mashal-003. La bomba umana
by Georg Moshe Rukacs
Capitale. Palazzo Presidenziale
- “...Quante stronzate che v’hanno raccontato... ...Guardi, dottore, sarò esplicito. Uno Stato è una cosa delicata... ...una cosa delicata che resta in piedi se i sudditi hanno paura... ...D’altro canto sia noi, il nostro ufficio, i nostri uffici, che gli apparati di sicurezza, hanno lavoro se succede qualcosa, se i sudditi hanno paura, terrore... ...Sennò che ci staremmo a fare... ...Se non succede nulla, potrebbero licenziarci tutti... ...Se invece qualcosa succede, e con adeguate cadenze, tutti siamo felici... ...Noi abbiamo lavoro. I nostri militari e apparati di sicurezza hanno lavoro. Noi possiamo creare nuovi uffici e reclamare personale addizionale. ...Come Lei, dottore... I sudditi sono felici perché hanno paura ma hanno noi che diamo loro sicurezza, ...almeno un po’. Il suddito deve essere sotto schiaffo e con lo zuccherino. Noi siamo lo zuccherino mentre i nostri uffici speciali s’occupano dello schiaffo. ...E poi, ...pensi che noia se non succedesse mai nulla...”
Il dottor Filore era prostrato. Eppur cominciava a capire. Era arrivato lì, dove, detto terra-terra, non aveva da fare un kazzo. ...Solo aspettare che gli dicessero, di tanto in tanto, di fare qualcosa e pure, in genere, senz’eccessiva fretta. Certo, quando qualcosa andava fatta subito, andava fatta subito. Ma in genere... Arrivava. Si guardava attorno. Si sedeva. Giocava al computer e su Internet. ...Dopo essersi assicurato che non fosse controllato, che il computer non fosse controllato... Lo era, come tutto e tutti in Ittaggliozzia. Ma non glielo avevano detto. Gli avevano detto che Internet era al servizio degli interessi culturali dei dipendenti Presidenziali e che navigasse in rete senza preoccupazioni. Gli avevano detto, un po’, un po’ tanto!, ipocritamente che gli “uomini del Presidente” dovevano conoscere tutto, per cui che non si facesse problemi dell’uso che faceva di Internet. Lui non l’aveva capito che era un trucco per conoscerlo... ...Eppoi, uno, per quanto si controlli, finisce sempre per... Lui era un po’... ...Era un po’, un po’ tanto, dell’altra sponda. Portava uno schifo innato per le femmine. S’era trovato una moglie ordinaria-ordinaria perche’ la madre gli diceva che quelle belle e fikone erano troie e non facevano per lui. A lui, comunque, piu’ erano belle piu’ facevano schifo, anche se lo dissimulava. La sua, Ivana, era ordinaria-ordinaria ma gli faceva schifo lo stesso. Lei non s’era preoccupata troppo. Alle poste, dove lavorava, in amministrazione, si faceva trombare da tutti. Lo stesso in parrocchia. Però che fossero buoni cattolici. ...Sì, insomma, che non fossero comunisti. Quelli proprio non li poteva soffrire, ...almeno quelli sfegatati e idealisti. Beh, certo, se poi glielo mettevano dentro senza tante storie, non è che chiedesse loro la tessera. Quel postino anziano che la portava nello sgabuzzino con la scusa di controlare gli statini dello stipendio e che glielo metteva dentro, pure nel culo quando dalla parte giusta aveva le sue cose, e poi le dava, come saluto, una strizzara alle poppe ed una pacca sul culo, ecco anche se era della ciggiielle... “Non è che una povera donna possa fare tante storie soprattutto se il marito... ...Eppoi, pure Don Mario mi diceva sempre di dire tre AveMarie per chiedere aiuto alla Madonna, ma la Madonna continuava a lasciarmi debole quando capitava... ...Eppoi, pure quel Don Mario, dicevano tutti che era un comunista... ...Se il Vaticano lo lasciava...”, ecco cosa si diceva Ivana.
