mashal-052. Stalking-Saga di Regime. Lì a Ledo5
by Georg Moshe Rukacs
RSkaru arrivò in Ledo5, a Rio de Janeiro, il 19
aprile 2011. Dopo un paio di giorni, gli Squadroni della Morte della Polícia
Federal, in concreto un agente speciale dell’Ufficio Stranieri della Polícia
Federal (ma con tesserino e regolamenti speciali per poter commettere pazzie e
crimini con la copertura del Segreto di Stato), contattarono il padrone,
Faustino Ribeiro Fernandez.
- “Abbiamo bisogno della sua collaborazione...”
- “Comandi!”
- “Quello RSkaru...”
- “Ci sono problemi?!”
- “Una cosa del governo...”
- “Cosa devo fare?”
- “Le facciamo sapere...”
Ovviamente FRF, apprensivo e depresso, si mise
subito in agitazione. ...Che è una delle funzioni di tali sceneggiate ‘di
polizia’.
Lo richiamarono dopo un paio d’ore.
- “Guardi, stiamo venendo... ...Le dobbiamo
parlare faccia a faccia... Ci dica dove è...”
- “Chi RSkaru?”
- “No, lei.”
- “Vi aspetto qui nell’ufficio, in Via della
Costituzione.”
- “Stiamo arrivando.”
Era uno. Ma usava sempre il plurale maiestatis
Tecniche di base da sbirro.
Si incontrarono dopo un paio d’ore, nell’ufficio,
che è a pochi metri da Ledo5:
- “Abbiamo bisogno di persone fidate da mettere
nelle stanze affianco e prossime a RSkaru... ...anche sopra e sotto...”
- “La 64 confina con una sola stanza e sopra non
c’è niente... ...c’è il tetto...”
- “Ehm...”
- “Chi posso mettere?”
- “Mi dia l’elenco dei clienti...”
Quando arrivò a Marco Antonio de Azevedo ebbe un
sobbalzo:
- “Ma questo lo conosciamo già...”
- “Lavora per voi?”
- “...Lo conosciamo...”
- “Dice di essere un pastore evangelico...”
- “...Un pastore... ...Lo muova nella stanza
affianco a RSkaru e mi dia il suo numero di cellulare che intanto vado a
parlare con lui.”
*******
Ad onor del vero, dopo Rua Evaristo da Veiga 147,
in Lapa, RJ, dove l’australiano scemo coi suoi sguatteri brasileiri ed un
argentino, più altri forniti dagli Squadroni della Morte della Polícia Federal,
si era ingegnato in inconcludenti molestie varie (su richiesta del governo
brasileiro prostituito ad italioti e anglo-‘meregani) e poi ne era uscito
pubblicamente sputtanato (RSkaru aveva pubblicato tutto) dopo essersi fatto
portavoce diretto dei deliri e delitti del governo brasileiro contro RSkaru
(invitandolo ad andare immediatamente via dal Brasile come richiesto dai CC
italioti; si era a marzo 2011), già all’Hospedagem Flor do Campelo, Rua
dos Inválidos 189, gli Squadroni della Morte della Polícia Federal brasileira
si erano fatti la stessa parte infame.
RSkaru era arrivato lì il 3 aprile 2011. Dopo
pochi giorni erano arrivati gli Squadroni della Morte della Polícia Federal
dicendo al proprietario che dovevano creare incidenti ed obbligarlo ad andare
via, ma che doveva sembrare tutto casuale.
Il più giovane, dei portieri, disse che non voleva
saperne nulla, che erano cose che non capiva. Un vecchio disse che lui non
sapeva cosa fare, che non era pratico di queste cose.
L’anziano proprietario era sempre più livido. Gli
Squadroni della Morte della Polícia Federal insistevano che avevano ordini dal
governo (Ministro di Giustizia e Presidenta). Al che, l’anziano proprietario
mobilitò alcuni scemi sfaccendati brasileiri autentici di mezza età che
occupavano alcune stanze dal lato opposto, rispetto alla finestra esterna,
della stanza di RSkaru. Riempì questi brasileiri di mezza età di alcolici e
sigarette drogate, disse loro che si trattava di una cosa molto delicata del
governo brasileiro, che gli Squadroni della Morte della Polícia Federal
premevano per cui non si poteva dire di no e che insomma..., ....sembrava
offrisse delle belle fiche a dei culattoni..., ...dovevano passare alcune notti
con le televisioni ad alto volume.
Visto il clima, le finestre sono sempre aperte.
Disse che erano ordini perentori degli Squadroni della Morte della Polícia
Federal. Sennò doveva mandarli via e rimpiazzarli con miliziani procurati dagli
stessi. Questi minchioni di mezza età passarono le notti del fine settimana a
froceggiare in discorsi da comari, oltre che colle TV a tutto volume. Vari ospiti
dell’ostello nel raggio delle TV e delle chiacchiere notturne si lamentarono
che non riuscivano a dormire. RSkaru dormì senza alcun problema ed anzi, avendo
subito capito la situazione, dato che aveva intercettato le conversazioni col
pidocchio degli Squadroni della Morte della Polícia Federal, era pure piuttosto
divertito.
L’anziano proprietario continuava ad essere
agitatissimo e livido, dato che il pidocchio degli Squadroni della Morte della
Polícia Federal lo aveva insultato dicendogli che non era proprio capace a fare
nulla. Allora il proprietario gli disse, tra l’isterico e l’esaltato, che lui
era furbissimo e che si sarebbe liberato di quello RSkaru come gli era stato
richiesto. In realtà, era solo sempre più agitato e spaventato. Si impasticcava
di calmanti. Fumava droga. Ma l’agitazione cresceva. Dopo alcuni giorni si fece
la parte.
Una mattina, un martedì, dopo un paio di fine
settimana di quelle sceneggiate inconcludenti, dopo che RSkaru aveva fatto la
doccia, il proprietario gli disse che essa era sporca. Aprì la grata dello
scolo che aveva in precedenza ben bloccata e disse che dentro c’era della
melma. Dato che fuori era pulita, se dentro la grata ben bloccata c’era del
luridume poteva solo essere la terra abbondante che lasciavano dei muratori
dopo che si facevano la doccia. Non che fosse colpa loro. La colpa era dello
scarico che non scaricava bene e dell’acqua che fluiva scarsa e lenta, dunque
si sedimentavano del terriccio e della sporcizia. RSkaru obiettò che se fuori
era tutto pulito, che ci fossero dei sedimenti nella scatola ben bloccata dello
scarico non dipendeva da nulla e da nessuno, tanto meno da lui. Ma il
proprietario si agitava e fremeva da invasato non ascoltando alcuna obiezione,
continuando ad urlare che era sporca, che era colpa sua e che doveva andare
subito via.
Ormai, quel poveretto si muoveva e delirava come
un invasato. L’anziano proprietario, terrorizzato dal pidocchio degli Squadroni
della Morte della Polícia Federal, oltre che codardo ed infame medio
brasileiro, era in agitazione incontrollabile, incontrollabilissima:
- “Ed ora cosa mi dice l’agente speciale degli
Squadroni della Morte della Polícia Federal? Mi ridice che sono un incapace...
È tutta colpa tua! Chissà che cosa hai fatto che sono arrivati gli Squadroni della
Morte della Polícia Federal! È tutta colpa tua! Sì, tua a solo tua! Te ne devi
andare! Te ne devi andare! Te ne devi andare subito! Ora! Ora! Subito!”
RSkaru provava disgusto e pena per quei pidocchi.
E poi era un luogo senza attrattive. Sembrava un ricovero di froci in pensione
ed in attesa del trapasso. Alla fine gli disse che se ne andava via a
mezzogiorno.
Il vecchio proprietario, quando fu l’ora:
- “La chiave! La chiave! L’agente degli Squadroni
della Morte della Polícia Federal mi ha detto che devo fregarti! Sì, me l’ha
ordinato! Mi ha detto che te ne devi andare via dal Brasile, che dobbiamo
lasciarti senza soldi, che devi fuggire tu dalla disperazione. Vattene!
Vattene! La chiave! La chiave! Sennò poi se la prendono come me. Mi sgridano!
Mi sgridano! Oh, come faccio... Mi sgridano! Mi sgridano! Mi dicono che non
sono capace...”
Era proprio del tutto fuori di testa. Alla fin
fine, fregò a RSkaru un giorno, 13 o 14 reais che non gli rimborsò.
RSkaru risparmiò, perché senza la sceneggiata di
quel folle, e dei malati di mente e delinquenti del governo brasileiro e dei
suoi Squadroni della Morte della Polícia Federal, non avrebbe trovato delle
soluzioni migliori ed, alla fine, pure globalmente risparmiando. Così il 19
aprile 2011 fu fuori e raggiunse Ledo5 che già aveva adocchiato in giri
effettuati la mattina presto.
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FaustoRufFé era di famiglia di ignoranti
avventurieri, ladroni ed assassini, al servizio del governo, che avevano fatto
i soldi facendo man bassa di quello trovavano e li avevano investiti in
immobili. Avevano quest’edificio, ora un po’ fatiscente, che tremava tutto al
passare di mezzi pesanti e quando v’erano lavori stradali, nel centro di Rio,
che usavano come ostello di cui affittavano stanzette. I locali al piano terra
erano con negozi, ...se appartenevano allo stesso proprietario... Vi erano
anche altri pezzi dell’edificio, ...se appartenevano al proprietario
dell’ostello.
Nell'ostello, servizi (gabinetti, docce e acqua
corrente) in comune, senza spazi comuni, dunque senza cucine, TV etc. Non cose
confortevoli all’inglese. Le solite merdate latine. O uno si arrangiava in
stanza (c’era chi vi cucinava, sebbene fossero locali così piccoli...) od
andava fuori. I prezzi erano al livello del salario minimo brasiliano, per cui
un operaio poteva lavorare solo per pagarsi una stanzetta in quel luogo. O
guadagnava di più del salario minimo, o la stanza gliela pagava la ditta magari
per lavori temporanei in centro. Infatti abitavano lì temporanei cui la ditta
offriva la stanza, e personaggi vari che, pur con mestieri proletari
(posteggiatori, intermediari, piccoli faccendieri, prostitute che esercitavano
in prossimità, pensionati non di reddito bassissimo, domestiche forse con altri
redditi, uomini e donne appena andati via di casa o appena arrivati a Rio,
qualche turista in genere non straniero etc) rimediavano più dei R$20 (R$25 con
TV) per una stanzetta lì. Tra l’altro, una metà delle stanzette era senza
finestra esterna. Per cui, col caldo opprimente che v’è la stragrande maggioranza
dell’anno, non bastava il ventilatore ad avere una temperatura tollerabile.
