OligarkiaCentraffrikkana. 15. La truffa delle rottamazioni
by Georg Rukacs
Non ha caso l’OligarkiaCentraffrikkana, pur ricca di tanti, troppi, diamanti, vive nella merda.
Stendiamo un velo di silenzio sul passato...
...ennò cacchio!, diciamola tutta!, che truffatore, oltre che imbecille, quello lì che s’è costruito una brillante carriera sull’immerdamento di tutti i centraffrikkioti, speculatori e corrotti a parte che invece si sono ben ingrassati sulle sue furbastre demenze!
Parliamo, naturalmente, del noto Bennito. Se non lo conoscete, non importa. Là, nel Nord è normale che non conosciate le cose affrikko-equatoriali.
Cominciò nel 1978, con la prova di fedeltà al suo beniamino e Padrino, che voleva far sapere che sapeva ma che rispettava le regole mafiose, dunque che poi voleva anche lui la sua parte dei profitti di quel sacrificio rituale in corso. “Vai e dici che te l’hanno detto gli spiriti. Tanto, chi deve capire lo capisce chi ti manda e perché.” Bennito andò, tutto rosso, farfugliando. Nessuno, tra quelli che non capirono, gli credette. “Ma che ci viene a contà queste stronzate. Sì, che Lei è professore, ma, cacchio, noi siamo qui che non sappiamo che pesci prendere e neppure se prenderli o meno che qui ci castonano se non facciamo ma ci castonano ancor di più se facciamo quello che non si deve, e Lei, esimio professore, ci viene a dire che gli spiriti Le hanno detto Grado-LI, cioé Grado 51 o Grado cinquantunesimo, e Lei insiste che questo risolverebbe tutti i nostri problemi investigativi. Scherza o ha bevuto?!” E lui, furbastro ma sempliciotto, sudava sudava rosso rosso: “Ma me lo hanno deeeetttooooooooo.” Fece loro così pena che alla fine registrarono l’inutile informazione, che tutti invero già sapevano, per ciò che riguardava localizzazioni stradali, e sapevano pure che si doveva solo lasciar perdere, perché, chi poteva, voleva non si facesse nulla, e lasciarono andare il professore furbastro e sempliciotto. Chi invece era piuttosto introdotto ai segreti esoterici sapeva che il Grado LI [cinquantunesimo] era il Maestro del Gladio, il grado noto più alto del Circolo della RosaCroce. E pure altro, invero. Si dissero che il fessacchiotto era stato mandato dal beniamino Padrino che voleva così dir loro che da Oxbridge, dove tutto sapevano e potevano, garantivano non si sarebbero frapposti. Che il sacrificio rituale da spiritismo centraffrikkiota facesse pure il suo corso, che neppure chi davvero poteva avrebbe battuto ciglio. Né il centro del mondo, così come né ovest, né est, né sud, né nord, che il centro vero della RosaCroce controllava, sarebbero stati d’ostacolo. Un po’ tutti infatti assistettero. Ma nessuno ostacolò ciò che doveva essere. L’impuro moro fu sgozzato e l’ordine delle cose ristabilito. Poi, si scannarono l’un l’altro, dopo un po’, ma per altro.
L’anno successivo il professorucolo imbecillotto ma furbastro fu premiato e fatto Ministro, seppur per poco. “Beniamino Padrino dimmi cosa devo fare lì?” “Bennito mio prode e fido, mettiti a disposizione... ...ti diranno loro.” Il furbastro Bennito imparò subito. “Io li agevolo nel loro rottamare coi soldi dello Stato. Loro incassano. Loro mi spingono su.”