Il dottor Filore quella mattina si era fatto i soliti giri al bar, qualche telefonata, Internet, un po’ di spesa fuori dall’ufficio. Su Internet era da tempo progressivamente scivolato si siti sempre più... ...Arrossiva tutto, s’eccitava, sudava, sudava freddo a volte... ...Se proprio ne sentiva il bisogno irrefrenabile, andava al gabinetto a farsi una sega, spesso spellandosi l’uccello se non gli veniva duro... ...Aveva poi trovato un coso, proprio negli spacci vaticani. ...C’era scritto che era l’ideale per spalmarsi creme contro i dolori. Ma era uno di quei cosi che tutti chiamavano e chiamano vibratori. Aveva visto qualche vecchia suora metterseli furtiva sotto la tonaca e poi andarsene senza passare dalla cassa. Lui se l’era messo sotto il cappotto, dopo aver tolto la scatola... ...Del resto, comprava sempre in quegli spacci... Era stato come uno sconto. Anzi, neppure. Aveva messo l’equivalente del prezzo di quel coso, pure un po’ di più per far cifra tonda, in una cassetta delle offerte d’una chiesa vicina. Se non si faceva una sega, aveva preso a mettersi quel coso dentro se si sentiva un formicolío dietro dopo aver frequentato dei siti che neppure sapeva come aveva trovato. Del resto non sapeva bene cosa fare visto che i suoi doveri d’ufficio erano piuttosto vaghi. Era stato messo lì per consulenza e supporto all’Ufficio di Collegamento con la Divisione Pastrenko cui era stato aggregato. Ogni tanto facevano finta di chiedergli qualcosa, ma poi sembravano rimandare: “Dottore, c’è tempo... ...s’ambienti.” Gli avevano fatto pure dei discorsi appena appena allusivi, però glieli avevano fatti, come avessero saputo che lui era di sponde strane. Forse, o di certo, non era l’unico, in quei Palazzi. Del resto, in quegli ambienti, che sembravano liberissimi epperò non potevano non essere controllatissimi... Gli avano buttato lì delle allusioni e l’avevano poi come rassicurato che andava tutto bene lo stesso. Ecco, quella specie di dialettica o dualismo o “logica” binaria, proprio come quel discorso di quel giorno di terrore-rassicurazione.
S’era pure detto che se gli lasciavano il collare largo, sì, insomma, se in genere non aveva nulla da fare, doveva essere che volevano che mostrasse qualche qualità, qualche interesse. Si era allora messo a raccogliere opere a fascicoli. Come s’era occupati, a far nulla! Non aveva poi neppure il tempo i leggerli, quei fascicoli settimanali. S’era messo a raccogliere pure un corso di francese con cassette. Ogni giorno si diceva che lo cominciava. Ma, poi, veniva l’ora d’andare a casa che era stato occupatissimo a far le solite cose. La pancia andava su... ...Far nulla, fa venir fame. A casa, la moglie, la sera gli faceva trovare pollame o altre carni di rosticceria con pastasciutte colossali con sughi delle mamme. Lei mangiava poco, ma lui... Ottimo per addormentarsi davanti alla Tv. Del resto si informava già in ufficio sulle notizie del giorno. Eppoi, cominciava a capire che quello era un ufficio dove “le notizie” le creavano, in qualche modo. “Le notizie” dei media non servivano ad un kazzo, se non a sapere che qualcuno le faceva scrivere ai media.
Quel giorno che l’anziano signor Chiattelli s’era lasciato a quelle considerazione istuttive per il pivello dottor Filore, l’ufficio aveva ricevuto la direttiva di seguire l’esecuzione del Progetto Bombe Umane. Il progetto esisteva da sempre sia a livello MI5-6 che NATO. In Ittaggliozzia, avevano da sempre altri progammi criminali di Stato, di recente dal Progetto Giuslavoristi a quello Anarchici Bombaroli ai Black Bloks ai Cattivelli Disubbidienti alle Camicie Padane ed altri. Anche molti altri ancora, meno recenti, con supporti anglo-francesi come il Nukleo Hyperion o solo inglesi come il Blocco Nero con base operativa londinese o germanici come le SS Argentate. ...Pure altri...