FaustoRufFé era stato mandato dal padre alla
scuola dei benedettini. In Brasile, divengono preti e frati, suore e monache,
per pure ragioni di status e stipendio. È un’ottima sistemazione, pur coi
vincoli della categoria. Più liberi quelli che hanno accesso a posti nelle
chiese protestanti od altre. Sebbene, se siano froci o pervertiti, la Chiesa
Cattolica sia una sistemazione splendida pure negli accessori. In Brasile, non
esistono ‘scandali’ delle perversioni o di pedofilie. Non esistono azioni
penali obbligatorie, né facoltative, per queste cose, e neppure di parte, se
non è la famiglia della vittima a promuoverle, e v’è abbondanza di gente,
infanti inclusi, che si vende per nulla. In pratica, si vedono ragazzette
poverissime restate incinta anche solo attorno ai dieci anni. Nessuno se ne
occupa. C’è la legge dell’età del consenso ma, se non è la famiglia della
vittima ad attivarsi, nessuno può fare nulla. Se sono il padre ed i fratelli
che se le fanno, o è la famiglia che le ha vendute o prestate, nessuno promuove
cause. E vi sono pure giovani randagi e randage che vivono e dimorano per
strada... Basta che un religioso, se tira ad infanti, eviti famiglie che
possono, ed è sicuro al 100% che può fare quel che vuole senza ‘scandali’. Non
a caso, il ‘grande’ sacerdote pedofilo de I
Ricostruttori, Pierangelo Bertagna, dopo aver fatto finta di scaricarlo in
Italia, lo hanno mandato ‘in missione’ in Brasile, con la cooperazione della
Polizia Segreta CC per cui il Cappelletto ed I Ricostruttori lavoravano e lavorano. ...Sennò nessun dava un
passaporto ad uno con procedimenti in corso, né evitava il carcere ad un
violentatore seriale. In Brasile, può farsi tutti i bimbi che vuole e nessuno
se ne preoccupa.
La scuola dei benedettini ha pure funzioni di
status. Le famiglie pagano... più pagano, più il discepolo ha ‘successo’ negli
studi. Paghi e, in un modo o nell’altro, ti danno diplomi e lauree, anche se il
titolato non capisce un cazzo. Era stato il caso di FaustoRufFé che, senz’alcuna vera formazione culturale e
professionale, si era messo poi a fare l’ostellatore come il padre. Tira su un
paio di migliaio di reais al giorno. Dedotte le spese, sono tutti profitti,
anche se tiene più personale del necessario, ma pagato meno dello stipendio
minimo legale. Fa infatti fare un mucchio di ore, senza preoccuparsi di
maggiorazioni per straordinari, festivi, ore notturne, etc. Può convenire, più
o meno, a chi dovrebbe comunque pagare la retta della stanza, che viene
abbuonata se uno lavora lì. Gli altri, che abitano altrove, sono in perdita e
per un quantità spropositata di ore durante le quali non è che ci sia veramente
sempre da lavorare. Con meno persone e meno ore potrebbe egualmente fare tutto,
per ciò che riguarda le pulizie. Dato che paga quel che paga, non se ne preoccupa. Chi lavori lì, anche i
rari che divengono froci di grande confidenza col padrone, dopo un po’ se ne
va. Di sicuro, un luogo dove anche solo paghino il minimo e facciano fare le
ore minime, che in Brasile sono 44, per cui non è che siano poche per chi
voglia fare qualcosa uscito dal lavoro, attira di più di queste situazioni di
padroncini maniacali ed imbroglioni. ...Magari per ignoranza... Non sanno non
solo come organizzare (anche nelle grandi strutture non sanno organizzare con
efficienza nulla, ...solo disorganizzare alla cazzo e dunque sovraccaricandosi
di personale)... ...Non hanno le minime nozioni legali generali, legali
alberghiere e di legislazione del lavoro. Finché non sbattono la faccia,
pensano di poter fare quel che vogliono, incluso sequestrare e vedersi le cose
di clienti morosi, cosa in realtà non potrebbero fare dato che, ovviamente,
esistono procedure legali. Tra l’altro, come farebbe ad esservi un cliente
moroso se, alle 12:00, liberassero la camera di chi non ha pagato, ...salvo
casi particolari. Appunto, padroni pieni di soldi, ignoranti e che non sanno
fare un cazzo, neppure pensare appena!
Alla scuola dei benedettini, FaustoRufFé, smilzo e
timido, venne inserito nel club dei danarosi, dato che il padre era piuttosto
ricco. Facevano feste, tra maschi. Si raccontavano che seguivano le tradizioni
greche per crescere sani e forti, e quelle britanniche per creare lo spirito
d'élite... Erano incoraggiati, sotto sotto, da alcuni benedettini, che comunque
se ne restavano ben distanti, mai fosse venuta fuori la cosa. Di tanto in tanto
venne fuori. Dissero che erano intemperanze giovanili, che loro benedettini non
potevano averne responsabilità dato che avveniva in genere fuori dalla scuola e
dal complesso benedettino.
Sì, insomma, in questo club dei danarosi,
reclutavano i più predisposti, verificavano poi se lo erano davvero, e si
dedicavano a reciproche masturbazioni, sbaciucchi, inculamenti. Per salvare
reciprocamente la faccia, si dicevano che erano normali, veri maschi e che si
dedicavano a quelle attività perché le femmine dei loro giri non la davano, per
cui... Poi, dato che erano tutti messi bene di soldi, andavano anche, tutti
assieme, a puttane, che abbondano a Rio. Omo e puttane... ...Puttane o anche
travestiti e transex... Se uno non riusciva a concludere nulla, bastava pagasse
di più per far dire agli altri che lui era un gran macho.
...Poi, crescendo... FaustoRufFé si era avvicinato, o lei s’era avvicinata a
lui dato che aveva fama di essere uno di soldi e serio (‘serio’ paranoico dato
che in famiglia era cresciuto abusato sistematicamente e, sospettosissimo,
parlava poco) ad una un po’ scialbina, ma non sgradevole, della stessa scuola
dei benedettini. S’erano così accasati. Matrimoni tra gente più o meno della
stessa classe ed età, o comunque degli stessi ambienti, garanti i benedettini.
Lei era già stata chiavata in famiglia ed altrove. A lui avevano detto che se
l’era ‘rotta’ facendo ginnastica. ...I benedettini garantivano...
Sì, lui, FaustoRufFé era cresciuto in un ambiente piuttosto rozzo,
pur danaroso. Il padre, un ignorantone volgare, lo trattava da pezzo di merda.
La madre faceva la madre comprata da uno danaroso, volgare e che andava
regolarmente a puttane. Lui era cresciuto a quel modo... Il padre già gestiva
quegli immobili, ostello incluso. Lui pure, appena cresciuto. Successioni
familiari senza variazioni, dove s’atteggiano a gran furboni ma poi fanno solo
gli usurai del giorno per giorno senza visioni e progetti. Stanzette per
proletari seppur al prezzo dello stipendio giornaliero, soprattutto quando, in
vista delle Olimpiadi del 2012, la rendita fondiaria è cresciuta dappertutto a
Rio. FaustoRufFé ha rapidamente
aumentato i prezzi da un 12-13 reais nel primo 2011 a 20 reais (il 25% più con
TV, che se uno se la compra per strada, risparmia valanghe di soldi, ma molti
non c’arrivano) nel 2012.
Dal matrimonio, sono usciti due figli, entrambi
cresciuti come era stato cresciuto lui, per cui, abusati dal padre paranoico
ossesso, sono due cretinotti ignoranti, obbedientissimi e pronti a rimpiazzarlo
nell’ostello e nella gestione immobili. Se li porta dietro di tanto in tanto, o
li manda per una cosa o per per l’altra. Agli stessi, i benedettini
garantiscono titoli di studio in cambio di abbondanti donazioni alla
congregazione. Non hanno bisogno di neppure fingere di studiare. E non è che
abbiano interessi culturali loro, fuori dalla scuola. Sono sempre a mangiare
cibo-spazzatura ed il computer lo usano solo per videogiochi. In Brasile, si
riproducono tutti collo stampino nell’ignoranza, furberia e corruzione
dominanti. In genere, nessun sa far nulla. Obbediscono agli ordini di altra
gente che, in genere, non sa fare una pippa né organizzare alcunché.
MarcAntò era uno cresciuto nella strada alla
ricerca di un qualche modo per fare i soldi fregando il prossimo. Aveva
razzolato per tutti gli ambienti possibili ed immaginabili. Aveva frequentato
pure, occasionalmente, il partito comunista sebbene senza poi aderirvi. Non vi
aveva visto vere possibilità di far carriera ed era pure un po’ pericoloso,
anche se lui è di quelli che se arrivano un militare od uno sbirro si mette
subito al loro servizio come informatore e provocatore.
MarcAntò è cordiale e sorridente, all’apparenza,
ma posticcio, non ben costruito. Con voce in apparenza calda, ma che dopo un
po’ fa senso. Se uno si fida del proprio istinto, lo percepisce subito che è
tutto falso, inconsistente. Non a caso, appena lo si contrari, o lo si
destabilizzi anche solo un po’, panica e reagisce isterico. Anche senza
arrivare a ciò, si lascia andare ad isterie con la figlia urlandole ordini
dettagliati non appena cadano quattro gocce, o faccia meno caldo del solito, od
altre sciocchezze quotidiane. È di quelli che, subito, anche se vi sono 25 o 30
gradi di temperatura, appena vi sia un poco di pioggia impone che chi è a lui
prossimo indossi impermeabili, maglie ed altre ridicolaggini. E lo fa urlando
anche di fronte ad altri. Urla isterico dato che, ovviamente, l’oggetto di tali
attenzioni si rende conto che sono follie per cui non gradirebbe. Dunque, lo si
capisce che la sua cordialità solita è falsa. E se lui, che si vorrebbe ben
controllato, non riesce a controllarsi in pubblico, quando tratta con suoi
prossimi, e che dunque lo conoscono bene, significa che la sua natura profonda,
rozza ed isterica, preme con forza incontrollabile e lui deve cederle. La sua è
solo affettatezza. È una tecnica da strada, da commerciante, per fregare il prossimo.
Se poi sente che l’altro è un mano sua (se le crea, in genere, perché ha una
percezione borderline dell’altro), eccolo che si fa invasato, pervaso dalla
frenesia e fretta incontrollabile di fregare. Anche qui, l’oggetto delle sue
attenzioni lo vede subito, se già non lo sapeva, che il figuro ha problemi e
pesanti. Finge, finge, ma non sa neppure fingere perché atteggiandosi a troppo
sicuro, pur essendo insicuro, si disvela a pie’ sospinto. Inoltre, mitomane,
per accattivarsi l’altro si uniforma subito a quello pensa l’altro gradisca e
mostra interesse per quello pensa all’altro possa piacere. Il punto è che è
d’una ignoranza totale per cui, anche quando mostra interessi culturali e di
apprendimento, e poi non fa il minimo passo per apprendere alcunché dichiari
voler apprendere, si mostra per quel che è, solo una finzione per fregare.