“Ministro Professore, guardi, Lei ci dà i soldi per le industrie noi abbiamo sfasciato. Ecco la legge ci permettiamo suggerirLe...” La legge frodi-pesce d’aprile. 1979-1999. 20 anni di soldi a palate per aziende che loro, i grossi dell’OligarkiaCentraffrikkana, avevano sfasciato. E lui, grazie a poche settimane di cui aveva profittato per quella legge per loro e per lui provvidenziale, divenne un “grande economista”, un “giovane promettente”, uno “studioso e statista serio ed affidabile”. Quando gli fu messa tra le mani l’industria di Stato, non ebbe dubbi. Continuò su quella strada già provvidenzialmente imboccata. Si specializzò nel regalare, anzi pure pagandoli per l’incomodo, ai grossi dell’OligarkiaCentraffrikkana, le aziende di Stato più redditizie. A volte gli andò bene. Altre volte, altri, statisti veri ed incorruttibili, riuscirono a bloccarlo. Loro furono poi tutti puniti venendo epurati, e pure con infamia, mentre lui, Bennito, ed altri come lui, furono spinti su. Com’è quell’espressione ...che gli escrementi galleggiano?!
Arrivato a capeggiare il governo del Centraffrikka, il Bennito restò fedele al suo modello rottamazioni.
L’industrialone dell’auto vuole ulteriori soldi oltre a tutti quelli già riceve d’uso ed oltre a tutte le succulenze di Stato abbiamo lui regalato e stiamo ancora regalandogli?! Ecco, inventiamo il programma rottamazione auto! Tu rottami la vecchia, e te ne acquisti un’altra, con agevolazione pagata dallo Stato. Lui s’arricchisce. I sindacati pure. I sudditi sono tutti più poveri. Ma non lo sanno. Perché i media, che l’industrialone controlla, si gettano ad esaltare il grande statista Bennito grazie a cui le statistiche dell’industria meccanica balzano verso l’alto. Tutti erano più poveri, speculatori e servi loro a parte. Però le statistiche ed i media dicevano che erano tutti più ricchi. Quando poi, esauritosi l’effetto droga, l’industria dell’auto ed i relativi dati statistici risprofondavano, ecco i media ad esaltare chi, anche lì sprecando i soldi di Stato, dava altri finanziamenti al settore ora in crisi. Prima, il grande professore e statista Bennito, era l’eroe che sprecava i soldi di tutti per drogare con le rottamazioni. Poi l’eroe che risprecava i soldi di tutti per sopperire alla inevitabile crisi d’astinenza svanito l’effetto rottamazione. Il Centraffikka sprofondava sempre più, anche grazie a lui, che tuttavia era esaltato come il genio. Con tutti i soldi che dava a quelli dell’OligarkiaCentraffrikkana... ...certo che per costoro era Il Genio!
Il prode Bennito, se ne inventò poi delle altre. “Ecco rottamiamo i frigo, le lavatrici...” “...Sai voglio favorire quel mio altro amico” si diceva tra sé e sé. “Le aziende di Stato buone le ho già regalate tutte... ...in attesa di trovarne altre da regalare ai mei fedeli, ecco, una bell’altra rottamazione di ferraglia è proprio quello che mi ci vuole.” E, di nuovo, tutti i profittatori ad esaltare il genio. Tutti erano più poveri, speculatori a parte, mentre le statistiche ed i media dicevano di nuovo, almeno per qualche mese, mentendo, che tutti erano più ricchi. E, poi, svanito l’effimero effetto, i media degli speculatori continuavano a mentire, coi silenzi sullo stato reale delle cose e sulle relative responsabilità.
Ecco, lo sappiamo, ci credete pure voi che il genio v’ha arricchiti, anche se il Centraffrikka è sempre più immerdato e pensate che sia io che vi conto balle che qualche mia malevolenza verso il genio.
Tutto fu evidente, un giorno, a tutti... ...È come dopo le guerre... ...la gente è senza tetto e pure senza pane, però le statistiche dicono che s’è in pieno boom economico. È vero che s’è in pieno boom... ...se prima s’è distrutto tutto e si deve ricostruire... ...S’è in pieno boom, ma s’è più poveri... Altra cosa è uno sviluppo vero e sostenuto senza previe distruzioni artificiali o del caso. Ecco, le rottamazioni sono proprio quello... Se dopo aver mangiato mi metto le dita in bocca e vomito, e poi rimangio, le statistiche diranno che ho mangiato il doppio... Pensateci... ...C’arrivate pure voi, fedeli del Bennito... ...eppure voialtri che lo avversate ma per qualche motivo irrazionale... ..È poprio più imbecille e criminale, col suo blocco di speculatori, di quel che si potrebbe mai immaginare. Ma, noi non vogliamo immaginare nulla...