Era stata una delle solite ittaggliozziate. Ne avevano discusso tra, e distibuito soldi per viaggi e ricerche o pseudo-ricerche a, militari, militari-carabinieri, prefetti, accademici maniaci [come TUTTI i partecipanti ed ispiratori di tali progetti, gli accademici ad essi associati erano malati persi ed incurabili!], politicanti ed istituzioni di supporto (Presidenza, Parlamento, governo formale con relativi Ministeri). Riunioni, convegni riservati, sottoriunioni e sottoconvegni riservati, contatti formali e pseudoinformali. Alla fine, era “maturata” la decisione, alias il Palazzo Presidenziale, su accordo e spinta londinesi, aveva dato il via.
La Divisione Pastrenko, il cui UfficioStragi da sempre s’era occupato di traffici delinquenzial-stragisti&terroristi sia coi neri che coi rossi, aveva naturalmente partecipato al traffichio, fino poi, come al solito, a ricevere formale mandato. Com’è quell’adagio che tutte le sovversioni d’Ittaggliozzia iniziano dal trianglo industriale, che guarda caso è l’area coperta dalla Divisione Pastrenko? Poi, fanno, nel caso, le marcette su Roma, o gli attacchi “di Procure” anche ai Parlamenti appena eletti, per formalizzare, col teatrino per le masse minchione, quello che le centrali di potere comprador-burocratico e -finanziario hanno già deciso.
Divisione Pastrenko. UfficioStragi
Di ritorno da Roma, il colonnello ed il maggiore, che avevano partecipato a tutto il traffichio per quella nuova operazione, avevano riunito i pochi che dovevano attuare la direttiva “di e da Roma”. Sono sempre solo nuclei ristretti di militari. Militari-magnaccia. Devono saper lavorare d’imbroglio e di calunnia, più che altro. Del resto, non è che ne occorrano molti. Non è che abbiano granché da fare, visto che tutto si basa, poi, sulla mobilitazione d’altri che mai sanno esplicitamente o direttamente tutta la storia. Avevano ricevuto delle liste di nomi ch’avevano partecipato a definire. Con essi, coi nominativi delle liste, dovevano creare l’Organizzazione Suicida della Rivoluzione Islamica. Qualche bomba umana doveva seminare il panico all’ombra di Sant’Ambrogio. A Londra a Washington s’erano detti: “Dobbiamo provare la cosa un Europa. Altri non ci sono stati. Dobbiamo vedere in Ittaggliozzia od in Grecia. ...Mannò, ...in Grecia... ...non se la piscia nessuno qualunque cosa accada... ...C’occorre Ittaggliozzia. Ittaggliozzia è più prossima al cuore dell’Europa continentale.” Gl’ittaggliotti s’erano detti che visto che l’operazione giuslavoristi procedeva male, idem gli arresti periodici a seguito di montature di pseudo vecchio-nuovi brigatisti, non potevano certo dire di no ad una tale richiesta. ...Del resto, da “buoni” compradori non potevano comunque dire di no. Meglio farsene una ragione.