...Un bluff. Anche sul terreno che infine dichiara suo, ora lo vedremo, la sua
ignoranza e disinteresse sono abissali. Si limita a qualche mezza frase
ispirata. ...Ridicolo.
Alla fine, dopo tanto razzolare, non per curiosità
culturale che non ha, non avendo cultura, bensì solo per opportunismo e ansia
di imbrogliare, MarcAntò si era gettato nelle nuove chiese, quelle create e
diffuse in America latina ed altrove dagli anglo-americani, le evangeliche,
specificatamente nella Assembléia de Deus,
pentecostali con adattamenti brasileiri. Dato che era una congregazione in
rapida crescita, era un luogo dove si poteva tentare si arraffare, aveva
pensato. Aveva anche frequentato una scuola teologica (o pseudo tale)
evangelica a Rio, una delle tante, dove non aveva appreso nulla di teologia, ma
dove aveva visto quali procedure e routines si usino per fregare il prossimo
col mercato delle religioni.
Da allora, si vanta pastore. Sebbene, in realtà,
abbia un negozietto di telefonia (ora anche laptop) dove tuttavia non è che
lavori molto. Giusto per fregare qualcuno e tirare su qualche soldo, ‘alla
napoletana’, anzi alla tipica brasileira dove tutti tirano a fregare tutti.
Certo, frequenta la congregazione con grande intensità dove figura tra il clero
o para-clero, ma non quello pagato, quello, numerosissimo, che i regolari usano
per mille servizi. Sono tecniche sia far percepire la congregazione più grande
che per far sentire generali, o colonnelli, o ufficiali, o sergenti, o
caporali, i molti che vogliono farsi avanti. Sfilano a decine, tutti
irrigiditi, eventualmente con giacche e cravatte, o comunque appena più formali
degli altri, dietro al pastore vero (idem nelle chiese cattoliche, dietro al
prete), ed ecco che si sentono tutti potenti rispetto alla massa. E poi che
fanno? Fanno i servizi più vari dal portare i pezzetti di pane per la comunione
evangelica a mille altre sciocchezze. ...Ma loro si sentono tutti capi o
capetti! Più sono malati, più si muovono con grande sussiego per queste
banalità.
Infatti, MarcAntò si abbinda di gran gala, e con
la bibbia in bella evidenza, tutte le volte che va in chiesa. Non sa neppure
quel v’è dentro, nella bibbia, né ne ha alcuna idea generale. Se qualche volta
deve parlarne ad altri, estrapola un passo, in precedenza cercato a caso, sì
che sembri che lui conosca chissà cosa. Funziona con chi ne sappia meno di lui.
Il tutto, condito con un gran sussiego... ...Utile per darsi un contegno. ...Come
quelli che citino i classici del ‘movimento operaio’ inventandosi le citazioni. Ve ne sono... ...O ve ne
erano quando era di moda essere rossicci. ...Stessa logica. I truffatori usano
tutti gli stessi metodi di base in qualunque campo od ambiente si applichino.
Le persone si mettono un cappello... ...Poi vi si uniformano. ...Se uno deve
mostrare applicazione, nella fede od
altro che ostenta...
Dato che cerca di vendersi bene un po’ con tutti,
sebbene sia inibito con le donne in quanto tali, usa la chiesa per crearsi la
fama di uno che vive di soldi suoi, non come funzionario della congregazione,
e, specificamente, come venditore di telefonini ed annessi. Per cui... Usa la
congregazione per procacciare clienti. Vanta condizioni di gran favore, ma sono
tutte chiacchiere. Sia MarcAntò che tecnici o pseudo-tali, cui si appoggia per
cose più specialistiche, sono dei gran ladroni che contano balle pur di
truffare il prossimo. Lo fa col cliente di passaggio, come col cliente fisso,
come coi clienti della congregazione. Siccome i ladroni abbondano, ed è pure
tipico delle are più povere del mondo farsi fregare (meno si hanno soldi, più
li si sprecano!), ecco che se un fedele non esperto necessita di un telefono et
similia, si rivolge a lui che fa il viscido con tutti. Si fanno fregare da
quello che conoscono e che hanno sotto il naso, anziché da uno sconosciuto e di
differente fede. La congregazione come luogo di marketing, ...e di truffe. Già
vi sono le truffe dei pastori che dicono che si deve dare il 10%, la decima, a
dio e subito aprono il loro portafoglio per accettare le offerte, ...pur senza
mostrare alcuna delega divina né le ricevute della trasmissione delle offerte
sul c/c di dio. Passano le prediche, alcuni, ad insistere sulla decima da
donare, che è la precisa volontà di dio, ...dicono. Però la vogliono per la
chiesa, per loro. Altri fanno addirittura le sfilate all’inizio del servizio
religioso, dove tutti devono recarsi alla cassa delle offerte, lasciando ben
scoperti alla vista coloro che non vi si rechino. O vi si reca l’altro della
famiglia o uno si trova come denunciato come spilorcio che non partecipa alle
necessità della congregazione. ...Lì in mezzo alla chiesa, mentre tutti gli
altri fanno il ‘loro dovere’. E se uno arriva dopo l’orario dell’offerta, tutti
lo guardano come quello che va in chiesa auffo. ...Ma che pastori ben panciuti!
Certo, MarcAntò racconta (racconta a chi sia
logisticamente prossimo, lì dove vive ...per giustificare che non è che sia
molto accogliente, ...molto cristiano, pur vantandosi come pastore) che in
camera, ora che vive in Ledo5, ha materiale della congregazione e che passa
tutto il tempo a studiare. Tutte balle. Non ha nulla. Solo cose sue. ...Sono
stanzette di neanche due metri per tre... Non apre mai un libro, tanto meno
qualche titolo che qualcuno gli ha messo sul computer. Il computer lo ha sempre
acceso ma non lo sa usare. Lo usa solo per guardarvi la televisione.
Dormicchia. Mangia. Si tocca l’uccello che gli resta mollo anche quando tenta
qualche vigorosa manipolazione. Si infila un vibratore in culo quando si sente
troppo eccitato. E poi sta sempre a lavare, a fare il bucato, a tutte le
ore.
Nella strada era cresciuto tra prenderselo nel
culo e tra infilarlo in qualunque buco trovasse, nelle ‘migliore’ tradizione
degli scugnizzi brasiliani. Era una delle tecniche correnti per fregare il
prossimo. Si era poi sposato con una troia che pensava di sistemarsi con uno
che si dava da fare a fregare gli altri. Quando lui cominciò a frequentare la
scuola teologica e ad arrampicarsi per tentare di scalare l’Assembléia de Deus e portandosi al
seguito pure le figlie, lei continuò ad usare la congregazione per rimorchiare.
Lui tra lavoro ed ossessioni, o loro finzione,
religiose non è che le dedicasse molto tempo. Anzi, già prima, si era gettato
su varie cose, infine sulla religione, perché non gli interessava molto scopare
con donne, tanto meno con la moglie. Prodotto qualche figlio da programma,
cercava di scantonare. Alla fine, la religione era divenuta una scusa ottima, o
così sembrava a lui. Tutte le cose lui vuole evitare, le stigmatizza con toni
ispirati: “Queste sono cose per gli uomini. Non per dio.”, “La Parola (la Bibbia) dice...”.
...Inventa...
Aveva cominciato a farlo pure con la moglie.
- “Sei un po’ porca. Non capisci dio. Devi
dedicarti di più alla preghiera. Pensare a dio e prepararti per arrivare santa
al traguardo del giudizio e della vita eterna. Devi coinvolgerti di più in
attività della chiesa.”
Lei si coinvolgeva nelle attività della chiesa,
dove si era creata la fama di una in cerca. Per cui, gli capitavano i cazzi.
Quelle situazioni dove tutti trattavano MarcAntò da cornuto, ma lui che ha una
faccia pubblica cordiale (del tutto costruita perché la sua indole è
aggressiva, violento-paranoica) arrossiva pur negandosi che lui potesse essere
cornuto. Alla fine, alcuni anni fa, tornò a casa ad un’ora che non doveva
tornare e trovò la moglie che si stava sollazzando con un ragazzotto che aveva
rimorchiato in chiesa ed ardente di infilarlo in qualunque buco gli si
offrisse, con la tipico attitudine ‘napoletana’-pseudomacha dei brasileiri.
MarcAntò ebbe una violento attacco isterico ed
iniziò ad urlare. Lei pure e lo aggredì sia a parole, che fisicamente. Mentre
il ragazzotto, pur forte, ma giovane e con senso di colpa, si defilava sparendo
velocemente dall’appartamento. Lui, MarcAntò, reagì a sua volta e lasciò
qualche segno su di lei. Lei andò alla Delegacia
de Proteção a Mulher della Polícia
Civil e disse che lui l’aveva picchiata. Quando lo chiamarono, lui si mise
a gridare che lei era a letto con un altro e che lo aveva pure aggredito. Lei
disse che non era vero e che lui lo faceva solo per tentare di discolparsi. Lui
urlò ancora di più. Lei disse che lui la terrorizzava e la picchiava sistematicamente
ed imbastì una separazione per colpa sua.
Alla fine, lui fu obbligato a pagarle un mensile
ed a lasciarle la casa e tutto ciò conteneva. Che lui si separasse non fu
neppure visto bene alla Assembléia de
Deus dove lui tentava di divenire pastore stipendiato. Fu obbligato a
trasferirsi in Ledo5, dove paga R$20 al giorno, da più di un anno pure R$20 per
la figlia che sta nella stanza affianco. ...1'200 al mese... Gli costerebbe
meno un locale suo ma non c’arriva. E poi, ben presto gli Squadroni della Morte
della Polícia Federal lo reclutarono contro RSkaru, per cui ora non può
andarsene, fino a che non lo rimuovano dall’incarico.
Quel giorno di aprile 2011, il funzionario della
Polizia Segreta della Polícia Federal gli telefonò e andò subito in negozio da
lui.
- “MarcAntò c’è lavoro per te... Devi muoverti
affianco ad uno che ci interessa, uno che abita dove te, pure allo stesso
piano, e devi...”
- “Devo che...”
- “...Un po’ di mobbing e di raffinata intelligence...”
- “Ma io sono un pastore...”
- “Ma che pastore... Non ci rompere il cazzo.
