mashal-053. CC-Dilma-Cardozo State/Government-Organized
Stalking in DesembargadorIsidro45, RJ
by Georg Moshe Rukacs
Il 18 ottobre 2012, RSkaru risponde ad un annuncio
di ricerca di un paio di cuochi per il Restaurante
do Paulo in Rua DesembargadorIsidro45, RJ. Tratta un appuntamento per
email. Il padrone Marcelo, un portoghese, lo chiama, seppur in modo un po’
enigmatico. Il 19 mattina, gli scrive che sarebbe stato al ristorante tutti i
giorni dalle 17:00. Per cui, RSkaru si presenta il giorno stesso a quell’ora.
Marcelo gli dice che deve estendere l’orario del ristorante al mattino, a
partire dal primo di novembre, per cui cerca un paio di cuochi. Richiesto sul
salario, RSkaru dice che gli basta il salario minimo, purché sappiano fare i
conti del salario minimo. Non li sanno fare. Marcelo asserisce, convinto, che
lui paga più del minimo. Non è vero. Paga decisamente meno.
Marcelo dice a RSkaru che può iniziare subito, per
apprendere le ricette e procedure della casa. Gli dà gli abiti da lavoro.
Inizia. La cucina è piccola ma c’è tutto quel che basta e non è opprimente.
Globalmente non male. Marcelo, si fa dare il libretto di lavoro, pur scaduto e,
come d’uso suo, lo trattiene, irregolarmente, finché RSkaru lavora lì. Per
legge, lo dovrebbero restituire firmato entro 48 ore, ...ma solo se il libretto
è valido. Scaduto può servire solo ad annotarsi i dati anagrafici. Marcelo non
capisce un cazzo di normative. Sa solo contare i soldi che ruba ai dipendenti.
Gli dà un senso di possesso trattenere il libretto
di lavoro e senza firmarlo. Altri, anche comunisti (ma non sul luogo di lavoro,
dove sono tutti ‘fascisti’), se ne lamentano senza conoscere i propri diritti e
senza dire nulla al padrone. C’è un certo Jailson preoccupato che lavori lì da
più di tre mesi senza che gli abbiano firmato il libretto di lavoro. In realtà,
non cambia nulla. I diritti non cambiano. Ma nessuno si preoccupa di essere
pagato meno del già ridicolo salario minimo legale sebbene i prezzi del
ristorante, di tutti i ristoranti, siano europei non cinesi. I salari sono
cinesi. I fitti europei ed oltre, per chi non abiti in aree perifericissime od
in situazioni particolari. Lo straordinario è considerato un dovere, anche se
non sempre lo pagano. La settimana, pur di 44 ore, non la rispetta nessuno. I
padroni si comportano come il salario minimo federale, o quelli locali se li
conoscono (in genere li conoscono vecchi di 5 anni!), fossero per 60 ore la
settimana. Il Brasile è fermo ad un paio di secoli fa. Così come nessuno sembra
conoscere la normativa sul preavviso che va dai 30 ai 60 giorni. Vivono tutti
in un altro mondo.
Intanto, gli infami cooperanti degli Squadroni
della Morte di Ledo5, dove RSkaru alloggia, FaustoRufFé e lo pseudo-pastore dell’Assembléia de Deus MarcAntò, cogli infami
ausiliari in loco LedaGraciaDias, EmanuelOliveira e CarolinaOmeroAzevedo,
notano che gli orari di RSkaru sono di nuovo consistenti con una qualche
attività lavorativa. Per cui, informano immediatamente gli Squadroni della
Morte della Polícia Federal, in concreto un agente speciale dell’Ufficio
Stranieri della Polícia Federal (ma con tesserino e regolamenti speciali per
poter commettere pazzie e crimini con la copertura del Segreto di Stato), che
opera su richiesta dei Carabinieri italioti, ed anglo-americana, al governo
Dilma-Cardozo, ...‘i comunisti’ della CIA-SIS! Gli ordini sono “RSkaru non deve
lavorare, non deve vivere, deve essere obbligato ad andarsene”.
Dopo un paio di giorni che RSkaru lavora al Restaurante do Paulo, ecco che arriva,
telefona, l’agente degli Squadroni della Morte della Polícia Federal, con la
solita progressione di demenze e delitti. Prima chiede se RSkaru lavori lì. Poi
dice che gli occorre collaborazione. Infine butta lì che dovrebbero organizzare
un mobbing sostenuto per indurlo a licenziarsi ma che tutto deve sembrare
casuale. Poi insiste che proprio devono, che urge agire contro l’obiettivo per
ragioni di Stato non conosce né osa interpretare.