“Colleghi, ...allora, si parte! Qui abbiamo la lista dei nomi, buttata giù coi migliori specialisti d’Ittaggliozzia e della NATO, con la cooperazione dei migliori professori delle migliori università e coi più futuristici programmi informatici. Questa è pura scienza che noi dobbiamo ora implementare sul territorio. Abbiamo qui ideologhi, tecnici, manovalanza, pure Imam con cooperazione anglo-saudita per la copertura religiosa. La nostra rete di informatori, cooperanti e miliziani coperti è già attiva per altre operazioni in corso. C’hanno pure offerto qualche mercenario ma poi quelli ci scombinano tutto per cui ce li teniamo di riserva estrema, alla viaFani se serve qualcuno capace di sparare davvero mentre i brigatisti non c’arrivavano da soli. ...Per ora non ci servono... ...Non possiamo attivare bombe umane di mercenari... Quelli non sono mica del tutto fessi! Qui si tratta di creare le Brigate Ross’Islamiche. Vediamo poi in corso d’opera se creiamo le Brigate RossoIslamiche e le Brigate IslamicoRosse che convergono, oppure se creiamo uniche Brigate Ross’Islamiche. Il gioco è semplice. Operiamo sui soggetti mentre li teniamo sotto controllo elettronico continuo. Loro si sentono liberi. Noi li seguiamo invisibili e davvero invedibili. Se dobbiamo rimuovere qualcuno, attiviamo le Procure con le Digos. La procedura elaborata è la tradizionale ma in versione radicale. Vi sarà, naturalmente, la solita copertura mediatica e, più specificatamente, pure dei media d’area estremo sinistra per creare l’humus culturale favorevole al sinistro-islamismo. I soggetti su cui ci concentriano vanno privati di prospettive di lavoro, d’istruzione e di vita sociale normali, e spinti, di conseguenza, alla clandestinità ed alla lotta armata come unica soluzione. I nostri miliziani attorno a loro e tra di loro li sospingeranno verso soluzioni ideologiche, organizzative e d’obiettivi da noi volute. Qui, ci viene richiesto qualcosa di più. Ci occorrono delle bombe umane. In guerra, ci devono essere perdite. Noi siamo in guerra. Meglio perdite che noi possiamo controllare. Questo è quello che ci viene ordinato. Chi è qui già sa... ...Detto questo, daremo direttamente gli incarichi operativi specifici. ...Uno per uno... ai presenti, sì da coprire tutti i nominativi delle liste... Sotto al lavoro!”
Campagne di stampa. “Elaborazioni” “culturali” sia sui media estremi di sinistra, ma pure di destra. Sputtanamento dei militanti prescelti come ideologi e pratici per impedire loro qualunque vita lavorativa, d’istruzione e sociale normali e spingerli alla clandestinità. Poi... Primo passo, le rapine. Secondo passo, prospettive di mega-“auto”-finanziamenti con condizionamento politico-operativo fatte magicamente divenire realtà grazie alla copertura dei CC-stragisti [un’“operazione Costa” con chi controlla i soldi che dà “la linea”]. Terzo passo, l’offensiva sinistro-islamica con bombe umane. Certo, intanto si dovevano pure fabbricare gli ideologi della sovversione sinistro-islamica. Avevano individuato chi. Andavano spinti, come gli altri, nell’angolo obbligato dell’eversione e della clandestinità mentre i vari provocatori già introdotti nell’ambiente, li avrebbero orientati, sospinti senza che i sospinti si sentissero coartati. Era quello che i vari reclutatori dell’era lottarmatista nera e rossa avevano già fatto nel passato. Ora, il modello operativo, era lo stesso. Anche lì, tra i vari magnaccia interni all’ambiente ed agli ambienti c’era chi era al soldo e chi era stato sospinto da quelli al soldo od in altri modi. Ve le ricordate le varie Karizio, i vari musicisti, filosofi, trafficoni interni ed esteri, professori e ricercatori, riccastre e riccastri, figli e figlie di personaggi “importanti”, dunque con “carisma”... Nulla di nuovo sotto il sole. Chi ha soldi e potere continua ad averlo anche tra “i proletari”. Chi la sa contare, e con autorità, detta la linea. La linea, coi passaggi più vari, viene sempre data da chi ha il potere formale e reale. I coglioni credono di lottare contro il potere mentre è lo stesso potere che se li fa lottare apparentemente contro, per suoi interessi variamente perversi.
Per far loro terra bruciata attorno, i militari contattarono datori di lavoro, luoghi d’istruzione, luoghi d’abitazione, qualunque ambiente frequentato dai loro obiettivi [i soggetti delle liste], spesso con l’uso di loro miliziani, sì che i CC-stragisti restassero quanto più possibile invisibili. Furono contattate pure le famiglie, con interventi multidirezionali sulle stesse. “Si dice che...” “Abbiamo informazioni sicure che...” “Sappiamo che...”
