lo vedi che tutti e tutte sono come te,
che se la cantano su tutto e su tutti a qualunque pseudo-autorità...”
Prima ha tracolli nervosi. Poi constata che è proprio
così. Basta guardi sé stessa e chi le sta attorno...
Intanto le due prostitute da strada da favelas,
ElisabetOliva e Andreina:
- “Antonia, tu che sei una grande patriota ci devi dire
tutto di Abraham...”
- “Mi ha detto che vuole aprire un ristorante...”
- “Mannò Antonia... Tu devi scoprire delle cose
piccanti...”
- “Mi dice che gli piacerebbe scoparsi tutte le
ragazzette che gli passano sotto il
naso...”
- “Antonia, vogliamo delle cose davvero riservate...”
- “Ho scoperto che ha sempre dei succhiotti sul collo e
delle graffiature femminili... È quando uno fa impazzire di orgasmi delle
ragazze caldissime... Si vede che è uno che passa le notti ed i giorni liberi a
scopare... Io sono una che ha occhio per queste cose... Lo ho capito che è un
vero mandrillo...”
- “Mannò Antonia... Ma proprio non capisci. Noi ora siamo
delle grandi agenti segrete arruolate dalla Polizia Segreta. Abbiamo avuto
l’incarico di... Insomma, Antonia, ma non capisci...”
- “Ah, certo... Ora scopro tutto!”
- “Abraham, ma tu che sei ‘tagliano...”
- “Io?! Ma che dici Antonia... Sono un giudeo tedesco...”
Lei disorientata e che non capisce un cazzo, cerca di far
quadrare gli stereotipi della sua ignoranza. Dopo ore di masturbazioni mentali
dove cerca di far quadrare quel ‘giudeo’ e quel ‘tedesco’...
- “Abraham, ...ma i tedeschi non fecero del male ai
giudei... Tu che ne pensi? Li condanni o li approvi?”
- “Antonia, ma che cazzo dici... Tu che sei, un
pontefice...?! ...che condanna e che benedice...?”
...Figuriamoci se mi metto a discutere di quelle cose con
una ignorante che qualunque cosa uno gli dica se la rivolta nella propria
ignoranza e poi nell’ignoranza di coloro cui riferisce...
Di nuovo, in continuazione, le due prostitute da strada
da favelas, ElisabetOliva e Andreina:
- “Antonia, ma non hai neppure scoperto... Ma proprio
nulla’
E lei...
- “Abraham, ma cosa sei venuto a fare in Brasile...”
- “Ecche, è tuo? Che è il Brasile? Ora ti sei
auto-nominata il Brasile?!”
- “Mannò me lo devi dire...”
- “Ma è chiaro che sognavo di fare il lavatore di piatti
a Rio!”
- “Mannò si vede che sei differente! Io lo scopro! Lo
scopro! Scopro tutto!”
Le due prostitute da strada da favelas, ElisabetOliva e
Andreina, la chiamano in tutti gli anfratti. Quando piove, perfino nel
corridoietto dell’immondizia tra i rifiuti:
- “Antonia, la Polizia Segreta ci chiama in
continuazione! Devi dirci qualcosa!”
- “Ho scoperto tutto! Tutto!!! Mi ha detto che ha il
cazzo circonciso [al che, Andreina ha degli ‘oooooooh’ da improvviso ed
irrefrenabile orgasmo vaginale, clitorideo ed anale...], che prega sempre, che
deve aprire un ristorante e fare tanti soldi!!! Sono brava. Ora sappiamo
tutto!!!”
- “E quei foglietti che si affigge di fronte e legge
mentre lavora?”
- “Ma che ne so io? Sono cose che non capisco.”
- “Ma non gli hai chiesto?”
- “Certo! ...Prega... Mi dice che sono preghiere...”
- “Claudio ci ha detto che ci sono pure delle formule...”
- “Perché non
andate a guardare voi?”
- “Ci siamo andate ma non ci capiamo nulla...”
- “Se dice che sono preghiere, e che mai potrà essere...”
- “Antonia! Basta! Fai la seria! Dobbiamo
assolutamente...”
- “Ma che volete da me!!! Sono più agente segreta di
voi!!! Dovete farmi parlare con la Polizia Segreta!!! Io voglio sapere!!! Io debbo
sapere!!!”