Marcelo, che a parte l’essere ladrone (hanno
complessi d’inferiorità a non esserlo; l’onestà è socialmente discriminata e
condannata in Brasile) non dovrebbe poi essere una cattiva persona, deve solo
estendere l’orario di apertura al mattino, con uno dei due della sera-notte,
Estevan, che slitta al mattino e viene sostituito dallo RSkaru che si affianca
all’altro, Talete. Estevan e Talete, pure Gabriel, un ragazzotto che fa il
gerente, ed altri non erano particolarmente adatti a implementare mobbing. La
cosa non è fattibile. Anche Marcelo non ne ha gran voglia.
Estevan e Talete fanno lo stesso lavoro ed hanno
le stesse capacità. Eppure Estevan è pagato, pur sempre al di sotto del salario
minimo calcolando le ore ed altri fattori, un R$200 di più perché ha il doppio
degli anni. Nondimeno, Talete lavora da più tempo lì. Strane gerarchie che
indicano come Marcelo abbia difficoltà a trovare polli sottopagati. Nei
ristoranti, v’è grande mobilità, soprattutto dove siano pagati meno del salario
minimo. Chi vi lavora spesso viene da aree distanti, per cui necessita di ore
ed ore di andata e ritorno, con più di un bus e nella confusione tipica dei bus
brasiliani dove non è che uno, mai volesse, ma i brasiliani sono di
un’ignoranza paurosa, possa mettersi a leggere nulla alle fermate ed pure sui
bus dove, con gli ammortizzatori scassati e le vetture traballanti, è veramente
un’impresa concentrare la vista sulle lettere di un testo.
Dopo due o tre giorni che RSkaru lavora lì,
Marcelo si fa trovare quando lui arriva alle 15:55 e gli chiede di parlare un
momento di soldi. RSkaru gli riafferma che gli basta il salario minimo e che,
per fare un conto, dato che Marcelo lo pressa a dire una cifra, deve sapere
quante siano le ore. Solo i brasiliani e buttano lì cifre alla cazzo senza
sapere per quante ore. Appunto, le 44 ore non esistono, nel Brasile
militar-catto-social-comunista. Molti ragionano sulle 55-60 ore (v’è chi ne
pretenda pure di più!) settimanali, come fosse dovuto passare la vita sul luogo
di lavoro.
Lì, al Restaurante
do Paulo, piuttosto originalmente (illegalmente), danno la commissione, la
percentuale sugli incassi, solo ai camerieri. La regola brasiliana, con valore
di legge, è che se danno la percentuale sul giro di affari, la debbano dare a
tutti ed, anzi, i manuali in materia consigliano di dare in po’ di più a chi
stia in cucina, dato che i camerieri hanno già le mance, che in Brasile sono in
genere individuali, non vengono di solito messe assieme e poi spartite come in
Nord America.
Il salario minimo della categoria è, da circa un
anno e mezzo, a Rio di Janeiro, come da contratti collettivi con valore di
legge, R$720 al mese per 44 ore la settimana, per chi non percepisca la sola
retribuzione fissa, senza percentuali addizionali sul giro d'affari. La paga
oraria si calcola dividendo per 44 (le ore settimanali) e per 4.3333 (le
settimane in un mese). C’è anche un sistema di conteggio più complicato, in
Brasile, ma il risultato è equivalente se i padroni non si dimenticano qualche
pezzo per truffare meglio il lavoratore. Anzi è appena più favorevole al
padrone fare i conti giusti secondo criteri attuariali internazionali senza
conteggi cazzata alla brasileira. I festivi, il salario orario è il doppio, che
siano ore straordinarie e o no. Se le festive sono ore ordinarie, e non
vogliono pagarle doppie, devono solo concedere una giornata addizionale di
riposo. Infatti, in alcune aree, i ristoranti sono chiusi la domenica, per cui
fanno coincidere con essa il riposo settimanale, ed anche altri festivi tengono
le saracinesche abbassate per evitarsi il salario doppio. Le ore straordinarie
sono il 50% in più. Se sono notturne, dopo le 22:00, si deve calcolare un altro
20% sul tutto. L’ora notturna è, per la legge brasiliana, di 52.5 minuti, non
60. Ci sono poi tredicesima e ferie. Il preavviso per licenziamento senza
giusta causa è di 30 giorni sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.
Anche di più, oltre l'anno di anzianità nello stesso posto di lavoro.