Abbiamo già parlato col proprietario. Tu riporti a lui ed a noi. Anzi, a noi e
a lui solo per cose lo riguardino direttamente. A noi, ci chiami tutti i giorni
a questo numero.”
- “Sì, ma che devo fare con esattezza?”
- “Tu ci chiami. ...Ti dice FaustoRufFé.... È una
cosa che stiamo iniziando. ...Riceviamo ordini... E che dobbiamo fa’...”
- “Se non mi dice di cosa si tratta...”
- “Sono cose del governo. Noi dobbiamo solo
eseguire.”
- “Ma chi è quello?”
- “Tu devi solo fare quello che ti diciamo e ci
chiami tutti i giorni.”
- “Mi date qualcosa?”
- “Certo! L’onore di servire la Patria!”
- “Ma io ho dei costi...”
- “Pure noi...”
Tornato a Ledo5, la sera, MarcAntò fu mosso nella
stanza affianco a RSkaru, nella 65. Nella 66 gli metteranno un’idiota degli
Squadroni della Morte, che fingeva di essere sua assistente quando andava alla
funzione la domenica, ed egualmente un idiota spilungone nella 62 nella 59 o 60, che si fingerà muratore, pur
senza averne gli orari né altro, ma era uno mandato dagli Squadroni della Morte
della Polícia Federal e che lo chiamava, pomposamente, “pastore” e pure fingeva
di accompagnarlo alle funzioni domenicali, quando era lì. ...Poi, la figlia,
nella 66.
FaustoRufFé, che è un idiota, pur ritenendosi
furbissimo, ed anche uno con cattivi sentimenti verso tutti, troverà subito il
modo di dimostrare e rendere pubblico il suo disprezzo a MarcAntò.
- “MarcAntò, lo sai che è venuto quello... Ora che
sei nella 65, puoi tenere la chiave, nel caso avessi cose riservate... ...Mi
hanno detto che tu sei il responsabile delle attività d’edificio, ...anche se
passano pure attraverso me. Ma io non ci sono sempre. Nel caso avessi cose
riservate, nella tua stanza, è bene che nessuno le veda. Per cui, la chiave,
della 65 e pure della 66, la devi avere tu e solo tu. Inoltre, per favorirti,
diamo sia te, sia a eventuali altri di appoggio per questo lavoro, un rotolo di
carta igienica la settimana.”
Era un modo per rendere pubblico che MarcAntò era
differente, che ora stava lì per sporcaccionate di Stato, non da normale
cliente. A quel punto, tutti i lavoranti dell’ostello, sia pulitori che portieri, sapevano
che... FaustoRufFé era proprio furbo...
MarcAntò anche... Idem l’agente degli
Squadroni della Morte della Polícia Federal...
Insomma, RSkaru (da più di una dozzina d’anni
sottoposto a State/government-organized stalking anche d’edificio) è in
Ledo5 ed ecco che l’unico favorito, col diritto di tenersi la chiave (lì,
tutti, devono consegnare la chiave alla portineria quando escono
dall’edificio), sta, oh che caso!, proprio affianco a lui. Dato che queste cose
le hanno fatte in tutti luoghi del Brasile dove RSkaru ha abitato, e pure prima
in altri Stati, per più di dodici anni ed oltre... ...e sempre con le stesse
procedure... FaustoRufFé, che pur coopera senza problemi cogli Squadroni della
Morte della Polícia Federal, ha voluto dire a tutti che affianco a RSkaru c’è
un infame, MarcAntò, mandato lì per fare cose sporche, crimini e pazzie di
Stato.
Inoltre gli [a MarcAntò] dà la carta igienica (un
rotolo la settimana a lui ed accompagnatrice, ora la figlia)... ...piuttosto
schifosa. Ai piani, ci sono dei rotoloni di carta igienica bianchissima,
soffice e resistente. A lui, ‘come favore’, da un rotoletto di carta ruvida,
che si rompe subito e che, se usata per il gabinetto, va via piuttosto
rapidamente ed in grande quantità... ...Che favore... Tra l’altro, di tanto in
tanto, FaustoRufFé ha degli scatti di disprezzo verso MarcAntò, per cui,
trovandosi nei pressi della sua stanza, strappa, e pure con rabbia, dei
ridicoli autoadesivi “Viva Gesù Cristo” che lo stesso si affigge, nel
corridoio, sul vetro della finestra interna della sua stanza e dell’altra, ora
occupata dalla figlia. Non che FaustoRufFé sia meno infame, delinquente e pazzo
di MarcAntò. Ma lo disprezza apertamente (e disprezza pure sé stesso,
evidentemente) a questo modo e con tutti questi chiari comportamenti. Impulso a
confessare di sé, e pure di quelli con cui coopera e che cooperano con lui.
A FaustoRufFé che lo aveva spostato di stanza, e
gli aveva comunicato quelle scarne informazioni-ordini, MarcAntò subito chiese:
- “Ma che devo fare?”
- “Ce lo dicono loro... È per questo della 64.
Dicono che devono obbligarlo ad andare via dal Brasile...”
- “Chi è?”
- “Non me l’hanno detto.”
- “Che ha fatto?”
- “E che ne so...”
Il giorno dopo MarcAntò telefonò all’agente degli
Squadroni della Morte:
- “Non è che ci sia nulla da segnalare, per
ora...”
- “E certo, che vuoi che ci sia?”
- “Ma allora...”
- “MarcAntò... ma allora non hai capito...”
- “...Se non mi dite...”
- “Guarda, MarcAntò, tu devi rumoreggiare un po’,
quando sei nella tua stanza... ...Noi non facciamo queste cose. ...Ma, sai,
...quando il governo ordina... ...Tu devi rumoreggiare e, se lui dice qualcosa,
cerca di provocare incidenti e poi ci dici... Inoltre, organizziamo dei rumori
da sotto per cui... ...Poi ti diciamo o ti dice il proprietario... ...Anzi, ti
mettiamo in carico pure di quello, quando tu sei lì... ...Dobbiamo vedere come
congegnare la cosa...”
L’agente della Polizia Segreta aveva già avvisato
FaustoRufFé:
- “Guardi, MarcAntò deve vedere se quello della
64..., ...se si lamenta di qualcosa. Se lui si lamenta, dovete dirgli che si
immagina tutto e di andare via se non sta bene.”
- “Ma, perché, che deve fare MarcAntò?”
- “Niente. Noi non facciamo queste cose. Ma il
governo ci ha ordinato... ...Ah, la stanza sotto dovete subito liberarla. ...E
dovere vedere che produca del rumore... Poi, mettere qualcuno fidato e che
riferisca a MarcAntò... ...Insomma, che si coordinino per ottenere qualche
risultato...”
- “Ma cosa con precisione?”
- “Bisogna che io venga a vedere...”
L’agente degli Squadroni della Morte arrivò dopo
un paio d’ore, dopo avere consultato di nuovo il manuale di State/government-organized stalking
della NATO. Controllò la stanza sotto la 64, con FaustoRufFé e col suo frocio
di fiducia, Fabio. Vide che v’era un vecchio ventilatore da soffitto.
- “Ecco dovete arrangiare questo ventilatore in
modo che faccia rumore e che chi sta sopra non possa dormire... Se dice
qualcosa, gli dite che sono tutti così e che, se non sta bene, vada via. ...Non
vi preoccupate, lo facciamo anche in altri posti. Se lui insiste, gli dovete
dire che evidentemente è lui che sta male, che soffre di nervi, che nessuno si
lamenta...”
- “...Ma è regolare?”
- “...mmh... ...Noi non facciamo queste cose...
...Sono ordini... ...Sono delle procedure fatte così... ...Dobbiamo farlo...”
Fabio tentò, ma non riuscì a fare nulla di
efficace. Il giorno dopo fecero venire un altro frocio, un amichetto di
FaustoRufFé e di Fabio che fa il riparatore quando vi siano cose da riparare,
da lavoretti idraulici ad opere di muratura ed altro. Si misero a battere sui
muri ed poi a manipolare il ventilatore da soffitto in modo che, secondo loro,
facesse un qualche terribile rumore. Anche da questo lato, RSkaru non ha mai
sentito nulla... Di tanto in tanto, l’agente degli Squadroni della Morte,
stupito dell’assenza di risultati veniva a controllare e batteva sui muri... E
domandava:
- “Gli specialisti NATO e anglo-americani ci hanno
garantito che... Ma non è possibile che RSkaru non si sia mai lamentato e che
possa dormire senza problemi.”
- “Quello sembra uno che non gliene freghi nulla
di nulla e che ci sorrida sottilmente in faccia come si fa con dei delinquenti
e dei malati...”
- “Ma siete sicuri?”
- “...Se non dice nulla e se sembra dormire quando
e come vuole senza problemi...”
Nella stanza sotto, furono messe delle pazze
furiose che attaccavano e spegnevano il ventilatore in modo che dava noia solo
a loro stesse. Furono messe in contatto e coordinamento con MarcAntò che venne
nominato, certi periodi, pure responsabile del ventilatore ‘rumoroso’ sotto. In
pratica, quando MarcAntò arrivava la sera, nello stesso momento veniva acceso
il ventilatore sotto la 64. Oppure, non appena se ne ricordava. Restava spento
quando faceva caldo torrido. Veniva improvvisamente acceso anche col freddo più
intenso, i rari giorni che dell’anno che faccia appena freddo ...solo perché
MarcAntò era sopraggiunto ed aveva chiesto come fosse la situazione del
ventilatore ...o perché l’agente
speciale degli Squadroni della Morte della Polícia Federal si era ricordato e gli aveva
detto di ricordarsi pure di quel fronte di mobbing e tortura o supposti tali.
Quando le pazze della stanza sotto la 64 incontravano RSkaru, cominciavano a
tremare e scappavano... Il caso non esiste, in queste cose, per RSkaru.
...L’unico che non consegna la chiave affianco. Quelle che scappano sotto...
MarcAntò cominciò presto ad agitarsi. RSkaru aveva
subito saputo dei traffici dei bamba maniaci degli Squadroni delle Morte, per
cui lo guardava come un infame. Un po’ gli dette corda. Poi si disse che era
meglio tenere le distanze, con assoluta freddezza, e che lui lo percepisse
appieno.
RSkaru manipolò MarcAntò in vari modi, con
tecniche varie, mutandole a seconda del momento. Il paranoico si destabilizza
quando viene in continuazione spiazzato ed al di fuori dei suoi schemi gretti e
ripetitivi. Usando i chip bionici ed altri dispositivi venivano manipolati pure
governi e Squadroni della Morte della Polícia Federal, dei CC ed altri.
...Meglio non si conoscano i dettagli della cosa.