Infatti, poi, tutti capirono... ...Un giorno il prode Bennito ebbe un colpo di genio per [fingere d’]uscire da quel cronico sottosviluppo centraffrikkaiota. Fece distruggere tutte le case del Centraffrikka. Vi fu, ovvio!, un boom edilizio mai visto, sebbene la grande maggioranza rimase per lungo tempo senza casa, abitando in tende. Ed anche quando le case, poco a poco, seppur impetuosamente per le statistiche ed i media, furono ricostruite, i più fortunati s’indebitarono a non credersi perché non avevano i soldi per pagarsi le nuove costruite. Le statistiche indicarono uno sviluppo strepitoso. I media degli speculatori cantarono le lodi al prode genio Bennito che aveva permesso tale incredibile boom. Però il popolo era sul lastrico e spesso senza neppure più una casa visto che erano state tutte distrutte dal genio e le nuove non erano accessibili alle vaste masse. Ed, ancora, l’effetto sovrapproduzione, dopo. Dunque, crisi gravissima. Non si vive di sole case, come diceva qualcuno... Lo sviluppo vero e la ricchezza diffusa sono altra cosa.
I modelli, quelli rottamazione inclusi, vanno sempre testati nei casi limite per vedere se siano davvero benefici e per chi. Il modello rottamazioni era veramente solo una truffa, ottima unicamente per i soliti speculatori dell’OligarkiaCentraffrikkana. Perché pensate che, lì nel Centraffrikka, i “governanti” non sappiano più dove raschiare soldi e soldi per spenderli per chi e per cosa nessuno sembra sapere, mentre, nonostante tali “grandi” politiche e visioni, tutto affonda ogni giorno di più? Eppur quelli della cupola dell’OligarkiaCentraffrikkana sostengono tale sfasciatore... ...infatti loro, oltre a lui, ben prosperano su tale sfascio...
by Georg Rukacs
Non ha caso l’OligarkiaCentraffrikkana, pur ricca di tanti, troppi, diamanti, vive nella merda.
Stendiamo un velo di silenzio sul passato...
...ennò cacchio!, diciamola tutta!, che truffatore, oltre che imbecille, quello lì che s’è costruito una brillante carriera sull’immerdamento di tutti i centraffrikkioti, speculatori e corrotti a parte che invece si sono ben ingrassati sulle sue furbastre demenze!
Parliamo, naturalmente, del noto Bennito. Se non lo conoscete, non importa. Là, nel Nord è normale che non conosciate le cose affrikko-equatoriali.
Cominciò nel 1978, con la prova di fedeltà al suo beniamino e Padrino, che voleva far sapere che sapeva ma che rispettava le regole mafiose, dunque che poi voleva anche lui la sua parte dei profitti di quel sacrificio rituale in corso. “Vai e dici che te l’hanno detto gli spiriti. Tanto, chi deve capire lo capisce chi ti manda e perché.” Bennito andò, tutto rosso, farfugliando. Nessuno, tra quelli che non capirono, gli credette. “Ma che ci viene a contà queste stronzate. Sì, che Lei è professore, ma, cacchio, noi siamo qui che non sappiamo che pesci prendere e neppure se prenderli o meno che qui ci castonano se non facciamo ma ci castonano ancor di più se facciamo quello che non si deve, e Lei, esimio professore, ci viene a dire che gli spiriti Le hanno detto Grado-LI, cioé Grado 51 o Grado cinquantunesimo, e Lei insiste che questo risolverebbe tutti i nostri problemi investigativi. Scherza o ha bevuto?!” E lui, furbastro ma sempliciotto, sudava sudava rosso rosso: “Ma me lo hanno deeeetttooooooooo.” Fece loro così pena che alla fine registrarono l’inutile informazione, che tutti invero già sapevano, per ciò che riguardava localizzazioni stradali, e sapevano pure che si doveva solo lasciar perdere, perché, chi poteva, voleva non si facesse nulla, e lasciarono andare il professore furbastro e sempliciotto. Chi invece era piuttosto introdotto ai segreti esoterici sapeva che il Grado LI [cinquantunesimo] era il Maestro del Gladio, il grado noto più alto del Circolo della RosaCroce. E pure altro, invero. Si dissero che il fessacchiotto era stato mandato dal beniamino Padrino che voleva così dir loro che da Oxbridge, dove tutto sapevano e potevano, garantivano non si sarebbero frapposti. Che il sacrificio rituale da spiritismo centraffrikkiota facesse pure il suo corso, che neppure chi davvero poteva avrebbe battuto ciglio. Né il centro del mondo, così come né ovest, né est, né sud, né nord, che il centro vero della RosaCroce controllava, sarebbero stati d’ostacolo. Un po’ tutti infatti assistettero. Ma nessuno ostacolò ciò che doveva essere. L’impuro moro fu sgozzato e l’ordine delle cose ristabilito. Poi, si scannarono l’un l’altro, dopo un po’, ma per altro.