Marcelo non ci capisce più nulla, mentre RSkaru
gli riassume i principi generali di diritto salariale e del lavoro. Gli franano
i suoi balbettii che lui paga più del
minimo. Chiede a RSkaru quanto guadagnava dove lavorava prima. RSkaru gli
risponde che in tutto, con la commissione, erano un R$1'200 per 54 ore la
settimana, ed il salario fisso era comunque sotto al minimo dato che gli davano
come base R$850 per 54 ore e senza calcoli di straordinari, notturni e festivi.
Ovviamente, RSkaru non gli dice che ha, per ciò ed altro, una causa al
Tribunale del Lavoro, sebbene anche lì ci sia l’interferenza degli Squadroni
della Morte della Polícia Federal su avvocati ed apparato giudiziario per sui
sia tutto come bloccato o dilazionato all’impossibile.
Marcelo va in fibrillazione e non riesce più a
balbettare che lui paga più del salario minimo. Dice che, per starci nei costi
(cioè nelle super-ruberie ai dipendenti per cui si è arricchito e continua ad
arricchirsi con rapidità usuraia, pur con personale in eccesso, non pagando ai
dipendenti neppure il minimo legale), può pagare R$1'000 al mese + R$33 per
ogni festivo oltre alle domeniche regolari già incluse nei 1'000. RSkaru dice
che va bene e si stringono la mano. Marcelo ha una stretta vigorosa e
apparentemente sincera, di quelli che quando ti fregano lo fanno con
convinzione.
Marcelo era già proprietario della pizzeria di
fronte, Panq’s House, al numero 47-49. Aveva poi comprato l’immobile dall’altro
lato, in Rua DesembargadorIsidro45, RJ, dove prima v’era un negozio. Ha pure
una pizzeria in centro. Ed aveva od ha tuttora altri ristoranti. Rubando soldi
ai dipendenti, pagati ben al di sotto del salario minimo (pur conclamando lui
li paghi ben di più), per orari settimanali anche di 60 ore, si guadagnano un
mucchio di soldi, pur nella totale disorganizzazione brasileira.
Risparmierebbero pure a pagare il giusto, se solo sapessero gestire il
personale con le 44 ore settimanali legali ufficiali. Il governo
social-comunista serve solo a rendere accettabile agli idioti lo votano, e pure
agli altri, la corruzione e illegalità dilaganti contro i lavoratori e contro
tutti, a parte le ricchissime oligarchie e classi medie con tenori di vita
europei pur con ignoranza ed inettitudini tipicamente brasileire.
Intanto Marcelo viene messo sotto pressione dagli
Squadroni della Morte della Polícia Federal che gli dice, con sempre maggiore
insistenza, che deve organizzare subito il mobbing contro RSkaru. Ma lui non sa
come fare. Prova ad accennarne a qualcuno del ristorante ma gli dicono che non
capiscono bene quelle cose.
Per cui, alla fine della quarta giornata giornata
lavorativa, Marcelo chiama RSkaru e gli dice che è meglio gli paghi i quattro
giorni e la chiudano lì perché, dice Marcelo, lui, RSkaru, si aspetta di più,
che lui Marcelo ha altri con minori richieste che aspettano solo di essere
chiamati. La verità è che i proletari brasiliani non è che usino molto
internet, anche quando stiano cercando lavoro, idem i cuochi e simili, per cui
l’annuncio su internet raggiunge direttamente solo pochi candidati. Non ci sono
maree di richieste a seguito di annunci in rete. A volte, non ve ne sono affatto.
Rende più una nota fuori dalla porta del ristorante per i passanti che magari
passano parola a qualcuno che...
RSkaru gli risponde freddamente che se lui Marcelo
vuole... ...tuttavia che se si sono accordati sui R$1'000 al mese, va bene
così. RSkaru era stato subito informato del lavorio del solito pazzoide e
delinquente degli Squadroni della Morte della Polícia Federal, attivati da
Dilma Rousseff e José Eduardo Cardozo (i due ‘grandi’ ‘comunisti’ della CIA e
dei militari delle accademie di tortura statunitensi), per cui vuol ben
verificare tutto, lasciare che le cose maturino. Marcelo è disorientato. Pensa
che magari può menarla a quel pazzoido-delinquente degli Squadroni della Morte
della Polícia Federal, e relativo governo. Lascia perdere e dice a RSkaru che
può continuare a lavorare lì.
Ma si vede che Marcelo sta male. È agitato.