Una sera, MarcAntò si fece sotto:
- “Se ti da noia la televisione alta, devi dirmelo.”
A RSkaru non ne fregava nulla di televisioni alte.
Ma comunque, nel caso specifico, non sentiva nulla.
MarcAntò sempre più agitato, quando arrivava
cominciava a dare colpi sui muri, sbattere il letto. Poi, col suo passo goffo,
psicotico e pesante cominciava a percorrere avanti ed indietro il corridoio per
controllare i suoi bucati e panni, o per lavare stoviglie ed altro. A RSkaru
non ne fregava nulla.
Successe a ottobre 2012. MarcAntò era sempre più
agitato. Scoppiava in pianti, nella sua stanza. Si lamentava colla figlia che
non stava riuscendo a fare nulla. Faceva il frocio con tutti quelli che
incontrava. Lavorava di vibratore. Poi mangiava e beveva come un porco, e
sprofondava in sonni tanto profondi quando agitati. Solo per poco profondi, perché
era uno che sobbalzava per nulla e correva a bussare alle 66 per chiedere se lo
avessero chiamato da lì ...e per controllare che la figlia fosse sola. ...Con
la figlia si lamentava sempre con gli stessi stereotipi, per quella
disperazione lo pervadeva ed affondava...
- “Mi hanno dato un grande incarico... Del resto,
è scritto anche nel vangelo di dare a dio quel che è di dio ed al potere quello
che il potere ti chiede...”
- “Ma sei sicuro...”
- “Certo! E chi siamo noi... Se la patria ci
chiama...”
- “...La patria...”
- “Sì, la patria! ...Noi non possiamo sapere...
...Se loro ci chiedono...”
- “...Devono essere un po’ spostati,
a volte...”
- “Che ne sappiamo noi?! Lo dice il vangelo che
ognuno deve portare la sua croce! Se il nostro governo ci ordina... ...Se
ognuno potesse fare quel che vuole... La Parola lo dice che si deve servire il
prossimo...”
- “...Il prossimo...”
- “Per noi patrioti il prossimo è il nostro
governo, i nostri fratelli che noi abbiamo eletto...”
...Lei lo guardava...
MarcAntò guardava RSkaru in modo falso e timoroso.
Alla fine lo affrontò:
- “RSkaru posso parlarti?”
- “Ma va a cagare...”
- “Perché mi apostrofi in tal modo?”
- “Fottiti infame!”
E se ne andò.
MarcAntò lo stava aspettando. Non appena RSkaru
uscì per andare e bere un po’ d’acqua ed a pisciare, MarcAntò si fece trovare
in mezzo al corridoio:
- “RSkaru...”
RSkaru lo
schivò e tirò dritto.
Quando RSkaru tornò indietro:
- “RSkaru, ma che cosa ti ho fatto...”
- “Ma che me frega... Cagati in bocca!”
E RSkaru tirò diritto ed entrò nella propria
stanza chiudendo la porta.
MarcAntò era tutto rosso, sudaticcio, con la
voglia di sparire e pensava: “Ma allora sa tutto... ...Non è possibile... Gli
Squadroni della Morte mi hanno garantito che... Mannò mi ha scoperto... ...Gli
Squadroni della Morte mi hanno fatto parlare anche col loro specialista di
queste loro operazioni coperte... ...Strano che facesse il professore di
veterinaria alla PUC-Rio [Pontifícia Universidade Católica do Rio de
Janeiro]... Ma se la Polizia Segreta mi ha detto che era un loro specialista
che era stato formato anche dagli americani per queste liquidazioni bianche...
...Se anche lui mi ha invitato a stare tranquillo che era impossibile essere
scoperti in queste cose... Eppure da come si comporta RSkaru... Sa tutto! E
perché lo fa vedere solo ora? ...Che io non sia in pericolo... Ma se mi hanno
detto di stare tranquillo. Eppure è un po’ che RSkaru mi tratta da merdacchia e
chiaramente mi evita. ...Ma se sia gli Squadroni della Morte che lo specialista
mi hanno assicurato che... No, non può essere... Io sono furbo... ...Ora lo
scopro...”
Appena ne ebbe l’occasione, MarcAntò si parò
nuovamente davanti a RSkaru transito, esibì uno dei suoi sorrisi da quando
frega clienti e correligionari e la buttò sui convenevoli:
- “Come va il lavoro?”
- “O figlio di puttana e di frocio sifilitico,
vuoi scoprire se lavoro per andare a riferire di nuovo, col tuo frocio ed
amichetto di delinquere e demenze FaustoRufFé, agli Squadroni della Morte della
Polícia Federal per farmi licenziare di nuovo come già avete fatto tutte le
altre volte? Cagatevi in bocca, figli di una puttana e di un frocio. Inculatevi
tra di voi, ma statemi alla larga!”
E RSkaru sparì. Appena fuori dalla vista di
MarcAntò, RSkaru scoppiò in una lunga risata silenziosa dato che RSkaru aveva
previamente accuratamente preparato quella sceneggiata. MarcAntò era di nuovo
tutto avvampato e sudaticcio per l’affronto, ed in preda a crisi di panico.
Di nuovo, quando riincocciò RSkaru:
- “Dopo tutto quello che ho fatto per te...”
- “Oh, certo... ...Quando stavano pitturando le
stanza, appena tu e tua figlia mi diceste che voi aiutate gli altri e che mi
avreste rapidamente trovato lavoro, come prima cosa mi avete rubato il
materasso perché sembrava migliore... ...tanto per indicarmi che siete
congenitamente ladroni... Poi faceva schifo, al di là delle apparenze, ed ora
tua figlia si sta rompendo la schiena. Ha! Ha! Ha! Froci e froce! ...E pure
scemi!”
- “Ma poi ti ho trovato lavoro...”
- “Dove?”
- “João...”
- “Bono quello... Mi chiama per un lavoro una
tantum presso un suo grande amico... per un centinaio di reais in un paio
d’ore, disse... ...Mi compare un portoghese gretto, un anzianotto. Passiamo a
prendere il suo furgone con i computer... ...Lo scarichiamo veloci. Poi mi dice
di restare lì che quelli, e pure altri che erano già lì, un 150 pezzi tra
schermi vecchi pesanti, e computer egualmente vecchi pesanti, vanno portati ai
piani superiori. E se ne va lasciando i soldi ad un impiegato lì. Giornata
caldissima che stavo morendo, mentre stavo portando i pezzi al piano superiore
e a due piani superiori, senza ascensori etc. Il responsabile dell’edificio, in
quel momento in ristrutturazione, che poi arriva, si rende conto che una sola
persona non può portare tutto ai piani superiore a mano ed in una giornata. Fa
pure la prova lui, con uno. Allora, mi
dice che sono vecchi pezzi da regalare in beneficenza e che basta spostarli
allo stesso piano, in una stanza, ed ammassarli lì. Tra l’altro mi fa aiutare
da un altro che lavorava lì. Finito il lavoro, dopo varie ore, il ragazzo che
aveva ricevuto i soldi per me mi da un 40-50 reais e mi devo pure pagare il
biglietto del ritorno. Altro che cento reais in due ore per uno scarico
semplice semplice e veloce veloce da un furgoncino. Di lì, è chiaro che siete
una banda di infami generosissima ...con culo degli altri. ...Non a caso, la
sera, il tuo amico, quello che mi procurò quel lavoro, mi chiese... Quando gli
dissi, disse ruffianesco che era tutto ottimo. Certo, prima aveva prospettato
ben altre cose. ...Stavo morendo a portare 150 pezzi pesanti ai due piani
superiori... ...Se il cielo non mi avesse improvvisamente ed inaspettatamente
soccorso... Siete tutti così, maligni e truffatori. Generosissimi... ...col
culo degli altri. Quello che procurò quel lavoro impossibile (che fa il
posteggiatore abusivo, perché non è di quelli del comune con la divisa, e che
va in giro con tizi che sembrano luridi magnaccia da travestiti di infimo
valore di scambio), non era lo stesso che diceva che quello di fronte a me,
quello che prima lavorò per il bancarellaio di frutta e verdura grassone qua
sotto, e poi si mise a fabbricare degli aggeggini impossibili, vendeva quei
ridicoli aggeggini per bimbi a centinaia al giorno e con grandi profitti?! Dove?
A chi? ...E poi, infatti, se ne è andato perché non aveva si soldi per pagare
il fitto... ...Meno male che guadagnava a palate! Ma quello (il posteggiatore
abusivo) sembrava cointeressato a quella fabbricazione di quegli aggeggini. Era
sempre lì come a controllare. Gli avrà fatto fornire le materie prime da
qualche compare suo. ...Sarà per quello che sembrava come cointeressato
all’impresa... ...Che gente... ...A vendere il culo degli altri... Aiutano,
aiutate, ...la gente ad affondare!”
MarcAntò, rosso, nero, livido:
- “Ma poi...”
- “Certo, pezzo di merda, infame... Tu e l’altro
frocio, il tuo fidanzato FaustoRufFé, avete l’ordine dagli Squadroni della
Morte della Polícia Federal di molestare e riferire, in particolare riferire se
sembra che io esca per lavoro. Tutte le volte che voi avete riferito, ecco che
un maiale con l’aria da frocio ridente e cordiale come te, un altro infame
brasileiro autentico, un pidocchio degli Squadroni della Morte della Polícia
Federal è subito arrivato dove lavoravo ed ha ordinato di organizzare un
intenso mobbing, e di cercare di non pagarmi per spingermi a licenziarmi.
Siccome non mi licenziavo, dato che non me ne fregava nulla di voi pidocchi
ignoranti e scemi, ha ordinato di licenziarmi, cosa che hanno fatto. Ora ho due
cause per un diecimila reais, tre agli avvocati e sette a me... ...se mai
arrivano alla fine, perché lo stesso frocio infame degli Squadroni della Morte
della Polícia Federal ha contattato avvocati e magistratura del lavoro, per
cui, sia avvocati che giudici, ora fingono di avere sbagliato i conti e non di
conoscere le procedure, ora dicono che all’indirizzo per notificare la cause
non c’era nessuno, ...se vanno quando è chiuso e non telefonano per chiedere a
che ora aprano..., per cui anche le cause sono in alto mare. Ecco, col tuo
lavoro da infame che cosa fai. ...Tu e l’altro frocio malato di mente ed infame
FaustoRufFé...”
- “Ma io... ...ma io... ...ma io... non potevo
sapere.”
- “O pezzo di merda figlio di una sifilitica e di un culattone. Ma se ti pagano
per fare l’infame e calunniare, molestare e cercar di rovinare il prossimo!”
E RSkaru se ne andò.