- “Antonia, quell’Abraham deve essere in missione
speciale... Tu dovevi scoprirlo ma non hai scoperto nulla. La Polizia Segreta
continua a premere, a chiamarci, a dirci che dobbiamo farlo fuori...”
- “Ora scopro
tutto!!!”
Ecco che sapendo che hanno il divieto di farmi cucinare,
cosa del resto di cui non me ne frega nulla (i cucinieri muoiono giovani o
s’ammalano presto dato che cucinare di professione è debilitante), eppoi non è
che sia la mia passione, li guardo insistentemente mentre preparano i piatti,
anche per informazione mia, per sapere quali siano con precisione gli
ingredienti delle varie portate. Se Eduardoni è uno che obbedisce all’ordine
‘non deve sospettare nulla del divieto di farlo cucinare’, è facile far uscire
Antonia di testa.
Dopo le nuove insistente delle due prostitute da strada
da favelas, ElisabetOliva e Andreina, ecco che ogni volta che la guardo con
insistenza, mentre cucina, esplode:
- “Lo so! Mi hanno detto tutto! Sei in
missione di spionaggio per vedere come si cucini in Brasile. Non devi
guardarmi! Voltati dall’altra parte.”
- “Ma va...”, e me la rido.
Il frocesco Eduardoni, pur occupato a toccarsi
reciprocamente l’uccello ed il culo col giovane AntòMardò appena assunto come
aiutante di cucina, non è che non potesse non ascoltarla. E naturalmente subito
riferiva a fine giornata, e pure prima.
Allora, le due prostitute da strada da favelas,
ElisabetOliva e Andreina:
- “Ma Antonia, ma che vai a dire?! Te lo abbiano detto
che è una cosa segreta, che lui non deve sapere...”
- “Ma lui sa tutto! Si vede che sa tutto! Me lo ha pure
detto! Se è qui per spiarmi come cucino, devo ben dirglielo che non deve!”
- “Basta, Antonia! Non devi fare a quel modo!”
- “Come non devo?! Io sono più patriota ed agente segreta
brasiliana autentica di voi due! Io devo sapere! Fatemi parlare con la Polizia
Segreta della Presidente! Devo, devo!, parlare con loro! Voi state prendendomi
in giro.”
Questa storia di lei che mi urlava di non guardarla, di
Eduardoni che riferiva, delle due che la affrontavano dicendole che avevano
ordine che io non dovessi sapere della discriminazione-persecuzione e di lei
che sempre più rovente pretendeva di parlare con la Polizia Segreta, andò
avanti per alcuni giorni. Poi, doveva essere l’inizio di maggio, la rimossero
d’urgenza, su richiesta degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana agli ordini
del Presidente o Presidenta, dopo avere chiamato di grande urgenza Robertone l’infamone per sostituirla,
provvisoriamente, come cuciniera. Le dissero che, ‘per la patria’, era
necessario, indispensabile, che stesse a casa o finché io ero lì o fino a che
non le trovassero una missione differente contro di me. ‘Ordini di Stato’, le
dissero.
Eppoi, gli ultimi eventi...
Naturalmente, ad Abraham, io, sabato 2 giugno 2012 pagano
meno di metà bus (27.5 per 12 gg anziché 66), per le successive due settimane.
Le successive due settimane non le pagano. Il tutto, per spingerlo ad
andarsene, come da ordini degli SquadroniDellaMorte (il dipartimento di
PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale brasiliana.
Tale è il Brasile ‘del lavoratori’ di Luiz Inácio Lula da
Silva e di Dilma Vana Rousseff. Con altri sarebbe lo stesso... I culi sulle
poltrone cambiano. La feccia di regime (‘le istituzioni’) resta la stessa. Poi,
qui, che operano in terrorismo di Stato compradoro su istruzioni dei
Carabinieri e SIS-CIA...
...Sporcaccioni e delinquenti...