Continua a sentirsi con l’agente speciale degli Squadroni della Morte della
Polícia Federal. Marcelo gli dice che non sa bene cosa fare. L’agente speciale
degli Squadroni della Morte della Polícia Federal gli ribatte che lui ha degli
ordini e che quindi lui Marcelo deve fare quello che gli viene detto, ordinato.
Insiste che deve scatenare il mobbing contro RSkaru per indurlo a dimettersi ma
che i suoi ordini sono che RSkaru non debba sospettare nulla.
Allora, Marcelo si inventa che magari non è più
sicuro di aprire anche al mattino, che ci sono stati dei contrattempi, dei
problemi, che hanno fatto i conti e che tra gerente del mattino, camerieri e
due cuochi, più un menù specifico per colazioni e pranzo, non sono sicuri se...
...Per cui stanno valutando di lasciar perdere... …e che dunque pure
l’assunzione di RSkaru verrebbe a cadere, visto che era stato assunto in vista
di muovere il primo cuoco della sera-notte, al mattino-primo pomeriggio. Lo
dice all’agente speciale degli Squadroni della Morte della Polícia Federal,
così come lo dice al gerente e ad Estevan. Anche altri li sentono, ascoltano
Marcelo al telefono, o di persona, col pazzoido-delinquente del governo.
Marcelo e l’agente speciale degli Squadroni della
Morte della Polícia Federal se la menano per qualche giorno su quel tono.
Marcelo che, come portoghese, si crede più furbo mena il can per l’aia, mentre
il pazzoido-delinquente del governo ha ordini, anche se non gliene frega nulla
ma deve pur scrivere qualcosa nei rapporti quotidiani ai superiori per fingere
di avere lavorato secondo gli ordini.
Alla fine, Marcelo si inventa che ormai è certo,
che non apre più, la mattina, né l’1 novembre, né il 5 novembre come aveva
successivamente detto. Lo dice sia al gerente che a Estevan, che è sicuro non
apra più di mattina, ...per il momento... Intanto continua a menarsela col
pazzoido-delinquente del governo che non è che gli dia molte via d’uscita:
- “O organizzi un mobbing sostenuto o se proprio
non apri più di mattina... ...certo, il governo non interferisce con libere
scelte d’impresa.”
Lui conferma, pur tentennando, che non apre di
mattina perché ora ha fatto i conti e... Non li aveva fatti prima i conti? Cosa
è cambiato? Ah, è cambiato l’intervento pazzoido-delinquenziale del governo di
Dilma Rousseff e José Eduardo Cardozo cui non sa come uniformarsi, che non è
capace di giocarsi dicendogli che fa mentre magari non fa, e cui non sa dire di
no.
Proprio perché il governo brasileiro non si fida
troppo di imprenditori, o di responsabili sul campo singoli di queste
operazioni, vuole accessi multipli, sia al proprietario sia a suoi dipendenti
incaricati dello State/government-organized stalking, di questa forma di
terrorismo di Stato, qui compradoro. Marcelo, non particolarmente disponibile o
disposto, non trova nessuno da indicare al governo per prendere la testa, sul
campo, oltre ed assieme a lui, appunto non particolarmente disposto o
disponibile, di queste porcherie incomprensibili a chi non sia del tutto
pervertito e delinquente.
Ecco che martedì 30 ottobre, dopo la mezzanotte,
quando ormai si dovrebbe già avere chiuso, ma il gerente continua a tenersi i
tre cuochi a menarsela senza senso, Marcelo chiama RSkaru, nel suo ufficietto
sopra. Gli dice che sabato (e perché glielo dice due giorni lavorativi dopo?)
ha parlato col suo socio (ah, ha un socio?) e che hanno deciso di non farne
nulla, di non aprire la mattina (ma non avevano prima deciso di aprire?).
Per cui, dice a RSkaru che gli paga 12 gg a R$30
al giorno e il rapporto lavorativo è cessato. Di conseguenza, gli paga R$360.
RSkaru non dice nulla ma R$1000/31*12= R$387. Marcelo si sente in dovere di
rubargli R$27 sulla base dei suoi stessi accordi a voce. Inoltre, per la legge
brasileira, ma Marcelo è un ignorante abituato a trattare con ignoranti,
dovrebbe pagargli 30 giorni di preavviso, in pratica altri R$1'000. Dunque,
anche solo ad attenersi all’accordo verbale, illegale perché inferiore al
minimo legale, gli avrebbe dovuto pagare 1'387. Gli ruba, a termini di legge,
1'027. Ci sarebbe pure dell’altro: 1/12 di ferie e 1/12 di tredicesima.