L’anno successivo il professorucolo imbecillotto ma furbastro fu premiato e fatto Ministro, seppur per poco. “Beniamino Padrino dimmi cosa devo fare lì?” “Bennito mio prode e fido, mettiti a disposizione... ...ti diranno loro.” Il furbastro Bennito imparò subito. “Io li agevolo nel loro rottamare coi soldi dello Stato. Loro incassano. Loro mi spingono su.”
“Ministro Professore, guardi, Lei ci dà i soldi per le industrie noi abbiamo sfasciato. Ecco la legge ci permettiamo suggerirLe...” La legge frodi-pesce d’aprile. 1979-1999. 20 anni di soldi a palate per aziende che loro, i grossi dell’OligarkiaCentraffrikkana, avevano sfasciato. E lui, grazie a poche settimane di cui aveva profittato per quella legge per loro e per lui provvidenziale, divenne un “grande economista”, un “giovane promettente”, uno “studioso e statista serio ed affidabile”. Quando gli fu messa tra le mani l’industria di Stato, non ebbe dubbi. Continuò su quella strada già provvidenzialmente imboccata. Si specializzò nel regalare, anzi pure pagandoli per l’incomodo, ai grossi dell’OligarkiaCentraffrikkana, le aziende di Stato più redditizie. A volte gli andò bene. Altre volte, altri, statisti veri ed incorruttibili, riuscirono a bloccarlo. Loro furono poi tutti puniti venendo epurati, e pure con infamia, mentre lui, Bennito, ed altri come lui, furono spinti su. Com’è quell’espressione ...che gli escrementi galleggiano?!
Arrivato a capeggiare il governo del Centraffrikka, il Bennito restò fedele al suo modello rottamazioni.
L’industrialone dell’auto vuole ulteriori soldi oltre a tutti quelli già riceve d’uso ed oltre a tutte le succulenze di Stato abbiamo lui regalato e stiamo ancora regalandogli?! Ecco, inventiamo il programma rottamazione auto! Tu rottami la vecchia, e te ne acquisti un’altra, con agevolazione pagata dallo Stato. Lui s’arricchisce. I sindacati pure. I sudditi sono tutti più poveri. Ma non lo sanno. Perché i media, che l’industrialone controlla, si gettano ad esaltare il grande statista Bennito grazie a cui le statistiche dell’industria meccanica balzano verso l’alto. Tutti erano più poveri, speculatori e servi loro a parte. Però le statistiche ed i media dicevano che erano tutti più ricchi. Quando poi, esauritosi l’effetto droga, l’industria dell’auto ed i relativi dati statistici risprofondavano, ecco i media ad esaltare chi, anche lì sprecando i soldi di Stato, dava altri finanziamenti al settore ora in crisi. Prima, il grande professore e statista Bennito, era l’eroe che sprecava i soldi di tutti per drogare con le rottamazioni. Poi l’eroe che risprecava i soldi di tutti per sopperire alla inevitabile crisi d’astinenza svanito l’effetto rottamazione. Il Centraffikka sprofondava sempre più, anche grazie a lui, che tuttavia era esaltato come il genio. Con tutti i soldi che dava a quelli dell’OligarkiaCentraffrikkana... ...certo che per costoro era Il Genio!