A metà giugno, non ottenendo alcun risultato, mettono
annunci che cercano nuovi aiuti cucinieri ed ‘addetti ai servizi generali’. In
pratica, cercano due o tre persone per sostituirmi. Una non basterebbe. Non v’è
una gran fila di candidati ed, anche trovassero qualcuno, non è detto non se ne
vada dopo pochi giorni come spesso succede in Brasile. Non è neppure detto che
trovino persone con le adeguate capacità organizzative. Quando vi sono afflussi
di piatti ed altro in gran quantità non è tanto questione di velocità, quanto
di capacità manageriali, di organizzazione. Altrimenti, è facile lavare tutto
alla cazzo e restituire cose sporche ai clienti, anche se lì non se ne
preoccupano, perché passano un panno. Anzi, spesso prendono i piatti sporchi e
mettono altro cibo dentro. Il nuovo ‘cancella’ il vecchio. Idem con le posate
che talvolta usano in cucina. Per esempio, quando chiamano altri, prima che io
arrivi, il sabato per esempio, c’è chi va in tilt (è il caso di AntòMardò) e
resta cogli occhi sbarrati a limitarsi a mettere cose per terra, in anfratti
etc in attesa che io subentri.
Per cui, ecco che tre della nomeklatura (ElisabetOliva,
Andreina e Tata), la quarta, Caterì sembra sparita e quando ricompare se ne
resta defilata, erano del tutto fuori di testa che, nonostante avessero chiesto
a Eduardoni ed al nuovo cuciniere Raimondo, di rendermi la vita impossibile, io
non ne fossi per nulla scosso e continuassi ad essere lì del tutto tranquillo.
Per cui, mercoledì 20/06/12, verso le 17:30 convocano una lunga riunione della
cucina, i quattro della cucina con loro tre presenti ed arcigne.
Cazzeggiano di nulla. Danno una ridicola divisa del tutto
non funzionale, al nuovo Raimondo. Non ci stanno con la testa. Si vede che sono
lì per altro. Sennò che ci farebbe pure Tata, la pseudocontabile che non sa
fare e che non fa un un cazzo come le altre due, pur fingendo di far lavoro
d’ufficio. Di solito mangia oppure sta su, in ufficio, a dormire. Ora ha messo
un cartello di annunciarsi quando si va, perché non vuole essere svegliata di
colpo. Alternate vanno pure le altre due, tra un far nulla e l’altro, a farsi
delle dormite. Non è chiaro come si faccia ad annunciarsi. Ma hanno messo quei
ridicoli cartelli. Non vogliono essere sorprese mentre dormono, oppure in
qualche pratica da pervertite. ElisabetOliva usa un vibratore mentre di fa di
droghe. Dopo, scende tutta esaltata.
Poi, ElisabetOliva salta su che non mi paga più, lo
pagarono per un mese e mezzo ma poi la Polizia Segreta di Dilma ordinò di
colpirmi anche nei soldi, il bus ma solo la metà perché la padrona aveva detto,
lei dice, che me lo pagava solo a metà. Irrilevante per la legge sulla
discriminazione visto che pagano andata e ritorno a chi abita a cinque minuti e
tutti vedono non usi mai il bus. Meglio! Può essere che finiranno per pagare
migliaia di reais in tribunale per fare i gradassi ora. Inutile parlare di
questioni legali con una che ignorante prostituta da favelas. Affermo che mi
deve pagare il bus come a tutti, visto che abito pure più distante di molti.
Dichiaro che la discriminazione è evidente. Lei urla e da paranoica ossessa
grida che la devo guardare negli occhi mentre parla. L’essere guardate negli
occhi è una tipica pratica paranoica folle da ambienti militar-polizieschi del
nazi-fascismo brasileiro. Non la guardo negli occhi. Guardo fisso sul tavolo. Alla
fine, continua a sproloquiare egualmente.
Anche Andreina è
tesissima. Urla che quando lei viene nella cucina a disorganizzare tutto
starnazzando nei momenti di piena e lanciando ordini a tutti, ma non a me,
sembra io sia su un altro pianeta. Sì, dice proprio cosi: “Lui è come in un
altro mondo.” Ha ragione. Finché infila le sue dita sporche per intrafugliare
nei piatti in uscita... Ma se provasse ad interferire col lavaggio manderebbe
tutto a puttane. Per cui lei ignora me ed io ignoro lei.