Anzi gli ruba di più, perché sono R$279 di salario
delle ore ordinarie a salario minimo (R$720) + 11.64 ore straordinarie notturne
(R$6.8 cadauna = ~R$79.2) + il supplemento notturno per 17.50 ore normali
(R$0.756 cadauna = R$13.23) + supplementi festivi per 8 ore (R$3.78 cadauna
R$30.24) + 4 ore di straordinari festivi (R$ 7.56 cadauna = R$ 30.24) + 4.95
ore di straordinari festivi notturni (R$9.072 cadauna = ~R$44.91). Il salario
orario è di R$3.78. Il che fa, salvo errori, ~R$477. Anche senza calcolare i 30
giorni di preavviso, da calcolarsi con la proiezione su un mese dei 12 gg di
lavoro, Marcelo gli ha rubato 477-360=R$117, di lavoro effettivamente svolto e
con calcoli a salario minimo legale a Rio de Janeiro. ...+ il dodicesimo di
ferie e quello di tredicesima. Troppo ignoranti, per conoscere un minimo di
normativa di base. E, poi, fregano meglio il prossimo con calcoli semplificati
(a loro netto vantaggio, per rubare al dipendente) e raccontando ai polli che
pagano stipendi generosi.
Volendo, RSkaru avrebbe due anni di tempo per far
causa al Tribunale del Lavoro. Ma non è detto che in questo caso vi ricorra.
Gli altri casi erano uno che non pagava i dipendenti etc. (egualmente
avvicinato dagli Squadroni della Morte della Polícia Federal, ...ed aveva
egualmente rinunciato alla apertura al mattino già iniziata e con investimenti
in materiali pubblicitari) ed un ristorante dove avevano organizzato un mobbing
ossessivo. Casi appena differenti. ...Non solo ladroni...
Naturalmente, Marcelo fa il viscido gentilissimo
con RSkaru. Finge si avere numerose possibilità, nei suoi vari ristoranti e
pizzerie, anche in una lì in centro, non distante da dove RSkaru abita. Ma per
il momento tutte le posizioni sono prese, dice.
Siccome l’agente speciale degli Squadroni della
Morte della Polícia Federal si è raccomandato che deve fare il possibile per
avere informazioni su RSkaru, se abbia mai altre opportunità di lavoro, sì che
loro del governo possano intervenire per organizzare mobbing e licenziamenti,
Marcelo si fa suadente:
- “Posso scriverti una lettera di
raccomandazione...”
- “No, in genere, nessuno se ne preoccupa...”
- “Ti do il mio numero di telefono, se mai ti
occorresse in futuro...”
- “Lo ho già nelle email...” [da dove l’ha preso
la Polizia Segreta della Polícia Federal per telefonargli, 2288-8380].
Serve solo per allertare gli Squadroni della Morte
della Polícia Federal, mai RSkaru o altri lo chiami, che non sono mai sicuri di
arrivare sufficientemente presto per organizzare mobbing, linciaggi,
licenziamenti.
Infatti, non lo chiamerà mai più. ...Quando è
statisticamente impossibile che non possa averne occasionalmente o stabilmente
bisogno, dato che ha almeno tre ristoranti e pizzerie, e che sta chiaramente
cercando di estenderne l’orario di apertura. Non hanno cervello, in Brasile.
Tra l’altro converrebbe loro avere magari più dipendenti ma facendo loro fare le
44 ore, od anche meno, cosa legalmente possibile calcolando il salario in
proporzione. A parte che sono così cazzoni che non sanno calibrare il personale
a seconda dei flussi. Per cui magari aprono con le prime ore deserte ma con gli
stessi camerieri delle ore e giorni di piena. Idem vale per le cucine. Ma,
appunto, truffando i lavoratori assumono... ...suppliscono alla loro
inettitudine di padroni e gestori buttando via il tempo altrui e con guadagni
usurai dato che i salari sono cinesi, gli abusi idem, ma i prezzi ben più alti
che in Europa e Nord America.
Ad ogni modo, per RSkaru è una ‘grande’ questione
di Stato. Il governo brasiliano partecipa attivamente, sebbene si vergogni che
si risappia, al terrorismo di Stato ed alle persecuzioni anglo-americane e dei
loro clienti, Italiozia inclusa. Per cui si uniformano a qualunque starnuto
degli Squadroni delle Morte dei Carabinieri, le Polizie Segrete CC agli ordini
delle istituzioni che detengono il potere reale di Italiozia e che, tra le
altre pazzie e crimini, organizzano pure di queste persecuzioni e pure di
peggio.