La prossima volta che RSkaru ricomparì nel corridoio per andare o a
pisciare o a bere un po’ d’acqua, MarcAntò stava lì a cercare di...:
- “Ma se io ti ho trovato tutti quei lavori...”
- “Quali?”
- “Beh, non è mica colpa mia se...”
- “Appunto sei un
ladrone ignorante e borderline, oltre che infame, delinquente e malato di mente
incurabile. Tu le immagini... Anzi, sei una carogna che si convince che sono
vere pur sapendo che se le è immaginate. ...Ma sei un infame carognone di
natura... Tu lo fai per far del male al prossimo. Lo fai con tutti! Ecco che,
qui, ti inventi lavori immaginari per far perdere tempo al prossimo e cercare
di fregarlo. Per cui tu fingi di interessarti, mentre lo sia benissimo che hai
l’ordine degli Squadroni della
Morte della Polícia Federal che non devo
lavorare.”
- “Ma come... Ma come...”
- “ L’unico lavoro vero è quando volevi che ti mettessi a posto gratis i
computer, in cambio di qualche caffè e di qualche pandolce da uno o due reais.”
- “Avevo... ...avevo bisogno... ...Perché il mio tecnico non sa...”
- “Però è espertissimo, come te, a fregare il prossimo!
- “Siamo sempre ad aiutare tutti...”
- “Oh, certo! ...Quando ti dissi che avevo la ventola del portatile rotta,
subito simulaste di averne una nuova sotto mano e vi offriste di cambiarmela ed
installarla a prezzo triplo, 100 reais. Quella ventola non esiste a Rio de
Janeiro, per cui chissà che cosa mi avreste combinato dentro al computer.”
- “Noi cerchiamo di aiutare...”
- “Certo, aiuto brasileiro! Rubare soldi al
prossimo, truffare!”
- “Epperò ci ho provato ad aiutare...”
- “Ma che aiutare, pezzi di infami!. Quando ti ho
messo a posto tre portatili eri tutto contento e pretendevi che continuassi
...gratis! Hai pure fatto l’offeso quando ti ho detto che potevi andare
affanculo, che il fitto non lo pago con le tue chiacchiere deliranti, il vitto
neppure, che se volevi altri computer messi a posto erano 500 reais l’uno oppure che potevi tenerteli, e
venderli a quelli che truffi, come li ricevi, che tanto per qualche ignorante
brasileiro come te che li usa solo per
il messenger e facebook, o per vedere filmini porno... L’ignoranza si paga.
Se volete la qualità, pagate. Sennò restatevene nella merda che ci vivete
benissimo e felici. ”
- “...Ma poi...”
- “Ma poi che? Pseudo lavori di merda, truffe, e
pure immaginari!”
- “Perché truffe?”
- “Perché tutti sanno che sei un delinquente e che
hai l’ordine di stare nella stanza affianco a me per truffarmi! Quando mi hai
trovato il lavoro immaginario come muratore, su indicazione del ragazzotto
degli Squadroni della Morte della Polícia Federal della stanza 62, il tuo
amichetto frocio capo-muratore avrebbe pagato, disse, un 750 al mese, mentre a
tutti gli altri pagava 750 + la stanza, per cui erano 1250 ...per gli altri, ma
a me non li avrebbe dati, grazie alla tua raccomandazione del cazzo. Inoltre,
guarda caso, era già completo, per cui si trattava, come al solito, di un
lavoro futuro, alias immaginario. Infatti, non s’è mai fatto più vivo...
Ecco il primo dei tuoi ‘lavori’! Quando,
in precedenza, il tuo amichetto FaustoRufFé mi aveva assunto per un mese, disse
all’inizio, a fare il pittore, tu, lui pure, siete subito andati a riferire agli
Squadroni della Morte della Polícia Federal che hanno ordinato ‘molestatelo e
licenziatelo’, per cui per cinque giorni mi ha fatto pitturare tutti i luoghi
più impossibili, perfino la finestra interna della prostituta bianca, senza
spostare nulla, neppure la camicetta bianca sul letto. Il frocio di fiducia,
Fabio, del tuo amichetto FaustoRufFé era sempre più ansioso e livido che
facessi tutto veloce e senza problemi. Fatto tutto ciò volevano, dopo cinque
giorni al tuo amichetto FaustoRufFé è scappato detto che non aveva avuto il
permesso di farmi lavorare di più... ...Lui è il proprietario... Il permesso di
chi? Chiaro! Dei tuoi e vostri compari degli Squadroni della Morte della
Polícia Federal!”
- “Ma perché insisti sempre con queste cose... Non
ci sono Squadroni della Morte in Brasile... Noi siamo qui per aiutare...”
- “Oh, bugiardone marcio, quando ammazzate gente e
poi bloccate indagini e magistrature, per cui non ci sono colpevoli, significa
una sola cosa, che ci sono di mezzo governi e polizie sia degli Stati che
centrale. Loro assassinano. Loro coprono. Voi assassinate. Voi coprite. Per le
altre operazioni è lo stesso. Tu fai parte, come infame informatore e
provocatore, di quella macchina...”
- “Ma io non ammazzo nessuno.”
- “Ahnnò?! Quale è la differenza, in una gang, in
una cosca?! Tu riferisci quello che non capisci perché, tra l’altro sei un
povero ignorante montato ma senza la minima cultura, neppure biblica anche se
conti di essere pastore. ...Nella tua congregazione, devono essere tutti ignorantoni
come te... Su di me, tu hai l’ordine di riferire quello che non sai, per cui
inventi, e di calunniare il prossimo secondo gli ordini che ricevi dagli
Squadroni della Morte della Polícia Federal. ...Quando ammazzate, molestate,
rovinate persone, sono tutti come te. Nessuno fa nulla. Nessuna sa nulla.
Nessuno si reputa colpevole di nulla. Voi rubate e rovinate gli altri, li
ammazzate pure, ma vi reputate innocenti. Tu sei solo un verme senza moralità
come tutti i tuoi compari del governo e delle milizie parallele degli Squadroni
della Morte della Polícia Federal che come te, e come tutti gli ignoranti ed
infami brasileiri che abboccano, cooperano e danno corda alle vostre stronzate
...brasileiro-compradore in questo caso.”
- “Ma cosa c’entro io...”
- “Sei così mollusco ed ignorante che non
c’arrivi. E sei così ladro ed imbroglione che ti credi furbo.”
- “Ma io... ...Ma io...”
- “Quando i primi dell’anno, ora del 2012, ti
dissi che internet era stata bloccata su ordine degli Squadroni della Morte
della Polícia Federal, e che gli stessi avevano ordinato al tuo amichetto
FaustoRufFé di non darmi lavoro all’ostello sebbene avesse sempre bisogno di
personale, dato che la gente lui continuamente arruolava per lavorare se ne
andava da un luogo così schifoso e da un padrone così malato, tu sei andato
subito a riferire agli Squadroni della Morte della Polícia Federal. Quelli
hanno gli ordini del governo che nessuno deve sospettare di nulla. Si credono
astuti... Vi credete astuti, voi minchioni... Si sono subito sentiti
smascherati che sapessi tutti. Allora, subito, ...come copertura... ...Dopo due
ore internet era riattivata e il giorno dopo dopo il tuo amichetto
FaustoRufFé mi offre un lavoro quanto
prima. Poi mi chiama 45 giorni come portiere di notte durante i quali, su
ordine della Squadroni della Morte della Polícia Federal, mi molesta in tutti
modi possibili immaginabili. Pure col figlio furioso, l’Alex, quello che
aggredisce anche i clienti per farli scappare prima ancora che arrivino...
...tanto è pazzo e montato dal padre... Infine, ‘colpa’ supplementare, che io
ero l’unico a tenere una mini-contabilità regolare mentre gli altri non
sapevano fare un cazzo coi soldi, per cui ora non segnavano che i clienti
avevano pagato, ora ne mancavano ...a loro non a me!, a parte che cacciavano
pure via clienti (vedi la Leda furiosa, la frocia non a caso tutta gentile con
te, ...tra infami..., e l'Oliva scialbo che dicono che è tutto occupato quando
non è vero), e su richiesta degli Squadroni della Morte della Polícia Federal
che gli ordinano di fare un ultimo tentativo di creare incidenti, il tuo
amichetto FaustoRufFé, all’improvviso, dopo i primi 45 giorni di prova, ecco
che una mattina mi licenzia senza neppure inventarsi una ragione. A quel punto,
gli scemi degli Squadroni della Morte della Polícia Federal ti dicono di venire
da me e dirmi che FaustoRufFé mi aveva licenziato perché si era creato un clima
sfavorevole a me. Tu arrivi, col sussiego viscido da ignorante mitomane che ti
caratterizza, a farti la parte. Scusa, ma solo un idiota viscido e demente come
te può anche solo immaginare che io mi possa bere tali pseudo-argomentazioni
sconnesse e senza senso. Solo un ignorante, truffatore e malato come te può
immaginarsi che uno possa bersi tali sconclusionatezze! Come era, ...che si era
creato un clima sfavorevole? E che vuole dire? Che significa, bamba?! ”
- “Ma a me l’hanno detto di dirlo...”
- “E poi vai in chiesa e predicare a degli altri
delinquenti froci come te?!”
- “Ma che c’entra?”
- “Ah, sei schizofrenico, pure. In chiesa predichi
e nella vita quotidiana fai il delinquente. Ti senti più dissociato ed
irresponsabile perché lo fai per gli Squadroni della Morte della Polícia
Federal? Sei proprio un merdacchione diarroico da decine di generazioni...”
- “Ma che ne posso io? ...Però, poi, dopo mi sono
dato da fare per trovarti...”
- “Trovare che?”
- “Le ho provate tutte...”