Il prode Bennito, se ne inventò poi delle altre. “Ecco rottamiamo i frigo, le lavatrici...” “...Sai voglio favorire quel mio altro amico” si diceva tra sé e sé. “Le aziende di Stato buone le ho già regalate tutte... ...in attesa di trovarne altre da regalare ai mei fedeli, ecco, una bell’altra rottamazione di ferraglia è proprio quello che mi ci vuole.” E, di nuovo, tutti i profittatori ad esaltare il genio. Tutti erano più poveri, speculatori a parte, mentre le statistiche ed i media dicevano di nuovo, almeno per qualche mese, mentendo, che tutti erano più ricchi. E, poi, svanito l’effimero effetto, i media degli speculatori continuavano a mentire, coi silenzi sullo stato reale delle cose e sulle relative responsabilità.
Ecco, lo sappiamo, ci credete pure voi che il genio v’ha arricchiti, anche se il Centraffrikka è sempre più immerdato e pensate che sia io che vi conto balle che qualche mia malevolenza verso il genio.
Tutto fu evidente, un giorno, a tutti... ...È come dopo le guerre... ...la gente è senza tetto e pure senza pane, però le statistiche dicono che s’è in pieno boom economico. È vero che s’è in pieno boom... ...se prima s’è distrutto tutto e si deve ricostruire... ...S’è in pieno boom, ma s’è più poveri... Altra cosa è uno sviluppo vero e sostenuto senza previe distruzioni artificiali o del caso. Ecco, le rottamazioni sono proprio quello... Se dopo aver mangiato mi metto le dita in bocca e vomito, e poi rimangio, le statistiche diranno che ho mangiato il doppio... Pensateci... ...C’arrivate pure voi, fedeli del Bennito... ...eppure voialtri che lo avversate ma per qualche motivo irrazionale... ..È poprio più imbecille e criminale, col suo blocco di speculatori, di quel che si potrebbe mai immaginare. Ma, noi non vogliamo immaginare nulla...
Infatti, poi, tutti capirono... ...Un giorno il prode Bennito ebbe un colpo di genio per [fingere d’]uscire da quel cronico sottosviluppo centraffrikkaiota. Fece distruggere tutte le case del Centraffrikka. Vi fu, ovvio!, un boom edilizio mai visto, sebbene la grande maggioranza rimase per lungo tempo senza casa, abitando in tende. Ed anche quando le case, poco a poco, seppur impetuosamente per le statistiche ed i media, furono ricostruite, i più fortunati s’indebitarono a non credersi perché non avevano i soldi per pagarsi le nuove costruite. Le statistiche indicarono uno sviluppo strepitoso. I media degli speculatori cantarono le lodi al prode genio Bennito che aveva permesso tale incredibile boom. Però il popolo era sul lastrico e spesso senza neppure più una casa visto che erano state tutte distrutte dal genio e le nuove non erano accessibili alle vaste masse. Ed, ancora, l’effetto sovrapproduzione, dopo. Dunque, crisi gravissima. Non si vive di sole case, come diceva qualcuno... Lo sviluppo vero e la ricchezza diffusa sono altra cosa.
I modelli, quelli rottamazione inclusi, vanno sempre testati nei casi limite per vedere se siano davvero benefici e per chi. Il modello rottamazioni era veramente solo una truffa, ottima unicamente per i soliti speculatori dell’OligarkiaCentraffrikkana. Perché pensate che, lì nel Centraffrikka, i “governanti” non sappiano più dove raschiare soldi e soldi per spenderli per chi e per cosa nessuno sembra sapere, mentre, nonostante tali “grandi” politiche e visioni, tutto affonda ogni giorno di più? Eppur quelli della cupola dell’OligarkiaCentraffrikkana sostengono tale sfasciatore... ...infatti loro, oltre a lui, ben prosperano su tale sfascio...