L’operazione creazione dell’Organizzazione Suicida della Rivoluzione Islamica [alias, il Progetto Bombe Umane] era partita e procedeva alla grande, con grande dispendio d’energie e di soldi.
...I risultati non s’erano visti... “Tranquilli, si vedranno!”, si dicevano, dicevano e ripetevano.
...Continuavano a non vedersi... La cosa non stava funzionando. Vite rovinate e coartate, eppure i soggetti delle liste non agivano come previsto, non andavano dove sospinti. Non s’erano creati ideologhi. Non s’erano creati pratici. Non s’era creato un serbatoio di consenso. La gente non si stava.
...Come qualcuno stesse usando qualche magia per cui... ...Come ciò che i “grandi” “esperti” e “specialisti” avevano garantito come infallibile non funzionasse. Appunto, come qualcuno o qualcosa stesse usando come qualche magia. Gli stessi militari dei CC-stragisti, abituati, chessò, a ripetere ad un frittellaio che poteva salvarsi da rapine e far fortuna solo confessando d’aver ammazzato uno e che il grande leader glielo aveva personalmente ordinato, e, in poche settimane, raccogliere la confessione piena di tutto, ecco che ora si scontravano contro una resistenza inspiegabile. Non solo resistenza. Un’assoluta resilienza. Indifferenza. Gli stessi che avevano fatto capire a Moretti che come i CC-stragisti avevano dato appoggio operativo in Via Fani, gli stessi decidevano la gestione dell’ostaggio e la soluzione finale, ecco che ora non riuscivano a fare lo stesso con persone qualunque individuate nelle “scientifiche” liste buttate giù per quell’operazione specialissima. Gli stessi che avevano mandato la Magliana dai brigatari [“Semo li maglianari, Moro è ora nostro perché così vogliono DonKekko e DonJulio... ...tranquilli, vi chiamiamo per farvi salvare la faccia, ma tanto decidono DonKekko e DonJulio...”], ecco che non riuscivano a manipolare nominativi “scientificamente” individuati per quella “grande” operazione speciale, specialissima.
La preparazione giornalistica e mediatica si rivelò rozza e non credibile.
“Maccome, abbiamo mobilitato i soliti giornalisti, redattori, direttori, sperimentati per queste cose...”
Sta di fatto che la cosa non funzionava.
“Continuiamo a far arrivare soldi alla stampa sovversiva. ...Ecco ora è il momento di predicare la convergenza con le masse islamiche sfruttate... Ce lo hanno pure scritto sulle loro riviste teoriche...”
Sta di fatto che i teorici prescenti per quell’operazione non solo non se l’erano bevuta, ma neppure s’erano avviati sulla via dell’eversione sinistra.
“Maccome, nella lista è certificato che questi sono dei grandi ideologhi sinistri, e questi neppure ci scrivono una riga di quello che era stato previsto scrivessero?! Non lo scrivono. Non lo dicono. Non lo predicano... Ma com’è possibile?!”
Nonostante le devastazioni create dall’azione, come già altre passate, dei CC-stragisti, ora i soggetti non ci stanno. Il condizionamento fallisce, non avviene. Presidenza, Parlamento e Ministeri sono furiosi. I CC-stragisti sono furiosi. “I soggetti delle liste ci sfuggono.” “Il condizionamento non si sta realizzando.” “Eppure sia gli specialisti NATO che i nostri professori c’avevano garantito che...” “Siamo pure indietro col programma “Ammazza il Giuslavorista”...” “Anche il “Programma Montature” con arresti periodici dei VecchiNuovi Brigatisti Rossi non marcia bene...”
Gli specialisti NATO e i professori, psichiatri [meglio, pisscikiatri] pazzi profumatamente pagati in soldi, droghe e perversioni loro varie, erano stati tassativi:
- “Noi siamo dei grandi specialisti, studiosi e scienziati del comportamento umano... Vi garantiamo che se tutti dicono che un certo soggetto è qualcosa o qualcuno, quel soggetto diverrà automaticamente quel qualcosa o qualcuno...”