- “Tutte che? Tu sei uno schizofrenico e
borderline che, oltre a truffare, se le inventa pure. Il primo luogo dove mi
mandi, da una della tua chiesa, per lavorare alla reception di un hotel... Oh,
guarda caso!, era malata. L’avevi sentita. Ti aveva detto di sì e poi era
sparita! Tu non mi hai detto più nulla. Voi brasileiri siete così. Non sapete
dire di no e poi vi date malati. Un popolo di merdacchie. Poi, mi mandi da uno
qua vicino che cerca uno a fare consegne di cibarie. Mi chiede un curriculum
vitae, ...per consegnare panini a domicilio! Ma siccome è un ‘manager’ ignorante, un vero
brasileiro!, non posso mandarlo per email. Lo vorrebbe cartaceo. E meno male
che mi avevi detto che aveva urgenza... Non era uno serio. Tu non sei serio. Ti
eri di nuovo inventato tutto, visto che tu stesso arrossisti quando te lo
dissi. Poi mi mandi da uno qua sotto che, chiaramente, non dava lavoro ad uno
con permesso di lavoro rinnovato di due mesi in due mesi, visto che era un
bar-ristorazione grande. Ma tu non capisci un cazzo di legge di base e, quando
uno te le dice, ti chiudi le orecchie perché sei abituato a vivere in un mondo
di truffe. ...Eppoi quando, già prima di Natale 2011 mi dicesti, dopo avere
chiesto ad altri delinquenti come te, che nel giro di poche settimane, per le
feste di fine anno, avrebbero assunto decine di persone, e di certo pure me in
centri commerciali che stavano aprendo a pochi metri da qui. Quello te lo
diceva... Ti teneva informato... Nessuno ti ha più detto nulla? A me hai più
detto nulla?! Sei uno che vive di truffe sul momento... Tu le butti lì, tanto
per sentire il suono della tua voce, garantisci che uno lo chiamano, che il tale
ti dice, che il tal altro segnala e, poi..., poi più niente. Sei uno
schizo-borderline tra altri schizo-borderline che vaneggi e vaneggiate in
continuazione. Però, per rubare per te, lo tiri su il bottino tutti i giorni.
Quando ti hanno mandato gli Squadroni della Morte della Polícia Federal,
ossessionati dai CC-SIS-CIA che io non abbia il telefono, a suggerirmi, con la
tua aria frocia di chi è sicuro di metterlo nel culo al truffato del momento,
che per poche decine di reais mi potevi fare la registrazione telefonica e che
con essa potevo usare internet pressoché gratis senza dipendere da quella qui
di Ledo5, ti luccicavano già gli occhi per i soldi mi avresti rubato. Primo,
senza residenza non è possibile nessuna registrazione telefonica, ...a parte
quella che ti avrebbero dato gli Squadroni della Morte della Polícia Federal,
forse. Ma tu non capisci un cazzo di legge elementare... Secondo, per avere una
vera internet, senza linea telefonica fissa o mobile, ...cose da turisti...,
costa 130 reais al mese ma non da te che non sei delle imprese possono
fornirla. Terzo, ti saresti truffato i soldi per poi dirmi che non avevi potuto
neppure fare nulla ma che avevi avuto dei costi. Un classico. Comunque, era
così evidente che il tuo miraggio di fornire internet pressoché gratis col
trucco del telefono non stava né in cielo né in terra... Anzi, il trucco di
internet per rifilare un telefono che non mi serve, e se mi serve non lo compro
certo da un ladruncolo come te... ...Era solo una manovretta degli Squadroni della
Morte della Polícia Federal per appiccicarmi un para-GPS. Se devono
localizzarmi, che fatichino. Devo pagare per farmi localizzare, poi che neppure
vado da nessuna parte?! Sei solo un maniaco delinquente e malato, e che non
capisce una minchia come quelli che ti danno gli ordini... Loro non sanno che
belino ti ordinano. Tu non capisci che ti abbiano ordinato. Sai solo che devi
fare del male agli altri, a me qui, ora.”
- “Ma se quando l’altro giorno ti ho chiesto se
volevi lavorare in un ristorante che conoscevo mi hai detto di no!”
- “Visti i precedenti... Sei qui per molestare e
truffare. Mi fai licenziare quando lavoro. Ti inventi scuse deliranti ti hanno
detto di suggerirmi con voce suadente da grande frocio. Lì, ti eri inventato un
altro lavoro inesistente. Lo hai fatto sperando di dicessi se stavo lavorando o
meno. Non sei credibile in nulla. Mandaci tua figlia a fare la sguattera in un
ristorante, così impara un mestiere.”
- “Ma mia figlia ha fatto le scuole secondarie!
Può fare l’impiegata...”
- “Ma che cazzo dici... Ma se ha vent’anni ed è
analfabeta informatica, ché quando gli dai computer da mettere a posto non sa
fare nulla, neppure cercare le informazioni per fare qualcosetta. Comunque, io
ho studiato in sette università, ufficialmente, ...forse pure di più, per cui
che una abbia fatto una scuoletta secondaria non mi impressiona, né mi sembra
una grande referenza. Forse vuoi dire che siccome ha fatto solo la scuola
secondaria, sarebbe troppo difficile per lei fare la sguattera in un
ristorante... Ed allora vacci tu invece che truffare il prossimo, così impari
un lavoro. Vuoi mandarci me, a parte che ti sei fatto quella parte solo per
sapere se lavoravo e dunque riferire agli Squadroni della Morte della Polícia
Federal?! Tu sei qui per molestare e rovinare, Non trovi lavoro a nessuno.
...Sei pure invidioso di tutto e di tutti... Ma se hai pure detto a quell’altro
ignorante e montato che stende reti informatiche, il nero alto, di non darmi il
lavoro che mi aveva promesso, ...promesso per un futuro indeterminato, ma è
passato più di un anno... Ecco uno dei tuoi altri lavori immaginari. Prima dici
che mi hai raccomandato per un lavoro. Il tipo mi dice che è tutto OK ...ma che
per ora ha già collaboratori per stendere i fili. Dicono tutti di sì, ma sempre
per futuri indeterminati, qui tra voi merdosi brasileiri. Poi, tu parli cogli
Squadroni della Morte della Polícia Federal. Quelli ti ripetono che non devo
lavorare. Tu vai dallo stesso cui mi avevi ‘raccomandato’ e gli dici che gli
Squadroni della Morte della Polícia Federal ti hanno detto che ci sono problemi
per cui quello non si sogna di contattarmi quando ha bisogno, sebbene abiti qui
dieci stanze più in là e mi incontri tre volte al giorno nel corridoio.”
- “Ma come fai a saperlo?”
- “Va in culo infame!”
- “Te lo ha detto lui...”
- “Fottiti maiale.”
- “Mi ero raccomandato che non dicesse nulla. Sono
cose segrete. A me danno ordini.”
- “Ti danno ordini di rovinare il prossimo, porco
evangelico della Assembléia de Deus.”
- “Che c’entra la mia congregazione?”
- “Racconti a tutti, mentendo, di essere un
pastore e poi vai quasi tutti i giorni in chiesa con gran sussiego a pare il
ciucciacazzi dei pastori veri ed a truffare gli altri fedeli adescando polli
cui vendere i tuoi telefonini ed allacciamenti a prezzi maggiorati...
...Tranquillo, lo sanno pure nelle tua chiesa che sei un infame degli Squadroni
della Morte della Polícia Federal.”
- “Ma io cerco si aiutare.”
- “Ma se scarichi tutti. La volta che mi si era
bloccato google, e mi occorreva un numero di telefono, appena te l’ho detto sei
scappato dicendo che dovevi vedere. Vedere cosa? ‘Na minchia?! Tu vuoi solo persone che
lavorino gratis per te, scroccare soldi al prossimo, fare l’infame degli
Squadroni della Morte della Polícia Federal contro di me e altri, e se ho
bisogno di una cosa elementare e che non ti costa nulla, scappi perché vivi di
piccole truffe quotidiane contro chi ti sgancia grana, mentre io non sgancio
nulla a dei criminali malati ed infami come te. ...Cagati in bocca, oh MarcAntò
di merda!”
- “Come ti permetti?!”
- “MarcAntò di merda, primo chi è affianco alla
mia stanza è messo dagli Squadroni della Morte della vostra Polícia Federal
merdosa. Secondo, con me il caso non esiste e tu sei l’unico dell’ostello che
non consegna la chiave. E, guarda caso!, sei affianco a me. Questo significa
sia che tu sei un paranoico furioso, sia che il tuo amichetto FaustoRufFé, che
si crede furbo ma è scemo e pure maligno, ti ha concesso lo pseudo privilegio
del cazzo per far sapere a tutti che sei degli Squadroni della Morte della
vostra Polícia Federal merdosa. Ma se ti dà pure la carta igienica più schifosa
che c’è sul mercato per dirti che non vali una cicca e che ti disprezza pure
lui, ...pure lui che è quel che è...”
- “Ma io sono un pastore evangelico. Nella stanza
ho materiale riservato della congregazione.”
- “Tu sei un maniaco ed un bugiardo. Non hai nulla
di riservato nella stanza. Hai solo il vibratore che ti ficchi nel culo quando
sei in calore. È che sei un paranoico cui disturba altri possano entrare nella
stanza a pulire quando non c’è. Inoltre, proprio perché sei scemo, pure tu, non
solo il tuo amichetto FaustoRufFé, hai una comune sindrome psicologica che si
chiama ‘impulso a confessare’. Insomma, pure tu, inconsciamente, volevi far
sapere a tutti che sei un infame degli Squadroni della Morte della vostra
Polícia Federal merdosa. Infatti... ...tutti lo sanno.”
- “Ecco mi hai sputtanato.”
- “Sei tu che ti sputtani da solo, ...bamba!. Tu
ridono tutti dietro e davanti. FaustoRufFé ti ha perfino dato la carta
igienica, la più schifosa, come supplemento ulteriore, come ulteriore
pseudo-privilegio, perché tutti i lavoranti vedano e sappiano che tu sei una
striscia di cacca sciolta. Per cui, sei l’unico dell’ostello che si tiene la
chiave invece di consegnarla in portineria e sei l’unico dell’edificio cui
viene dato un rotolo di carta igienica schifosa a settimana. Uno a te ed uno
all’altra che ora è la figlia, prima erano altre bamba della congregazione che
ti avevano dato come copertura per il tuo lavoro infame di informatore del
cazzo e di provocatore ignorante ed incapace. E, guarda caso!, appena io arrivo
qui ti muovono nella stanza affianco come responsabile governativo di molestie
e infamie, qui all’ostello,
contro di me.”
- “Mi hanno concesso queste cose perché
FaustoRufFé mi rispetta.”
- “Ah, scemo! Guarda, al tuo amichetto FaustoRufFé
fai solo schifo. È lui che ti strappa di tanto in tanto quegli adesivi di Gesù
Cristo che ti sei appiccicato sulla finestra interna come copertura, per
fingere di essere uno religioso. È lui che dice a tutti che sei un
pseudo-pastore. E come privilegio del rotolo di carta igienica, che dà pure a
Leda, la maniaca infame e furiosa del quarto piano che comunque è sua
dipendente, non casualmente ti dà della carta schifosa e da quattro soldi. Solo
tu, che sei scemo e mitomane, puoi averla richiesta ed accettata. È mille volte
meglio la carta bianca e solida che potresti srotolarti affianco ai lavatoi
fuori dai gabinetti. Ma siccome tu ha la sindrome dell’impulso a confessare,
ecco che pur ti mostrare che sei un infame pseudo-informatore e
pseudo-provocatore, ti sottoponi a quel rito ridicolo del ritiro della carta
igienica ogni settimana. Avesse davvero voluto favorirti di cuore, ti avrebbe
dato un maxi rotolo della stessa carta usa per i gabinetti, che è l’unica
davvero ottima, resistente e soffice. A te dà quella ruvida e che si squaglia
subito.”