Ecco che non sanno come attaccare. Allora la buttano sul
demagogico. Dicono che non sanno cosa fare con me. Dico che sono loro che hanno
ordinato a Eduardoni ed Antonia di non
farmi cucinare dopo due giorni che la padrona aveva detto che mi assumeva per
la friggitoria. Insisto che la discriminazione è evidente. Cercano di
ributtarla sul demagogico. Dico che so fare tutto e che ho sempre fatto tutto
senza problemi. Non sanno cosa dire. Cercano di far dire a Eduardoni che ha
bisogno che uno, cioè io, lavi pure le sue pentole. Sono giorni le le infila
nell’area dove di solito lavoro io, senza problemi. Dove è il problema? Insisto
che sono l’unico che fa tutto senza problemi. Boccheggiano. Non sanno cosa
dire.
ElisabetOliva tenta ancora, con l’altra prostituta da strada
da favelas, Andreina, di ributtarla sul demagogico dicendo che devo dire che
intendo fare. Io?! Ho sempre fatto tutto senza problemi. Boccheggiano ancora.
Non sanno che dire. Se l’erano preparata con Eduardoni ma lui balbetta. Alla
fine, uno dopo l’altro, tutti se ne vanno. Alla fine, pure io.
Poi, le tre si ritirano per un’ora a telefonare alla
padrona, NadiaNamaCurri, disperate di non essere riuscite a concludere nulla.
La padrona, furiosa, insiste che devono pur trovare il modo di farmi fuori ma in
un modo che sembri naturale come da ordini di Stato. Anche l’agente degli SquadroniDellaMorte
(il dipartimento di PoliziaSegreta-TerrorismoDiStato) della Polizia Federale
brasiliana, agli ordini del Presidente o Presidenta, insiste la Presidenta vuole che io
sia fatto fuori al più presto ma che tutto deve sembrare come naturale,
spontaneo. Ridicoli!
Le tre chiamano da parte, di nuovo, sia Eduardoni che
Raimondo insistendo che devono riempirmi di pentolame di ogni genere da lavare.
Non ne hanno abbastanza. Eppoi, tanto, che differenza fa? Proiettano sugli
altri le loro fobie di fannullone e di fannulloni... Ottengono solo che, il
giorno dopo, giovedì 21, non hanno aglio sufficiente per cucinare, dato che lì
l’aglio è ‘prodotto’ manualmente invece che comprarlo già pulito e già
abbrustolito, quello che occorre abbrustolito. Mentre Eduardoni cerca di
scovare contenitori e pentolame da mettermi sul piano di lavaggio, Raimondo e
AntòMardò si ritirano nel retro a fingere di sfrafugliare la carne lessa. Invece
che fare dei sani ripieni con macchine per mescolare ingredienti, lì sfilano,
con mani luride, la carne lessa e poi mescolano il tutto con alcuni altri
ingredienti per pseudo-ravioloni disgustosi cucinati in un forno
mal-funzionante. I brasiliani mangiano felici ogni genere di merda e pur di
dubbio sapore. Vuoi mettere i sani e gustosi ravioli, raviolini o ravioloni,
che in tutto il mondo sono bolliti in acqua e poi passati in sughi?! Nulla di
tutto ciò, in quel ristorante.
Quando all’1:00, oramai di giovedì 21, io me ne vado
felice dopo nove ore e 15 minuti di sano e divertente esercizio fisico, coi
miei foglietti di esercizi intellettuali vari di fronte me dove lavoro,
Eduardoni, come sempre, si attarda per poter restare a confabulare sempre più
livido con le livide tre (quella notte tutte e tre ansiose alla cassa, dove ci
si segna l’uscita) di non essere riuscito a concludere nulla. I camerieri, che
inevitabilmente li ascoltano, se la ridono divertiti e poi mi riferiscono.
Eduardoni, sputtanato in rete, ed ora divorato ogni
giorno di più dall’affronto dell’esserlo, se la gode sadomaso frocesco di farsi
inculare dalle tre e dalla padrona che già lo inculano pagandolo meno della
media per il suo tipo di lavoro. Eppur sta male. Gli fanno prolungare l’orario
di lavoro. Non dorme. S’è iscritto ad un corso d’inglese per tentare di andare
in Nordamerica. Ha pagato un sacco di soldi ma non trova il tempo né la
concentrazione per studiare. ...Perché è un analfabeta informatico. Sennò
poteva trovare tutto gratis in rete, e pure meglio di quello che gli offrono, a
pagamento, nella scuola dove s’è iscritto. È agitato perché non riesce nella
missione affidatagli dalle prostitute da favelas del Portella bar-ristorante.
S’ingegna, ma...