I militari dei CC-stragisti:
- “Dobbiamo rispettosamente far presente che stavolta la cosa non sta funzionando... ...Beh, ad essere espliciti, anche ai tempi di Moretti è perchè avevamo l’Hyperion e tutto il resto... ...Sennò... Non è che basti dire che una ciambella non abbia il buco perché il buco scompaia...”
Gli “specialisti” NATO e gli “scienziati” delle accademie:
“Ma che ci venite a dire?! Noi siamo la scienza, la S-C-I-E-N-Z-A!!! Siete voi che non siete capaci! Sono secoli che si studiano queste cose!!! È come quando si dice ad un bimbo che eccelle e lui eccelle, oppure gli si dice che è un cretino e lui diviene un cretino! Questa è scienza, empiricamente verificata e testata.”
I militari dei CC-stragisti:
“Sta di fatto che non sta funzionando.”
Gli “specialisti” NATO e gli “scienziati” delle accademie:
“È di certo perché VOI sbagliate qualcosa! Dovete solo insistere!”
Le “conversioni” al “brigatismo” non arrivavano. Quelle all’Islam neppure. Tanto meno all’islamismo. Nonostante campagne di stampa e montature sbirresche, per dare l’impressione pure ai “militanti” che ormai si fosse sull’orlo di..., nessun terrorismo sinistro-islamico od islamico-islamico stava nascendo. Tanto meno bombe umane da far scoppiare tra folle.
“Maccome, abbiamo fatto saltare per aria i clienti della Banca dell’Agricoltura, con tanto di disinformazione che s’era trattato d’un errore di agenti romani, ed ora non riusciamo neppure a fabbricare un cretino che si faccia esplodere nel Duomo?”
“Da Roma premono... Hanno speso milioni, forse miliardi, d’euro per il Progetto Bombe Umane. ...Almeno una...”
Mentre proseguivano le operazioni demolizione, d’assassinio bianco, contro centinaia di soggetti, con linciaggio sociale e torture bianche, si concentrarono su uno: “O si fa esplodere lui, o lo buttiamo noi dentro al Duomo con una granata nel culo a sicura tolta!!! Da Roma pretendono...”
Lo fecero restare senza lavoro. D’improvviso, le ditte che davano lavoro alla sua sparirono. 50 dipendenti prima occupatissimi, ora... La sua ditta, pur ricca, non poté non fallire. Intanto miliziani-provocatori attorno a lui gli rovinavano qualunque vita sociale e familiare... Lo circondarono d’amici strani... Lo fecero imbottire di medicine ancora più strane. Ci fu chi l’orientò verso moschee, sebbene anche lì non riuscirono a farlo divenire un vero bigotto da luogo di culto. Qualche amico lo spinse contro “i cristiani”: “Ecco, vai nel Duomo e ti vendichi...” Non ne volle sapere. Non si sa come, arrivò in una caserma dove riuscì a bruciacchiarsi le mani e null’altro.
I CC-stragisti fecero poi scrivere alla stampa che aveva un ordigno con la potenza d’un’atomica ma... ...Si bruciacchiò solo le mani.
Insistettero pure con lui: “Dai, sei diventato importante, un vero eroe. Ecco dichiaraci che sei un grande islamista! Le masse islamiche aspettano le tue direttive... ...Ci fai un bel processo guerriglia, anzi un processo Guerra Santa... ...Leggi proclami... Sono tutti pronti ad ascoltari e seguirti... Dai, sei importante! Altro che vergini in paradiso! Qui, appena ti mettiamo fuori, tutti le vergini d’Europa ti si buttano addosso e te la danno... ...Basta che ci fai un bel proclama... Eddai!!!”
Lui: “Ma lasciatemi perdere ...che mi fanno male le mani e mi son rovinato pure gli occhi...”