MarcAntò era più che mai di tutti i colori e come
i del tutto imploso.
RSkaru se ne andò. ...A
spanciarsi nuovamente dal ridere, senza farsi udire da alcuno.
Dopo, RSkaru sentì MarcAntò che
piangeva di rabbia ed aveva crisi isteriche nella sua stanza. Batteva la testa
contro il muro. Dava pugni sul letto. Si impasticcava di calmanti. Poi,
scendeva giù a vedere se c’era il suo amichetto FaustoRufFé. Non lo trovava.
Allora andava a telefonare al suo contatto degli Squadroni della Morte della
Polícia Federal:
- “Quello sono due giorni che mi fa il culo. Me ne
ha dette di tutti colori...”
- “Ottimo! ...Allora...”
- “Allora cosa?”
- “Abbiamo qualcosa per poterlo cacciare?”
- “Ma che cacciare... Quello sa tutto di me, di
voi, di tutti...”
- “Ti sei fatto scoprire?”
- “Quello sa tutto da sempre, prima ancora che
iniziassimo...”
- “Davvero?! ...E che posso farci...”
- “Mi avevate detto che era una cosa facile...”
- “Ordini del governo...”
- “Ma mi avevate garantito che era una cosa
pulita... ...Io sono un pastore... ...Non posso permettermi...”
- “Ma che pastore del cazzo... Tu sei un
pupazzetto nostro... MarcAntò, piscia più corto!”
- “Ma mi avevate detto...”
- “Abbiamo ordini... Non è che possiamo
raccontare...”
- “Mi avevate detto che era una cosa coperta...
Che nessuno sapeva...”
- “Noi abbiamo delle procedure...”
- “Sì, ma lo RSkaru sapeva tutto fin dall’inizio. Si è preso gioco di me, di
noi, del Brasile e pure dei mandanti esteri, dei nostri amici....”
- “MarcAntò, noi abbiamo delle istruzioni. Neppure
noi sappiamo come stiano le cose. Siamo soldati. Ci ordinano...”
- “Ma mi avevate detto che era una cosa liscia
liscia, che lo distruggevamo e che nessuno ne sapeva nulla. Quello mi ha detto
che ora lo sanno tutti, anche la mia congregazione.”
- “Ordini... Sopporta... Tutti dobbiamo sopportare
la sorte, quando le cose non vanno come si vorrebbe. Devi essere disciplinato.”
- “Io ero convinto di giocarmelo. Così voi mi
avevate detto. Mentre quello mi ha giocato fin dall’inizio.”
- “Ma tu non hai fatto quelli che ti abbiamo
detto?”
- “Eccome no. Dò colpi, batto, ...di tanto in
tanto, come mi avete detto... ...Mi agito... ...Entro ed esco...”
- “E RSkaru?”
- “A quello non gliene frega una pippa.”
- “Ma ti sei fatto aiutare da Leda e delle altre,
da sotto.”
- “Certo!”
- “E loro che dicono?”
- “Leda è dovuta andare dal dottore perché si sono
aggravati tutti i suoi disturbi, sia l’agitazione, che i problemi di
circolazione, che le vene varicose alle gambe... Anche le altre stanno male.
Eppoi, Leda è andata a dire a FaustoRufFé, perché lo dicesse a voi, che è tutta
colpa mia...”
- “In effetti, ci hanno detto che lei dice che è RSkaru sordo. Ma FaustoRufFé dice che
è lei che è ‘nervosa’, che non deve essere capace... A te risulta che sia
sordo?”
- “In realtà, sembra uno che senta tutto... Quando
vuole sente tutto e quando non vuole non sente più nulla. ...A comando, forse.
Un giorno gli ho chiesto se non sentiva il ventilatore che abbiamo ‘aggiustato’
da sotto per dargli noia e i colpi sia di fianco che da sotto...”
- “E lui che ti ha detto?”
- “Si è messo a ridere... ...Ridere proprio di
cuore... ...Sta di fatto che sia io che Leda che gli altri stiamo male...”
- “Che avete?”
- “Sentiamo
ronzarci le orecchie, non riusciamo a concentrarci su nulla, abbiamo dal di
testa e collo, altri disturbi fisici, problemi di stomaco e necessità di
mangiare sempre di più. Mia figlia si rotta il femore ed è stata tre mesi
ingessata. Neppure lei sa come le sia successo... ...Lui sembrava ridesse tutte
le volte che la vedeva... I medici mi hanno detto che era impossibile si fosse
rotta il femore quasi senza urti...”
- “Mi hanno detto che è comune quando si fanno queste
cose... Anche altri hanno disturbi... Anch’io”
- “Ma allora se siamo noi che cerchiamo di dare
noia a RSkaru ed invece siamo
noi che stiamo male...”
- “Sono gli ordini...”
- “Non è che quello ha degli strumenti o sa fare
delle cose per cui...”
- “Come sarebbe a dire...”
- “Una volta, RSkaru mi ha buttato lì che siamo troppo ignoranti e malati per
sapere che cosa sia un cabalista...”
- “E tu non gli hai chiesto?”
- “Sì, io gli ho chiesto... Lui si è messo a
ridere di gusto e se ne è andato.”
- “Perché non provi a richiederglielo?
- “Ora è impossibile...”
- “Perché?”
- “Perché quando lo incontro sembra che non mi
veda. Come se non esistessi. ...Mi sento una merda... Eppoi, non è che sia uno
che gli chiedi e ti risponda quello che ti aspetti...”
- “Come sarebbe a dire che non risponde quel che
ti aspetti?”
- “Che conduce sempre lui il gioco. Ti dice quel
che vuole dirti non quello che tu vorresti sapere.”
- “Non gli hai chiesto perché ti ignora?”
- “Ho provato ma mi ha guardato in silenzio come
senza vedermi, come guardasse attraverso di me, e mi sono sentito un pezzo di
merda. ...Me ne ha dette quattro ma poi mi ignora...”
- “Ma non hai detto che eravate amici?”
- “Mi era sembrato.”
- “Lui mi ha come scavato sotto una pozza di merda
e mi ci ha gettato dentro.”
- “Ma mi avevi detto che eravate amici.”
- “Siete voi che mi avevate detto che mentre lo
molestavamo, io dovevo fingermi amico.”
- “Ed allora?”
- “Io mi fingevo, ma lui non ha abboccato. Me lo
ha fatto credere.”
- “Ma mi avevi detto che tu conducevi il gioco.”
- “RSkaru
si comporta come uno che sapeva tutto fin prima che iniziassimo... ...Uno che
sa sempre le cose in anticipo... Quando gli fa comodo per fotterci finge si
avere abboccato e di non sapere nulla. Quando decide lui, ti tratta da pezzo di
merda...”
- “In effetti...”
- “Prima ci avete ordinato di molestarlo ed ora
pure voi ci date del pezzo di merda.”
- “Io obbedisco agli ordini. Di volta in volta, mi
dicono l’iniziativa del momento.”
- “E mandate avanti noi...”
- “Non possiamo operare in prima persona. Dobbiamo
solo dirigere e controllare. Sono gli ordini per queste cose... Pero vi abbiamo
mandato i nostri specialisti ad orientarvi...”
- “Il ragazzotto psicofolle dell’università non è
che...”
- “Non vi è stato d’aiuto?!”
- “Ci ha spiegato le procedure NATO di molestie
organizzato-ossessive ma poi...”
- “Ma poi che?”
- “Quello..., ...voi, fate tutto facile... È che
poi queste cose non funzionano.”
- “Eppure ci hanno detto che pure all’estero le
hanno usate con successo contro RSkaru.”
- “Se non lo avete ancora ammazzato vuol dire che
non le avete usate con successo!”
- “Eppure mi hanno detto che...”
- “Se lui non reagisce e se ne frega, per cui non
avete potuto né infognarlo legalmente né chiamare ambulanze, che è quello il
vostro esperto psicofolle dell’università mi ha detto essere l’obiettivo delle
molestie organizzato-ossessive, significa che non avete concluso niente... Da
quanto è che vanno avanti con queste cose?”
- “Da molto. ...C’è il segreto di Stato.”
- “Da molto, quanto?”
- “C’è il segreto di Stato.”
- “Da quanti anni?”
- “Sarebbe segreto... Più di dodici come voi, anzi peggio perché all’estero
usano strumenti e sono ben più aggressivi... Più di tre decenni nel
complesso...”
- “Come?! ...Decenni?! Ed ora sarebbe colpa nostra, mia, che...”
- “Sono gli ordini... Dicono... Sta scritto... ...qui nei manuali NATO...
che l’obiettivo crolla e viene distrutto in pochi giorni...”
- “Tre decenni?!”
- “Dicono che sono procedure scientifiche e che in pochi giorni si
distrugge chiunque...”
- “Ma non è che state facendo esperimenti su di noi, invece che noi
molestare quello?”
- “Io obbedisco agli ordini del governo...”
- “Ma allora state facendo esperimenti su di noi?”
- “Mannò, dicevo che a noi dicono ed ordinano... ...il governo... il
ministro... la presidenza federale...”
Al che, MarcAntò ebbe un ingozzo in gola, sobbalzò, chiuse la comunicazione, si
gettò sul letto, in posizione fetale, con culo fuori e l’ano sfrigolante che
avrebbe desiderato di essere penetrato, e scoppiò in singhiozzi che cercava di
smorzare tra le palme delle mani aperte per non essere udito.
In effetti, RSkaru era provvisto di
strumenti vari. L’isolatore acustico ambientale, che tuttavia non sempre usava,
permetteva l’isolamento acustico di tutta l’area attorno a sé. Come essere in
una capsula insonorizzata. Poteva poi vedere su uno schermo le rumoriche
casuali od intenzionali, ma lui me restava completamente isolato quando si
verificavano. Il chip bionico permetteva di raggiungere chiunque e di farne ciò
voleva. Può essere usato sia su singoli che su categorie, gruppi, grandi masse
localizzate o selezionate secondo altri criteri. ...È quello viene fatto....
Disponeva, disponevano, pure di altri strumenti e tecniche per produrre
terremoti, maremoti, disastri naturali ed altro ancora. Li usavano
correntemente per le cose più diverse.
Un criterio etico di
base è che quando non vi sono più regole, non vi siano più per nessuno. Per cui
devastavano a largo raggio, senza problemi, ...visto il contesto. Basta
guardarsi in giro e lo si capisce... Con che logica, è bene che non si sappia.